REGOLAMENTO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
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- Cristina Milani
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1 COMUNE DI GRAVINA DI CATANIA (Provincia Regionale di Catania) REGOLAMENTO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE Titolo I Generalità Art. 1 - Premessa Il territorio Comunale di Gravina di Catania è esposto al rischio di calamità naturali, quali fenomeni sismici, fenomeni vulcanici ed eccezionali eventi meteorologici. Il presente regolamento disciplina lo svolgimento delle attività di protezione civile prevedendo la presenza di una struttura comunale permanente di Protezione Civile. Art. 2 - Distinzione degli eventi Ai fini dell attività di protezione civile gli eventi si distinguono in: a) eventi naturali o connessi con l attività dell uomo che possono essere fronteggiati mediante interventi attuabili dai singoli enti e amministrazioni competenti in via ordinaria; b) eventi naturali o connessi con l attività dell uomo che per loro natura e dimensione comportano l intervento coordinato di più enti o amministrazioni competenti in via ordinaria; c) calamità naturali, catastrofi o altri eventi che, per intensità ed estensione, debbono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari. Art. 3 Attività e compiti di protezione civile Sono attività di protezione civile quelle volte alla previsione e prevenzione delle varie ipotesi di rischio, al soccorso delle popolazioni sinistrate ed ogni altra attività necessaria ed indifferibile diretta a superare l emergenza connessa agli eventi di cui all articolo 2. La previsione consiste nelle attività dirette allo studio ed alla determinazione delle cause dei fenomeni calamitosi, alla identificazione dei rischi ed alla individuazione delle zone del territorio soggette ai rischi stessi. La prevenzione consiste nelle attività volte ad evitare o ridurre al minimo la possibilità che si verifichino danni conseguenti agli eventi di cui all articolo 2 anche sulla base delle conoscenze acquisite per effetto delle attività di previsione. Il soccorso consiste nell attuazione degli interventi diretti ad assicurare alle popolazioni colpite dagli eventi di cui all articolo 2 ogni forma di prima assistenza. 1
2 Il superamento dell emergenza consiste unicamente nell attuazione, coordinata con gli organi istituzionali competenti, delle iniziative necessarie ed indilazionabili volte a rimuovere gli ostacoli alla ripresa delle normali condizioni di vita. Le attività di protezione civile devono armonizzarsi, in quanto compatibili con le necessità imposte dalle emergenze, con i programmi di tutela e risanamento del territorio. Art. 4 Il Sindaco Il Sindaco è autorità comunale di protezione Civile. Al verificarsi dell emergenza nell ambito del territorio comunale assume la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite e provvede agli interventi necessari, dandone immediata comunicazione al Prefetto, al Presidente della Giunta Regionale ed al Presidente della Provincia Regionale di Catania. Il Sindaco, per fronteggiare l emergenza, avvalendosi della struttura comunale di protezione civile: 1. allerta le squadre di soccorso locali; 2. allestisce con la mobilità dei sanitari locali uno o più posti di pronto soccorso in locali idonei, possibilmente nelle aree predisposte a centri di raccolta; 3. acquisisce con accuratezza dati sulla natura ed estensione dei danni provocati dalla calamità trasmettendoli alla Prefettura, alla Regione Sicilia ed alla Provincia Regionale di Catania; 4. attiva con le risorse a disposizione (uomini e mezzi) ogni possibile azione di salvataggio e/o di contenimento dei danni provocati dall evento calamitoso; 5. istituisce il servizio di tumulazione delle vittime e provvede al loro censimento; 6. verifica l idoneità statica dei fabbricati avvalendosi dei tecnici comunali, dei tecnici del Genio Civile, dei Vigili del Fuoco o precettando i tecnici privati liberi professionisti presenti nel territorio; 7. predispone un piano di sgombero per la popolazione; 8. individua attrezzi, materiali e mezzi presso enti e ditte da requisire in caso di necessità; 9. provvede ad informare la popolazione interessata sulla gravità dell evento verificatosi e sulle norme di comportamento da osservare da parte dei sinistrati che, rimasti senza ricovero vengono avviati nei luoghi e nelle strutture gia preventivamente stabilite; 10. determina il fabbisogno minimo indispensabile di generi alimentari, moduli abitativi, tende roulottes, vestiario e medicinali e lo comunica alla Prefettura per i provvedimenti consequenziali; 11. coordina l attività tecnica per l eliminazione delle parti pericolanti di edifici adottando tutti i provvedimenti necessari per la salvaguardia della pubblica e privata incolumità; 12. dispone ogni necessario provvedimento per garantire l agevole afflusso dei mezzi di soccorso e per impedire l accesso a coloro che non fanno parte dei soccorritori ( istituzione dei Cancelli ); 13. istituisce l anagrafe delle persone sinistrate, ricoverate nelle tendopoli o roulottopoli o quelle che trovano sistemazione presso amici o parenti, o lasciano temporaneamente la zona del disastro. Quando la calamità naturale o l'evento non possono essere fronteggiati con i mezzi a disposizione del comune, il sindaco chiede l'intervento di altre forze e strutture al prefetto, che adotta i provvedimenti di competenza, coordinando i propri interventi con quelli dell'autorità comunale di protezione civile. 