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1 STUDIO SULL AVIFAUNA MIGRATORIA IN SARDEGNA 1 Rapporto intermedio maggio 2014

2 Coordinamento Sergio Nissardi e Carla Zucca snc Attività di inanellamento Inanellatori: Davide De Rosa, Roberto Facoetti, Cristina Fiesoli, Daniele Iavicoli, Franco Lavezzi, Alessandro Montemaggiori, Sergio Nissardi, Marilena Perbellini, Danilo Pisu, Gianpaolo Ruzzante, Enrico Viganò, Carla Zucca. Collaboratori: Jessica Atzori, Franca Cani, Stefania Capelli, Fabio Cherchi, Paolino Chignola, Anna Dettori, Ilaria Fozzi, Claudio Ibba, Riccardo Paddeu, Stefania Piras, Raimondo Testoni, Mauro Varaschin. Attività di raccolta ali Coordinamento: Luca Fadda - tecnico faunista Associazioni venatorie: Unione Cacciatori di Sardegna, Caccia Pesca Ambiente, Federazione Italiana della Caccia, Sarda Caccia e Ital Caccia. Collaboratori: Alessandro Ascione (UCS), Ugo Cucca, Luca Fadda, Antonio Loche, Giuseppe Mellai, Francesco Piras, Piergiuseppe Truzzu, Silvano Zintu. Fotografia in copertina: Cesena (foto di Ilaria Fozzi). Servizio finanziato dall Assessorato della Difesa dell Ambiente Regione Autonoma della Sardegna (CIG: FC5) 2

3 SOMMARIO INTRODUZIONE MONITORAGGIO DELL'AVIFAUNA MIGRATORIA DI INTERESSE VENATORIO, LIMITATAMENTE AI TURDIDI MIGRATORI/SVERNANTI Aree di studio Metodologia Risultati RACCOLTA ALI Metodologia Risultati CONCLUSIONI BIBLIOGRAFIA

4 INTRODUZIONE La presente relazione costituisce il rapporto intermedio della prima annualità del servizio denominato Studio sull avifauna migratoria in Sardegna per gli anni 2014, 2015 e 2016 e riporta i principali risultati delle attività di inanellamento svolte fra gennaio e marzo 2014, nonché i risultati preliminari dell attività di raccolta ali relativa all annata venatoria e luglio 2013 Lo studio, analogamente nelle due precedenti amnnate e , è basato sui presupposti e contenuti della Carta Faunistica Regionale adottata dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 42/15 del e si articola nelle seguenti fasi: Monitoraggio dell'avifauna migratoria di interesse venatorio, limitatamente ai turdidi migratori/svernanti (merlo, cesena, tordo bottaccio, tordo sassello), da effettuarsi negli anni 2014, 2015 e 2016 attraverso le attività di cattura e inanellamento delle specie nel periodo compreso tra il 10 gennaio e il 1 marzo di ogni anno (per un totale di 50 giornate operative di attività per stazione per anno). Monitoraggio dell'avifauna migratoria di interesse venatorio, limitatamente ai nidificanti acquatici (anni 2014 e 2015) e ai nidificanti terrestri (anno 2016). Raccolta e analisi di campioni di ali di esemplari di avifauna migratoria di interesse venatorio abbattuti durante l attività venatoria nelle annate venatorie , e Aggiornamento della Carta faunistica regionale, relativamente all'avifauna migratoria a conclusione delle attività di monitoraggio svolte nei itre anni di durata dell incarico. L attività principale per sforzo di monitoraggio, fra quelle messe in campo, è senz altro quella di inanellamento scientifico mirata allo studio delle migrazioni dei turdidi (principalmente e Tordo bottaccio), che si è svolta attraverso l attivazione in contemporanea di diverse stazioni di inanellamento operative nei principali periodi delle migrazioni post- e pre-riproduttiva. Le altre attività hanno riguardato uno studio su campioni di ali ottenuto attraverso la collaborazione del mondo venatorio regionale e il monitoraggio delle componenti nidificanti acquatiche e terrestri delle specie migratrici di interesse venatorio. La finalità è quella di proseguire nella raccolta sistematica di informazioni utili alla programmazione faunistico-venatoria, con particolare riferimento alla definizione dei calendari venatori in termini coerenti con le normative comunitaria, nazionale e regionale che, essendo improntate all obiettivo primario della conservazione, prevedono la tutela delle specie durante il loro periodo riproduttivo e di migrazione verso le aree di nidificazione e consentono il prelievo di un limitato elenco di specie a condizione che tale prelievo non incida sui rispettivi livelli di popolazione. 4

