Securilisse. manuale di montaggio CONFORME ALLA NORMA EN

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1 Securilisse manuale di montaggio CONFORME ALLA NORMA EN

2 Indice 1. INTRODUZIONE pag DAL PROGETTISTA ALL UTILIZZATORE pag INFORMAZIONI TECNICHE pag DESCRIZIONE PRODOTTO pag SCHEMA FUNZIONALE pag ELEMENTI MONTANTI/CORRIMANO pag ELEMENTI TRAVERSO pag FERMAPIEDE pag IMPIANTO pag DESCRIZIONE COMPONENTI pag MONTAGGIO pag RACCOMANDAZIONI pag MONTATORI pag KIT DI MONTAGGIO pag MOVIMENTAZIONE E STOCCAGGIO pag FASI pag FISSAGGIO BASE PER MONTANTE pag MONTAGGIO MONTANTE pag FISSAGGIO FERMAPIEDE pag FISSAGGIO RACCORDO A T E L SUL MONTANTE pag FISSAGGIO RACCORDO ARTICOLATO A T SUL MONTANTE pag FISSAGGIO CORRIMANO pag CREAZIONE GIUNZIONE CORRIMANO pag FISSAGGIO TRAVERSO pag CREAZIONE GIUNZIONI TRAVERSO pag FORMAZIONE ANGOLI SUL CORRIMANO pag FORMAZIONE ANGOLI SUL TRAVERSO pag CHIUSURA PARAPETTO A MURO pag CHIUSURA PARAPETTO CON TAPPI pag PIOMBATURA LINEA pag INSTALLAZIONE CARTELLO pag GARANZIE pag DURATA pag ESCLUSIONE pag LIMITAZIONI pag RESPONSABILITÀ pag RINNOVO pag VERIFICA E MANUTENZIONE pag FORO COMPETENTE pag RIFERIMENTI pag MANUALI pag NORMATIVE pag NORME TECNICHE pag NORMATIVE NAZIONALI pag NORMATIVE LOCALI pag SITI INTERNET pag. 30 2

3 manuale di montaggio 1. Introduzione Nei lavori svolti in luoghi ove esiste pericolo di caduta, al fi ne di consentire all operatore che deve eseguire le operazioni di manutenzione di muoversi agevolmente lungo l area di lavoro, va installato un sistema di sicurezza anticaduta. Il sistema in questione, oltre ad essere sicuro, deve essere ergonomico, cioè di comodo utilizzo per l operatore. Il sistema in questione deve essere previsto nell Elaborato Tecnico della Copertura (ETC) che viene redatto dal Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione (CSP), in accordo col progettista, e fa parte integrante sia del progetto sia del fascicolo tecnico dell opera. L ETC è quindi composto da diversi documenti, spettanti a differenti soggetti, in particolare: COORDINATORE/TECNICO: elaborati grafici con evidenziati i percorsi e gli accessi alla copertura, relazione tecnica con le soluzioni progettuali adottate, relazione di calcolo per supporti e fi ssaggi alla struttura. PRODUTTORE: certificazione del prodotto, manuale d installazione, di utilizzo e manutenzione. INSTALLATORE: dichiarazione di conformità delle opere eseguite. 1.1 Dal progettista all utilizzatore Nel rispetto dei punti indicati in precedenza, l obiettivo di SOMAIN Italia è quello di creare un filo diretto tra il progettista della linea vita e l utilizzatore finale, passando dal produttore e dall installatore, grazie alla seguente catena di passaggi: Studio della linea tramite software con interfaccia grafica di immediata comprensione e restituzione degli elementi costituenti l impianto (in alternativa alla consulenza del nostro ufficio tecnico). Fornitura degli elementi previsti per l intero sistema direttamente da SOMAIN Italia o dalla catena di rivenditori autorizzati. Installazione con facili procedure secondo il Manuale di Montaggio ad opera di installatori formati da SOMAIN Italia (oggetto del presente documento). Utilizzo della linea secondo il Manuale di Utilizzo. Rispetto della manutenzione prevista dal Manuale di Manutenzione. 3

