DPR 137/2012 RIFORMA ORDINAMENTI PROFESSIONALI Deontologia e Formazione. Dr chim. Giuseppe Riccio

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1 DPR 137/2012 RIFORMA ORDINAMENTI PROFESSIONALI Dr chim. Giuseppe Riccio

2 La dir. 2005/36/CE stabilisce: Gli Stati attraverso la formazione e l istruzione permanente permettono alle persone, che hanno completato i propri studi, di tenersi al passo con i progressi professionali; Ai sensi dell art. 7 comma 4 del DLgs 165/2001, Le amministrazioni pubbliche curano la formazione e l aggiornamento del personale,

3 Attuazione dell art. 3, comma 5 D.L. 13 Agosto 2011, n. 138; Convertito, con modificazioni, dalla L. 148/2011. Si applica a tutte le professioni tecniche regolamentate; Non modifica la normativa ECM (art. 7, comma 7).

4 DPR 137/2012: RIFORMA ORDINAMENTI PROFESSIONALI ART. 2: ACCESSO E ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE ART. 4: LIBERA CONCORRENZA E PUBBLICITA ART. 7: FORMAZIONE CONTINUA

5 ART. 2: ESAME DI STATO - ART 33 COSTITUZIONE ACCESSO LIBERO - RESTRIZIONI LIMITATE AL SOLO POSSESSO DI TITOLI DI ACCESSO

6 DPR 137/2012: RIFORMA ORDINAMENTI PROFESSIONALI L ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE E LIBERO, E FONDATO SULL AUTONONOMIA E INDIPENDENZA DI GIUDIZIO INTELLETTUALE E TECNICO

7 La professione del Chimico è Regolamentata: RD 1 marzo 1928 Regolamento per l esercizio della professione di chimico; DPR 5 giugno 2001, n. 328 Modifiche ed integrazioni della disciplina per l ammissione all esame di stato e disciplina nuovi ordinamenti.

8 DPR 137/2012: RIFORMA ORDINAMENTI PROFESSIONALI SONO VIETATE LIMITAZIONI AL NUMERO DI PERSONE TITOLATE A ESERCITARE LA PROFESSIONE ANCHE ATTRAVERSO PREVISIONI DEONTOLOGICHE

9 DPR 137/2012: RIFORMA ORDINAMENTI PROFESSIONALI l'ecm, l'educazione continua in medicina, è diventato un obbligo, per le professioni sanitarie, dal il Dpr 137/2012 si applica alle professioni giuridiche, economico-sociali e tecniche che, in tema di formazione, si allineano alle professioni dell'area sanitaria; Regole deontologiche già fissavano l obbligo dell aggiornamento professionale

10 DPR 137/2012: RIFORMA ORDINAMENTI PROFESSIONALI I Consigli Nazionali, in ottemperanza al DPR 137/2012, hanno emanato Regolamenti che introducono il sistema dei crediti formativi, per misurare l aggiornamento degli iscritti;

11 il DPR 137/2012, art. 7, comma 1, Il Codice deontologico, e il Regolamento per la formazione, approvato dal CNC, pubblicato sul B.U.M.G. n. 15 del 15/08/2014, fissano: È dovere del chimico curare costantemente la propria preparazione professionale, con particolare riferimento ai settori nei quali svolge l attività.

12 L obbligo formativo è assolto, tra l altro, con lo studio individuale e la partecipazione a iniziative culturali in campo chimico. L intensità e la qualità specifica dell aggiornamento variano in rapporto al settore di esercizio dell attività. In altri termini, l obbligo formativo dovrebbe essere differenziato e proporzionato all attività professionale svolta dall iscritto e può essere assolto con lo studio individuale.

