Randonneè de Piavon le foto

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1 Randonneè de Piavon le foto

2 Pioggia da Falzé a Pianezze. L alba è alle ore 7 a Crocetta

3 Alba bagnata.malga conquistata.

4 Tanto freddo, ma con le nuove borse non ci sono stati problemi: mi ero portato via tutto il guardaroba. Ciao Sandro. francesco pavan Il Raduno di Scandolara ha anticipato i tempi della corsa americana denominata Gravel ed ha percorso qualche km. su terra battuta a causa dell interruzione della strada per lavori imprevisti.

5 Il presidente del Santa Cristina, Renzo Pizzolato, alle prese con lo sterrato di Scandolara. Per il resto tutto bene il programma per le iscrizioni e le classifiche. Ha vinto il Favaro sulla Resanese. 27 gli arrivati. L ALBUM DELLE FOTO DI SCANDOLARA. L album delle foto di Scandolara. (foto Simone Tortato)

6 33 RADUNO REGIONALE SERRAMENTI F.LLI CAROLLO GS SCANDOLARA Categoria SCANDOLARA DI ZERO BRANCO (TV) POS Il N. Partiti tutte aperte enti 26/03/2017 Società Codice N. Arrivati 1 S.C. FAVARO VENETO 03D G.S. RESANESE A.S.D. 03T C.C.FONTE SAN BENEDETTO 03M S.C.VIGONZA BARBARIGA 03D A.S.D. MESTRE MAD SPORT 03E G.S. SCANDOLARA 03X A.S.D. G.C. FOSSALUNGA ENT GC SANTA CRISTINA 03N G. C. TREVISO 03J UNIONE CICLISTICA PAESE 03A U.C. TREVIGNANO 03Q A.S.D. U.C. MARTELLAGO 03A A.S.D. U.C. SPINEA 03G A.S.D. PEDALE OPITERGINO 03S006 1 G.S.CICLISTI CODIVERNO 03L S.C. S.LAZZARO GOPPION CAFFE 03Y G.C. I MOLINI DOLO 03T ASD GRUPPO CICLISTICO MARCON 03D A.S.D. VELODROME G A.S.D. MARINA-C.SPERANDIO-R.PALOMA 03V U.C. FLORIAN 03Q SC MIONETTO VALDOBBIADENE 03L FENICE CASELLE 03M

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8 Il Cansiglio a novembre,

9 Oggi prima uscita in M.T.B offrontando il Cansiglio da Crocetta.Tra sentieri e boschi con la prima neve siamo arrivati al M.Pizzoc.Percorsa tutta la piana attraverso i sentieri salendo sul M.Taffarel e rientro a Crocetta. Graziella Viste le previsioni meteo martedi 01/11/2016 sveglia alle 07,1 e partenza per Taibon Agordino. Giornata grigia a

10 Treviso ma Arrivato a Taibon Agordino caffè veloce e via, destinazione: Alleghe, Caprile, Passi Falzarego e Valparola, San Cassiano, Corvara, Passo Campolongo, Arabba, Pieve di Livinallongo, Colle Santa Lucia, Selva di Cadore, Caprile, Taibon Agordino. Totale 118 km.e dislivello m. Cielo terso, temperatura ideale sui 12/13, poco traffico: le condizioni ideali per pedalare in assoluta tranquillità e poter ammirare lo scenario unico che le Dolomiti sanno sempre offrire. Ritengo questo l ultimo miglior periodo per pedalare nelle Dolomiti, le temperature non sono estremamente fredde, cielo limpido, colori accesi e soprattutto non c è quel terribile traffico della stagione estiva. l aria è pulita e si sente il profumo dei boschi e l odore della legna che arde dai camini delle case delle piccole frazioni. Le gambe e la voglia di continuare a pedalare per godere il più possibile questa magnifica giornata ci sono, ma le ore di luce adesso sono ridotte e quando il sole scende dietro le cime d improvviso cala il buio ed anche le

11 temperature scendono a /6. Inoltre i tratti di asfalto dove la strada passa vicino a dei ruscelli sono umidi e con le basse temperature possono diventare terribilmente viscidi. E inoltre da tener conto che quasi tutti i bar sono chiusi, quindi portarsi dietro barrette e quant altro per alimentarsi. Per assurdo ad un certo punto ho rischiato di patire la sete, per fortuna ad Arabba c è la fontana. Acqua bella fresca fin troppo! Da Selva di Cadore discesa finale per Caprile, Alleghe, Cencenighe e ultimi colpi di pedale per Taibon. C è ancora il tempo uno sguardo di saluto alle Dolomiti, prima che la neve le ricopra. Le Dolomiti mi fanno anche riflettere ai caduti della 1 Guerra Mondiale, come poteva essere possibile venire a combattere e morire in un posto cosi bello?! E stato giustamente detto una guerra combattuta da soldati di grande valore comandati da Generali incapaci. Le Dolomiti lasciano anche questo messaggio: tante perdite da una parte e dall altra per un inutile guerra, come del resto lo sono tutte.

12 Ogni anno faccio quest ultimo giro sulle Dolomiti a Novembre come chiusura della mia personale stagione ciclistica in queste zone. Le ultime pedalate le faccio sempre con un po di nostalgia perchè mi passano per la mente tanti ricordi: quanti km. di asfalto macinati, tornanti saliti e discesi, passi e cime raggiunte, ciclisti conosciuti ed incontrati per caso e strette di mano per aver condiviso con con loro la fatica. Questo mi è successo spesso con ciclisti stranieri, chissà per quale motivo, bastava uno sguardo o accenno di salire in piedi sui pedali e subito scattava una sorta di sfida a chi arrivava primo al passo. Ma quello che contava era poi farsi i complimenti a vicenda. Del resto pensiamoci bene, il ciclismo è uno dei pochissimi sport che si può praticare liberamente e gratis sulle stesse strade che hanno percorso tutti i più grandi campioni di ogni epoca e anche tu ci puoi provare. Per quanto uno possa essere bravo a calcio non potrà mai giocare a San Siro o se giochi a tennis non ti sarà mai concesso di giocare su un campo come Wimbledon. Ma il ciclismo si, non importa che tu sia professionista o cicloturista, la salita, il passo o la cima da raggiungere sono lì e la fatica e l impegno mentale li accomuna tutti e due; così come la discesa dove è richiesta abilità. Caldo, freddo, pioggia ci sono per tutti e due. La bicicletta da sola non stà neanche in piedi, devi saperla portare con gambe, cuore e testa. Un grande giornalista sportivo Gianni Brera definì il ciclismo fatica e coraggio. Forse è in tutto questo dove risiede il fascino di questo sport. Pietro Vidotto

13 Al passo di Falzarego, prima che la neve arrivi. (scorri le foto con la >) Italo Piovesan: non solo bici, ma anche porcini