SCHEDA DI SICUREZZA Dispositivi Medici di Classe IIB D ACIDO PERACETICO E ACETICO CON PEROSSIDO DI IDROGENO

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1 1. IDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO E DELLA SOCIETA PRODUTTRICE 1.1 Identificazione del preparato ECOXIDE SUPERFICI 1.2 Utilizzazione del preparato Prodotto bicomponente per la formazione in situ di acido peracetico, ottenuto sciogliendo in una soluzione idroalcolica di acqua ossigenata i componenti attivatori. Utilizzato come disinfettante di alto livello. 1.3 Identificazione della società produttrice 1.4 Telefono di emergenza In caso di necessità rivolgersi al più vicino centro antiveleni o di pronto soccorso ospedaliero. 2. IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI Il prodotto non è pericoloso. 3. COMPOSIZIONE/INFORMAZIONI SUGLI INGREDIENTI 3.1 Ingredienti principali e loro concentrazione Componente Generatore: Perossido di idrogeno: 3,0-4,0 % Alcol: 0-5 % Acqua ed eccipienti: q.b. a 100 % Componente Attivatore (A+B): Polialcoli acetilati: % Na 2 CO 3 - EDTA trisodico: 0,5-1,0 % Acqua ed eccipienti: q.b. 100 % 3.2 Classificazione e frasi di rischio INTERNATIONAL DENTAL SUPPLY Srl Via Valletta S. Cristoforo, 28/ Savona Tel Fax info@idsdental.it 3.3 Codici di identificazione (CAS, EINECS ecc.) Perossido di idrogeno: CAS: ; EINECS: ; Alcol etilico: CAS: ; EINECS: ; Sodio carbonato: CAS: ; EINECS: ; EDTA trisodico: CAS: ; EINECS: 1

2 4. INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSO Contatto con gli occhi: sciacquare immediatamente ed abbondantemente con acqua, per almeno 15 minuti, tenendo le palpebre ben aperte. Consultare un medico. Contatto con la pelle: togliere gli indumenti contaminati e lavare abbondantemente con acqua e sapone. Se necessario consultare un medico. Ingestione: sciacquare la bocca con acqua abbondante. Bere molta acqua e non indurre il vomito. Consultare un medico. Inalazione: trasferire l infortunato all aria aperta. Consultare un medico se si presentano disturbi respiratori. 5. MISURE ANTINCENDIO 5.1 Mezzi estinguenti Utilizzare anidride carbonica (CO 2 ), acqua, schiuma, polveri estinguenti. In caso di incendio rimuovere i contenitori in pericolo e portarli in luogo sicuro, se è possibile farlo in sicurezza. Raffreddare con acqua i contenitori esposti al fuoco. Proteggere dal calore e dall umidità. Conservare lontano da sostanze infiammabili. 5.2 Pericoli particolari In caso di incendio nell ambiente circostante, pericolo di decomposizione con sviluppo di ossigeno, anidride carbonica (CO 2 ), monossido di carbonio (CO). 5.3 Mezzi protettivi speciali Utilizzare un autorespiratore ed indumenti protettivi antincendio. 6. MISURE IN CASO DI FUORIUSCITA ACCIDENTALE 6.1 Precauzioni per le persone Indossare adeguati indumenti protettivi. Tenere lontano le persone non autorizzate e non protette. 6.2 Precauzioni ambientali Evitare di disperdere il prodotto nell ambiente o nella rete fognaria. 6.3 Metodi di bonifica Assorbire il prodotto con materiale inerte e porre in contenitori puliti e asciutti, opportunamente etichettati, da avviare a smaltimento secondo le norme. Lavare via i residui con molta acqua. Isolare immediatamente i recipienti difettosi, se ciò non comporta pericolo. Conservare lontano da sostanze incompatibili. Proteggere dal calore e dall umidità. Non rimettere mai il prodotto versato nel recipiente originale per riutilizzarlo (pericolo di decomposizione). 2

