periodico semestrale di auto e moto d epoca

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1 DR/CB CENTRALE/PT MAGAZINE EDIT./AUT.222/2006 valida dal 08/03/06 19 Semestrale - 1 semestre Anno X - N 19 In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi. periodico semestrale di auto e moto d epoca È tempo di anniversari. Due autentici miti del Novecento compiono gli anni: la Targa Florio, indimenticabile corsa su strada siciliana, celebra i cento anni; la Vespa, rivoluzionario e intramontabile scooter, che ha cambiato la vita di milioni di persone, compie sessant anni La Libreria dell Automobile magazine a casa tua... + Non ricevi ancora La Libreria dell Automobile magazine? + Stai cambiando indirizzo e vuoi continuare a riceverlo? Richiedi la tua copia OMAGGIO Comunicaci il tuo indirizzo: Fax Tel /68 info@giorgionadaeditore.it Giorgio Nada Editore Via C. Treves, 15/ Vimodrone (MI) si può fare. Si può fare cosa? Forse chiese stupito il compagno. Niente. È un idea che mi si è risvegliata osservando questi bicchieri, ma ce l ho in testa da quando saliamo e scendiamo per le strade di queste montagne. E di che idea si tratta? domandò curioso l amico. Ecco, vedi, anche se in un panorama diverso, queste strade e queste montagne mi ricordano qualcosa della mia Sicilia, dalle parti delle Madonie. E allora?. E allora penso che anche là si possa fare qualcosa del genere. Ah...Ora ho capito, fece il compagno puntandosi l indice alla fronte. Hai pensato che là si può fare una corsa come qui in Alvernia. Non è così?. Sì, è così, ma è meglio riparlarne domani, alla Gordon Bennett e Clermont. Forse l idea mi sarà più chiara. Il giorno seguente, mercoledì 5 luglio 1905, le idee presero forma una dopo l altra nella testa di quel sognatore, che all anagrafe rispondeva al nome di Vincenzo Florio. Nato il 16 marzo 1883, era l erede più giovane di un impero finanziario creato dal padre Ignazio, che aveva interessi nella Navigazione Generale Italiana, in attività legate alle banche, alle fonderie, alle tonnare, e comprendeva palazzi, alberghi e terreni. Al centro delle passioni di Vincenzo erano però le carrozze senza cavalli, in altre parole le automobili, sempre presenti nella sua famiglia, alle quali si avvicinò giovanissimo. L amicizia con Felice Nazzaro, pioniere del volante agli inizi del secolo e successivamente affermato pilota, si rivelò fondamentale e permise a Vincenzo di avvicinarsi con buoni risultati alle competizioni. L idea di dar vita a una corsa automobilistica sulle strade della Sicilia, maturò nella fantasia del giovane Florio in Francia, a Clermont Ferrand, dove si era recato per assistere alla finale della prestigiosa Coppa Gordon Bennett, di cui si celebrava l ultima edizione. Prima che i motori iniziassero a rombare nella sua terra d origine, Vincenzo, figura di spicco nel panorama automobilistico internazionale, già nel 1905 riuscì a organizzare la prima edizione della Coppa Florio, disputata sul circuito Brescia-Cremona-Mantova- Brescia e vinta da Giovanni Battista Raggio al volante di un Itala 100 HP. Il sogno di Vincenzo si era però realizzato solo a metà; la parte restante divenne reale l anno seguente, quando dieci equipaggi si presentarono al via della prima Targa Florio. Per Vincenzo, fervido sostenitore delle corse su strada, considerate eccezionale veicolo di promozione per l ancor giovane automobile, Visita il nostro sito internet:

