CHIARIMENTO SU MATTEO 24:49. CHI E IL SERVO FEDELE E IL SUO RUOLO.

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1 CHIARIMENTO SU MATTEO 24:49. CHI E IL SERVO FEDELE E IL SUO RUOLO. Sebbene ho già trattato questo argomento in altri scritti, in questo, desidero farlo in modo più specifico e diretto. Ovviamente non posso fare a meno di chiarire che, sapendo ormai che questo titolo viene attribuito esclusivamente al fr Ewald Frank, quanto scrivo non vuole assolutamente intaccare il suo ministero e il ruolo che ha. E per me un impegno e dovere cristiano, secondo ciò a cui Dio mi ha chiamato, di far luce circa le cose che si sono divulgate del messaggio e che si sono credute giuste, ma che poi, ad una attenta analisi, si sono scoperte errate. Questa: che vi è un solo servo fedele, e questi sarebbe solo il fr Frak, è una di quelle Con questo, anche il fatto di chiamarlo così. Ormai, tutti quelli che seguono il suo ministero, quando si riferiscono al fr Frank, lo chiamano in questo modo: Il servo fedele ; oppure, Il ministero del servo fedele. Questo solo in riferimento al fr Frank. Su questo voglio dire qualcosa, e con la scrittura spiegherò che IL servo fedele (al singolare), NON ESISTE! Almeno nel modo in cui è stato frainteso. Un tempo anch io ho creduto così; ma in questi ultimi anni ho cominciato ad accorgermi che le cose non stanno proprio in questo modo, e che questa teoria del servo fedele, è solo una interpretazione umana. Con questo, invito a fare attenzione a quanto cercherò di spiegare, secondo la luce che Dio mi ha data in merito. 1

2 * * Cominciamo con il considerare i brani secondo come sono presentati nelle sacre scritture, senza parzialità. Secondo quanto consigliato dal Signore, dobbiamo: Io lavo le mie mani nell innocenza e faccio il giro del tuo altare, o Eterno, per proclamare ad alta voce la tua lode e per raccontare tutte le tue meraviglie (Salmo 26:6,7). Carissimi, non credete ad ogni spirito, ma provate gli spiriti per vedere se sono da Dio (1 Giovanni 4:1). Questo libro della legge non si diparta mai dalla tua bocca, ma meditalo giorno e notte, cercando di agire secondo tutto ciò che vi è scritto (Giosuè 1:8). Or costoro erano di sentimenti più nobili di quelli di Tessalonica e ricevettero la parola con tutta prontezza, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se queste cose stavano così (Atti 17:11). Perché lo Spirito investiga ogni cosa (1 Corinzi 2:10). Applicati alla lettura (1 Timoteo 4:13). E poi l importanza della funzione dello Spirito: 1 Corinzi 2:12; 1 Giovanni 2:27; 5:6; 2 Corinzi 3:6; Giovanni 6:63. Ho trascritto questi passaggi per raffermare, in quanti sono superficiali lasciando questo ruolo solo al fr Frank, quanto è importante sondare, meditare con preghiera quello che ci viene trasmesso. Chiunque sia il predicatore. Il messaggero, ha il dovere e la responsabilità di predicare cose certe; chi ascolta, di vagliare, meditare e verificare che le cose stanno realmente così. In questo scritto è quello che vogliamo fare; le scritture parleranno da sole. Analizziamo la struttura del passo più usato per presentare e promuovere questa teoria del servo fedele, come unico servo: 2

3 Qual è dunque quel servo fedele e avveduto, che il suo padrone ha preposto hai suoi domestici, per dar loro il cibo a suo tempo? Beato quel servo che il suo padrone, quando egli tornerà, troverà facendo così. In verità vi dico che gli affiderà l amministrazione di tutti i suoi beni. Ma, se quel malvagio servo dice in cuor suo: Il mio padrone tarda a venire, e comincia a battere i suoi conservi, e a mangiare e a bere con gli ubriaconi; il padrone di quel servo verrà nel giorno in cui meno se l aspetta e nell ora che egli non sa; lo punirà duramente e gli affiderà la sorte degli ipocriti (Matteo 24:45-51). Per fare una analisi più completa trascriviamo anche il racconto secondo la versione di Luca: I vostri lombi siano cinti e le vostre lampade accese. E siate simili a coloro che aspettano il loro padrone quando ritorna dalle nozze, per aprirgli appena egli arriva e bussa. Beati quei servi che il padrone troverà vigilanti quando egli verrà. In verità vi dico che egli si cingerà e li farà mettere a tavola, ed egli stesso si metterà a servirli. (Dal verso 42) Chi è dunque quel amministratore fedele e saggio, che il padrone costituirà sui suoi domestici per dar loro a suo tempo la porzione di viveri? Beato quel servo che il suo padrone, arrivando, troverà a far così. In verità lo costituirà su tutti i suoi beni. Ma se quel servo dice in cuor suo: il mio padrone tarda a venire, e comincia a battere i servi e le serve, e a mangiare, e a bere e ubriacarsi, il padrone di quel servo verrà nel giorno in cui non se l aspetta e nell ora che egli non sa; lo punirà severamente e gli assegnerà la sorte con gli infedeli. Ora, quel servo che ha conosciuto la volontà del suo padrone e non si è preparato e non ha fatto la sua volontà, riceverà molte battiture. Ma colui che non l ha conosciuta, se fa cose che meritano le battiture, ne riceverà poche. A chiunque 3