3 7. MANIPOLAZIONE E STOCCAGGIO 7.1 Manipolazione Manipolare rispettando una buona igiene industriale e le misure di sicurezza adeguate. Evitare il contatto con la pelle e con gli occhi. Non inalare i vapori. Indossare indumenti protettivi e cambiare immediatamente l abbigliamento da lavoro contaminato. Prevedere l installazione di una doccia di emergenza e di una doccia oculare. Non mangiare, bere e fumare durante la manipolazione. Lavarsi le mani prima delle pause ed alla fine della giornata lavorativa. Evitare l inquinamento del prodotto e il contatto con catalizzatori di decomposizione e sostanze incompatibili. Proteggere contro l irradiazione solare e l azione del calore. 7.2 Stoccaggio Il prodotto deve essere conservato nei contenitori monodose originali sigillati, in un ambiente fresco, asciutto e ventilato, lontano da fonti di calore. In tali condizioni la stabilità del prodotto è di 24 mesi. Dopo apertura dei contenitori monodose, il prodotto va subito utilizzato per scioglimento in acqua ossigenata. 7.3 Note per impieghi particolari Non immagazzinare il prodotto vicino ad acidi, alcali, riducenti, ossidanti, metalli, sali di metalli. Non immagazzinare il prodotto vicino a sostanze infiammabili. 8. PROTEZIONE PERSONALE E CONTROLLO DELL ESPOSIZIONE 8.1 Valori limite per l esposizione 8.2 Controllo dell esposizione personale Non inalare il prodotto. Provvedere ad una buona aerazione dell ambiente. Evitare il contatto con la pelle e con gli occhi. Utilizzare guanti in lattice ed occhiali protettivi per evitare un contatto diretto con il prodotto. In caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente e abbondantemente con acqua e consultare il medico. Non ingerire. Non mangiare, bere e fumare durante il lavoro. Lavare le mani prima delle pause ed alla fine della giornata lavorativa. Il contatto con la soluzione può macchiare la cute esposta o gli indumenti (scolorimento dovuto all azione ossidante dell acido peracetico). 8.3 Controllo dell esposizione ambientale Evitare di disperdere il prodotto nell ambiente o nella rete fognaria. 3

4 9. PROPRIETA FISICHE E CHIMICHE 9.1 Informazioni generali Aspetto: Componente Generatore: soluzione incolore, limpida, inodore; Componente Attivatore: soluzione incolore, limpida, inodore; Soluzione attivata: liquido limpido, incolore e con odore poco accentuato. 9.2 Informazioni importanti per la salute, la sicurezza e l ambiente Soluzione attivata: soluzione di acido peracetico allo 0,10-0,15% ( ppm); ph: compreso inizialmente nel range 8,0-9,0; nel corso dell utilizzo il ph della soluzione tenderà a portarsi a valori vicino alla neutralità (ph 6,5-7,0). 9.3 Altre informazioni 10. STABILITA E REATTIVITA 10.1 Condizioni da evitare Il prodotto è stabile nelle condizioni di stoccaggio ed uso raccomandate. Evitare l esposizione al calore e alla radiazione solare. Evitare l esposizione all umidità Materiali da evitare Evitare l inquinamento del prodotto ed il contatto con catalizzatori di decomposizione, metalli, sali di metalli, acidi, alcali, riducenti (pericolo di decomposizione) ed ossidanti forti. Evitare il contatto con sostanze infiammabili (pericolo d incendio) Prodotti di decomposizione pericolosi Ossigeno, vapore, anidride carbonica (CO 2 ) monossido di carbonio (CO). Pericolo di decomposizione con sviluppo di calore. 11. INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE 11.1 Tossicità acuta DL50 orale ratto: > 5000 mg/kg (perossido di idrogeno 10%); DL50 cutanea coniglio: > 6500 mg/kg (perossido di idrogeno 70%) Irritazione Occhio coniglio: rischio di lesioni oculari (perossido di idrogeno 8%) Tossicità genetica e cancerogenicità Test di tossicità genetica in vitro e in vivo riferiti al perossido di idrogeno non hanno rilevato effetti mutagenici. Il perossido di idrogeno non è sostanza cancerogena secondo gli standard MAK, IARC, NTP, OSHA, ACGIH. 4

5 12. INFORMAZIONI ECOLOGICHE 12.1 Persistenza e degradabilità Rapidamente biodegradabile (aerobico). Prodotti di degradazione non tossici (acqua e ossigeno) Potenziale di bioaccumulo Non si bio-accumula Ecotossicità Pesci: CL50 Pimephales promelas: 16,4 mg/l/96 h (vale per il prodotto al 35%); NOEC Pimephales promelas: 5 mg/l/96 h (vale per il prodotto al 35%); Crostacei CE50: 2,4 mg/l/48 h; NOEC: 1 mg/l/48 h (vale per il prodotto al 35%). 13. OSSERVAZIONI SULLO SMALTIMENTO 13.1 Eliminazione del prodotto Conferire le soluzioni non riciclabili e le eccedenze ad una società di smaltimento rifiuti autorizzata. Smaltire il prodotto in conformità alle normative locali Eliminazione dell imballaggio Non riutilizzare i contenitori vuoti e smaltirli secondo le norme delle autorità locali. Fornire il materiale di imballaggio lavato ad un impianto locale di riciclaggio. 14. INFORMAZIONI SUL TRASPORTO 14.1 Trasporto stradale/ferroviario ADR/RID 14.2 Trasporto marittimo IMDG 14.3 Trasporto aereo ICAO/IATA 15. INFORMAZIONI SULLA REGOLAMENTAZIONE Il prodotto non è pericoloso. 16. ALTRE INFORMAZIONI Per ulteriori informazioni consultare la scheda tecnica del prodotto. 5