kJ. Le barriere paramassi RXI e AXI bloccano massi che sfonderebbero anche una galleria di calcestruzzo.
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- Achille Fusco
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1 kJ Le barriere paramassi RXI e AXI bloccano massi che sfonderebbero anche una galleria di calcestruzzo. Collaudate a norma secondo le più severe direttive del mondo emanate dall Ufficio federale svizzero dell ambiente (UFAM) sotto il controllo dell Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL/FNP). Sistemi di barriere Geobrugg RXI e AXI: - la capacità massima di assorbimento di energia supera i valori di molte gallerie artificiali in calcestruzzo esistenti - grandi altezze utili residue nel campo d impatto, pressoché il 100% nei campi adiacenti - deformazione minima con evento massimo - testati per sollecitazioni combinate su pannelli laterali, centri multipli, cadute di alberi e colate di neve. 1
2 Le barriere RXI e AXI sono testate in base ai più severi e completi criteri del mondo. Negli eventi di caduta massi naturali la velocità d impatto dei massi si situa generalmente tra 10 e 20 m/s con punte eccezionali fino a 25 m/s. Per questa ragione effettuiamo i nostri collaudi a 25 m/s, pari a una velocità di 90 km/h, e con massi per energie d impatto fino a 5000 kj. Le nostre barriere paramassi RXI e AXI corrispondono alle direttive dell Ufficio federale svizzero dell ambiente (UFAM) e quindi alle più severe direttive mondiali in materia. Inoltre, esse hanno superato un completo programma di prove per tutti i rischi, dalla caduta di alberi alle colate di neve e agli smottamenti. Grazie alla loro versatilità, le barriere RXI e AXI offrono il massimo di sicurezza. Laddove i previsti eventi naturali e la natura degli oggetti da proteggere non consentono compromessi, s impone la scelta dei sistemi di barriere RXI e AXI. 1 Per energie massime fino a 5000 kj 2 Testati contro l impatto in campi laterali 3 Testati per centri multipli 4 Testati contro la caduta di alberi 5 Testati contro massi lanciati ad alta velocità (>30 m/s) 6 Testati contro masse detritiche/valanghe di roccia 7 Testati contro le colate di neve 8 Configurabili contro scivolamenti della neve 9 Testati contro frane di versante e smottamenti locali/ridotti
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4 Fidarsi è bene, ma i test scientifici sono meglio, perciò indispensabili Nel maggio del 2001 è stato inaugurato a Walenstadt (CH) il primo campo di collaudo a caduta verticale al mondo riconosciuto a livello internazionale per una velocità d impatto di 25 m/s, risp. 90 km/h. Da allora, abbiamo collaudato e certificato tutti i nostri sistemi RXI e AXI su questo impianto. La barriera paramassi con le prestazioni ad oggi più elevate del nostro sistema RXI-500 con rete ad anelli in filo d acciaio ROCCO ed elementi frenanti DIMO ha resistito all impatto di un corpo di lancio di calcestruzzo di 16 tonnellate. Ciò corrisponde a un energia d impatto di 5000 kj. 4
5 Il risultato del test La barriera paramassi per elevate energie RXI-500 ha superato la prova di resistenza a sollecitazioni estreme nel Come per tutti i nostri sistemi, il collaudo è avvenuto sotto il controllo dell Istituto Federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio WSL/FNP. Il collaudo si è svolto in conformità alla Direttiva per l omologazione delle reti paramassi emanata nel 2001 dall Ufficio federale dell ambiente (UFAM): il corpo di lancio del peso di 16 tonnellate ha centrato la rete ad anelli della barriera dopo una caduta libera da un altezza di 32 m a una velocità di 90 km/h, pari a un energia di 5000 kj. L analisi del test dimostra che i componenti funzionano come un sistema integrato Mezzo secondo tanto è durata la decelerazione è stato sufficiente per portare la velocità del masso di 16 tonnellate da 90 km/h a zero. La corsa di frenata è stata di 7.8 m e le forze massime agenti sugli ancoraggi sono state dell ordine di circa 260 kn. Entrambi i valori sono assai contenuti per un sistema di questa classe di energia. L elevata altezza utile residua del 59% nel campo d impatto e pressoché