2 2 n 19 I semestre 2006 In altro, primo schieramento di partenza della Targa Florio del 1906: la Hotchkiss di Le Blon (n.2), l Itala di Cagno (n.3), vincitore della corsa, la Bayard&Clement di Fournier (n.4) e la Berliet di Bablot (n.5); a destra, la squadra Isotta Fraschini ultima i preparativi in vista dell edizione Nell immagine al centro, Enzo Ferrari rivolge lo sguardo verso il fotografo, dall alto dell imponente CMN con cui prese parte alla gara siciliana nel 1919, non riuscendo a ma anche indispensabile mezzo per favorire lo sviluppo tecnologico, l istituzione della Targa rappresentò un occasione irripetibile. Il Grande Circuito delle Madonie fu il percorso scelto per quella prima edizione della Targa: da Bonfornello a Cerda passando per Caltavuturo, Castellana, Petralia Sottana, Petralia Soprana, Geraci, Castelbuono, Isnello, Collesano, Campofelice e quindi di nuovo Bonfornello; 150 chilometri di strada sterrata da percorrere tre volte. Fra i piloti al via della corsa figurarono campioni come Vincenzo Lancia e Alessandro Cagno, che si aggiudicò quella prima Targa Florio con un Itala 35/40 HP, dopo 9 ore alla media di 46,197 km/h. Il primo nome nel palmarès di una delle grandi classiche dell automobilismo sportivo di tutti i tempi era stato ormai scritto. Uno dei migliori interpreti della Targa Florio fu Meo Costantini, vincitore con la Bugatti Grand Prix nel 1925 e nel 1926, il quale seppe sfruttare al meglio le doti delle agili e veloci biposto francesi, che ben si adattarono al difficile L epoca pionieristica Ancor prima dello scoppio della Grande Guerra, le capacità imprenditoriali, organizzative e finanziarie del mecenate siciliano permisero alla Targa e alla Coppa Florio di acquisire notorietà e di attirare le attenzioni sia delle grandi Case automobilistiche del tempo (non soltanto quelle italiane), sia dei campioni più affermati. L amico di Vincenzo, Felice Nazzaro, vinse la seconda edizione della Targa su Fiat 28/40 HP, così come il terzo e il quarto appuntamento della Coppa, nel 1907 e nel Nel 1912 il Grande Circuito delle Madonie fu sostituito da un tracciato di quasi 1000 chilometri, che portava i concorrenti da Palermo ad Agrigento e ritorno, sul quale si disputò il primo Giro di Sicilia. Prime Campagne straniere in Sicilia Non appena gli equilibri internazionali si furono ristabiliti dopo il dramma della guerra, già nel 1919 la corsa siciliana tornò a disputarsi su un tracciato ridotto di 108 km, il Medio Circuito delle Madonie, da percorrere quattro volte. L interesse sempre crescente per la Coppa e per la Targa Florio spinse altri costruttori stranieri a cimentarsi sull impegnativo percorso, e portò le due classiche ad assumere un rilievo internazionale nel calendario sportivo. André Boillot su Peugeot L25 fu il vincitore della prima Targa del dopoguerra, edizione cui prese parte anche un giovane Enzo Ferrari al volante di una CMN 15/20 HP. Dopo lo svolgimento della Coppa Florio del 1921, disputata sul Circuito di Montichiari (cui fu riconosciuto anche il titolo di primo Gran Premio d Italia), il dominio delle vetture straniere in Sicilia continuò nel 1922, con Giulio Masetti (già vincitore nel 1921 su Fiat) primo su Mercedes Grand Prix 4,5 del 1914, e con Christian Werner, vincitore nel 1924 ancora con una vettura della stella a tre punte. L arrivo sulle Madonie nel 1925 delle agili e veloci Bugatti Tipo 35, rivoluzionarie biposto da corsa progettate dal geniale costruttore italofrancese Ettore Bugatti, segnò l inizio di un lungo dominio del marchio transalpino, che si protrasse sino alla fine degli anni Venti. Meo Costantini

3 n 19 I semestre vinse la Targa nel 1925 e nel 1926, Emilio Materassi fu primo nel 1927, mentre Albert Divo fu dominatore delle due edizioni successive. L Italia protagonista, non solo con l Alfa Romeo Due tifoserie ben distinte animarono l automobilismo sportivo italiano negli anni Trenta: chi stava con Tazio Nuvolari non parteggiava per Achille Varzi e viceversa. I due campioni si affrontarono sulle piste e sulle strade di tutt Italia ma non solo: il micidiale circuito delle Madonie, immerso nel suo impareggiabile scenario, non poteva essere da meno. La partita Varzi-Nuvolari, giocata in trasferta, finì con il risultato di 2 a 2: il primo goal lo segnò Varzi, autore nel 1930 di una memorabile impresa al volante di una vettura altrettanto straordinaria: l Alfa Romeo P2. Il Mantovano Volante pareggiò prima il conto nel 1931 e si portò