COMUNE DI BERTINORO PROGETTO DELLE OPERE A VERDE DI PIAZZA COLITTO IN LOCALITA' FRATTA RELAZIONE TECNICA

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1 COMUNE DI BERTINORO PROGETTO DELLE OPERE A VERDE DI PIAZZA COLITTO IN LOCALITA' FRATTA RELAZIONE TECNICA STATO ATTUALE DELL AREA Il lotto oggetto di intervento è attualmente occupato da un ampio parcheggio di servizio alle attività commerciali prossimali, da due superfici a prato e da una porzione a cielo aperto del Rio Salso. All interno del prato a monte del parcheggio è presente un chiosco per la vendita di piadina e generi alimentari vari. Nell area non è presente vegetazione di pregio infatti gli unici elementi arborei vegetano sulle sponde del rio Salso e sono costituiti dalle seguenti specie: Robinia = Robinia pseudoacacia Rovo = Rubus ulmifolius Vitalba = Clematis vitalba Canna = Arundo donax Alloro = Laurus nobilis Le specie in oggetto sono ubiquitarie, invasive (Robinia pseudoacacia è specie esotica ed infestante) e non possiedono alcun valore paesaggistico o naturalistico. A fianco del chiosco vegeta un esemplare di Cedrus deodara ed un arbusto di alloro, anche per il cedro non si riscontrano elementi di pregio in quanto pianta esotica (Himalaia). All interno della rotonda e delle aiuole spartitraffico è presente vegetazione ornamentale di cui si prevede l asportazione durante i lavori di riqualificazione dell area. 1

2 PROGETTO Criteri alla base del progetto: Le scelte che caratterizzano il progetto sono: impiego di specie rustiche, in grado di sopportare il microclima difficile presente nelle vasche in progetto collocate in prossimità di superfici impermeabili, e relativamente resistenti ad aridità, attacchi fitopatologici ed inquinamento; impiego di specie a ridotta crescita in funzione delle limitate superfici a disposizione; disposizione degli arbusti in gruppi puri con lo scopo di ridurre la manutenzione ed assicurare una uniformità cromatica percepibile a distanza; ridotto carico manutentivo delle formazioni vegetali dovuto all impiego di specie perenni; Presenza di impianto di irrigazione per garantire attecchimento e corretto apporto idrico. Il presente progetto è in armonia con quanto prescritto dal REGOLAMENTO COMUNALE DEL VERDE del Comune di Bertinoro approvato con Delibera del Consiglio Comunale n. 53 del Si prevedono le seguenti fasi di lavoro preventivamente e dettagliatamente concordate con il Direttore dei Lavori che si riserva la facoltà di apportare piccole modifiche alla scelte progettuali in corso d opera e svolgerà durante tutta la durata dei lavori un azione di assistenza e controllo a garanzia del risultato atteso. 1. Eliminazione del soprassuolo arboreo ed arbustivo esistente Tale operazione risulta facilitata in quanto non si ritiene necessario conservare alcun elemento arboreo od arbustivo presente allo stato attuale. Tale operazione non è di seguito computata in quanto non a carico delle ditte incaricate della realizzazione delle opere a verde. 2. Posa in opera del terreno 2

3 Il terreno da impiegare per la sistemazione delle vasche e delle superfici a prato dovrà essere di tipo vegetale (come quello presente nello strato superficiale dei terreni agricoli), privo di residui fito tossici, di macerie ed inerti di varia natura. La qualità del terreno verrà valutata dal direttore lavori preventivamente alla fase di impianto (verrà rifiutato terreno profondo quindi povero di sostanza organica). 3. Realizzazione degli impianti arborei La messa a dimora di alberi è prevista nella fascia di prato al confine tra la nuova piazza ed i parcheggi. La specie arboree utilizzata sarà il Morus kagayame sterile, tale scelta è motivata dal fatto che dopo pochi anni dall impianto avrà formato una chioma bassa e densa utile ad ombreggiare gli autoveicoli. Le buche che ospiteranno le zolle degli alberi non dovranno presentare pareti lisce e/o costipate; fra la zolla e le pareti stesse, prima del rinterro, sarà presente una distanza minima di 10 cm. Ogni zolla godrà di abbondante torba e terriccio. Ogni albero sarà dotato di due pali tutori in legno trattato o castagno scortecciato (Ø > 10 cm h. 350 cm) collegati al fusto grazie a legacci sintetici ed elastici; il sistema di tutoraggio non dovrà arrecare danno al fusto per tutto il periodo in cui servirà la pianta. Gli alberi dovranno presentare ottimo portamento ed assenza di ferite. La potatura di impianto sarà realizzata esclusivamente in accordo con il Direttore dei Lavori che disciplinerà la necessita, l intensità e la modalità di potatura. La messa a dimora di materiale arboreo e di corredo comprendente: apertura di buca in terreno precedentemente lavorato, collocamento pianta, esecuzione fertilizzazione, posa pali tutori, ancoraggio del tutore alla pianta mediante legacci in materiale plastico elastico, chiusura manuale buca con terra e torba q.b. 4. Realizzazione degli impianti arbustivi La scelta di mettere a dimora gli arbusti per gruppi puri per ogni gradone a fianco della scalinata di progetto nasce dalla volontà di creare un effetto cromatico percepibile a distanza e dal reciproco supporto che piante appartenenti alla stessa specie hanno in fase di crescita. 3