4 2. Informazioni tecniche 2.1 Descrizione prodotto Il parapetto SECURILISSE è conforme alla norma UNI EN ISO che comprende i dispositivi di sicurezza di accesso permanenti al macchinario con scale, scale a castello e parapetti. La norma si applica anche alle scale, alle scale a castello e ai parapetti nella parte dell edificio in cui è installata la macchina, a condizione che la funzione principale di tale parte dell edificio sia di fornire i mezzi di accesso alla macchina. È un dispositivo di protezione collettiva e, come riportato nel D.lgs 81/2008, è da preferire alla protezione individuale in quanto l utilizzatore non deve avere particolare formazione e dotazione di DPI per il suo utilizzo. Si posiziona su coperture piane o con un inclinazione massima di 5, dotate o meno di veletta perimetrale, integrandosi con la struttura esistente in modo da riportare l altezza della protezione a 110 cm come previsto da normativa. Possono essere montati direttamente su struttura in conglomerato cementizio armato con attacchi in piano, a parete, a parete sporgente, sottocopertina adeguatamente dimensionati per sopportare i carichi previsti da normativa. Ne deriva che la struttura ricettiva deve essere in grado di sopportare tali carichi e tale resistenza deve essere garantita in fase progettuale o con verifiche direttamente sul posto. Può essere dritto o inclinato. È costituito da montanti e traversi in alluminio fi ssati ad apposite basi e la composizione tipo è montante ogni 150 cm e corrimano in sommità ad altezza dal piano di calpestio pari a 110 cm. La composizione si integra poi di un traverso e/o di un fermapiede. Nel primo caso quando la veletta sia inferiore a 60 cm, in quanto la distanza tra corrimano e traverso non può superare i 50 cm; nel secondo caso quando la veletta è assente, o inferiore a 15 cm, ed è necessario proteggere anche la caduta di materiale. Si possono superare anche angoli con apposti elementi snodati. Le tipologie di parapetti disponibili sono le seguenti: Parapetto fi ssato in piano, a parete, a parete sporgente e sottocopertina: con solo corrimano con corrimano e traverso con corrimano traverso e fermapiede Le versioni di parapetto sono disponibili con montanti dritti o inclinati di 30 rispetto alla verticale. Non esiste un numero massimo di operatori che possono accedere contemporaneamente sull area protetta con parapetti essendo un impianto di protezione collettiva. L unico vincolo è che l area non sia accessibile al pubblico ma solo a personale manutentore. Tutti i componenti sono in alluminio con la possibilità di verniciatura con vernice epossidica come fondo ed eventuale verniciatura del colore RAL desiderato. I parapetti in questione sono stati testati con prove sia statiche che dinamiche dall Ente Certificatore Apave e gli elementi utilizzati di volta in volta sono conformi a quelli testati. Segue una descrizione dettagliata del sistema. 4

5 manuale di montaggio 2.2 Schema funzionale 2.3 Elementi montanti/corrimano I montanti vengono montati ad interasse 150 cm in tutte le tipologie e gli elementi che lo contraddistinguono sono: base per montante ART. GCA11 (attacco in piano) o ART. GCA12 (attacco a parete) o ART. GCA13 (piastra di adattamento per attacco sottocopertina) profilo tubolare ovale ART. GCA1 (dritto o inclinato) giunzione corrimano ART. GCA2 manicotto d angolo verticale ART. GCA3 manicotto d angolo orizzontale ART. GCA4 raccordo a T montante-corrimano ART. GCA5 raccordo a L montante-corrimano ART. GCA6 raccordo corrimano-muro ART. GCA7 tappo in alluminio ART. GCA8 raccordo articolato a T montante-corrimano ART. GCA Elementi traverso Il traverso viene montato quando la veletta è presente è assente o inferiore a 60 cm e gli elementi che lo contraddistinguono sono: profilo tubolare tondo ART. GCA14 giunzione traverso ART. GCA15 manicotto d angolo ART. GCA16 raccordo traverso-muro ART. GCA27 tappo in plastica ART. BP Fermapiede Il fermapiede viene installato in mancanza della veletta per evitare la caduta di materiale oltre che della persona e gli elementi che lo contraddistinguono sono: fermapiede ART. GCA17 raccordo montante-fermapiede ART. GCA Impianto Oltre agli elementi propri del parapetto per la chiusura dell impianto e l identificazione dello stesso sono utilizzati: 1 cartello obbligatorio ART. A0 in prossimità di ogni accesso 1 piombino identifi catore ART. C35 5

6 2.7 Descrizione componenti Base per montante con attacco in piano ART. GCA11 La base per montante con l attacco in piano è utilizzata per fi ssare i montanti del parapetto direttamente alla struttura. Geometria: (vedi fi gura) Peso netto: 0,38 Kg Fissaggio: su struttura in conglomerato cementizio armato ogni 150 cm con barre M12 + resina epossidica Dotazione: 2 fori 14 per il fi ssaggio sulla struttura e 2 fori 5 filettati per l inserimento dei grani per il fissaggio del tubolare ovale del montante Base per montante con attacco a parete ART. GCA12 La base per montante con l attacco a parete è utilizzata per fi ssare i montanti del parapetto lateralmente alla veletta perimetrale sia esternamente che internamente. Geometria: (vedi fi gura) Distanzia il montante dalla veletta di 27,5 mm, quando è presente una copertina più sporgente, si integra l attacco a parete con un tubolare che consente di allontanare il montante dalla veletta (contattare l Ufficio Tecnico di SOMAIN Italia per le specifiche dell aggiunta) Peso netto: 0,50 Kg Fissaggio: su struttura in conglomerato cementizio armato ogni 150 cm con barre M12 + resina epossidica Dotazione: 2 fori 14 per il fi ssaggio sulla struttura e 2 fori 5 filettati per l inserimento dei grani per il fissaggio del tubolare ovale 6

7 manuale di montaggio Piastre di adattamento per attacco sottocopertina ART. GCA13 La piastra di adattamento per attacco sottocopertina è utilizzata quando non ci si può fi ssare direttamente alla struttura in quanto rivestita da lattoneria. Sostanzialmente la piastra viene fi ssata sotto la copertina e consente il fi ssaggio dell attacco a parete ART. GCA12. Materiale: Geometria: Peso netto: Fissaggio: Dotazione: acciaio inox variabile variabile su struttura in conglomerato cementizio armato ogni 150 cm con barre M12 + resina epossidica 2 fori 14 per il fi ssaggio sulla struttura e 2 fori 14 per il fissaggio dell attacco a parete ART. GCA12 7

