Loredana detta La Molesta navigava in internet e sgranocchiava, chattava con gli amici e si ingozzava di patatine fritte, senza un pensiero al mondo.

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Natalia Palla
8 anni fa
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2 Loredana detta La Molesta navigava in internet e sgranocchiava, chattava con gli amici e si ingozzava di patatine fritte, senza un pensiero al mondo. - Che schifo. Sei veramente disgustosa - disse una voce. Molesta alzò la testa dallo schermo. Chi aveva parlato? Era sola nella sua stanza. Si leccò le dita guardandosi intorno, perplessa. - BLEAH!!! Non osare toccarmi adesso! Tieni la tua saliva lontana dal MIO schermo! Molesta fissò di nuovo lo smartphone, che stava vibrando tutto. Era apparsa una specie di faccia schiacciata contro il vetro, dall'interno. - Ma... sei un video? Come fai a vedermi? Sei su Whatsapp? - chiese lei. - Macché Whatsapp! Sono l'upgrade del software e ho tre desideri inclusi - rispose la faccia. - Ma non so se te li meriti. Quelle dita unte... insomma, questo è un TOUCH, potresti anche evitare! - Quindi sei una specie di genio del telefonino? - chiese ancora Molesta, interessata. - Mi piace che mi chiami genio - rispose il telefonino, vibrando d'orgoglio - Ho anche una fantastica App per imparare l'inglese. Oppure i tre desideri. Cosa scegli? - Di sicuro i tre desideri! - esclamò Molesta, già pensando a cosa poteva ordinare. - Te lo dico da amico: i tre desideri vanno sempre a finire male. Invece con l'inglese ti garantisci un futuro. Sei sicura della tua scelta? - sondò il genio con un sospiro. - Sicurissima! Voglio esprimere tre desideri, subito! - Come vuoi. Sappi però che non posso far apparire oggetti, tipo una friggitrice nuova, e non posso resuscitare i morti. Ora vai a lavarti le mani. E sgrassami lo schermo, per favore. Dopo essersi lavata le mani, tornò nella sua stanza dove si trovava lo smartphone, quando all improvviso la mamma piombò in camera, urlando: Hai finito i compiti? Rimetti in ordine la tua stanza! Raccogli quelle briciole! Smetti di ingozzarti di patatine!. Loredana, in quel momento, pensò che avrebbe voluto crearsi un proprio mondo, dove poter lasciare ovunque libri, vestiti, oggetti e dove poter fare tutto ciò che desiderava, quando desiderava. Ad un tratto, una voce la distolse dai suoi pensieri: Allora i tre desideri?, era di nuovo il genio del telefonino. Loredana, senza pensarci due volte, espresse il primo desiderio: chiese di poter vivere in un luogo remoto e solitario, un mondo tutto suo, senza altra anima viva. Lo smartphone esaudì immediatamente il desiderio e Loredana fu trasportata nel mitico, remoto e cubico mondo di Minecraft, costituito solamente da alberi, sabbia e acqua. Presa dallo stupore e dalla felicità, Loredana iniziò ad osservare il paesaggio intorno a sé ed il suo nuovo corpo anch esso fatto di cubetti, come tutto il resto. La prima cosa che vide fu un immensa distesa di cubi di sabbia, acqua e pietra. In quella sconfinata solitudine, la fanciulla fece un grande volteggio su se stessa, esclamando sbalordita:<< Wow!>>; si sentiva finalmente libera.

!! Non osare toccarmi adesso! Tieni la tua saliva lontana dal MIO schermo! Molesta fissò di nuovo lo smartphone, che stava vibrando tutto.

