VIAGGIO NELL ISOLA DI MOZIA

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1 da martedì 6 a sabato 10 GIUGNO 2017 III FLUMENLABARCHEO INCONTRO CON IL MEDITERRANEO: FENICI, PUNICI E GLI ALTRI VIAGGIO NELL ISOLA DI MOZIA Mozia Erice Trapani Segesta Selinunte Mazara del Vallo Le Isole Egadi: Lèvanzo e Favignana (durata 5 giorni 4 notti) I Fenici, che per necessità storica dovettero prendere il mare salpando dalle coste del Vicino Oriente, hanno dato un impronta decisiva, assieme ai Greci, alla formazione della nostra civiltà. Il nord Africa, la Sicilia, la Sardegna, tutto il Mediterraneo occidentale, anche oltre Gibilterra, è costellato di empori e colonie fenicie: tra tutte, la più importante di tutte è Cartagine, che arrivò a contendersi il primato economico e politico con Roma. La partita fu tuttavia irrimediabilmente persa e l egemonia di Roma si sovrappose del tutto alla cultura cartaginese di antica origine semitica e figlia diretta delle millenarie popolazioni della Mezzaluna Fertile. Cartagine venne rovinosamente sconfitta e poi cancellata, così come auspicava Catone, tanto che ancora ai nostri giorni i resti archeologici della città di Annibale, e di gran parte delle coste nord africane, sono soprattutto rappresentative delle vestigia della civiltà latina vincitrice che si è sovrapposta a quella punica. L isola di Mozia, situata in Sicilia di fronte alla costa tra Trapani e Marsala, sorge in un contesto naturalistico ancora bellissimo e quasi incontaminato, tra antiche saline e le isole Egadi. Mozia è per la sua natura uno dei luoghi più belli del Mediterraneo, e importantissima dal punto di vista storico poiché è uno dei rari siti archeologici in cui è possibile recuperare le tracce della perduta civiltà punica cartaginese. Fondata direttamente dai Fenici, la città di Mozia si sviluppò ricca e dedita ai commerci, contendendo per lungo tempo il primato economico ai Greci di Siracusa che alla fine la conquistarono dopo un drammatico assedio nel 397 a.c. descritto in ogni dettaglio dalle cronache di Diodoro Siculo.

2 Immersa come altri centri marittimi fenici in un ecosistema unico, al centro dello Stagnone di Marsala, una sorta di grande porto naturale e con diverse risorse a disposizione (prodotti agricoli, ittici, sale, ecc.), Mozia rimase tra il VIII e il IV secolo a.c. un centro fiorente, stringendo rapporti vantaggiosi e continuativi con gli Elimi dell'entroterra (= Erice, Segesta) e sviluppando fruttuosamente il confronto con i Greci di Sicilia (= Selinunte, Agrigento, Himera). Dal punto di vista archeologico Mozia è attualmente uno dei laboratori di ricerca più ricchi e promettenti di tutto il Mediterraneo, essendosi preservata pressoché intatta per un'estensione di 45 ettari e avendo restituito una straordinaria quantità di reperti e monumenti, quasi tutti interamente conservati nel suo museo e dislocati nell isola. Eppure il simbolo di Mozia, isola di Fenici e di orientali, è una bellissima statua marmorea di fattura greca, uno degli esempi più straordinari di stile severo mai ritrovato. Il Giovane di Mozia adornava il cortile di una qualche ricca abitazione dell isola e adesso è uno dei reperti più belli e famosi del museo che prende il nome del suo proprietario anglo-siciliano Giuseppe Whitaker, erede di quella ricca nobiltà inglese che in questa fetta di Sicilia si stabilì nel XIX secolo e si dedicò alla coltivazione della vite e alla produzione di vini liquorosi di grande qualità. I Fenici, la loro storia e l esplorazione del Mediterraneo, l incontro con il contesto siciliano e le popolazioni autoctone, l antitesi con la cultura greca, l isola di Mozia e le sue straordinarie testimonianze, i metodi dell indagine archeologica, sono solo alcuni dei grandi temi che verranno raccontati in questo particolarissimo viaggio, unico per gli argomenti che tratta e soprattutto