5 Di seguito vengono descritte, negli aspetti metodologici e operativi, le attività di monitoraggio svolte entro il mese di maggio della prima annualità di monitoraggio. 1 MONITORAGGIO DELL'AVIFAUNA MIGRATORIA DI INTERESSE VENATORIO, LIMITATAMENTE AI TURDIDI MIGRATORI/SVERNANTI Questa attività è stata svolta attraverso l attivazione di quattro stazioni di inanellamento operative in contemporanea fra il 10 gennaio e il 1 marzo 2014: Asinara, Capo Caccia, Nuraghe Arrubiu e s Acqua Callenti. Si tratta di stazioni che erano già state attivate in precendenza nell ambito del progetto, fra cui l Asinara è stata attiva nelle stagioni e , Capo Caccia nella stagione , Nuraghe Arrubiu e s Acqua Callenti fra gennaio e marzo Aree di studio Le aree di studio attive in questa sessione sono descritte di seguito. 1. Isola Asinara L Isola dell Asinara (circa 52 km 2 ) si trova all interno del Parco Nazionale dell Asinara e costituisce uno dei primi avamposti della Sardegna per i migratori provenienti da nord durante la migrazione post-riproduttiva ed un punto di partenza prima dell attraversamento del mare per i migratori diretti a nord durante la migrazione pre - riproduttiva. La vegetazione nell area della stazione di inanellamento di Tumbarino 1 (Foto 1) è costituita prevalentemente da macchia bassa, caratterizzata soprattutto da lentisco Pistacia lentiscus, olivastro Olea oleaster, euforbia arborea Euphorbia dendroides, Calicotome villosa, Cistus monspeliensis e da rari esemplari di ginepro fenicio Juniperus phoenicea. Le attività di inanellamento sono state svolte in accordo con l Osservatorio Faunistico del Parco Nazionale dell Asinara, gestito da Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale. Periodo di attività (migrazione pre-riproduttiva): 10 gennaio 1 marzo Capo Caccia La stazione di inanellamento di Capo Caccia è stata posizionata in località Cala Barca, all interno del Parco Naturale Regionale di Porto Conte, in una posizione apparentemente favorevole sia rispetto alla migrazione pre-riproduttiva che a quella post-riproduttiva in funzione della sua posizione lungo la costa occidentale sarda e della sua configurazione orografica di promontorio ben visibile per i migratori impegnati nell attraversamento del mare. L area fu già utilizzata in passato con buoni risultati come stazione di 1 Tumbarino è attualmente è l unica stazione di inanellamento permanente attualmente operativa in Sardegna 5

6 inanellamento nell ambito del Progetto Piccole Isole (progetto nazionale dell ex Istituto Nazionale Fauna Selvatica, oggi Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca ambientale) ed ha fornito dei buoni risultati nell ambito del presente programma di monitoraggio durante la stagione L area in cui sono state posizionate le reti è caratterizzata prevalentemente da formazioni di macchia alta a dominanza di Juniperus phoenicea e confina con un rimboschimento a Pinus sp. L Ente Foreste della Sardegna ha messo a disposizione un prefabbricato in legno utilizzabile come base per le attività di inanellamento. Poichè l Ente Parco Regionale non ha potuto mettere a disposizione alcuna struttura per l alloggio notturno, si è provveduto ad affittare un appartamento in località Maristella (Alghero), distante dal campo di inanellamento circa 5 km, nel quale si trascorrevano le ore notturne. Periodo di attività (migrazione primaverile): 10 gennaio 1 marzo Nuraghe Arrubiu Situato sopra il centro abitato, il territorio dell Oasi è caratterizzato da un piano basaltico ricoperto in prevalenza da Leccio Quercus ilex, Roverella Q. pubescens, Fillirea Phyllirea latifolia., Corbezzolo Arbutus unedo, Olivastro Olea europea e Lentischio Pistacia lentiscus. Le attività di inanellamento sono state svolte con il supporto logistico del Comune di Orroli, che ha messo a disposizione un punto d appoggio per l attività diurna ed assicurato l allogio notturno dei vari inanellatori e collaboratori. La stazione di inanellamento è stata posta a ridosso dell Oasi di Protezione faunistica e di cattura di Nuraghe Arrubiu che si sviluppa in un area di circa 220 ettari. L area in cui sono state sistemate le mist-nets, che coincide con i punti di passaggio lungo il margine dell altopiano, si sviluppa lungo il confine dell Oasi, ed è di fatto soggetta a un intensa attività venatoria che ha sovente costretto a disattivare temporaneamente l impianto di cattura durante le giornate di caccia. Periodo di attività (migrazione pre-riproduttiva): 10 gennaio 2 marzo S Acqua Callenti Il sito di cattura, incluso all interno della Foresta Demaniale di Castiadas, è rappresentato da un crinale posto sulla sinistra orografica del Riu S Acqua Callenti, utilizzato in passato come sito di cattura di uccellatori, come dimostrano diversi tasonis 2, tre dei quali, localizzati a una quota di circa 300 m, sono stati utilizzati per il posizionalmento delle mist-nets nel presente studio. Le altre reti, per uno sviluppo complessivo di circa 2 Il termine tasoni è riferito ai varchi, in genere di pochi metri, praticati nella vegetazione lungo i crinali dagli uccellatori per facilitare la cattura degli uccelli in transito. 6

