26 INCONTRO PER L OMELIA

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1 26 INCONTRO PER L OMELIA Giorno 6 del mese di Gennaio, Giovedì EPIFANIA DEL SIGNORE ANTIFONA D'INGRESSO È venuto il Signore nostro re: nelle sue mani è il regno, la potenza e la gloria. COLLETTA O Dio, che in questo giorno, con la guida della stella, hai rivelato alle genti il tuo unico Figlio, conduci benigno anche noi, che già ti abbiamo conosciuto per la fede, a contemplare la grandezza della tua gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. PRIMA LETTURA - Dal libro del profeta Isaia (Is 60, 1-6) Alzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te. Poiché, ecco, le tenebre ricoprono la terra, nebbia fitta avvolge le nazioni; ma su di te risplende il Signore, la sua gloria appare su di te. Cammineranno i popoli alla tua luce, i re allo splendore del tuo sorgere. Alza gli occhi intorno e guarda: tutti costoro si sono radunati, vengono a te. I tuoi figli vengono da lontano, le tue figlie sono portate in braccio. A quella vista sarai raggiante, palpiterà e si dilaterà il tuo cuore, perché le ricchezze del mare si riverseranno su di te, verranno a te i beni dei popoli. Uno stuolo di cammelli ti invaderà, dromedari di Madian e di Efa, tutti verranno da Saba, portando oro e incenso e proclamando le glorie del Signore. SALMO (Sal 71) Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra. Dio, da' al re il tuo giudizio, al figlio del re la tua giustizia; regga con giustizia il tuo popolo e i tuoi poveri con rettitudine. Nei suoi giorni fiorirà la giustizia e abbonderà la pace, finché non si spenga la luna. E dominerà da mare a mare, dal fiume sino ai confini della terra. Il re di Tarsis e delle isole porteranno offerte, i re degli Arabi e di Saba offriranno tributi. A lui tutti i re si prostreranno, lo serviranno tutte le nazioni. Egli libererà il povero che grida e il misero che non trova aiuto, avrà pietà del debole e del povero e salverà la vita dei suoi miseri. SECONDA LETTURA - Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini (Ef 3, ) Fratelli, penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio, a me affidato a vostro beneficio: come per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero. Questo mistero non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come al presente è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito: che i Gentili cioè sono chiamati, in Cristo Gesù, a partecipare alla stessa eredità, a formare lo stesso corpo, e ad essere partecipi della promessa per mezzo del vangelo. CANTO AL VANGELO Alleluia, alleluia. Abbiamo visto la sua stella in oriente e siamo venuti per adorare il Signore. Alleluia. VANGELO - Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 2, 1-12 ) Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo. All'udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme.

2 Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. Gli risposero: A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele. Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme esortandoli: Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo. Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese. SULLE OFFERTE Guarda, o Padre, i doni della tua Chiesa, che ti offre non oro, incenso e mirra, ma colui che in questi santi doni è significato, immolato e ricevuto: Gesù Cristo nostro Signore, Egli vive e regna nei secoli dei secoli. DOPO LA COMUNIONE La tua luce, o Dio, ci accompagni sempre e in ogni luogo, perchè contempliamo con purezza di fede e gustiamo con fervente amore il mistero di cui ci hai fatti partecipi. Per Cristo nostro Signore. PRIMA LETTURA DIO HA PARLATO AL SUO POPOLO PER MEZZO DEI PROFETI Isaia così canta la risurrezione di Gerusalemme dopo il suo esilio di morte e di lutto: Uno stuolo di cammelli ti invaderà, dromedari di Madian e di Efa, tutti verranno da Saba, portando oro e incenso e proclamando le glorie del Signore. L Evangelista Matteo vede il compimento di questa profezia in Cristo Signore e l annunzia come universalità della salvezza. Cristo Gesù è il Salvatore del mondo. È il Redentore dell uomo. SECONDA LETTURA DIO HA PARLATO AL SUO POPOLO PER MEZZO DEGLI APOSTOLI La stessa universalità della salvezza che si compie in Gesù Signore così viene annunziata dall Apostolo Paolo: Che i Gentili cioè sono chiamati, in Cristo Gesù, a partecipare alla stessa eredità, a formare lo stesso corpo, e ad essere partecipi della promessa per mezzo del vangelo. Non c è alcuna differenza tra il Giudeo e il Gentile. Una è la grazia. Una la salvezza. Uno il Redentore. Uno il Salvatore. Uno è il Popolo di Dio. VANGELO DIO PARLA OGGI AL SUO POPOLO PER MEZZO DELLO SPIRITO SANTO I Magi, guidati dalla stella, giungono a Betlemme. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Quel Bambino è Re (oro), è Dio (incenso), è avvolto dalla sofferenza e dal

