Soppalco MECANO INDICE. Descrizione dello scaffale pag. 3 Norme di riferimento pag. 3 Limiti d'impiego del soppalco pag. 4
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- Erico Bettini
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2 INDICE Descrizione dello scaffale pag. 3 Norme di riferimento pag. 3 Limiti d'impiego del soppalco pag. 4 Attenzione pag. 4 Preparativi per il montaggio pag. 5 Utensili per il montaggio pag. 5 Movimentazione pag. 6 Sequenza di montaggio pag. 7 Tipi di trave pag. 8 Tipi di colonna pag. 9 Montaggio piedino pag. 10 Montaggio piastre principali pag. 11 Posizionamento delle travi principali pag. 15 Staffe per travi secondarie su colonna pag. 16 Unione colonne-travi pag. 18 Staffe per travi secondarie su trave principale pag. 19 Crociere verticali pag. 21 Crociere verticali a ponte pag. 22 Saette pag. 23 Reticolare irrigidimento travi pag. 23 Ringhiera parapetto pag. 24 Fascia battipiede pag. 25 Calpestio pag. 26 Scala pag. 28 Scala attacco a terra pag. 29 Scala attacco a pianerottolo pag. 30 Ringhiera corrimano scala pag. 31 Pianerottolo pag. 32 Collaudo della scaffalatura pag. 33 Controlli periodici e manutenzione pag. 35 Modalità di manutenzione e controllo pag. 35 Scheda di manutenzione e controllo pag. 36 Registro degli interventi di manutenzione pag. 37 2
3 L AZIENDA La nostra azienda, avvalendosi di una vasta esperienza nel settore e di una produzione tecnologicamente all'avanguardia, è in grado di offrire soluzioni sicure e razionali ad ogni problema di stoccaggio. Le nostre strutture componibili rispondono alle più severe esigenze di carico, presentando nel contempo la massima praticità di montaggio ed una straordinaria agilità funzionale. La è stata la prima azienda italiana ad avere ottenuto la certificazione del proprio Sistema Qualità secondo la norma UNI EN ISO 9001 nel ramo progettazione e produzione di scaffalature metalliche e successivamente nel 2002 ha conseguito, prima in Italia, la prestigiosa certificazione ambientale ISO 14001, seguita da EMAS e SA800. Obbiettivi che sottintendono una efficiente organizzazione aziendale, una scrupolosità assoluta in tutte le fasi della sua attività (progettazione, aquisizione materie prime, produzione, installazione, servizio post-vendita), rispetto dell ambiente e dei propri dipendenti, a tutto beneficio e garanzia del cliente. Da diversi anni facciamo parte dell A.C.A.I. (Associazione Costruttori Acciaio Italiani) Sezione Scaffalature Industriali, nel quale è stato messo a punto un programma di autoqualificazione; siamo una delle aziende ad aver superato tali test, ottenendo il marchio CISI Qualità Sicurezza, istituito da A.C.A.I. al fine di garantire al cliente finale la qualità e sicurezza del prodotto in tutte le fasi della sua realizzazione, partendo dalla progettazione fino all assistenza post-vendita. Inoltre siamo l' unica azienda italiana ad aver superato presso i laboratori ufficiali in Germania, severi test sulle nostre strutture, ottenendo l'approvazione della statica tedesca. Per la progettazione e la costruzione del nostro prodotto seguiamo i regolamenti A.C.A.I e le seguenti norme: - UNI EN Eurocodice 3 NORME DI RIFERIMENTO Legislazione italiana ed europea relativa a progettazione, uso e sicurezza del prodotto: - UNI EN Eurocodice 3 Parte 1-1: Regole generali e regole per gli edifici; - UNI EN Eurocodice 3 Parte 1-3: Regole generali Regole supplementari per l impiego dei profilati e delle lamiere sottili piegati a freddo; - D. Lgs n. 81 del 09/04/2008 Testo unico sulla sicurezza; - D. Lgs n. 172 del 21/05/ Attuazione della direttiva n. 2001/95/CE relativa alla sicurezza generale dei prodotti; IMPIANTO N (Riportare il numero del D.D.T. / anno) ANNO DI COSTRUZIONE 3