4 Loredana, che come tutti i suoi coetanei conosceva alla perfezione le regole del videogioco, non rimase con le mani in mano, ma decise di accedere all inventario e cominciò a costruire la casa dei propri sogni, in cui immaginava che avrebbe vissuto. Si occupò del pavimento in parquet molto chiaro, poi costruì le facciate: tre rivestite di mattoni ed una tutta di vetro. Finito il piano terra, passò al primo piano dove costruì la sua stanza, dotata di un televisore a muro di 120 pollici, il cui telecomando sarebbe stato in suo pieno controllo. Fin da piccola la ragazza aveva amato i seminterrati e così decise che la sua nuova casa ne avrebbe avuto uno. Loredana lo arredò alla moda, appese al muro poster dei suoi cantanti e ballerine preferiti ed installò delle slot machines, per adibire questa stanza a sala giochi. Inoltre, costruì il giardino che aveva sempre sognato, con un enorme piscina, che avrebbe potuto usare solo lei, senza che i suoi genitori le dicessero quando entrare e quando uscire. In seguito, volle realizzare una specie di ippodromo dove i suoi cavalli avrebbero corso, per poi fare ritorno nell ampio recinto, che Loredana aveva realizzato per loro a fianco di quello delle galline. Loredana amava molto gli animali, ma i suoi genitori non le avevano mai permesso di averne. I recinti per gli animali racchiudevano immense distese erbose, delimitate da dei paletti di legno ben distanziati, che consentissero di far cadere delicatamente all interno degli zuccherini e delle carote per i cavalli e per gli altri animali. Loredana aveva anche dei cani, che un tempo erano lupi che la ragazza aveva dolcemente addomesticato e che la sera rientravano a casa con lei per la cena, che li attendeva: un immenso e goloso osso. Tra questi vi era un dolce lupetto, che era solito guardare Loredana con la testa inclinata e con occhioni dolci e lucidi. Era piccolo e tenero, aveva il dorso grigio scuro, il petto biancastro e le orecchie a punta. Adorava l osso che Loredana teneva in mano per addestrarlo e amava giocare con lei. Loredana, un giorno, agganciò una targhetta al suo collare e lo chiamò Fluffy. Dopo aver costruito la casa ed i recinti, Loredana, non ancora soddisfatta, iniziò ad organizzare all esterno un percorso di montagne russe fatte di cristallo rosso con bulloni d oro, alte 30 metri e con delle carrozze che procedevano a una velocità supersonica attraverso giri della morte, tornado intrecciati e lungo discese mozzafiato. Si divertiva moltissimo nella sua nuova casa-parco giochi, provava emozioni inesprimibili percorrendo a tutta velocità il tracciato delle montagne russe, correndo all aria aperta con i suoi animali ed, infine, tuffandosi al tramonto in piscina. La ragazza, inoltre, non aveva scordato che nel mondo di Minecraft, era possibile volare, così un pomeriggio decise di provare anche quest esperienza e lentamente si innalzò in aria; inizialmente provò molta paura e si sentì il cuore in gola, perché, senza rendersene conto, era arrivata molto in alto e, guardando verso il basso, provava un leggero senso di vertigine, ben presto però il timore si tramutò in gioia e in un profondo senso di libertà. Ad un tratto, mentre volteggiava serena in cielo, un enorme e misterioso animale le tagliò la strada rapidamente e poi scomparve. Come faceva sempre quando aveva paura, Loredana chiamò istintivamente la sorella maggiore: Anna, vieni subito qui! Ho paura! Vieni!, poi si guardò intorno e si ricordò che era sola nel mondo di Minecraft e che non c era nessuno che la poteva aiutare. Allora per scacciare i pensieri, tornò a casa e si recò in piscina. Si immerse con un bel tuffo a bomba, con Fluffy che nuotava allegro al suo fianco. L acqua cristallina, però, fece tornare in mente alla ragazza i bei momenti trascorsi con il fratellino Filippo. Così, senza nemmeno accorgersene si girò dicendo: Passami la palla Filippo!, nessuno le rispose.

Finito il piano terra, passò al primo piano dove costruì la sua stanza, dotata di un televisore a muro di 120 pollici, il cui telecomando sarebbe stato in suo pieno controllo.

6 A quel punto, per scacciare i pensieri malinconici, decise di entrare in casa e accese la televisione. Davanti ai suoi occhi, non comparvero, però, le trasmissioni divertenti che guardava ogni giorno in camera sua, sdraiata sul suo comodo letto. Loredana vide, invece, la sua famiglia e i suoi amici che la cercavano: sua madre, che piangeva disperata in cucina; suo padre, che la cercava per la strada, chiamandola a gran voce; sua sorella, che cercava indizi nella sua camera da letto, mentre suo fratello, con le lacrime agli occhi, guardava la foto di lui e Loredana insieme al parco acquatico l estate precedente. La ragazza iniziò a provare un profondo senso di colpa per la sofferenza che aveva provocato ai propri cari ed un sentimento di nostalgia, per la lontananza delle persone con cui aveva sempre condiviso le esperienze e le emozioni della propria vita. Fluffy le gironzolava intorno festoso, porgendole una pallina perché gliela lanciasse, ma niente sembrava poter risollevare l umore della ragazza. A quel punto, Loredana ricordò di avere a disposizione ancora due desideri, così ad alta voce espresse il secondo: Fammi tornare a casa!. Il genio dello smartphone prontamente la accontentò. Loredana, nel giro di pochi secondi, si ritrovò nel salotto di casa, dove la sua attenzione fu subito attratta da un piccolo biglietto appoggiato sul tavolo. Il biglietto riportava queste parole: cara Loredana, se sei tornata, sappi che siamo andati a cercarti, perché ti vogliamo molto bene. Loredana non poteva aspettare ancora, così espresse tutto d un fiato anche il terzo desiderio, l ultimo rimasto a sua disposizione: Ti prego, mio caro genio, fai tornare la mia famiglia al più presto!. Dopo pochi secondi, i genitori di Loredana, Anna ed il piccolo Filippo varcarono la soglia. Appena vide i suoi parenti, la ragazza non credette ai suoi occhi, corse loro incontro, li abbracciò e, mentre piangeva per l emozione, disse a voce alta: Non vi abbandonerò mai più, questa è una promessa che non infrangerò per tutta la vita!. In quel momento, Loredana sentì che qualcuno le leccava la mano, si voltò di scatto e vide Fluffy in carne ed ossa accanto a lei, ansimante e con la lingua penzoloni che scodinzolava felice: non solo Loredana aveva riscoperto la sua famiglia, ma aveva trovato un nuovo prezioso amico. La classe 1^ C

Loredana vide, invece, la sua famiglia e i suoi amici che la cercavano: sua madre, che piangeva disperata in cucina; suo padre, che la cercava per la strada, chiamandola a gran voce; sua sorella, che

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