STORIA DELL'IRAQ - Dalla morte di Saddam Hussein ai giorni nostri

Transcript

1 STORIA DELL'IRAQ - Dalla morte di Saddam Hussein ai giorni nostri febbraio 2006 agosto 2010 novembre 2010 nov Distrutta a Samarra la Moschea dalla Cupola d'oro dove sono sepolti due dei 12 imam venerati dagli sciiti. Accanto c'è la grotta dove secondo la tradizione scomparve nell' 878 il dodicesimo e ultimo imam Iniziato il ritiro dei soldati Usa; nel paese rimarranno fino alla fine del soldati con compiti di supporto e addestramento delle truppe locali. Per difendere i loro interessi gli Usa si affideranno a circa 7000 contractors Dopo otto mesi dalle elezioni, con l'economia paralizzata, senza contratti con le compagnie straniere, con ritorno della violenza, paura diffusa ecc., trovato un accordo per il governo. Primo ministro sarà Nouri al Maliki, leader del blocco sciita di Alleanza Nazionale, presidente del paese il curdo Jalal Talabani, presidente del Parlamento il sunnita Osama al Nujaifi Tareq Aziz viene condannato a morte. Cristiano caldeo,fedelissimo di Saddam, è stato vice premier dal 1979 al La condanna è però sospesa. Aziz morirà in prigione nel Dieci anni dopo l'operazione Iraqi Freedom Il paese è instabile e diviso, cresce l'ostilità fra sunniti e sciiti che, in maggioranza nel paese, hanno conquistato il potere, ma non riescono a fermare lo stillicidio di gravi attentati sunniti che coincidono spesso con le loro principali feste religiose. Il premier Maliki è accusato dalla minoranza sunnita di essere un burattino dell'iran e di averla esclusa dalla gestione dello stato. I mesi di luglio e agosto, secondo stime dell'onu, sono stati i più cruenti dal anno 2014 gennaio giugno luglio Milizie dell'isis scatenano una massiccia offensiva nelle regioni a nordovest di Baghdad, il cosiddetto triangolo sunnita e occupano Falluja Mosul, seconda città dell'iraq e uno dei suoi principali poli petroliferi, cade nelle mani dell'isis. Seguendo il corso del Tigri i miliziani conquistano diverse località tra cui Tikrit. L'autoproclamato califfo Abu Bakr al Baghdadi appare per la

2 prima volta in video davanti ai fedeli in una moschea di Mosul agosto I Jihadisti dilagano nell' Iraq nord-orientale, i Curdi si ritirano dalla piana di Mosul. Centinaia di migliaia di cristiani e yazidi sono costretti a lasciare le proprie case e cercare rifugio nei paesi vicini. Moltissimi rimangono intrappolati sul Monte Sinjar e massacrati. 14 agosto Baghdad è nel caos politico. Maliki, accusato per la sua politica accentratrice, dà le dimissioni riconoscendo la legittimità del vicepresidente del Parlamento Haider al Abadi settembre ottobre 2015 aprile maggio Gli Stati Uniti organizzano un'alleanza di 40 paesi, tra cui l'italia, per colpire lo Stato islamico con raid ed incursioni I punti di forza dell'is stanno nelle regioni di Ramadi e Falluja in quanto le maggiori tribù sunnite sono con loro: forniscono uomini, cibo, logistica e legittimità popolare. Unico fronte che segna qualche vittoria è quello dei curdi iraqeni, i peshmerga (combattenti fino alla morte) Le forze di sicurezza iraqene strappano il centro di Tikrit all'isis grazie anche ai raid alleati e alle milizie addestrate dall'iran L'Isis conquista Ramadi, capoluogo della provincia sunnita di Al Anbar 3 giugno Riunione a Parigi di alleati contro l'isis. Il premier iraqeno Abadi (sciita moderato) lamento lo scarso aiuto e il fallimento della comunità internazionale che non riesce a controllare i combattenti stranieri dicembre 2016 gennaio Le forze governative riprendono la città di Ramadi. Abadi annuncia che il controllo della città verrà affidato a unità miste sciiti sunniti Un rapporto dell'onu denuncia gli orrori in Iraq: negli ultimi due anni il paese è scivolato in un vortice di massacri e persecuzioni 1 maggio Migliaia di sciiti sostenitori dell'imam Moqtada al Sadr irrompono nel Parlamento di Baghdad in nome della lotta alla corruzione e per ottenere riforme fine maggio ottobre Dopo una dura battaglia Falluja è riconquistata all'isis Inizia l'offensiva per liberare Mosul. Sunniti, curdi, sciiti combattono

