REGOLAMENTO del SERVIZIO di MENSA SCOLASTICA
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- Antonina Giovanna Genovese
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1 COMUNE DI ARCENE REGOLAMENTO del SERVIZIO di MENSA SCOLASTICA CAPO I ART. 1 OGGETTO E FINALITA 1. Il servizio di refezione scolastica nella fascia di istruzione primaria e secondaria di primo grado viene istituito come intervento volto a concorrere alla effettiva attuazione del diritto allo studio per mezzo dell ampliamento dell offerta formativa. 2. Le finalità generali sono quelle di consentire lo svolgimento dell attività educativa e didattica nel pomeriggio e di perseguire obiettivi di educazione alimentare e sanitaria, in accordo con l Ufficio di Sanità Pubblica dell ASL che indica le linee di intervento. 3. Il servizio partecipa al carattere educativo dell intera attività scolastica e non è di natura meramente assistenziale. 4. Ai sensi e per gli effetti dell art. 6 del D.L. 28/02/1983, n. 55, convertito in L. 26/04/1983, n. 131, e del D.M. 31/12/1983, il servizio di refezione scolastica è compreso tra quelli pubblici a domanda individuale. ART. 2 DESTINATARI 1. Il servizio è rivolto a tutti gli alunni frequentanti, anche temporaneamente, le scuole primaria e secondaria di primo grado, che effettuano il tempo prolungato con rientri pomeridiani. 2. Compatibilmente con le disposizioni di legge vigenti, potranno altresì usufruire del servizio gli insegnanti in servizio al momento della somministrazione del pasto con funzioni di vigilanza educativa. Allo scopo i Capi di Istituto dovranno fornire al Comune l elenco nominativo degli aventi diritto. 3. Possono, altresì, usufruire del servizio mensa: i componenti della Commissione mensa scolastica nell espletamento delle proprie funzioni di controllo; il personale dipendente comunale quando è in servizio in orario pomeridiano; il personale scolastico in servizio; gli alunni iscritti ad attività educative extra scolastiche gestite dall Amministrazione o concordate tra Comune e Associazioni nell ambito di un programma formativo integrato ( CRE, BabyCRE,.); partecipanti a gemellaggi, scambi culturali, visite di delegazioni, ecc..; cittadini assistiti dal servizio sociale nella forma della consumazione diretta o trasportata a domicilio.
2 ART. 3 FORME E MODALITA DI GESTIONE 1. Il Comune assicura il servizio mensa avvalendosi di appalto con ditta specializzata, scelta mediante gara pubblica. 2. La ditta affidataria dell appalto dovrà essere in possesso delle autorizzazioni previste per legge per l espletamento del servizio e dovrà assicurare l osservanza delle norme vigenti in materia di igiene e sanità. 3. Il periodo di funzionamento della mensa scolastica coincide di norma con il calendario scolastico deciso dalle competenti autorità. Potranno essere previsti prolungamenti per garantire l erogazione del pasto durante le iniziative estive organizzate dall Ente Locale per le fasce d età dell utenza scolastica, oppure anche per l utenza non scolastica individuata nel precedente art. 2. Ogni anno, prima dell inizio delle lezioni, in un incontro tra il responsabile dell Ufficio Istruzione e il Dirigente scolastico viene stabilito di comune accordo l inizio e il termine del servizio. Le modalità di gestione del servizio sono individuate con appositi atti degli uffici competenti qualora necessari e rese note sia in occasione della fase di iscrizione al servizio sia con strumenti di informazione generalizzata predisposti annualmente. 4. Per la definizione delle tabelle dietetiche e del menù, si tiene conto delle disposizioni dell 'Azienda Sanitaria competente per territorio se vincolanti; in ogni caso la gestione della refezione è condotta in una prospettiva di uniformità con le indicazioni e i suggerimenti predisposti dall ASL. L'Amministrazione Comunale si occupa della diffusione del menù, sia invernale sia estivo, curandone l affissione nei refettori delle scuole. 5. Per la gestione dei servizi di mensa verranno assunte le necessarie forme di collaborazione anche con gli istituti scolastici, in particolare per la fase di raccolta giornaliera delle presenze degli alunni e degli aventi diritto ai pasti, per la ricerca di eventuali informazioni utili all identificazione degli utenti e dei loro tutori nonché per eventuali altri aspetti oggetto di accordi nazionali, regionali o provinciali in materia di servizi scolastici. ART.4 DOMANDE DI ISCRIZIONE 1. L accesso al servizio da parte degli alunni e delle alunne di ogni ordine di scuola, residenti e non residenti nel Comune di Arcene, comporta una formale richiesta di iscrizione al servizio da parte dei genitori o dei tutori dei minori, mirante a identificare in modo completo e preciso sia i diretti fruitori del servizio sia gli adulti che assumono l obbligo di partecipazione al costo del servizio stesso. 2. Le modalità di raccolta delle iscrizioni sono rese note mediante circolari dell Ufficio Istruzione e la pubblicazione, insieme alla modulistica, sul sito del comune e costituiscono adempimenti obbligatori per i genitori o i tutori dei minori iscritti. 3. L iscrizione alle scuole di ogni ordine e grado del territorio per tutti i bambini frequentanti il tempo pieno e le eventuali attività integrative pomeridiane predisposte dalle scuole non sostituisce pertanto l obbligo di iscrizione al servizio di refezione da effettuare secondo le disposizioni stabilite dagli Uffici comunali competenti.