4 LIMITI D IMPIEGO DEL SOPPALCO Non è consentito posizionare sul soppalco carichi orizzontali né carichi dinamici verticali e/o orizzontali. Non è consentito urtare o appoggiarsi al soppalco con carrelli o qualsiasi altro mezzo. Non è consentito un uso del soppalco diverso da quello descritto dal presente manuale. Il soppalco è progettato per un determinato uso. Eventuali alterazioni alla geometria potranno essere apportate solo previo autorizzazione del ns. ufficio tecnico. ATTENZIONE Le istruzioni contenute nella presente descrizione sono per alcuni particolari indicative. Tali indicazioni sono da ritenersi esaustive per le finalità che si propone il presente libretto: corretto montaggio del soppalco. Le precise caratteristiche dimensionali sono desumibili dalla documentazione accompagnatoria. I disegni contenuti nel presente volume sono presentati ad esclusivo scopo didascalico commerciale. Nel caso che il montaggio venga eseguito a cura del Cliente, la Rosss declina ogni responsabilità per danni a cose o persone causati da tale attività. La nostra produzione è coperta da garanzia assicurativa con le ASSICURAZIONI GENERALI con Polizza n Rischio Prodotti e Responsabilità Civile con massimali fino a
5 PREPARATIVI PER IL MONTAGGIO 1) Verificare la portata del pavimento d appoggio e la capacità di resistere a carichi concentrati. 2) Controllare il livellamento della superficie del pavimento. 3) Verificare eventuali interferenze della scaffalatura con strutture preesistenti. 4) Verificare che gli spazi a disposizione siano adeguati affinché le operazioni di montaggio si svolgano in sicurezza. 5) La pavimentazione e l illuminazione dell ambiente dovranno essere studiate in modo da consentire al personale di lavorare in condizioni ottimali. UTENSILI PER IL MONTAGGIO Set di chiavi Cacciavite Martello in gomma Pinze Trapano Chiave dinamometrica Livella Piede di porco Filo a piombo Livello ottico Cinture di sicurezza ATTENZIONE Il personale addetto al montaggio dell impianto deve essere istruito in merito alle modalità di tale attività e ai rischi connessi. Deve inoltre essere dotato dei dispositivi di prevenzione e protezione personale degli infortuni necessari in relazione alle specifiche operazioni di montaggio (casco, guanti, scarpe antinfortunistiche, cinture di sicurezza, etc.). 5
6 MOVIMENTAZIONE Per la movimentazione delle colonne e delle travi durante il montaggio si consiglia di utilizzare esclusivamente adeguati mezzi meccanici, come piccole gru, argani od altro. Per colonne con lunghezze meno significative la movimentazione può essere effettuata manualmente con un numero adeguato di addetti. Per tutte le altezze della scaffalatura è necessario utilizzare per lo spostamento dei materiali un carrello elevatore di adeguata portata e altezza di sollevamento, per il montaggio della struttura una piattaforma di adeguata portata e altezza di sollevamento. 6
7 SEQUENZA DI MONTAGGIO SEQUENZA DI MONTAGGIO Per il montaggio della struttura si consiglia di procedere nel seguente ordine: -montaggio piedini, staffe principali e secondarie sulle colonne -montaggio travi principali e secondarie su colonne -montaggio travi secondarie su travi principali -montaggio calpestio e ringhiere -montaggio scale e pianerottoli -montaggio crociere, saette e reticolari di irrigidimento -fissaggio a terra di colonne e colonnini Si consiglia di serrare completamente i bulloni alla fine di ogni singola fase. E consigliabile leggere attentamente tutto il presente manuale prima di iniziare il montaggio 7
8 Soppalco MECANO TIPI DI TRAVE
9 TIPI DI COLONNA 9
10 Fissare il piedino alla colonna con 8 MONTAGGIO viti M12x30 PIEDINO Fissare il piedino alla colonna con 8 viti M12x30 Porre la piastra sotto al piedino; tassellare a terra dopo aver montato tutta la struttura. 10
