PROVINCIA DI BRESCIA REGIONE LOMBARDIA

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Ottavia Manca
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1 LOCALIZZAZIONE: GENNAIO 2014 OGGETTO DELL ELABORATO: COMUNE DI LIMONE s/g VIA SAN PIETRO PIANO ATTUATIVO AdT5 COMPARTO S. PIETRO *** INTEGRAZIONE ALLA RELAZIONE GEOLOGICA DI FATTIBILITA IN PROSPETTIVA SISMICA PROVINCIA DI BRESCIA REGIONE LOMBARDIA STUDIO A CURA DI: Dott. Giovanni Bembo Geologo Dott.ssa Loredana Zecchini Geologo TIMBRI E FIRME Studio di Associato di Geologia Applicata ed Ambientale Via Trieste, 45 Bogliaco Gargnano (Bs) Tel/Fax 0365/ ; cell.347/ / 347/ e mail : bembozecchini@virgilio.it casella PEC : giovanni.bembo@epap.sicurezzapostale.it loredana.zecchini@epap.sicurezzapostale.it Geologi Bembo G. & Zecchini L. DATA 14/01/2014 REVISIONE N 02

2 2 INDICE 1. Premessa 3 2. Inquadramento generale 4 3. Considerazioni conclusive 7

3 3 1. Premessa La presente costituisce integrazione alla Relazione geologica di fattibilità redatta in data novembre 2013 dallo scrivente Studio Associato di Geologia Applicata ed Ambientale nell ambito del Piano attuativo adt5 comparto S.Pietro in comune di Limone sul Garda. Il funzionale completamento alla citata relazione tiene conto dell esistenza nel sottosuolo di un vecchio rifugio di guerra la cui probabile presenza era emersa in sede di indagine di fattibilità in seno al sedime del lotto 2, con possibili interazioni con il volume significativo di terreno interessato dall opera e quindi interazioni terreno struttura.

4 4 2. Inquadramento generale In sede di indagine in corrispondenza del lotto n 2 la verticale di indagine DP n 1 aveva evidenziato scarsa/nulla resistenza all avanzamento con presenza di terreni sciolti/ e scadenti qualità geotecniche per una profondità di almeno 7.50 m. dall attuale piano di campagna. Tale anomalia locale era stata correlata con la presenza di cavità artificiali poste nel sottosuolo consigliando al Progettista un affinamento di indagine. Sulla base del rilievo topografico eseguito a cura del Geom. Marco Pasotti, di seguito riportato si apprezza l ingombro e lo sviluppo planimetrico del rifugio sotterraneo effettivamente presente che di fatto interagiva con il lotto 2 (cfr planimetrie pagina seguente). Sviluppo rifugio sotterraneo

5 La presente integrazione recepisce, pertanto, la nuova planimetria Tav. n 05 - planimetria maggio 2013 - Dott. Arch.

5 5 La presente integrazione recepisce, pertanto, la nuova planimetria Tav. n 05 - planimetria maggio Dott. Arch. Stefano Righi in cui si può apprezzare la nuova collocazione del Lotto 2 in funzione dell ingombro del rifugio sotterraneo citato. Planimetria generale estratta dagli elaborati progettuali (Planimetria Tav05) Prima della mappatura delle cavità Ingombro rifugio sotterraneo Nuova planimetria generale estratta dagli elaborati progettuali (Planimetria Tav05) con spostamento del Lotto 2

6 Ai fini della caratterizzazione geotecnica preliminare (fattibilità) del nuovo sedime del lotto n 2 si ritiene sufficiente, nella presente fase progettuale, la ricostruzione del locale contesto

6 6 Ai fini della caratterizzazione geotecnica preliminare (fattibilità) del nuovo sedime del lotto n 2 si ritiene sufficiente, nella presente fase progettuale, la ricostruzione del locale contesto geotecnico già perseguita mediante esecuzione di prove penetrometriche dinamiche D.P. ubicate come nella planimetria seguente estendendo le caratteristiche geotecniche dei materiali rinvenuti per il lotto n 1 e di un suo intorno significativo alla nuova posizione del Lotto n 2. D.P. 7 D.P. 4 TR. 2 D.P. 2-3 D.P. 5 TR. 3 TR. 1 D.P. 1 D.P. 6 D.P. 8 D.P. 9 Planimetria con ubicazione delle indagini Tale valutazione è supportata sia a livello geologico locale (medesima facies deposizionale) sia dall osservazione del diagrammi di comparazione fra le prove eseguite a suo tempo, relativamente al numero dei colpi all avanzamento misurato, in cui si apprezza l omogeneità delle le D.P. 2-3 e 4 (porzione sud del lotto) ad eccezione della DP 1 per le motivazioni sopra citate.

7 3. Considerazioni conclusive La presente relazione rappresenta l integrazione alla Relazione geologica di fattibilità redatta in data novembre 2013 dallo scrivente Studio Associato nell ambito del

7 7 3. Considerazioni conclusive La presente relazione rappresenta l integrazione alla Relazione geologica di fattibilità redatta in data novembre 2013 dallo scrivente Studio Associato nell ambito del Piano attuativo adt5 comparto S.Pietro in cui si era evidenziata la necessità di una integrazione di indagine in relazione alla presenza di cavità sotterranee artificiali in seno al sedime di un lotto in progetto (lotto 2). Il rilievo topografico, eseguito a cura del Geom. Marco Pasotti, evidenzia l ingombro e lo sviluppo planimetrico del rifugio sotterraneo ed i mutui rapporti con le strutture fuori terra. La presente integrazione recepisce, pertanto, la nuova planimetria Tav. n 05 - planimetria maggio Dott. Arch. Stefano Righi in cui si può apprezzare la nuova collocazione del Lotto 2 in funzione dell ingombro del rifugio mappato e di cui si riporta di seguito lo stralcio di quanto modificato. Particolare della nuova planimetria Tav 05.

8 8 Sono fatte salve tutte le prescrizioni di natura geologica, da eseguirsi in fase esecutiva, legate all appartenenza alla Classe di fattibilità 2, contenute nelle Norme geologiche e tecniche di Piano del PGT e sintetizzate nel seguito: Relazione geologica e geotecnica in prospettiva sismica redatta secondo le normative vigenti in materia geotecnica e sismica (DM 14/01/2008) supportata da un rilevamento geologico geomorfologico di dettaglio (almeno scala 1:2.000) sia dell area direttamente interessata dall intervento sia di quelle circostanti, significative ai fini dello studio con riconoscimento dei caratteri geologici e geomorfologici fondamentali che dovranno essere rappresentati in appropriate tavole sinottiche e sezioni interpretative. Stima della capacità portante dei terreni di fondazione - Calcolo agli stati limite SLE SLU. Per l analisi di valutazione degli effetti di amplificazione locale riferirsi alle prescrizioni relative allo scenario PSL in cui ricade l area (cfr. Relazione geologica del Novembre 2013). In corso d opera si dovrà controllare la rispondenza tra il modello geologico di riferimento assunto e la situazione effettiva, differendo di conseguenza il modello geotecnico ed il progetto esecutivo di dettaglio, così come previsto dalla normativa di settore. Dott. Geol. Giovanni Bembo Dott. Geol. Loredana Zecchini

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