La mancata realizzazione di un nuovo ordine economico, sociale e politico. UTE - 31 ottobre 2017
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1 La mancata realizzazione di un nuovo ordine economico, sociale e politico UTE - 31 ottobre 2017
2 Questa non è una pace, è un armistizio di 20 anni (Ferdinand Foch)
3 I termini del disastro demografico (vittime militari) Nazione Uomini mobilitat Cadut Ferit Prigionieri e dispersi Totale vittime Percentuale vitt./mobil. Russia ,3 Francia ,3 Impero inglese ,8 Italia ,1 Stati Uniti Romania ,4 Serbia , ,1 Totale Intesa ,9 Germania ,9 Austria-Ungheria Turchia ,2 Bulgaria ,2 Totale Imperi centrali ,4 Totale complessivo ,6 Altri Intesa
4 La conferenza di pace di Parigi (gennaio 1919-gennaio 1920)
5 Criteri seguit e obiettivi perseguit dalle potenze vincitrici alla Conferenza di pace Francia (Clemenceau): Impedire la rinascita della potenza tedesca sul piano militare, politico ed economico. Rifarsi dei costi del conflitto Pace punitiva Inghilterra (Lloyd George): Impedire che il ridimensionamento della Germania implichi sul piano economico la rinuncia a realizzare future partnership commerciali e comporti sul piano politico l egemonia continentale francese Stat Unit (Wilson): Garantire in conformità dei criteri posti alla base dell intervento americano il rispetto del principio di autodeterminazione nazionale creando le condizioni per pacificare l Europa
6 La spietata valutazione dei Trattat di Versailles da parte di John Maynard Keynes Il Trattato non comprende alcuna clausola che miri alla rinascita economica dell Europa, nulla che possa trasformare in buoni vicini gli Imperi centrali disfatti, nulla che valga a consolidare i nuovi Stati dell Europa, nulla che chiami a novella vita la Russia; esso non promuove neppure una stretta solidarietà economica fra gli stessi alleati.
7 Perdite territoriali tedesche a seguito del Trattato di Versailles
8 I termini del diktat imposto alla Germania Cessione di territori contnentali (pari al 13% col 10% della popolazione) a vantaggio di Francia (Alsazia-Lorena), Polonia (Posnania, Pomerania, Alta Slesia, Corridoio di Danzica), Belgio (Eupen e Malmedy), Danimarca (Nord Schleswig) e Lituania (Memel) oltre che di tutte le colonie a vantaggio di Gran Bretagna, Francia, Belgio e Giappone. Occupazione per 15 anni (e relativo sfruttamento) da parte della Lega delle Nazioni del bacino minerario della Saar Smilitarizzazione della Renania Riduzione dell esercito a effettivi e consegna della flotta. Accettazione dell'art. 231, in cui "la Germania riconosce che lei e i suoi alleati sono responsabili, per averli causati, di tutti i danni subiti dai Governi Alleati e associati e dai loro cittadini a seguito della guerra, che a loro è stata imposta dall'aggressione della Germania e dei suoi alleati Conseguente pagamento di riparazioni di guerra stabilite (nel 1921) nella cifra di 132 miliardi di marchi oro da pagarsi in rate annuali di 2 miliardi di marchi oro, più una somma corrispondente al 26 per cento del valore delle esportazioni tedesche.
