FIUME TICINO. Sesto Calende (Varese) Caratteristiche

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2 Caratteristiche FIUME TICINO Sesto Calende (Varese) Il Ticino, fiume azzurro, nasce in Svizzera dal passo di Novena, nel massiccio del San Gottardo. In territorio elvetico forma il Lago Maggiore dal quale esce, in Italia, a Sesto Calende. E lungo 248 Km, di cui circa 150 sono italiani. A Sesto Calende, all uscita dal Lago, assume subito la fisionomia del bel fiume dalle acque chiare. In questo primo tratto scorre a velocità media con il corso regolato da sbarramenti. E largo un centinaio di metri ed ha una profondità variabile da zona a zona, alternandosi bassi fondali ad altri più profondi. I pesci presenti nel fiume, a seconda dei tratti, sono quasi tutti quelli delle acque interne subalpine, compresi i sempre più rari temoli. Tutte le specie sono presenti: dall alborella al triotto, dalla scardola alla trota. Non mancano i pighi che con i cavedani si contendono l onore del pesce più grosso. Caratteristiche agonistiche Il fiume Ticino a Sesto Calende assume caratteristiche diverse in ogni località. Nello spazio di poche decine di metri possono variare il giro e la velocità dell acqua, nonché le sue condizioni presso la sponda con presenza o meno di erbe acquatiche e sommerse. Il garista impegnato in questo tratto di fiume deve essere in grado di far fronte alle seguenti condizioni tecniche: posteggio su un solo lato della strada. E comunque bene, soprattutto in fase di ricognizione del campo, che il pescatore si attenga disciplinatamente alle norme di circolazione informandosi a priori in loco. La picchettatura del campo di gara comincia subito dopo il ponte della ferrovia. Il primo tratto, dove il manufatto cede il posto alla riva naturale, è caratterizzato da acqua dal fondo vario con corrente lenta. Questa zona viene chiamata SIAE. A valle del manufatto si alternano corti posteggio su un solo lato della strada. E comunque bene, soprattutto in fase di ricognizione del campo, che il pescatore si attenga disciplinatamente alle norme di circolazione informandosi a priori in loco. La picchettatura del campo di gara comincia subito dopo il ponte della ferrovia. Il primo tratto, dove il manufatto cede il posto alla riva naturale, è caratterizzato da acqua dal fondo vario con corrente lenta. Questa zona viene chiamata SIAE. A valle del manufatto si alternano corti pesca in acqua veloce, molto veloce, con poco fondale. pesca in acqua lenta o media con alto fondale, con filo della corrente anche lontano dalla riva. E il caso di dire che l acqua assume nei diversi posti tutte le velocità possibili, che la riva può essere erbosa o con arbusti, oppure sabbiosa e ghiaiosa. Un poliedro di tante facce ognuna delle quali risponde ad una condizione tecnica ben precisa. Le caratteristiche agonistiche sono quanto mai varie, tanto diverse da essere a prima vista persino scoraggianti. In ogni tratto il fiume cambia fisionomia, ospitando, di conseguenza, specie ittiche diverse. Campo di gara Le zone adibite a campi per gare di pesca hanno caratteristiche diverse tra loro. 2

