La matematica nascosta dietro le immagini digitali

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La matematica nascosta dietro le immagini digitali"

Transcript

1 La matematica nascosta dietro le immagini digitali Primo Brandi Anna Salvadori Dipartimento di Matematica Università degli Studi di Perugia Introduzione. A circa un secolo e mezzo dalla sua invenzione la fotografia sembra vivere un momento di vera e propria rinascita, grazie alla diffusione della fotografia digitale. Un numero crescente di appassionati sta scoprendo le potenzialità della fotografia digitale, anche grazie ai numerosi software di gestione delle immagini che sono oggi disponibili. Le nuove generazioni spesso non hanno mai visto una macchina fotografica tradizionale e sono abituati a vedere solo immagini a video. Dopo un primo impatto di diffidenza anche i fotografi professionisti, perfino quelli di National Geographic, si stanno riciclando al digitale. Infatti le potenzialità offerte dal nuovo mezzo sono sorprendenti e non necessitano di esperti che lavorano in camera oscura in mezzo a sostanze chimiche di non facile gestione, bensì possono essere scoperte e utilizzate da chiunque, con più consapevolezza e in modo ottimale se conosce un po di matematica! Questa nota 1 vuol esser solo un saggio per evidenziare quanta matematica elementare sia nascosta dietro la fotografia digitale, anche con l intento di offrire un ottima opportunità per riavvicinare i traumatizzati della matematica. Cos è un immagine digitale. Il supporto delle immagini nella fotografia tradizionale è di tipo chimico: carte, lastre di vetro o pellicole, ricoperte di gelatina contenente in sospensione granuli di sali d'argento. Questi sali sono sensibili alla luce, che modifica le loro proprietà e rende possibile, attraverso un procedimento chimico (lo sviluppo), far comparire delle immagini sul supporto stesso. La nuova tecnica è radicalmente diversa e si basa su un processo di discretizzazione dell immagine e sulla sua codifica e memorizzazione in formato digitale (ovvero mediante codici binari). Focalizziamo la nostra attenzione sul monitor di un PC come supporto per visualizzare un immagine. La superficie attiva dello schermo è composta da un mosaico a tessere rettangolari, chiamate pixel (acronimo di picture element), disposte in una strutture a griglia, come in una carta quadrettata. Per essere rappresentata su questo supporto, un immagine deve subire innanzi tutto un processo di discretizzazione, analogo a quello subito da un disegno nella tecnica del ricamo a mezzo punto oppure nel lavoro a maglia jakard. Esempio di discretizzazione dello stemma dell Università degli Studi di Perugia 1 Nella nota [2] abbiamo sviluppato un percorso completo sull argomento: acquisizione, codifica, memorizzazione in chiaro, algoritmi di compressione, risoluzione, visualizzazione. qualità, dimensione, stampa (in b/n, scala dei grigi, colore), zoom in, zoom out, fotoritocco, ricostruzione, algoritmi di compressione, dithering, etc. 1

2 Particolari ingranditi della testa e dell occhio del grifone Ovviamente diminuendo la dimensione del pixel, la grana della griglia diventa via via più fine e di conseguenza migliora la qualità delle immagini sullo schermo. Codifica in chiaro di un immagine digitale. I sistemi di elaborazione digitale basano il loro funzionamento su un sistema binario, ove sono presenti solo le cifre 0 e 1. L unità centrale di un PC è in grado di gestire solo stringhe binarie (sequenze di 0 e 1). Un immagine discretizzata, per essere gestita da un supporto elettronico, deve essere codificata in una stringa binaria. Il processo avviene generalmente in due passi. A ciascun pixel della matrice viene assegnata una etichetta numerica in base decimale. Successivamente la rappresentazione viene convertita in codice binario. Codifica di un immagine in bianco e nero. La codifica in bianco-nero avviene assegnando il valore 0 al pixel nero ed il valore 1 al pixel bianco. L immagine viene così identificata con una matrice numerica. Esempio 1. Consideriamo la seguente figura test. Figura test Codifica Codice b/n Codifica in file portable bitmap (*.pbm): P Diamo una interpretazione della codifica in formato pbm: - il codice P1 denota la codifica in bianco e nero - i primi due elementi (es. 6 e 4) indicano il numero di colonne e di righe della matrice - la cifre successive sono gli elementi della matrice-immagine, trascritti ordinatamente colonna per colonna. Esempio 2. Se ruotiamo la figura test di un angolo di 90 gradi, la nuova matrice-immagine si ottiene scambiando le righe con le colonne (nota come operazione di trasposizione di matrice o matrice trasposta). 2

3 Codifica in file portable bitmap (*.pbm): P Esempio 3. Codifica in b/n del particolare dell occhio del grifo creata da un software di gestione di immagini. P1 # Created by Paint ***** Codifica di un immagine nella scala dei grigi. L occhio umano è in grado di distinguere fino a 160 sfumature di uno stesso colore. Per rappresentare in binario tali sfumature, si deve far ricorso a numeri binari a 8 cifre. In tal modo 8 vengono ad essere rappresentate sfumature. La scala dei grigi è dunque rappresentata da un numero binario di 8 bit (1 byte). I numeri binari sono ordinati secondo grandezza e sono posti in corrispondenza biunivoca con altrettanti toni di grigio della scala. Spesso, per semplicità, si ricorre alla corrispondente rappresentazione decimale dei toni di grigio, costituita dai numeri interi fra 0 e 255. Rappresentazione decimale e binaria Tavolozza della scala dei grigi di 256 livelli di grigio nero grigio 75% grigio 50% grigio 25% bianco

4 Proponiamo due esempi di codifica di un immagine nella scala dei grigi. Figura test Codice nella scala dei grigi Esempio 4. Codifica in file portable greymap (*.pgm) della figura test P Diamo una interpretazione della codifica: - il codice P2 denota la codifica nella scala dei grigi - i primi tre elementi (es. 5, 5 e 255) indicano rispettivamente il numero di colonne, il numero di righe della matrice e il numero di sfumature di grigio prese in esame - i numeri successivi sono gli elementi della matrice-immagine, trascritti ordinatamente colonna per colonna. Esempio 5. Come altro esempio, riportiamo una parte della codifica (vedi sotto) dell immagine a fianco ottenuta mediante un file di gestione di immagini. Logo del progetto Innovamatica P2 # Created by Paint ***** Codifica di un immagine a colori. Per illustrare il sistema di codifica di un immagine a colori è necessario premettere alcune nozioni sulla percezione dei colori da parte dell occhio umano. 4

