in cammino con padre Daniele 1997 Via Crucis commentata da alcune lettere di padre Daniele Badiali ( )

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1 in cammino con padre Daniele Via Crucis commentata da alcune lettere di padre Daniele Badiali ( )

2 V- Nel nome del Padre INTRODUZIONE G- Il 16 marzo di dieci anni fa, più o meno a quest ora, padre Daniele veniva bloccato da alcuni criminali mentre stava ritornando da Yauya a S. Luis, dopo una domenica intensa di ministero a servizio delle sue comunità sparse sulle Ande. Padre Daniele aveva compiuto tanti gesti di carità, aveva celebrato tante Messe, ma quel giorno gli veniva chiesto un dono ancora più grande, un dono totale, definitivo. Davanti alla minaccia delle armi, vedendo in pericolo una ragazza che lo accompagnava, non ha esitato ad offrirsi come ostaggio al posto suo. Questa scelta di amore lo ha portato alla morte. Questa sera vogliamo continuare a ricordare: non ricordare un singolo atto eroico, un gesto di amore isolato, ma ricordare tutta la vita di padre Daniele spesa per vivere e imparare la carità. La sua fedeltà quotidiana alla preghiera, al ministero, ai bisogni dei ragazzi, alle necessità dei poveri, questa sua fedeltà ha sostenuto e reso possibile l ultimo gesto d amore. Ricordare padre Daniele vuol dire per ognuno di noi guardare alla sua vita e alla vita di Gesù e metterci in cammino seguendo i loro passi. V- Preghiamo. Infiamma, o Padre, i nostri cuori con lo Spirito del tuo amore, perché pensiamo e operiamo secondo la tua volontà e ti amiamo nei fratelli con sincerità di cuore. Per il nostro Signore. Dalla prima lettera di san Giovanni, apostolo (3,11-18) Carissimi, questo è il messaggio che avete udito fin da principio: che ci amiamo gli uni gli altri. Non vi meravigliate, fratelli, se il mondo vi odia. Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte. Chiunque odia il proprio fratello è omicida, e voi sapete che nessun omicida possiede in se stesso la vita eterna. Da questo abbiamo conosciuto l'amore: Egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli. Ma se uno ha ricchezze di questo mondo e vedendo il suo fratello in necessità gli chiude il proprio cuore, come dimora in lui l'amore di Dio? Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma coi fatti e nella verità. Parola di Dio. VIA CRUCIS Stabat mater dolorosa iuxta crucem lacrimosa dum pendebat Filius. 1ª STAZIONE GESÙ È CONDANNATO A MORTE Pilato, volendo soddisfare la moltitudine, rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso. Daniele scrive da Yauya (09/09/1995) Sempre più il mondo moderno deride la religione dando all uomo invenzioni, scoperte che lo fanno al centro di tutto e sempre meno debitore di un Dio Padre, che ci ha regalato tutto Difendere Dio, oggi, è una grande scommessa, come al tempo dei martiri Anche qui tra la povera gente vivo questa battaglia, che è la più seria e più importante della mia vita. So che devo perderla, così come l ha persa Gesù sulla croce Non riesco ad essere testimone della risurrezione di Gesù se non accetto di perdere tutto me stesso, di sacrificarmi, di lavorare gratuitamente, di perdonare, aiutare fino a morire. R. Donaci il tuo Spirito, Signore Dona lo Spirito della giustizia a tutti coloro che come giudici, insegnanti, genitori o superiori devono giudicare altri. Donaci lo Spirito della giustizia, quando siamo chiamati a valutare situazioni personali o sociali o a dare un giudizio su altre persone. nei quali ingiustamente abbiamo condannato altre persone o siamo stati pieni di pregiudizi nei loro confronti. Cuius animam gementem contristatam et dolentem pertransivit gladius.