3 4. Le domande di iscrizione devono essere consegnate all incaricata dell Ufficio Istruzione entro il mese di giugno di ogni anno scolastico al fine di permettere l'avvio del servizio dalla seconda settimana di scuola del mese di settembre. Per gli alunni obbligati al primo anno della scuola primaria, la domanda sarà consegnata nel mese di gennaio con i moduli di iscrizione alla scuola. L iscrizione alla mensa ha validità annuale. ART. 5 ISCRIZIONI OLTRE IL TERMINE E LISTE DI ATTESA 1. Le iscrizioni oltre il termine ed in corso d anno scolastico, potranno essere accolte solo nel caso di disponibilità di posti. 2. Qualora il numero di richieste fosse eccedente al numero di posti disponibili, si adotteranno i seguenti criteri di priorità per la valutazione delle domande: a. alunni residenti disabili o con particolari situazioni di disagio segnalate dai servizi sociali; b. alunni residenti con un unico genitore lavoratore o con entrambi i genitori lavoratori; c. alunni residenti che abitano più distanti dalla scuola o che devono percorrere un tragitto che presenta situazioni di pericolosità; d. alunni residenti in ordine crescente di età; e. alunni residenti con fratelli o sorelle che già usufruiscono del servizio ; f. alunni residenti che hanno già usufruito del servizio; g. alunni non residenti con entrambi i genitori in attività lavorativa sul territorio comunale; h. alunni non residenti con fratelli o sorelle già iscritti alle scuole di Arcene; i. alunni non residenti domiciliati o assistiti da parenti di primo grado arcenesi, ART. 6 PARTECIPAZIONE AL COSTO DEL SERVIZIO 1. La refezione scolastica, in quanto servizio a domanda individuale, comporta un vincolo contrattuale e il pagamento di tariffe da parte dei genitori o tutori degli utenti e da parte degli utenti adulti stessi. Il mancato pagamento delle tariffe dovute, oltre all attivazione delle forme di sollecito e delle modalità di riscossione coattiva, comporta la decadenza dal diritto di fruizione del servizio in quanto servizio non obbligatorio da parte del Comune. 2. Agli utenti insolventi saranno addebitate le spese di ogni tipo necessarie per il recupero del credito da parte del Comune. E fatto obbligo a genitori e tutori di essere in regola (non essere insolventi) con il pagamento di altri servizi comunali fruiti in precedenza dagli stessi minori o fruiti nello stesso periodo da altri componenti il nucleo familiare. 3. La tariffa di contribuzione a carico delle famiglie è definita attraverso apposito atto deliberativo della Giunta comunale. Per la determinazione delle tariffe valgono i criteri di impostazione del sistema tariffario descritti nel successivo articolo. 4. le quote di contribuzione possono inoltre essere cambiate anche in corso d anno a seguito delle variazioni dell indice ISTAT sul costo della vita rispetto a quello accertato all inizio dell anno scolastico.