5 Come è noto, la luce solare riguardata nella sua natura ondulatoria è una miscela di radiazioni di diversa lunghezza d onda (compresa fra 380 e 760 nanometri 2 ) corrispondenti a diversi colori che comprendono tutta la gamma dell iride: rosso, arancione, giallo, verde, azzurro, indaco e violetto. La visione a colori dell occhio umano si basa su un sistema additivo costruito su tre colori fondamentali rosso (red), verde (green) e blu. Questi hanno rispettivamente lunghezza d onda pari a 700, 546,1 e 435,8 nm. Questo modello della percezione dei colori, posto come congetture dal medico e fisico Thomas Young (1801) è stata confermata dagli esperimenti di Wright e Guild ( ) sulle cellule fotorecettori della retina. In particolare, i coni che sono responsabili della visione a colori, sono suddivisi in tre famiglie, disposte in altrettante zone della retina: i coni sensibili alla componente rossa del colore, alla componente verde o a quella blu, rispettivamente. La stimolazione dei fotorecettori da parte dei raggi luminosi permette di distinguere fino a 160 sfumature cromatiche per ciascuno dei tre colori fondamentali. Di conseguenza, con solo tre 3 famiglie di recettori (sensibili ai tre colori base) l occhio può apprezzare milioni di sfumature cromatiche. In realtà i colori percepiti dall occhio umano si ottengono miscelando i tre colori base in diversa proporzione. Tale sistema è noto come sintesi additiva 4 RGB. Gli schermi TV e i vari tipi di monitor a colori, sia a raggi catodici che a cristalli liquidi, utilizzano sistemi di visualizzazione basati sulla sintesi additiva RGB. Al sistema RGB può essere associato, in modo naturale, un sistema di riferimento 3D. Ricorrendo ad una rappresentazione decimale, per ogni colore vengono considerate 256 sfumature cromatiche indicate con la sequenza (la cui codifica binaria è data dalla tabella della pagina precedente). Nella sintesi additiva RGB ciascun colore è ottenuto miscelando opportune quantità di ciascun colore primario. Così è possibile rappresentare ogni colore mediante una terna di numeri ( r, g, b ), ciascuno dei quali è un numero compreso tra 0 e 255 che rappresenta la quantità di ciascun colore base presente nella miscela. In altri termini, la rappresentazione dei colori mediante un sistema cartesiano ortogonale 3D a coordinate intere è contenuta in un cubo, noto come cubo RGB. 3 In complesso i punti del cubo RGB rappresentano colori diversi. Infatti nel linguaggio comune spesso ci si riferisce a monitor con 16 milioni di colori. Dunque a ogni terna di coordinate cromatiche ( r, g, b ) corrispondono tre stringhe binarie, ciascuna di 8 bit, ovvero una stringa complessiva di 24 bit (cioè 3 byte essendo 1 byte = 8 bit). In particolare il bianco e il nero sono rappresentati, rispettivamente, dalle terne 255,255,255, (0,0,0), in quanto la luce bianca si ottiene come composizione delle tre radiazioni fondamentali alla 2 Un manometro (nm) è pari a 9 10 metri. 3 Alcuni animali posseggono due sole famiglie o addirittura una sola famiglia di fotorecettori; in quest ultimo caso si parla di visione monocromatica. 4 In realtà il sistema RGB non è adatto a rappresentare tutte le sfumature percepite dall occhio. Nel corso degli anni sono stati proposti numerosi sistemi di rappresentazione dei colori che sono oggetto della moderna Colorimetria. 5

6 massima intensità e il nero corrisponde all assenza di luce, cioè al buio totale. Il bianco e il nero occupano quindi due vertici opposti del cubo RGB. I punti del segmento congiungente tali vertici sono ottenuti come miscela di bianco e nero e costituiscono la scala dei grigi. Le diverse tonalità di grigio si ottengono pertanto miscelando le stesse porzioni di colori primari, sono cioè terne del tipo, ove h è detto livello o tono di grigio. Nei programmi per la creazione e il ritocco di immagini è disponibile una tavolozza di sfumature cromatiche. Cliccando su uno dei colori, appare a video la corrispondente terna RGB; viceversa digitando una terna di numeri compresi tra 0 e 255, una paletta assume il colore corrispondente. ( hhh,, ) Esempio 6. Come esempio, riportiamo una parte della codifica dell immagine logo Innovamatica a colori, ottenuta mediante un file di gestione di immagini. Codifica in file portable pixelmap (*.ppm) P3 # Created by Paint ***** Diamo una interpretazione della codifica: - il codice P3 denota la codifica a colori - i primi tre elementi (es. 350, 175 e 255) indicano rispettivamente il numero di colonne, il numero di righe della matrice e il numero di sfumature di ciascun colore base i numeri successivi, raggruppati in terne ordinate, sono gli elementi della matrice-immagine, trascritti ordinatamente colonna per colonna, Codifica criptata di un immagine digitale. Da quanto abbiamo visto, la codifica in b/n di un pixel è costituita da una sola cifra (0 o 1), quella nella scala dei grigi da una stringa di 8 bit, quelle a colori da 3 byte. Di conseguenza, un immagine a colori occupa molta più memoria di un immagine nella scala dei grigi e questa occupa più memoria di un immagine in b/n. A titolo di esempio, riportiamo le diverse dimensioni dell immagine del logo Innovamatica nei tre casi. Immagine logo Innovamatica rappresentazione digitale formato Size (kbyte) Bianco-nero pbm 122 Scala dei grigi pgm milioni di colori ppm 693 compressa jpg 25 Non compressa tif 180 Allo scopo di ridurre lo spazio necessario alla memorizzazione di un immagine sono stati introdotti numerosi algoritmi di codifica non in chiaro, che riescono a raggiungere notevoli rapporti di compressione con perdite accettabili dell informazione I formati più diffusi sono: *.jpg, *.tif, *.gif, *.wmf, *.bmp, *.img, *.eps. 6

