Le Prestazioni Ambientali e le disposizioni di Legge
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- Pietro Perrone
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1 Le Prestazioni Ambientali e le disposizioni di Legge Il Sistema di Gestione Ambientale prevede un processo di comunicazione sistematica al pubblico ed ai soggetti interessati delle informazioni relative ai risultati conseguiti, rispetto a obiettivi e programmi e agli impatti ambientali significativi. Il contenuto delle informazioni rivolte al pubblico sono verificate sistematicamente attraverso la convalida annuale dei dati contenuti nella presente Dichiarazione Ambientale da parte del verificatore ambientale accreditato e la successiva registrazione dell organizzazione da parte dell organismo competente. La Dichiarazione Ambientale ed ogni aggiornamento annuale, sono distribuiti alle parti esterne interessate in forma stampata e resi disponibili alla consultazione sul sito Internet della Comunità Montana Valtellina di Tirano. 85 È impegno prioritario della Comunità Montana Valtellina di Tirano mantenere la conformità con tutte le leggi e i regolamenti vigenti in campo ambientale, applicabili alle proprie attività, come specificato nella Dichiarazione di Politica Ambientale, nonché nei limiti delle proprie competenze e nell ambito delle attività di sorveglianza sul territorio. È evidente come una organizzazione come la Comunità Montana non risulta soggetta a particolari adempimenti e prescrizioni normative quali quelle associate alle attività produttive; la Comunità Montana ha tuttavia ritenuto opportuno individuare tutte le principali norme che regolano o possono influenzare le proprie attività e quelle svolte da terzi sul territorio.
2 La gestione delle prescrizioni normative e delle Ambientale da apposita procedura, che perambientale, di livello nazionale e locale. 86 regole è garantita dal Sistema di Gestione mette di individuare le normative in campo Nella tabella seguente si riporta un elenco delle principali leggi e norme applicabili estratte dal Registro delle disposizioni normative e delle regole. OGGETTO DISCIPLINA DEGLI ENTI PUBBLICI e REQUISITI GENERALI Legge 3 agosto 1999, n. 265 D.Lgs. 18/08/2000, n. 267 L.R. n.13 del 19/04/1993 L.R. n. 06 del 26/03/2002 Legge 394/91 Legge quadro sulle aree protette Dir 92/43/CEE 21/05/92 Conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatica DPR 357/97 Regolamento recante attuazione della Dir. 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali nonché della flora e della fauna selvatiche Legge 353/00 Legge quadro in materia di incendi boschivi AMBIENTE E PAESAGGIO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE DEL 25 LUGLIO 1997 N. 6/30194 Deleghe della Regione agli enti locali per la tutela del paesaggio. Criteri per l esercizio delle funzioni amministrative ai sensi della regionale 9 giugno 1997 n. 18 LEGGE REGIONALE 9 GIUGNO 1997 N Riordino delle competenze e semplificazione delle procedure in materia di tutela dei beni ambientali e di piani paesistici. Subdeleghe agli enti locali DECRETO LEGISLATIVO 22 GENNAIO 2004 N Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell art. 10 della legge 6 luglio 2002 n. 137 EMISSIONI IN ATMOSFERA D.P.R. 412/93 Regolamento recante norma per la progettazione, installazione e manutenzione degli impianti termici degli edifici Decreto 17 marzo 2003 Aggiornamenti agli allegati F e G del D.P.R. 26 agosto 1993 n. 412, recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici, ai fini del contenimento dei consumi di energia SCARICHI IDRICI ed UTILIZZO DELLA RISORSA IDRICA Regio Decreto 1775/33, testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici Decreto 275/93, riordino in materia di concessione di acque pubbliche Legge 36/94 Disposizioni in materia di risorse idriche Decreto 152/99 Disposizioni per la tutela delle acque dall inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole Decreto 258/00, disposizioni correttive e integrative del D.Lgs. 152/99 in materia di tutela delle acque dall inquinamento Decreto 31/2001, attuazione della Direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano RIFIUTI e CONTAMINAZIONE DEL SUOLO Decreto 22/97. Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio FONTE NORMATIVA Comunità Europea Comunità Europea Dichiarazione Ambientale edizione 2005
3 87 RUMORE Legge 447/95, Legge quadro sull inquinamento acustico VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE Decreto 377/88, regolamentazione delle pronunce di compatibilità ambientale di cui all Art 6 della legge 8 luglio 1986 n. 349 recante istituzione del Ministero dell Ambiente e norme in materia di danno ambientale Decreto 12/04/96, atto di indirizzo e coordinamento per l attuazione dell Art 40, comma 1, della Legge 22 febbraio,1994, n. 146, concernente disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale ENERGIA Legge 10/91, norme per l attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia AGRICOLTURA E FORESTAZIONE R.D. 30 DICEMBRE 1923 N Riordinamento e riforma della legislazione in materia di boschi e terreni montani LEGGE REGIONALE 28 OTTOBRE 2004 N Tutela e valorizzazione delle superfici del paesaggio e dell economia forestale PRINCIPALI NORME DI SICUREZZA DEI LUOGHI DI LAVORO Decreto 277/91, attuazione delle direttive n. 80/1107/CEE e 82/605/CEE e n. 83/447/CEE e n. 86 /188/ CEE e n. 88/642/CEE in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro Decreto 626/94, Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/ CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE, 90/679/CEE, 93- /88/CEE, 97/42/CEE, 1999/38/CE riguardanti in miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro Contrada Parlenti di Baruffini Comunità Montana Valtellina di Tirano
