PARROCCHIA SACRO CUORE DI GESÚ MONDOVÌ ALTIPIANO

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1 PARROCCHIA SACRO CUORE DI GESÚ MONDOVÌ ALTIPIANO 27 OTTOBRE 2008 CELEBRAZIONE COMUNITARIA DEL SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE IN PREPARAZIONE ALLA SOLENNITÀ DEI SANTI i di accoglienza Fratelli e sorelle, il Signore ci ha qui convocati nella Sua grande misericordia, per la celebrazione penitenziale comunitaria, in preparazione alla solennità di Tutti i Santi. Lui solo è sorgente di ogni santità: a chi accoglie il Figlio Suo, ha dato l incredibile capacità di diventare i suoi figli adottivi. E come figli riconosciamo le nostre mancanze delle quali chiederemo perdono. In particolare questa sera, riprendendo parte dell Atto Penitenziale che celebriamo all inizio della Messa, ci vogliamo soffermare sulle mancanze commesse con i nostri pensieri Accogliamo il Sacerdote che presiede questa celebrazione con il canto: Apri le tue braccia Cantore: Apri le tue braccia, corri incontro al Padre Oggi la sua casa sarà in festa per te. Hai cercato la libertà lontano, hai trovato la noia e le catene hai vagato senza via, solo con la tua fame Se vorrai spezzare le catene Troverai la strada dell amore La tua gioia canterai: questa è libertà.. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo, sia con tutti voi. E con il tuo spirito Fratelli, disponiamoci con umiltà di cuore e di mente a celebrare questo sacramento, riconoscendo i peccati, soprattutto commessi con il pensiero e con i desideri, e diciamo insieme:

2 Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato, in pensieri, parole, opere ed omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la Beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro Dio onnipotente ed eterno abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna! Guidaci, Padre, Tu che guardi il cuore e non le apparenze, alla sequela del tuo Figlio che si è santificato perché anche noi fossimo santificati nella Verità, nell obbedienza e nell amore. Egli vive e regna con Te nell unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Dal libro del Siracide (10,12-18) Liturgia della Parola Principio della superbia umana è allontanarsi dal Signore, tenere il proprio cuore lontano da chi l ha creato. Principio della superbia umana è, infatti, il peccato; chi vi si abbandona diffonde intorno a sé l abominio. Per questo il Signore rende incredibili i suoi castighi e lo flagella fino a finirli. Il Signore ha abbattuto il trono dei potenti, al loro posto ha fatto sedere gli umili. Il Signore ha estirpato le radici delle nazioni al loro posto ha piantato gli umili. Il Signore ha sconvolto le regioni delle nazioni e le ha distrutte fino alle fondamenta della terra. Le ha estirpate ed annientate, ha fatto scomparire dalla terra il loro ricordo. Non è fatta per gli uomini la superbia, né per i nati di donna l arroganza. Parola di Dio Rendiamo grazie a Dio Salmista: Il signore veglia sul cammino dei giusti (ripete il ritornello) Salmista: Beato l uomo che non segue il consiglio degli empi, non indugia nella via dei peccatori e non siede in compagnia degli stolti; ma si compiace della legge del Signore, e la Sua legge medita giorno e notte. Sarà come albero piantato lungo corsi d acqua, che darà frutto a suo tempo e le sue foglie non cadranno mai; riusciranno tutte le sue opere.

3 Non così, non così gli empi, ma come pula che il vento disperde; perciò non reggeranno, gli empi, nel giudizio, né i peccatori nell assemblea dei giusti. Il Signore veglia sul cammino dei giusti, ma la via degli empi andrà in rovina. Canto al Vangelo: Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia! Cristo, Parola del Dio vivente, Porti la luce, guidi al Padre! Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia! Dal Vangelo secondo Luca (18, 9-14): In quel tempo Gesù disse questa parabola per alcuni che presumevano di essere giusti e disprezzavano gli altri: Due uomini salirono al tempio a pregare; uno era fariseo e l altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini: ladri, ingiusti, adulteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte la settimana e pago la decima di quanto possiedo. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemme- no alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore. Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato. Parola del Signore Lode a Te, o Cristo! (breve omelia del presidente) o di preparazione all'accoglienza del perdono Gesù ci ammonisce che dal di dentro, cioè dal cuore, nascono le cattive intenzioni, e tutto ciò che contamina l uomo. Raccogliamoci in noi stessi e riflettiamo. Ho la coscienza dei miei pensieri? Ho la consapevolezza che i miei pensieri sono parte di me? Ho controllo sui miei pensieri? Cantore: (ritornello) Signore, pietà! (breve pausa di riflessione) Signore, pietà! Quali sono i miei pensieri verso Dio? Lo penso veramente buono, misericordioso e che mi ama di amore infinito? O Lo penso piuttosto collerico, vendicativo e che gode nel vedere me e gli altri soffrire? ornello

4 Quali sono i miei pensieri verso la Chiesa? La penso come comunità viva cui appartengo? O la penso solo come dispensatrice di servizi? ornello Quali sono i pensieri verso me stesso? Mi penso migliore degli altri, più buono, più meritevole? Il mio pensiero va spesso alle capacità che non mi sono riconosciute? ornello Quali sono i miei pensieri verso gli altri? Li penso fratelli, o concorrenti? Mi costa pensarli compagni di viaggio nel reciproco aiuto? o della Riconciliazione individuale Prima di accostarci singolarmente al Sacerdote per l accusa delle colpe insieme eleviamo il nostro pensiero a Dio Padre, e con la preghiera che Gesù ci ha insegnato, diciamo insieme Padre nostro che sei nei cieli Presidente Guarda con occhi di bontà, o Signore, i Tuoi figli che si riconoscono peccatori e fa che, liberati da ogni colpa per il ministero della Tua Chiesa, rendano grazie al Tuo amore misericordioso. Per Cristo nostro Signore Assemblea Ora ciascuno si accosti al sacerdote per l'accusa dei peccati e per ricevere il perdono di Dio Riflessione per il ringraziamento Quando lo Spirito pone la sua dimora in un uomo, quest uomo non può più cessare di pregare, perché lo Spirito non cessa di pregare in lui. Sia che dorma, sia che vegli, la preghiera non si separa mai dalla sua anima. Sia che mangi o che beva, che riposi o che lavori l incenso della preghiera sale spontaneamente dal cuore. La preghiera in lui non è più legata ad un tempo determinato, è ininterrotta. Anche durante il sonno essa continua, ben nascosta,

5 giacché il silenzio di un uomo che è divenuto libero è in lui già preghiera. I suoi pensieri sono ispirati da Dio. Il più piccolo movimento del suo cuore è come una voce che, silenziosa e segreta, canta per l Invisibile. Isacco il Siro