BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 9 DEL 5 FEBBRAIO 2007

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1 REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 30 dicembre Deliberazione N Area Generale di Coordinamento N Sviluppo Attività Settore Primario - Legge regionale n.42/82 - Approvazione Programma " studio per il potenziamento dei criteri ittiogenici campani per la valorizzazione delle specie ittiche d'acqua dolce.(con allegato). PREMESSO che: gli art.li 51 e 52 della Legge regionale n. 42 del prevedono interventi a favore dell acquacoltura; il secondo comma dell art. 51 dispone che la Regione può affidare, mediante apposita convenzione, ad Istituti ed Enti pubblici specializzati nel settore della pesca studi, indagini e ricerche, anche sperimentali, sui corpi idrici e sul patrimonio ittico delle acque interne; la Regione Campania, attraverso il Settore Foreste, Caccia e Pesca ha realizzato due centri ittiogenici nei quali viene allevata la Trota Fario presso il vivaio forestale nel Comune di Ceraso (SA), località ISCA, e nel Comune di Guardia dei Lombardi (AV), località Lazzare CONSIDERATO che al fine di potenziare e valorizzare le specie ittiche d acqua dolce della Regione Campania è necessario avviare azioni di studio e ricerca sulle specie ittiche autoctone presenti nei corsi d acqua interni della Regione collegate a azioni di miglioramento delle capacità tecniche e produttive dei centri ittiogenici per intervenire nel recupero di specie in pericolo di estinzione, per l allevamento e la diversificazione delle specie destinate al ripopolamento dei corsi d acqua; TENUTO CONTO che sul territorio regionale opera il Centro di Ricerche Interdipartimentale per l Acquacoltura dell Università Federico II (CRIAcq), organismo specializzato nello studio del ripopolamento connesso all acquacoltura, che possiede le competenze necessarie per soddisfare le disposizioni di cui al comma 2 dell art. 51 della legge 42/82, attraverso la stipula di una specifica convenzione per un contributo di ricerca con tale struttura universitaria ; VISTO il programma Studio per il potenziamento dei centri ittiogenici campani per la valorizzazione delle specie ittiche d acqua dolce che, allegato alla presente deliberazione, ne costituisce parte integrate e sostanziale; RILEVATO che: la complessità e la vastità degli argomenti sia particolarmente ampia; è stata accertata, per mezzo di una reale ricognizione del personale in servizio all interno della struttura regionale, l inesistenza delle professionalità idonee di così maturata esperienza allo svolgimento di tali incarichi; per le ragioni precedentemente esposte occorrerà avvalersi di professionalità del mondo accademico di sicuro affidamento e che, a tal fine, il Centro di Ricerche Interdipartimentale per l Acquacoltura dell Università degli Studi di Napoli Federico II (CRIAcq) possa fornire l esperienza necessaria per il raggiungimento degli obiettivi prefissati dall Amministrazione; sia opportuno demandare al Dirigente del Settore Foreste, Caccia e Pesca la definizione delle collaborazioni più opportune con il Centro di Ricerche Interdipartimentale per l Acquacoltura dell Università degli Studi di Napoli Federico II (CRIAcq) e che i relativi oneri, nei limiti fissati nel programma allegato, possano gravare sull U.P.B capitolo n. 3221; gli incarichi relativi agli studi sulle specie ittiche autoctone nonché al recupero di specie in pericolo di estinzione per l allevamento e la diversificazione delle specie destinate al ripopolamento dei corsi d acqua interni della Regione saranno conferiti in conformità alle disposizioni di cui all articolo 1 comma 11 della Legge n. 311 del (Legge finanziaria 2005), nonché ai sensi dell articolo 5 del DPR 338/1994 e delle Linee Guida di cui alla Delibera 15/02/05, n. 6/Contr./0 della Corte dei Conti, Sezioni Riunite;