8 Profi lo tubolare ovale ART. GCA1 Il profi lo tubolare ovale è utilizzato sia per i montanti che per il corrimano. Geometria: ovale 65 x 30 mm e spessore 2,5 mm a misura se usato come montante - in verghe da 3/6 m se usato come corrimano Peso netto: 0,90 Kg/m Fissaggio: con 2 appositi grani agli elementi, raccordi, manicotti Dotazione: nel caso in cui venga utilizzato come montante, nella composizione con traverso, è presente un foro 31 per consentire il passaggio del traverso Giunzione corrimano ART. GCA2 La giunzione per corrimano è utilizzata per ripristinare la continuità del profi lo ovale usato come corrimano. Geometria: ovale 60 x 25 mm e spessore 2,5 mm L = 150 mm Peso netto: 0,13 Kg Fissaggio: con 2 rivetti 4,8 x 10 ai tubolari ovali 8

9 manuale di montaggio Manicotto d angolo verticale ART. GCA3 Il manicotto d angolo verticale serve per collegare due profili tubolari ovali impiegati come corrimano con la possibilità di superare livelli di quota diversi secondo la geometria voluta. Geometria: (vedi fi gura) Peso netto: 0,43 Kg Fissaggio: con 2 spine elastiche 4 x 30 ai tubolari ovali Manicotto d angolo orizzontale ART. GCA4 Il manicotto d angolo orizzontale serve per collegare due profili tubolari ovali impiegati come corrimano realizzando un angolo secondo la geometria voluta. Geometria: (vedi fi gura) Peso netto: 0,47 Kg Fissaggio: con 2 spine elastiche 4 x 30 ai tubolari ovali 9

10 Raccordo a T montante-corrimano ART. GCA5 Il raccordo a T montante-corrimano serve per collegare i vari montanti intermedi, posizionati ogni 150 cm, con il profi lo del corrimano superiore. Geometria: (vedi fi gura) Peso netto: 0,33 Kg Fissaggio: ogni 150 cm con 2 appositi grani al corrimano con 1 apposito grano al montante Dotazione: 3 fori 5 fi lettati per l inserimento dei grani per il fissaggio dei tubolari ovali Raccordo a L montante-corrimano ART. GCA6 Il raccordo a L montante-corrimano serve per collegare i montanti d estremità con il profi lo del corrimano superiore. Geometria: (vedi fi gura) Peso netto: 0,42 Kg Fissaggio: con 1 apposito grano al corrimano con 1 apposito grano al montante Dotazione: 2 fori 5 fi lettati per l inserimento dei grani per il fissaggio dei tubolari ovali 10

11 manuale di montaggio Raccordo corrimano-muro ART. GCA7 Il raccordo corrimano-muro serve per fissare il corrimano superiore alle estremità dell impianto direttamente nella struttura. Geometria: (vedi fi gura) Peso netto: 0,11 Kg Fissaggio: con 2 tasselli meccanici 12 a parete con 1 rivetto 4,8 x 10 mm al corrimano Dotazione: 2 fori 12 per l inserimento dei fissaggi Tappo in alluminio ART. GCA8 Il tappo in alluminio serve per chiudere il profi lo ovale. Geometria: (vedi fi gura) Peso netto: 0,030 Kg Fissaggio: con 1 rivetto 4,8 x 10 al corrimano 11

12 Raccordo articolato a T montante-corrimano ART. GCA25 Il raccordo articolato a T montante-corrimano serve per collegare i vari montanti centrali, posizionati ogni 150 cm, con il profi lo del corrimano superiore con la possibilità di superare livelli di quota diversi. Geometria: (vedi fi gura) Peso netto: 0,47 Kg Fissaggio: con 2 appositi grani ai corrimano con 1 spina elastica 4 x 30 al montante Dotazione: 2 fori 5 fi lettati per l inserimento dei grani per il fissaggio dei tubolari ovali Profi lo tubolare tondo ART. GCA14 Il profi lo tubolare tondo è utilizzato per realizzare l elemento traverso qualora la veletta sia inferiore a 60 cm Geometria: tondo 30 e spessore 2 mm in verghe da 3/6 m Peso netto: 0,68 Kg/m Fissaggio: ogni 150 cm con 1 rivetto 4,8 x 30 ai montanti 12

13 manuale di montaggio Giunzione traverso ART. GCA15 La giunzione per corrimano è utilizzata per ripristinare la continuità del profi lo ovale usato come corrimano. Geometria: tondo 25 e spessore 2 mm L = 80 m Peso netto: 0,03 Kg Fissaggio: con 2 rivetti 4,8 x 10 ai tubolari tondi Manicotto d angolo ART. GCA16 Il manicotto d angolo serve per collegare due profi li tubolari tondi realizzando un angolo, sia in verticale che in orizzontale, secondo la geometria voluta. Geometria: (vedi fi gura) Peso netto: 0,13 Kg Fissaggio: con 2 spine elastiche 4 x 30 13

14 Raccordo traverso-muro ART. GCA27 Il raccordo traverso-muro serve per fi ssare il traverso alle estremità dell impianto direttamente nella struttura. Geometria: (vedi fi gura) Peso netto: 0,08 Kg Fissaggio: con 2 tasselli meccanici 12 a parete con 1 rivetto 4,8 x 10 mm al traverso Dotazione: 2 fori 12 per l inserimento dei fissaggi Tappo in plastica ART. BP30 Il tappo in plastica serve per chiudere il profilo tondo. Materiale: Geometria: Peso netto: Fissaggio: plastica (vedi fi gura) 0,003 Kg a pressione 14