3 dolore (mirra). Quel Bambino è portatore di un mistero celeste. Egli porta sulle sue spalle la salvezza dell intera umanità. Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 2, 1-12 ) Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme Gesù nasce a Betlemme di Giudea al tempo del re Erode. La nascita di Gesù è evento che si compie nella storia. La storia è segnata da personaggi reali. Gesù nasce sotto il regno del re Erode. I Magi sono delle persone sapienti. Degli scienziati di allora. Essi studiavano i segni del cielo. Anticamente la verità si vedeva più nel cielo che sulla terra. La terra era solo un riflesso del cielo. È questo il mistero: la verità dell uomo è fuori dell uomo. Ma anche la verità della materia è fuori della materia. La verità della terra è fuori della terra. Dal Cielo discende la verità della terra e dell uomo. Il Cielo è per noi Dio e il suo mistero. Alcuni Magi, alcuni di questi scienziati, o ricercatori di verità, da oriente giungono a Gerusalemme. e dicevano: «Dov è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». Vengono con un fine particolare, preciso. Vengono per cercare qualcuno. Ecco la loro domanda: Dov è colui he è nato, il re dei Giudei?. La loro domanda era il frutto della loro scienza: Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti per adorarlo. Cosa abbiano visto non appartiene all ordine della natura. La stella è un mistero. Lo attestano le parole che vengono riferite in seguito sulla stella. La stella è per loro il segno del Re dei Giudei che è nato. Sulla stella vi era la profezia di Balaam: «Oracolo di Balaam, figlio di Beor, oracolo dell uomo dall occhio penetrante, 16 oracolo di chi ode le parole di Dio e conosce la scienza dell Altissimo, di chi vede la visione dell Onnipotente, cade e gli è tolto il velo dagli occhi. 17 Io lo vedo, ma non ora, io lo contemplo, ma non da vicino: una stella spunta da Giacobbe

4 e uno scettro sorge da Israele, spacca le tempie di Moab e il cranio di tutti i figli di Set; 18 Edom diverrà sua conquista e diverrà sua conquista Seir, suo nemico, mentre Israele compirà prodezze. 19 Uno di Giacobbe dominerà e farà perire gli scampati dalla città». (Num 24,15-19). Mistero rimane anche l identificazione del segno del cielo con la nascita del Messia del Signore, o Re dei Giudei. Il teologo non sempre può né deve spiegare il mistero. Al teologo spetta però dire quando è giusto che il mistero rimanga mistero e non si cerchino soluzioni false per la sua spiegazione. Loro sono venuti per adorare il re dei Giudei. Per loro il re che è nato non è solamente un uomo, è più che un uomo. L adorazione spetta solo a Dio, alla divinità. All umanità spetta l onore, la riverenza, il rispetto, l amore. Per loro il re che è nato è anche Dio. Lo rivelano i doni da loro offerti dopo averlo trovato. Gesù è nato nel più grande silenzio della storia. All udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Non sa nulla Erode di questa nascita e nulla sa Gerusalemme. Erode si turba. Il suo turbamento nasce dalla sua grande ignoranza e dalla cattiva interpretazione delle Scritture, che lui neanche conosce. Lui si turba perché pensa che il re che è nato è venuto al mondo per spodestarlo. Gesù non è venuto per togliere il regno a qualcuno. Il suo regno non è di questo mondo. I regni di questo mondo non sono per lui conquistabili. Questa è la verità di Cristo Gesù: Lui non viene per togliere. Viene per dare. Non viene per privare. Viene per elargire. Non viene per impoverire, viene per aggiungere. Nessuno mai è stato fatto povero da Cristo Gesù. Con Lui tutti sono stati fatti ricchissimi. Li è il dono eterno che si dona sempre, a tutti. Chi conosce la verità di Gesù Signore mai si deve turbare per la sua venuta. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo.

5 Erode subito identifica il nato re dei Giudei con il Messia del Signore, con il suo Cristo, o il suo Consacrato. Riunisce i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo e si informa da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Erode non conosce le Scritture. Sono altri i suoi interessi. È però scaltro e astuto. Sapendo chi conosce queste cose, da loro si lascia illuminare. Se usassimo la nostra intelligenza alla maniera di Erode, creeremmo una comunione mirabile per la conoscenza della verità. Il popolo cristiano compresi anche gli scribi cristiani vivono di grande apatia verso la verità. A volte si ha l impressione che la verità non interessi a nessuno. Né la verità celeste e neanche la verità della storia. Invece il cristiano dovrebbe avere il culto della verità. Dovrebbe fare della ricerca della verità la sua stessa vita. Erode cerca la verità per il male. Noi invece dobbiamo ricercarla per il bene. Senza la ricerca della verità nessun bene si potrà mai fare. Se si fa il bene senza la verità, lo si fa alla maniera umana, non certo alla maniera divina. La verità del bene secondo Dio è questa: realizzare la verità conosciuta nella nostra storia. Fare della verità la nostra vita. È la verità fatta storia da noi il bene che il Signore ci chiede. La verità va ricercata perché fuori di noi. Essa è in Dio, non sulla terra. È in Dio che la verità dell uomo va sempre ricercata. La verità di Dio è stata rivelata ed è contenuta nella Scrittura. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: I capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo conoscono la profezia di Michea. Essi sanno qual è la città nella quale sarebbe nato un giorno il Messia del Signore. Questa città è Betlemme. E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele». Sono queste tutte le parole della profezia di Michea. 1 E tu, Betlemme di Èfrata, così piccola per essere fra i villaggi di Giuda, da te uscirà per me colui che deve essere il dominatore in Israele; le sue origini sono dall antichità, dai giorni più remoti.