4 ART. 7 CRITERI PER L INDIVIDUAZIONE DI TARIFFE E AGEVOLAZIONI 1. E istituita una tariffa unica per tutti gli ordini di scuola corrispondente al costo giornaliero del pasto stabilito dalla ditta appaltatrice. Tale costo può essere integrato dei costi diretti e indiretti sostenuti dall Amministrazione per la gestione del servizio. 2. Sono istituite inoltre tariffe ridotte, la cui fissazione è stabilita attraverso apposito atto deliberativo della Giunta comunale, che sono applicate nei casi di : a) seconda o ulteriore contemporanea iscrizione nello stesso nucleo famigliare (es. 3 figlio); b) i casi, segnalati per iscritto dal Servizio Attività Sociali, aventi difficoltà e bisogni di ordine sociale. Le domande, corredate dalla documentazione di rito, saranno valutate dai referenti del servizio coordinati dall assessore competente; 3. E riconosciuta la gratuità: a) ai casi, segnalati per iscritto dall Assistente Sociale, aventi difficoltà e bisogni di ordine sociale. Le domande, corredate dalla documentazione di rito, saranno valutate dai referenti del servizio coordinati dall assessore competente; b) a tutti gli alunni iscritti dimoranti temporaneamente nel Comune, allorché si trovino in situazioni di bisogno tali da esigere interventi non differibili e urgenti e non sia possibile indirizzarli ai corrispondenti servizi del Comune, della Regione o dello Stato di appartenenza; in tale caso l'amministrazione provvederà, per quanto possibile, a richiedere all'ente competente, rispetto al quale ha attuato l'intervento surrogatorio, il rimborso delle spese sostenute. Tali casi devono essere verificati e segnalati dall Assistente Sociale. 4. la documentazione richiesta è la seguente: domanda per la concessione di contributo; dichiarazione sostitutiva unica; ISEE elaborata sull ultima dichiarazione dei redditi, la cui validità si estenda per tutto il periodo dell anno scolastico in considerazione della temporalità del beneficio medesimo. 5. il richiedente deve altresì dichiarare di aver percepito o non aver percepito eventuali altri emolumenti non calcolati in sede di elaborazione dell ISEE. Nei casi di percepimento dovrà essere ridefinito l Indicatore della Situazione Economica Equivalente. ART. 8 MODALITA DI PAGAMENTO 1. Il pagamento avviene, tramite l acquisto di buoni pasto in blocchetti da 25 presso la Tesoreria comunale attualmente individuata nella filiale della Banca di Credito Cooperativo Cassa Rurale con sede in Arcene. 2. Non essendoci rette di frequenza, il costo è quello dei pasti effettivamente consumati nel corso della settimana. Agli alunni andranno consegnati ogni mattina i tagliandi debitamente compilati con nominativo, classe e data. I tagliandi saranno ritirati dal personale scolastico entro le ore 9,30.
5 3. Il credito residuo alla fine dell anno scolastico potrà essere utilizzato entro il 31 dicembre dell anno solare in corso. I buoni non utilizzati al termine dell intero ciclo scolastico non saranno rimborsati. ART. 09 MENU E TABELLE DIETETICHE 1. Le tabelle dietetiche, formulate e vidimate dalla competente Azienda Sanitaria Locale, prevedono menù con articolazione su quattro settimane ( uno invernale e uno estivo ) eventualmente differenziato per fasce di età. Presso la mensa pertanto verranno somministrati esclusivamente pasti conformi alle indicazioni dietetiche fornite dall ASL. 2. Copia del menù viene inviata a tutte le famiglie e affissa nei refettori dei singoli plessi scolastici. L invio del menù, oltre che atto dovuto per la qualità del servizio, ha anche lo scopo di valutare eventuali integrazioni dietetiche fra pranzo a scuola e cena a casa. ART. 10 DIETE SPECIALI 1. E prevista la preparazione di menù personalizzati esclusivamente nelle ipotesi sotto indicate: a) per alunni che risultano affetti da patologia a carattere permanente o temporaneo attestata da certificato del medico specialista. La richiesta su specifico modulo, deve essere trasmessa all Ufficio di Sanità Pubblica dell ASL con allegato il certificato del medico. I genitori sono obbligati a inviare copia della domanda di dieta speciale anche all Ufficio Istruzione del comune; b) per motivi di carattere religioso e su richiesta scritta dei genitori che, sotto la propria personale responsabilità, sottoscrivono la non somministrazione parziale o totale di alcuni alimenti ( ad esempio la carne ). Tali richieste devono essere trasmesse alla segreteria della scuola; c) In caso di necessità di dieta in bianco per indisposizione temporanea, è richiesta l autocertificazione da parte dei genitori, da presentare giornalmente al docente per un massimo di due giorni consecutivi. Per un periodo superiore, serve il certificato medico. ART. 11 USCITE ANTICIPATE, ASSENZE E RITIRI 1. Dal momento della rilevazione delle presenze e della conseguente prenotazione del pasto, poiché il pasto stesso viene effettivamente preparato, deriva l obbligo del pagamento. 2. Tuttavia nel caso di uscite anticipate, fino alle 10.30, per indisposizione o per qualsiasi altro motivo segnalato dalla famiglia agli insegnanti, vi è la possibilità di derogare dal relativo pagamento. 3. L utente decadrà dal servizio nel caso di assenze continuative per un periodo superiore a due mesi, senza giustificato motivo. Nel caso di liste di attesa, l assenza ingiustificata si riduce ad un mese.