15 manuale di montaggio Fermapiede ART. GCA17 Il fermapiede è impiegato quando la veletta è assente e serve oltre a proteggere la caduta degli operatori anche quella dei materiali. Geometria: (vedi fi gura) in verghe da 3 m Peso netto: 0,070 Kg Fissaggio: con 2 rivetti 4,8 x 10 mm ogni montante con o senza raccordo fermapiede-montante Raccordo fermapiede-montante ART. GCA20 Qualora il fermapiede è impiegato nella versione con attacco in piano è interposto, tra il montante e il fermapiede, questo elemento che consente il suo corretto fi ssaggio. Geometria: (vedi fi gura) Peso netto: 0,080 Kg Fissaggio: con 2 rivetti (1 per lato) 4,8 x 10 mm ogni montante 15

16 Cartello ART. A0 Il cartello deve essere affi sso obbligatoriamente ad ogni accesso alla zona messa in sicurezza. Materiale: Installazione: Contenuto: PVC ad ogni accesso tipo di linea, numero di serie, data entrata in servizio dell impianto, il nome del costruttore, il nome del distributore, il nome del rivenditore, il nome dell installatore Piombino identifi catore ART. C35 Il piombino identifi catore è unico per ogni impianto e deve essere posizionato all estremità della stessa. La numerazione è la stessa riportata sul cartello descritto in precedenza e nella certifi cazione che accompagna l impianto. Installazione: Contenuto: all estremità di ogni linea numero di serie 16

17 manuale di montaggio Barre M12 Le barre M12 servono per fissare, con l ausilio della resina epossidica bicomponente, le piastre di giunzione e intermedie direttamente sulla struttura in conglomerato cementizio armato. Composizione: barra 12 x rondella grover + dado il numero varia a seconda della geometria dell elemento da fissare Materiale: acciaio A4-70 Serraggio: 70 Nm Resina epossidica bicomponente ART. SRV300 La resina epossidica bicomponente ad alte prestazioni e rapido indurimento è utilizzata nell inserimento di barre fi lettate direttamente nella struttura. Per i dati tecnici e la modalità di utilizzo consultare la scheda tecnica del prodotto. Composizione: Contenuto: Peso: epossiacrilato/vinilestere senza stirene 300 ml a cartuccia 0,58 Kg a cartuccia 17

18 Tasselli meccanici M12 I tasselli meccanici M12 servono per fi ssare i raccordi corrimano-muro o traverso-muro alla parete. Composizione: vite M12 x 70 mm Materiale: acciaio inox 8,8 Serraggio: 70 Nm Grani I grani servono per fissare i le basi dei montanti, i raccordi a T e L montanti-corrimano ai tubolari ovali dei montanti. Composizione: vite M5 x 10 mm Materiale: acciaio inox 18-8 Serraggio: 5 Nm Rivetti 4,8 X 10 I rivetti 4,8 x 10 mm servono per fissare le giunzioni dei corrimano, i tappi in allumino dei corrimano e i fermapiede con i relativi raccordi (se necessari) ai montanti. Composizione: rivetto 4,8 x 12 mm Materiale: calotta in alluminio L = 10 mm e chiodo in acciaio inox Fissaggio realizzare un foro 5 sui materiali da fissare e fissare il rivetto con apposita rivettatrice Rivetti 4,8 X 30 I rivetti 4,8 x 30 mm servono per fi ssare i traversi ai montanti. Composizione: rivetto 4,8 x 30 mm Materiale: calotta in alluminio L = 30 mm e chiodo in acciaio inox Fissaggio realizzare un foro 5 sui materiali da fissare e fissare il rivetto con apposita rivettatrice Spina elastica 4 X 30 Le spine elastiche servono per fi ssare i manicotti d angolo orizzontali dei corrimano, i manicotti d angolo dei traversi e le giunzioni dei traversi. Composizione: spina elastica 4 x 30 mm Materiale: acciaio inox A2 Fissaggio realizzare un foro 4 sui materiali da fissare inserire con martello 18

19 manuale di montaggio 3. Montaggio 3.1 Raccomandazioni 3.2 Montatori 3.3 Kit di Montaggio Prima del montaggio si consiglia un sopralluogo in cantiere per verificare la reale situazione dell area su cui va montato l impianto e per controllare la rispondenza con l elaborato planimetrico della copertura in cui sono evidenziati tutti gli elementi dell impianto. Il montaggio deve avvenire nel rispetto delle misure di prevenzione degli infortuni secondo quanto previsto dal D.lgs 81/ Testo unico in materia di Sicurezza e di quanto indicato dalla norma di riferimento UNI EN ISO Il montaggio del parapetto SECURILISSE auspica la formazione dei posatori da parte di un tecnico interno per mettere in pratica le corrette metodologie di montaggio. I montatori affiliati ai partner di SOMAIN Italia hanno l obbligo di redigere il proprio Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) dal quale si evincono i rischi legati al montaggio dell impianto e le contromisure adottate per ridurre la probabilità che questi si verifichino. Le principali attrezzature da lavoro per realizzare un corretto montaggio sono: kit per fori: trapano a rotopercussione, scovolino, soffiatore, pistola per resina chiave dinamometrica per serrare i dadi sulle barre filettate chiave di Allen diam. 3 utensili a mano (pinza, chiavi varie, rivettatrice) 3.4 Movimentazione e stoccaggio 3.5 Fasi Si raccomanda, durante la movimentazione e lo stoccaggio di tutti i componenti l impianto, di prestare la massima attenzione per evitare di creare problemi di corrosione. Tutti i componenti sono sotto i 25 Kg, peso massimo consentito per la movimentazione manuale dei carichi da parte di un singolo operatore. Quando il peso dei componenti, specie di supporti speciali, supera tale valore, è necessario provvedere alla movimentazione con due operatori o con gru. Tali operazioni sono anch esse parte integrante del DVR. Le fasi descritte in questo capitolo sono valide per il montaggio della pura linea nella posizione desiderata e devono essere svolte in completa sicurezza, rispettando quindi le indicazioni contenute nel Piano Operativo di Sicurezza (POS) redatto dall installatore, in conformità al Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) redatto dal Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione (CSP) o dal Coordinatore della Sicurezza in fase d Esecuzione (CSE) qualora queste due fi gure siano presenti. Se la zona non è in completa sicurezza, è obbligatorio iniziare con l installazione dei punti di ancoraggio singoli per effettuare la risalita nella zona desiderata o utilizzare una linea vita temporanea. Dalle fasi di installazione di questa linea s intendono escluse tutte quelle operazioni che servono per preparare la zona di lavoro o per accedere alla stessa. 19