6 2 Perciò Dio li metterà in potere altrui fino a quando partorirà colei che deve partorire; e il resto dei tuoi fratelli ritornerà ai figli d Israele. 3 Egli si leverà e pascerà con la forza del Signore, con la maestà del nome del Signore, suo Dio. Abiteranno sicuri, perché egli allora sarà grande fino agli estremi confini della terra. 4 Egli stesso sarà la pace! (Mic 5,1-4). Sono parole ricche di mistero. Capi dei sacerdoti e scribi del popolo sono indifferenti alla verità. Gesù è nato, ma per loro è come se non fosse mai nato. È come se la sua nascita non fosse neanche attesa. La loro religione genera tristezza, angoscia, ansia esistenziale. È una religione senza speranza soprannaturale. È una religione dove tutto è posto in un presente piatto, senza alcuna attesa. In questa religione tutto è nell uomo, niente è in Dio. Dio viene, ma loro non se ne curano, non si interessano, rimangono apatici, indifferenti. Loro non hanno bisogno di alcun Messia. Una religione che non attende ogni giorno il Signore che viene per fare nuove tutte le cose, è una religione umana e non più divina. È una religione di morte, non di vita. È una religione che uccide, non vivifica. Una simile religione è la tomba delle attese degli uomini. La vera religione attende il Signore, cerca il Signore, prega il Signore perché venga a portare la salvezza sulla nostra terra. La salvezza è di Dio ed è ogni giorno. Capi dei sacerdoti e scribi del popolo sono sovente gli uccisori, i massacratori della vera religione. Una religione è sempre massacrata quando viene escluso Dio come il solo Salvatore dell uomo. Una religione è massacrata quando è ridotta ad una mortificante ritualità sterile ed inutile, vuota e asfissiante. Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella Capi dei sacerdoti e scribi del popolo di disinteressano di ciò che è avvenuto in Betlemme. Erode invece no. Egli chiama segretamente i Magi e si fa dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella.

7 Erode ha un progetto da realizzare e non vuole che vi siamo errori di calcolo. Tutto deve andare alla perfezione. Gesù dovrà essere eliminato con sicurezza infinitesimale. La sua astuzia è costruita sulla finzione e sull ipocrisia. Dalla finzione e dall ipocrisia di un uomo solo il Signore può liberare. Quanti sono con il Signore sanno conoscere e finzione e ipocrisia e se ne guardano. Quanti non sono con il Signore cadono nella trappola degli uomini finti ed ipocriti. Dal male degli uomini ipocriti e finti solo il Signore ci può liberare. Come si vedrà in seguito, i Magi sono stati liberati da Dio ed anche Gesù è stato liberato dal Padre suo. Quanti non sono con il Signore sono sempre vittime di questi due grandissimi mali: finzione ed ipocrisia. e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch io venga ad adorarlo». Ecco le parole colme di finzione e di ipocrisia che Erode rivolge ai Magi: Andate e informatevi accuratamente sul Bambino e, quando l avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch io venga ad adorarlo. Erode chiede ai Magi di essere diligenti, saggi, accurati nella ricerca. Chiede loro di mettercela tutta, senza trascurare nulla. Una volta che il Bambino sarà stato trovato, chiede loro di tornare da lui per informarlo. Anche lui deve rendere omaggio al Bambino. Anche lui vuole adorarlo. Sappiamo che Erode non vuole adorare il Bambino, lo vuole uccidere. La sua è vera parola di menzogna, di inganno, di falsità. Di simili parole ognuno ogni giorno ne potrà ascoltare molte. Chi ci salva, chi ci protegge, chi ci custodisce dal cadere in esse, rendendoci così complici del male degli altri a nostra insaputa? Solo il Signore ci può salvare, proteggere, custodire. Chi però vuole la salvezza dal Signore, deve invocarlo con cuore mite, umile, puro, santo. La preghiera deve essere ininterrotta. Mai ci si deve stancare dal chiedere la salvezza dall uomo che inganna con la sua lingua. Ecco la preghiera dell uomo pio rivolta con insistenza al Signore. Nella mia angoscia ho gridato al Signore ed egli mi ha risposto.

