Imm Köln 2013 Colonia, 14/20 gennaio 2013 Design Post

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1 Imm Köln 2013 Colonia, 14/20 gennaio 2013 Design Post Il rapporto privilegiato di Lema con il mercato tedesco si concretizza durante i giorni di Imm Köln, una delle fiere più importanti d Europa nel settore design e arredo. L azienda italiana leader nel campo dei sistemi e degli armadi su misura espone nel suo nuovo spazio al Design Post le proposte più interessanti del suo catalogo per la zona notte, il living e il dining. L allestimento, curato dallo studio Lissoni Associati e supervisionato da Piero Lissoni in qualità di art director del marchio, si articola all interno dei 160 mq che compongono il nuovo spazio Lema, un grande open space per costruire le più diverse composizioni e mostrare al pubblico e agli addetti ai lavori un total living Lema. Oltre alle novità del 2012 e ai best seller del suo catalogo, Lema ha deciso di sfruttare la vetrina di Colonia per presentare Booken risultato della collaborazione con i giovani designer Raw Edges. Yael Mer e Shay Alkalay hanno scelto Lema per la sua eccellenza nella lavorazione del legno e per il suo spirito versatile eppure solido e effidabile. La produzione del duo anglo-israeliano è caratterizzata da una sottlie e discreta ironia, uno spirito giocoso e allo stesso tempo fortemente caratterizzato che si evidenzia proprio in questo nuovo prodotto. Una struttura in legno, leggera e stabile allo stesso tempo, che consente di sfruttare i dorsi dei libri come piani d appoggio: il nome Booken infatti deriva dall uso che si fa dei volumi come vero e proprio materiale (in inglese, infatti, il suffisso en viene utilizzato per identificare il materiale utilizzzto, ad esempio wooden table tavolo in legno). Lema presenta al Design Post una versione console e una versione mensola, entrambe funzionali ed esteticamente accattivanti e divertenti. La parte sinistra dello stand è occupata da un ampia zona giorno calda e accogliente il cui protagonista è il tavolo Wow di Toan Nguyen, l'esempio migliore dell'uso del legno per un oggetto importante: il piano lineare in rovere termo trattato è sorretto da una vera e propria scultura, un nastro continuo dello stesso materiale una forma curva e sinuosa. Il particolare trattamento conferisce al legno resistenza e una matericità unica sottolineandone le venature e la naturalità. Intorno al tavolo le poltroncine Tabby di Gordon Guillaumier: una seduta che si apre per ospitare il relax grazie alla sua imbottitura discreta. Le quattro gambe in legno Rovere Carbone sorreggono la struttura rivestita in tessuto nei toni caldi del marrone. Poco oltre un angolo lounge con la poltroncina Wing di Werner Aisslinger: un delicato petalo in legno che poggia su quattro gambe in metallo con un look vagamente vintage. La struttura risalta le venature del legno, materiale prezioso e materico in perfetto stile Lema. I diversi arredi singoli si abbinano con una serie di composizioni dei sistemi Selecta e T030 nelle quali risultano evidenti, oltre alle diverse possibilità costruttive anche la versatilità in termini di finiture. Il sistema a casse T030 disegnato da Piero Lissoni viene presentato in una configurazione in cui si alternano elementi chiusi e a giorno in un elegante color Pomice; la seconda composizione che si trova nella zona lounge è un ampia parete attrezzata di circa 5 metri che presenta un gioco cromatico in Carta e Lavagna. Completano questo primo ambiente 3 Selecta, ciascuna di circa 3 metri di lunghezza nella finitura color Carta: il sistema a spalla portante che è il fiore all occhiello di Lema si presenta in una versione minimal e contemporanea. Una seconda zona giorno, moderna e rigorosa, si trova nella zona destra dello spazio espositivo, quasi a sottolineare come il catalogo Lema possa contenere diverse anime tutte indissolubilmente legate ad uno stile della casa che è calore e mediterraneità. La zona dining gioca sulla contemporaneità dei materiali e su un tocco orientale con l unione di metallo e vetro che si uniscono nel tavolo Bamboo di Giopato&Coombes. Un piano in vetro extra chiaro che appoggia delicatamente su un orditura di tubolari metallici, una base elegante e contemporanea che diventa un vero e proprio intreccio vegetale reinterpretato in chiave industriale. In abbinamento le linee curve della sedia Bai Lu disegnata dallo studio di architettura cinese Neri & Hu. Le forme richiamano quelle delle classiche sedute orientali, una struttura a sezione tonda sorregge un piano curvato che crea con una linea morbida seduta e schienale. Il nome significa rugiada bianca e identifica la seconda settimana di settembre nel calendario cinese, periodo in