del 100% nei campi adiacenti assicura una maggiore protezione in caso di impatti multipli. Una caduta massi con un energia d urto di 5000 kj può danneggiare seriamente gallerie in calcestruzzo. I nostri sistemi di barriere «High Performance» sono stati sviluppati per l impiego in situazioni particolarmente difficili. Si prestano all installazione in zone dove sono pre vedibili distacchi di grandi blocchi con elevate altezze di caduta e ampiezze del salto. Dato che la loro capacità di assorbimento di energia può risultare maggiore di molte gallerie in calcestruzzo esistenti o progettate, il sistema è idoneo tanto all integrazione quanto alla sostituzione di tali opere. Inoltre, si presta come soluzione migliorativa laddove per motivi topografici o estetici non è realizzabile un vallo. 5
6 La rete ad anelli ROCCO, elemento centrale del sistema Una tecnologia brevettata. L effetto di protezione delle reti ad anelli ROCCO si basa su oltre 55 anni di ricerca continuata: nel loro sviluppo, si è tenuto conto delle risultanze di numerosi test in scala reale e della collaborazione con istituzioni internazionali. Il risultato è convincente: grazie alle loro eccellenti proprietà elastoplastiche, le reti ad anelli ROCCO sono decisamente superiori ai sistemi convenzionali. Il motivo: le stesse reti assorbono energia e conseguentemente sollecitano meno gli ancoraggi. Perché? Perchè nel caso di un evento di caduta massi, le reti ad anelli ROCCO dissipano dapprima l energia cinetica tramite la somma delle deformazioni di tutti gli anelli. La trasmissione delle forze nella rete, rispettivamente nel sistema complessivo, avviene uniformemente e senza sollecitazione eccessiva degli ancoraggi. Inoltre, la rete ad anelli fissata con grilli si concentra in frazioni di secondo sopra la zona d impatto: i pacchetti di anelli si concentrano laddove più è necessario (effetto sipario, 1). Soluzioni su misura in funzione del rischio potenziale Il marchio ROCCO identifica un sistema modulare che consente la realizzazione di soluzioni decisamente vantaggiose: a dipendenza della situazione, dimensioniamo le nostre reti per energie d impatto da 250 kj a 5000 kj. Per il dimensionamento basato su criteri ingegneristici abbiamo sviluppato un metodo che ha dato prova di applicabilità e affidabilità in centinaia di casi. 1 6
7 Gli anelli delle reti ROCCO hanno un diametro di 300 o 350 mm. Sono costituiti da un filo d acciaio di 3 mm con una resistenza minima di 1770 N/mm 2. A dipendenza del previsto assorbimento di energia l anello è formato da 7 a 19 spire di filo. Ciò che protegge le funi portanti, le asole frenanti e gli ancoraggi: la capacità di deformazione delle reti ad anelli ROCCO. 1) Solo ad esaurimento della capacità di assorbimento elastica della rete gli anelli iniziano a manifestare una deformazione plastica (giallo). 2) Pacchetti di anelli prima e dopo un «evento quotidiano»: gli altri componenti del sistema non sono stati sollecitati. 1 3) Durante un «grande evento», l energia viene dissipata dapprima mediante la deformazione plastica dei pacchetti d anelli della rete. Le asole frenanti e le strutture portanti del sistema di barriera devono assorbire solo l energia residua. 2 3 Le reti ad anelli ROCCO riducono i tempi di costruzione e di montaggio. Forniamo le nostre reti ad anelli preconfezionate, riunite in fasci e con semplici istruzioni di montaggio. In cantiere possono essere installate facilmente, anche con una gru dalla strada o con un elicottero. Il montaggio è semplicissimo: i segmenti di rete (vedi foto a sinistra) sono fissati alla fune portante e alla fune di scorrimento RUNTOP con grilli, come una tenda. 7
