Sem. N tyiy&qi C. O^oS-Zoi> oggi CanecHicre REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL TRIBUNALE DI TERMINIIMERESE SEZIONE PENALE

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1 Sem. N tyiy&qi C R.G.N.R. 3155/10 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL TRIBUNALE DI TERMINIIMERESE SEZIONE PENALE in composizione monocratica, in persona della dr.ssa Sara Marino, alla udienza del 16 dicembre 2016 ha pronunciato e pubblicato, mediante lettura del dispositivo, la seguente R.G.T. 816/12 SENTENZA In data 16/12/2016 Depositata in Cancelleria oggi CanecHicre O^oS-Zoi> nei confronti di: SENTENZA U^H N^^^l, nato a in data / /! Comunicata al Procuratore generale Il Il Cancelliere difeso di fiducia dall' Aw. Giuseppe Piazza IMPUTATO Sentenza divenuta irrevocabile Il Inviato estratto alla Procura Per esecuzione II N. Del campione penale. Fatta scheda casellario Il Il Cancelliere.

2 in ordine al seguente fatto-reato: IMPUTATO - reato p. e p. dall 'art 483 c.p, perché, falsamente^ denunciava presentandosi in più circostanze (26/01/2009,11/03/2009 e 30/04/2010) presso la Stazione Ce di Venti miglia di Sicilia, di aver smarrito la patente di guida nr.pa c t categoria D, rilasciata dalla MTC il 23/06/1999 Ventimiglia di Sicilia acc. Il IL

3 CONCLUSIONI Il pubblico ministero chiedeva la condanna dell'imputato alla pena di mesi quattro dì reclusione La difesa chiede pronunciarsi l'assoluzione perché il fatto non sussiste o non costituisce reato; in subordine, emettersi sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione e per tenuità del fatto

4 Proc. n. 816/12 R.G. Trib. FATTO E DIRITTO Con decreto di citazione a giudizio emesso dal P.M. in data 04/04/2012 U N era tratto a giudizio per rispondere del reato di falso ideologico ascrittogli in rubrica. Nel corso del procedimento venivano escussi i testi addotti da entrambe le parti e veniva acquisita documentazione; r imputato, inoltre, rendeva Tesarne. Indi, all'udienza del 16/12/2016, dichiarata chiusa l'istruttoria dibattimentale, le parti rassegnavano le rispettive conclusioni, come in epigrafe riportate. All'imputato viene contestato di aver denunciato falsamente lo smarrimento della patente di guida, presentandosi in più circostanze (26/01/2009, 11/03/2009 e 30/04/2010) presso la Stazione dei Carabinieri di Ventimìglia per dichiarare di aver smarrito la patente. Va, innanzitutto, premesso che la contestazione non appare di facile ed univoca interpretazione. Non è, infatti, chiaro se la falsità ideologica contestata: all'imputato consisterebbe nel fatto che sarebbe stato denunciato lo smarrimento di cose già denunciate smarrite (in quanto l'imputato con la seconda denuncia dell'i 1/03/2009 avrebbe denunciato lo smarrimento della patente dì guida, già denunciata smarrita con la prima denuncia del 26/01/2009 e che successivamente con la terza denuncia del 30/04/2010 avrebbe denunciato lo smarrimento della'patente di guida, già denunciata smarrita nella seconda denuncia del 26/01/2009) oppure nel fatto che sarebbe stata denunciata la perdita di documenti in realtà mai smarriti (ed in questo caso, la falsità investirebbe tutt'e tre le denunce). Seppur gli ufficiali di p.g. escussi in dibattimento abbiano riferito di aver comunicato la notizia di reato alla Procura della Repubblica poiché risultavano plurime denunce di smarrimento della stessa patente di guida da parte dell'imputato, e non perché avessero accertato che la patente dell'umnon era stata in realtà smarrita, vi è da chiarire che non può ritenersi punibile per falso ideologico colui che presenta in tempi diversi più denunce di smarrimento del medesimo documento, per il sol fatto che denuncia più volte lo stesso fatto. Potrebbe, al più ritenersi, che colui che ritrova un documento, di cui aveva denunciato lo smarrimento, sia tenuto a presentarsi alle forze dell'ordine per denunciarne l'avvenuto ritrovamento, in modo da poter utilizzare l'originale del documento ritrovato; la violazione di tale dovere non riveste, tuttavia, carattere penale. Il falso ideologico punito invece dal codice penale potrebbe, semmai, configurarsi allorché l'agente denunci falsamente di avere smarrito un documento, di cui sia invece nella piena e consapevole disponibilità.