2 RITENUTO indispensabile, per la realizzazione del programma, la collaborazione fra i tecnici degli STAPF di S. Angelo dei Lombardi e di Salerno, ai quali è affidata la gestione delle attività dei centri ittiogenici regionali, con gli esperti del CRIAcq; TENUTO CONTO delle risorse finanziarie disponibili per le attività relative agli studi ed indagini in materia di acquacoltura ai sensi dall art. 51 secondo comma della Legge Regionale n. 42/82 appostate al capitolo 3221 U.P.B del bilancio della Regione Campania anno 2006; CONSIDERATO che per la realizzazione del programma Studio per il potenziamento dei centri ittiogenici campani per la valorizzazione delle specie ittiche d acqua dolce sia pertanto necessario utilizzare il complesso delle risorse finanziarie disponibili che ammontano ad ,00=, IVA compresa; RITENUTO di dover rinviare, dopo la stipula della convenzione per un contributo di ricerca fra il settore Foreste Caccia e Pesca, ed il CRIAcq, a successivi atti monocratici dirigenziali l'assunzione dell'impegno di spesa, la liquidazione e il pagamento agli aventi diritto che graverà sulla U.P.B capitolo n.3221 che presenta sufficiente disponibilità; CONSIDERATO che le spese per ulteriori investimenti tesi a migliorare le condizioni di operatività dei centri ittiogenici della Regione Campania potranno gravare sull UPB cap.1400 disciplina della pesca e indagini sulle acque utilizzate per la piscicoltura e la pesca. Spesa per il ripopolamento delle acque pubbliche ; VISTA la Legge Regionale 7/02; VISTA la Legge Regionale 24/05; VISTA La Legge Regionale 25/05; VISTA la D.G.R. n. 31 del PROPONE e la Giunta, in conformità, a voti unanimi DELIBERA Per i motivi espressi in narrativa che si intendono qui di seguito riportati: - di approvare il programma Studio per il potenziamento dei centri ittiogenici campani per la valorizzazione delle specie ittiche d acqua dolce di cui all allegato I del presente provvedimento, che ne costituisce parte integrante e sostanziale; - di demandare al Dirigente del Settore Foreste, Caccia e Pesca la definizione delle collaborazioni più opportune con il Centro di Ricerche Interdipartimentale per l Acquacoltura dell Università degli Studi

3 di Napoli Federico II (CRIAcq) e che i relativi oneri, nei limiti fissati nel programma allegato, possano gravare sull U.P.B capitolo n.3221 che presenta sufficiente disponibilità; - di conferire gli incarichi di studio delle specie ittiche autoctone nonché al recupero di specie in pericolo di estinzione per l allevamento e la diversificazione delle specie destinate al ripopolamento dei corsi d acqua interni della Regione, in conformità alle disposizioni di cui all articolo 1 comma 11 della Legge n. 311 del (Legge finanziaria 2005), nonché ai sensi dell articolo 5 del DPR 338/1994 e delle Linee Guida di cui alla Delibera 15/02/05, n. 6/Contr./0 della Corte dei Conti, Sezioni Riunite; - di incaricare i dirigenti degli STAPF di Salerno e Avellino del coordinamento delle attività e collaborazioni fra i tecnici responsabili della gestione dei centri ittiogenici, siti rispettivamente presso il vivaio forestale nel Comune di Ceraso (SA), località ISCA, e presso il Comune di Guardia dei Lombardi (AV), località Lazzare, con gli esperti del CRIAcq; - di fissare la spesa per la realizzazione dell'iniziativa a ,00 IVA compresa e che tale spesa graverà sul capitolo 3221 U.P.B del bilancio della Regione Campania anno 2006; - di far gravare eventuali ulteriori spese utili per il miglioramento delle condizioni di operatività dei centri ittiogenici della Campania sull UPB cap.1400 disciplina della pesca e indagini sulle acque utilizzate per la piscicoltura e la pesca. Spesa per il ripopolamento delle acque pubbliche ; - di formalizzare attraverso successivi provvedimenti monocratici dirigenziali l'impegno, la liquidazione e il pagamento agli aventi diritto per l'iniziativa approvata; - di inviare copia della presente deliberazione, per quanto di rispettiva competenza, al Settore Foreste, Caccia e Pesca e al B.U.R.C. per la relativa pubblicazione. Il Segretario D Elia Il Presidente Bassolino

4 Studio per il potenziamento dei centri ittiogenici campani per la valorizzazione delle specie ittiche d acqua dolce Premessa La crescente e progressiva azione antropica sugli ambienti acquatici ha portato negli ultimi decenni ad un notevole cambiamento dei nostri corsi d acqua, sia per quanto riguarda la loro morfologia che per le specie biologiche presenti. Si verificano in questo modo disagi di varia natura alle biocenosi acquatiche, spesso con effetti deleteri verso le specie ittiche che subiscono una riduzione non soltanto numerica ma anche per quel che riguarda la loro distribuzione areale. La Regione Campania nel corso degli ultimi anni ha svolto un ruolo preminente nell attività di ripopolamento dei corsi d acqua dolce grazie alla attivazione di due centri