20 3.5.1 Fissaggio base per montante La prima procedura per il fi ssaggio del parapetto è il montaggio delle piastre di base con attacco in piano (ART. GCA11) o a parete (ART. GCA12), quest ultima con eventuale piastra di adattamento per attacco sottocopertina (ART. GCA13), in base alla tipologia del parapetto, con 2 barre M12 e resina epossidica bicomponente, come segue (N.B.: la posizione delle basi per i montanti è ogni 150 cm): praticare nella veletta un foro ø14 di lunghezza 8-10 cm con trapano a rotopercussione pulire lo stesso con apposito scovolino, facendolo roteare, e successivamente con pompetta manuale in modo da eliminare i residui di polvere dalle pareti del foro (ripetere l operazione più di una volta) inserire la resina epossidica bicomponente, lentamente, per evitare la formazione di bolle d aria inserire la barra fi lettata M12 praticando la rotazione della stessa dopo l indurimento della resina, che varia a seconda della temperatura di applicazione, posizionare la base per il montante inserire la rondella grower e il dado sulla barra fi lettata serrare il dado applicando una coppia di 70 Nm N.B.: il fi ssaggio del parapetto può anche essere effettuato con tasselli meccanici in relazione all altezza del parapetto. La valutazione del fi ssaggio corretto può essere fatta dall Ufficio Tecnico di SOMAIN Italia srl o da un Tecnico abilitato Montaggio montante Dopo l istallazione delle basi per i montanti si procede con l inserimento dei tubolari ovali (ART. GCA1) tagliati a misura aventi funzione di montanti, come segue: posizionare il tubolare ovale dell altezza voluta all interno dell apposita sede della base e inserire i 2 grani ø5 nei fori fi lettati delle basi serrare i grani applicando una coppia di 5 Nm 20

21 manuale di montaggio Fissaggio fermapiede Dopo l installazione del montante si procede con l installazione del fermapiede (ART. GCA17) in particolare nel caso di fi ssaggio in piano dove si deve utilizzare l apposito raccordo montante-fermapiede (ART. GCA20), obbligatorio quando al veletta è inferiore ai 15 cm, come segue: far scivolare sul montante il raccordo montante-fermapiede fino al contatto con la base forare il montante e il raccordo con foro ø5 passante inserire 2 rivetti (1 per lato) 4,8 x 10 mm per fi ssare gli elementi posizionare il fermapiede a contatto con il raccordo appena montato e a contatto con il piano di calpestio e forare entrambi gli elementi con 2 fori ø5 inserire i 2 rivetti 4,8 x 10 mm per fi ssare gli elementi Fissaggio raccordo a T e L sul montante In sommità ai montanti appena installati vanno inseriti i raccordi montanti-corrimano a T (ART. GCA5) sui montanti centrali e i raccordi montanti-corrimano a L (ART. GCA6) sul montante terminale, come segue: calzare il raccordo sul montante in modo da ottenere l altezza totale del parapetto pari a 110 cm dal piano di calpestio inserire 1 grano ø5 nel foro filettato dei raccordi posizionato nella parte verticale degli stessi serrare i grani applicando una coppia di 5 Nm 21

22 3.5.5 Fissaggio Raccordo articolato a T sul montante In sommità ai montanti appena installati vanno inseriti i raccordi articolati montanti-corrimano a T (ART. GCA25) sui montanti centrali in modo da superare dislivelli di quota, come segue: infi lare il raccordo nel montante verticale in modo da ottenere l altezza totale del parapetto pari a 110 cm dal piano di calpestio forare il montante e il raccordo nella parte più appuntita con 1 foro ø4 e inserire la spina elastica 4 x 30 mm con un martello Fissaggio corrimano Dopo l inserimento di tutti i raccordi si inserisce il tubolare ovale (ART. GCA1) avente la funzione di corrimano, come segue: infi lare il profi lo ovale all interno dei raccordi a T e a L visti in precedenza fi ssarlo ai raccordi a T inserendo i 2 grani nei fori fi lettati dei raccordi posizionati nella parte orizzontale degli stessi fi ssarlo ai raccordi a L inserendo 1 grano nel foro fi lettato dei raccordi posizionato nella parte orizzontale degli stessi serrare i grani applicando una coppia di 5 Nm N.B.: attenzione che prima di fi ssare tutti i raccordi si deve procedere con l inserimento dell elemento di giunzione del corrimano (ART. GCA2) per ripristinare la continuità dello stesso come indicato al punto successivo. 22