3 2ª STAZIONE GESÙ È CARICATO DELLA CROCE Dal Vangelo secondo Giovanni Allora Pilato lo consegnò loro perché fosse crocifisso. Essi allora presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo del Cranio, detto in ebraico Golgota. Daniele scrive da San Luis (10/03/1994) In ogni attimo che viviamo deve apparirci chiaro che è la nostra vita ad essere chiamata in causa, che quel peso non lo possiamo delegare ad un altro e che, attraverso quel sacrificio, do la speranza ad un ragazzo vicino a me, che vale la pena spendere la vita per gli altri. Per me è questo il senso della morte di Giulio, il suo sacrificio è la speranza aperta anche per me, così non desidero scappare da questo cammino che mi può portare allo stesso suo sacrificio. Ho paura nel dirlo, eppure attorno a me e dentro di me avverto un gran vuoto, come se nulla avesse più senso se butto via il Signore dalla mia vita. 3ª STAZIONE GESÙ CADE PER LA PRIMA VOLTA Dal Vangelo secondo Giovanni Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo: se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la sua vita la perde e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna. Daniele scrive da San Nicolas (1994) La gente mi chiama Padre. Mi trovo addosso una parte di cui avverto in pieno la mia incapacità. Come condurre questa gente a Dio? Ma se sono io il più perduto in questo mondo, che tradisce ogni giorno il Dio della vita per false luci che si è costruito da solo, credendo di poter fare a meno di Dio! Alla fine sento solo il desiderio di convertire la mia vita per incontrare un giorno Gesù. I passi li ritrovo su questo sentiero che va in salita, come le montagne che devo percorrere ogni giorno nella mia parrocchia. Il sentiero in salita si chiama Vangelo. In cima ci sarà Gesù ad attendere? Gesù porta la croce dalla quale fiorisce la nuova vita. Ci rivolgiamo a Lui chiedendogli: R. Aiutaci, Signore Dona la forza a tutti coloro che si fanno carico dei pesi di altri alleggerendo così la loro vita. Dona a noi stessi il coraggio di affrontare i nostri incarichi e di assumerci delle responsabilità nei quali siamo stati un peso per altri. O quam tristis et afflicta fuit illa benedicta mater Unigeniti Pausa di silenzio Quae maerebat et dolebat pia mater dum videbat, Nati poenas incliti.

4 4ª STAZIONE GESÙ INCONTRA SUA MADRE Dal Vangelo secondo Luca Simeone disse a Maria, sua madre: Egli è qui per la rovina e per la resurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione, perché siano svelati i pensieri di molti cuori. Ed anche a te una spada trafiggerà l anima. Daniele scrive da San Nicolas (1994) Uno dei punti più importanti che mi sono posto come meta è recuperare la domenica, giorno del Signore, iniziando dai ragazzi e attraverso di loro arrivare agli adulti. Anche le preghiere le conoscono poco. Continuo in salita, prendo in mano il rosario, che sempre tengo in tasca e, in silenzio, cammino pregando la Madonna. Per l intercessione di Maria chiediamo a Gesù: R. Sostienici, Signore Dona la fedeltà a tutti coloro che vedono soffrire i loro genitori, figli, fratelli e amici. Dona la fiducia a noi stessi, laddove soffriamo con le persone che ci sono specialmente care. nei quali per imbarazzo o per comodità abbiamo piantato in asso le persone a noi vicine che si trovavano in difficoltà. Quis est homo qui non fleret, mater Christi si videret in tanto supplicio? 5ª STAZIONE GESÙ È AIUTATO DAL CIRENEO Allora costrinsero un tale che passava, un certo Simone di Cirene, che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e Rufo, a portare la croce. Daniele scrive da Jangas (23/03/1994) A che serve lavorare per i poveri? Non è una domanda teorica da rispondere col cervello, non fare questo errore, non ci sono soluzioni, l unica via che ho incontrato è prendere la mano di un amico che ti dica Vieni per di qua. Dove? Fidati, è un sentiero in salita, in cima c è una Croce, devi rinnegare te stesso, prendere la tua Croce e seguirmi. Ma chi ci guida? Non lo so, anch io sono in questo dramma, ho perso Dio che è scomparso dalla mia vita e dalla vita dei miei amici. Gesù ci chiama ad aiutare gli altri e ci incoraggia a lasciarci aiutare da altri. Per lui non contano la provenienza, la religione o la nazionalità. A colui che sul Calvario ha accettato l aiuto di uno straniero chiediamo: R. Insegnaci ad amare, Signore Dona la forza a tutti coloro che lavorano in organizzazioni umanitarie, che si impegnano per la giustizia, la pace e la salvaguardia del creato, o che aiutano altri ad avere una vita migliore. Dona lo spirito d amore a noi stessi affinché aiutiamo tutti, a prescindere dal loro sesso, dalla loro nazionalità, cultura o religione. nei quali abbiamo amato soltanto coloro che ci amano o che abbiamo fatto dipendere il nostro aiuto dalla considerazione della persona. Quis non posset contristari Christi matrem contemplari, dolentem cum Filio?