7 Tali formati sono ottenuti attraverso opportuni algoritmi matematici. Stampa di un immagine digitale. Per illustrare il sistema di stampa di un immagine digitale, è necessario premettere alcune considerazioni circa il sistema di percezione del colore degli oggetti illuminati, che mettono in evidenza la fondamentale differenza tra gli oggetti che sono visti in luce trasmessa e quelli illuminati da luce riflessa. Quando un oggetto è illuminato da una sorgente di luce bianca la percezione del colore che ne ricaviamo dipende dalle proprietà della superficie che assorbe certe componenti della luce e ne riflette altre. Il suo colore è il colore di quella parte della luce che non viene assorbita dai pigmenti dell oggetto, ma è riflessa verso l osservatore. Vediamo come la rappresentazione 3D del sistema RGB permette di determinare anche una rappresentazione della colorazione dei pigmenti. Osservando il cubo RGB si deduce quanto segue. Componendo mediante sintesi additiva il verde e il blu si ha un colore turchese detto ciano (vertice (0,255,255)). Questo colore si ottiene anche sottraendo alla luce bianca la sua componente rossa: (255,255,255) (255,0,0) (0,255,255) In altre parole, la superficie di un oggetto è di colore ciano quando, illuminata da luce bianca assorbe la componente rossa e restituisce le componenti verde e blu. Componendo (mediante sintesi additiva) il rosso e il blu si ha un colore violaceo detto magenta (vertice (255,0,255)). I pigmenti di questo colore assorbono la componente verde e restituiscono le componenti rossa e blu. - Componendo il rosso e il verde si ha il colore giallo (vertice (255,255,0)). I pigmenti di questo colore assorbono la componente blu e restituiscono le componenti rossa e verde. I pigmenti che costituiscono la base del sistema di sintesi sottrattiva dei colori sono quindi ancora tre: ciano, magenta e giallo. Questo sistema è quindi denotato con CMY. Il sistema CMY è quello su cui si basano i procedimenti di stampa più diffusi. Le cartucce delle stampanti a colori presentano tre scomparti, contenenti i pigmenti ciano, magenta e giallo. A volte si hanno cartucce separate per ciascun colore. Analogamente al sistema RGB, anche il sistema CMY ammette una rappresentazione in 3D. Precisamente, scelto come origine il punto indicato W (da white = bianco), i segmenti W-C (biancociano), W-M (bianco-magenta) e W-Y (biancogiallo) determinano l orientamento dei nuovi assi coordinati (vedi figura). Supponiamo di voler stampare un immagine visualizzata sul monitor di un PC. Poiché, come abbiamo già osservato, il monitor utilizza il sistema additivo RGB, mentre il dispositivo di stampa utilizza il sistema sottrattivo CMY, è necessario un commutatore di indirizzo. Il riferimento CMY si ottiene dal riferimento RGB mediante una traslazione e una commutazione dell orientamento degli assi: precisamente si trasla l origine dal punto black (nero) al punto white e si inverte l orientamento di tutti gli assi coordinati. 7

8 Pertanto, indicando con (c, m, y) le coordinate nel sistema CMY, in forza delle (1.1) e (1.3) si deduce la formula di passaggio dal sistema RGB al sistema CMY: c r 255 m g 255 y b 255 Così, per esempio, il verde chiaro, rappresentato nel sistema RGB da un punto di coordinate (r, g, b) = (186, 232, 165), nel sistema CMY è rappresentato da un punto il cui indirizzo è definito dalla terna (c, m, y) = (69, 23, 90). In particolare il nero, che nel sistema additivo RGB equivale alla terna (0, 0, 0), nel sistema sottrattivo corrisponde alla combinazione dei tre pigmenti fondamentali cioè (255, 255, 255). Viceversa il bianco che nel sistema additivo è dato dalla combinazione dei colori base, cioè (255, 255, 255), nel sistema sottrattivo CMY è rappresentato dalla terna (0, 0, 0). Nei software di gestione delle immagini la conversione tra i due sistemi di riferimento è eseguita automaticamente dal driver di stampa. La (1) si può anche riscrivere: c r 255 m g 255 y b 255 di conseguenza le terne (c, m, y) e (r, g, b) sono complementari rispetto alla luce bianca. In altri termini, un pigmento (c, m, y) illuminato da luce bianca è percepito del colore (r, g, b) corrispondente, secondo la (2). In pratica, nei procedimenti di stampa il modello CMY è sostituito dal modello CMYK, ove K = black, cioè nero. L aggiunta del quarto inchiostro, costituito da pigmenti neri, è motivata dal fatto che allo stato attuale della tecnologia i pigmenti dei tre colori primari non sono mai così puri da fornire un nero deciso. In realtà il risultato della mescolanza dei tre pigmenti ciano, magenta e giallo non è il nero, quale si dovrebbe avere teoricamente, ma una sorta di colore marrone scuro (che gli artisti chiamano bistro ). Inoltre l inchiostro nero è meno costoso degli altri tre e quindi il sistema CMYK è più economico del sistema CMY. Osserviamo infine che alcune case costruttrici di stampanti, per migliorare la qualità di stampa, hanno aumentato il numero degli inchiostri, passando dalla quadricromia CMYK all esacromia, con l aggiunta di ciano chiaro e magenta chiaro. Bibliografia 1. P.Brandi A.Salvadori, Modelli matematici elementari, B. Mondadori Ed. (2004) 2. Brandi A.Salvadori, La matematica delle immagini digitali, preprint 3. C.Salvadori, Acquisizione di immagini in forma digitale, Aracne (2005) 4. R.Sheppard, La fotografia digitale, National Geographic Society (2004) (2) (1) 8

Fotografia DIGITALE la matematica ha sostituito la camera oscura. Primo Brandi Anna Salvadori

Fotografia DIGITALE la matematica ha sostituito la camera oscura. Primo Brandi Anna Salvadori Fotografia DIGITALE la matematica ha sostituito la camera oscura Primo Brandi Anna Salvadori Fotografia tradizionale Fotografia digitale Fotografia 4 fasi Acquisizione Visualizzazione Elaborazione Fotografia

Dettagli

Rappresentazione dei numeri: il sistema di numerazione decimale

Rappresentazione dei numeri: il sistema di numerazione decimale Università degli Studi di Cagliari Facoltà di Scienze Corso di Laurea in Matematica Corso di Elementi di Informatica Lezione 3 14 marzo 2017 Dott. A.A. 2016/2017 pgarau.unica@gmail.com 1 Codifica dei numeri

Dettagli

Sistemi di Elaborazione delle Informazioni

Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Università degli Studi di Messina Policlinico G. Martino - Sistemi di Elaborazione delle Informazioni A.A. 26/27 Università degli Studi di Messina Policlinico G. Martino - Sistemi di Elaborazione delle

Dettagli

Introduzione al colore

Introduzione al colore Introduzione al colore Introduzione I colori non sono proprieta intrinseche dei corpi ma sensazioni attivate nel sistema nervoso dell osservatore L esperienza del colore e causata dal fatto che il sistema

Dettagli

Le immagini digitali

Le immagini digitali Le immagini digitali Formati e caratteristiche di digitalizzazione Processo complessivo 1. Documento originale (eventuale restauro del supporto) Argomento della lezione 2. Scansione 3. Oggetto digitale

Dettagli

INFORMATICA E GRAFICA PER IL WEB

INFORMATICA E GRAFICA PER IL WEB INFORMATICA E GRAFICA PER IL WEB Psicologia e comunicazione A.A. 2014/2015 Università degli studi Milano-Bicocca docente: Diana Quarti LEZIONE 02 INFORMATICA E GRAFICA PER IL WEB A.A. 2014/2015 docente:

Dettagli

Introduzione al colore

Introduzione al colore Introduzione al colore L Caponetti Introduzione I colori non sono proprieta intrinseche dei corpi ma sensazioni attivate nel sistema nervoso dell osservatore L esperienza del colore e causata dal fatto

Dettagli

CODIFICA IMMAGINI IN BIANCO E NERO

CODIFICA IMMAGINI IN BIANCO E NERO Rappresentazione delle immagini Anche le immagini possono essere codificate mediante una sequenza di 0 e 1., questa operazione si chiama digitalizzazione. La prima cosa da fare è dividere l immagine in