8 2 Signore, libera la mia vita dalle labbra bugiarde, dalla lingua ingannatrice. (Sal 120 (119), 1-2). La lingua di Erode è piena di inganno. Le sue labbra sono bugiarde. Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Dopo aver ascoltato le parole del re che li inviava a Gerusalemme, essi partirono. Ora ricompare la stella. Era sparita appena giunti in Gerusalemme. In Gerusalemme doveva venire in loro soccorso la Scrittura. Dove c è la Scrittura la stella non serve. Consultata la Scrittura, la stella di nuovo serve. Serve per distinguere bambino da bambino, Gesù da tutti gli altri. La comprensione delle cose non è dalla Scrittura, è dallo Spirito Santo, vivo ed operante in chi la Scrittura consulta. La stella precede i Magi e li conduce per tutto il tragitto. Giunti a Betlemme si ferma sopra il luogo dove si trovava il Bambino. Questo comportamento o azione della stella ci deve far dire che si tratta di un segno misterioso. Non è un fatto atmosferico, un evento naturale del cielo. Ad ogni persona Dio manda la sua stella, il suo segno particolare. Ad ogni persona Dio parla il suo proprio linguaggio. Spetta ad ognuno saperlo leggere e decifrare. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Senza la stella i Magi si sentivano smarriti, abbandonati a se stessi, confusi, senza più una guida sicura. Ora che la stella è di nuovo dinanzi ai loro occhi, il loro cuore è traboccante di gioia. Ora sanno di non essere più soli. Sanno di poter raggiungere la loro meta. Con la stella il viaggio è sicuro. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Entrano nella casa. Vedono il Bambino con Maria sua Madre. Si prostrano e lo adorano. Gli rendono omaggio. Aprono i loro scrigni e offrono doni al Bambino.

9 I doni offerti dai Magi sono altamente simbolici. Dicono la verità e la missione del Bambino. L oro si offre ai re. Quel Bambino è vero re. L incenso si offre a Dio. Quel Bambino è vero Dio. La mirra serve per la sepoltura. Quel Bambino Re e Dio sarà avvolto da una grandissima sofferenza. Sarà avvolto dalla passione e dalla morte. Quel Bambino è un Re e un Dio particolare. Dio è immortale. Quel Bambino è un Dio che muore. Nella mirra c è tutto il mistero del dolore che si sarebbe abbattuto sul Dio Re. Il dolore, la sofferenza, la passione è la via della redenzione del mondo. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un altra strada fecero ritorno al loro paese. Dio veglia sui Magi, sul Bambino, sulla Madre. I Magi vengono avvertiti in sogno di non tornare da Erode. Lui non vuole adorare il Bambino. Lo vuole uccidere. I Magi obbediscono e per un altra strada fanno ritorno al loro paese. Prima i Magi obbediscono alla stella. Ora obbediscono a Dio che parla loro nel segno. La salvezza nostra e degli altri è nell obbedienza. Chi obbedisce salva e si salva sempre. DIECI DOMANDE PER COMPLETARE LA CONOSCENZA DEL MISTERO ANNUNCIATO IL POPOLO PARLA AL SUO DIO CHIEDENDO AI SUOI MINISTRI LA LUCE DI TUTTA LA VERITÀ 1. Quando è nato Gesù? 2. Dove è nato Gesù? 3. Chi sono i Magi? 4. Chi li conduce fino a Gerusalemme? 5. Cosa chiede Erode ai capi dei sacerdoti e agli scribi del popolo? 6. Cosa chiede Erode ai Magi? 7. Chi guida i Magi fino a Betlemme? 8. Cosa significano i tre doni? 9. Perché la mirra?

10 10. Come Dio parla ai Magi per avvisarli di non tornare da Erode? PREGHIERA DI CONCLUSIONE Signore Gesù Cristo, liberarci dalla religione dell apatia, dell indifferenza, della non costante ricerca di Te, dell abitudine, del culto senza verità, senza giustizia, senza carità. Facci persone dalla fede viva, che mai si stanca di cercarti, di amarti, di servirti, di annunziarti ad ogni uomo per la sua salvezza e redenzione eterna. PROPOSITO FINALE Vergine Maria, Madre della Redenzione, il nostro proposito oggi è questo: vogliamo ogni giorno crescere nella ricerca e nell amore di Cristo Gesù. Oggi mai dovrà essere come ieri. Domani mai dovrà essere come oggi. L amore per il tuo Figlio Gesù Dovrà essere in noi ogni giorno più grande, più vero, più perfetto, più santo. Angeli e Santi di Dio, aiutateci a mantenere vivo in noi questo proposito. Vogliamo essere perfetti nell amore.