in vantaggio l anno seguente, grazie a due folgoranti vittorie, ottenute con l Alfa Romeo 8C 2300 e con la successiva versione Monza. Il pareggio di Varzi giunse nel 1934, quando il campione di Galliate tagliò ancora una volta primo il traguardo davanti alle tribune di Cerda. Solo il biellese Antonio Brivio riuscì a non sfigurare davanti ai due campionissimi, iscrivendo per due volte, nel 1933 e nel 1935, il proprio nome nel palmarès della corsa di don Vincenzo. Sopra, con una Bugatti Tipo 35 B, Elisabeth Junek, una delle prime donne da corsa (assieme alla baronessa Antonietta d Avanzo), partecipò alla Targa nel 1928, ottenendo un onorevole quinto posto assoluto. Fra i dominatori della corsa siciliana negli anni Trenta furono anche Achille Varzi (nell immagine a fianco, a sinistra) e Tazio Nuvolari, Nella seconda metà degli anni Trenta, la Targa conobbe momenti di difficoltà, che coincisero con una profonda crisi economica che coinvolse la famiglia Florio. La gara fu dapprima limitata alle vetture della categoria Turismo e poi trasformata in una corsa su circuito; le edizioni dal 1937 al 1940 si disputarono infatti a Palermo, lungo i viali del Parco della Favorita, e videro il predominio delle Maserati 1500 monoposto, guidate da Francesco Severi, Giovanni Rocco e Luigi Villoresi, ultimo vincitore nel biennio , alla vigilia della seconda guerra mondiale. La Targa sopravvive al suo fondatore Un nome quasi nuovo si affacciò nelle competizioni all indomani della guerra: la Ferrari. La neonata fabbrica di Maranello non tardò ad affermarsi anche sulle strade della Sicilia, le stesse dove il suo fondatore aveva già corso nel Clemente Biondetti, stradista di classe superiore, si aggiudicò la 34 a e la 35 a edizione della Targa (valida anche come Giro di Sicilia), nel 1948 in coppia con il "Principe Igor" e nel 1949 con Aldo Benedetti. Frattanto, Vincenzo Florio, che aveva ripreso in mano le redini organizzative della sua corsa, riuscì a far inserire la Il ruolo che le Bugatti avevano assunto alla fine degli anni Venti lo replicarono le Alfa Romeo all alba del decennio successivo: Achille Varzi si aggiudicò l edizione del 1930 con la P2 modificata (foto al centro), e Tazio Nuvolari fu primo nel

4 4 n 19 I semestre 2006 Gigi Villoresi fu protagonista della Targa Florio nel biennio , quando la celebre corsa voluta da Vincenzo Florio (nella foto a sinistra) si disputò su un tracciato ricavato sui viali del Parco della Favorita a Palermo. Il pilota milanese si impose in entrambe le edizioni, al volante della Maserati 1500 monoposto. I piloti italiani continuarono a ben figurare alla Targa anche nel dopoguerra: Umberto Maglioli, uno specialista delle corse su strada, vinse con la Porsche 550 RS l edizione 1956 (foto a destra). classica siciliana nel calendario del Campionato Mondiale Costruttori, istituito nel 1953 e riservato alle vetture Sport. Sino al 1957, la Targa tornò ad essere un appuntamento di livello internazionale, cui presero parte le Case e i piloti più prestigiosi del momento. La prima Targa mondiale fu vinta da Umberto Maglioli con la Lancia D20 ufficiale; l anno successivo, sempre con una Lancia (D24 spider), fu Piero Taruffi a replicare l impresa. Nel 1955 la Mercedes-Benz, già dominatrice nel Campionato del Mondo di Formula 1 e quell anno vincitrice della Mille Miglia, surclassò gli avversari anche alla Targa: Stirling Moss e Peter Collins impiegarono 9 ore per coprire 13 giri del Piccolo Circuito delle Madonie di 72 km, alla media di 96,290 km/h. L incidente di Alfonso De Portago alla Mille Miglia del 1957 e i tragici fatti che ne derivarono, ebbero gravi ripercussioni anche sulla Targa Florio, declassata a semplice gara di regolarità, anche se, già nel 1958, le fu restituita validità mondiale. Ironia della sorte, la rinascita della Targa coincise con l improvvisa morte del suo artefice, Vincenzo Florio, scomparso a Epernay, in Francia, il 6 gennaio del 1959.