Dettagli

Nozioni di grafica sul calcolatore. concetti di base

Nozioni di grafica sul calcolatore. concetti di base Nozioni di grafica sul calcolatore concetti di base La riproduzione di immagini fotografiche su computer avviene suddividendo l'immagine stessa in una matrice di punti colorati: pixels I formati basati

Dettagli

COLORI. Nozioni di base, Sintesi additiva, Modo RGB, Canali e Istogramma. EDI II Colori, RGB, Canali, Istogramma 1

COLORI. Nozioni di base, Sintesi additiva, Modo RGB, Canali e Istogramma. EDI II Colori, RGB, Canali, Istogramma 1 COLORI Nozioni di base, Sintesi additiva, Modo RGB, Canali e Istogramma EDI II Colori, RGB, Canali, Istogramma 1 Che cos è? (Definizione fisica) Il colore è la percezione visiva generata dai segnali nervosi

Dettagli

Programma del corso. Introduzione Rappresentazione delle Informazioni Calcolo proposizionale Architettura del calcolatore Reti di calcolatori

Programma del corso. Introduzione Rappresentazione delle Informazioni Calcolo proposizionale Architettura del calcolatore Reti di calcolatori Programma del corso Introduzione Rappresentazione delle Informazioni Calcolo proposizionale Architettura del calcolatore Reti di calcolatori Il concetto di FILE FILE: sequenza di byte conosciuta nel computer

Dettagli

Acquisizione di immagini

Acquisizione di immagini Università di Roma Tor Vergata Anno Accademico 2016 2017 Acquisizione di immagini Immagini e Filmati L immagine Un'immagine è un modo di rappresentare in un spazio generalmente piano (a coordinate indipendenti)

Dettagli

Informatica. Comunicazione & DAMS A.A. 2015/16. Dr.ssa Valeria Fionda

Informatica. Comunicazione & DAMS A.A. 2015/16. Dr.ssa Valeria Fionda Informatica Comunicazione & DAMS A.A. 2015/16 Dr.ssa Valeria Fionda Informatica - Com&DAMS A.A. 2015/2016 Sistemi di numerazione I sistemi di numerazione servono a rappresentare i numeri grazie a un insieme

Dettagli

La codifica delle immagini

La codifica delle immagini Lettere e numeri non costituiscono le uniche informazioni utilizzate dagli elaboratori ma si stanno diffondendo sempre di più applicazioni che utilizzano ed elaborano anche altri tipi di informazione:

Dettagli

Acquisizione di immagini

Acquisizione di immagini Acquisizione di immagini Immagini e Filmati L immagine Un'immagine è un modo di rappresentare in un spazio generalmente piano (a coordinate indipendenti) un oggetto o una scena o una creazione della fantasia.

Dettagli

Corso di Informatica modulo Informatica di Base 6 CFU. Immagini digitali: concetti di base

Corso di Informatica modulo Informatica di Base 6 CFU. Immagini digitali: concetti di base DIPARTIMENTO DELL INNOVAZIONE INDUSTRIALE E DIGITALE Corso di Informatica modulo Informatica di Base 6 CFU Anno Accademico 6/7 Docente: ing. Salvatore Sorce Immagini digitali: concetti di base L informazione

Dettagli

Elaborazione di Segnali e Immagini (ESI)

Elaborazione di Segnali e Immagini (ESI) Elaborazione di Segnali e Immagini (ESI) AA 2002-2003 Paola Bonetto email: bonetto@disi.unige.it Stanza: #110 Tel: 010 353 6643 Programma Colore e spazi di colore (CIE, RGB, HSV, gray, ) Formati di immagini

Dettagli

Università degli Studi di Ferrara. Docente: Dott. Andrea Silvestri. - Immagini -

Università degli Studi di Ferrara. Docente: Dott. Andrea Silvestri. - Immagini - Università degli Studi di Ferrara Corso di Laurea in Tecnologie per i Beni Culturali 1 A.A.2009/2010 Corso di Informatica 2 Docente: Dott. Andrea Silvestri - Immagini - 2 Sommario Immagine digitale metodi

Dettagli

Telerilevamento e Modellistica Forestale

Telerilevamento e Modellistica Forestale Telerilevamento e Modellistica Forestale Lezione 3 Immagini digitali e visualizzazione Dario Papale Contributi: Vern Vanderbilt, TA- Quinn Hart, CCRS Radiazione riflessa Diverse superfici riflettono parte

Dettagli

Modelli di colore. Un tocco di blu non guasta

Modelli di colore. Un tocco di blu non guasta Modelli di colore Un tocco di blu non guasta Un passo indietro Nelle immagini raster ogni pixel dell immagine ha associato un colore. Nelle immagini Vettoriali ogni forma geometrica ha un colore associato.

Dettagli

Digitalizzazione delle immagini

Digitalizzazione delle immagini Digitalizzazione delle immagini Informazione multimediale Lettere e numeri non costituiscono le uniche informazioni utilizzate dai computer ma sempre più applicazioni utilizzano ed elaborano anche altri

Dettagli

Rappresentazione delle Immagini. Corso di Informatica. Rappresentazione delle Immagini. Rappresentazione delle Immagini

Rappresentazione delle Immagini. Corso di Informatica. Rappresentazione delle Immagini. Rappresentazione delle Immagini Corso di Laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali Rappresentazione delle Immagini Corso di Informatica Gianluca Torta Dipartimento di Informatica Tel: 011 670 6782 Mail: torta@di.unito.it

Dettagli

Immagini digitali Appunti a cura del prof. ing. Mario Catalano

Immagini digitali Appunti a cura del prof. ing. Mario Catalano Immagini digitali Appunti a cura del prof. ing. Mario Catalano LA CODIFICA DELLE IMMAGINI Anche le immagini possono essere memorizzate in forma numerica (digitale) suddividendole in milioni di punti, per

Dettagli

Tecnologie Multimediali a.a. 2016/2017. Docente: DOTT.SSA VALERIA FIONDA

Tecnologie Multimediali a.a. 2016/2017. Docente: DOTT.SSA VALERIA FIONDA Tecnologie Multimediali a.a. 2016/2017 Docente: DOTT.SSA VALERIA FIONDA Rappresentazione digitale delle immagini Sistema binario Il computer "capisce" solo 2 stati: passacorrente (1) non passa corrente

Dettagli

La codifica delle immagini

La codifica delle immagini Lettere e numeri non costituiscono le uniche informazioni utilizzate dagli elaboratori ma si stanno diffondendo sempre di più applicazioni che utilizzano ed elaborano anche altri tipi di informazione:

Dettagli

Cenni di fotogrammetria LE IMMAGINI DIGITALI

Cenni di fotogrammetria LE IMMAGINI DIGITALI Cenni di fotogrammetria LE IMMAGINI DIGITALI Hardcopy fotogrammetry: è la fotogrammetria che usa immagini di tipo analogico Softcopyfotogrammetry: è la fotogrammetria che usa immagini di tipo digitale