11 MONTAGGIO PIASTRE PRINCIPALI 277 PER TRAVE DA 240 mm 277 COLONNA 120x Le piastre principali si uniscono alla colonna con bulloni M14x40 + dado e rondella; la testa della vite va posta all esterno della colonne. Per unire le travi alle piastre si usano viti M12x35 + dado e rondella. Le quantità ed il relativo posizionamento sono specificati nelle illustrazioni, con i fori rossi che rappresentano le viti M14, e le asole verdi le viti M12. N.B. sulle piastre principali doppie, le viti M14 rimangono invariate mentre le viti M12 saranno raddoppiate. 277 M12 M PER TRAVE DA 290 mm PER TRAVE DA 340 mm 11
12 MONTAGGIO PIASTRE PRINCIPALI 330 COLONNA 150x PER TRAVE DA 240 mm 330 PER TRAVE DA 290 mm 405 M12 M PER TRAVE DA 340 mm PER TRAVE DA 390 mm Le piastre principali si uniscono alla colonna con bulloni M14x40 + dado e rondella; la testa della vite va posta all esterno della colonne. Per unire le travi alle piastre si usano viti M12x35 + dado e rondella. Le quantità ed il relativo posizionamento sono specificati nelle illustrazioni, con i fori rossi che rappresentano le viti M14, e le asole verdi le viti M12. N.B. sulle piastre principali doppie, le viti M14 rimangono invariate mentre le viti M12 sono il doppio. 12
13 MONTAGGIO PIASTRE PRINCIPALI Colonna 150x150 con 2 travi principali doppie N.B. le staffe per le travi secondarie (vedi pag. seguenti) vanno montate sulla coppia di travi prima di montare quest ultime sulla colonna. Dopo aver accoppiato le due travi doppie con le staffe per le travi secondarie, attaccare le travi alla colonna: per fare ciò inserire le viti M12x200, interponendo tra le due staffe il tubo tondo Ø25 mm; quindi applicare la seconda coppia di travi e fissare con rondalle e dado. 13
14 MONTAGGIO PIASTRE PRINCIPALI COLONNA 200x M12 M PER TRAVE DA 290 mm PER TRAVE DA 340 mm Le piastre principali si uniscono alla colonna con bulloni M14x40 + dado e rondella; la testa della vite va posta all esterno della colonne. Per unire le travi alle piastre si usano viti M12x35 + dado e rondella. Le quantità ed il relativo posizionamento sono specificati nelle illustrazioni, con i fori rossi che rappresentano le viti M14, e le asole verdi le viti M12. N.B. sulle piastre principali doppie, le viti M14 rimangono invariate mentre le viti M12 sono il doppio. PER TRAVE DA 390 mm 14
15 POSIZIONAMENTO DELLE TRAVI PRINCIPALI TRAVE SINGOLA CHIUSA 2 TRAVI SINGOLE CHIUSE (col. 200) TRAVE DOPPIA TRAVE SINGOLA APERTA 2 TRAVI SINGOLE APERTE 2 TRAVI DOPPIE (col ) 15
16 STAFFE PER TRAVI SECONDARIE SU COLONNA Le staffe per travi secondarie si fissano alla colonna con vite M14x40 + dado e rondella, con la testa della vite nella parte esterna della colonna. La trave secondaria si fissa alla staffa con vite M12x35 + dado e rondella. Nel caso di travi secondarie doppie, si utilizzano due staffe, con le travi accoppiate su un lato. N.B. Sulla colonna da 200x200, anche in presenza di trave singola, si utilizzano sempre due staffe secondarie. Quando sulla colonna è presente anche una piastra principale, la staffa (singola o doppia) andrà fissata sopra la piastra principale, utilizzando i bulloni della piastra principale. 16
17 STAFFE PER TRAVI SECONDARIE SU COLONNA Le quantità di bulloni ed il relativo posizionamento sono specificati nelle illustrazioni, con i fori rossi che rappresentano le viti M14, e le asole verdi le viti M12. N.B. se le staffe secondarie sono doppie, le viti M14 sono il doppio mentre le viti M12 rimangono invariate. PER TRAVE DA 240 mm PER TRAVE DA 290 mm M12 M14 PER TRAVE DA 340 mm PER TRAVE DA 390 mm 17
18 UNIONE COLONNE-TRAVI COLONNA 120X120 6 TRAVI COLONNA 150X150 8 TRAVI COLONNA 150X150 2 TRAVI COLONNA 120X120 2 TRAVI COLONNA 200X200 2 TRAVI COLONNA 200X200 8 TRAVI 18