23 manuale di montaggio Creazione giunzioni corrimano Fissaggio traverso Per ripristinare la continuità del corrimano si procede con l inserimento all interno di due verghe consecutive della giunzione del corrimano (ART. GCA2), come segue: inserire la giunzione del corrimano per metà nella prima verga forare il corrimano e la giunzione dal basso con 1 foro ø5 inserire 1 rivetto 4,8 x 10 mm per fi ssare gli elementi inserire sulla metà della giunzione rimanente l altra verga del corrimano forare il corrimano e la giunzione dal basso con 1 foro ø5 inserire 1 rivetto 4,8 x 10 mm per fi ssare gli elementi Il passo successivo è l inserimento del tubolare tondo ø30 (ART. GCA14) avente funzione di traverso, come indicato: infi lare il profi lo tondo all interno dell apposito foro a misura presente sui montanti forare il montante e il traverso con 1 foro ø5 passante inserire 1 rivetto 4,8 x 30 mm per fi ssare gli elementi N.B.: attenzione che prima di fi ssare tutti i raccordi si deve procedere con l inserimento dell elemento di giunzione del traverso (ART. GCA15) per ripristinare la continuità dello stesso come indicato al punto successivo. 23

24 3.5.9 Creazione giunzioni traverso Per ripristinare la continuità del traverso si procede con l inserimento all interno di due verghe consecutive della giunzione del traverso (ART. GCA15), come segue: inserire la giunzione del traverso per metà nella prima verga forare il traverso e la giunzione dal basso con 1 foro ø5 inserire 1 rivetto 4,8 x 10 mm per fi ssare gli elementi inserire sulla metà della giunzione rimanente l altra verga del traverso forare il traverso e la giunzione dal basso con 1 foro ø5 inserire 1 rivetto 4,8 x 10 mm per fi ssare gli elementi Formazione angoli sul corrimano Qualora lo sviluppo del corrimano presenti un cambio di direzione sull orizzontale di qualsivoglia inclinazione si procede con l inserimento dei manicotti d angolo orizzontale (ART. GCA4), se è necessario superare dei cambi di quota si procede con l inserimento dei manicotti d angolo verticale (ART. GCA3). Pur cambiando gli elementi le procedure sono le stesse: inserire il manicotto d angolo in un elemento di corrimano forare il corrimano e il manicotto con 1 foro ø4 nella parte appuntita inserire 1 spina elastica 4 x 30 mm per fi ssare gli elementi inserire il manicotto d angolo nell altro elemento di corrimano forare il corrimano e il manicotto con 1 foro ø4 nella parte appuntita inserire 1 spina elastica 4 x 30 mm per fi ssare gli elementi 24

25 manuale di montaggio Formazione angoli sul traverso Qualora lo sviluppo del parapetto presenti un cambio di direzione sull orizzontale o sia necessario superare dei cambi di quota si procede con l inserimento dei manicotti d angolo (ART. GCA16) per i traversi. Pur cambiando la modalità di intervento le procedure sono le stesse: inserire il manicotto d angolo in un elemento di traverso forare il traverso e il manicotto con 1 foro ø4 inserire 1 spina elastica 4 x 30 mm per fi ssare gli elementi inserire il manicotto d angolo nell altro elemento di traverso forare il traverso e il manicotto con 1 foro ø4 inserire 1 spina elastica 4 x 30 mm per fi ssare gli elementi N.B.: le stesse operazioni possono essere effettuate anche con le spine elastiche viste in precedenza avendo l accortezza che il foro da effettuare è ø4 e l inserimento avviene con un martello Chiusura parapetto a muro Qualora le estremità del parapetto possono essere fi ssate direttamente a muro, si inserisce sul corrimano il raccordo corrimano-muro (ART. GCA7) e sul traverso il raccordo traverso-muro (ART. GCA27). Pur cambiando gli elementi le procedure sono le stesse: praticare nel muro un foro ø14 di lunghezza 8-10 mm con trapano a rotopercussione pulire lo stesso con apposito scovolino, facendolo roteare, e successivamente con pompetta manuale in modo da eliminare i residui di polvere dalle pareti del foro (ripetere l operazione più di una volta) inserire la resina epossidica bicomponente, lentamente, per evitare la formazione di bolle d aria inserire la barra fi lettata M12 praticando la rotazione della stessa dopo l indurimento della resina, che varia a seconda della temperatura di applicazione, posizionare la base per il montante inserire la rondella grower e il dado sulla barra fi lettata serrare il dado applicando una coppia di 70 Nm inserire il corrimano sul raccordo (traverso) a muro forare il corrimano (traverso) e il raccordo dal basso con 1 foro ø5 inserire 1 rivetto 4,8 x 10 mm per fi ssare gli elementi 25

26 Chiusura parapetto con tappi Qualora le estremità del parapetto rimangono libere e non vengono fissate a muro non terminano con un montante, si inserisce sul corrimano il tappo in alluminio (ART. GCA8) e sul traverso il tappo in plastica (ART. BP30), come segue: inserire il tappo in alluminio nel profi lo del corrimano forare il corrimano e il tappo dal basso con 1 foro ø5 inserire 1 rivetto 4,8 x 10 mm per fi ssare gli elementi inserire il tappo in plastica sul traverso a pressione Piombatura linea La piombatura della linea consiste nel posizionare il piombino identificativo ART. C35 nel modo seguente: inserire il piombino identifi catore in corrispondenza del punto iniziale del parapetto Installazione cartello La chiusura dell installazione si completa con il montaggio del cartello (ART. A0), obbligatorio in corrispondenza di ogni accesso, riportante le informazioni descritte in precedenza. 26