5 n 19 I semestre Grande protagonista negli anni Sessanta sulle Madonie fu anche la Ferrari, che in quel decennio si aggiudicò tre edizioni della classica corsa Siciliana: nel 1961 con Gendebien-Von Trips sulla Dino 246 SP (foto in alto), nel 1962 con Mairesse-Rodriguez e Gendebien (foto al centro), e nel 1965 con gli italiani Bandini-Vaccarella (foto a fianco), vincitori di una memorabile edizione al volante della 275 P2. Un affare quasi privato delle Porsche A cavallo tra gli anni Cinquanta e i Settanta, la Sicilia e le Madonie divennero terra di conquista della Porsche. L egemonia delle vetture di Stoccarda iniziò nel con le vittorie di Barth- Seidel e di Bonnier-Herrmann. Dopo altre due affermazioni, nel 1963 (Bonnier-Abate) e nel 1964 (Pucci-Davis), tutte le edizioni della Targa Florio dal 1966 al 1970 videro le vetture tedesche incontrastate dominatrici. Solo la Ferrari si rivelò un avversario degno di questo nome, vincendo nel biennio con le agili Dino 246 SP, e nel Furono Lorenzo Bandini e il siciliano Nino Vaccarella, straordinario protagonista sulle Madonie, ad assicurarsi quell edizione. Il preside Volante vinse ancora con l Alfa Romeo nel 1971 e nel 1975, quando ormai la Targa aveva perso validità mondiale ed era considerata prova del Campionato italiano di Velocità, per le categorie Gran Turismo e Sport. La classica corsa siciliana si disputò ancora domenica 15 maggio 1977, quando l Osella-Bmw pilotata da Gabriele Ciuti, uscì di strada travolgendo gli spettatori e provocando due morti e tre feriti gravissimi (tra cui lo stesso pilota). A quel punto, la vera Targa Florio esaurì il suo ciclo: a partire dal 1978 la corsa fu trasformata in rally e denominata "Rally Targa Florio". L. Acerbi Il libro ufficiale del Centenario Coppa e Targa Florio Un epopea del Novecento di Pino Fondi, a cura di Gianni Cancellieri Formato: 24x31 cm, pagine: 500 circa, testo: italiano; illustrazioni: oltre 500 a colori e in b/n, rilegato con sovraccoperta. 90,00. Disponibile anche l edizione inglese 110,00 Il volume ufficiale del Centenario della Targa Florio si segnala per l ampiezza dell approccio storico, per la vastità della documentazione statistica e per la ricchezza iconografica. Come enuncia il titolo, l opera rievoca sia le vicende della Targa ( ) sia quelle della Coppa Florio ( ), che precedette e, pur con discontinuità, sopravvisse alla più nota delle due gare che Vincenzo Florio condusse al successo internazionale. Con 500 pagine di ricostruzione storico-sportiva, 500 foto in b/n e a colori e una monumentale appendice con tutte le classifiche, il libro scritto da Pino Fondi e curato da Gianni Cancellieri si annuncia come una pietra miliare dell editoria del settore. Per celebrare un evento tanto significativo quale il centenario della Targa Florio, la Giorgio Nada Editore ha previsto anche un edizione di lusso, stampata su carta avoriata uso mano. Ciascuna copia, rigorosamente numerata (250 copie) su un apposita pagina imbavata, avrà copertina e dorso rivestiti in tela, e sarà inserita in una confezione, anch essa telata, sulla quale sarà riportato il logo del centenario (riprodotto anche sulla coperta). Prezzo al pubblico 300,00