3 I vari tratti del campo di gara sono percorribili in auto nei due sensi. Il tratto prospiciente a Sesto Calende è percorribile a senso unico da valle a monte. Divieti di circolazione automezzi, nei giorni festivi e prefestivi, sono possibili da parte delle autorità locali. Le società di pescatori che organizzano gare in questo tratto procurano ai concorrenti della gara permessi per il transito ed il canneti; il fondo è variabile fino al primo incrocio con la strada interna. Proseguendo verso valle, con un gruppetto di case sulla sponda opposta, si trova una spiaggetta dove si può entrare in acqua. Il fondo è solido, e si può pescare in passata. Sono presenti, a tratti, erbe sommerse. Questa zona viene chiamata Acque basse. Scendendo a valle, la strada piega a sinistra e compie una curva seguendo l ansa della sponda. La località è denominata Voltino. Qui la riva si erge alta e ripida. Con alcune eccezioni, in questo posto per pescare si deve entrare in acqua con gli stivali a tutta coscia. L uso della pedana per appoggiare il materiale necessario per la pesca è indispensabile. In prossimità di Gola Secca, poco prima del Camping, alcuni alberi lungo la strada rendono un po difficoltosa la manovra delle canne lunghe. Termina qui il primo tratto del campo di gara. A valle del viadotto dell autostrada si trova la diga Miorina di Gola Secca. Sotto la diga riprende la picchettatura dei posti gara, sino a giungere nella zona del ristorante Pio. Questo posto viene chiamato Libera. Questo secondo tratto rispecchia quello precedente: acque profonde presso la sponda si alternano a bassi fondali e così la vegetazione lungo la riva. Il tratto è sensibilmente più pescoso di quello a monte, e presenta anch esso tratti con velocità diversa dell acqua. A monte della diga di Porto Torre, in sponda sinistra, chiamato Tticinella, si trova il tratto più profondo, dove si possono trovare, al centro, anche 7 metri d acqua. La corrente è più lenta per effetto della vicinanza dello sbarramento. Vicino alla diga l agibilità a terra è maggiore e ben più comoda è la sistemazione del pescatore. A valle della diga, in sponda sinistra, si trova il tratto di campo gara chiamato Porto Torre. E caratterizzato da un basso fondale e dalla corrente che varia a seconda dell apertura delle porte della diga: quando sono aperte quelle di destra la corrente è lenta, quando vengono aperte quelle di sinistra la corrente aumenta sensibilmente. Qui la strada che costeggia il fiume è protetta da guardrails con divieto di sosta delle auto. Quando si effettuano gare in questa zona la FIPSAS di Varese apre i cancelli di una casa colonica subito a valle della diga per permettere il parcheggio delle auto; un altro parcheggio si trova poco prima della curva che porta a Somma Lombarda. In sponda destra a monte della diga, nella zona della Trota Vagabonda, il fondo varia da 2 metri nel sottoriva sino a superare i 7 metri verso il centro del fiume. Si trovano banchi di erbe sommerse più o meno fitte e variamente disposte. Le condizioni di fondale variano con il livello del fiume. La differenza di livello è sensibilmente maggiore nei suoi effetti a terra che non in acqua. Molti tratti della sponda sono ornati di fitti cespugli ed alti arbusti. Il pescatore, normalmente, deve scendere sotto di essi e pescare con i piedi in acqua, avendo a disposizione poco spazio per riporre gli attrezzi; con il livello del fiume alto questo difficile accesso all acqua può diventare impossibile. Tecnica di pesca La estrema variabilità dello stato delle sponde rende possibile l impiego di qualsiasi canna. Quelle corte possono servire per catturare alborelle e triotti in acqua bassa, mentre la lunga bolognese è adatta per pescare molto al largo, quando l acqua lenta consente passate efficaci anche lontano da riva. Le canne fisse nelle maggiori lunghezze consentono di posare l esca in un raggio utile molto ampio, caratterizzato da acqua lenta per la notevole larghezza del fiume. In alcuni tratti è anche possibile l impiego della roubaisienne. Quanto fin qui espresso pone in evidenza le difficoltà che un garista trova quando deve preparare l attrezzatura necessaria da utilizzarsi in gara. 3

4 Dall introduzione della suddivisione in zone il garista ha la possibilità di effettuare sopraluoghi mirati in quella di competenza. Anche la preparazione del materiale viene adeguata al posto dove effettuerà la gara. La scelta delle canne e delle lenze dovrà essere valutate in base al posto di pesca assegnato. La tecnica maggiormente esplicata su questo fiume è quella a bolognese, sia per effettuare passate al largo sia per recuperare il pesce allamato aiutandosi con la frizione del mulinello. Le piombature delle lenze per bolognese si possono cosi suddividere: distribuite per acque profonde e lente, raggruppate per acque basse e veloci. Le lenze per acque lente debbono essere molto scalate; i pallini sono abbastanza piccoli, del tipo numero 8 nella parte vicino al finale; molto grossi, del numero 3, in alto. Le lenze per acque veloci debbono essere molto raggruppate; i pallini sono abbastanza piccoli, del tipo numero 8 nella parte vicino al finale; molto grossi, del numero 1, in alto. Esche e pastura Tutte le esche sono efficaci per effetto delle pasturazioni più disparate che effettuano i pescatori durante la settimana. Dal punto di vista agonistico la larva di mosca è sempre il più valido richiamo e inganno per il pesce. Notevoli gli effetti di quelle colorate sulle diverse specie ittiche. Cavedani e pighi abboccano molto bene ai gatoss. Anche il lombrico non deve mancare, specialmente quello d acqua o fango. La pastura, intesa come sfarinati da fondo, è costituita essenzialmente dagli impasti collosi che si sciolgono lentamente. Si può tranquillamente affermare che quelle esistenti in commercio sono di buon effetto. Molti negozi della zona propongono pasture appropriate per il campo di gara. E da tener presente, in fase di sopralluogo, l eventuale possibilità di divieti temporanei di pasturazione. E quindi, più che opportuno, necessario informarsi in loco. Azione di pesca La scelta non è ampia, in quanto ogni posto è ben caratterizzato. Se il garista non è esperto, o ha già gareggiato in tratti diversi di campo, è bene che scelga di insidiare pesce piccolo dove l acqua è lenta e il fondo erboso; può 4

5 pescare alla passata dove, correndo l acqua un poco più veloce in zone con spiazzi sabbiosi, vi si può richiamare rapidamente il cavedano. La molteplicità delle condizioni e delle specie presenti rende il campo di Sesto Calende una specie di accademia della improvvisazione, dove vincono coloro che rapidamente sanno intuire la tecnica più redditizia con altrettanta velocità. 5