13 Il Regolamento all art. 5 riporta due tabelle, ESEMPLIFICATIVE, che stabiliscono le corrispondenze tra le attività svolta e i crediti formativi professionali riconoscibili. dalla lettura del Regolamento in vigore, si ricava: l unità di misura della formazione è il CFP 1 CFP equivale a un ora di studio o partecipazione a corsi CFU corrisponde a tre CFP (tab. 1)

14 al professionista iscritto all albo al 1 agosto 2014, vengono attribuiti 150 CFP (art. 13 comma 3); al momento del superamento dell esame di stato vengono accreditati 150 CFP (art. 3, comma 2) Il professionista, nel periodo 1 agosto dicembre 2017 può provvedere con lo studio individuale fino a un massimo di 30 CFP per anno (art. 13, comma 4);

15 Il professionista, può chiedere di ottenere il riconoscimento dei crediti formativi maturati, dalla data di superamento dell esame di stato e l inizio dell obbligo formativo (art. 3, comma 8); Il sistema adottato dal CNC è di tipo scalare; A regime, dal 2018, ogni anno vengono detratti 50 CFP; Il professionista per esercitare deve possedere minimo 25 CFP;

16 Il professionista deve acquisire ogni anno almeno 3 CFP su materie inerenti: ordinamento professionale, previdenza e deontologia; È possibile chiedere il riconoscimento fino a 75 CFP/anno; L obbligo formativo cessa con l attività lavorativa (art. 3, comma 11); Le attività formative devono essere coerenti con art. 36, DPR 328/2001, secondo l appartenenza del chimico alla sezione A o B (art. 5, comma 1);

17 DPR 137/2012: RIFORMA ORDINAMENTI PROFESSIONALI L art. 8 comma 2 prevede il controllo a campione dell attività formativa dichiarata. I controlli vengono effettuati da una commissione di valutazione costituita da cinque membri, aventi i requisiti fissati per le commissioni esaminatrici per gli Esami di Stato (art. 11, comma 1). Il professionista può depositare, al CD, una relazione sintetica sull attività formativa svolta nell anno precedente (art. 7, comma 2);

18 Il professionista può indicare di aver assolto all obbligo formativo impiegando tutte le forme di comunicazione previste dal Codice deontologico (art. 8, comma 1); Entro il 30 ottobre 2016 il CNC può apportare correttivi e modifiche al regolamento. Il professionista, che ha svolto attività formativa, in linea con il regolamento, può richiederne il riconoscimento, dalla data dell entrata in vigore della legge 14 settembre, n. 148 (art. 13, comma 5) (15/9/2011).

19 DPR 137/2012: RIFORMA ORDINAMENTI PROFESSIONALI IL CNC HA STABILITO DI UTILIZZARE LA PIATTAFORMA DEL CO.GE.A.PS, SIA PER LA REGISTRAZIONE DEI CREDITI ECM, CHE CFP; Le attività formative ordinarie sono riportate in tab. 1 del regolamento; Le attività equiparate sono riportate in tab. 2 del regolamento; La normale attività professionale non è valutata come attività formativa, contrariamente a quanto previsto da quasi tutte le altre professioni tecniche.

20 DPR 137/2012: RIFORMA ORDINAMENTI PROFESSIONALI l'ecm, l'educazione continua in medicina, è diventato un obbligo, per le professioni sanitarie, dal Con il Dpr 137/2012 le professioni giuridiche, economicosociali e tecniche si allineano alle professioni dell'area sanitaria Regole deontologiche gia fissavano l obbligo dell aggiornamento

21 DPR 137/2012: RIFORMA ORDINAMENTI PROFESSIONALI INGEGNERI: (SISTEMA SCALARE) All iscritto all Ordine entro due anni dall esame di Stato: vengono accreditati 90 CFU; All iscritto all Ordine dopo 5 anni dall esame di Stato: vengono accreditati 30 CFU; Ogni anno vengono decurtati 30 CFU; Per esercitare la professione l iscritto deve possedere almeno 30 CFP; E valuto l aggiornamento non formale; informale e formale (visite tecniche, attività lavorativa, corsi, stages formativi, etc.

22 Architetti : a regime 90 crediti/3 anni, con un minimo di 20/anno (almeno 4 su deontologia e compensi professionali). Nel primo triennio: 60 CFP/3 anni (con almeno 10/anno). Assistenti sociali: 20 ore/anno; 1 CFU= 1 ora; 60 CFP/3 anni; di cui 15 su ordinamento professionale e deontologia. Almeno 10CFP/anno.

23 Geologi: 50 CFU/ 3 anni (valutati anche escursioni e visite tecniche) Agronomi: 9 CFU/ 3 anni (1CFU=8 ore) (valutati: laboratori professionali; visite tecniche e viaggi di studio).