7 Come punto d appoggio è stata utilizzata la Foresteria in località S Acqua Callenti, distante m dal sito di cattura e messa a disposizione dallo stesso Ente Foreste. Periodo di attività (migrazione pre-riproduttiva): 10 gennaio 2 marzo Metodologia L attività di inanellamento è stata condotta da inanellatori abilitati dall Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale, coadiuvati da collaboratori, in conformità con il Regolamento per lo svolgimento dell attività di inanellamento a scopo scientifico, redatto dallo stesso ISPRA. Le catture sono state effettuate con reti di tipo mist-nets, operative durante i periodi di attività delle stazioni e controllate almeno a cadenza oraria, salvo durante le difficili condizioni meteorologiche avverse che hanno richiesto la chiusura dell impianto ai sensi del regolamento. Per ciascun individuo catturato è stata annotata la fascia oraria (ora solare) di cattura con riferimento all intervallo di un ora (per esempio, gli uccelli catturati fra le e le sono attribuiti alle 09.00). Gli esemplari catturati durante ciascun controllo delle reti vengono posizionati all interno di sacchetti di tela e portati al tavolo dove vengono effettuate le operazioni di inanellamento. Su tutti gli esemplari catturati sono state effettuate le operazioni di inanellamento con i relativi strumenti e rilevati i seguenti parametri morfometrici ed ecofisiologici: età e sesso, determinabili rispettivamente attraverso le strategie di muta e le caratteristiche del piumaggio, secondo Ginn & Melville (1983), Baker (1993), Svensson (1992), Jenni & Winkler (1994); misura della corda massima alare (Bairlein, 1995) in mm, precisione 0,5 mm; misura della terza remigante primaria (Bairlein, 1995) in mm, precisione 0,5 mm; misura del tarso (Bairlein, 1995) in mm, precisione 0,1 mm; stima della quantità di grasso sottocutaneo, secondo il metodo proposto da Kaiser (1993); peso in grammi in mm, precisione 0,1 g. Tutti i dati rilevati sugli animali catturati sono stati riportati su schede da campo e successivamente informatizzati, nell apposito software Nisoria2000, per la loro trasmissione all I.S.P.R.A. che, come da regolamento per l attività di inanellamento in territorio italiano, deve essere effettuata a cadenza semestrale. 1.3 Risultati In Tabella 1 sono riportati i totali degli uccelli inanellati fra gennaio e marzo 2014 nelle quattro stazioni attive. Sono stati inanellati complessivamente uccelli, appartenenti a 38 specie: 9 Non Passeriformes e 29 Passeriformes di cui 3 Turdidi di interesse venatorio: (120 soggetti inanellati), Cesena (1 soggetto 7