2 cui il prodotto è stato disegnato. Il contenitore Conchiglia disegnato da Studiocharlie aggiunge un tocco ironico grazie al gioco grafico di quadrati a cui si abbinano anche i contenitori Totò di Studio Kairos, moduli girevoli che danno dinamicità alla composizione. A poca distanza una zona relax in cui il look anni 50 delle poltroncine Werner di Roberto Lazzeroni rivestite in tessuto viola si confrontano con il tavolino componibile Combo di Francesco Rota qui proposto in bianco: quattro elementi trapezoidali in HPL liberamente componibili, un tangram divertente che si compone di due tipologie di elementi, una con piano incorniciato e una con piano al vivo. Ciascun pezzo può essere affiancato agli altri in innumerevoli modi dando vita ad una serie infinita di composizioni e forme. Infine, anche in questa parte dello stand, composizioni dei sistemi Selecta e T030. Il sistema a casse di Piero Lissoni è qui presentato in una configurazione adatta ai sistemi multimediali della casa contemporanea, con moduli a giorno e ante a ribalta e a battete il tutto in un elegante finitura rovere carbone. Selecta, invece, occupa un interna parete con una configurazione di oltre 6 metri tutta in color carta: i dettagli funzionali come l anta scorrevole che nasconde la tv al plasma e le ante a battente che contengono gli apparati multimediali e i loro cavi sottolineano l attenzione di Lema per l evoluzione della casa dei giorni nostri e i bisogni di chi la abita. Nella parte centrale dello spazio Lema al Design Post si trova la zona notte il cui fulcro è rappresentato dal letto Theo: progettato da Studio Kairos, Theo abbina la ricchezza e il calore del legno con la pulizia formale delle linee sobrie ed eleganti. Il dettaglio della testiera, più sottile, in armonico contrasto con la struttura interrompe la linearità delle forme. A complemento del letto il tavolino Sign e contenitori Shen disegnati da Cairoli&Donzelli nella versione bianco Carta. Un gioco grafico nasconde le maniglie basculanti per rendere agevole l'apertura senza comprometterne l estetica. La zona notte è lo spazio più adatto per presentare una composizione sobriamente lussuosa della Cabina Armadio Hangar progettata da Piero Lissoni. Lema presenta a Colonia una composizione in Rovere Moka con montanti in bronzo, massima espressione di eleganza e funzionalità. Le attrezzature interne riflettono l interesse dell azienda verso tutte le esigenze dei consumatori senza mai tralasciare la cura per il dettaglio. Infine una composizione di oltre 3 metri di lunghezza di Armadio al Centimetro nella versione in laccato bianco al cui interno trovano posto tutte le nuove attrezzature pensate da Lema per le più svariate esigenze: dalla scarpiera ai vassoi fino ai cassetti il tutto illuminato da faretti che garantiscono la massima visibilità in tutti i punti interni. L armadio monta le nuove ante del modello Fina in vetro laccato. L Armadio al Centimetro è uno dei prodotti Lema di maggior successo. Le sue infinite possibilità in termini di misure e dettagli lo rendono uno dei progetti più apprezzati dal pubblico che può variarlo a seconda delle proprie esigenze. Lema nasce nel 1970 ad opera della famiglia Meroni, che tutt ora la gestisce forte di una tradizione che risale ai primi anni del dopoguerra. Il gruppo si compone delle divisioni casa, contract e ufficio con la International Office Concept. Lema è stata la prima azienda italiana a sviluppare un sistema a spalla portante in più finiture e l armadio al centimetro, costruito su misura per il cliente. Questi due prodotti sono il simbolo dell attenzione che l azienda riserva al pubblico e che si declina in tutto il catalogo per la casa, nelle realizzazioni create su misura con i più grandi architetti e nelle soluzioni ad hoc per l ufficio. Ufficio Stampa: Giovanni Sgrignuoli, R+W, tel , . giovanni.sgrignuoli@r-w.it