Dettagli

Cenni di fotogrammetria LE IMMAGINI DIGITALI

Cenni di fotogrammetria LE IMMAGINI DIGITALI Cenni di fotogrammetria LE IMMAGINI DIGITALI Hardcopy fotogrammetry: è la fotogrammetria che usa immagini di tipo analogico Softcopy fotogrammetry: è la fotogrammetria che usa immagini di tipo digitale

Dettagli

Modelli di Colore. Michele Nappi, Ph.D Università degli Studi di Salerno biplab.unisa.it

Modelli di Colore. Michele Nappi, Ph.D Università degli Studi di Salerno biplab.unisa.it Modelli di Colore Michele Nappi, Ph.D Università degli Studi di Salerno mnappi@unisa.it biplab.unisa.it 089-963334 Spettro Visibile Spettro Visibile: Luce bianca attraverso un prisma ottico 30/03/2016

Dettagli

Corso di Telerilevamento Lezione 2

Corso di Telerilevamento Lezione 2 Corso di Telerilevamento Lezione 2 Curve di riflettanza Immagini digitali e visualizzazione La riflessione La radiazione incidente su di una determinata superficie può essere assorbita, riflessa o trasmessa

Dettagli

impaginazione di libri, giornali e riviste la progettazione grafica (CAD) nelle industrie metalmeccanica, elettronica, impiantistica ed edile

impaginazione di libri, giornali e riviste la progettazione grafica (CAD) nelle industrie metalmeccanica, elettronica, impiantistica ed edile LEZIONE 1 impaginazione di libri, giornali e riviste la progettazione grafica (CAD) nelle industrie metalmeccanica, elettronica, impiantistica ed edile videogiochi il ritocco fotografico il montaggio di

Dettagli

I.4 Rappresentazione dell informazione - Altre codifiche

I.4 Rappresentazione dell informazione - Altre codifiche I.4 Rappresentazione dell informazione - Altre codifiche Università di Ferrara Dipartimento di Economia e Management Insegnamento di Informatica Ottobre 20, 2015 Argomenti 1 2 3 4 L immagine viene suddivisa

Dettagli

La teoria del colore

La teoria del colore La teoria del colore Il colore è un aspetto della percezione visiva e la sua valutazione avviene in maniera del tutto soggettiva. E necessaria dunque una caratterizzazione che consenta di identificare

Dettagli

R.Polillo, Interazione uomo macchina Parte seconda, 2

R.Polillo, Interazione uomo macchina Parte seconda, 2 IL COLORE Scopo di questa lezione Descrivere, a livello elementare, i concetti principali della teoria dei colori e della visione dei colori, per permettere di comprendere le principali problematiche che

Dettagli

La codifica delle immagini

La codifica delle immagini Non sempre il contorno della figura coincide con le linee della griglia. Quella che si ottiene nella codifica è un'approssimazione della figura originaria Se riconvertiamo la stringa 0000000011110001100000100000

Dettagli

Prof. Maurizio Lucchini. Corso di Elaborazione Digitale delle Immagini

Prof. Maurizio Lucchini. Corso di Elaborazione Digitale delle Immagini Prof. Maurizio Lucchini Corso di Elaborazione Digitale delle Immagini Introduzione Le immagini possono essere memorizzate in formato numerico (digitale) suddividendole in milioni di punti, per ognuno dei

Dettagli

La grafica digitale Anceschi Sandra. Workshop Disegnare digitale - A.A

La grafica digitale Anceschi Sandra. Workshop Disegnare digitale - A.A La grafica digitale Anceschi Sandra Workshop Disegnare digitale - A.A. 16-17 La grafica digitale Grafica RASTER Grafica VETTORIALE 2 La grafica digitale Grafica RASTER Nella grafica a punti, l immagine

Dettagli

RAPPRESENTAZIONE DELLE INFORMAZIONI

RAPPRESENTAZIONE DELLE INFORMAZIONI RAPPRESENTAZIONE DELLE INFORMAZIONI 1 RAPPRESENTAZIONE DELLE INFORMAZIONI Le informazioni gestite dai sistemi di elaborazione devono essere codificate per poter essere memorizzate, elaborate, scambiate,

Dettagli

Il termine colore indica l interpretazione che il nostro cervello dà alla radiazione elettromagnetica emessa da un corpo. Si definisce luminosa

Il termine colore indica l interpretazione che il nostro cervello dà alla radiazione elettromagnetica emessa da un corpo. Si definisce luminosa Teoria dei Colori Il termine colore indica l interpretazione che il nostro cervello dà alla radiazione elettromagnetica emessa da un corpo. Si definisce luminosa quella parte di radiazione elettromagnetica

Dettagli

Le immagini digitali

Le immagini digitali Le immagini digitali immagini raster immagini vettoriali Immagini raster Dette pittoriche o pixel oriented dividono l immagine in una griglia uniforme. Ciascuna cella della griglia ha uguale dimensione.

Dettagli

RAPPRESENTAZIONE DELLE INFORMAZIONI

RAPPRESENTAZIONE DELLE INFORMAZIONI RAPPRESENTAZIONE DELLE INFORMAZIONI 1 RAPPRESENTAZIONE DELLE INFORMAZIONI Le informazioni gestite dai sistemi di elaborazione devono essere codificate per poter essere memorizzate, elaborate, scambiate,

Dettagli

Immagini digitali. Georges Seurat ( ),"Un dimanche ' été à l' Ile de la Grande Jatte"

Immagini digitali. Georges Seurat ( ),Un dimanche ' été à l' Ile de la Grande Jatte Immagini digitali Digitalizzazione o acquisizione di immagini del mondo reale (es. da una fotografia). Analogia con la scuola divisionista o puntinista Georges Seurat (1859-1891),"Un dimanche ' été à l'

Dettagli

La codifica delle immagini: Pixel. 1.3a: La Codifica Digitale delle Immagini. Bibliografia

La codifica delle immagini: Pixel. 1.3a: La Codifica Digitale delle Immagini. Bibliografia Prof. Alberto Postiglione Scienze della Comunicazione Facoltà di Lettere e Filosofia Università degli Studi di Salerno : Informatica Generale (Laurea in Scienze della Comunicazione) Sistemi Complessi (Laurea

Dettagli

Modulo 1: Le I.C.T. UD 1.3a: La Codifica Digitale delle Immagini

Modulo 1: Le I.C.T. UD 1.3a: La Codifica Digitale delle Immagini Modulo 1: Le I.C.T. : La Codifica Digitale delle Immagini Prof. Alberto Postiglione Corso di Informatica Generale (AA 07-08) Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione Università degli Studi di Salerno

Dettagli

Informazione multimediale

Informazione multimediale Informazione multimediale Lettere e numeri non costituiscono le uniche informazioni utilizzate dagli elaboratori ma ci sono sempre piu applicazioni che utilizzano ed elaborano anche altri tipi di informazione:

