M2 (Scheda del PD 90)

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1 Scheda di Piano direttore (Scheda del PD 90) Piano regionale dei trasporti del Locarnese e Vallemaggia - Mobilità Grado di consolidamento Informazione preliminare Risultato intermedio Dato (per le singole misure, v. cap. 3) Sfondo bianco: testo informativo Sfondo grigio: testo vincolante Stato della procedura Progetto per la consultazione: Adozione del Consiglio di Stato: Entrata in vigore: Approvazione federale: Aggiornamento parti informative (cap. 1 e 5): Le date si riferiscono all ultima procedura. La cronologia completa di ogni scheda è consultabile sul sito Internet oppure presso l Ufficio del Piano direttore. Istanze responsabili - Commissione intercomunale dei trasporti del Locarnese e Vallemaggia - Divisione dello sviluppo territoriale e della mobilità, Sezione della mobilità, Sezione dello sviluppo territoriale Istanze con compiti da svolgere - Divisione dell ambiente - i Comuni interessati (v. elenco al cap. 5) Obiettivi del Piano direttore 17, 9, 11, 18, 20 Schede correlate P7, P11, R1, R2, R11, M1, M4, M6, M8, M10, V1 Cartografia Carta di base (fogli 3 e 4), Carta tematica Mobilità Tempi e mezzi Il Programma d attuazione - consultabile sul sito Internet, oppure presso l Ufficio del Piano direttore - informa sui tempi e sui mezzi. Repubblica e Cantone Ticino Piano direttore

2 1. Situazione, problemi, sfide Situazione generale Nella Regione Locarnese e Vallemaggia (RLVM), nonostante gli importanti investimenti nel campo delle infrastrutture dei trasporti realizzate nell ultimo ventennio, la problematica della mobilità ha assunto dimensioni sempre più vaste e complesse che incidono sulla qualità della vita e dell'ambiente e quindi sul suo sviluppo turistico. I problemi della mobilità possono essere ricondotti essenzialmente a tre cause principali: - gli spostamenti pendolari (inclusi i frontalieri) quale conseguenza del processo di suburbanizzazione; - gli spostamenti degli abitanti e dei turisti residenti nella regione; - gli spostamenti dei turisti giornalieri con origine fuori dalla regione (resto del Ticino, Italia). Il Cantone ha promosso la realizzazione del Piano dei trasporti del Locarnese e Vallemaggia () consapevole del fatto che la crescita della mobilità non potrà più essere gestita unicamente con una politica di estensione e potenziamento delle sole infrastrutture per il traffico privato; e convinto della necessità di riorientare la politica dei trasporti verso un approccio integrato che tenda verso un maggior equilibrio tra trasporti pubblici e privati. Nel 1987, l iniziativa del Cantone di costituire la Commissione dei trasporti del Locarnese e Vallemaggia veniva recepita positivamente dai Comuni interessati. Il 30 novembre 1989, i Comuni della Regione e l Autorità cantonale hanno stipulato la convenzione che istituiva la Commissione intercomunale dei trasporti del Locarnese e Vallemaggia (CIT) allo scopo di permettere ai Comuni di: - informarsi reciprocamente e coordinare le loro attività nel campo dei trasporti; - formulare le proposte necessarie per l allestimento del in collaborazione con le Autorità cantonali competenti. I lavori sono iniziati nel 1991 e hanno portato alla stesura di una prima bozza del che è stata posta in consultazione dal febbraio al maggio del Inoltre, l opinione pubblica è stata informata sullo stato dell avanzamento dei lavori della CIT tramite una mostra itinerante messa in circolazione presso i comuni interessati dal mese di novembre 1994 al mese di marzo 1995, un ciclo di serate informative e numerosi servizi della stampa, della radio e della televisione. Il 21 febbraio 1995 la CIT ha approvato il definitivo, che nel marzo dello stesso anno è stato trasmesso al Consiglio di Stato che, in data 16 ottobre 1995, ha sottoposto al GC un messaggio mediante il quale adottava il. Questo fatto qualifica il come parte integrante della pianificazione cantonale dei trasporti. Sempre nel messaggio citato, il CdS chiedeva un credito quadro di 8,05 mio di franchi per l'attuazione delle misure fiancheggiatrici da realizzare in concomitanza con l apertura della galleria stradale di circonvallazione Mappo-Morettina (riorganizzazione dei trasporti pubblici, conduzione e moderazione del traffico). Queste misure erano necessarie per raggiungere gli obiettivi mirati attraverso la realizzazione della galleria, che rappresenta l elemento centrale delle opere infrastrutturali in materia di trasporti di cui ha beneficiato il Locarnese nell ultimo decennio. Le misure fiancheggiatrici, tendenti al decongestionamento degli assi di traffico interni e alla riqualifica ambientale e urbanistica del nucleo dell agglomerato, si iscrivono nel disegno d assieme delineato dal e ne rappresentano la prima tappa realizzativa. Esse sono già state parzialmente attuate. Il 18 dicembre 1995 il GC ha approvato il messaggio e concesso il credito Repubblica e Cantone Ticino 2