27 manuale di montaggio 4. Garanzie 4.1 Durata È accordata una garanzia di 10 anni, dalla data della bolla di consegna, su tutti i pezzi in alluminio che costituiscono i nostri impianti a rotaia SECURILISSE. 4.2 Esclusione La garanzia sarà accordata solamente se: il materiale è stato posato e utilizzato in conformità alle istruzioni di montaggio e alle istruzioni tecniche di SOMAIN Italia il materiale fornito è stato interamente pagato La garanzia non sarà accordata nel caso in cui: i nostri prodotti siano in acciaio galvanizzato o zincato i nostri prodotti di sicurezza comprendano pezzi o accessori di provenienza esterna: in questo caso la garanzia accordata sarà quella del fornitore di suddetti pezzi La garanzia è esclusa quando il vizio risulta causato: da un intervento o una modifica effettuati all impianto originale senza autorizzazione scritta del costruttore/distributore da un utilizzazione anomala e non conforme alla destinazione dell attrezzatura da un installazione difettosa non conforme ai disegni o alle regole dell arte dalla mancata comunicazione da parte del cliente di speciali condizioni (inquinamento, temperatura, numero di utenti, ecc.) di utilizzo dell attrezzatura dalla sottostima della resistenza del supporto che genera la distruzione o la non conformità delle nostre attrezzature dall aggiunta ai nostri sistemi di pezzi prodotti dall acquirente o di altra provenienza rispetto a SOMAIN Securité. Tutte le nostre linee vita devono essere di provenienza Somain o fabbricate con il nostro consenso, sulla base dei nostri progetti da un evento di forza maggiore o qualsiasi evento al di fuori del controllo del venditore come guerre, fulmini, ecc. 4.3 Limitazioni In tutti i casi la nostra garanzia si limita alla sostituzione o alla riparazione degli elementi o delle attrezzature riconosciute formalmente difettose dal nostro servizio tecnico. Se la riparazione è affi data a terzi, essa potrà essere effettuata solamente previa accettazione da parte di SOMAIN Sécurité del preventivo di riparazione. Tutte le restituzioni di attrezzature dovranno avvenire con il consenso di SOMAIN Sécurité. La garanzia si applica solamente agli elementi resi e non copre perciò le spese di rimozione e re-installazione dell attrezzatura nel gruppo in cui è integrata. La riparazione, la sostituzione o la modifica dei pezzi o delle attrezzature durante il periodo di garanzia può determinare l estensione della garanzia stessa. 27

28 4.4 Responsabilità SOMAIN Sécurité sarà responsabile, alle condizioni del diritto comune, relativamente ai danni materiali cagionati dalla sua attrezzatura o dal suo personale. Le riparazioni dei danni materiali imputabili al venditore sono espressamente limitate a una somma che non eccederà il valore dell attrezzatura coinvolta, oggetto dell ordine. Per espressa convenzione, il venditore e il cliente rinunciano reciprocamente a richiedere la riparazione dei danni indiretti e immateriali di qualsiasi natura, quali perdite d esercizio, mancato guadagno, spese di ritardo, sollecito, rimozione e re-installazione dell attrezzatura, perdita di contratti futuri, ecc. 4.5 Rinnovo La presente garanzia di 10 anni potrà essere rinnovata su richiesta del cliente, dopo un sopralluogo tecnico effettuato a titolo oneroso dai nostri servizi sulle attrezzature installate. 4.6 Verifica e manutenzione Per quanto possibile, prima di ogni impiego, procedere a un esame visivo dei componenti del impianto. In caso di dubbio, fare effettuare un controllo dalla società installatrice, da un ente di controllo o da una persona addetta alla manutenzione, abilitata e competente per tale tipo di intervento. L impianto SECURILISSE non necessita di manutenzione, ma di un ispezione visiva annuale delle piombature atte a garantire l integrità del sistema da parte di una persona diversa dall utilizzatore. Qualora lo si ritenga necessario esiste la possibilità di effettuare tale ispezione da parte di nostra persona abilitata e competente per tale tipo di intervento. In caso di una caduta l impianto deve essere oggetto di manutenzione obbligatoria da parte di persona abilitata e competente, diversa dagli utilizzatori del dispositivo. 4.7 Foro competente La legge applicabile è quella italiana e il Foro competente è quello di Bergamo (Italia) e avrà giurisdizione esclusiva su eventuali controversie derivanti da, o comunque connesse, con i prodotti oggetto del presente manuale. 28