Dettagli

L Caponetti. Una immagine digitale a livelli di grigio è una funzione: f : D [0,255]

L Caponetti. Una immagine digitale a livelli di grigio è una funzione: f : D [0,255] Colore Geometria digitale Una immagine digitale a livelli di grigio è una funzione: f : D [,255] dove D è un insieme di coordinate discrete x,y D è chiamato griglia di campionamento Il punto della geometria

Dettagli

Tecnologie Multimediali a.a. 2017/2018. Docente: DOTT.SSA VALERIA FIONDA

Tecnologie Multimediali a.a. 2017/2018. Docente: DOTT.SSA VALERIA FIONDA Tecnologie Multimediali a.a. 2017/2018 Docente: DOTT.SSA VALERIA FIONDA Rappresentazione digitale delle immagini Codifica delle immagini 00101111110000101010100000000001010100001000000 00000000000000000000001110101000000011100100101

Dettagli

Corso di Laurea in Informatica. Dipartimento di Scienze Fisiche -- Università di Napoli Federico II. Colori. Sistemi Informativi Multimediali

Corso di Laurea in Informatica. Dipartimento di Scienze Fisiche -- Università di Napoli Federico II. Colori. Sistemi Informativi Multimediali Colori 1 La Percezione dei Colori Immanuel Kant (Königsberg,, 1724-1804) 1804) tratta il fenomeno (Phainomenon)) percepito secondo quello che appare e non nella sua reale essenza 2 Rappresentazione dei

Dettagli

Colorimetria. La caratteristica della luce che genera in noi la sensazione del colore è la sua distribuzione energetica spettrale

Colorimetria. La caratteristica della luce che genera in noi la sensazione del colore è la sua distribuzione energetica spettrale Colorimetria La caratteristica della luce che genera in noi la sensazione del colore è la sua distribuzione energetica spettrale Bibliografia: Giusti Federico Principi di colorimetria e riproduzione del

Dettagli

1.3a: La Codifica Digitale delle Immagini

1.3a: La Codifica Digitale delle Immagini Prof. Alberto Postiglione Scienze della e Facoltà di Lettere e Filosofia Università degli Studi di Salerno 1.3a: La Codifica Digitale delle Immagini Informatica Generale (Laurea in Scienze della e) Sistemi

Dettagli

Rappresentazione di immagini a colori. Rappresentazione dei colori. Rappresentazione dei colori LA RAPPRESENTAZIONE DELL INFORMAZIONE - II

Rappresentazione di immagini a colori. Rappresentazione dei colori. Rappresentazione dei colori LA RAPPRESENTAZIONE DELL INFORMAZIONE - II Rappresentazione di immagini a colori LA RAPPRESENTAZIONE DELL INFORMAZIONE - II Per rappresentare immagini utilizzando i colori, a ogni elemento della griglia si dovranno dedicare più bit. Se dedichiamo

Dettagli

Le immagini. Parametri importanti sono:

Le immagini. Parametri importanti sono: Informatica Gerboni Roberta L immagine del video è rappresentata tramite una griglia o matrice di pixel (PIcture ELement) per ognuno dei quali è memorizzata: l intensità luminosa il colore. Parametri importanti

Dettagli

La codifica del testo

La codifica del testo La codifica delle informazioni Informatica e sistemi di elaborazione delle informazioni La codifica delle informazioni Informatica e sistemi di elaborazione delle informazioni I slide Informatica e sistemi

Dettagli

Anno Scolastico 2015 / 2016 Prof. Paolo Beretti. i Colori

Anno Scolastico 2015 / 2016 Prof. Paolo Beretti. i Colori Anno Scolastico 2015 / 2016 Prof. Paolo Beretti i Colori 1. L ARCOBALENO Nella seconda metà del XVII secolo (1665-1676) lo scienziato inglese Isaac Newton proiettò un raggio di luce bianca attraverso un

Dettagli

Prof. Pagani corrado LA CODIFICA DELLE INFORMAZIONI FORMATI DEI FILE

Prof. Pagani corrado LA CODIFICA DELLE INFORMAZIONI FORMATI DEI FILE Prof. Pagani corrado LA CODIFICA DELLE INFORMAZIONI FORMATI DEI FILE CODIFICA DELLE IMMAGINI Esistono numerose tecniche che vengono utilizzate per la memorizzazione digitale di un'immagine Tipicamente

Dettagli

13. Colorimetria. La visione cromatica

13. Colorimetria. La visione cromatica Elena Botta e Giuseppina Rinaudo Corso IFTS Ottici 2003/2004 Spettroscopia e fotometria 13. Colorimetria La visione cromatica È affidata all assorbimento della luce da parte dei tre tipi di pigmento dei

Dettagli

Capitolo 2 Sorgenti. Rappresentazione digitale di. Testo Immagini Audio Video

Capitolo 2 Sorgenti. Rappresentazione digitale di. Testo Immagini Audio Video Capitolo 2 Sorgenti Rappresentazione digitale di Testo Immagini Audio Video Testo - ASCII Codifica associazione tra caratteri alfabeto e stringhe di bit ASCII 7 bit 128 caratteri 95 stampabili (lettere

Dettagli

NE VEDIAMO DI TUTTI I COLORI LORENZO LA MATTINA

NE VEDIAMO DI TUTTI I COLORI LORENZO LA MATTINA NE VEDIAMO DI TUTTI I COLORI LORENZO LA MATTINA LUCE, COLORE, PERCEZIONE DEL COLORE IL MONDO VIVE NEI COLORI ; TUTTI GLI ORGANISMI DOTATI DI ORGANI FOTORECETTORI NE SONO INFLUENZATI. IL SOLE FORNISCE L

Dettagli

La capacità fotosintetica delle piante coltivate su terreno trattato con Bio Aksxter

La capacità fotosintetica delle piante coltivate su terreno trattato con Bio Aksxter La capacità fotosintetica delle piante coltivate su terreno trattato con Bio Aksxter INTRODUZIONE Lo spettro della luce visibile e costituito da radiazioni aventi lunghezze d onda comprese tra 400 a 700

Dettagli

Sorgenti di luce Colori Riflettanza

Sorgenti di luce Colori Riflettanza Le Schede Didattiche di Profilocolore IL COLORE Sorgenti di luce Colori Riflettanza Rome, Italy 1/37 La luce: natura e caratteristiche La luce è una radiazione elettromagnetica esattamente come lo sono:

Dettagli

Corso di Informatica

Corso di Informatica CdLS in Odontoiatria e Protesi Dentarie Corso di Informatica Prof. Crescenzio Gallo crescenzio.gallo@unifg.it Rappresentazione delle immagini 2 Rappresentazione delle immagini Le forme e i colori presenti

Dettagli

Architettura di un renderer. Costruzione di Interfacce. Pipeline di rendering. Transformazioni di modellazione. Proiezione. Lighting e Clipping