3 richiesto dal CdS. Gli indirizzi e il disegno generale del sono congruenti con gli obiettivi pianificatori cantonali, adottati dal GC il 12 dicembre Il concetto di si inserisce nella strategia di risanamento ambientale prospettata dal Piano di risanamento dell'aria (II pacchetto di provvedimenti, 1992). In particolare, l autorizzazione per il progetto di sistemazione di Piazza Castello è collegata all esecuzione di una serie di misure fiancheggiatrici di moderazione del traffico. Pure, la fattibilità delle opere costruttive previste dal per il medio-lungo termine è subordinata all esecuzione di specifici esami di impatto ambientale ai sensi dell OEIA. Inoltre, per garantire il raggiungimento degli obiettivi ambientali, si prevede l'allestimento di uno speciale Piano di risanamento dell'aria del Locarnese e Vallemaggia (PRALV). Gli interventi studiati e proposti dal sono da collocare all'interno del comprensorio delimitato e corrispondono all'obiettivo primordiale di gestire le conseguenze dell'apertura della galleria di circonvallazione Mappo-Morettina. Gli studi di base del hanno tuttavia preso in considerazione anche il contesto sovraregionale formulando indirizzi in merito ai collegamenti della Regione verso l'esterno. Il auspica un miglioramento dell'integrazione del Locarnese nei sistemi di trasporto sovraregionali salvaguardando i vantaggi, in termini di qualità residenziale e turistica, derivati dal relativo isolamento che l'ha finora caratterizzata. In quest'ottica il sostiene il collegamento diretto con la rete autostradale, come pure il collegamento ferroviario diretto Locarno-Lugano con la galleria di base del Monte Ceneri. Mobilità privata e moderazioni del traffico Per quanto concerne l'aspetto strutturale - a eccezione di alcuni tratti che devono essere risanati (generalmente nelle valli) - la rete stradale della Regione Locarnese e Vallemaggia è in genere in buone condizioni; i problemi di viabilità sono dovuti principalmente alla gestione dei forti volumi di traffico che la percorrono e che, fino all apertura della galleria Mappo Morettina, hanno determinato intasamenti e colonne sulle strade di accesso all agglomerato, con il conseguente rallentamento dei mezzi pubblici, i numerosi incidenti, l inquinamento fonico e atmosferico, lo scadimento della qualità della vita nei nuclei dei paesi e il deturpamento del paesaggio. Le misure previste dal - in gran parte già realizzate - tendono in generale a risolvere i problemi citati e quelli legati alla nuova organizzazione del traffico determinata dall uso della galleria di circonvallazione, tenendo conto della prospettata integrazione del Locarnese nel sistema di trasporti sovraregionale attraverso la realizzazione di nuove infrastrutture stradali sovraregionali (allacciamento A13-A2; sistemazioni stradali lungo la sponda piemontese del lago Maggiore (v. anche scheda R11). Le misure previste per l'asse stradale lungo la sponda piemontese del Lago Maggiore non comportano un sostanziale aumento della capacità e di conseguenza il collegamento non potrà fungere da corridoio di transito). Per far fronte ai problemi citati il ha previsto due tipi di interventi: quelli a breve termine (priorità 1) - quasi completamente realizzati - che hanno permesso di far fronte da subito ai problemi causati dalla riorganizzazione del traffico legata all apertura della galleria Mappo Morettina e quelli a medio/lungo termine (priorità 2 e 3) che, in alcuni casi, rappresentano degli interventi infrastrutturali di rilievo. In sintesi, per quanto riguarda le infrastrutture stradali, si pongono i seguenti problemi: - attraversamento da strade di forte traffico di transito dei nuclei e delle zone Repubblica e Cantone Ticino 3

4 fortemente urbanizzate dell agglomerato (sicurezza, inquinamento); - riorganizzazione del traffico legata all apertura della galleria Mappo-Morettina; - accessi alla zona collinare; - risanamenti puntuali; - allacciamenti e viabilità nelle Valli. La situazione del traffico nel centro dell agglomerato Locarnese era caratterizzata, prima dell apertura della galleria Mappo-Morettina, da grandi concentrazioni di carichi veicolari nelle ore di punta e nei periodi turistici. La moderazione del traffico riveste quindi, soprattutto nelle zone urbane, il doppio scopo di incanalare la maggior quantità possibile di traffico nella galleria Mappo-Morettina e di garantire qualità di vita e sicurezza agli abitati. I problemi determinati dal forte traffico per i pedoni, i ciclisti e i residenti - particolarmente acuti nelle aree centrali dell agglomerato - sono pure presenti in tutta la regione in corrispondenza degli attraversamenti degli abitati dalle strade di collegamento a forte traffico. Mobilità lenta In generale, nella RLVM vi è una carenza di percorsi o vie ciclabili, mentre la rete pedonale è ben sviluppata, salvo lacune o conflitti puntuali. La maggior parte dei problemi del traffico lento sono legati all eccessivo traffico automobilistico e/o all esiguità del campo stradale. Stazionamento e nodi intermodali Il Regolamento cantonale posteggi privati (Rcpp) entrato in vigore il , permette ora di regolamentare in modo restrittivo la realizzazione di nuovi posteggi, tenendo conto della qualità di trasporto pubblico. In relazione alla mobilità pubblica, è necessario creare dei posteggi Park&Ride in vicinanza delle stazioni ferroviarie o dei principali imbarcaderi. Pianificazione urbanistica a sostegno della politica dei trasporti Il non si è limitato a ricercare soluzioni ai problemi esistenti nel campo della mobilità proponendo misure settoriali (traffico privato, traffico pubblico, traffico lento), esso ha pure affrontato il tema dell interrelazione tra le misure di pianificazione territoriale e urbanistica a livello locale e la politica dei trasporti. Sono stati elaborati due specifici studi destinati a fornire indicazioni, suggerimenti e raccomandazioni in vista di una politica urbanistica di sostegno alla politica dei trasporti. Il primo relativo alla pianificazione degli insediamenti e trasporti pubblici, il secondo relativo alla gestione dei posteggi pubblici e privati (v. cap. 5). I problemi particolari in materia di interrelazione tra pianificazione locale e politica dei trasporti identificati nell ambito degli studi alla base del sono: - la dispersione degli insediamenti, che caratterizza il territorio suburbano del Locarnese e limita fortemente il potenziale di utenti dei trasporti pubblici; - il fenomeno del posteggio selvaggio legato al turismo di giornata nelle Valli e nel Gambarogno; - la proliferazione di accessi privati sulla strada cantonale del fondovalle che determina problemi di insicurezza in Vallemaggia; - l inopportuno ampliamento delle zone edificabili tra l insediamento esistente e le strade di circonvallazione, al quale si è assistito in diversi casi in passato, che vanifica lo scopo principale della realizzazioni di queste infrastrutture ossia quello di preservare l abitato dagli effetti negativi del traffico di transito. Repubblica e Cantone Ticino 4