4 è stato dato molto, sarà domandato molto, e a chi molto è stato affidato, molto più sarà richiesto (Luca 12:35-48). Le continue espressioni, quel servo, e, quel amministratore, dicono chiaramente che non si parla di uno solo, o di uno in particolare. Il concetto, essere fedele, si riferisce alla fine del lavoro, rappresentato dal ritorno del padrone, o ritorno di Gesù Cristo. Ma circa il ritorno di Gesù diviene un po più relativo, in quanto queste parabole hanno avuto il loro risvolto e applicazione pratica in tutte le epoche della chiesa. Il punto focale è, la fine della vita sulla terra, o il quando Gesù ritorna. Quando finisce il corso terreno di questi servi, essi devono essere trovati fedeli nel loro lavoro e commissione* Ecco perché la parabola si estende fino a coinvolgere quei servi che non saranno trovati fedeli alla loro commissione. Di questi, Gesù ne indica un comportamento simile, nello spirito, ad Israele, quando perse la pazienza nell aspettare Mosè sul monte. Come il popolo si lasciò andare nella dissolutezza; così molti servi faranno. Addirittura Gesù ci dice che batteranno i loro conservi; servi e serve. Ci sono altri servi... i quali lavorano assieme per distribuire il cibo, il messaggio, la parola restaurata. In Luca abbiamo trascritto anche la prima parte, dal verso 35 al verso 37, sebbene dagli elementi simbolici sia più indicata per il dopo rapimento, quando cioè Gesù ritorna per Israele nel periodo della tribolazione. L abbiamo considerato per la sua struttura spirituale più che profetica; si noti l atteggiamento indicato da Gesù: Le lampade siano sempre accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando ritorna (ci ricorda Matteo 25). Dal verso 42, Gesù parla di amministratore, diversamente da Matteo 24, dove dice, servo. Nessuna 4

5 differenza da un punto di vista carismatico o spirituale; ma già suona diversamente all orecchio. Se guardiamo come viene distribuito questo termine nella scrittura, possiamo trarne l ovvio significato. Ma del resto dagli amministratori si richiede che ciascuno sia trovato fedele (1 Corinzi 4:2)*. Ciascuno metta al servizio degli altri il dono che ha ricevuto, come buoni amministratori della multiforme grazia di Dio (1 Pietro 4:10). Questi due versi bastano per dare a capire che, sia che si usi servo o un altro termine, il punto è in questo: Siamo amministratori della multiforme grazia di Dio. Dio userà i suoi ministri. Anche la parabola del fattore infedele, ci mostra la iniziale cattiva amministrazione dei beni della casa del padrone Se esaminiamo con cura i versi 47 e 48, di Luca 12, troviamo una spiegazione che non lascia ipotesi. Si parla di quel servo che ha conosciuta la volontà del suo padrone e non si è preparato. Di questi è detto che riceverà molte battiture per la sua insolvenza. Ma quell altro servo, che non l ha conosciuta, la volontà del padrone, se cade sarà anch egli battuto, ma di pochi colpi. Tutto in proporzione. Quindi vi saranno delle differenze tra un servo e un altro; dunque, si tratta di molti servi. Quel servo che sarà insolvente, avrà delle reazioni verso i suoi conservi, quindi, altri servi chiamati come lui. Questo concetto ce lo mostra anche Matteo 18:28; dove ci racconta del creditore spietato che incontrò un suo conservo, servo come lui, e l obbligò a pagare. Nel verso 31, ci parla di altri servi ancora, quelli che riferirono il fatto al re. Un altro passaggio che dimostra questa verità lo troviamo in Marco 13:34: E come se un uomo, andando in 5

6 viaggio, lasciasse la propria casa, dandone l autorità ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e al portinaio ordinasse di vegliare. Il tempo profetico è lo stesso di Luca 12:42-48 e di Matteo 24: Il padrone parte e lascia la sua casa (chiesa) AI SUOI SERVI; e continuò specificandone il dovere, ognuno il suo compito. Ovviamente assegnato dal padrone, cioè Cristo, per noi. La questione del portinaio è più complessa e la tratteremo in modo isolato in altro trattato. Questi differisce dai servi dentro la casa, che lavorano tra gli arredi interni della casa; lui lavora tra dentro e fuori; il suo ruolo: Vegliare circa la venuta del padrone. Questo ruolo non compete il fratello Frank. Sarà un ministero apostolico, puramente apostolico, questi ci farà vedere l aspetto spirituale del messaggio, della parola. Questo perché l aspetto profetico e dottrinalistico è stato già restaurato, grazie a Dio. Vi sono ancora molte incomprensioni e dissensi. Ma questi ci saranno sempre I BENI DEL PADRONE DI CASA Per certo beni e benignità mi accompagneranno tutti i giorni della mia vita (Salmo 23:6). Beato l uomo che tu scegli e fai avvicinare a te, perché abiti nei tuoi cortili; noi saremo saziati dei beni della tua casa, delle cose sante del tuo tempio (Salmo 65:4). Egli sazia di beni la tua bocca e ti fa ringiovanire come l aquila (Salmo 103:5). Ritorna, anima mia, al tuo riposo, perché l Eterno ti ha colmata di beni (Salmo 116:7). 6