24 DPR 137/2012 RIFORMA ORDINAMENTI PROFESSIONALI Geometri: 60 CFU/triennio; Giornalisti: 60 CFU/Triennio; Tecnologi Alimentari: 35 CFU/triennio; (scelta libera) Periti industriali : 120 CFP/5anni

25 CONSULENTI DEL LAVORO: 50 CFU (ore)/2 anni (almeno 6 su ordinamento professionale e deontologia) ed almeno 16CFU/anno. Pochi Ordini hanno adottato un sistema scalare; La maggioranza degli Ordini tecnici ha fissato l obbligo dell aggiornamento continuo a 20 CFP/ anno;

26 Solo pochi Ordini hanno fissato, per l esercizio della professione, il possesso di una soglia minima di CFP. Molti Ordini riconoscono crediti per la normale attività lavorativa, docenze, tutoraggio, tavoli tecnici, partecipazione agli organismi di categoria e all'assemblea annuale.

27 CRITICITA Non sono previsti crediti formativi professionali derivanti direttamente dall attività professionale espletata. Dal 1 gennaio 2018 non vengono attribuiti crediti formativi professionali allo studio individuale (tale decisione contraddice i considerati del DPR 137/2012). L art. 2 comma 3 del DPR 137/2012, fissa che non sono ammesse limitazioni, in qualsiasi forma, anche attraverso previsioni deontologiche, del numero di persone titolate a esercitare la professione.

28 CRITICITA la decurtazione di crediti formativi annuali, dal numero totale dei crediti maturati dall iscritto, di fatto risulta immotivata e non sembra conforme all art. 2 comma 3 del DPR 137/2012; sono eccessivi i CFP da acquisire annualmente; I CFP da acquisire annualmente non deve limitare l esercizio della professione e deve essere giustificato in termini costi/benefici, deve essere personalizzato in relazione alle esigenze del professionista e dell Utenza; E AUSPICABILE CHE VENGA ADOTTATO IL SISTEMA OPPOSTO.

29 AREE DI INTERVENTO E MIGLIORAMENTO I CFP da acquisire annualmente non devono limitare l esercizio della professione e devono essere giustificati in termini costi/benefici. I CFP devono essere personalizzati in relazione all attività del professionista; I Crediti formativi devono servire per permettere la crescita del professionista; Deve essere prevista una correlazione tra crediti (CFP) maturati e attestazioni, certificazioni, ecc., rilasciabili dal Consiglio Direttivo.

30 COSTI/BENEFICI 20 CFP/anno è il numero massimo di crediti da prevedere annualmente. 10 CFP annuali sembrano i crediti formativi annuali giustificabili in termini costo/beneficio (costo di produzione e il fatturato medio annuale del professionista).

31 AREE DI INTERVENTO E MIGLIORAMENTO 20 crediti formativi annuali sembrano sufficienti per garantire un idoneo aggiornamento professionale, tali da non generare limitazioni ingiustificate all esercizio della professione; I crediti devono essere acquisiti liberamente, attuando tutti i sistemi di apprendimento noti: autoaggiornamento, lezioni a distanza, lezioni frontali, partecipazione a convegni, tavole rotonde, seminari, attività professionale svolta, ecc;

32 INTERVENTI DEL CONSIGLIO DIRETTIVO Il CD su proposta dei Consiglieri Di Serio, Fasulo e Riccio, considerato quanto accaduto lo scorso anno, che di fatto ha impedito la normale attività formativa, ha presentato richiesta al CNC di rinvio nell applicazione della normativa. La richiesta non è stata accolta, sulla base di una domanda presentata, a titolo personale, da un consigliere dimissionario, che ha erroneamente indotto il CNC a ritenere, che lo scorso anno il periodo di interruzione dell attività del Consiglio è stato limitato. L istanza verrà ripresentata al nuovo CNC.

33 INTERVENTI DEL CD Si invitano gli iscritti a presentare le osservazione che ritengono opportune per migliorare il regolamento. Le osservazioni pervenute verranno presentate al CNC che si insedia a giorni.

34 GRAZIE PER L ATTENZIONE

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