per la possibilità assai rara di soggiornare nell isola per alcuni giorni grazie alla preziosa, ed esclusiva, collaborazione tra Associazione Flumen e la Fondazione G. Whitaker, proprietaria dell isola. Martedì 6 giugno SBARCO SULL ISOLA DI MOZIA Partenza la mattina con volo aereo da Roma Fiumicino per Palermo. Successivo trasferimento in pullman a Trapani e quindi al molo di imbarco per Mozia. Trasferimento in barca a Mozia e distribuzione dei posti letto nelle forresterie messe a disposizione del gruppo dalla Fondazione Whitaker. Pranzo libero nell isola (l isola è dotata di un attrezzato punto di ristoro). Pomeriggio: l antica città di Mozia e le sue testimonianze archeologiche. Percorso guidato sull isola. Nell VIII secolo a.c. i Fenici colonizzarono questo particolare territorio che oggi prende il nome di Stagnone, luogo in cui oggi si collocano alcune delle più pittoresche saline trapanesi. Il panorama è stupendo: i mulini a vento che alimentavano le vasche di acqua marina, la distesa di colline di sale rivestite da coppi di terracotta, il mare della riserva naturale e, sullo sfondo, le Isole Egadi. Al centro, l isoletta con l antica città fenicia di MOTYA, un intera città antica circondata da oltre due chilometri di mura nascosta sotto nemmeno un metro di terra. La storia di un popolo ricco e intraprendente che capitolò solo dopo il terribile assedio militare voluto da Dionigi tiranno di Siracusa nel 397 a.c., la millenaria tradizione religiosa che i Fenici

3 importarono dal Vicino Oriente come il culto della divinità Madre Astarte e Tanit, oppure la brutale ritualità del sacrificio dei primogeniti all interno di un area sacra ancora per molti aspetti misteriosa, il Tophet, sono alcuni dei temi affrontati nel nostro primo percorso sull isola. Cena e pernottamento sull isola di Mozia. Mercoledì 7 giugno MOZIA: IL MUSEO ARCHEOLOGICO / ESCURSIONE A ERICE Prima colazione sull isola. Mattina: il Museo Archeologico G.Whitaker Pranzo libero sull isola. Pomeriggio: saliamo a Erice ( in teleferica) Alla fine dell Ottocento l Isola di Mozia fu acquistata da Joseph Whitaker erede di un importante famiglia inglese residente a Palermo che spesso qui risiedeva in estate. Durante la permanenza a Marsala, chiamato a lavorare presso gli stabilimenti vinicoli di suo zio Benjamin, Joseph Whitaker ebbe l occasione di frequentare l isola scoprendone il suo inestimabile valore archeologico e per questo avviò un progetto e un programma di scavi sistematici tra gli anni 1906 e In questo periodo furono riportate alla luce la Necropoli Arcaica, la Casa dei Mosaici, la Casa delle Anfore e alcuni tratti della cinta muraria, un santuario feniciopunico nella zona di Cappiddazzu e il famoso santuario del Tophet. La sua abitazione sull isola, al primo piano, divenne un piccolo antiquarium dove vennero esposti i reperti provenienti dagli scavi. Dopo la sua morte, la moglie e le due figlie Norina e Delia hanno continuato la sua straordinaria attività culturale e alla morte di Delia, avvenuta nel 1971, venne costituita l attuale Fondazione che prende il suo nome. La Collezione Whitaker costituisce ancora una preziosa testimonianza delle prime indagini archeologiche effettuate a Mozia, Birgi e Lilibeo; il museo è ora enormemente arricchito dai risultati dall attività di ricerca condotte dalle diverse università italiane e straniere a partire dagli anni 50 del secolo scorso, e mai interrotte. Se le nuvole non la avvolgono, come spesso accade, dai suoi 750 metri di altezza si può ammirare l incredibile scenario di tutto il territorio delle saline trapanesi con lo sfondo delle Isole Egadi. Sulla cima di Erice era collocato in origine il tempio fenicio di Astarte, e alla dea della fertilità e dell amore il sito fu consacrato anche da Greci e Romani. Splendido Il suo borgo medioevale. Cena e pernottamento a Mozia.