ittiogenici nelle province di Avellino e Salerno e alla realizzazione di un laboratorio di analisi, curato dall Università degli studi del Sannio. Il primo centro è situato a Guardia dei Lombardi (AV) presso il Vivaio forestale Bianco ; il secondo a Ceraso (SA), nel Cilento, presso il Vivaio forestale Isca. Entrambi i centri svolgono attività di allevamento della trota Fario, specie autoctona dei corsi d acqua campani, con difficoltà a riprodursi naturalmente. Il presente progetto, realizzato per l intero territorio regionale, è finalizzato alla salvaguardia delle specie ittiche presenti nei nostri corsi d acqua attraverso azioni di studio e ricerca e di ripopolamento con specie autoctone dei corsi d acqua interni regionali e di recupero delle specie in pericolo di estinzione e di adeguamento dei centri ittogenici regionali. Finalità ed obiettivi Il progetto persegue i seguenti obiettivi: Studio per il recupero del patrimonio ittico autoctono presente nei nostri corsi d acqua e per la valorizzare delle specie ittiche d acqua dolce ai fini della salvaguardia delle specie e in generale della tutela dell ambiente; Tracciare le operazioni da svolgere per ciascuna fase di allevamento; Realizzare una corretta gestione dei centri ittiogenici regionali al fine di incrementare le specie ed il numero di soggetti da destinare al ripopolamento; Divulgazione, con finalità didattiche, dell'intervento di ripopolamento Strutturare i centri ittiogenici per più specifiche finalità scientifiche. Modalità di svolgimento Ai sensi dell art. 51 secondo comma della legge 42/82 verrà attivata una specifica convenzione per un contributo di ricerca con il CRIAcq (centro di ricerca interdipartimentale per l acquacoltura) per lo svolgimento delle attività di studio delle risorse ittiche delle acque dolci dei corsi e dei bacini d acqua interni campani e di redazione dei manuali tecnici e divulgativi sulle risorse idrobiologiche campane. Tali azioni verranno svolte in stretto coordinamento con gli Uffici della Regione Campania: Settore Foreste, Caccia e Pesca, per quanto attiene il coordinamento tecnico amministrativo, Stapf di Salerno, Stapf di Sant Angelo dei Lombardi, per quanto concerne la gestione dei centri. Al capitolo di spesa 3221 dell UPB del Bilancio della Regione Campania per l anno finanziario 2006 sono iscritte risorse finanziarie sufficienti per l articolazione di un progetto afferente alle finalità e agli obiettivi di cui al precedente paragrafo e vincolate all attuazione del secondo comma dell art. 51 della legge 42/82. Articolazione e contenuti tecnici Il programma sarà articolato in fasi.

5 FASE A: analisi dei fabbisogni L analisi dei fabbisogni verrà stimata sulla base di studi e ricerche da effettuarsi presso sedi istituzionali, associazioni di categoria, associazioni ambientaliste ecc. Dall'analisi dei dati e dei documenti ufficiali, e a seguito degli incontri con tutte le categorie interessate, verranno desunte le esigenze di ripopolamento e di dimensionamento degli impianti a tanto destinati. Contemporaneamente l indagine riguarderà la ricerca e l individuazione di specie ittiche autoctone anche a rischio di estinzione con un relativo programma di recupero. In questa fase si darà anche avvio a tutte le attività che porteranno ad una pubblicazione scientificodivulgativa nella quale saranno dettagliate, con un adeguato corredo fotografico, le caratteristiche biologiche, ecologiche e gli areali di diffusione delle diverse specie che popolano le acque dolci interne della Campania. FASE B: Riorganizzazione dei centri ittiogenici e predisposizione di un manuale tecnico Sulla base dei dati acquisiti e in collaborazione con i tecnici presenti nei due Centri si procederà alla progettazione preliminare degli impianti a cui seguirà, a cura degli STAPF, la ristrutturazione e l adeguamento degli impianti sulla base delle risultanze scientifiche della prima fase del progetto. Durante la ristrutturazione dei Centri e l installazione di quanto previsto in progettazione verrà assicurata l assistenza al progetto esecutivo da parte del CRIAcq che contemporaneamente inizierà la predisposizione di un manuale tecnico per la gestione dei Centri, in collaborazione con personale regionale. Nel manuale verranno tracciate le linee guida da seguire al fine di uniformare le attività di gestione dei centri ittiogenici di proprietà regionale. Il