5 2. Indirizzi 2.1 Indirizzi generali Il persegue l ottimizzazione del sistema regionale dei trasporti, e si prefigge in particolare di: a. migliorare le condizioni di mobilità nella regione e verso l esterno; b. sostenere gli obiettivi socioeconomici regionali; c. promuovere e potenziare i trasporti pubblici e il traffico lento (pedoni e ciclisti); d. migliorare la sicurezza e la qualità di vita (ambiente urbano e naturale) moderando dove necessario il traffico individuale motorizzato; e. minimizzare gli effetti negativi del traffico sull ambiente e sul paesaggio; f. sostituire i trasporti individuali con quelli collettivi, là dove questi possono essere resi attrattivi attraverso il potenziamento e il miglioramento del servizio pubblico: nuove offerte, estensione degli orari di servizio, aumento delle frequenze, ottimizzazione delle coincidenze e degli scambi intermodali, misure di agevolazione e accelerazioni puntuali. Le misure relative a quest'ultimo scopo, inerente alla politica della mobilità pubblica, sono prevalentemente realizzate. Pertanto la presente scheda di PD non consacra un capitolo settoriale ai provvedimenti particolari in ambito del trasporto pubblico, limitandosi a specificare in forma generale gli scopi del coordinamento attuali e futuri 2.2 Mobilità privata e moderazioni del traffico a. Valorizzare al massimo i potenziali effetti della galleria Mappo-Morettina, indirizzando il traffico verso la galleria e, inversamente, scoraggiando l uso di itinerari impropri che attraversano le zone centrali residenziali e turistiche; b. assegnare alla rete viaria una gerarchia stradale coerente con gli obiettivi territoriali e ambientali; c. garantire la sicurezza per tutti gli utenti delle strade principali e delle strade di collegamento; d. riorganizzare la viabilità nelle zone centrali dell'agglomerato in relazione alla diminuzione del volume di traffico determinata dall apertura della galleria Mappo-Morettina e in considerazione di una migliore coesistenza tra traffico pubblico e traffico privato. 2.3 Mobilità lenta a. Migliorare l offerta e l attrattiva dei percorsi pedonali e ciclabili per incentivare l uso della bicicletta e gli spostamenti a piedi quali modalità di trasporto quotidiano nella città e nell agglomerato. Tale miglioramento è direttamente dipendente dalla riduzione del traffico motorizzato in città e a sua volta contribuisce alla diminuzione dello stesso volume di traffico. Da questo processo di azione-retroazione deriva un miglioramento delle condizioni ambientali della città che contribuisce a migliorare l attrattiva turisticoresidenziale della stessa. b. Nelle Valli e lungo le rive del lago, la creazione di piste ciclabili persegue l obiettivo di soddisfare uno specifico segmento della domanda turistica che è in espansione e che ben si adatta alle specificità di queste zone, nonché i bisogni della popolazione locale. Repubblica e Cantone Ticino 5