8 inanellato all Asinara) e (331 soggetti inanellati). Le altre specie di interesse venatorio catturate sono state: Beccaccia (1 individuo a s Acqua Callenti) e Colombaccio (2 individui a s Acqua Callenti). Infine sono stati catturati 133 Storni (2 all Asinara, e 131 a Nuraghe Arrubiu). Tabella 1. Elenco delle catture effettuate nelle quattro stazioni di inanellamento attive in gennaio-marzo 2014 pre-riproduttivo 2014 Codice Euring Specie Asinara Capo Caccia s'acqua Callenti Nuraghe Arrubiu TOTALE Sparviere Accipiter nisus Poiana Buteo buteo Gheppio Falco tinnunculus Falco pellegrino Falco peregrinus Beccaccia Scolopax rusticola Colombaccio Columba palumbus Assiolo Otus scops Civetta Athene noctua Picchio rosso maggiore Dendrocopos major Tottavilla Lullula arborea Ballerina bianca Motacilla alba Scricciolo Troglodytes troglodytes Passera scopaiola Prunella modularis Pettirosso Erithacus rubecula Codirosso spazzacamino Phoenicurus ochruros Turdus merula Cesena Turdus pilaris Turdus philomelos Magnanina comune Sylvia undata Occhiocotto Sylvia melanocephala Capinera Sylvia atricapilla Luì piccolo Phylloscopus collybita Fiorrancino Regulus ignicapilla Cincia mora Periparus ater Cinciarella Cyanistes caeruleus

9 Tabella 1. Elenco delle catture effettuate nelle quattro stazioni di inanellamento attive in gennaio-marzo 2014 pre-riproduttivo 2014 Codice Euring Specie Asinara Capo Caccia s'acqua Callenti Nuraghe Arrubiu TOTALE Cinciallegra Parus major Ghiandaia Garrulus glandarius Storno comune Sturnus vulgaris Passera sarda Passer hispaniolensis Fringuello Fringilla coelebs Verzellino Serinus serinus Venturone corso Carduelis corsicana Verdone Carduelis chloris Cardellino Carduelis carduelis Fanello Carduelis cannabina Frosone Coccothraustes coccothraustes Zigolo nero Emberiza cirlus Strillozzo Emberiza calandra 8 8 Totale individui Totale specie In Tabella 2 sono riportati i totali giornalieri delle catture di e (vi sono compresi tutti gli uccelli entrati per la prima volta nel campione, quindi tutti i dati di prima cattura e quelli di prima autoricattura di uccelli inanellati nella medesima stazione prima del periodo di studio); per ciascuna stazione viene indicato il numero di giornate in cui è stato possibile, in base alla condizioni meteorologiche, tenere operativo l impianto di cattura. 9

10 Tabella 2. Catture giornaliere di e (tutte le stazioni, gennaio - marzo 2014). Il trattino indica le giornate in cui l impianto di cattura è stato disattivato a causa di condizioni meteorologiche proibitive Asinara Capo Caccia s'acqua Callenti Nuraghe Arrubiu TOTALE pentade data gen gen gen gen gen gen gen gen gen gen gen gen gen gen gen gen gen gen gen gen gen feb feb feb feb feb feb feb feb feb feb feb feb feb feb

11 Tabella 2. Catture giornaliere di e (tutte le stazioni, gennaio - marzo 2014). Il trattino indica le giornate in cui l impianto di cattura è stato disattivato a causa di condizioni meteorologiche proibitive Asinara Capo Caccia s'acqua Callenti Nuraghe Arrubiu TOTALE pentade data feb feb feb feb feb feb feb feb feb feb feb feb feb feb mar Tot. individui Tot. giorni cattura Il periodo di attività è stato caratterizzato da diverse perturbazioni atmosferiche distribuite lungo tutto il periodo di studio, ma particolarmente intense nella seconda metà di gennaio, che hanno più volte costretto a disattivare l impianto di cattura, soprattutto nella stazione di Capo Caccia, dove non è stato possibile attivare l impianto di cattura per un intera pentade (25-30 gennaio). Per quanto riguarda il, il maggior numero di catture è stato fatto a s Acqua Callenti, che ha totalizzato 67 individui in 44 giornate (1,42 ind/die); all Asinara, a Capo Caccia e a Nuraghe Arrubiu i totali sono stati molto più modesti, rispettivamente di 15 in 39 giornate (0,38 ind/die), 23 individui in 34 giornate (0,68 ind/die) e 27 individui in 40 giornate (0,68 ind/die). Per quanto riguarda il, il numero maggiore di individui è stato catturato a Nuraghe Arrubiu, con 212 individui in 40 giornate (5,3 ind/die); seguono s Acqua Callenti con 73 individui in 44 giornate (1,66 ind/die), Capo Caccia con 24 individui in 34 giornate (0,71 ind/die) e Asinara con 22 individui in 39 giorni (0,56 ind/die). 11