5 6ª STAZIONE GESÙ INCONTRA LA VERONICA Dal libro del profeta Isaia Non ha apparenza, né bellezza per attirare i nostri sguardi; non splendore per provare in lui diletto. Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia. Daniele scrive da Illauro (15/08/1996) Anch io tante volte, per pregare Gesù, ho bisogno di tenere accanto le persone care, lasciarmi vedere da loro tale come sono. Non riesco a giungere a Gesù direttamente è così lontano dalla mia vita. Però sento che è necessario vivere il bene di ogni persona per aiutarci ad alzare gli occhi verso il cielo. Oh Gesù Gesù caro. Non ho altro da dirti. Chiuderei già la lettera qui. Come siamo lontani da questo bene così gratuito, così perduto, così sofferente, così in croce! Veronica non può far niente. Però porge a Gesù il velo. Invochiamo Gesù che guarda ai cuori degli uomini: R. Volgiti a noi, Signore Donaci la solidarietà per tutti coloro che riconoscono nei poveri e nei sofferenti del nostro tempo il volto di Gesù. Donaci la disponibilità di dare via tutto ciò di cui possiamo fare a meno, quando incontriamo delle persone in difficoltà. nei quali voltiamo le spalle a situazioni di sofferenza e di miseria e non facciamo ciò che potremmo fare. 7ª STAZIONE GESÙ CADE PER LA SECONDA VOLTA Gesù disse: La mia anima è triste fino alla morte. Restate qui e vegliate. Poi, andato innanzi, si gettò a terra a pregare che, se fosse possibile, passasse da lui quell ora. E diceva: Abbà, Padre! Tutto è possibile a te, allontana da me questo calice! Però non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi tu. Daniele scrive da San Luis (10/12/1996) In questo periodo mi sono sentito schiacciato letteralmente dai pesi, ho sofferto e soffro Ma ciò che più mi fa male è ritrovarmi incapace di abbandonarmi, di lasciare Dio a condurre ogni cosa. Anche se mi sembra di giocare tutto, mi ritrovo che ancora non so scommettere a favore di Dio. Nell ascoltare Ugo, nel vivergli accanto, ricevo questo estremo bisogno di vivere per tentare Dio, per chiamarlo in causa. Essere servi inutili è davvero chiamare il padrone, lasciargli in mano ogni cosa, non voler condurre nulla. Essere servi di Gesù è davvero invocarlo con le sue stesse armi, la bontà, il perdono, l abbandono, la pazienza, un sorriso il morire Pausa di silenzio Vidit suum dulcem Natum moriendo desolatum, dum emisit spiritum. Pro peccatis suae gentis vidit Jesum in tormentis et flagellis subditum.

6 8ª STAZIONE GESÙ INCONTRA LE DONNE Dal Vangelo secondo Luca Lo seguiva un gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltatosi verso le donne, disse: Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco verranno giorni in cui si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato. Allora cominceranno a dire ai monti: Cadete su di noi! E ai colli: Copriteci. Daniele scrive da San Luis (12/01/1993) Se non gli do lavoro se ne vanno anche loro sulla costa, dove non troveranno nessuno che gli parli di Gesù e che li educhi ad essere buoni cristiani Vi supplico di lasciarvi sempre commuovere dai poveri! È Gesù che tenta di aprire un breccia nel nostro cuore ormai diventato di pietra Così anch io ricevo una grande grazia restando qua: i poveri mi obbligano ad aprire il mio cuore tutti i giorni. Ogni giorno è ricominciare da capo, come se tutto il giorno precedente non avessi fatto nulla La povertà distrugge la facile presunzione di aver messo la coscienza a posto. Gesù apre il suo cuore per la sofferenza delle pie donne che piangono e per i dolori di tutti gli uomini. Ci rivolgiamo a Lui chiedendogli: R. Rafforzaci, Signore Dona la pazienza e la magnanimità a tutti coloro che sono al servizio dei malati e dei poveri. Dona un cuore aperto a noi, affinché siamo capaci di interessarci delle preoccupazione degli altri anche quando noi stessi stiamo soffrendo. nei quali vediamo soltanto i nostri problemi e le nostre preoccupazioni. 9ª STAZIONE GESÙ CADE PER LA TERZA VOLTA Dal Vangelo secondo Matteo Venite a me, voi tutti che siete affaticati ed oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite ed umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo, infatti, è dolce e il mio carico leggero. Daniele scrive da Yauya (09/09/1992) Così la preghiera più vera è fatta in ginocchio, con i pesi che non ho cercato io, ma che mi sono stati dati Mi sento un povero prete, eppure sento la gioia solo quando arrivo alla sera stanco, avendo cercato di fare il dovere di parroco. Quando dico di no alla gente, mi rimane la colpa dentro, come se avessi chiuso la porta Gesù, a quel Gesù che mi chiede tutto. Lui solo deve contare A me la gente chiede soprattutto i sacramenti per la salvezza dell anima Mi chiede anche il pane quotidiano, lo sento come un dovere giusto da fare, ma so bene che quel pane non potrà saziare in eterno. Pausa di silenzio Fac ut ardeat cor meum in amando Christum Deum, ut sibi complaceam. Eia mater, fons amoris, me sentire vim doloris fac ut tecum lugeam.