8 La fune di scorrimento RUNTOP : perché i centri multipli sono tutt altro che l eccezione. Più elasticità grazie alla sospensione flessibile per tutta la lunghezza dell opera di protezione. Come può essere sfruttato al meglio il comportamento di deformazione elastoplastica delle nostre reti ad anelli ROCCO? La risposta è semplice: aumentando la superficie sulla quale, in caso di caduta massi, si distribuisce l energia, oltre il limite imposto dai montanti di sostegno. costruzione. Da una parte, si possono impiegare ancoraggi più corti; dall altra, è possibile ridurre il numero delle asole frenanti: in tal modo, per un opera di protezione della lunghezza di fino a 60 m, le asole occorrono solo alle estremità delle funi portanti e, a dipendenza dell energia, nei controventi di monte. 8 RUNTOP : la fune portante sul montante, una fune di scorrimento davanti al montante... La fune di scorrimento RUNTOP svincola almeno in parte la sospensione della rete ad anelli dalle teste dei montanti, dalle piastre di base, dagli ancoraggi, dai controventi di monte e dai controventi laterali. Di conseguenza, in caso di necessità la rete può agire per diversi campi della barriera. Poiché questo «effetto sipario» aumenta di almeno il 40% il numero di anelli che entrano in azione nell area d impatto, la rete assorbe più energia e le forze agenti sono distribuite in modo ottimale sui campi adiacenti. In altre parole: la sollecitazione degli ancoraggi e dei componenti del sistema è minore. Ciò riduce a sua volta l onere di La fune superiore prima (in alto) e dopo l impatto (in basso). Controvento di monte Fune portante Fune di scorrimento RUNTOP
9 ) Montante, 2) Fune di scorrimento RUNTOP (rossa), 3) Fune portante (gialla), 4) Piastra di base, 5) Rete ad anelli. La fune di scorrimento è fatta passare davanti ai montanti, quella portante sul montante. Barriera senza fune di scorrimento: le teste dei montanti e le piastre di base limitano la superficie attiva della rete ad anelli e vengono fortemente sollecitati. Fune di scorrimento RUNTOP : un principio semplice per un effetto sorprendente. Ciò che le illustrazioni a lato rappresentano graficamente è confermato dalle immagini delle prove: la fune di scorrimento RUNTOP mantiene in pratica ciò che promette in teoria. La tecnologia RUNTOP è brevettata dalla Geobrugg SA Geohazard Solutions ed è applicata con successo già da anni. Barriera con fune di scorrimento: la maggiore superficie attiva della rete ad anelli distribuisce le forze in modo ottimale nel sistema riducendo così la sollecitazione dei singoli componenti e le forze sugli ancoraggi. 9
10 Perché in caso d emergenza sono decisive frazioni di secondo: componenti del sistema perfettamente coordinati. Trattenere con sicurezza fino a 5000 kj? Le nostre barriere paramassi «High Performance» sono costituite da componenti coordinati interagenti come sistema. Per ottenere la capacità di assorbimento d energia perseguita abbiamo ulteriormente sviluppato componenti ed elementi costruttivi ampiamente collaudati nella pratica. - Piastre di base e montanti articolati con guide delle funi a basso attrito - Funi portanti e controventi condotti attraverso asole frenanti - Reti ad anelli in filo d acciaio ROCCO formate da anelli con 7 fino a 19 spire di filo che garantiscono un eccellente comportamento di deformazione elastoplastica 10 - Funi di scorrimento RUNTOP che consentono alla rete ad anelli di scorrere nella barriera aumentando così la superficie agente di fino al 40%. - Elementi frenanti DIMO per ridurre la deformazione e le sollecitazioni sugli ancoraggi - Elementi fusibili di rottura per proteggere l ancoraggio in caso di impatti diretti sui montanti. Piastre di base con fissaggio articolato dei montanti Le piastre di base possono essere installate facilmente e rapidamente con due o al massimo tre ancoraggi tanto in materiale sciolto o in pietrame quanto in fondazioni di calcestruzzo o roccia. La giunzione dei montanti alla piastra è articolata. I perni tra la piastra di base e il montante sono eseguiti a soglie di rottura prestabilita. Ciò evita che in caso di centro del montante la piastra di base e/o gli ancoraggi vengano deformati o divelti. Inoltre, per evitare danni alle funi, tutti gli elementi di guida alla base del montante sono arrotondati. Montanti con guide delle funi protettive I montanti hanno la funzione di supporto delle funi alle quali è fissata la rete ad anelli. Il sistema utilizza montanti d acciaio del tipo HEB. Le guide delle funi alla testa del montante sono eseguite in forma arrotondata per non danneggiare le funi stesse.
