Centro Diocesano di Pastorale Familiare Verona. Per Fede Per Sempre. 1 incontro. Ti accolgo con la Grazia di Cristo

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1 Centro Diocesano di Pastorale Familiare Verona Per Fede Per Sempre 1 incontro Ti accolgo con la Grazia di Cristo VERONA Basilica di San Zeno 25 novembre 2012

2 Canto iniziale "Tu sei 1. Tu sei la prima stella del mattino, Tu sei la nostra grande nostalgia, Tu sei il cielo chiaro dopo la paura: dopo la paura d'esserci perduti: e tornerà la vita in questo mare... Soffierà, soffierà il vento forte della vita, soffierà sulle vele e le gonfierà di te. Soffierà, soffierà il vento forte della vita, soffierà sulle vele e le gonfierà di te. 2. Tu sei l'unico volto della pace, Tu sei speranza nelle nostre mani, Tu sei il vento nuovo sulle nostre ali: sulle nostre ali soffierà la vita e gonfierà le vele per questo mare... preghiera Signore, prendici per mano Prendici per mano, Signore. Tu che sei sempre dove c è l amore accompagnaci nella tua pienezza. Fà che possiamo bere alla fonte del tuo amore, e cresceremo giorno dopo giorno, uguali e sempre rinnovati. Facci perdere in orizzonti sconfinati, di bellezza, di purezza; e i giorni che verranno ci troveranno con le mani piene di cose da offrirti. Fatti trovare là dove il cielo si incontra con il mare; in un prato pieno di fiori bianchi. Là, dove risplende la tua grandezza. E ti perderai con noi in un eco di parole sussurrate, di sorrisi e di grida gioiose. Tu, con noi, complice del nostro amore. 1

3 La valigia di Abramo e Sara Il cammino della coppia nell amore umano è un viaggio di vita. Possiamo guardare alla Scrittura e prendere il cammino di una coppia che questo viaggio ha percorso: Abramo e Sara (Genesi 12-25). Se Adamo ed Eva sono la coppia del principio, ora, dopo il diluvio, con Abramo e Sara inizia una storia che la loro esistenza incarna. Essere attenti alla esistenza personale Gn 12,1-9 Il primo elemento è determinato dalla chiamata in vista della promessa. C è una promessa che precede loro due e che chiede un orientamento di vita interamente volto a essa. Percepire la promessa che l amore umano contiene. Non è fine a se stesso, ma espressione di ciò che è più grande Questa promessa non è un idealità che loro fabbricano, ma li precede e li costituisce. Ha un soggetto che la propone: è il Signore Dio, il Dio dell amore che si manifesterà loro nel volto unico triplice (Gn 18,1-15). Il mistero di scoprire Colui che ci precede nell amore come sorgente dell amore La promessa colma una mancanza di pienezza. Nella storia di Abramo e Sara tutto è volto verso la fecondità. Si tratta di una promessa di fecondità che li renderà padre e madre di Isacco ma anche di molti popoli. Essi la portano in loro ma non la possono compiere in pienezza. Essa è donata e offerta da Dio (Gn 12,1-4; 14,18-24; 15; 17). I vuoti che abitano la promessa di pienezza che sta in noi: accoglierli e viverli come parte integra del viaggio Il compimento di questa promessa è fede: Abramo e Sara (e tutta la loro famiglia; cfr. Gn 13) la accolgono e investono su di essa tutta l esistenza. Essa diventa un viaggio: l itinerario di un esistenza intera. 2