7 10ª STAZIONE GESÙ È SPOGLIATO DELLE VESTI Dal Salmo 21 Un branco di cani mi circonda, mi assedia una banda di malvagi; hanno forato le mie mani e i miei piedi, posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano, mi osservano: si dividono le mie vesti, sul mio vestito gettano la sorte. Daniele scrive da S. Francisco (29/08/1994) Fu un amara scoperta accorgermi che ero solo pieno di me stesso, ero diventato un superbo di prima categoria. L osservazione più dura fu quella che mi fece Enrico: Sei un prete solo per te stesso! Piansi amaramente, la torre di superbia che mi ero costruito nel cuore mi aveva accecato completamente, non vedevo più gli altri, anzi gli altri si allontanavano da me, mi temevano perché mi vedevano irraggiungibile, sicuro di me stesso. Ebbi una gran paura, provai nel cuore solo un desiderio di essere perdonato, un sentimento di compassione per me. Cambiare voleva dire non essere più io al centro, rendere partecipi gli altri, fare le cose assieme, sentirmi sempre l ultimo di tutti, non pretendere nulla dagli altri, ma essere sempre pronto a dare con bontà e pazienza. Invochiamo Gesù che si è consegnato e che ha sopportato la spogliazione inflittagli da parte degli uomini: R. Resta al nostro fianco, Signore Proteggi con il tuo amore tutti i bambini e le persone deboli. Donaci il coraggio di proteggere altri e di impegnarci per coloro che rischiano di essere denudati. nei quali abbiamo sfruttato degli altri o non abbiamo preso le loro difese. Sancta mater, istud agas Crucifixi fige plagas, cordi meo valide. 11ª STAZIONE GESÙ È INCHIODATO ALLA CROCE Erano le nove del mattino quando lo crocifissero e l iscrizione, con il motivo della condanna, diceva: il re dei Giudei. Con lui crocifissero anche due ladroni, uno alla sua destra e uno alla sua sinistra. Daniele scrive da Wecroncocha (05/09/1996) Soprattutto ci si accorge che la battaglia a favore di Dio è già persa si deve morire sul campo di battaglia perché entri Dio a vincere il nemico, il Diavolo. Noi dobbiamo solo preparare la venuta di Dio. Costa tanto perché dobbiamo dare la vita per un Dio che conta sempre meno nella vita degli uomini. Te ne accorgerai ben presto, che quel Dio, al quale desideri servire, non è poi così tanto cercato e ben voluto dagli uomini. E più andrai avanti più ti sembrerà che questo Dio scompaia dalla vita degli uomini, anche dalla nostra. Ti lascia da solo a rappresentarlo sul campo di battaglia. Ti chiederai spesso: Ma quando arriverà il Signore?. Non sentirai nessuna risposta, tu stesso dovrai darla la risposta con la tua vita. Il generale entrerà quando e come vorrà lui non conosciamo né il momento né l ora L unica cosa certa sono le disposizioni lasciate per combattere il nemico: Va, vendi tutto quello che hai e dallo ai poveri se vuoi essere mio discepolo prendi la tua croce e seguimi se vuoi salvare la tua vita ora la perderai, ma se la butterai per me, la ritroverai. Gesù con noi si rivolge a Dio gridando il dolore di tutti gli uomini che dubitano della presenza di Dio. Ci rivolgiamo a Lui: R. Accresci la nostra fede, Signore Donaci la fede nel Tuo amore per tutti gli uomini che sono oppressi e che non possono credere alla presenza di Dio. Donaci la libertà interiore, affinché possiamo testimoniare davanti agli uomini che tu ci ha liberati e redenti.