11 Impact Sentinel: monitoraggio a distanza per barriere paramassi I sensori Impact Sentinel verificano lo stato di sistemi di protezione e inviano, in caso di eventi, un messaggio d allarme. Ciò consente di prevenire efficacemente potenziali sinistri con danni alle persone e perdite economiche. In breve: Impact Sentinel aumenta la sicurezza e consente di ridurre i tempi di controllo degli impianti. Trazione d attivazione sull anello frenante Se le asole frenanti si serrano, viene attivato il sensore dell apparecchio Impact Sentinel. L allarme è radiotrasmesso al datalogger dove viene analizzato e quindi inoltrato tramite SMS o radiocomunicazione di dati alla persona responsabile o a reti di vigilanza. Possibilità di impiego permanente o temporaneo Impact Sentinel può essere impiegato in modo permanente, per esempio in strade discoste, o temporaneo, per esempio come unità mobile per la sicurezza di cantieri. 300 m Qualsiasi distanza L asola frenante Le funi portanti e i controventi di monte vengono fatti passare attraverso tubi in acciaio piegati ad anello e trattenuti da bussole a pressione che fungono da asole frenanti. In caso di eventi maggiori, le asole si serrano agendo da dissipatori di energia eccedente dalla rete ad anelli senza danneggiare le funi. Il carico di rottura della fune non è ridotto dall attivazione dei freni. L ancoraggio in fune spiroidale Ciò che si piega non si spezza: la testa dei nostri ancoraggi è flessibile e quindi insensibile ai colpi. La fune spiroidale è formata da fili d acciaio con una resistenza di 1770 N/ mm 2. In breve: i nostri ancoraggi in fune spiroidale sono superiori alle tradizionali barre d ancoraggio, anche perché sono in grado di trasmettere forze in direzioni di trazione che possono scostarsi fino a 30 gradi dall asse di perforazione senza perdere in resistenza al carico. Ancoraggi autoperforanti con testa Geobrugg FLEX: La testa FLEX assorbe forze di trazione e di flessione in base allo stesso principio della testa degli ancoraggi Geobrugg in fune spiroidale. È insensibile ai colpi e può essere montato su ogni ancoraggio autoperforante in commercio, laddove esigenze di progetto li richiedano. 11
12 Laddove occorre garantire l accesso e il transito: barriere paramassi AXI. Montati rinforzati anziché controventi di monte Per opere di protezione dietro le quali devono essere mantenute strade o accessi, abbiamo sviluppato le barriere AXI. Esse sono dotate di montanti rinforzati grazie ai quali non è necessario il montaggio di controventi di monte. Anche le barriere AXI sono certificate in base alle direttive UFAM per energie d impatto fino a 500 kj. I sistemi rigidi AXI sono adatti anche per muri di sostegno, opere in calcestruzzo esistenti o roccia compatta dove la posa e l ancoraggio risultano agevolati (ill. 1 e 2)
13 La protezione dalla corrosione: solo il meglio è abbastanza buono poiché ne dipende la durata. Di principio, forniamo tutti i componenti d acciaio (montanti, piastre di base, asole frenanti) zincati a caldo, mentre le funi e le reti ROCCO con il rivestimento GEO- BRUGG SUPERCOATING o GEOBRUGG ULTRACOATING, la 3a generazione del nostro rivestimento in Zinco/Alluminio. Tale rivestimento migliora sostanzialmente la resistenza alla corrosione dei fili: test di confronto con fili galvanizzati dimostrano