BENEDIRE. E subito uscì sangue e acqua Gv 19,34. Adorazione eucaristica. DOMENICA IV del Tempo di AVVENTO

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1 E subito uscì sangue e acqua Gv 19,34 Adorazione eucaristica n 3/2015Dicembre DOMENICA IV del Tempo di AVVENTO BENEDIRE Introduzione L adorazione eucaristica nasce dalla Messa che è l Incontro adorabile con il Signore Gesù crocifisso e risorto ed è la scuola dove si impara ad adorare il Padre in spirito e verità. L adorazione è il prolungamento del ringraziamento alla Santa Comunione dove è avvenuto il momento più alto dell adorazione, infatti adorare vuol dire portare alla bocca. L adorazione eucaristica è il tempo per gustare la Santa Comunione. Essa attinge dalla Liturgia della Parola in quanto il Verbo si è fatto carne. Per l Adorazione, quindi, ci lasciamo istruire dalla Liturgia della Parola del giorno. Per la liturgia della Domenica QUARTA del tempo di AVVENTO, anno C ( /Terza del Mese) ci soffermiamo sul termine benedire. Ripercorriamo i passi del Vangelo di LUCA dove ritorna il termine benedire. (Il sussidio può essere usato per la preghiera comunitaria e personale. Nella preghiera comunitaria si possono scegliere i passi che si vogliono e i commenti possono essere predicati e diversi. Il sussidio può essere usato per altre circostanze di adorazione) Metodo per la preghiera comunitaria Parola (in piedi) * Commento e silenzio (seduti) * e canto (in piedi) all esposizione del Santissimo Sacramento Osanna al Figlio di Davide, osanna al Redentor. Apritevi, o porte eterne: * avanzi il Re della gloria. Adorin cielo e terra * l eterno suo poter. O monti stillate dolcezza: * il Re d amor s vvicina; si dona pane vivo * ed offre pace al cuor. O Vergine, presso l Altissimo * trovasti grazia e onor: soccorri i tuoi figlioli * donando il Salvator.

2 Per la preghiera di adorazione ci lasciamo istruire dal Vangelo della DOMENICA QUARTA del tempo di AVVENTO (C) 1. Benedetta tu e benedetto il frutto Ascoltiamo il Vangelo di san Luca 1,39-48 In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore». Allora Maria disse: «L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva. Elisabetta nel dire che Maria è benedetta e benedetto è il frutto del suo grembo fa risuonare la fede e l attesa del popolo d Israele custodito nelle Scritture. Dio nella creazione benedice le creature, l uomo creato a sua immagine e somiglianza, il settimo giorno. Nel dire di Elisabetta risuona la benedizione di Dio su Abramo: In te si diranno benedette tutte le famiglie della terra (Genesi 12,3). Risuona la preghiera di Davide a Dio per la benedizione di Dio sulla sua casa (2 Samuele 7,18-29). Risuonano i Salmi con quell espressione tanto bella: Benedici il Signore, anima mia. Così: Benedirò il Signore in ogni tempo, Ti benedirò finché io viva e altre espressioni. Così Zaccaria, il marito di Elisabetta, davanti alla nascita di Giovanni dirà: Benedetto il Signore.

3 La benedizione si contrappone alla maledizione che per la prima volta risuona sul serpente dell inimicizia: Poiché hai fatto questo maledetto tu fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali selvatici. E alla fine della storia nel giudizio finale risuoneranno le parole benedetti e maledetti: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno e Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno. Il dire di Elisabetta riassume il senso della parola che è benedire, dire bene nel dire bene di Dio che dà vita. I termini Benedetta la madre e Benedetto il Figlio dicono l essere in sintonia con Dio. Risuonano le parole di San Paolo agli Efesini (1,3-6). Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo. Il lui ci ha scelti prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità, predestinandoci ad essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo, secondo il disegno d amore della sua volontà, a lode dello splendore della sua grazia, di cui ci ha gratificati nel Figlio amato. Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! Benedetto il Signore Dio d Israele Benedetta la madre del mio Signore Benedetto il Signore Dio d Israele Beata colei che ha creduto Benedici il Signore, anima mia (Salmo 103) Beata colei che ha creduto nell adempimento delle parole del Signore. Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri (Dn 3,52)