Architettura di un renderer. Costruzione di Interfacce. Pipeline di rendering. Transformazioni di modellazione. Proiezione. Lighting e Clipping Costruzione di Interfacce Lezione 2 Paolo Cignoni cignoni@iei.pi.cnr.it http://vcg.iei.pi.cnr.it/~cignoni/ci Architettura di un renderer La pipeline di rendering; assumendo che La scena è composta di entita

Dettagli

I principali dispositivi periferici impiegati in. computer grafica sono: monitor. stampante. scanner. fotocamera digitale

I principali dispositivi periferici impiegati in. computer grafica sono: monitor. stampante. scanner. fotocamera digitale I principali dispositivi periferici impiegati in computer grafica sono: monitor stampante scanner fotocamera digitale Tutte queste periferiche sono di tipo raster. Un'immagine può avere diversi tipi di

Dettagli

Segnale analogico. Analogico vs digitale. Segnale digitale. Trasformazione da analogico a digitale

Segnale analogico. Analogico vs digitale. Segnale digitale. Trasformazione da analogico a digitale LEZIONI 2 e 3 Rappresentazione dell informazione 53 Analogico vs digitale LEZIONI 2 e 3 Rappresentazione dell informazione 54 Segnale analogico Il computer può lavorare soltanto con grandezze di tipo digitale

Dettagli

Informatica (Sistemi di elaborazione delle informazioni)

Informatica (Sistemi di elaborazione delle informazioni) Informatica (Sistemi di elaborazione delle informazioni) Corso di laurea in Scienze dell'educazione Lezione 9 Elaborazione di immagini (parte 1) Mario Alviano Sommario Grafica vettoriale e bitmap Risoluzione

Dettagli

Sensazione e percezione

Sensazione e percezione Teoria del colore Analisi chimiche, fisiche e sensoriali dei prodotti alimentari i Percezione e mondo fisico Mondo fisico Fenomeni oggettivi Fenomeni misurabili Mondo della percezione Stimolazione sensoriale

Dettagli

Teoria del colore RICERCA SCIENTIFICA E PERCEZIONE DEL COLORE

Teoria del colore RICERCA SCIENTIFICA E PERCEZIONE DEL COLORE Teoria del colore RICERCA SCIENTIFICA E PERCEZIONE DEL COLORE Molti uomini di scienza e di cultura, negli ultimi secoli, hanno cercato di spiegare la percezione del colore. Già Leonardo (1452-1519), nel

Dettagli

Elaborazione di immagini a colori

Elaborazione di immagini a colori Elaborazione di immagini a colori Il colore nella elaborazione di immagini L uso del colore è motivato da: Il colore è un descrittore che semplifica l identificazione di un oggetto e la sua estrazione

Dettagli

Un ripasso di aritmetica: Conversione dalla base 10 alla base 2

Un ripasso di aritmetica: Conversione dalla base 10 alla base 2 Un ripasso di aritmetica: Conversione dalla base 10 alla base 2 Dato un numero N rappresentato in base dieci, la sua rappresentazione in base due sarà del tipo: c m c m-1... c 1 c 0 (le c i sono cifre

Dettagli

LA TEORIA DEL COLORE DI HARALD KUEPPERS. Gioele Sardini Liceo Leonardo

LA TEORIA DEL COLORE DI HARALD KUEPPERS. Gioele Sardini Liceo Leonardo LA TEORIA DEL COLORE DI HARALD KUEPPERS Gioele Sardini Liceo Leonardo La teoria del colore di Harald Kueppers 2 Gioele Sardini Liceo Leonardo Chi è Harald Kueppers? L imprenditore tedesco Harald Kueppers

Dettagli

Fondamenti di Informatica

Fondamenti di Informatica Fondamenti di Informatica Introduzione al Digitale [Sez: 2.3, 2.4, 2.5] Prof. De Maio Carmen cdemaio@unisa.it Analogico/Digitale Segnale analogico - come un onda (es. sonora, luminosa) che trasporta informazioni,

Dettagli

La colorazione Incontro formativo sulla colorazione

La colorazione Incontro formativo sulla colorazione La colorazione Incontro formativo sulla colorazione Presentazione del Progetto 2015 Giuliano Vazzola, dirigente della Sezione L incontro formativo per il 2015 incontra la sua seconda tappa: la prima, dedicata

Dettagli

La visione. Radiazione solare e sensibilità occhio. Luce e colore. Lezioni di illuminotecnica. Luce, occhio, colore

La visione. Radiazione solare e sensibilità occhio. Luce e colore. Lezioni di illuminotecnica. Luce, occhio, colore La visione Lezioni di illuminotecnica. Luce, occhio, colore Il dramma della visione ha tre attori: la luce le superfici la mente umana La luce riflessa da una superficie arriva all occhio La retina trasforma

Dettagli

Uso del colore. Le stampanti e il sistema CMYK. I monitor e il sistema RGB. Stampante laser a colori Phaser 7750

Uso del colore. Le stampanti e il sistema CMYK. I monitor e il sistema RGB. Stampante laser a colori Phaser 7750 Uso del colore Questo argomento include le seguenti sezioni: "Le stampanti e il sistema CMYK" a pagina 2-36 "I monitor e il sistema RGB" a pagina 2-36 "Elaborazione delle immagini" a pagina 2-37 "Regolazione

Dettagli

L A L U C E. Da cosa è dato il colore degli oggetti?

L A L U C E. Da cosa è dato il colore degli oggetti? L A L U C E La luce non ha colore, ma Newton, scoprì che se un raggio luminoso entrava in un prisma, questo veniva scomposto in una serie di colori, corrispondenti a quelli dello spettro visibile (ossia

Dettagli

La codifica dell informazione. Rappresentazione binaria. Rappresentazione posizionale in base 10

La codifica dell informazione. Rappresentazione binaria. Rappresentazione posizionale in base 10 La codifica dell informazione Rappresentazione binaria Tutta l informazione interna ad un computer è codificata con sequenze di due soli simboli : 0 e 1 L unità elementare di informazione si chiama bit

Dettagli

La Percezione Dei Colori

La Percezione Dei Colori La Percezione Dei Colori PRINCIPI BASE DELLA PERCEZIONE DEI COLORI LA TRICROMIA PROCESSI OPPONENTI VEDIAMO GLI STESSI COLORI? STEFANO ZUCCALA IL COLORE NON È UNA PROPRIETÀ FISICA DELL AMBIENTE, MA PIUTTOSTO

Dettagli

Modulo 2: RAPPRESENTAZIONE DEI DATI I sistemi di numerazione

Modulo 2: RAPPRESENTAZIONE DEI DATI I sistemi di numerazione LABORATORIO DI ABILITA INFORMATICA Modulo 2: RAPPRESENTAZIONE DEI DATI I sistemi di numerazione Ing. Maria Grazia Celentano 1 SISTEMI DI NUMERAZIONE SISTEMI DI NUMERAZIONE BIT 2/73 BIT In termini pratici