4 Giovedì 8 giugno ESCURSIONE ALLE ISOLE EGADI: LEVANZO E LA GROTTA PREISTORICA DEL GENOVESE FAVIGNANA E L ANTICA TONNARA FLORIO Di prima mattina trasferimento al porto di Trapani e imbarco sull aliscafo direzione Lèvanzo (45 c.a di navigazione). Lèvanzo, Favignana e Marettimo sono ora diventate le mete ambite di un turismo di qualità. Parte integrante del territorio trapanese, sono facilmente raggiungibili in pochi minuti di aliscafo. Punto di riferimento di tutti gli amanti di immersioni subacquee per la limpidezza delle acque e per i resti archeologici sommersi, presentano anche tracce importantissime di insediamenti preistorici, oltre alle testimonianze dell intensa attività di pesca ai tonni molto praticata nella storia dell arcipelago. La mattinata è dedicata alla visita di Lèvanzo, e della Grotta del Genovese con i suoi graffiti preistorici: santuario preistorico dove religione e cultura muovono i primi passi tra graffiti e pitture rupestri d'uomini e animali uniti in un legame ancestrale. I graffiti risalgono a mila anni fa, ovvero alla fase finale del Paleolitico, poco prima cioè che il mare inghiottisse quei lembi di terra che rendevano le Egadi parte integrante della Sicilia, e le pitture a 5-6 mila anni fa, o meglio alla fine del Neolitico, quando Lèvanzo era oramai diventata un'isola. Incisioni, graffiti e dipinti preistorici raffiguranti cervi, bovini, cavalli, pesci e figure umane rappresentano una documentazione archeologica inestimabile oltre che uno spettacolo molto suggestivo. Pranzo a Levanzo e successivo trasferimento in aliscafo a Favignana (10 c.a di navigazione) e visita al grande complesso della ex-tonnara Florio, ora museo e splendido esempio di archeologia industriale: con i suoi 32 mila metri quadri, di cui 3/4 coperti, è una delle più grandi tonnare del Mediterraneo. Rientro a Mozia in serata, cena e pernottamento. Attenzione: la giornata alle Egadi è consentita solo dalle buone condizioni del mare. Nel caso di forte scirocco sarà svolto un programma alternativo. Venerdì 9 giugno ESCURSIONE A SEGESTA: LA CITTÀ DEGLI ELIMI Prima colazione a Mozia. Mattina: escursione a terra, l area archeologica di Segesta Segesta, antica rivale elima di Selinunte, ci appare sul monte Barbaro (poco più di 400 metri sul livello del mare), ai cui estremi si collocano solitarie due magnifiche "cattedrali": il tempio dorico e il teatro, anche se scavi recenti hanno riportato alla luce cospicui resti dell'antica città. Il grande tempio si offre solitario nella sua imponenza aristocratica, bellissimo nella sua incompletezza, infatti non fu mai portato a termine.

5 All'estremità orientale, sulla cima più alta del monte Barbaro il teatro greco: conchiglia sospesa nel vuoto, rivolta verso nord, di fronte al monte Inici e in direzione del golfo di Castellammare, del quale si intravede, nelle giornate terse, l'orizzonte marino, questo gioiello architettonico gode di una posizione impareggiabile. Con Erice ed Entella, Segesta fu uno dei tre centri principali del popolo elimo e divenne anche il più potente. Molto di quello che sappiamo della sua storia riguarda le continue liti con Selinunte per i confini segnati dal corso superiore del fiume Mazaro. Oggetto sovente di contesa tra Greci e Cartaginesi, si alleò con gli uni o con gli altri secondo i momenti e le condizioni di forza. In realtà, la posizione di Segesta era tale da poter essere messa facilmente sotto scacco, e il suo destino fu ingloriosamente segnato dalla sua debolezza: la troviamo con Cartagine nel VI secolo, poi, dopo la battaglia di Himera del 480 a. C, con Atene. Fallita miseramente la missione ateniese contro Siracusa, chiamò in aiuto Cartagine, che distrusse Selinunte e assorbì del tutto Segesta. Fu assediata da Dionigi