11 27 INCONTRO (03 Gennaio 09 Gennaio 2011) Giorno 9 del mese di Gennaio, Domenica BATTESIMO DEL SIGNORE ANTIFONA D'INGRESSO Dopo il battesimo di Gesù si aprirono i cieli, e come colomba lo Spirito di Dio si fermò su di lui, e la voce del Padre disse: Questo è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. COLLETTA Padre onnipotente ed eterno, che dopo il battesimo nel fiume Giordano proclamasti il Cristo tuo diletto Figlio, mentre discendeva su di lui lo Spirito Santo concedi ai tuoi figli, rinati dall'acqua e dallo Spirito, di vivere sempre nel tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA - Dal libro del profeta Isaia (Is 42, ) Così dice il Signore: Ecco il mio servo che io sostengo, il mio eletto di cui mi compiaccio. Ho posto il mio spirito su di lui; egli porterà il diritto alle nazioni. Non griderà né alzerà il tono, non farà udire in piazza la sua voce, non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta. Proclamerà il diritto con fermezza; non verrà meno e non si abbatterà, finché non avrà stabilito il diritto sulla terra; e per la sua dottrina saranno in attesa le isole. Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia e ti ho preso per mano; ti ho formato e stabilito come alleanza del popolo e luce delle nazioni, perché tu apra gli occhi ai ciechi e faccia uscire dal carcere i prigionieri, dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre. SALMO (Sal 28) Gloria e lode al tuo nome, o Signore. Date al Signore, figli di Dio, date al Signore gloria e potenza. Date al Signore la gloria del suo nome, prostratevi al Signore in santi ornamenti. Il Signore tuona sulle acque, il Signore, sull'immensità delle acque. Il Signore tuona con forza, tuona il Signore con potenza. Il Dio della gloria scatena il tuono. Nel suo tempio tutti dicono: Gloria!. Il Signore è assiso sulla tempesta, il Signore siede re per sempre. SECONDA LETTURA - Dagli Atti degli Apostoli (At 10, 34-38) In quei giorni, Pietro prese la parola e disse: In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone, ma chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque popolo appartenga, è a lui accetto. Questa è la parola che egli ha inviato ai figli d'israele, recando la buona novella della pace, per mezzo di Gesù Cristo, che è il Signore di tutti. Voi conoscete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, incominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nazaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui. CANTO AL VANGELO Alleluia, alleluia. Si aprirono i cieli e la voce del Padre disse: Questi è il mio Figlio diletto: ascoltatelo. Alleluia. VANGELO - Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 3, 13-17) In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?. Ma Gesù gli disse: Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia. Allora Giovanni acconsentì. Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di

12 Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed ecco una voce dal cielo che disse: Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. SULLE OFFERTE Ricevi, o Padre, i doni che la Chiesa ti offre, celebrando la manifestazione del Cristo tuo diletto Figlio, e trasformarli per noi nel sacrificio perfetto, che ha lavato il mondo da ogni colpa. Per Cristo nostro Signore. DOPO LA COMUNIONE Dio misericordioso, che ci hai nutriti alla tua mensa, concedi a noi tuoi fedeli di ascoltare come discepoli il tuo Cristo, per chiamarci ed essere realmente tuoi figli. Per Cristo nostro Signore. PRIMA LETTURA DIO HA PARLATO AL SUO POPOLO PER MEZZO DEI PROFETI La Scrittura pensa, guarda, vive nell attesa del Messia del Signore: Ecco il mio servo che io sostengo, il mio eletto di cui mi compiaccio. Ho posto il mio spirito su di lui; egli porterà il diritto alle nazioni. Non griderà né alzerà il tono, non farà udire in piazza la sua voce, non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta. Grande è la missione del Messia di Dio. Egli è vero portatore di salvezza. SECONDA LETTURA DIO HA PARLATO AL SUO POPOLO PER MEZZO DEGLI APOSTOLI Gli Atti degli Apostoli contengono la predicazione con la quale si annunciava il mistero di Cristo Gesù. Centrale in essa è il mistero della Trinità: Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nazaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui. Il Padre manda Cristo e lo consacra con lo Spirito Santo. Ricolmo di Spirito Santo, Gesù salva il mondo. VANGELO DIO PARLA OGGI AL SUO POPOLO PER MEZZO DELLO SPIRITO SANTO Il mistero della Santissima Trinità è la fonte eterna della nostra redenzione: Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed ecco una voce dal cielo che disse: Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Lo Spirito Santo fa suo Cristo per sempre. Il Padre lo proclama suo Figlio prediletto. Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 3, 13-17) Allora Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui. Giovanni il Battista predica e battezza nella regione adiacente al Giordano.

13 Anche Gesù vi si reca per farsi battezzare da lui. Precisiamo subito che il Battesimo di Gesù è diverso da ogni altro battesimo che avveniva in quel luogo. Quello di Gesù non è un battesimo di penitenza per la remissione dei peccati. È invece un battesimo di santità totale e perfetta. Gesù vuole immergersi tutto nella volontà del Padre. Vuole farlo in modo pubblico, dinanzi al mondo intero. Lo vuole fare dinanzi e per mezzo del testimone del Padre che è Giovanni il Battista. Nessuno può fare la missione che il Padre gli affida, se rimane legato alla sua volontà. La missione è per il compimento e nel compimento della volontà del Padre. Come può un uomo lavorare nella e per la volontà del Padre, se non consegna prima al Padre tutta la sua volontà? Gesù vuole essere tutto del Padre e dello Spirito Santo. Dovranno essere loro a guidarlo, muoverlo, condurlo. Per questo compie questo atto di donazione totale: la volontà della sua natura umana è ora e per sempre tutta del Padre e dello Spirito Santo. Ricevendo secondo questa verità il Battesimo ed anche istituendolo dopo la sua gloriosa risurrezione, Gesù ci dice quale dovrà essere la verità non solo del Battesimo, ma di ogni altro Sacramento della Nuova Alleanza: donazione della nostra volontà al Padre e allo Spirito Santo. 14 Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto. 15 E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. 16 Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. 17 Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, 18 prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». (Mc 16,14-18). Se non vi è questa donazione, ogni sacramento rimarrà sempre senza alcun frutto di vera salvezza. Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». Giovanni il Battista sa chi è Gesù. Sa che è l Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo. Sa che Lui è senza peccato. Sa che è tutto di Dio.