una vita tecnologica 6-10 volte maggiore con fili trattati con ULTRACOATING, e 2-3 volte maggiore per quelli trattati con SUPERCOATING. GEOBRUGG ULTRACOATING : il rivestimento intelligente. Come per il SUPERCOATING, i fili sono dapprima immersi in bagni di zinco, e poi in bagni di zinco/alluminio. Il risultato è una lega eutettica con 5% di alluminio, 94,5% di zinco e 0,5% di uno speciale componente. In questo modo, la superficie liscia rimane inalterata anche dopo un attacco corrosivo, in quanto la corrosione comporta una riduzione dello strato di zinco e la formazione di uno strato di ossido d alluminio. Quest ultimo assicura anche in ambienti corrosivi una durata economicamente vantaggiosa delle opere di protezione. Il rivestimento è applicato con doppia procedura e finale ricopertura. Ciò comporta una superficie molto compatta e liscia, che garantisce una miglior protezione contro la corrosione comparata con i fili rivestiti in maniera standard. GEOBRUGG SUPERCOATING / ULTRACOATING tradizionale zincatura GEOBRUGG ULTRACOATING doppio a triplica le prestazioni di SUPERCOATING : le immagini sottostanti illustrano il confronto tra GEOBRUGG SUPERCOATING e la tradizionale zincatura a caldo. Le immagini sono state scattate al microscopio elettronico dopo che i fili sono stati esposti agli agenti ambientali per 14 anni. GEOBRUGG ULTRACOATING doppio a triplica addirittura l effetto di questo confronto GEOBRUGG SUPERCOATING (1) superficie liscia (strato di ossido d alluminio) (2) rivestimento omogeneo (zinco/alluminio) (3) filo (Fe) GEOBRUGG ULTRACOATING in test a spray salini Zincatura a caldo (1) superficie eterogenea (zinco), con parziale disintegrazione e/o già con formazione di ruggine (2) strato di zinco resistente (ferro/zinco) (3) filo (Fe) In test a spray salino (NaCl), in accordo a EN ISO 9227/DIN 50021/ASTM B117, occorre un tempoi 6-10 volte superiore per ottenere ruggine marrone con GEOBRUGG ULTRACOATING rispetto allo zinco. Per ottenere la stessa protezione contro la corrosione fornita da di 150 g/m 2 di ULTRACOATING, sarebbero necessari 900 g/m 2 di zincatura tradizionale. Esposizione in ore fino all insorgere del 5% della ruggine marron 6-10x maggiore 2-3x maggiore Comportamento in test a spray salino GEOBRUGG ULTRACOATING GEOBRUGG SUPERCOATING Zincato a caldo Rivestimento richiesto (g/m 2 ) Spessori di rivestimento richiesti per ottenere la stessa performance per 2900 ore di esposizione allo spray salino fino all insorgere del 5% di ruggine marrone 13
14 Soluzioni per massime esigenze di sicurezza grazie a un accurata progettazione ed esecuzione. Con le nostre barriere paramassi RXI e AXI, vi mettiamo a disposizione un ampio pacchetto di prestazioni di servizio. Potete avvantaggiarvene sia come clienti sia come progettisti in funzione alle necessità, in tutto o in parte. Le nostre prestazioni di servizio nella fase di progettazione - Valutazione del potenziale di rischio (ill. 1) - Elaborazione delle basi: profilo del terreno, tipologia e geomorfologia del suolo, evento massimo (ill. 2) - Valutazione delle basi e calcolo, con simulazione traiettografica di caduta massi con il software ROCKFALL (ill. 3) - Progettazione di misure di protezione economiche e possibili soluzioni migliorative 1...e nella fase di costruzione ed esercizio - Assistenza all impresa specializzata nel tracciamento dell opera di protezione e dei punti di perforazione (ill.4) - Istruzione per il montaggio: sul posto o mediante una documentazione completa - Consulenza al committente in sede di collaudo finale dell opera di protezione, dopo eventi di caduta massi e 14 in questioni di manutenzione 2 3