di Siracusa, e poi, sconfitti i Cartaginesi, presa da Timoleonte e successivamente da Agatocle. Si unì a Pirro nel tentativo di liberare i Greci di Sicilia, ma quando egli si ritirò, ricadde sotto il giogo di Cartagine. Fu prospera con i Romani. Scomparve nell'alto Medioevo dopo la distruzione e il saccheggio dei Vandali. Pranzo libero lungo il percorso. Successivo rientro a Mozia. Pomeriggio: incontro a Mozia e conversazione sul tema Sicilia Occidentale e Mediterraneo Cena e pernottamento a Mozia. Sabato 10 giugno ESCURSIONE A SELINUNTE E MAZARA DEL VALLO Prima colazione a Mozia. In mattinata lasciamo definitivamente l isola e ci dedichiamo all ultima, e lunga, escursione del nostro viaggio: l area archeologica di Selinunte e la statua del Satiro Danzante a Mazara del Vallo. Oggi si visita di un'altra area archeologica di incredibile bellezza: Selinunte, 270 ettari di rovine su una collina che degrada verso il mare. Enormi colonne cadute su sé stesse, fondamenta solitarie, torri smantellate e resti murari, così Selinunte, famosa per i

6 suoi straordinari templi dorici, mostra allo spettatore affascinato le vestigia della passata grandezza. Lungo il percorso ci fermeremo a fare visita alla oramai celebre statua bronzea del Satiro Danzante, così come è stato collocata nella sua destinazione finale a Mazara del Vallo, luogo in cui venne recuperato in mare anni fa e restituito al pubblico dopo un favoloso restauro. La storia del ritrovamento della statua del Satiro Danzante ha inizio nel 1997, quando un peschereccio appartenente alla flotta marinara di Mazara del Vallo, forse casualmente, ripesca dai fondali del Canale di Sicilia una gamba di una scultura bronzea. Nella notte fra il 4 e il 5 marzo 1998 lo stesso peschereccio riporta a galla, da 500 metri sotto il livello del mare in cui era adagiata, gran parte del resto della scultura, perdendo nel recupero un braccio. Nel settembre 1998 l'istituto Centrale per il Restauro di Roma prende in consegna i due frammenti della statua, per effettuarvi opportuni interventi di restauro. Il 31 marzo 2003 il Satiro Danzante viene esposto presso Palazzo Montecitorio a Roma, sede della Camera dei Deputati, ottenendo un grande successo e un notevole risalto nazionale. Il 12 luglio 2003 il Satiro Danzante viene ufficialmente riconsegnato alle autorità della città di Mazara del Vallo per essere esposto al pubblico presso l ex chiesa di Sant'Egidio, in pieno centro cittadino. Fiumicino. Arrivo a Roma previsto in serata. Pranzo libero lungo il percorso. Rientro in pullman a Palermo Punta Raisi e volo aereo per Roma il programma, nel corso di svolgimento, potrebbe subire per motivi organizzativi modifiche nella sequenza delle visite ma non nei suoi contenuti Le Egadi e Trapani, al tramonto, visti da Erice

7 Viaggio a Mozia, 6-10 giugno 2017 Programmazione e Conduzione / Associazione Culturale Flumen, Piazza Pompei 14 Roma Organizzazione tecnica / tour operator The Partner, via G.Sommeiller 13 Roma SCHEDA TECNICA Perché questo viaggio è un esperienza unica? Per i luoghi in cui si svolge, una piccola isola al centro di una riserva naturale che costituisce un unità archeologica ancora integra che conserva le tracce preziose dei suoi antichi abitanti fenicio-punici; per il fatto di avere la possibilità di soggiornare a Mozia anche la notte, cosa assolutamente rara, grazie all accordo tra Associazione Flumen e la Fondazione G. Whitaker che ci mette a disposizione gli alloggi; per la conduzione del viaggio a cura di Pierfrancesco Vecchio e Gabriele Rossoni, che proprio a Mozia hanno svolto gran parte della propria attività di ricerca archeologica a partire dagli anni 80; per la grande ospitalità degli isolani, che si dedicheranno a noi provvedendo ai nostri pasti; e