9 Smembramento dell Impero austro-ungarico
10 Le perdite territoriali russe a seguito del Trattato di Brest-Litovsk
11 Nuovi Stat: la Jugoslavia
12 Nuovi Stat: la rinascita della Polonia
13 La fine dell Impero ottomano
14 Il quadro politco: cause della persistente instabilità sul piano internazionale Rancori determinati nei paesi sconfitti dal non essere stati interpellati in sede di conferenza di pace e dal carattere punitivo dei trattati Realizzazione solo parziale del principio di autodeterminazione nazionale e persistente incidenza delle minoranze nazionali Eccessiva frammentazione politica statali fragili creazione di compagini Mancato funzionamento della mediazione internazionale (fallimento della Società delle Nazioni)
15 La creazione di un mito di grande efficacia: la vittoria mutlata
16 Incidenza di minoranze etniche negli Stat centro europei dopo il 1920 Cecoslovacchia 38% (tedeschi, ungheresi, rumeni) Polonia 34% (ucraini, bielorussi, lituani, tedeschi) Jugoslavia 27% (tedeschi, ungheresi e albanesi) Romania 26 % (ungheresi, tedeschi, ucraini, russi e bulgari) Lettonia 26% (russi, bielorussi) Albania 22% (serbi, greci) Lituania 16 % (russi, polacchi) Estonia 11 % (russi, tedeschi) Bulgaria 10% (turchi, rumeni) Ungheria 10 % (tedeschi, croati)
17 Una delle prime riunioni della Società delle nazioni nella sede di Ginevra
18 Il quadro politco: cause della persistente instabilità sul piano interno Delegittimazione delle tradizionali classi dirigenti, ritenute responsabili del disastro bellico Necessità di ridefinire gli ambiti di intervento dello Stato smobilitazione (parziale) degli apparati burocratici Indebolimento e svalutazione delle regole del confronto e della mediazione politica antiparlamentarismo
19 La crisi delle isttuzioni liberal-democratche in Europa Russia gennaio 1918: Scioglimento dell Assemblea costituente da parte dei bolscevichi Ungheria marzo 1920: Inizia la reggenza dell ammiraglio Horthy durata fino al 1944 Italia ottobre 1922: Marcia su Roma da parte del Partito nazionale fascista Bulgaria 1923 : Colpo di stato ad opera di re Boris III Spagna settembre 1923: Colpo di stato e dittatura di Miguel Primo de Rivera Turchia ottobre 1923: Mustafa Kemal (Ataturk) inaugura un regime a partito unico Albania febbraio 1925: Il presidente (in seguito re) Zogu assume poteri dittatoriali Polonia maggio 1926: Colpo di stato e assunzione di poteri dittatoriali da parte del maresciallo Pilsudski Portogallo maggio 1926: Colpo di stato militare e inizio della dittatura Lituania dicembre 1926: Un colpo di stato assegna pieni poteri al presidente Smetona Jugoslavia gennaio 1929: Re Alessandro scioglie il parlamento e assume poteri dittatoriali Germania marzo 1933: Hitler si fa attribuire dal Reichstag pieni poteri Austria marzo 1933 Il cancelliere Dollfuss inaugura l'autoritärer Kurs, governo al di fuori dei partiti Estonia marzo 1934: Il capo del governo Päts assume pieni poteri Lettonia maggio 1934: Il capo del governo Ulmanis assume pieni poteri Grecia agosto 1936: Il generale Metaxas si proclama dittatore del paese Romania settembre 1940: Colpo di stato del generale Antonescu
20 Panorama europeo attorno alla metà degli Anni 30
21 I problemi apert in ambito sociale Riassorbimento sul piano occupazionale Reinserimento reduci Valorizzazione sul piano simbolico Neutralizzazione della violenza bellica Ridefinizione del ruolo femminile Ricostruzione degli equilibri fra le classi e le generazioni Riconoscimento dei sacrifici compiuti e degli appelli alla solidarietà nazionale Attribuzione di un ruolo adeguato ai giovani
22 Le proteste dei reduci
23 La brutalizzazione della politca: i corpi paramilitari Freikorps tedeschi Ardit con D Annunzio
24 I problemi apert in ambito economico Riconversione produttiva da necessità legate all impegno militare ai bisogni della vita civile Ripristino meccanismi di mercato dal prevalere di una domanda pubblica al ritorno di una (prevalente) domanda privata Smantellamento degli strumenti dell interventismo statale Ripristino circuiti commerciali (mercato interno e mercato internazionale) Risanamento debito (pubblico ed estero) Emissione incontrollata cartamoneta inflazione
25 Il prestto pubblico per finanziare lo sforzo bellico
26 L iperinflazione tedesca del 1923