15 Geobrugg: soluzioni globali anziché singoli prodotti. La progettazione di misure di protezione vantaggiose sotto il profilo economico non comprende solo soluzioni contro la caduta massi ma anche contro l instabilità di scarpate rocciose e di pietrame sciolto, smottamenti, co late di detrito e fango (debris-flow) e valanghe di neve. In altre parole: la nostra competenza in settori d applicazione e tecnologici affini è integrata nella concezione di ogni progetto singolo o combinato. 4 15
16 Geobrugg come partner: sempre e ovunque si tratta di affrontare situazioni complesse. Gli esempi citati documentano come e con quali mezzi i nostri ingegneri risolvono problemi complessi e realizzano grandi progetti. Una grande esperienza e competenza a vostra disposizione per qualunque progetto. Dimensionamento in base a una deformazione predeterminata Mediante l integrazione di ulteriori elementi frenanti DIMO è possibile ridurre la deformazione massima. Software di simulazione FARO Con il nostro software FARO verificato e validato mediante prove in scala reale possiamo rappresentare quali elementi della struttura dell opera di protezione e in quale misura sono sollecitati in seguito a un evento con una data energia. Ciò consente di acquisire informazioni sulla necessità di eventuali ancoraggi speciali, interassi tra i montanti ridotti ecc. (ill. 1). Simulazioni tridimensionali di caduta massi Dopo l immissione della topografia e la sua elaborazione come modello 3D è possibile determinare mediante il computer i punti critici con il più elevato potenziale di rischio (ill. 2). chi di rottura e deformazioni. Barriere a 1 campo Questa opera di protezione per canaloni a 1 campo a Kehlstein (D) blocca 6 m 3 di roccia e dimostra piena efficienza (ill. 3). Ancoraggio laterale in roccia o tramite soluzioni adattate alle necessità Dove non è possibile il montaggio di controventi di monte o funi di controvento laterale, scarichiamo le forze direttamente nella roccia o per esempio tramite puntoni o con soluzioni particolari (ill.4) Prove riferite ai progetti nell impianto di collaudo di Walenstadt (CH) Qui vengono effettati accertamenti mirati concernenti progetti con esigenze particolari. Prove di laboratorio nel nostro stabilimento di Romanshorn (CH) È possibile ad esempio la determinazione statica di cari- Protezione per letti di ruscelli e adattamenti alla topografia Le reti ad anelli in filo d acciaio ROCCO sono altamente flessibili: poiché gli anelli sono spostabili tra loro, la rete si adatta ai più disparati profili di terreno (ill. 5). E anche se parti della rete devono essere adattate in sede di montaggio (ill. 6), l effetto protettivo e la funzione restano inalterati. 2
17 Grandi progetti come prova delle nostre prestazioni Le barriere paramassi RXI costituiscono la prima scelta ovunque sono richiesti massimi livelli di sicurezza