19 STAFFE PER TRAVI SECONDARIE SU TRAVE PRINCIPALE Fissare la staffa alla trave principale e la piastra alla trave secondaria. Quindi fissare la piastra alla staffa. Utilizzare viti rondella. M12x35 + dado e In caso di travi secondarie doppie, si devono utilizzare due staffe e due piastre. Le due piastre andranno fissate internamente alle due staffe. Le due travi secondarie dovranno essere posizionate sullo stesso lato. 19
20 STAFFE PER TRAVI SECONDARIE SU TRAVE PRINCIPALE Le quantità e posizioni delle viti M12 sono specificate nelle figure sopra. Quando si usa una trave secondaria più piccola della principale, la quantità e la posizione delle viti necessarie per l unione sono date dal numero di fori sulla piastra. 20
21 CROCIERE VERTICALI Tenditore M20 Fissare la ciappa a 4 vie per crociere orizzontali sulle colonne con viti M12x30; quindi fissare il tenditore; successivamente passare la fune nell occhiello del tenditore e nel foro della ciappa e bloccarla alle 2 estremità con 5 morsetti. fune spiroidale 19 fili redance redance N 5 morsetti D8 CIAPPE PER CROCIERE ORIZZONTALI 4 VIE 21
22 CROCIERE VERTICALI fune spiroidale 19 fili Tenditore M20 Fissare le ciappe per crociere verticali sulle colonne con bulloni M12x30; quindi fissare il tenditore; successivamente passare la fune nell occhiello del tenditore e nel foro della ciappa e bloccarla alle due estremità con 5 morsetti. Le ciappe vanno fissate a circa 150 mm dal piedino e dalle staffe per le travi. 2 VIE 3 VIE 4 VIE CROCIERE VERTICALI A PONTE Nel caso di crociera verticale a ponte, si usa una lamiera piatta 60x5 mm, che viene fissata alla ciappa, al tenditore e al piatto diagonale crociera. Diagonale 60x5 Piatto diagonale crociera Esempio di utilizzo ciappa per crociera orizzontale 4 vie e crociera verticale a ponte 22
23 SAETTE STAFFE ATTACCO SAETTA 150 mm 324 mm Fissare la ciappa al montante, quindi fissare le staffe attacco saetta, destra e sinistra, alla trave principale. Successivamente fissare le saetta con 2 viti M12x30. 2 VIE 3 VIE CIAPPE PER SAETTE RETICOLARE IRRIGIDIMENTO TRAVI Fissare le due squadrette a L sulle travi secondarie con viti M12x25, dado e rondella. Quindi fissare alle due squadrette i tubolari ed i profili a C con viti M8x45/80 dado e 2 rondelle. Infine forare i profili a C in corrispondenza dei fori presenti sui tubolari, e fissare con viti M8x45 dado e 2 rondelle. 23
24 RINGHIERA PARAPETTO Fissare i colonnini alle travi con 2 viti M10x25. Quindi inserire i tubi, Ø25 mm in basso e Ø30 mm in alto, quindi bloccarli dal lato interno con viti autoforanti M4,2x22. Sugli angoli utilizzare i tubi curvi; questi andranno fissati su tre colonnini, due su un lato ed uno sul lato ortogonale. I tubi curvi vanno montati sfalsati, in modo da avere almeno un profilo fissato su due colonnini in entrambe le direzioni dell angolo. Nella figura sopra si nota la disposizione dei tre elementi (in rosso) che compongono l angolo. Tutti i tubi vanno tagliati a misura in opera, e le giunzioni vanno calcolate al centro del colonnino. 24
25 FASCIA BATTIPIEDE Appoggiare la fascia battipiede sulla trave e sui colonnini, quindi fissarla a tutti i colonnini tramite 2 viti autoforanti M4,2x22. Per la finitura dell angolo, scantonare in opera un profilo, come illustrato nella figura sottostante; quindi sovrapporre i due profili e fissarli con una vite autoforanti M4,2x22. Dopo aver montato il piano di calpestio, rifinire eventuali sporgenze della fascia battipiede, in modo da eliminare possibili bordi taglienti. Inserire il profilo di finitura all interno della fascia battipiede, quindi fissarlo con 2 viti autoforanti M4,2x22. N.B. Ogni eventuale spigolo deve essere rifinito in maniera da non avere possibili bordi taglienti. 25
26 CALPESTIO DOGHE GRIGLIATO Fissare le doghe alle travi con la staffa e viti M8x20, dado e rondella. Il grigliato deve essere fissato su ogni trave. Utilizzare 1 staffa ogni 3 doghe. Le doghe vanno unite tra loro mediante viti M8x20, dado e rondella, posizionando un bullone ogni metro. PANNELLI LEGNO Fissare i pannelli alle travi con la staffa e 2 viti a legno; utilizzare due staffe per ogni pannello. DOGHE GRIGLIATO + LEGNO Fissare le doghe alle travi come sopra specificato, quindi fissare il legno al grigliato mediante viti a legno. 26