3 Raw Edges a Imm Colonia con Lema: ecco Booken 14/20 gennaio 2013 Design Post, Colonia Imm Colonia è per Lema l occasione di presentare al suo pubblico una nuova collaborazione con i Raw Edges, designer giovani e all avanguardia considerati tra i migliori creativi a livello internazionale. Yael Mer e Shay Alkalay, israeliani di origine e londinesi di adozione, fondano il loro studio nel 2007 con lo scopo di creare oggetti dall anima ironica e giocosa ma che, allo stesso tempo, fossero anche funzionali e resistenti, caratteristiche imprescindibili per il mondo dell arredo. I Raw Edges interpretano in chiave unica e insolita il concetto di libreria che è parte integrante del DNA Lema: fin dallo sviluppo del primo sistema a spalla portante, poi evolutosi in Selecta, l azienda ha seguito con attenzione l evoluzione delle esigenze dei mercati e dei consumatori per tutto ciò che riguarda il contenimento e soprattutto l evoluzione della libreria in un mondo contemporaneo che sempre più si orienta verso paper back e e-book. Yael e Shay hanno lavorato proprio sul concetto di libro come oggetto che diventa materiale, che trasforma la sua funzione e si reinventa; da questo pensiero nasce Booken che è contemporaneamente tavolino, mensola e libreria. Ci siamo ispirati al fatto che le persone non rileggono così spesso i romanzi che hanno sulle mensole dicono i Raw Edges. I romanzi non sono come i libri di divulgazione, solitamente si leggono una sola volta, e allora abbiamo pensato: perché non usare i volumi come se fossero un piano? Ovviamente si possono sempre prendere e consultare, ma allo stesso tempo assumono una nuova funzione. Ed è per questo che i designer hanno scelto il nome Booken. In inglese il suffisso en si applica nell arredo ai nomi dei materiali per identificare quelli con cui gli oggetti sono realizzati ad esempio wooden table si traduce in tavolo in legno. Seguendo questo concetto il libro diventa quindi materia costitutiva. L essenza di Booken sta nei due binari paralleli sorretti da gambe geometriche e leggere: su questa struttura poggiano diverse stecche di legno che riprendono la forma classica del segnalibro, elementi mobili a cui i libri si possono letteralmente appendere trasformando la libreria da elemento verticale ad elemento orizzontale. Per noi è stata sicuramente una sfida dal punto di vista concettuale spiega Angelo Meroni, presidente del gruppo Lema. Ma allo stesso tempo un progetto divertente e fresco che ci avvicina ad un pubblico diverso dandoci, dopo la collaborazione con giovani designer come Nendo e Giopato&Coombes, un modo per guardare al futuro del design e della creatività nel settore dell arredo Ufficio Stampa: Giovanni Sgrignuoli, R+W, tel , . giovanni.sgrignuoli@r-w.it

4 Imm Köln 2013 Köln, 14/20 January 2013 Design Post Lema s unique relationship with the German market is proved once more during Imm Köln, one of the most important European exhibitions in the design and furnishing sector. The Italian company leader in the system and customised wardrobe sector exhibits in its new space at the Design Post, the most interesting proposals from its bedroom, living and dining catalogue. The setting, by studio Lissoni Associati e supervised directly by Piero Lissoni as the art director of the brand, develops inside 160 sqare meters the new Lema to exhibit different composition and show the public and professionals the total living Lema. Besides the new products of 2012 and the catalogue best sellers, Lema decided to exploit the Köln exhibition to present Booken the result of the recent co-operation with the young designers Raw Edges. Yael Mer and Shay Alkalay selected Lema for its excellence in the wood processing and its versatile but solid and reliable spirit. The English-Israeli couple s production stands out for its subtle irony, a funny but strongly characterised spirit, highlighted in thisnew product. The frame in wood, light and stable at the same time, allows profiting from the book backs as supporting tops: the name Booken comes in fact from volumes as a real material (in English in fact the suffix en is used to identified the used material, for example wooden table). Lema at Design Post exhibits the console and shelf versions, both functional and esthetically alluring and amusing as well. The left part