27 Un modello alternatvo di Stato rimasto circoscritto: la Russia sovietca Marzo 1917: Abdicazione dello zar Aprile 1917: Ritorno di Lenin in Russia Agosto 1917: Tentativo di colpo di stato militare Novembre 1917: Colpo di stato e presa del potere da parte dei bolscevichi. Elezioni per l Assemblea costituente 31 Dicembre 1917: Scioglimento Assemblea costituente Marzo 1918: Trattato di Brest-Litovsk uscita della Russia dal conflitto : Guerra civile: bolscevichi contro truppe filozariste (Armata bianca), truppe dell Intesa, nazionalisti cosacchi e ucraini, socialisti. Marzo 1919: fondazione della Terza internazionale Marzo 1921: Rivolta di Kronstadt. Aprile 1921: Introduzione di una Nuova Politica Economica orientata ad alleggerire gli obblighi del comunismo di guerra. Dicembre Nascita dell Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche Luglio 1923: Emanazione della nuova costituzione sovietica Gennaio 1924: Morte di Lenin
28 La tentazione di fare come in Russia Gennaio 1919: Rivolta spartachista a Berlino (Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg) Marzo-Agosto 1919: Istituzione Repubblica consiliare in Ungheria (Bela Kun) Aprile-Maggio Repubblica dei Baviera 1919 consigli di Settembre 1920: Occupazione delle fabbriche nel Nord Italia Rosa Luxemburg e Bela Kun
29 Un modello alternatvo oggetto di imitazione: il fascismo e la costruzione dello stato totalitario Ottobre 1922: Marcia su Roma e attribuzione a Mussolini dell incarico di formare il governo Novembre 1922: Mussolini ottiene la fiducia dal Parlamento Dicembre 1922: Mussolini ottiene pieni poteri in ambito tributario e amministrativo Gennaio 1923: Le squadre fasciste vengono inquadrate nella Milizia volontaria per la sicurezza nazionale Luglio 1924: Decreto legge per limitare la libertà di stampa Aprile 1926: Proibizione scioperi e delegittimazione sindacati non fascisti Novembre 1926: Abolizione dei partiti e decadenza dei deputati aventiniani. Istituzione del Tribunale per la difesa dello Stato Maggio 1928: Limitazione suffragio popolare e trasformazione delle elezioni in plebiscito Dicembre 1928: Il Gran Consiglio del fascismo (organo di partito) diventa organo costituzionale Febbraio 1929: Patti lateranensi fine del carattere laico dello stato
30 La Milizia volontaria per la sicurezza nazionale
31 Mussolini in Parlamento
32 Le elezioni plebiscitarie del 1929
33 Una breve fase di distensione internazionale: : Il Piano Dawes prevede una diversa rateizzazione delle riparazioni di guerra resa possibile dall afflusso di capitali statunitensi 1925: Accordo di Locarno che prevede il riconoscimento del nuovo confine fra Germania e Francia. 1926: La Germania viene accolta come membro nella Società delle nazioni. 1928: Patto Briand-Kellog (Patto di Parigi): accordo multilaterale sottoscritto da 63 stati tutte le principali potenze salvo l U.R.S.S. in base a cui le alte parti contraenti dichiara[va]no solennemente in nome dei loro popoli rispettivi di condannare il ricorso alla guerra per la risoluzione delle divergenze internazionali e di rinunziare a usarne come strumento di politica nazionale nelle loro relazioni reciproche. 1929: Piano Young: Riduzione dell ammontare del debito tedesco e prolungamento della rateizzazione (fino al 1988)
34 Il meccanismo dei Piani Dawes e Young Resttuzione debit di guerra U.S.A. Alleati Pagamento riparazioni di guerra Investment per finanziare la ripresa economica Germania
35 Dietro al crollo borsistco (24 ottobre 1929) Mercato interno (basso costo del denaro) Intensa crescita produzione agricola e industriale assorbita da Mercato europeo (in prospettiva) Sopravvalutazione dei titoli azionari (corsa all acquisto) interrotta nell ottobre del 1929 da una fino a determinare Saturazione mercato Caduta repentina del valore dei titoli azionari (corsa alla vendita) Caduta di prezzi e profitti Sofferenze bancarie e restrizione credito Drastica riduzione potere d acquisto Fallimento imprese Crescita disoccupazione
36 I termini del crollo della produzione
37 I riflessi politci del crollo dell occupazione in Germania
38 Da sempre l'impulso ai più potenti sovvertimenti su questa terra è venuto non tanto da una conoscenza scientifica che domini nelle masse, quanto da un fanatismo che le vivifichi e talvolta da un'isteria che le spinge in avanti. Chi vuole aver ragione delle grandi masse deve conoscere la chiave che apre le porte del loro cuore. Questa chiave non si chiama obiettività e dunque debolezza, bensì volontà e forza. (A. Hitler)
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