18 Perché la manutenzione delle barriere RXI e AXI è così semplice L economicità di un opera di protezione contro la caduta massi dipende non da ultimo dall onere di ripristino dell impianto dopo un evento. Le barriere RXI e AXI stabiliscono nuovi standard in proposito: ogni elemento danneggiato può infatti essere sostituito singolarmente. Le reti e le funi portanti e di scorrimento sono facili da montare e da smontare in virtù del fissaggio con grilli. 18
19 Argomenti convincenti per committenti, progettisti e impresari Prove di sicurezza, documentazione - I sistemi di barriere RXI e AXI sono testati in base alle Direttive dell Ufficio federale svizzero dell ambiente (UFAM) e sotto la sorveglianza dell Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL / FNP) con prove a lancio verticale a una velocità di 25 m/s, pari a 90 km/h. - Le deformazioni massime sono rilevate mediante videocamere ultrarapide e documentate dai dati di misurazione. - Nei test le forze risultanti sugli ancoraggi sono state dettagliatamente documentate. Esse costituiscono la base per la scelta in funzione del progetto di specifici ancoraggi (ancoraggi in fune spiroidale, ancoraggi autoperforanti con fondamento di calcestruzzo e testa FLEX, fondazioni in calcestruzzo, ecc.) - Nei test è stato dimostrato più volte che dopo un evento massimo nel campo d impatto rimane un altezza utile residua di almeno dal 56% fino 68%. Nei campi contigui essa risulta pressoché del 100%. - Sono altresì disponibili prove concernenti l assorbimento di centri multipli. Ecologia - Il bilancio del CO 2 delle barriere RXI e AXI è nettamente migliore rispetto alle gallerie in calcestruzzo e alle costruzioni d acciaio. - La costruzione leggera e trasparente dei sistemi RXI e AXI riduce l impatto visivo in paesaggi sensibili. - Su richiesta è possibile mimetizzare interi sistemi con colori RAL, come per esempio nei parchi nazionali e in aree di pregio. Montaggio e manutenzione - La fornitura preconfezionata dei componenti, l interasse tra i montanti di fino a 12 m e la pratica sospensione delle reti riducono i tempi di costruzione. - Le deformazioni massime di 4.0 fino a 8.8 m consetono un installazione in prossimità dell oggetto da proteggere (strada, ferrovia) Ciò facilita il montaggio (per es. con l ausilio di una gru di sollevamento) e la manutenzione. - Grazie alle basse forze risultanti sugli ancoraggi di (al massimo 310 kn) non occorrono speciali ancoraggi con elevata capacità di carico e quindi l impiego di grandi perforatrici. - Le istruzioni di montaggio adeguatamente illustrate facili - tano il lavoro alla squadra di montaggio. - I nostri sistemi possono essere installati con facilità anche in topografie molto irregolari perché le reti ad anelli si adat - tano al profilo del terreno. - Il comportamento dinamico delle reti ad anelli in caso d evento riduce l onere di manutenzione e riparazione. - Poiché gli anelli delle reti ROCCO e le asole frenanti sono sostituibili singolarmente, è possibile ripristinare l opera di protezione dopo un evento con un onere minimo. - Il nostro dettagliato manuale di manutenzione descrive le operazioni di ripristino e manutenzione. 19