4 2. Benedetto il Signore Dio d Israele Ascoltiamo il Vangelo di san Luca 1,67-71 Zaccaria, suo padre, fu pieno di Spirito Santo, e profetò dicendo: «Benedetto il Signore Dio d'israele, perché ha visitato e redento il suo popolo, e ha suscitato per noi una salvezza potente nella casa di Davide, suo servo, come aveva promesso per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo: salvezza dai nostri nemici, e dalle mani di quanti ci odiano. Tu, Gesù, quando eri al terzo mese nel grembo della Vergine Madre, Giovanni nasceva e suo padre ritrovava la voce e le prime parole che disse sono: Benedetto il Signore, Dio d Israele che mantiene la sua promessa. Benedetto Dio che è fedele. Benedetto Dio che ci salva. Benedire, dire bene. Dire bene di Dio che dice bene di noi, che ci benedice, che non ci lascia soli, che non ci abbandona, ma ci riempie di gioia. Dire bene di Te che sei la benedizione dell umanità. In Te, Gesù, si compie la benedizione di Dio ad Abramo: In te si diranno benedette tutte le famiglie della terra. Ha visitato e redento il suo popolo Benedetto il Signore Dio d'israele, Ha suscitato per noi una salvezza potente Benedetto il Signore Dio d'israele, Tu, Giovanni, sarai chiamato profeta dell Altissimo Benedetto il Signore Dio d'israele, Verrà a visitarci un sole che sorge Benedetto il Signore Dio d'israele,

5 3. Simeone benedisse Dio Ascoltiamo il Vangelo di san Luca 2,27-32 Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, lo prese tra le braccia e benedisse Dio: «Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele». Prenderti in braccio, guardarti e benedire Dio, tuo Padre. Guardarti sull altare e benedire Dio, tuo e nostro Padre. Simeone ha vissuto la sua esistenza nell attesa di incontrarti. Il senso dell esistenza è incontrare Te e benedire Dio. In poche parole, Simeone, dice chi è lui, chi sei Tu, che cosa è la vita e cosa è la morte. In Te si ha la grazia di sapere il perché dell esistenza e questo è il motivo della parola che è benedizione: dire bene e dire il Bene Sommo. I miei occhi vedono la salvezza Preparata da sempre I miei occhi vedono la salvezza Luce per illuminare le genti I miei occhi vedono la salvezza Il perché d Israele I miei occhi vedo la salvezza Tu, Pane della vita

6 4. Simeone li benedisse Ascoltiamo il Vangelo di san Luca 2,33-35 Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima». Simeone dice una parola di benedizione impegnativa, drammatica. Dice che Tu, Gesù, sei un segno di contraddizione perché tutti i cuori siano manifestati. Il cuore di tua madre il più coinvolto, il cuore dell apostolo Pietro, di Andrea, di Giuda Iscariota, di Paolo di Tarso, il cuore di tutti. Ogni cuore rimarrà scandalizzato e quello di tua madre trafitto tanto da essere la Regina dei martiri. Tutti conosceranno la propria debolezza, il proprio bisogno. Da ciò verrà nel mondo la salvezza. Dio fatto uomo Segno di contraddizione Primo fatto Ultimo Segno di contraddizione Tradito, rinnegato, giudicato Segno di contraddizione per la nostra conoscenza Umiliato fino alla morte di croce Segno di contraddizione per la nostra salvezza