of the stand is occupied by a wide and welcoming living room whose real protagonist is the table Wow by Toan Nguyen, the best example of the use of wood for an important unit: the linear top in thermally treated oak is supported by a real sculpture, a continuous band in the same material, in a bent and sinuous form. The unique treatment allows wood to be more resistant, consistent, while underlining its veins and natural appearance. Around the table, the armchairs Tabby by Gordon Guillaumier: a seat providing for the best relax thanks to its discreet upholstery. The four wood legs in Carbone oak support a frame covered in fabric, in warm brown. Then a lounge corner with the Wing armchair by Werner Aisslinger: un delicate wood petal supported by four metal legs, for a vaguely vintage look. The structure enhances wood veins, precious and consistent material for the typical Lema style. The different single furnishing proposals are perfectly matched with a series of compositions Selecta and T030 standing out for their different assembling and versatility in terms of finishes. The unit system T030 designed by Piero Lissoni is exhibited in a unique version alternating open and closed units in an elegant Pomice colour; the second composition in the lounge area is a wide equipped wall, about 5 meter high, standing out for the chromatic matching of Carta and Lavagna colours. The first ambience finally exhibits 3 Seleca compositions, each one about 3 meter wide, in the Carta colour: the self-standing unit system of Lema is exhibited in the minimal and contemporary proposal. A second more modern and rigorous living, is developed on the right of the stand, as to underline how Lema catalogue can hide different souls all indissolubly linked with style ambience standing out for its warmth and Mediterranean style. The dining area stands out for the modern materials and for an Oriental look, matching metal and glass, in the Bamboo table by Giopato&Coombes. An extra-light glass top supported by a metal tubular weave, an elegant and unique base unit, turned into real natural, industrially interpreted, branches. Nearby, the bent lines of the Bai Lu chair designed by the Chinese architectural studio Neri & Hu. Shapes recall the classic oriental seats, a round-shaped frame supporting a bent top turned into the soft lines of seat and back. It is named after white dew identifying the second week of December in the Chinese calendar, the timeframe when the product was designed. The unit Conchiglia designed by Studiocharlie adds an ironic touch thanks to the square graphical pattern, matched with the Totò units by Studio Kairos, turning unit making the composition far more dynamic. Them the relax area standing out for its looks dating back to the 50s thanks the presence of the Werner armchairs by Roberto Lazzeroni covered in violet fabric matched with the unit table Combo by Francesco Rota in white: four

5 trapezoid units in HPL to be fitted at ease, an amusing tangram with two different elements, one with a framed top and the other with live top. Each elements is matched with others leading to a countless series of compositions and shapes. Finally, in such a part of the stand, Selecta and T030 compositions. The case unit by Piero Lissoni is exhibited in a configuration suitable to multimedia systems for a modern house, with open units and units closed with flaps doors, in the elegant Carbone oak finish. Select, instead, covers an entire wall, about 6 meter high, in Carta: the functional details such as the sliding doors hiding a plasma TV set and the hinged doors hiding multimedia units and relating cables underline once more the focus and attention always paid by Lema to the modern house evolutions and specific requirements of people living in it. In the central part of the Lema stand at Design Post, the bedroom with the Theo bed designed by Studio Kairos. Theo matches wood richness and warmth with the formal cleanness of sober and elegant lines. The headboard details, thinner, in an harmonic contrast with the structure interrupts the shape linearity. Matching the bed, the Sign small table and the Shen units designed by Cairoli&Donzelli in the Carta white proposal. A graphical pattern hiding up-and-over handles to ease the unit opening within changing