infine per la Sicilia, una terra magnifica che suscita sempre grandi emozioni CONDUCONO IL VIAGGIO Pierfranceso Vecchio è archeologo orientalista formatosi presso l Università di Roma La Sapienza, Dottore di Ricerca in Studi Storici e specializzato in Archeologia Fenicio-Punica. Conduce scavi archeologici da oltre 25 anni, in particolare in Sicilia Occidentale e nell isola di Mozia. Collabora con Flumen dall anno di fondazione, anzi anche prima Gabriele Rossoni è fondatore e presidente di Flumen. Dottore di ricerca in Archeologia Orientale, ha condotto scavi archeologi a Ebla in Siria e a Mozia, in collaborazione con la Soprintendenza di Trapani e come vice-direttore per l Università di Roma La Sapienza. CARATTERISTICHE DEL PERNOTTAMENTO SULL ISOLA I posti letto disponibili sull isola sono molto limitati, e per questo il numero massimo dei partecipanti al viaggio non potrà superare le 12 persone. Gli iscritti al viaggio potranno soggiornare 4 notti sull isola di Mozia scegliendo due opzioni: dormire presso la storica palazzina della famiglia Whitaker, oppure all interno della Casa Lipari, un altro edificio storico collocato nel borgo di Mozia, adiacente alla Palazzina. Lenzuola, cuscini, asciugamani e coperte sono distribuiti a cura della Fondazione Whitaker. Il cambio degli asciugamani e assicurato ogni due giorni.

8 Le caratteristiche degli alloggi disponibili sono riassunte in questa tabella: Tipo di abitazione Tipo di stanza Note 1 PALAZZINA WHITAKER Doppia matrimoniale Bagno privato con doccia 2 PALAZZINA WHITAKER Doppia con 2 letti divisi Le camere 2 e 3 hanno bagno in comune con doccia 3 PALAZZINA WHITAKER Doppia con 2 letti divisi 4 CASA LIPARI Doppia matrimoniale Bagno privato con doccia 5 CASA LIPARI Singola Le camere 5 e 6 hanno bagno in comune con doccia 6 CASA LIPARI Doppia/Tripla NOTA IMPORTANTE: questo particolarissimo viaggio si svolge su una piccola isola privata poco lontana dalla terraferma, abitata durante l anno solo dai custodi. Per questo le suggestioni di un esperienza dedicata alla natura e all archeologia, anche se per pochi giorni, possono risultare veramente straordinarie, anche condividendo gli alloggi con altri compagni di viaggio, come nello spirito di una vera missione archeologica. QUOTE DI ISCRIZIONE AL VIAGGIO EU 1.450,00 con alloggio nella storica Palazzina Whitaker EU 1.350,00 con alloggio nella Casa Lipari EU LE QUOTE PREVEDONO 15,00 quota di iscrizione annuale a Flumen (se prevista) Pernottamento a Mozia presso la Casa Lipari oppure all interno della storica palazzina Whitaker (lenzuola/asciugamani a disposizione) Servizio di mezza pensione con colazione e cene a cura della Fondazione Whitaker Il pranzo a Lèvanzo il giorno 8/6 Trasferimenti aerei Roma-Palermo A/R con voli di linea Trasferimenti con pullmino privato Barca a disposizione per i trasferimenti dall Isola di Mozia Trasferimento in Aliscafo Trapani-Lèvanzo-Favignana A/R Escursione guidata alla Grotta del Genovese a Lèvanzo in barco o fuoristrada Assicurazione Viaggio Lezioni, visite guidate e assistenza tecnica durante il viaggio a cura di Pierfrancesco Vecchio e Gabriele Rossoni LE QUOTE NON PREVEDONO i pasti non riportati in programma i biglietti di ingresso a musei e monumenti in programma tutti gli extra a carattere personale eventuali mance tutto quanto non riportato alla voce Le quote prevedono ISCRIZIONE AL VIAGGIO E MODALITÀ DI PAGAMENTO Per una rapida conferma dei servizi prenotati, l iscrizione al viaggio deve pervenire in Sede quanto prima, possibilmente non oltre il 10 maggio ai seguenti numeri: / oppure scrivendo a info@flumen.it Posti limitati, massimo 12 partecipanti Le modalità e i termini del pagamento verranno diramate tramite comunicazione direttamente a tutti gli iscritti.