6 2. Indirizzi c. Le misure di moderazione del traffico (v. cap. 2.a) possono anch esse essere considerate provvedimenti a favore del traffico lento nella misura in cui contribuiscono a meglio considerare i diversi e spesso contrastanti bisogni dei vari utenti della strada, che va considerata uno spazio pubblico polivalente. Di conseguenza le aree urbane in cui si introduce la moderazione del traffico non necessitano di vie o percorsi particolari riservati a pedoni e ciclisti, in quanto la moderazione del traffico garantisce già da sola una migliore convivenza tra i vari vettori di traffico. In sintesi, gli obiettivi in materia di traffico lento sono: d. realizzare una rete efficiente e completa di percorsi per il traffico lento nei comparti territoriali densamente abitati, dove la morfologia è favorevole; e. aumentare la sicurezza dei pedoni e dei ciclisti; f. ridurre i carichi ambientali; g. valorizzare lo spazio urbano; h. adempiere alle esigenze del turismo; i. mettere in rete le principali sedi scolastiche e le fermate dei mezzi pubblici con i quartieri residenziali; j. migliorare l'itinerario ciclabile svizzero, completare quello cantonale della Vallemaggia, e raccordare la rete dei percorsi ciclabili urbani ai percorsi turistici regionali; k. migliorare le condizioni di sicurezza per pedoni e ciclisti, sia nelle aree residenziali, sia alle intersezioni con i principali assi di transito del traffico motorizzato; l. pedonalizzare i centri urbani e storici e le vie commerciali (progetti di competenza comunale); m. offrire una valida alternativa al trasporto privato diminuendo così gli impatti sull'ambiente. 2.4 Stazionamento e nodi intermodali a. Migliorare le condizioni di mobilità nell'agglomerato; b. migliorare la qualità ambientale dell'agglomerato; c. ottimizzare i posteggi presso i nodi intermodali; d. incrementare il riparto modale tra trasporto privato e trasporto pubblico a favore di quest'ultimo; e. favorire l'integrazione del trasporto privato con quello pubblico; f. ridurre il transito parassitario nei quartieri e nelle aree prevalentemente destinate alla residenza; g. sostituire i posteggi di lunga durata, destinati ai pendolari, collocati nel centro dell'agglomerato e nei quartieri residenziali, con i parcheggi di corrispondenza e quelli nei nodi intermodali; h. applicare il Regolamento cantonale sui posteggi privati del Repubblica e Cantone Ticino 6

7 2. Indirizzi 2.5 Pianificazione urbanistica a sostegno della politica dei trasporti a. Incrementare l uso dei trasporti pubblici e rispettivamente disincentivare l uso dei mezzi di trasporto individuali motorizzati nella aree urbane e suburbane, migliorando il tal modo le condizioni ambientali e la qualità della vita, attraverso una razionale politica di azzonamento a livello comunale - tendente a densificare l uso del suolo e a localizzare le funzioni che determinano una forte attrazione di utenti in funzione della loro accessibilità tramite i trasporti pubblici; b. impedire il posteggio selvaggio, regolamentando gli stazionamenti nelle Valli e nel Gambarogno, delimitando le aree di posteggio e prevedendo il prelievo di una tassa. Là dove possibile vanno potenziate speciali fermate dei mezzi di trasporto pubblici per i bagnanti; c. limitare il numero di accessi privati sulla strada cantonale della Vallemaggia per non pregiudicare la sicurezza di questo asse stradale; d. evitare, tramite una corretta pianificazione del territorio comunale, che vengano nuovamente attribuite alla zona edificabile le aree comprese tra l insediamento esistente e le future strade di circonvallazione, al fine di non vanificare gli sforzi effettuati per allontanare il traffico di transito dagli abitati. Repubblica e Cantone Ticino 7

8 3. Misure 3.1 Indirizzi generali Nessuna misura. Vedi punti successivi. 3.2 Mobilità pubblica Oggetto Prior. Cons. a. Monorotaia Locarno-Ascona-(Losone): 3 Informazione questo intervento tende a migliorare l offerta di preliminare trasporto pubblico tra il centro dell agglomerato e la zona situata sulla sponda destra della Maggia, che rappresenta un importante meta turistica. La monorotaia permetterebbe di raggiungere una ripartizione modale dei trasporti a favore del TP, garantendo un elevata qualità dell offerta. Qui il sistema di TP su gomma potrebbe infatti incontrare problemi: l utilizzazione mista con il traffico privato potrebbe creare dei conflitti in caso di forte potenziamento del servizio pubblico 3.3 Mobilità privata e moderazioni del traffico a. Interventi infrastrutturali sul sistema stradale 3.3 Oggetto Prior. Cons. a.1 Strada principale delle Centovalli, A560 Intragna - Camedo: la strada delle Centovalli rappresenta un importante via di collegamento tra il Ticino e la Svizzera occidentale, e tra le regioni ticinesi e italiane di confine. In corrispondenza del tronco Ponte di Verdasio- Camedo (confine CH-I) sono previste due gallerie, una per evitare la Frana di Ruinacci (galleria di Camedo) l'altra per evitare il tratto impervio Ponte di Verdasio-Cadanza (galleria di Orei). La strada non cambia di categoria ed è rivolta all'uso del traffico leggero a.2 Attribuzione della funzione di collegamento principale da Locarno a Intragna e Centovalli attraverso l'itinerario per Losone e Golino a.3 Circonvallazione di Brissago: con questo intervento s'intende liberare il nucleo di Brissago dai gravi problemi dovuti all'importante traffico di transito a.4 Nuovo ponte sulla Maggia prima del paese di Solduno (venendo da Ponte Brolla), oppure in alternativa una nuova galleria tra il vecchio ponte Maggia e la via Vallemaggia a nord di Solduno: con questo intervento s'intende alleggerire le aree centrali e residenziali di Solduno da una parte del traffico di transito 2 Risultato intermedio 3 Informazione preliminare 3 Informazione preliminare Repubblica e Cantone Ticino 8