6 4. E prevista la possibilità di ritiro dal servizio in corso d anno, solo per gravi e comprovati motivi. I genitori devono presentare apposita domanda alla segreteria della scuola. La rinuncia non comporta il rimborso dei buoni pasto già acquistati. ART. 12 VALUTAZIONE DELLA QUALITA DEL SERVIZIO 1. La vigilanza, i controlli e le verifiche sulla qualità del servizio sono eseguiti dal Comune sia mediante personale dell Ufficio Istruzione o soggetti incaricati, sia mediante gli organi degli enti preposti ai servizi sanitari dell ASL, congiuntamente e disgiuntamente. 2. Sono previsti tre tipi di controllo: a) Controllo tecnico ispettivo comprendente: la corrispondenza qualitativa e quantitativa delle derrate e dei pasti consegnati rispetto a quanto previsto dal capitolato; il rispetto delle norme igieniche in tutte le fasi del servizio; il rispetto dei tempi e delle modalità stabilite per la preparazione, il confezionamento e la distribuzione dei pasti a partire dal centro di cottura. b) Controllo igienico sanitario svolto dalla competente autorità sanitaria relativamente al rispetto dalla normativa in materia, al controllo delle prescrizioni dietetiche, delle derrate fornite e all idoneità delle strutture e dei mezzi utilizzati. c) Controllo sull andamento complessivo del servizio, assicurato oltreché dai soggetti di cui alla lettera a) anche dai componenti della Commissione mensa di cui al successivo capo II. CAPO II COMMISSIONE MENSA ART. 13 ISTITUZIONE DELLA COMMISSIONE MENSA 1. La Commissione mensa è istituita per verificare il funzionamento del servizio, promuovere iniziative di educazione alimentare, offrire suggerimenti di carattere organizzativo al fine di sollecitare un miglioramento continuo del servizio stesso. ART. 14 RUOLO DELLA COMMISSIONE La Commissione ha carattere consultivo e svolge, nell interesse dell utenza e di concerto con l Amministrazione comunale, i seguenti ruoli: a) di collegamento tra l utenza, la Scuola e l Amministrazione comunale, facendosi carico di riportare le diverse istanze che pervengono dall utenza stessa; b) di verifica degli standard qualitativi del servizio; c) di monitoraggio del gradimento dei pasti anche attraverso schede di valutazione predisposte dall amministrazione comunale; d) di promozione di iniziative di educazione alimentare; e) di suggerimento per quanto riguarda le variazioni del menù, nonché le modalità di erogazione del servizio.