4 Cammino di fede come coppia: lasciare spazio a Dio. A volte siamo così stretti e la valigia è così piena Scoprire la presenza e il posto di Dio Nel loro cammino debbono riconoscere la loro identità di coppia. Dio li ha donati l uno all altra come sposo e sposa. Per ben due volte Abramo e Sara cercano di difendersi dalla forza di questo rapporto, anteponendogli altri interessi di pace e di benessere o guidati dalla paura. Cercheranno di spacciarsi (senza mentire troppo) per fratello e sorella rischiando in questo modo di compromettere la loro originalità e la loro chiamata (cfr. Gn 12,14-20; 20; 26,1-11). Dio non li vede come due singoli in cooperativa, ma come una unità ed è a questa unità di due in uno che Egli rivolge la promessa. E a questa che si lega. Dio rinforza così il loro legame, rafforza e purifica la coscienza della loro identità. Devono anche scoprire che sono di Dio e che Dio sancisce questa unità come inviolabile. Non una qualsiasi unità, ma questa loro unità, così esposta e così infeconda di pienezza. Le mistificazioni della nostra unità Gli adattamenti a ciò che non vale la nostra vita Il relativizzare la nostra identità e unità singolare al progetto mio o tuo o nostro Dio promette un figlio, ma la promessa di fecondità tarda e tarda a compiersi (Gn 12,1-4; 14,18-24; 15; 17). Sembra che Dio sovverta l ordine del possibile e di ciò che è umano. Abramo e Sara decidono allora che la promessa di Dio è un loro compito, compete alla loro creatività e, adattandosi ai costumi del tempo, cercano un modo alternativo per avere la promessa della discendenza. Abramo si unisce alla schiava Agar e genera Ismaele (Gn 16). Ismaele sarà accetto a Dio e salvato (Gn 21,9-21), ma non è il compimento della promessa. In certo senso Abramo e Sara fanno Dio più piccolo di quello che è: lo adattano alla loro misura. L unità del vissuto umano e divino Il ruolo di Dio il rapporto sponsale con Lui Tra tutte queste tappe Dio visita Adamo e Sara, fa loro sentire e percepire la sua presenza e guida, li orienta e rinnova continuamente la sua promessa fedele (Gn 12,1-4; 14,18-24; 15; 17). Anche dinanzi ai loro dubbi e al loro riso (cfr. Gn 18,11-15). Dio sconcerta la loro umanità, e la guida, restando se stessa, oltre se stessa. La guida alla totale unione con Lui e dipendenza da Lui. Cogliere la presenza, apparentemente nascosta, di Colui che 3

5 l amore-più-grande, la presenza del mistero lasciarsi accompagnare l atteggiamento contemplativo della coppia Alla fine sta la festa: giunge Isacco, il figlio della promessa, il figlio del sorriso. Ora il riso del dubbio, dell ironia, della speranza mancata, diviene il sorriso di Dio sulla vita. Vi è festa e gioia (Gn 21,1-8). Il compimento esiste senza la promessa e senza tutta la storia? Proprio al culmine giunge la prova (Gn 22). Dopo l identità della coppia, dopo l adesione a Dio nell attesa, giunge il momento grave: Dio chiede Isacco. Dio è Dio oltre la sua promessa e oltre il suo compimento. Abramo e Sara scelgono Dio anche nella prova, riconoscono in Lui il Signore della vita e della salvezza. Accolgono così la promessa di Dio non solo come un dono fatto a loro e divenuto quasi loro possesso, ma accolgono Dio come Dio nel suo dono, accolgono Lui. E questa è pienezza di fede. Ora la loro fecondità mostra tutto il suo valore e pienezza: Loro sono un dono, il cammino è un dono, le difficoltà sono un dono che purifica, il frutto della fecondità è dono, Dio stesso è il grande dono. Loro scoprono così di essere presenza di Dio e che questo sono. Questa meta spiega i passi fatti, il lungo cammino nella fede come coppia, come unità di amore. Tutto è relativo (in relazione, orientato a ) al mistero che ci abita e di cui non saremo mai possessori. Riconoscere la verità e la bellezza del mistero Essendo questa raggiunta promessa essi sono un segno per tutti. La loro esistenza è segno che non loro hanno cercato ma che Dio ha costruito: segno nella vita e nella storia. 4