20 Sistemi con capacità d assorbimento di energia da 250 kj a 5000 kj Tipo AXI-025 AXI-050 RXI-025 RXI-050 RXI-100 RXI-150 RXI-200 RXI-300 RXI-500 Classe di energia* 2 (250 kj) 3 (500 kj) 2 (250 kj) 3 (500 kj) 5 (1000 kj) 6 (1500 kj) 7 (2000 kj) 8 (3000 kj) 9 (5000 kj) Tipo di rete ad anelli ROCCO 7/3/350 o 7/3/350 o 7/3/350 o 7/3/350 o 12/3/350 o 12/3/350 o 16/3/350 o 16/3/350 o 19/3/300 7/3/300 7/3/300 7/3/300 7/3/300 12/3/300 12/3/300 16/3/300 16/3/300 Diametro filo 3 mm 3 mm 3 mm 3 mm 3 mm 3 mm 3 mm 3 mm 3 mm Diametro anello 300/350 mm 300/350 mm 300/350 mm 300/350 mm 300/350 mm 300/350 mm 300/350 mm 300/350 mm 300 mm Tipo di montante min. HEB 160 S355 HEB 200 S355 HEB 100 HEB 120 HEB 140 HEB 140 HEB 160 HEB 160 HEB 240 Tipo di montante mass. HEB 180 S355 HEB 220 S355 HEB 140 HEB 140 HEB 200 HEB 200 HEB 220 HEB 240 HEB 300 Intersasse tra i montanti 6-12 m 6-12 m 6-12 m 6-12 m 6-12 m 6-12 m 8-12 m 8-12 m 8-12 m Diametro fune min. 12 mm 14 mm 12 mm 14 mm 18 mm 20 mm 22 mm 22 mm 22 mm Diametro fune mass. 18 mm 20 mm 18 mm 20 mm 22 mm 22 mm 22 mm 22 mm 22 mm Controvento di monte - - sì sì sì sì sì sì sì Per allineamenti di 60 m: No. di asole frenanti nella fune portante No. di asole frenanti nel controvento di monte Altezza della struttura min. 2 m 3 m 2 m 2 m 4 m 3 m 4 m 4 m 5 m Altezza della struttura mass.* 3 m 4.5 m 4 m 4.5 m 6 m 6 m 7.5 m 7.5 m 9 m Corsa di frenata mass.** 4.05 m 5.07 m 4.05 m 5.07 m 4.6 m 6.3 m 6.7 m 8.78 m 7.8 m Altezza utile residua minima campo d impatto** 68 % 61 % 68 % 61 % 66 % 61 % 64 % 56 % 59 % Altezza utile residua minima campo contiguo 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % Carico massimo su ancoraggi laterali** 140 kn 170 kn 140 kn 170 kn 230 kn 230 kn 230 kn 280 kn 260 kn Carico massimo su anc. di monte** kn 70 kn kn kn kn kn kn * in accordo alla Direttiva UFAM * * in accordo all omologazione WSL / FNP (con riserva di modifiche tecniche) Giugno 2010 Geobrugg, un partner affidabile Obiettivo dei nostri ingegneri e partner è di analizzare congiuntamente a voi e in collaborazione con gli studi d ingegneria locali il problema in dettaglio e di individuare soluzioni. Un accurata progettazione non è però la sola prestazione che vi offre Geobrugg: poiché disponiamo di propri stabilimenti di produzione in quattro continenti, possiamo garantire altresì tragitti e termini di consegna brevi nonché un assistenza perfetta sul posto. Per assicurare un esecuzione spedita, forniamo in cantiere i componenti del sistema preconfezionati e chiaramente identificati. Se lo desiderate, vi prestiamo sul posto la nostra assistenza tecnica dall installazione fino al collaudo dell opera. Sul tema «responsabilità del produttore» La caduta massi, gli scoscendimenti, le colate di fango e le valanghe sono eventi naturali e quindi imprevedibili. Pertanto, non è possibile determinare e garantire con mezzi scientifici una sicurezza assoluta per persone e cose. Per garantire lo standard di protezione auspicato, sono necessari regolari e adeguati interventi di sorveglianza e manutenzione dei sistemi di protezione. Inoltre, gli eventi che eccedono la capacità di assorbimento del sistema calcolata dagli ingegneri, l utilizzo di parti non originali e la corrosione (per esempio in seguito all inquinamento dell ambiente o ad altre influenze esterne) possono ridurre il grado di protezione. Geobrugg Italia SrL Via C. Jannozzi 42 IT San Donato Milanese Tel Fax info@geobrugg.it Una società del Gruppo BRUGG Certificato secondo ISO IT.1206/...
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