14 Gesù non ha bisogno di essere battezzato. È Giovanni invece che avrebbe bisogno di essere battezzato nel Battesimo di Cristo Signore. Ma il Battesimo di Cristo Signore ancora non è stato istituito, perché Gesù ancora non è morto e non è risuscitato. Ancora Gesù non ha versato lo Spirito Santo dal suo costato aperto sulla croce. Una cosa sola manca a Giovanni il Battista: essere figlio della Nuova Alleanza. Con il Battesimo di Gesù sarebbe passato dall Antico Patto al Nuovo Patto. Sarebbe entrato in una vita nuova. Sarebbe divenuto partecipe della vita divina. Sarebbe stato anche lui generato da acqua e da Spirito Santo. Giovanni conosce il mistero di Dio, la sua verità, la differenza tra l Antica e la Nuova Alleanza. Vorrebbe passare nella Nuova, ma non può. Questa grazia non gli è stata concessa. Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare. Gesù si appella ad una volontà superiore. Questa volontà superiore ogni giustizia è quella del Padre suo. Gesù sa che senza il dono della volontà della sua umanità al Padre, Questi non lo può consacrare suo Messia, suo Cristo, suo Redentore del mondo. Nella relazione dell uomo con il suo Dio il dono della volontà è essenziale, fondamentale, costitutivo, indispensabile. Senza questo dono Dio non può entrare nella vita di un uomo. Dio può chiamarlo, ma non può operare attraverso di lui. Il dono della volontà si dona all inizio, all atto della consacrazione, ma poi lo si deve rinnovare attimo per attimo, azione per azione, decisione per decisione. Un solo istante vissuto senza questo dono e l azione non è più di Dio, ma nostra. Se è nostra, è frutto della carne, non dello Spirito di Dio in noi. Se è nostra, è un azione che non redime e non salva. Dinanzi alla volontà di Dio da attuare, Giovanni il Battista lascia che Gesù venga battezzato. Non sempre si comprende la volontà di Dio. Possiamo dire che la volontà di Dio non ci viene comunicata perché noi la comprendiamo, ma perché la realizziamo, la facciamo. Alla volontà di Dio non si risponde con l intelligenza, la razionalità, ma con la volontà. Si risponde con l obbedienza che deve essere pronta, immediata, all istante.

15 Appena battezzato, Gesù uscì dall acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Gesù nell acqua è come se si fosse lavato della sua volontà umana, spogliato di essa. È come se l avesse lasciata, abbandonata nell acqua e si fosse rivestito della volontà del Padre. Esce dall acqua rivestito della volontà del Padre da compiere per tutto l arco della sua vita. Nell acqua avviene il dono di Gesù al Padre. Gesù esce dall acqua. Fuori dell acqua avviene la risposta del Padre al dono che il Figlio gli ha fatto. Si aprono i cieli. Gesù vede lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di Lui. Chi vede è Gesù. Su Gesù si posa lo Spirito di Dio. Si posa sotto forma corporea come di colomba. Gesù è consacrato Messia del Signore, suo Cristo, suo Unto. È unto non di olio come avveniva per i Re e i Sacerdoti, ma di Spirito Santo. Lo Spirito Santo si posa su Gesù sotto forma corporea come di colomba. È questo un chiaro riferimento al diluvio universale. 1 Dio si ricordò di Noè, di tutte le fiere e di tutti gli animali domestici che erano con lui nell arca. Dio fece passare un vento sulla terra e le acque si abbassarono. 2 Le fonti dell abisso e le cateratte del cielo furono chiuse e fu trattenuta la pioggia dal cielo; 3 le acque andarono via via ritirandosi dalla terra e calarono dopo centocinquanta giorni. 4 Nel settimo mese, il diciassette del mese, l arca si posò sui monti dell Araràt. 5 Le acque andarono via via diminuendo fino al decimo mese. Nel decimo mese, il primo giorno del mese, apparvero le cime dei monti. 6 Trascorsi quaranta giorni, Noè aprì la finestra che aveva fatto nell arca 7 e fece uscire un corvo. Esso uscì andando e tornando, finché si prosciugarono le acque sulla terra. 8 Noè poi fece uscire una colomba, per vedere se le acque si fossero ritirate dal suolo; 9 ma la colomba, non trovando dove posare la pianta del piede, tornò a lui nell arca, perché c era ancora l acqua su tutta la terra. Egli stese la mano, la prese e la fece rientrare presso di sé nell arca. 10 Attese altri sette giorni e di nuovo fece uscire la colomba dall arca 11 e la colomba tornò a lui sul far della sera; ecco, essa aveva nel becco una tenera foglia di ulivo. Noè comprese che le acque si erano ritirate dalla terra. 12 Aspettò altri sette giorni, poi lasciò andare la colomba; essa non tornò più da lui. 13 L anno seicentouno della vita di Noè, il primo mese, il primo giorno del mese, le acque si erano prosciugate sulla terra; Noè tolse la copertura dell arca ed ecco, la superficie del suolo era asciutta. 14 Nel secondo mese, il ventisette del mese, tutta la terra si era prosciugata. 15 Dio ordinò a Noè: 16 «Esci dall arca tu e tua moglie, i tuoi figli e le mogli