4 La scelta delle specie è stata influenzata anche dalla dimensione che a maturità raggiungeranno consentendo una vista prospettica dalla scalinata a fianco delle vasche che ospiteranno gli arbusti. Le specie impiegate saranno le seguenti: Phormium (Phormium tenax purpureum ) Lavanda (Lavandula angustifolia) Iberide florida (Iberis semperflorens) Camedrio femmina (Teucrium fruticans) Rosmarino (Rosmarinum officinalis) Nandina (Nandina domestica) Spirea (Spiraea vanhouttei) Il materiale vegetale sarà fornito in vaso (per i volumi delle singole specie e per le densità di impianto fare riferimento al computo metrico). Per la localizzazione delle singole specie fare riferimento alle tavole di progetto. Le superfici interessate da specie arbustive saranno pacciamate con tessuto "antierba" e lapillo che dovrà avere uno spessore non inferiore a 5 cm. 5. Messa a dimora degli esemplari Il progetto prevede la messa a dimora di n. 2 esemplari di Corbezzolo (Arbutus unedo) e n. 7 esemplari di Melograno (Punica granatum). Tre dei sette melograni previsti saranno messi a dimora all interno di vani appositamente realizzati lungo il tracciato di nuova realizzazione che collegherà piazza Colitto a via Meldola. 4

5 Il Corbezzolo (Arbutus unedo L., 1753) è un cespuglio o un piccolo albero appartenente alla famiglia delle Ericaceae, diffuso nei paesi del Mediterraneo occidentale. In regione, essendo specie termo xerofila, è presente nella parte orientale fino a circa 400 m di altezza. I frutti maturano nell'anno successivo rispetto alla fioritura che dà loro origine, in autunno. La pianta si trova quindi a ospitare contemporaneamente fiori, frutti immaturi e frutti maturi, il che la rende particolarmente ornamentale. Aspetti storici Nel periodo risorgimentale, a causa dei tre colori bianco (fiori), rosso (frutti) e verde (foglie) presenti sulla pianta in autunno, ovvero gli stessi della bandiera italiana, era considerata pianta allusiva all'unità nazionale. Il melograno (Punica granatum, L.) è una pianta della famiglia delle Punicaceae proveniente dalle regioni del sud-ovest asiatico e presente sin dall'antichità nel Caucaso e nell'intera zona mediterranea. È tradizionalmente presente nel nostro paesaggio rurale per la valenza estetica e per le caratteristiche eduli del frutto. Aspetti storici Un melograno fu nella decorazione dell'emblema della regina Caterina di Aragona ( ), che fu la prima moglie del Re Enrico VIII, in seguito alla incapacità di dare un figlio maschio al Re fu ripudiata, ed il re sposò in seconde nozze Anna Bolena. Non appena regina questa ultima come primo decreto cambiò la decorazione del blasone con un falcone bianco che becca i grani del melograno. 5

6 La scelta degli esemplari dovrà essere effettuata presso vivaio specializzato privilegiando, per i corbezzoli, individui policormici con almeno tre fusti inseriti dalla base ed altezza non inferiore a 5 m mentre per i melograni sono previsti esemplari con diametro non inferiore a 15 cm ad 1,3 da terra o esemplari policormici di rilevante dimensione. Nel computo metrico allegato alla presente relazione è presente un importo per singolo esemplare; tale valore è solo indicativo in quanto fortemente dipendente dal singolo esemplare preso in esame. 6. Realizzazione del prato I prati saranno realizzati con miscugli di specie rustiche resistenti al calpestio. Le operazioni necessarie alla realizzazione del prato sono: - preparazione del letto di semina - eliminazione di inerti superficiali - livellamento del terreno - semina (35 g/mq) - concimazione con 40 grammi a mq con concime minerali tipo Nitrophoska - rullatura L'attecchimento del prato sarà avvenuto quando tutta la superficie oggetto di intervento risulterà coperta in modo denso ed omogeneo dalle giovani piante germogliate. 7. Copertura locali di servizio I locali tecnici al centro della piazza saranno coperti con piante tappezzanti adatte all arredo di solai; tale scelta migliorerà la percezione visiva dell arredo a verde dalla scalinata prevista nella parte alta della piazza. 8. Impianto di irrigazione Tutti gli alberi e gli arbusti beneficeranno di irrigazione a goccia. L impianto di irrigazione sarà dotato di centralina di programmazione. La disponibilità idrica consentirà di mantenere vigorosa la vegetazione di arbusti ed alberi anche durante l estate. 6

7 Ultimata la piantumazione le piante dovranno essere abbondantemente irrigate manualmente, onde favorirne la ripresa, facilitare il costipamento e l'assestamento della terra attorno alle radici e alla zolla. I prati saranno dotati di irrigazione a pioggia. L acqua per l approvvigionamento dell impianto idrico proverrà dalla rete pubblica e necessiterà di un contatore dedicato. 7