UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA

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1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA DIREZIONE AMMINISTRATIVA Servizio Orientamento Rep. n Tit. V / Cl. 1 Fasc. Prot. n CONVENZIONE TRA L UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA E L ISTITUTO SECONDARIO SUPERIORE PER UNA ATTIVITA DI ORIENTAMENTO INFORMATIVO E/O FORMATIVO Tra l Università degli Studi di Padova con sede in Padova, Via VIII febbraio 1848 n. 2, rappresentata dal Magnifico Rettore, Prof. Giuseppe Zaccaria, di seguito denominata Università, (C.F ); e l Istituto secondario superiore con sede in rappresentato da di seguito denominato Istituto; premesso che L Università, per il tramite del Servizio Orientamento, svolge da anni, con diverse metodologie di intervento, attività destinate agli studenti in fase di uscita dagli Istituti superiori e che si avvicinano al mondo della formazione universitaria; L Università considera il personale direttivo e docente degli Istituti superiori un referente privilegiato per la realizzazione di progetti di informazione e orientamento; L Istituto è interessato a promuovere un attività informativa e orientativa destinata ai propri studenti, fin dal loro penultimo anno di frequenza, nella cui progettazione e realizzazione devono essere coinvolti i docenti della scuola; E necessario incrementare e rendere sempre più disponibili le informazioni a proposito delle attività di orientamento che autonomamente e in collaborazione Università ed Istituto si impegnano a realizzare; Il MIUR con decreto n. 270 del 22 ottobre 2004 ha modificato il D.M. n. 509 del 3 novembre 1999 Regolamento recante norme concernenti l autonomia didattica degli Atenei Visto in particolare l art. 6 comma 1 del succitato D.M. 270 e l art. 11 comma 7, punti e) f), g) e h) Sede: Via 8 febbraio 1848, Padova I Centralino: c.f.: p.i.: Riviera Tito Livio, Padova I tel telefax orienta@unipd.it sito web:

2 pag. 2 Si stipula quanto segue: Art. 1 Le premesse costituiscono parte integrante della convenzione; Art. 2 L Università e L Istituto si impegnano a svolgere azioni programmate, nel corso dell ultimo biennio dell istruzione secondaria, per l orientamento alla scelta degli studi di istruzione superiore. In particolare, l Università si impegna a comunicare, per i diversi settori disciplinari, i requisiti conoscitivi che vengono considerati indispensabili per un produttivo accesso agli insegnamenti di base delle diverse classi di studio. L Istituto si impegna a comunicare in maniera articolata le caratteristiche contenutistiche del percorso di formazione dei propri studenti in uscita. Sulla base della esplicitazione di queste conoscenze da fare valere come crediti formativi o da onorare come debiti formativi, Università ed Istituto si accordano per la realizzazione di azioni condivise. Nel caso di eventuali debiti formativi l Università e l Istituto si impegnano a progettare attività integrative con valenza disciplinare per facilitare l accesso ai corsi universitari. Nel caso di eventuali crediti formativi Università e Istituto si impegnano ad individuare dei criteri condivisi e riconosciuti di certificazione. Art. 3 L Istituto, per quanto concerne le attività che costituiscono oggetto della presente convenzione, si impegna a comunicare le iniziative di orientamento proposte dall Università ai Referenti per l Orientamento, ai docenti e agli studenti interessati. Si impegna altresì a tenere informata l Università delle proprie iniziative legate all orientamento. Art. 4 Tutte le attività svolte dall Università e dal personale dell Istituto devono intendersi a titolo gratuito e senza oneri per la controparte. Le parti concordano di definire i tempi e le modalità per la realizzazione degli impegni, attraverso accordi che saranno formalizzati tramite scambi di lettere e note dei referenti di cui al successivo art. 6. Nell eventualità che l Istituto intenda affidare all Università attività di orientamento informativo e/o formativo a titolo oneroso ai sensi dell art. 66 D.P.R. 382/80, gli incarichi verranno formalizzati mediante contratti che verranno approvati dai rispettivi organi deliberanti.