27 CALPESTIO LAMIERA GRECATA + LEGNO Fissare la lamiera grecata sulle travi con viti autoforanti. Successivamente fissare i pannelli in legno con viti autoforanti dall intradosso della lamiera. GIUNZIONE PANNELLI LEGNO Per unire i pannelli in legno servirsi del profilo plastico. Tale profilo andrà inserito nell apposita maschiatura presente su tutti i lati del pannello. Lo spaccato di fianco raffigura la giunzione tipica tra due pannelli. 27
28 SCALA 28
29 SCALA attacco a terra a b c Posizionare la staffa superiore sul piano di campestio, quindi fissarla alla trave utilizzando i fori Ø11 mm presenti nella parte superiore della trave. I fori sulla staffa dovranno essere realizzati in opera. Per il fissaggio utilizzare viti M10x40, dado e rondella (a); ove fossero presenti viti sulla trave (b), aggiungere altre viti M12 per fare da spessore. Fissare gli scialoni alla staffa superiore con 6 viti M12x25, rondella e dado (c). Quindi fissare agli scialoni i due piedini con 6 viti M12x25, rondella e dado (d). Montare i gradini, fissando al profilo le due staffe sostegno scalino con 4 viti M8x16, dado e rondella (e). Infine fissare gli scalini agli scialoni, iniziando dallo scalino più alto e procedendo verso il basso. Gli scalini vanno fissati agli scialoni con 4 viti M12x25, rondella e dado; l asola per la regolazione dell inclinazione deve stare nella parte posteriore del gradino (f). d Il numero ed il passo degli scalini viene specificato dai disegni di montaggio forniti dall Ufficio Tecnico. e f 29
30 SCALA attacco pianerottolo a b Posizionare le staffe inferiore e superiore sui rispettivi piani di campestio, quindi fissarle alla trave utilizzando i fori Ø11 mm presenti nella parte superiore della trave. I fori sulle staffe dovranno essere realizzati in opera. Per il fissaggio utilizzare viti M10x40, dado e rondella (a); ove fossero presenti viti sulla trave (b), aggiungere altre viti M12 per fare da spessore. c Fissare gli scialoni alla staffa superiore con 6 viti M12x25, rondella e dado (c). Quindi fissare gli scialoni alla staffa inferiore con 6 viti M12x25, rondella e dado (d). Montare i gradini, fissando al profilo le due staffe sostegno scalino con 4 viti M8x16, dado e rondella (e). Infine fissare gli scalini agli scialoni, iniziando dallo scalino più alto e procedendo verso il basso. Gli scalini vanno fissati agli scialoni con 4 viti M12x25, rondella e dado; l asola per la regolazione dell inclinazione deve stare nella parte posteriore del gradino (f). Il numero ed il passo degli scalini viene specificato dai disegni di montaggio forniti dall Ufficio Tecnico. d e 30
31 RINGHIERA CORRIMANO SCALA Fissare i colonnini allo scialone con 3 viti M10x25, dado e rondella. Successivamente fissare il colonnino finale alla staffa superiore della scala con 2 viti M12x30, dado e rondella. Quindi inserire i tubi nei fori dei colonnini e farli scorrere fino ad arrivare all interno del colonnino finale; fissarli a tutti i colonnini con viti autoforanti M M4,2x22. N.B. i tubi devono fuoriuscire circa 20 mm dall ultimo colonnino. Fissare il corrimano ai colonnini con la contropiastra filettata posta all interno; fissarlo all ultimo colonnino con una vite autoforante M4,2x22. Il corrimano deve fuoriuscire di circa 250 mm dall ultimo colonnino. Infine inserire i tappi in plastica ai tubi e al corrimano. Per congiungersi alla scala con la ringhiera, utilizzare le forature presenti sul colonnino finale, inserendo i tubi da Ø25 e Ø30 mm; successivamente bloccarli con viti autoforanti M4,2x22. N.B. Sia il corrimano che i tubi devono essere ritagliati a misura in opera. Il posizionamento dei colonnini sarà specificato dai disegni di montaggio forniti dall Ufficio Tecnico. 31