manuale tecnico di gestione prenderà in considerazione tutte le fasi di allevamento delle specie fino al momento del ripopolamento. FASE C: Formazione del personale In questa fase, una volta ristrutturati i centri e installati gli impianti si darà avvio alla fase di gestione. Da questo momento inizierà la fase di formazione del personale addetto agli impianti, da parte di personale esperto. Tale formazione, dal momento che non coinciderà con la naturale fase riproduttiva delle specie individuate (presumibilmente coinciderà con i mesi estivi), d accordo con i dirigenti regionali e, con fondi indipendenti da questo studio, verrà condotta presso un affermata azienda di troticoltura nella quale sarà possibile assistere comunque a tutte le fasi della riproduzione, sebbene fuori dal periodo naturale (dicembre-febbraio). Nel contempo il laboratorio scientifico allestito in ciascuna struttura, consentirà di avviare una ricerca relativamente ad una seconda specie secondo un programma concordato in collaborazione col personale del centro. Il personale eseguirà nel Centro tutte le operazioni relative alla normale gestione così come indicato dallo studio preparandosi alla delicata fase riproduttiva che avverrà solo a partire da fine anno. FASE D: Stampa del manuale divulgativo e divulgazione dei risultati Le azioni di divulgazione dei risultati avverranno presso le Amministrazioni Provinciali e Comunali e gli istituti scolastici. Nello stesso momento, in accordo con le istituzioni, verranno attivate azioni sinergiche con altre iniziative già presenti sul territorio (vedi,ad esempio, il Progetto educazione alla natura ). Integrazione con altri interventi pubblici Saranno attivate azioni sinergiche con le attività già esistenti in Regione e svolte da altri Enti territoriali. Territorio interessato Le attività di cui ai centri ittiogenici della Regione Campania riguarderanno azioni di ripopolamento e di tutela delle specie biologhe per l intero territorio regionale.

6 Soggetti coinvolti 1. le attività di adeguamento strutturale e strumentale degli impianti ittiogenici siti presso i vivai forestali regionali verranno realizzate grazie alla piena collaborazione dei tecnici degli STAPF di Guardia dei Lombardi e di Salerno, ai quali è affidata la gestione delle attività dei centri ittiogenici regionali, 2. il Criacq è incaricato delle attività scientifiche e di assistenza tecnica del programma e provvederà alla predisposizione della pubblicazione scientifico divulgativa e del manuale tecnico per uniformare la gestione dei centri ittiogenici. Durata dell intervento L intervento ha durata annuale (12 mesi dalla data del provvedimento). Fabbisogno finanziario Il fabbisogno finanziario totale, comprensivo di IVA, è così stimato: adeguamento delle strutture e della strumentazione degli ,00 impianti ittiogenici regionali Personale ,00 Missioni ,00 Attività divulgative 8.000,00 Spese generali 7.291,00 TOTALE ,00 La spesa del programma graverà sul capitolo 3221 Studi ed indagini in materia di acquacoltura, art. 51, secondo comma, Legge 42/82. Eventuali ulteriori spese utili per il miglioramento delle condizioni di operatività dei centri ittiogenici della Campania potranno gravare sull UPB cap disciplina della pesca e indagini sulle acque utilizzate per la piscicoltura e la pesca. Spesa per il ripopolamento delle acque pubbliche. E ammissibile, adeguatamente motivata e previa approvazione del Settore Foreste Caccia e Pesca, la variazione fra voci di spesa nella misura massima del 30% dell importo assegnato ad ogni singola voce. Alla voce attività divulgative vanno attribuite le spese per gli incontri e per la pubblicazione dei manuali. La voce spese generali comprende tutte le altre spese necessarie alla gestione del progetto non comprese nelle precedenti voci. Le spese generali devono essere tutte rendicontabili come le altre voci di spesa ed esse devono avere uno specifico riferimento al presente progetto. Le spese per adeguamento delle strutture e della strumentazione degli impianti ittiogenici regionali verranno impegnate e trasferite dal Settore Foreste, Caccia e Pesca agli uffici degli STAPF di Avellino e Salerno. Tutte le spese dovranno essere rendicontate secondo le norme e le procedure vigenti in materia come pure la realizzazione delle opere e l acquisto di beni sono tenute al rispetto delle norme di evidenza pubblica.