9 3. Misure a.5 Circonvallazione di Losone con una galleria sotto i quartieri residenziali e una strada lungo gli argini della Maggia. Con questo intervento s'intende preservare le aree centrali e residenziali di Losone dal traffico di transito poco compatibile con le funzioni di queste aree. Questa circonvallazione è complementare e posteriore agli interventi previsti nelle Terre di Pedemonte 3 Informazione preliminare b. Proposte gestionali di politica del traffico, sistemazioni puntuali e moderazioni del traffico 3.3 Oggetto Prior. Cons. b.1 Realizzare misure di gestione del traffico, di sistemazioni puntuali, di messa in sicurezza e di moderazione del traffico, alfine di raggiungere gli obiettivi prefissati (v. punto 2.2). Le finalità tendenti a scoraggiare l'uso di itinerari impropri e a ridurre la capacità complessiva del traffico di transito in superficie attraverso la città, hanno valenza regionale 3.4 Mobilità lenta a. Itinerari ciclabili 3.4 Oggetto Prior. Cons. a.1 Itinerario ciclabile svizzero Bellinzona - Ascona v. scheda M10 a.2 Percorso ciclabile di importanza cantonale della Valle v. scheda M10 Maggia (Locarno-Cavergno) a.3 Percorsi ciclabili di importanza regionale Realizzare un percorso ciclabile nell area della Melezza da Locarno a Tegna via Losone con diramazioni verso lo Zandone, verso Verscio e Cavigliano. L attraversamento della Melezza avviene su una passerella, già realizzata, riservata al traffico pedonale e ciclistico. Completare la rete di percorsi ciclabili del Piano di Magadino tramite: - la costruzione di una passerella sulla Verzasca (presso il ponte della ferrovia) con i relativi raccordi est-ovest alla pista ciclabile nazionale. Questa potrà essere dirottata in futuro sul nuovo tracciato; - la realizzazione di un percorso ciclabile protetto da Quartino alla rotonda A13-Stradonino; - formazione di una pista ciclabile e di un percorso pedonale sulla strada Riazzino-Gordola riducendo il calibro stradale Repubblica e Cantone Ticino 9

10 3. Misure 3.5 Stazionamento e nodi intermodali a. Regolamentazione dello stazionamento 3.5 Oggetto Prior. Cons. a.1 Posteggi privati: applicare la normativa cantonale sui posteggi privati per determinare il numero di posteggi da realizzare in caso di nuove costruzioni, di riattazioni e di cambiamenti di destinazione. a.2 Posteggi pubblici: i seguenti principi reggono la pianificazione dei posteggi pubblici, di competenza dei Comuni, sono stabiliti con l'intento di coordinare la politica comunale e quindi di non gli obiettivi generali del : - i nuovi posteggi pubblici sono ammessi solo se per un determinato comprensorio, facendo riferimento al Regolamento cantonale dei posteggi privati, è dimostrata l'esistenza di un fabbisogno non coperto; oppure sono ammessi solo in sostituzione di quelli esistenti; - il calcolo dei posteggi per un determinato comprensorio deve considerare, oltre ai contenuti, il grado di allacciamento alla rete di trasporto pubblico e l'accessibilità pedonale e ciclabile. Inoltre, il calcolo dovrà considerare il principio di complementarità e in nessun caso gli eventi sporadici di massima occupazione; - i posteggi pubblici nel centro dell'agglomerato non devono essere attrattivi per i pendolari. Per quanto riguarda le tariffe e la durata della permanenza si potrà utilmente far capo alle indicazioni del PRALV; - i posteggi pubblici già previsti dai piani regolatori in vigore, ma non ancora realizzati, devono essere verificati alla luce dei principi sovraesposti e, se del caso, devono essere adattati b. Nodi intermodali e posteggi 3.5 Oggetto Prior. Cons. b.1 Creare i necessari posteggi e altre infrastrutture di interscambio P&R presso le stazioni ferroviarie e presso l'imbarcadero di Magadino (Gambarogno). 3.6 Pianificazione urbanistica a sostegno della politica dei trasporti a. Misure di pianificazione del territorio mirate ai trasporti pubblici nell agglomerato 3.6 Oggetto Prior. Cons. a.1 Densificazione del territorio costruito in considerazione della rete dei servizi di trasporto pubblico. a.2 Localizzazione dei servizi pubblici e privati che comportano importanti flussi di traffico (centri commerciali, industrie, insediamenti turistici, attrezzature di interesse pubblico collettivo,...) nelle vicinanze di aree insediative dense. Repubblica e Cantone Ticino 10