32 PIANEROTTOLO Fissare ogni trave alle staffe con 4 viti M12x25, dado e rondella; in caso di pianerottolo doppio, montare anche la trave intermedia con le staffe per trave secondaria; quindi montare il grigliato bugnato, la scala e la ringhiera. 32
33 COLLAUDO DELLA SCAFFALATURA Il collaudo deve essere eseguito da personale con adeguata preparazione ed esperienza nel settore. Nel caso che il collaudo venga eseguito da Rosss, il personale impiegato sarà stato istruito per il caso specifico. Ai fini del collaudo e seguendo le indicazioni riportate sul presente manuale occorre verificare i seguenti punti: 1) Lay-out dell impianto conforme a disegno Rosss. (se esistente) 2) Verifica integrità delle colonne e delle travi. 3) Verifica verticalità, allineamento e livellamento del soppalco. 4) Verificare che il posizionamento della ringhiera e/o scala sia quello previsto. 5) Verifica corretto montaggio delle staffe principali e secondarie. 6) Verifica corretto montaggio delle crociere e saette. 7) Verifica corretto fissaggio al terreno delle colonne. 8) Verifica corretto montaggio degli accessori in dotazione. 9) Verificare l applicazione corretta dei cartelli di portata. 33
34 COLLAUDO DELLA SCAFFALATURA 34
35 Ispezioni CONTROLLI PERIODICI E MANUTENZIONE Prevedere delle ispezioni allo scopo di individuare anomalie non riscontrate durante il normale utilizzo della struttura. Effettuando sull impianto una manutenzione programmata, è possibile evitare situazioni di pericolo che possono provocare incidenti e infortuni. Inoltre in questo modo si impediscono interruzioni dell'attività ottimizzando l uso della scaffalatura. Le ispezioni programmate evitano: 1) Infortuni alle persone 2) Danni ai materiali 3) Interruzione dell attività produttiva 4) Perdite di funzionalità e conseguenti perdite economiche 5) Procedimenti penali a carico dell acquirente per non aver effettuato una manutenzione corretta. MODALITA DI MANUTENZIONE E CONTROLLO Tipo di controllo Integrità Colonne Integrità travi Integrità staffe Allineamento verticale srtruttura Allineamento orizzontale srtruttura Carichi eccessivi Disposizione dei carichi Verniciatura Periodicità Annuale Annuale Annuale Annuale Annuale Mensile Mensile Annuale Se da tali controlli risultano delle anomalie, è necessario ripristinare al più presto la totale integrità della scaffalatura, scaricando i carichi eccessivi o sostituendo le parti danneggiate. Quando viene individuata una situazione di pericolo immediato nell'impianto è consigliabile lo scarico del materiale dalla scaffalatura nella zona interessata dal pericolo in modo da evitare incidenti al personale addetto. I tecnici specializzati della procederanno, su richiesta, ad esaminare il problema determinando l intervento correttivo per ripristinare l'impianto nel più breve tempo possibile e con la minima interruzione dell attività. Nelle operazioni di manutenzione e riparazione devono essere impiegati solo ricambi originali. È possibile, se da Voi richiesto, stipulare un contratto di manutenzione in modo che i controlli siano effettuati da personale specializzato della. Ciò Vi garantisce il massimo sfruttamento del periodo di garanzia ed un uso ottimale della struttura evitando i pericoli dovuti ad interventi occasionali eseguiti da personale non specializzato. 35
36 Tecnico Nome/Cognome Scheda dei controlli reparto N del scaffale Tipo di controllo SCHEDA DI MANUTENZIONE E CONTROLLO Regolare Non regolare Note interventi suggeriti 36
37 REGISTRO DEGLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE N Data Intervento interno Descrizione intervento Estr. documenti intervento 37
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