5 Proc. n. 816/12 R.Cì.Trib. Fatta questa doverosa premessa in ordine all'incertezza della contestazione mossa all'imputato, che incide evidentemente anche sull'esercizio del diritto dì difesa, giova rilevare che l'art. 483 c.p. punisce chiunque attesta falsamente al pubblico ufficiale, in un atto pubblico, fatti dei quali l'atto è destinato a provare la verità. Nella specie, non è stata dimostrata la falsità dello smarrimento oggetto delle diverse denunce sporte dall'imputato e non è stato cioè provato che nj^ avesse denunciato di avere smarrito la patente di guida, di cui in realtà era in possesso, Peraltro, l'imputato, sottoponendosi ad esame, ha spiegato che nella denuncia di smarrimento sporta Ti 1/03/2009 aveva semplicemente inteso integrare la denuncia del gennaio precedente, dichiarando di avere smarrito, oltre alla patente, anche il CQC, ovvero l'autorizzazione alla guida dei mezzi pesanti. Ed effettivamente, nella denuncia del marzo del 2009, risulta denunciato lo smarrimento anche di detto documento. Non si comprende, peraltro, quale interesse avrebbe avuto l'imputato a denunciare una seconda volta lo smarrimento della patente di guida, visto che il certificato provvisorio di guida rilasciatogli in occasione della prima denuncia era ancora valido ed efficace (avendo, infatti, durata di 90 giorni). Inoltre, dall'esame dei Carabinieri in servizio presso la Stazione di Vcntimiglia, che hanno raccolto le prime due denunce, e emerso che la prima denuncia sporta dall'imputato il 26/01/2009 non era stata regolarmente registrata dal sistema per un errore di tipo informatico e che, se fosse stata correttamente inserita, il sistema avrebbe automaticamente bloccato l'inserimento di una seconda denuncia di smarrimento del medesimo documento. Può, pertanto, ritenersi verosimile che l'imputato, in occasione della denuncia dell' I 1/03/2009, avesse inteso soltanto integrare la prima denuncia, specificando di avere smarrito anche il certificato per la guida dei mezzi pesanti e che, per un mero errore : del sistema informatico, era stato inserito anche lo smarrimento della patente di guida. Quanto all'ultima denuncia di smarrimento sporta in data 03/04/2010, la difesa ha sostenuto che detta denuncia non era falsa, in quanto l'imputato dopo V11/03/2009 aveva ritrovato i documenti denunciati smarriti e che successivamente li aveva nuovamente perduti. 1 testi della difesa escussi in dibattimento hanno confermato tale ricostruzione, con la conseguenza che non può ritenersi raggiunta la prova della falsità dello smarrimento. 2

6 Proc. n. 816/12 R.G. Trib. Va, infine, rilevato che dalle prove raccolte noni è emerso che la patente di guida rilasciata all'imputato fosse stata sospesa o revocata, sicché l'imputato non aveva alcuna ragione per denunciarne lo smarrimento. In conclusione, deve pervenirsi ad una sentenza di assoluzione dell'imputato, ai sensi dell'art, 530, secondo comma, c.p.p., non essendo stata raggiunta, al di là di ogni ragionevole dubbio, la prova del dolo del delitto di falso ideologico. P.Q.M. Visti gli articoli in epigrafe, 530, secondo comma, c.p:p.; assolve U. dal reato in rubrica ascrìttogli perché il fatto non costituisce reato. Visto l'art. 544 c.p.p.; indica in giorni 60 il termine per il deposito della motivazione. Termini Imerese, 16/12/2016, Li Giudice 3