6 6 n 19 I semestre 2006 Tanti eventi per festeggiare la Targa L appuntamento con il Centenario è un importante occasione per far rivivere quei fasti che la Belle Epoque siciliana ostentava in occasione della Targa, ma è anche l opportunità per molti che non hanno avuto la possibilità di viverne i sapori, i rumori e l atmosfera, di fare un tuffo nel passato partendo dal presente. Il programma del Centenario non è solo costituito da gare motoristiche, ma per gli appassionati o i semplici curiosi sarà un momento per ripercorrere cento anni di storia della Targa, attraverso le diverse attività previste. Innanzi tutto il programma sportivo, capace di soddisfare i palati più raffinati, inizia il 5 maggio con la prima delle manifestazioni previste, la 90 a Targa Florio Rally, gara valida quale prova del Campionato Italiano. A seguire, dal 12 al 14 maggio, sono previsti il raduno di moto d epoca, dal 16 al 22 maggio la Gara di Regolarità e il Concorso di Eleganza; infine, dal 30 maggio al 4 giugno, il rally riservato alle Autostoriche, la Coppa Florio, gara di velocità in circuito destinata alle auto d epoca, e la Gara di Regolarità per vetture sport e prototipi (maggiori dettagli sono reperibili nel sito ufficiale del Centenario: Una parte importante delle celebrazioni sarà costituita da numerose mostre tematiche che faranno da contorno a questo grande evento. Per la gioia degli appassionati e dei curiosi sarà predisposto un percorso che si snoderà lungo i circuiti della Targa. Un percorso di mostre, concorsi ed esposizioni che saranno allestite in location di particolare pregio artistico e architettonico lungo il Circuito della Targa, con il coinvolgimento dei Comuni di: Collesano, Caltavuturo, Campofelice di Roccella, Castelbuono, Castellana Sicula, Cefalù, Cerda, Geraci Siculo, Isnello, Lascari, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Pollina, Scillato, Sclafani Bagni, Termini Imerese e Trabia. Le mostre avranno come temi: un secolo di fotografie della Targa Florio; la Targa Florio nella pittura; le auto della Targa Florio, splendide miniature; mostra dedicata all Alfa Romeo; mostra dedicata ai cento anni della Lancia; mostra dedicata al mito della Porsche e le sue epiche vittorie alla Targa; mostra di vetture del museo Biscaretti di Ruffia; mostra per il Centenario della nascita di Pietro Taruffi; mostra su Rapiditas l annuario della Targa Florio ; mostra fotografica sui Paesaggi della Targa Florio; rassegna di filmati sulla Targa Florio; mostra iconografica della Targa Florio; mostra storica di pagine di Autosprint e di giornali d epoca e infine una mostra di costumi d epoca. Ma sarà il Targa Florio Centenary Village la vera novità, un villaggio realizzato per consentire al pubblico incontri ravvicinati con gli ospiti, i piloti, le personalità e le macchine che prenderanno parte via via alle varie manifestazioni. Un villaggio allestito su un area di circa mq che ospiterà le esposizioni di vetture che hanno corso la Targa Florio, l esposizione di pregevoli auto e moto d epoca, le macchine che prenderanno parte alle diverse manifestazioni, la mostra scambio, il padiglione riservato ai ricambi e alle curiosità d epoca; e ancora uno store con i prodotti ufficiali del Centenario, i padiglioni degli sponsor, degli Enti patrocinatori, e la parte riservata all intrattenimento con gli spettacoli che ogni sera animeranno il villaggio. Il Village resterà aperto dal 4 maggio al 4 giugno e l ingresso sarà gratuito. Info: Segreteria Organizzativa del Centenario. Promoinvest srl - tel +39 (0) fax +39 (0) Informazioni: info@100annitargaflorio.it - Ufficio Stampa: press@100annitargaflorio.it Il dominio della Porsche fra la fine degli anni Sessanta e l inizio degli anni Settanta fu pressoché assoluto: fra gli altri, Mairesse- Müller vinsero nel 1966 con la 906 (foto in alto a sinistra), Mitter-Schütz furono primi nell edizione 1969 con la 908/2 (foto in alto), mentre Müller - van Lennep furono primi nel 1973 con la Porsche 911 Carrera RSR (foto in basso). Solo Alfa Romeo e Ferrari interruppero questo dominio: la Casa di Maranello si aggiudicò la Targa nel 1972 con la 312 P guidata