8 nei quali opprimiamo altre persone o non ci impegniamo per la loro libertà. Tui Nati vulnerati, tam dignati pro me pati, poenas mecum divide. 12ª STAZIONE GESÙ MUORE IN CROCE Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. Alle tre Gesù gridò con voce forte: Eloì, Eloì, lama sabactàni?, che significa Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Alcuni dei presenti, udito ciò, dicevano: Ecco, chiama Elia. Uno corse ad inzuppare di aceto una spugna e, postala su di una canna, gli dava da bere, dicendo: Aspettate, vediamo se viene Elia a toglierlo dalla croce. Ma Gesù, dando un forte grido, spirò. Il velo del tempio si squarciò in due, dall'alto in basso. Allora il centurione che gli stava di fronte, vistolo spirare in quel modo, disse: Veramente quest uomo era Figlio di Dio. Daniele scrive da San Luis (09/03/1992) Devo avere il coraggio di guardare, nonostante i miei peccati, una carità più grande, di fronte alla quale saper chiedere perdono e sapermi rialzare ogni giorno per ricominciare con più slancio del giorno precedente Guardo Gesù, come ha difeso suo Padre dando una grande prova d amore, la sua morte in croce anche a me viene chiesta la stessa cosa Io sono chiamato a lavorare, io devo amare, io devo perdonare La morte è sempre pronta ad attenderci, devo essere pronto a lasciare tutto ora. Pausa di silenzio, in ginocchio Fac me tecum pie flere, Crucifixo condolere, donec ego vixero.

9 13ª STAZIONE GESÙ È DEPOSTO DALLA CROCE Dal Vangelo secondo Giovanni Vennero i soldati e spezzarono le gambe al primo e poi all'altro che era stato crocifisso insieme con lui. Venuti però da Gesù e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il costato con la lancia e subito ne uscì sangue ed acqua Dopo questi fatti, Giuseppe di Arimatea, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù. Daniele scrive da S. Luis (04/04/1992) Il desiderio più profondo che mi porto nel cuore è cercare Gesù Sento di aver perduto le sue tracce, mi ritrovo a cercarlo attraverso il cammino della carità, del dare via tutto. A volte è proprio dura, non vedi niente ed ogni cosa che fai ti sembra inutile. Neanche dare da mangiare alla povera gente è sufficiente per cercare Gesù. Ogni giorno sono chiamato a ripetermi la stessa cosa: L anima mia ha sete di Te, o Dio, quando vedrò il tuo volto? Mi ritrovo come un uomo che cammina nella notte e non vede nessuna luce solo desidero obbedire a Gesù, come un bimbo obbedisce a sua madre. Ave, o Maria Iuxta crucem tecum stare, et me tibi sociare in planctu desidero. 14ª STAZIONE GESÙ È SEPOLTO Dal Vangelo secondo Matteo Giuseppe, preso il corpo di Gesù, lo avvolse in un lenzuolo e lo depose nella sua tomba nuova, che si era appena fatta scavare nella roccia; rotolata poi una gran pietra sulla porta del sepolcro, se ne andò. Erano lì, davanti al sepolcro, Maria di Magdala e l altra Maria. Daniele scrive da Yampa (18/06/1996) Quando mia zia malata mi disse: Daniele, aiutami ad andare in Paradiso mi misi a piangere, non potevo dire nulla, ogni parola mi appariva falsa. Stavo solo lì in silenzio, l unica prova che ho da darle per sperare il Paradiso, è sperarlo anch io con lei, fidandomi qui sulla terra più della Parola del Signore che di quella degli uomini. Ecco perché sento che noi cristiani siamo chiamati ad essere santi, tocca a noi dare speranza di Dio, che vale più Lui di ogni altra cosa, con la nostra vita. È un avventura dolorosissima, ma bellissima, unica, che non oserei mai cambiare per tutto l oro del mondo. Sarà il tesoro nascosto? Ci rivolgiamo a Gesù che è disceso agli inferi : R. Salvaci, Signore Dona la vita eterna a tutti i defunti. Ravviva la nostra fede nella Risurrezione. nei quali dubitiamo che tu, Gesù Cristo, sei il Redentore di tutti gli uomini. Quando corpus morietur fac ut animae donetur Paradisi gloria. Amen.