11 3. Misure a.3 Uso intensivo e urbanisticamente corretto delle aree ancora inedificate di una certa dimensione esistenti all interno della zona insediativa (ad es. attraverso l obbligo dei Piani di Quartiere, l imposizione di un indice di sfruttamento minimo, altezze minime,...). a.4 Ristrutturazione e miglioramento delle stazioni e delle fermate dei TP. a.5 Miglioramento dell attrattiva dei percorsi pedonali e ciclabili d accesso alle fermate dei trasporti pubblici dalle residenze e dai posti di lavoro. a.6 Valutazione delle possibilità di copertura delle stazioni e delle trincee ferroviarie per ricavare delle aree destinate all edificazione intensiva a diretto contatto con le fermate dei TP. a.7 Creazione di posteggi P+R nei pressi delle fermate ferroviarie. a.8 Regolamentazione dei posteggi pubblici e privati in conformità con il Regolamento cantonale sui posteggi privati del b. Altre misure 3.6 Oggetto Prior. Cons. b.1 Realizzazione di posteggi pubblici per i turisti per le Valli e il Gambarogno per far fronte al problema del posteggio selvaggio: lo scopo di questo provvedimento è quello di evitare il posteggio selvaggio, delimitando le aree di posteggio e prevedendo il prelievo di una tassa. I vantaggi saranno, la salvaguardia del paesaggio e, attraverso il prelevamento di tasse di posteggio, la compensazione degli sforzi finanziari dei comuni. Questa misura deve essere accompagnata da misure che promuovano l uso del mezzo pubblico e/o della bicicletta da parte dei turisti. b.2 Limitazione degli accessi privati sulla cantonale della Vallemaggia: prevedere, nel Piano regolatore comunale, le misure atte a evitare o almeno a limitare la costruzione di accessi privati sulla strada cantonale della Vallemaggia per ragioni di sicurezza. b.3 Evitare l estensione delle zone edificabili verso le strade di circonvallazione: la pianificazione del territorio comunale deve predisporre le necessarie misure per impedire che le aree comprese tra l insediamento esistente e le nuove strade di circonvallazione vengano attribuite alla zona edificabile, vanificando così il senso di queste realizzazioni destinate in primo luogo ad allontanare il traffico di transito dall abitato Repubblica e Cantone Ticino 11

12 4. Compiti 4.1 Livello cantonale Il Cantone: in accordo con le Autorità federali competenti, la Commissione regionale dei trasporti del Locarnese e Vallemaggia (CIT), i Comuni e le aziende di trasporto per quanto di loro competenza: a. progetta le opere di categoria dato e risultato intermedio in vista delle loro attuazione, in ossequio alla legislazione vigente; il passaggio al livello "dato " avviene, di regola, dopo una verifica della compatibilità territoriale e ambientale del singolo intervento, rispettivamente del suo corretto inserimento in una strategia di attuazione per fasi; b. allestisce gli studi pianificatori per la verifica dell opportunità e della fattibilità delle opere di categoria risultato intermedio e informazione preliminare ; c. elabora il Piano dei percorsi ciclabili d interesse regionale, con la collaborazione della CIT. La Divisione dello sviluppo territoriale e della mobilità (DSTM), d. allestisce un programma di realizzazione del, in collaborazione con la CIT, la Divisione delle costruzioni e i Servizi generali del DT; per il tramite della Sezione della mobilità (SM): e. rappresenta il partner di riferimento della CIT per l elaborazione del ; f. promuove e coordina le opere di valenza cantonale e regionale in collaborazione con la Divisione delle costruzioni; g. assicura con la Sezione dello sviluppo territoriale - i contatti con le Autorità federali che esaminano e decidono le richieste di finanziamento dei Programmi d agglomerato; h. elabora il Piano dei percorsi ciclabili d interesse cantonale, con la collaborazione della CIT; i. coordina i propri interventi in materia di mobilità con quelli delle confinanti Regioni Piemonte e Lombardia, e con quelli delle provincie di Verbano Cusio Ossola e di Varese, in collaborazione con la CIT. per il tramite della Sezione dello sviluppo territoriale (SST): j. verifica la conformità dei Piani regolatori comunali (PR) con i contenuti del PD e fornisce ai Comuni le indicazioni per l adattamento dei PR; k. accompagna la progettazione delle opere e verifica il coordinamento tra gli interventi a favore della mobilità e l organizzazione degli insediamenti; l. per il tramite dell Ufficio della pianificazione locale, veglia affinché i Comuni adeguino i loro PR conformemente alle indicazioni della presente scheda; m. assicura con, la Sezione della mobilità, i contatti con le Autorità federali che esaminano e decidono le richieste di finanziamento dei Programmi di agglomerato.. La Divisione delle costruzioni (DC): n. progetta le opere di valenza cantonale e regionale - di categoria dato e risultato intermedio ; o. è responsabile della realizzazione delle opere. La Divisione dell ambiente: Repubblica e Cantone Ticino 12