Dettagli

La codifica dell informazione

La codifica dell informazione La codifica dell informazione Rappresentazione binaria Tutta l informazione interna ad un computer è codificata con sequenze di due soli simboli : 0 e 1 L unità elementare di informazione si chiama bit

Dettagli

Informazione binaria: suoni, immagini, sequenze video

Informazione binaria: suoni, immagini, sequenze video Informazione binaria: suoni, immagini, sequenze video Ingegneria Meccanica e dei Materiali Università degli Studi di Brescia Prof. Massimiliano Giacomin Tipologie di codici Per la rappresentazione di:

Dettagli

Definizioni. Esempi di alfabeti

Definizioni. Esempi di alfabeti Definizioni SIMBOLO: entità minima significativa STRINGA: sequenza finita di simboli giustapposti (lunghezza della stringa, stringa vuota) ALFABETO: insieme finito di simboli LINGUAGGIO: insieme di stringhe

Dettagli

SISTEMA NUMERICO BINARIO

SISTEMA NUMERICO BINARIO SISTEMA NUMERICO BINARIO INFORMAZIONI: tipi Le informazioni sono concetti astratti che esistono indipendentemente dalla loro rappresentazione Tutto ciò che ci circonda è informazione Qualche esempio: Numeri

Dettagli

Anno Scolastico 2015 / 2016 Prof. Paolo Beretti. i Colori

Anno Scolastico 2015 / 2016 Prof. Paolo Beretti. i Colori Anno Scolastico 2015 / 2016 Prof. Paolo Beretti i Colori 1. L ARCOBALENO Nella seconda metà del XVII secolo (1665-1676) lo scienziato inglese Isaac Newton proiettò un raggio di luce bianca attraverso un

Dettagli

Sistemi di Elaborazione delle Informazioni

Sistemi di Elaborazione delle Informazioni SCUOLA DI MEDICINA E CHIRURGIA Università degli Studi di Napoli Federico II Corso di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Dott. Francesco Rossi a.a. 2016/2017 1 Rappresentazione dell informazione

Dettagli

La memorizzazione dei dati e delle istruzioni

La memorizzazione dei dati e delle istruzioni La memorizzazione dei dati e delle istruzioni La più piccola unità di informazione memorizzabile (e quindi utilizzabile) è il bit (Binary digit), che può assumere valore 0 o 1. Il dispositivo utilizzato

Dettagli

Come si passa dalle immagini reali alle informazioni digitali. Il funzionamento di una fotocamera digitale

Come si passa dalle immagini reali alle informazioni digitali. Il funzionamento di una fotocamera digitale Come si passa dalle immagini reali alle informazioni digitali Il funzionamento di una fotocamera digitale Che cosa è il pixel In computer grafica, con il termine pixel (contrazione della locuzione inglese

Dettagli

Corso di Informatica

Corso di Informatica Corso di Informatica Modulo 1 4-Rappresentazione di informazioni non numeriche 1 Prerequisiti Struttura del sistema di elaborazione Evoluzione dei sistemi di elaborazione Uso elementare della multimedialità

Dettagli

Rappresentazione delle informazioni LA RAPPRESENTAZIONE DELLE INFORMAZIONI. Grandezze digitali. Grandezze analogiche

Rappresentazione delle informazioni LA RAPPRESENTAZIONE DELLE INFORMAZIONI. Grandezze digitali. Grandezze analogiche Rappresentazione delle informazioni LA RAPPRESENTAZIONE DELLE INFORMAZIONI Nella memoria del computer è possibile memorizzare esclusivamente sequenze di bit e il processore può processare soltanto dati

Dettagli

Anno Scolastico 2015 / 2016 Prof. Paolo Beretti. i Colori

Anno Scolastico 2015 / 2016 Prof. Paolo Beretti. i Colori Anno Scolastico 2015 / 2016 Prof. Paolo Beretti i Colori 1. L ARCOBALENO Nella seconda metà del XVII secolo (1665-1676) lo scienziato inglese Isaac Newton proiettò un raggio di luce bianca attraverso un

Dettagli

immagine digitale tipologie

immagine digitale tipologie immagine digitale RASTER tipologie VETTORIALE esempi di immagini digitali RASTER VETTORIALE 512 k 4k esempi di immagini digitali RASTER VETTORIALE immagine digitale RASTER tipologie caratteristiche VETTORIALE

Dettagli

Modulo 1. (Computer Essentials)

Modulo 1. (Computer Essentials) Modulo 1 (Computer Essentials) 1 Modulo 1 Un Po di Teoria Rappresentazione dei Dati Rappresentazione dei Caratteri Caratteristiche delle Immagini Digitali 2 RAPPRESENTAZIONE dei DATI 3 Rappresentazione

Dettagli

Laboratorio di Segnali e Sistemi A. A. 2009/ Lezione 5: Immagini

Laboratorio di Segnali e Sistemi A. A. 2009/ Lezione 5: Immagini Laboratorio di Segnali e Sistemi A. A. 2009/ 2010 Lezione 5: Immagini 28 maggio 2010 Introduzione Immagini: risultato di un sistema di acquisizione/elaborazione/visualizzazione della radiazione EM visibile

Dettagli

Costruzione di Interfacce. Colore. Modelli di colore RGB RGB RGB. Lezione 2. Paolo Cignoni

Costruzione di Interfacce. Colore. Modelli di colore RGB RGB RGB. Lezione 2. Paolo Cignoni Costruzione di Interfacce Lezione 2 Paolo Cignoni Colore La luce e una forma di radiazione elettromagnetica La retina umana ha tre tipi di recettori, i coni, sensibili a particolari lunghezze d onda cignoni@iei.pi.cnr.it

Dettagli

Lez. 7 Immagini Digitali. Prof. Pasquale De Michele (Gruppo 2) e Raffaele Farina (Gruppo 1) 1

Lez. 7 Immagini Digitali. Prof. Pasquale De Michele (Gruppo 2) e Raffaele Farina (Gruppo 1) 1 Lez. 7 Immagini Digitali Prof. Pasquale De Michele (Gruppo 2) e Raffaele Farina (Gruppo 1) 1 Dott. Pasquale De Michele Dott. Raffaele Farina Dipartimento di Matematica e Applicazioni Università di Napoli

Dettagli

LEZIONE 7. Colore: qualità della sensazione visiva, soggettiva e non comunicabile Colorimetria: quantificazione di eguaglianze fra colori

LEZIONE 7. Colore: qualità della sensazione visiva, soggettiva e non comunicabile Colorimetria: quantificazione di eguaglianze fra colori LEZIONE 7 Colore: qualità della sensazione visiva, soggettiva e non comunicabile Colorimetria: quantificazione di eguaglianze fra colori Di che colore è questa mela? - Rossa Rosso Vivo Verde Rosso Fuoco

Dettagli