7 Inoltre il regno dei cieli è simile a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e affidò loro i suoi beni (Matteo 25:14). Or egli disse ancora ai suoi discepoli: Vi era un uomo ricco che aveva un fattore; e questi fu accusato davanti a lui di dissipare i suoi beni (Luca 16:1). Anche in questo passo si vede la commissione ai servi, i ministeri. Questi passaggi, li abbiamo segnati per scolpire il fatto che, i beni di cui si parla nelle parabole dei servi fedeli o vigilanti, di Matteo 24 e Luca 12, non si riferisce a una speciale rivelazione o responsabilità data solo a un servo particolare, cioè il fratello Frank; come molti intendono purtroppo. I beni sono per tutti, in base alla chiamata e al ministero; come già detto, chi ha ricevuto molto, molto Chi ha ricevuto poco, poco Ognuno si studi di trovare il suo posto nel corpo di Cristo. I FIGLI SONO EREDI E se siamo figli, siamo anche eredi di Dio e coeredi di Cristo, se pure soffriamo con lui per essere anche con lui glorificati (Romani 8:17). Non parliamo di questo soggetto, e non menzioniamo questo verso per voler dire che tutti i figli di Dio sono possessori di un ministero che li mette nei panni di quei servi e amministratori fedeli delle parabole. Di certo, ognuno ha dei doni, talenti, qualità celesti che tutti possono mettere al servizio di Cristo. Lui sa come muovere ogni membro del suo corpo. I cinque ministeri di Efesini 4:11, ovviamente sono gli amministratori, i servi, diremmo ufficiali di Dio. Quindi, I figli sono eredi dei beni, per goderne e amministrare ad altri, secondo la misura della fede, il talento, il dono; e il ministero se ricevuto da Cristo. I cinque 7

8 ministeri lo sono in modo primario, secondo che anche Paolo dichiara: Così l uomo ci consideri come ministri di Cristo e amministratori dei misteri di Dio (1 Corinzi 4:1). Ovviamente che questi misteri di cui Paolo parla, non sono tutti i beni affidati a tutti, intesi solo come dono ricevuto per eredità, come abbiamo detto, ma la responsabilità di come insegnarli, distribuirli, gestirli a tutti. Responsabilità di gestione. Di questo parlava Paolo circa la responsabilità dell amministrazione dei misteri del cielo, che si trasformeranno nei beni ereditari agli eredi, una volta che, per fede e rivelazione, l hanno incorporate. CONCLUSIONE Dunque, affermare che il termine: Qual è quel servo fedele, di Matteo 24, con Beato quel servo che quando il suo padrone tornerà, troverà facendo così, si riferiscano solo al fr Frank, è una interpretazione arbitraria e assolutamente mentale. Nessuno di quelli che seguono il ministero del fr Frank, anche tra i moderati, ha avuto il coraggio di combattere contro questa falsa dottrina, e dichiararla tale. Basta che poi fanno gli spavaldi, andando in giro a dire che la scrittura non va interpretata. La parola si crede così com è e poi loro sono i primi ad interpretare e fare confusione. Questo vale anche per quelli che seguono solo il ministero del fr Branham Ci troviamo in una situazione di falsità spirituale e religiosa mai vista prima. SE MI PERMETTO DI SCRIVERE QUESTE COSE È SOLO PER APRIRE GLI OCCHI DEI SEMPLICI, E DARE LA POSSIBILITÀ DI MEDITARE ANCHE QUELLO CHE QUESTI PAPPAGALLI 8

9 DI BRANHAM, E I PAPPAGALLI DI FRANK, NON PREDICANO DELLA VERITÀ. Che Dio possa benedire ciascuno che legge queste pagine. Che il lettore possa allargarsi sul territorio biblico, semplicemente considerando in preghiera quel che la bibbia dice nell armonia di tutte le scritture. Purtroppo tra le file dei branhamisti e frankisti, funziona che, quando leggono le scritture, trasformano le scritture all immagine dei loro paladini, i loro super eroi; piuttosto che realizzare quel che le scritture realmente dicono, e cercare di capire come può funzionare circa loro, i ministeri. Che ne è dunque del ministero del fr Ewald Frank? Lui è uno dei servi fedeli (se persevera fino alla fine), con il suo compito affidato da Dio. Così altri. Per quanto mi riguarda, rimango a disposizione di quanti desiderano approfondire l argomento. Saluto tutti con la pace del Signore. Vostro fratello in Cristo, Giancarlo Larossa. ( gian@libero.it 9