13 4. Compiti p. per i provvedimenti a valenza ambientale previsti dal, allestisce un Piano del provvedimenti ai sensi degli art. 44 LPAmb e 31 ss. OIAt, nella fattispecie il Piano di risanamento dell aria del Locarnese e Vallemaggia (). q. I seguenti Servizi cantonali, nell ambito delle loro mansioni, collaborano con la Sezione della mobilità e con la Sezione dello sviluppo territoriale nell applicazione degli indirizzi di questa scheda: - Divisione dell economia; - Servizi generali del DT. 4.2 Livello intercomunale La Commissione regionale dei trasporti del Locarnese e Vallemaggia (CIT), su delega del Consiglio di Stato: a. allestisce il in stretta collaborazione con i Servizi cantonali. Inoltre: b. assicura la base di consenso per la realizzazione delle opere; c. verifica il rispetto dei programmi di realizzazione; d. completa e aggiorna il ; e. accompagna la DSTM e la DC nell attuazione del ; f. elabora il Piano dei percorsi ciclabili d interesse regionale, con la collaborazione della Sezione della mobilità; g. promuove gli studi pianificatori per la verifica dell'opportunità e della fattibilità delle opere di categoria risultato intermedio e informazione preliminare. 4.3 Livello comunale I Comuni: a. partecipano all allestimento del per il tramite della CIT; b. adeguano i loro piani regolatori alle indicazioni scaturite dal (azzonamenti, politica dei posteggi,...) e promuovono dove opportuno progetti di valorizzazione urbanistica; c. si adoperano per intraprendere tempestivamente i passi necessari per la realizzazione degli interventi di loro competenza (moderazione del traffico, gestione della circolazione, segnaletica, piste ciclabili,...); d. nel quadro dei loro strumenti di intervento, armonizzano gli indirizzi in materia di organizzazione del territorio con le impostazioni e i provvedimenti stabiliti per i trasporti, secondo le indicazioni della presente scheda; e. in accordo con la CIT e con la collaborazione del Cantone, progettano e realizzano le opere di categoria dato previste su strade comunali; f. elaborano il Piano della rete ciclabile e pedonale di interesse locale. 4.4 Altri Svizzera: Regioni, Ufficio federale dello sviluppo territoriale, Ufficio federale dei trasporti, Ufficio federale dell ambiente, Ufficio federale delle strade, Ferrovie federali svizzere, Commissione regionale dei trasporti del Bellinzonese, Aziende di trasporto regionali. Italia: Regioni Piemonte e Lombardia, province di Verbano Cusio Ossola e di Varese. Repubblica e Cantone Ticino 13

14 5. Documenti di riferimento e allegati Delimitazione del comprensorio di riferimento per il Elenco dei Comuni interessati dal raggruppati nei settori di riferimento degli studi di base del Verbano Centro Locarno, Muralto, Minusio, Orselina, Brione s/minusio Cerniera Est Cugnasco (*), Gordola, Gerra Piano (*), Lavertezzo Piano (**), Tenero-Contra Cerniera Ovest Ascona, Brissago, Losone, Ronco s/ascona, Terre di Pedemonte Gambarogno (comune unico)*** Centovalli (comune unico) Valle Onsernone Gresso, Isorno, Mosogno, Vergelletto, Onsernone Vallemaggia Avegno-Gordevio, Bosco Gurin, Campo Vallemaggia, Cerentino, Cevio, Lavizzara, Linescio, Maggia Valle Verzasca Brione Verzasca, Frasco, Gerra Verzasca (*), Lavertezzo, Sonogno, Corippo, Mergoscia, Vogorno Note: * Comune di Cugnasco-Gerra; ** Comune di Lavertezzo; *** tutti i comuni compresi nella Regione statistica Locarnese e Vallemaggia sono interessati dal. Oltre a questi vi è pure la sezione di Contone del comune di Gambarogno, che appartiene alla Regione statistica Bellinzonese - sub regione Piano di Magadino (cfr. Annuario statistico ticinese). Norme legislative principali Legge federale sulla pianificazione del territorio (LPT), Legge sullo sviluppo territoriale (Lst), Regolamento della legge sullo sviluppo territoriale (RLst), Decreto legislativo concernente l adozione degli Obiettivi pianificatori cantonali del Piano direttore, Legge sulle strade (LS), Legge sui percorsi pedonali ed i sentieri escursionistici (LCPS), Legge sui trasporti pubblici, Decreto legislativo concernente l istituzione di una Comunità tariffale nel Cantone Ticino e nel Moesano, Decreto legislativo concernente la realizzazione della Comunità tariffale integrale Ticino e Moesano per tutti i servizi di trasporto pubblico (estensione dell'esistente Comunità per abbonamenti Arcobaleno ai biglietti singoli, alle carte per più corse, alle carte giornaliere e ai biglietti di gruppo), Regolamento cantonale posteggi privati (Rcpp), Legge sul coordinamento pianificatorio e finanziario in materia di infrastrutture e di servizi di trasporto, Regolamento sull organizzazione ed il funzionamento delle Commissioni regionali dei trasporti, Legge federale concernente il fondo infrastrutturale per il traffico d'agglomerato, la rete delle strade nazionali, nonché le strade principali nelle regioni di montagna e nelle regioni periferiche (Legge sul fondo infrastrutturale, LFIT), Legge federale sulla protezione dell ambiente (LPAmb), Ordinanza contro l inquinamento atmosferico (OIAt), Repubblica e Cantone Ticino 14