12 Le Figure 1a-d mostrano gli andamenti giornalieri delle catture (numero di individui) di, nelle quattro stazioni nel periodo compreso fra l 11 gennaio e il 1 marzo All Asinara (Figura 1a) le catture sono state molto scarse, con soli 15 individui di cui 5 inanellati in altrettante giornate nelle prime due pentadi e il resto in sei giornate distribuite nel restante periodo. Anche a Capo Caccia (Figura 1b) e a Nuraghe Arrubiu (Figura 1d) le catture sono complessivamente scarse e distribuite irregolarmente fino alla penultima pentade per buona parte del periodo di studio; si noti che in entrambi i casi, come del resto anche all Asinara, le catture iniziano nei primi giorni di attività. A s Acqua Callenti (Figura 1c), il campione è molto più consistente anche se le catture sono concentrate entro il 7 febbraio. Figura 1a. Andamento giornaliero delle catture di (Asinara, 11 gennaio 1 marzo 2014). 12

13 Figura 1b. Andamento giornaliero delle catture di (Capo Caccia, 11 gennaio 1 marzo 2014). Figura 1c. Andamento giornaliero delle catture di (s Acqua Callenti, 11 gennaio 1 marzo 2014). 13

14 Figura 1d. Andamento giornaliero delle catture di (Nuraghe Arrubiu, 11 gennaio 1 marzo 2014). Le Figure 2a-d mostrano gli andamenti giornalieri delle catture (numero di individui) di nelle quattro stazioni fisse nel periodo compreso fra l 11 gennaio e il 1 marzo. In tutte le stazioni si notano catture di già nei primi giorni di attività (11 gennaio a s Acqua Callenti e a Nuraghe Arrubiu; 12 gennaio a Capo Caccia e 13 gennaio all Asinara). Si nota inoltre, durante tutto il periodo di cattura, un andamento caratterizzato vistose fluttuazioni giornaliere e pause più o meno lunghe secondo un modello che appare compatibile con l esistenza di movimenti migratori in corso. Figura 2a. Andamento giornaliero (individui) delle catture di (Asinara, 11 gennaio 1 marzo 2014) 14

15 Figura 2b. Andamento giornaliero (individui) delle catture di (Capo Caccia, 11 gennaio 1 marzo 2014) Figura 2c. Andamento giornaliero (individui) delle catture di (s Acqua Callenti, 11 gennaio 1 marzo 2014) 15

16 Figura 2d. Andamento giornaliero (individui) delle catture di (Nuraghe Arrubiu, 11 gennaio 1 marzo 2014) 2 RACCOLTA ALI Oltre all inanellamento scientifico, la seconda attività di acquisizione di dati sulle componenti migratrici/svernanti dell'avifauna migratrice di interesse venatorio è stata la raccolta e analisi di ali di esemplari abbattuti durante l attività venatoria. Questa attività ha visto il coinvolgimento del mondo venatorio ed è stata preceduta da una fase preliminare dedicata alla divulgazione e sensibilizzazione finalizzata alla creazione di una rete di referenti locali, distribuiti sul territorio ed individuati tra le associazioni di categoria o tra i singoli cacciatori. La raccolta ali è stata avviata potenziando il metodo già attivato in sede di Carta Faunistica Regionale al fine di ottenere un campione utile a integrare le informazioni raccolte nelle azioni di cattura e inanellamento scientifico. Il coinvolgimento dei cacciatori è stato ottenuto attraverso una richiesta di collaborazione indirizzata ai cacciatori e veicolata con l aiuto delle principali associazioni venatorie sarde, di riviste specializzate e eventualmente attraverso i siti istituzionali degli Enti territoriali interessati. 2.1 Metodologia A ciascun cacciatore è stato chiesto di asportare una sola ala di ciascun uccello migratore abbattuto nel corso della giornata di caccia. Le ali relative al carniere giornaliero sono state raccolte in un unico contenitore (sacchetto di plastica) con l annotazione della data e della località/comune/provincia di abbattimento. I 16