29 manuale di montaggio 5. Riferimenti 5.1 Manuali Manuale di Manutenzione 5.2 Normative Norme tecniche UNI EN 795:2002 Protezione contro le cadute dall alto - Dispositivi di ancoraggio - Requisiti e prove (recepimento della norma europea EN 795:1996 e aggiornamento A1:2000) UNI EN ISO :2003 Mezzi di accesso permanente al macchinario - Sicurezza del macchinario - Scale, scale a castello, parapetti (recepimento della norma europea EN ISO :2001) Normative nazionali Normative locali D.LGS. 81/2008 e successive modifiche e integrazioni Testo unico in materia di Sicurezza CIRC. 4/SAN/2004 della Regione Lombardia Aggiornamento del Titolo III del Regolamento Locale d Igiene, recepimento dell integrazione al Titolo III del R.L.I. redatto dall ASL di Bergamo D.P.G.R. N.62 DEL della Regione Toscana Regolamento di attuazione dell art.82, comma 16 della L.R. n.1 del relativa alle istruzioni tecniche sulle misure preventive e protettive per l accesso, il transito e l esecuzione dei lavori in quota in condizioni di sicurezza CIRC. N.191 DEL della Regione Toscana Indicazioni per l applicazione del D.P.G.R. n.62 del LINEE GUIDA DELL APRILE 2007 della Regione Veneto Istruzioni tecniche sulle misure preventive e protettive per l accesso, il transito e l esecuzione dei lavori in quota in condizioni di sicurezza 29

30 5.3 Siti Internet Sito uffi ciale della Casa produttrice francese Sito uffi ciale della Casa importatrice esclusivista per l Italia Sito dell Ente nazionale italiano di unifi cazione 30

31 manuale di montaggio Stralcio normativa D.Lgs. 81/08 e S.m.i.: lavori in quota Capo II Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni e nei lavori in quota SEZIONE I - CAMPO DI APPLICAZIONE Art Attività soggette 1. Le norme del presente capo si applicano alle attività che, da chiunque esercitate e alle quali siano addetti lavoratori subordinati o autonomi, concernono la esecuzione dei lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione o equipaggiamento, la trasformazione, il rinnovamento o lo smantellamento di opere fi sse, permanenti o temporanee, in muratura, in cemento armato, in metallo, in legno o in altri materiali, comprese le linee e gli impianti elettrici, le opere stradali, ferroviarie, idrauliche, marittime, idroelettriche, di bonifi ca, sistemazione forestale e di sterro. Costituiscono, inoltre, lavori di costruzione edile o di ingegneria civile gli scavi, ed il montaggio e lo smontaggio di elementi prefabbricati utilizzati per la realizzazione di lavori edili o di ingegneria civile. Le norme del presente capo si applicano ai lavori in quota di cui al presente capo e ad in ogni altra attività lavorativa. [.] Art Definizioni 1. Agli effetti delle disposizioni di cui al presente capo si intende per lavoro in quota: attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2 m rispetto ad un piano stabile. [.] SEZIONE II - DISPOSIZIONI DI CARATTERE GENERALE Art Obblighi del datore di lavoro nell uso di attrezzature per lavori in quota 1. Il datore di lavoro, nei casi in cui i lavori temporanei in quota non possono essere eseguiti in condizioni di sicurezza e in condizioni ergonomiche adeguate a partire da un luogo adatto allo scopo, sceglie le attrezzature di lavoro più idonee a garantire e mantenere condizioni di lavoro sicure, in conformità ai seguenti criteri: a) priorità alle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale; b) dimensioni delle attrezzature di lavoro confacenti alla natura dei lavori da eseguire, alle sollecitazioni prevedibili e ad una circolazione priva di rischi. [.] 5. Il datore di lavoro, in relazione al tipo di attrezzature di lavoro adottate in base ai commi precedenti, individua le misure atte a minimizzare i rischi per i lavoratori, insiti nelle attrezzature in questione, prevedendo, ove necessario, l installazione di dispositivi di protezione contro le cadute. I predetti dispositivi devono presentare una configurazione ed una resistenza tali da evitare o da arrestare le cadute da luoghi di lavoro in quota e da prevenire, per quanto possibile, eventuali lesioni dei lavoratori. I dispositivi di protezione collettiva contro le cadute possono presentare interruzioni soltanto nei punti in cui sono presenti scale a pioli o a gradini. [.] Art Sistemi di protezione contro le cadute dall alto 1. Nei lavori in quota qualora non siano state attuate misure di protezione collettiva come previsto all articolo 111, comma 1, lettera a), è necessario che i lavoratori utilizzino idonei sistemi di protezione composti da diversi elementi, non necessariamente presenti contemporaneamente, quali i seguenti: a) assorbitori di energia; b) connettori; c) dispositivo di ancoraggio; d) cordini; e) dispositivi retrattili; f) guide o linee vita flessibili; g) guide o linee vita rigide; h) imbracature. 2. Il sistema di protezione, certifi cato per l uso specifi co, deve permettere una caduta libera non superiore a 1,5 m o, in presenza di dissipatore di energia a 4 metri. 3. Il cordino deve essere assicurato, direttamente o mediante connettore lungo una guida o linea vita, a parti stabili delle opere fisse o provvisionali. 31

32 24030 Brembate di Sopra (BERGAMO) - Italy tel fax info@somainitalia.it Securilisse è un ampia gamma di parapetti che assicurano una protezione collettiva conforme alle norme vigenti. Gli elementi di Securilisse Alu sono leggeri e robusti e permettono il montaggio del parapetto in maniera semplice e veloce, senza necessità di effettuare saldature o altre lavorazioni particolari. I parapetti Securilisse sono composti da un corrimano orizzontale, una traversina intermedia e, dove serve, una tavola fermapiede, il tutto sorretto da montanti verticali fi ssati o appoggiati alla struttura. Esistono diverse versioni di parapetti Securilisse in funzione della confi gurazione della zona da mettere in sicurezza.

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