6 Scelta... Una vecchia canzone di Battisti dice: Io e te, io e te, perchè io e te: qualcuno ha scelto forse per noi... È un immagine poetica quella di un destino o di una mano dall alto che ci abbia fatto incontrare. Sicuramente Dio ha compiuto la gran parte del lavoro creandoci così diversi, complementari, fatti apposta per unirsi in una nuova entità che è la coppia. Ma perchè proprio noi due? Ognuno di noi ha una sua storia e sicuramente vede questo aspetto in modo diverso ma attribuire tutto al caso o al volere del Signore toglierebbe dal gioco la nostra volontà e quindi anche la nostra responsabilità. Noi invece crediamo che sia bello avere al proprio fianco qualcuno che ci ha scelti responsabilmente per quello che siamo. Viaggio e bagaglio Possiamo paragonare la vita di coppia ad un viaggio fatto in due. Qualcuno lo ha paragonato ad un viaggio nello spazio in una navicella così stretta che non c è spazio per niente di superfluo...ci stiamo solo noi due e una piccola valigia. Prepararci a questa partenza vuol dire dover decidere cosa portare, idealmente, con noi in questo viaggio. Tutto quello che portiamo dovrà essere accettato dal nostro sposo o dalla nostra sposa; è vero che un rapporto a due si basa sull accogliere l altro con i suoi pregi e difetti, ma non possiamo chiedergli di accettare anche il superfluo che prima o poi toglierà spazio alla nostra coppia. Quindi ecco che torna in gioco la scelta. Cosa portare di noi? Cosa lasciare? 5

7 Riconferma Una volta partiti, ci accorgiamo che manca qualcosa e che qualcosa invece non serviva, ma è troppo tardi per tornare indietro...la vita è un lancio che non si può ripetere? Possiamo quindi continuare il nostro viaggio e con la volontà, la fatica quotidiana, l aiuto della Grazia di Cristo riconfermare ogni giorno la nostra scelta responsabile. Controlliamo continuamente la nostra valigia: aggiungere quello che ci manca o togliere qualcosa che ci rallenta o ci appesantisce è sempre possibile e torneremo a volare alla massima velocità. Motivazione torniamo alla domanda iniziale. Perchè noi due? Quante volte ce lo siamo chiesti... Ha senso chiederselo...ha senso essere consapevoli in coppia delle motivazioni proprie (non sempre sono chiare a noi stessi anche dopo anni di vita insieme) e dell altro. Proprio questa consapevolezza ci aiuterà a ripetere la scelta ogni giorno della nostra vita. Ascoltiamo la testimonianza di Anna e Diego... Per il dialogo di coppia Confrontiamo tra noi cosa abbiamo messo in valigia e cosa abbiamo lasciato fuori. Siamo d accordo? Parliamone... Abbiamo già chiarito tra noi quali sono le nostre motivazioni? Quali atteggiamenti, pratiche, abitudini, ci aiutano a confermare ogni giorno la nostra scelta e ci possono dare la forza per affrontare tutte le difficoltà della vita? 6

8 Canto finale "Su ali d aquila" Tu che abiti al riparo del Signore, e che dimori alla sua ombra, dì al Signore: Mio rifugio. Mia roccia in cui confido. Dal laccio del cacciatore ti libererà e dalla carestia che distrugge; poi ti coprirà con le sue ali, e rifugio troverai. E ti rialzerà, ti solleverà su ali d aquila ti reggerà sulla brezza dell alba ti farà brillar come il sole, così nelle sue mani vivrai Non devi temere i terrori della notte, ne freccia che vola di giorno; mille cadranno al tuo fianco, ma nulla ti colpirà. Perché ai suoi angeli ha dato un comando di preservarti in tutte le tue vie; ti porteranno sulle loro mani, contro la pietra non inciamperai. E ti rialzerò, ti solleverò su ali d aquila ti reggerò sulla brezza dell alba ti farò brillar come il sole, così nelle mie mani vivrai 7

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