its aesthetics. The bedroom is the best suitable space to exhibit a soberly luxury composition of the Walk-in closet Hangar designed by Piero Lissoni. Lema exhibits in Köln a composition in Moka oak with uprights in bronze, the best proposal in terms of elegance and function. Interior fittings recall the company interest to comply with its customers requirements, without affecting the care for details. Finally an Armadio al Centimetro composition, more than 3 meter long, in white lacquer, fitted with new interior fittings, designed by Lema to comply with varied requirements: from the shoe rack to trays up to drawers, lightened by spots, to provide for the best visibility inside. The wardrobe is closed with the new Fina doors in lacquered glass. Armadio al Centimetro is one of Lema best sellers. The countless possibilities in terms of measures and details makes it one of the most appreciated product by the general public, differently fitting its according to its specific requirements. Lema was set up in 1970 by the Meroni family, which at present too manages it, according to a tradition dating back to the after-war period. The group consists of the house, contract and office divisions with the International Office Concept. Lema was the first company in Italy to develop a self-standing unit system in different finishes and the wardrobe at the centimetre, customised according to the specific customer requirements. These two products stand out for the attention paid by the company to the wide public, offered in the house catalogue, with a series of products designed by the most important designers and architects and with the many customised office solutions. Press office: Giovanni Sgrignuoli, R+W, tel , . giovanni.sgrignuoli@r-w.it

6 Raw Edges at Imm Cologne with Lema: this is Booken 14/20 January 2013 Design Post, Cologne Imm Cologne gives Lema the opportunity to present to its clients a new collaboration with Raw Edges, young designers and avant-garde creatives considered among the best in the world. Yael Mer and Shay Alkalay, born in Israel and adopted by London, founded their studio in 2007 with the aim of creating objects ironic and playful but at the same time functional and durable, characteristics essential for the furnishings world. Raw Edges interpret in a unique and unusual key the concept of library that is part of Lema DNA since the development of the first self- standing system, later evolved into Selecta, the company has been closely following the evolution of the market and consumers needs for everything related to containing and especially the evolution of the bookshelves in a modern world that is increasingly oriented towards paperbacks and e-books. Yael and Shay have worked on the concept of the book as an object that becomes material, which transforms its function and reinvents itself, from this idea stems Booken which is at the same time side table, shelf and library. Our main inspiration- say Raw Edges- was the fact that people don't often take their reading/ novel books off the shelves. Unlike informative books that can be re-read constantly, novels are usually read only once. Following this we tought why not to use the book as surface. You can still take the book out and read it, but you can as well change its function. For this reason the designers chose the name Booken. In English, the suffix en applies to the names of the materials to identify those with which objects are made i.e. wooden table. Following this concept, the book becomes the constituent material. The essence of Booken is in the two parallel tracks supported by legs, geometrical and lightweight. On this structure rest several wooden slats that echo the classic form of the bookmark, moving parts on which you can literally hang books transform the library from vertical element to horizontal element. "For us it was definitely a challenge from a conceptual point of view," says Angelo Meroni, chairman of Lema. "But at the same time a fun and cool project that brings us closer to a different audience giving us, after the collaboration with young designers such as Nendo and Giopato & Coombes, a way of looking at the future of design and creativity in the furnishing sector. Press Office: Giovanni Sgrignuoli, R+W, ph , . giovanni.sgrignuoli@r-w.it