16 dei tuoi figli con te. 17 Tutti gli animali d ogni carne che hai con te, uccelli, bestiame e tutti i rettili che strisciano sulla terra, falli uscire con te, perché possano diffondersi sulla terra, siano fecondi e si moltiplichino su di essa». 18 Noè uscì con i figli, la moglie e le mogli dei figli. 19 Tutti i viventi e tutto il bestiame e tutti gli uccelli e tutti i rettili che strisciano sulla terra, secondo le loro specie, uscirono dall arca. 20 Allora Noè edificò un altare al Signore; prese ogni sorta di animali puri e di uccelli puri e offrì olocausti sull altare. 21 Il Signore ne odorò il profumo gradito e disse in cuor suo: «Non maledirò più il suolo a causa dell uomo, perché ogni intento del cuore umano è incline al male fin dall adolescenza; né colpirò più ogni essere vivente come ho fatto. 22 Finché durerà la terra, seme e mèsse, freddo e caldo, estate e inverno, giorno e notte non cesseranno». (Gn 8,1-22). Con Gesù ritorna la pace tra Dio e l umanità. Gesù è la nuova arca della salvezza del mondo intero. Chi entra in quest arca, chi diviene suo corpo, si salva. Chi si rifiuta di divenire suo corpo mediante la fede ed il battesimo, sarà condannato. In questo istante lo Spirito di Dio si posa su Gesù. Da questo istante vi rimane per sempre. Gesù, da questo istante, nell espletamento della sua missione, sarà sempre mosso dallo Spirito di Dio. Sarebbe interessantissimo leggere tutte le profezie di Isaia sulla missione che Gesù potrà svolgere solo perché mosso dallo Spirito Santo. Ciò che il Padre gli affida, ciò che vuole che il suo Messia compia, è veramente sorprendente. In ogni profezia si apre un mondo nuovo ed inesplorato. In verità i cristiani conoscono veramente poco, se non quasi nulla, della relazione tra Cristo Gesù e lo Spirito di Dio. Neanche della missione che il Padre gli ha affidato conoscono tanto. Siamo cristiani ignoranti, incompetenti, di conseguenza infedeli. La ricchezza di Cristo ci è ignota. Nel Vangelo secondo Giovanni chi invece vede lo Spirito Santo scendere e posarsi su Gesù è anche Giovanni il Battista. 19 Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». 20 Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». 21 Allora gli chiesero: «Chi sei,

17 dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. 22 Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». 23 Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaia». 24 Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. 25 Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». 26 Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, 27 colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo». 28 Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando. 29 Il giorno dopo, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! 30 Egli è colui del quale ho detto: Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me. 31 Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell acqua, perché egli fosse manifestato a Israele». 32 Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. 33 Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell acqua mi disse: Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo. 34 E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio». (Gv 1,19-34). Per questa visione egli è costituito testimone della verità di Gesù Messia e della sua presenza nella storia. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l amato: in lui ho posto il mio compiacimento». La voce non è ascoltata dal solo Gesù o dal solo Giovanni il Battista. Essa viene ascoltata da tutti coloro che erano sul posto. Colui sul quale si è posato lo Spirito Santo è il Figlio di Dio, il suo amato. Sappiamo che realmente, sostanzialmente, veramente Gesù è il Figlio Unigenito del Padre, da Lui generato nell oggi dell eternità. Il Messia del Signore non è puramente e semplicemente un uomo. L uomo che è il Messia del Signore è il Figlio Unigenito del Padre. È il suo amato. È l amato suo Figlio. È il suo caro figlio. È il cuore del suo cuore. In questo suo Unico Figlio Dio ha posto il suo compiacimento. Dio si compiace nel suo Figlio amato non solo perché è il suo Figlio Unigenito, ma anche perché Gesù si è consegnato interamente alla sua volontà. Dio si compiace solo di chi fa la sua volontà. Il Figlio viene per fare tutta la volontà del Padre.