3 insieme per cacciare gli uomini del Califfato genn. - febbr. Continua la battaglia per liberare Mosul dall'isis. Migliaia di civili 2017 in trappola nella città, si valuta che possano essere oltre e sembra che abbiano anche timore di rappresaglie da parte dei combattenti curdi e delle milizie sciite inquadrate nell'esercito LESSICO YAZIDI Etnicamente gli Yazidi sono curdi. La loro religione combina Islam e Zoroastrismo e conta seguaci. Oltre che in un Dio creatore dell'universo, gli yazidi credono nell'esistenza di altre sette divinità o angeli. La più importante è Melek Taus (Re Pavone). La loro reputazione negativa di adoratori del diavolo è collegata all'altro nome di Melek, Shaytan, lo stesso nome che il Corano usa per indicare Satana ISIS ( DAESH ) L'organizzazione jihadista nota come Stato islamico ha origine nell'invasione Usa dell'iraq nel Il primo nucleo, poi associatosi ad Al Qaeda, è guidato dal giordano Al Zarqawi, lo scopo è combattere gli americani e gli sciiti ritenuti loro alleati. Nel 2007, morto Al Zarqawi, il gruppo prende il nome di Stato islamico in Iraq, il capo è Abu Bakr al Baghdadi. Nel 2013, staccatosi da Al Qaeda, si aggiunge Siria al nome da cui l'acronimo Isis. I combattimenti e le conquiste si estendono ai due paesi. La capitale è Raqqa, in Siria. Il 24 giugno 2014 Al Baghdadi ha proclamato la nascita del Califfato e se stesso Califfo. Obiettivo primario dello Stato islamico è la creazione di uno stato basato sulla Sharia e guidato da un capo politico-religioso. Le principali fonti di finanziamento dello Stato Islamico sono il contrabbando del petrolio (soprattutto in Turchia), le tasse sui territori occupati, con estorsioni a commercianti e imprese, il commercio dei reperti archeologici, il vero e proprio tesoro in contanti trovato nel caveau della Banca centrale di Mosul e vari finanziatori dei paesi del Golfo, uomini d'affari ricchissimi e predicatori religiosi di posizioni estremiste.

4 Bibliografia Redaelli Plebani L'Iraq contemporaneo Loretta Napoleoni Isis Lo stato del terrore Maurizio Molinari Il Califfato del terrore Aldo Giannuli Guerra all'isis Domenico Quirico Il grande califfato Mirella Galletti Storia dei Curdi Felice Froio I Curdi. Il dramma di un popolo dimenticato Carocci Feltrinelli Rizzoli Ponte alle Grazie Neri Pozza Jouvence Mursia Marco Rovelli La guerriera dagli occhi verdi Giunti (Per difendere il suo popolo, i curdi, una ragazza decide di rifugiarsi sulle montagne e diventare una guerrigliera. Dovrà combattere i Turchi, il Califfato, ma anche difendersi da un mondo patriarcale) Hineer Saleem Il fucile di mio padre Einaudi (Vita di una famiglia curda iraqena tra gli anni Sessanta e Novanta, tra repressione e migrazioni forzate) Laleh Khadivi L'età degli orfani Rizzoli ( Racconto della vita, spesso spietata e violenta, di un orfano curdo iraniano che viene adottato dai militari che hanno ucciso gli abitanti del suo villaggio e che sono decisi a cancellare ogni traccia del popolo a cui il bimbo appartiene)

5

6

7

8