7 5. Prese i cinque pani li benedisse Ascoltiamo il Vangelo di san Luca,33-35 C'erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai discepoli: «Fateli sedere per gruppi di cinquanta». Così fecero e li invitarono a sedersi tutti quanti. Allora egli prese i cinque pani e i due pesci e, levati gli occhi al cielo, li benedisse, li spezzò e li diede ai discepoli perché li distribuissero alla folla. Tutti mangiarono e si saziarono e delle parti loro avanzate furono portate via dodici ceste. I pani e i pesci si moltiplicano nella tua benedizione che pronunci con gli occhi rivolti al cielo. Parli bene al Padre dei pani e dei pesci. Li vedi in relazione a Lui come suoi doni della creazione per la vita dell uomo. Cielo, terra e mare sono per la vita dell uomo. Stare con te è imparare a vedere bene, a vedere l origine, lo sviluppo e il fine di ogni cosa. Nella benedizione, nello spezzare e dare, i cinque pani e i due pesci si moltiplicano. Il miracolo è segno della tua Signoria e del fatto che noi diventiamo signori in Te nel benedire, spezzare e dare. Prese i cinque pani e i due pesci Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi Levati gli occhi al cielo, li benedisse, li spezzò e li diede ai discepoli Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi Tutti mangiarono e si saziarono Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi e io vi ristorerò Delle parti loro avanzate furono portate via dodici ceste.

8 6. direte: Benedetto Ascoltiamo il Vangelo di san Luca 13,34-35 Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che sono mandati a te, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una gallina la sua covata sotto le ali e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa vi viene lasciata deserta! Vi dico infatti che non mi vedrete più fino al tempo in cui direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore!». Che bella una chioccia che raccoglie sotto le sue ali la sua covata. E Tu dici di essere come lei nell aver voluto raccogliere i figli di Gerusalemme, città della pace che è diventata la città dove sono stati uccisi i profeti mandati da Dio, preludio della tua passione e della tua pasqua. Tu sei entrato trionfalmente per l ultima Pasqua, sei stato rifiutato, condannato e ucciso e lì sei risorto e da lì sei asceso al cielo. In Gerusalemme hai compiuto il mistero della pace. Hai donato la tua pace. Gerusalemme, poi, è stata distrutta nell anno 70. Oggi Gerusalemme è la città dei luoghi più sacri della storia: il cenacolo, il calvario, il santo sepolcro ed è anche la città del muro del pianto per quanti non ti hanno riconosciuto e piangono la distruzione di Gerusalemme. Tu scacci i demoni e compi guarigioni oggi e domani (cfr Lc 13,31) Benedetto sei Tu che vieni nel nome del Signore Tu vai per la tua strada Benedetto sei Tu che vieni nel nome del Signore Tu vieni in Gerusalemme per essere ucciso e risorgere Benedetto sei Tu che vieni nel nome del Signore Oggi e domani; e il terzo giorno avrai finito. Benedetto sei Tu che vieni nel nome del Signore

9 7. Benedetto colui che viene... Ascoltiamo il Vangelo di san Luca 19,35-38 Lo condussero allora da Gesù; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero salire Gesù. Via via che egli avanzava, stendevano i loro mantelli sulla strada. Era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi, quando tutta la folla dei discepoli, esultando, cominciò a lodare Dio a gran voce, per tutti i prodigi che avevano veduto, dicendo: «Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore. Pace in cielo e gloria nel più alto dei cieli!». Dio è lodato per Te e Tu sei la benedizione di Dio. In Te, Dio dona il suo Bene e dice quanto ci vuole bene. In Te è data la vita e tolta la morte, perdonato il peccato e data la salvezza. Tu sei il motivo della voce usata con tutta la forza: adesso per accoglierti, domani per rifiutarti e poi ancora per riconoscerti chiedendoti perdono e gridare al mondo la gioia della vita più forte della morte e del perdono ricevuto che ha cancellato i peccati. In Te il cielo è disceso sulla terra e la terra è aperta alle grandezze del cielo. Con Te si impara a dire il Bene della vita. Per i prodigi visti Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore Per le tue parole ascoltate Pace in cielo e gloria nel più alto dei cieli Per la tua fedeltà fino alla morte e alla morte di croce Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore Per il sole e la luna, il giorno e la notte Pace in cielo e gloria ne più alto dei cieli