18 La Lettera agli Ebrei così insegna questa verità, ricordando il Salmo 40 (39): 1 La Legge infatti, poiché possiede soltanto un ombra dei beni futuri e non la realtà stessa delle cose, non ha mai il potere di condurre alla perfezione per mezzo di sacrifici sempre uguali, che si continuano a offrire di anno in anno coloro che si accostano a Dio. 2 Altrimenti, non si sarebbe forse cessato di offrirli, dal momento che gli offerenti, purificati una volta per tutte, non avrebbero più alcuna coscienza dei peccati? 3 Invece in quei sacrifici si rinnova di anno in anno il ricordo dei peccati. 4 È impossibile infatti che il sangue di tori e di capri elimini i peccati. 5 Per questo, entrando nel mondo, Cristo dice: Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato. 6 Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato. 7 Allora ho detto: «Ecco, io vengo poiché di me sta scritto nel rotolo del libro per fare, o Dio, la tua volontà». 8 Dopo aver detto: Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici né offerte, né olocausti né sacrifici per il peccato, cose che vengono offerte secondo la Legge, 9 soggiunge: Ecco, io vengo a fare la tua volontà. Così egli abolisce il primo sacrificio per costituire quello nuovo. 10 Mediante quella volontà siamo stati santificati per mezzo dell offerta del corpo di Gesù Cristo, una volta per sempre. (Eb 10,1-10), Dio si compiace di Gesù perché fa la sua volontà. Facendo la volontà del Padre, questi può compiere attraverso Cristo Signore la redenzione del mondo. Non sono i Sacramenti che noi celebriamo, o il Vangelo che noi insegniamo, o le opere di carità che noi facciamo che salvano e redimono il mondo. Tutte queste cose fatte fuori del Padre e senza il Padre sono pura immanenza, sono pura azione umana, anche se i sacramenti agiscono sempre ex opere operato. Agiscono, ma non producono salvezza. Un esempio: sono moltissimi coloro che ricevono l Eucaristia. Sono pochissimi quelli che cambiano la loro vita. Sono pochi perché pochi ricevono l Eucaristia come via e mezzo per donare la propria volontà al Padre. Data invece la nostra volontà al Padre, il Padre si serve del nostro corpo per compiere la sua volontà. Nel compimento della volontà del Padre nasce la salvezza e la redenzione del mondo. Papa, Cardinali, Vescovi, Sacerdoti, Diaconi, Religiosi, Religiose, Cresimati, Battezzati, Sposati, non salvano il mondo a motivo della loro

19 Consacrazione, del loro Ministero, del loro Ufficio, della loro Missione, della scelta di vita. La consacrazione è lo strumento attraverso il quale passa la grazia di Dio per essere donata agli uomini. Lo strumento è inefficace quanto alla redenzione, alla salvezza, alla santificazione dei cuori se manca il dono totale della volontà del consacrato al suo Dio e Signore. La volontà si dona prima di essere consacrati e si dona in ogni istante in cui si esercita il ministero derivante dalla consacrazione. Il fallimento dei nostri sacramenti risiede proprio in questo: vengono celebrati, ma senza il dono reale della volontà al Signore. Vengono celebrati anche nel dono attuale della volontà al Signore, ma poi ci si dimentica che la volontà deve essere donata atto per atto, per ogni singolo momento della nostra vita. Gesù è consacrato Messia per il dono dello Spirito Santo. Compie la redenzione del mondo per il dono della volontà al Padre. Tutto è nel dono di questa sua volontà. Il suo battesimo è la celebrazione di questo dono. DIECI DOMANDE PER COMPLETARE LA CONOSCENZA DEL MISTERO ANNUNCIATO IL POPOLO PARLA AL SUO DIO CHIEDENDO AI SUOI MINISTRI LA LUCE DI TUTTA LA VERITÀ 1. Cosa avviene oggi nel fiume Giordano? 2. Perché Giovanni non vuole battezzare Gesù? 3. Perché Giovanni il Battista vorrebbe essere lui battezzato da Gesù? 4. Quale significato deve essere dato al battesimo di Gesù? 5. Quando lo Spirito Santo si posa su Gesù sotto forma corporea come di colomba? 6. Cosa ti ricorda la colomba del diluvio universale? 7. Quale grande rivelazione avviene oggi presso le rive del Giordano? 8. Qual è la verità della figliolanza di Gesù? 9. Perché il Padre si compiace di Gesù? 10. Quale valore ha nel mistero della redenzione e della salvezza il dono della nostra volontà al Signore?

20 PREGHIERA DI CONCLUSIONE Signore Gesù Cristo, oggi tu ti sei spogliato della volontà della tua umanità. Ne hai fatto un dono perenne al Padre tuo celeste. Così facendo, hai insegnato a tutti noi che il mistero della salvezza si compie in questo dono e per questo dono. A noi che siamo stati in te consacrati donaci la grazia di spogliarci della nostra volontà e di farne un sacrificio a te gradito. Vogliamo in te, con te, per te essere strumenti di redenzione e di salvezza per tutti i nostri fratelli. PROPOSITO FINALE Vergine Maria, Madre della Redenzione, oggi ti promettiamo solennemente che compiremo il sacrificio della nostra volontà spogliandoci di essa e donandola al tuo Figlio Gesù perché la consegni al Padre. Angeli e Santi di Dio aiutateci a mantenere fede a questo nostro proposito affinché mai ci riprendiamo più ciò che abbiamo dato al Signore.

21

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