3 pag. 3 Art. 5 La presente convenzione ha efficacia per le parti dal momento della stipula e ha una durata di 3 anni. Si ritiene tacitamente rinnovata di triennio in triennio, salvo disdetta di una delle parti da comunicarsi alla controparte entro 3 mesi dalla data di scadenza. Sono ammesse variazioni dei contenuti dell Atto prima della naturale scadenza triennale, tramite specifici accordi tra le parti da formalizzarsi in Atti Aggiuntivi alla Convenzione. Art. 6 Il referente dell Università per l'attività conseguente alla presente Convenzione è il Delegato del Rettore per l'orientamento e il Tutorato, che si avvarrà del Servizio Orientamento per la realizzazione degli aspetti operativi dell accordo. Il referente dell Istituto per la presente Convenzione è il che si avvarrà dell Ufficio per la realizzazione degli aspetti operativi dell accordo. I referenti degli Enti potranno concordare periodici incontri per una verifica dei risultati della Convenzione e per un attività di coordinamento delle iniziative da realizzare. Art. 7 Ogni attività prevista dalla presente Convenzione si svolgerà nel rispetto dell Ordinamento generale dello Stato e delle leggi che regolano l'attività di entrambi gli Enti. Art. 8 Le parti concordano di definire amichevolmente qualsiasi controversia che dovesse insorgere dall interpretazione o applicazione del presente Atto. Nel caso di ricorso all autorità giudiziaria il foro competente sarà quello di Padova.

4 pag. 4 Art. 9 Il presente atto è soggetto a registrazione in caso d uso ai sensi del DPR n. 131 del Padova, li Le Parti: Il Rettore Prof. G. Zaccaria Il Preside

5 pag. 5 DECRETO MIUR 22 OTTOBRE 2004, N 270 Modifiche al regolamento recante norme concernenti l'autonomia didattica degli atenei, approvato con decreto del Ministro dell'università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica 3 novembre 1999, n. 509 Articolo 6 (Requisiti di ammissione ai corsi di studio) L'articolo 6, al comma 1, presenta, nella nuova formulazione, una differenza sostanziale poiché nella precedente versione recitava "A tal fine gli stessi regolamenti didattici definiscono le conoscenze richieste per l accesso e ne determinano, ove necessario, le modalità di verifica..., mentre nell'attuale testo l'inciso "ove necessario" è stato eliminato, rendendo pertanto obbligatoria in ogni caso, da parte dei Regolamenti didattici di ateneo, la determinazione delle modalità di verifica delle conoscenze richieste per l accesso ai corsi di studio. Al comma 2, invece, si riferisce, nella nuova versione, alla laurea magistrale e presenta una parte finale completamente nuova: "Per essere ammessi ad un corso di laurea magistrale occorre essere in possesso della laurea o del diploma universitario di durata triennale, ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuti idoneo. Nel caso di corsi di laurea magistrale per i quali non sia previsto il numero programmato dalla normativa vigente in materia di accessi ai corsi universitari, l'università stabilisce per ogni corso di laurea magistrale, specifici criteri di accesso che prevedono, comunque, il possesso di requisiti curriculari e l'adeguatezza della personale preparazione verificata dagli atenei, con modalità definite nei regolamenti didattici. L'iscrizione ai corsi di laurea magistrale può essere consentita dall'università anche ad anno accademico iniziato, purché in tempo utile per la partecipazione ai corsi nel rispetto delle norme stabilite nei regolamenti stessi". Anche il comma 3 presenta una differenza nella parte finale, con la nuova versione che recita: "...fermo restando il periodo formativo iniziale comune di cui all'art. 11, comma 7, lettera a), per i corsi di studio finalizzati all'accesso alle professioni legali", mentre nel DM 509 non si faceva alcun riferimento a tali corsi né alle professioni. Articolo 11 (Regolamenti didattici di Ateneo) L'art. 11 presenta una differenza rispetto al testo precedente nel comma 2, poiché è stato eliminato il riferimento all'articolo 17, comma 95, lettera b) della legge 15 maggio 1997, n Il comma 4 contiene un'aggiunta: "...con particolare riferimento alla valutazione dei fabbisogni formativi e degli sbocchi professionali". Il comma 7 presenta, nella nuova versione, l'inserimento di una nuova lettera a) che dispone: "Ai criteri di accesso ai corsi di laurea, prevedendo, fatto salvo quanto stabilito per i corsi di cui all'art. 1, comma 1, della legge 2 agosto 1999, n. 264, che gli studenti vengano immatricolati a corsi di base comuni secondo criteri e procedure disciplinate nel regolamento didattico di ateneo. A tale fine i regolamenti didattici di ateneo stabiliscono che tutti gli iscritti ai corsi di laurea, afferenti alla medesima classe o gruppi affini di essi così come definiti dai singoli ordinamenti di ateneo, condividano le stesse attività formative di base e caratterizzanti comuni per un minimo di 60 crediti prima della differenziazione dei percorsi formativi prevista dall'art. 3, comma 4, secondo criteri stabiliti autonomamente e definiscano i criteri per la prosecuzione degli studi nei diversi percorsi." Le altre lettere non hanno subito modifiche.