15 Documenti di riferimento Rapporti esplicativi COMMISSIONE INTERCOMUNALE DEI TRASPORTI DEL LOCARNESE E VALLEMAGGIA (CIT), Piano regionale dei trasporti del Locarnese e della Vallemaggia () - Rapporto principale (rapporto finale), 1995 CIT, - Documentazione grafica (rapporto finale), 1995 Altri documenti ABAY & MEIER, Galleria Mappo-Morettina e Piano per l'ora H, valutazione degli effetti sul traffico e sull'ambiente a quattro anni dall'inaugurazione, Rapporto finale, 2001 BRUGNOLI E GOTTARDI, Valutazione del contributo del al miglioramento della qualità dell aria e alla riduzione dell impatto fonico, 1994 CIT, - Documentazione di base, 1993 CIT, - Prima bozza per la consultazione, 1994 COMMISSIONE DELLA GESTIONE DEL GRAN CONSIGLIO DEL CANTON TICINO, Rapporto n. 3874R del 9 aprile 1992 sul messaggio del 15 gennaio 1992 concernente lo stanziamento di un credito per l'elaborazione del Piano regionale dei trasporti del Locarnese e Vallemaggia, 1992 COMMISSIONE DELLA GESTIONE E DELLE FINANZE DEL GRAN CONSIGLIO DEL CANTON TICINO, Rapporto n. 4446R del 7 dicembre 1995 sul messaggio 16 ottobre 1995 concernente l approvazione dell offerta di trasporto per la Regione Locarnese e Vallemaggia, lo stanziamento dei crediti per le opere di gestione del traffico motorizzato (8 milioni) e la riorganizzazione dei servizi di trasporto pubblico da attuare parallelamente all entrata in funzione della galleria di circonvallazione Mappo- Morettina (ora H), 1995 COMMISSIONE DELLA GESTIONE E DELLE FINANZE DEL GRAN CONSIGLIO DEL CANTON TICINO, Rapporto n. 4493R del 28 novembre 1996 sul messaggio 27 febbraio 1996 concernente la richiesta di un credito di Fr per l elaborazione del progetto di massima del potenziamento dell aeroporto cantonale di Locarno e l aggiornamento della pianificazione delle infrastrutture aeroportuali, 1996 CONSIGLIO DI STATO DEL CANTON TICINO, Messaggio n del 16 ottobre 1995 concernente l approvazione dell offerta di trasporto per la Regione Locarnese e Vallemaggia, lo stanziamento dei crediti per le opere di gestione del traffico motorizzato (8 milioni) e la riorganizzazione dei servizi di trasporto pubblico da attuare parallelamente all entrata in funzione della galleria di circonvallazione Mappo-Morettina (ora H), 1995 CONSIGLIO DI STATO DEL CANTON TICINO, Messaggio n del 27 febbraio 1996 concernente la richiesta di un credito di Fr per l elaborazione del progetto di massima del potenziamento dell aeroporto cantonale di Locarno e l aggiornamento della pianificazione delle infrastrutture aeroportuali, 1996 Consiglio di Stato del Cantone Ticino, (1992), Messaggio n del 15 gennaio 1992 concernente lo stanziamento di un credito per l'elaborazione del Piano regionale dei trasporti del Locarnese e Vallemaggia () CONSORZIO PROGETTISTI PIANO D MAGADINO, Mobilità Piano di Magadino. Opportunità e giustificazione di intervento, 1997 CUSTER L. E ROSSI P., -Piano del traffico lento, rapporto di sintesi, 1994 DIPARTIMENTO DEL TERRITORIO, DIVISIONE DELL AMBIENTE, SEZIONE PROTEZIONE ARIA ACQUA E SUOLO, UFFICIO PROTEZIONE ARIA, Piano di risanamento dell aria , Bellinzona, giugno DIPARTIMENTO DELLE PUBBLICHE COSTRUZIONI - SEZIONE DEI TRASPORTI, Direttive per l allestimento dei Piani regionali dei trasporti, 1991 DIPARTIMENTO DELTERRITORIO - SEZIONE PROTEZIONE ARIA E ACQUA, Piano di risanamento dell aria; II pacchetto di provvedimenti, 1992 DIPARTIMENTO DELTERRITORIO - SEZIONE PROTEZIONE ARIA E ACQUA, Piano di risanamento dell aria. 3 Rapporto annuale, 1994 DIPARTIMENTO DELTERRITORIO - SEZIONE PROTEZIONE ARIA E ACQUA, Piano dei trasporti del Locarnese. Esame di impatto ambientale (EIA) per la nuova Piazza Castello, 1993 DIPARTIMENTO DELTERRITORIO, Pianificazione dei trasporti nell'area della Bassa Melezza, Rapporto per la consultazione della CIT e dei Comuni, 1998 Repubblica e Cantone Ticino 15

16 DIPARTIMENTO DELTERRITORIO/COMMISSIONE INTERCOMUNALE DEI TRASPORTI DEL LOCARNESE E DELLA VALLEMAGGIA, Interventi nel Locarnese per l'ora H - 38 schede dell'ora H, GENAZZI E STOFFEL, - Concezione dei trasporti pubblici, 1994 GIACOMAZZI F. E AL., - Pianificazione degli insediamenti e trasporti pubblici, 1995 GIACOMAZZI F., Aeroporto di Locarno-Magadino, concetto di potenziamento. Analisi delle possibilità di intervento a breve termine, 1995 GIANOLA G. E AL., Piano dei trasporti del Locarnese e della Vallemaggia - Studio urbanistico e paesaggistico, 1993 LANZI I. E AL., - Disegno di regolamento sui posteggi, 1993 RLVM, Programma di sviluppo. Documento n. 4, 1979 UFFICIO FEDERALE DELL AMBIENTE, DELLE FORESTE E DEL PAESAGGIO, EIA no /93.72, A13: sistemazione di Piazza Castello a Locarno. Indagine preliminare. Procedura cantonale con consultazione dell UFAFP, 1994 Link utili Sui Programmi d agglomerato della Confederazione: Sul Fondo infrastrutturale per il traffico d agglomerato: Repubblica e Cantone Ticino 16

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