7 ART. 15 COMPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE La commissione si compone dei seguenti membri: a) assessore competente o suo delegato; b) dirigente scolastico o suo delegato; c) referente dell Ufficio Istruzione del comune; d) rappresentanti dell ufficio Igiene dell ASL; e) rappresentante della ditta appaltatrice, f) rappresentante degli addetti al servizio; g) n. 2 insegnanti della scuola primaria, h) n. 2 insegnanti della scuola media; i) n. 3 genitori della scuola primaria; j) n. 2 genitori della scuola media. I rappresentanti dei docenti e dei genitori sono designati dagli organismi scolastici di partecipazione e i loro nominativi devono essere segnalati all Ufficio Istruzione all inizio di ogni anno scolastico. I componenti nominati durano in carica un anno scolastico e possono cessare per dimissioni o per venire meno dei requisiti di rappresentanza. La Commissione è presieduta dall Assessore competente o dal suo delegato e le funzioni di segretario sono svolte dal referente dell Ufficio Istruzione. Le convocazioni sono disposte dal presidente di norma con cadenza trimestrale o su richiesta di un terzo dei componenti. Obbligatorie sono le riunioni in occasione dei cambi di menù. ART. 16 COMPETENZE I componenti della commissione nella loro funzione di supporto all Amministrazione e alla Scuola, possono effettuare i seguenti interventi di monitoraggio del servizio: prendere visione delle modalità di gestione del servizio; accertarsi che presso la mensa sia esposta copia del menù mensile; controllare la pulizia e l igiene dei locali e delle attrezzature; verificare che il personale indossi correttamente l abbigliamento idoneo; verificare l ora di arrivo dei pasti; assicurarsi che gli alimenti serviti corrispondano al menù e al capitolato; assaggiare le portate per verificare i requisiti organolettici dei cibi; accertare l appetibilità ed il gradimento degli alimenti; controllare che i contenitori termici siano puliti e non vengano aperti prima della distribuzione dei pasti; verificare gli interventi di riordino e pulizia della mensa; compilare le schede di registrazione del sopralluogo da inviare all Ufficio Istruzione; in caso di inadempienze o irregolarità, segnalare alla responsabile l inconveniente registrato accompagnato dalla scheda di registrazione sottoscritta dal verbalizzante.
8 ART. 17 MODALITA DI INTERVENTO I rappresentanti della commissione possono accedere al locale mensa del plesso scolastico di competenza, previa comunicazione alla segreteria della scuola ed in numero non superiore ad uno. Possono assaggiare, in tavolo separato, campioni del pasto del giorno: è fatto divieto di prelevare porzioni di cibo dai locali; Durante i sopralluoghi, che devono essere articolati in modo da non ostacolare il lavoro degli operatori, non possono essere elevate contestazioni o date indicazioni direttamente al personale in servizio; L attività della commissione si esplica attraverso l osservazione delle procedure di preparazione e di somministrazione dei pasti con esclusione di qualsiasi forma di contatto diretto o indiretto con gli alimenti. Non si possono toccare alimenti cotti o crudi pronti per il consumo, utensili, attrezzature, stoviglie. I membri della commissione non possono usare i servizi igienici riservati e si devono astenere dalla visita in caso di qualsiasi indisposizione; Al termine di ciascun sopralluogo è obbligatorio redigere l apposita scheda di valutazione da inviare alla responsabile del servizio presso l Ufficio Istruzione. ART. 18 SEGNALAZIONI Ogni qualsiasi osservazione, rimostranza o segnalazione deve essere inoltrata al Responsabile comunale del servizio di refezione per mezzo della scheda di valutazione appositamente predisposta, che provvederà a sua volta ad informare la commissione e il Dirigente scolastico dei rilievi contestati. In caso di irregolarità quali: scarsa igiene, presenza di corpi estranei negli alimenti, cibi non inseriti nel capitolato e nel menù, è necessario redigere una relazione da inviare al Responsabile del servizio e per conoscenza al Dirigente scolastico. Il Responsabile convocherà il referente della ditta appaltatrice perché siano adottati immediatamente i provvedimenti richiesti dal caso. ART. 19 CALENDARIO DEI CONTROLLI I sopralluoghi presso i locali mensa possono essere effettuati giornalmente senza preavviso alla ditta ma con l obbligo di avvisare la segreteria della scuola per il permesso di accesso all edificio e per rispettare il criterio della presenza di un solo genitore per volta. In ogni caso, nella sua prima riunione la commissione avrà cura di preparare un calendario di massima dei controlli in modo da prevedere una equilibrata distribuzione nel corso dell anno scolastico e un elenco dei componenti disponibili. ART. 20 PUBBLICITA DEL REGOLAMENTO 1. Copia del presente regolamento è reperibile presso la segreteria della scuola e presso i locali della mensa. Inoltre gli interessati potranno prenderne visione dal sito istituzionale del comune.
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