4 Lo Stemma Il Territorio DIAMO I NUMERI Tovo di Sant Agata, con la contrada di Prestino, è situato nella piana tra Lovero e Mazzo, dista 8 Km. da Tirano ed è a 531 metri sul livello del mare. Nel 1861, le persone residenti a Tovo erano 456 e tali erano rimaste, secondo il censimento del 1971, ancora 110 anni dopo. Negli ultimi anni, invece, si è registrato un continuo incremento, dovuto non tanto all'aumento delle nascite, quanto al fatto che diverse famiglie, provenienti da fuori, hanno scelto di stabilirsi a Tovo. Alla fine del 2004 gli abitanti erano 570, su un territorio di circa 11 Kmq. I nuclei familiari sono circa 250 e il modello più diffuso è quello composto da quattro persone. Quasi tutti gli abitanti sono proprietari dell'abitazione in cui vivono, pochi sono in affitto. TRA STORIA E TRADIZIONE Nel fondovalle, diverse centinaia di anni fa, è stato costruito il paese e qui trovano posto le maggiori attività: residenza, commercio e agricoltura. La gente di Tovo, attiva e laboriosa, ha saputo diversificare le proprie attività: c'è chi si occupa di artigianato e commercio e chi è impiegato nel settore terziario; molti, inoltre, lavorano part-time nell'agricoltura, in particolar modo nel settore della frutticoltura specializzata, con la produzione pregiata e intensiva di mele. Infatti, sul territorio del Comune, sorge la C.O.A.V., una delle tre maggiori cooperative ortofrutticole della Valtellina, che raccoglie e commercializza le mele prodotte dagli agricoltori da Tirano a Grosio. Negli ultimi anni, sono, invece, regrediti l'allevamento del bestiame ed è praticamente scomparsa dal territorio comunale la coltivazione della vite e del frumento. Nonostante le modeste dimensioni, il paese risponde adeguatamente alle necessità dei suoi abitanti. Infatti, vi sono due locali pubblici (un ristorante-albergo e una pasticceria), diverse attività commerciali, l ufficio postale, una Banca, le Scuole Elementari, che ricevono anche i bambini di Lovero e Vervio ed, infine, sulla sponda sinistra dell Adda, in prossimità della pista ciclabile, il campo sportivo. Nel 1980 è stata realizzata una strada, in parte ancora sterrata, che dal paese sale fino ai monti posti sul versante orobico,e si collega con la strada del Mortirolo e con quella per Trivigno. Il territorio del comune di Tovo è percorso da torrenti che scendono dalla montagna e finiscono nel fiume Adda, che attraversa il fondo valle. A Tovo esistono pregevoli testimonianze del passato. Fra queste spicca, indubbiamente, il Castello medioevale di Bellaguarda, situato su un dosso a monte dell abitato, la cui torre è già documentata nel XIII secolo. Inoltre, appena sopra la contrada di Prestino, tra le selve, si erge la Chiesetta dedicata a San Marco e alla Madonna di Caravaggio, con un pregevole Oratorio cinquecentesco dedicato ai Santi Ippolito e Cassiano, impreziosito da un'opera di Giovannino da Sondalo e da un affresco, raffigurante la Pentecoste, eseguito dal pittore grosino Cipriano Valorsa, nel In paese, adiacente alla strada ex statale, poco più di trecento anni fa (ma il suo nucleo originario potrebbe essere più antico) fu costruita la Chiesa Parrocchiale, dedicata a Sant Agata. Nella parte montana del territorio vi sono solo case isolate. A monte della Chiesa Parrocchiale prevalgono nettamente le costruzioni a carattere residenziale e commerciale, mentre ad oriente, a ridosso della montagna, gli edifici rurali. Fra questi ultimi, taluni, ancora ben conservati, hanno un certo interesse tipologico. All'incrocio tra via Retta e la via Trento, nel centro di Tovo, alcune abitazioni evidenziano particolari costruttivi e architettonici che rivelano notevole antichità e origini civili-nobiliari; tra queste, una casa con adiacente una torrecolombaia di notevole interesse. Degni di segnalazione sono anche gli affreschi situati in località Pian di Scala, in zona boschiva, realizzati nel sec. XV su rocce a strapiombo, probabilmente da Giovannino da Sondalo, e raffiguranti la Madonna con il Bambino e alcuni Santi. COMUNE DI TOVO S. AGATA
5 I Siti di interesse 89 Il Castello di Bellaguarda In territorio di Tovo di Sant Agata, sopra l abitato di Prestino, si erge il Castello di Bellaguarda. È nominato per la prima volta nel 1226, ma la sua parte più antica, la torre, è anteriore al X secolo. Appartenne alla famiglia dei Venosta che lo abitò fino al 1712, anno in cui si estinse il ramo dei Venosta di Bellaguarda. Nel 1928 divenne proprietà della famiglia Antonietti di Monza che ne iniziò un parziale restauro. Nel 2005 l immobile è ritornato proprietà del comune di Tovo di Sant Agata, che intende recuperarlo per svolgervi attività culturali e turistiche, adeguate al contesto, permettendo la valorizzazione del bene ed il suo inserimento nel tessuto culturale di un esteso ambito territoriale. La festa dell Alpe Motta Sempre in territorio di Tovo, a quota m ca., lungo la strada che collega il Mortirolo a Trivigno, si trova l Alpe Motta. Qui nel 1985, per volontà della pro-loco, è stata eretta una cappella, presso la quale, ogni anno, la terza domenica di luglio, si svolge una festa paesana. Oltre alla citata festa dell Alpe Motta, che si svolge annualmente, l 8 maggio 2005 vi è stata, per la prima volta, l adesione, da parte dell Amministrazione, all iniziativa di legambiente Piccola grande Italia, rivolta ai piccoli comuni. In tale occasione, è stata organizzata, presso la chiesetta di San Marco, una manifestazione volta a riscoprire i tesori nascosti del territorio comunale. COMUNE DI TOVO S. AGATA
6 Trincee Storile
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