17 campioni così raccolti sono stati conservati in congelatore fino alla consegna al referente locale o ai coordinatori del progetto. L analisi delle ali raccolte nei due anni di attività è stata mirata ad accertare le variazioni stagionali nella composizione in classi di età e sesso (per le specie la distinzione è possibile in base all esame dell ala) delle popolazioni di migratori soggette a prelievo venatorio. La determinazione dell età è stata effettuata sulla base delle strategie di muta delle specie in esame, attribuendo le diverse penne delle ali a una differente generazione (penne di tipo giovanile e penne mutate, di tipo adulto ). Le fonti bibliografiche di riferimento per la determinazione dell età delle specie studiate sono state le seguenti: Cramp & Simmons (1983), Prater et al. (1987), Hayman et al. (1991) e Spanò (1993) per la Beccaccia; Cramp & Simmons (1977; 1980); Cramp (1985) e Baker (1983) per Anatidi, Rallidi e Colombaccio; Cramp (1988), Svensson (1992) e Jenni & Winkler (1994) per i Turdidi; Ginn & Melville (1983) per tutte le specie. L età è espressa traducendo la codifica Euring nelle seguenti categorie: - primo inverno (1 inv.) = uccello nato nella precedente stagione riproduttiva (età Euring 3/5, chiamati anche giovani nel testo che segue); - secondo inverno (2 inv.) = uccello adulto (nel caso delle specie in esame) nel suo secondo inverno (età Euring 5/7, chiamati anche adulti ); - adulto = nato prima della precedente stagione riproduttiva (età Euring 4/6, chiamati anche adulti ). 2.2 Risultati Nell annualità sono stati finora analizzati 297 campioni appartenenti a 9 specie di interesse venatorio (Tabella 3). Non essendosi ancora conclusa la fase di raccolta e analisi dei campioni, una più dettagliata descrizione dei risultati sarà fornita nella relazione successiva la cui consegna è prevista entro ottobre p.v. Tabella 3. Campioni di ali finora pervenuti nell ambito dell attività di raccolta nella stagione venatoria N Cod. Euring Specie N ind Alzavola Anas crecca Germano reale Anas platyrhynchos Pavoncella Vanellus vanellus Beccaccia Scolopax rusticola Colombaccio Columba palumbus Allodola Alauda arvensis Turdus merula Turdus philomelos Tordo sassello Turdus iliacus 1 Totale

18 3 CONCLUSIONI I risultati dell attività di inanellamento sopra esposti, che saranno oggetto di ulteriori approfondimenti come da convenzione nella dettagliata relazione la cui consegna è prevista entro ottobre 2014, consentono di anticipare alcune brevi considerazioni. Le notevoli differenze rilevate nei totali delle catture di Asinara, Capo Caccia e Nuraghe Arrubiu, rispetto ai riscontri precedenti, confermano un quadro di grande complessità di questa fase iniziale della migrazione pre-riproduttiva delle due specie target, che evidentemente possono modificare di anno in anno le direttrici preferenziali dei loro spostamenti attraverso la Sardegna, in base a molteplici variabili, fra i quali un ruolo (non esclusivo) potrebbe essere svolto dalla disponibilità trofica dell ambiente. Si conferma inoltre, come già nella precedente stagione pre-riproduttiva, che le catture registrate in tutte le stazioni (comprese quelle di Asinara e Capo Caccia, caratterizzate nella presente annata da flussi complessivamente assai modesti) suggeriscono, sia pure in modo non univoco, la presenza di movimenti migratori già in corso. Infine, si segnala che durante le giornate di apertura della caccia al Colombaccio, alla Ghiandaia e alla Cornacchia grigia, è stata registrata un intensa attività venatoria rivolta anche ai Turdidi, come evidenziato dalla cattura di animali feriti proprio a ridosso di quelle giornate. dott. Sergio Nissardi Per snc dott.ssa Carla Zucca Cagliari, 3 giugno

19 BIBLIOGRAFIA Andreotti A., Pirrello S., Tommasini S. & Merli F., I Tordi in Italia. Biologia e conservazione delle specie del genere Turdus. ISPRA, 123/2010. Bairlein F., 1995 European-African Songbird Migration Network. Manual of Field Methods. Wilhelmshavenn, Germany. Baker K., Identification Guide to European Non- Passerines. BTO Guide 24. Bart, J Monitoring the abundance of bird populations. The Auk 122: Berthold P., Bird Migration: A General Survey. Oxford University Press. Berthold P., Control of bird migration. Chapman & Hall, London. Cramp, S., Perrins, C.M. (Eds.), The Birds of the Western Paleartic, vol. 8. Oxford University Press, Oxford, UK. Ginn H.B. & Melville D.S., Moult in Birds. BTO Guide No 19. Jenni L. & Winkler R., 1994 Moult and Ageing of European Passerines. Academic Press. Kaiser A., A new multi-category classification of subcutaneous fat deposit of songbird. Journal of Field Ornithology, 64 : Mocci Demartis, Revisione critica dei reperimenti in Sardegna di uccelli inanellati. Sitta, 4: Svensson L., Identification Guide to European Passerines. Stockholm. 19

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