10 8. Disse la benedizione Ascoltiamo il Vangelo di san Luca 24,29-31 Ma essi insistettero: «Resta con noi perché si fa sera e il giorno già volge al declino». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista. Anche risorto sei sempre quello, non cambi mai, sei veramente Tu, Gesù crocifisso. Per farti riconoscere dai due discepoli di Emmaus compi lo stesso gesto del cenacolo, è il segno per riconoscerti. E il segno della tua viva presenza, infatti appena ti riconoscono tu sparisci dalla loro vista. Tu rimani in mezzo a noi con i tuoi verbi: prendere il pane, benedire, spezzare e dare. Tu benedici il Padre che ti ha mandato e donato al mondo per la nostra salvezza, la nostra vista, la nostra riconoscenza, il nostro alzarci e ripartire per comunicare ai fratelli nella fede e a tutti gli altri che tu sei la Benedizione di Dio. Resta con noi perché si fa sera Tu entri per rimanere con noi Resta con noi perché si fa sera Rimani con noi a tavola Resta con noi perché si fa sera e il giorno già volge al declino Rimani prendendo il pane e dicendo la benedizione Resta con noi perché si fa sera e il giorno già volge al declino Rimani con noi spezzando il pane e donandolo Resta con noi perché si fa sera Rimani con noi con il tuo Corpo e il Tuo Sangue

11 9. Li benedisse li benediceva Ascoltiamo il Vangelo di san Luca 24,50-53 Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo. Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia; e stavano sempre nel tempio lodando Dio. La Messa termina con la benedizione che richiama la tua ascensione al cielo. Te ne sei andato dicendo parole belle, buone, vere, eterne, piene di luce e di speranza. Parlavi con le mani alzate, le mani verso il cielo, le mani verso il Padre e intanto salivi al cielo. Sei disceso dal cielo per ascendere al cielo con la nostra umanità glorificata ed essere per ogni uomo motivo di speranza. La tua benedizione è fonte di lode al Padre. Lodate il Signore che è buono Eterna è la sua misericordia Dite che egli è buono Eterna è la sua misericordia Dite che egli è santo Eterna è la sua misericordia

12 Tantum ergo Sacramentum Veneremur cernui; et antiquum documentum novo cedat ritui; praestet fides supplementum sensuum defectui Genitori Genitoque laus et jubilatio salus, honor virtus quoque sit et benedictio procedenti ab utroque compar sit laudatio. Amen. Questo grande Sacramento veneriamo supplici, è supremo compimento degli antichi simboli; viva fede ci sorregga, quando i sensi tacciono. All eterno sommo Dio, Padre, Figlio e Spirito gloria, onore, lode piena innalziamo unanimi il mistero dell amore adoriamo umili. Amen. Preghiera - Benedizione eucaristica Dio sia benedetto Benedetto il suo santo Nome Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo Benedetto il Nome di Gesù Benedetto il suo sacratissimo Cuore Benedetto il suo preziosissimo Sangue Benedetto Gesù nel Santissimo Sacramento dell Altare Benedetto lo Spirito Santo Paraclito Benedetta la gran Madre di Dio Maria Santissima Benedetta la sua santa ed immacolata Concezione Benedetta la sua gloriosa Assunzione Benedetto il nome di Maria Vergine e Madre Benedetto san Giuseppe suo castissimo sposo Benedetto Dio nei suoi Angeli e nei suoi Santi O salutaris Hostia O salutare Vittima quae caeli pandis ostium del ciel le porte schiudici bella premunt hostilia le guerre ostili premono da robur, fer auxilium dà forza al nostro spirito. Uni trinoque Domino sit sempiterna gloria qui vitam sine termino nobis donet in patria. Amen. Noi t invochiamo Altissimo che regni Trino ed Unico accogli i figli esuli con te per sempre in Patria. Amen. don MauRo * Dicembre 2015