2
3 Titolo II La struttura Comunale di Protezione Art. 5 - Protezione Civile Comunale Nell ambito del territorio comunale, la predisposizione dei primi interventi di soccorso ed assistenza alla popolazione colpita da calamità naturali, catastrofi ed altri eventi eccezionali, è garantita dal Sindaco in qualità di Autorità Locale di Protezione Civile (art. 15 L. 225/92) il quale si avvale di un apposito organismo permanente costituito secondo le norme del presente regolamento e che assume la denominazione di Protezione Civile Comunale così articolata : - Ufficio Comunale di Protezione Civile; - Funzioni di Supporto al Centro Operativo Comunale (C.O.C.); - Associazioni di volontariato presenti nel territorio. Art. 6 - Ufficio Comunale di Protezione Civile L Ufficio Comunale di Protezione Civile è istituito ai sensi dell art. 4 L.R. 14/98 ed è inserito nel servizio comunale cui, ai sensi del vigente regolamento comunale sull ordinamento degli uffici e dei servizi, sono attribuiti adempimenti in materia di protezione civile. Il responsabile del suddetto servizio, assumendo anche il ruolo di responsabile dell Ufficio comunale di Protezione Civile, con proprio Atto nomina i restanti componenti del citato Ufficio. All'Ufficio Comunale di Protezione Civile, fanno capo tutti gli adempimenti per la puntuale applicazione del presente regolamento nonché di tutti quelli che saranno richiesti in applicazione delle norme emanate dal Ministero dell'interno dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, dagli altri Ministeri comunque competenti, dal Prefetto e dagli Organi Regionali e Provinciali di Protezione Civile. Tutti gli Uffici e i Servizi comunali sono tenuti a fornire all'ufficio Comunale di Protezione Civile i dati e la collaborazione richiesti con precedenza sugli altri adempimenti. I compiti attribuiti all Ufficio Comunale di Protezione Civile sono sintetizzabili nei seguenti: 1. attuazione in ambito comunale, delle attività di previsione dei rischi stabilite dai programmi e piani regionali; 2. adozione di tutti i provvedimenti, compresi quelli relativi alla preparazione all'emergenza, necessari ad assicurare i primi soccorsi in caso di eventi calamitosi in ambito comunale; 3. predisposizione dei piani comunali e/o intercomunali di emergenza, anche nelle forme associative e di cooperazione previste dalla legge 8 giugno 1990, n. 142, e cura della loro attuazione, sulla base degli indirizzi regionali; 4. attivazione dei primi soccorsi alla popolazione e degli interventi urgenti necessari a fronteggiare l'emergenza; 5. utilizzo del volontariato di protezione civile a livello comunale e/o intercomunale, sulla base degli indirizzi nazionali e regionali"; 6. promozione, a livello locale, di tutte le direttive nazionali, regionali e provinciali atte a stimolare nella cittadinanza la formazione di una moderna coscienza di Protezione Civile: a tale scopo d intesa con le autorità e gli organismi scolastici promuove, nelle scuole di ogni ordine e grado, corsi integrativi volti a fornire ai giovani le notizie, le esperienze e le tecniche necessarie a tutelare l integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l ambienti da danni naturali o provocati da errori e dall incuria dell uomo. 3
4 Art. 7 - Centro Operativo Comunale (C.O.C.) Immediatamente dopo il verificarsi di un evento calamitoso di cui all art. 2 del presente regolamento, il Sindaco, su proposta del responsabile dell Ufficio Comunale di Protezione Civile, dispone la costituzione del Centro Operativo Comunale (C.O.C.) composto da una Sala Operativa, da una Sala Radio e Trasmissioni e dalla Sala Direzione. Il C.O.C. risulterà composto dalle seguenti figure: - SINDACO : Autorità Locale di Protezione Civile; - ASSESSORE ALLA PROTEZIONE CIVILE; - RESPONSABILE DELL UFFICIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE: Direttore della gestione delle fasi dell emergenza e del funzionamento della sala operativa; - TITOLARI DELLE NOVE FUNZIONI DI SUPPORTO; - SEGRETARIO COMUNALE: Coordinamento Uffici e Servizi Supporto legale del Sindaco. - I RESPONSABILI DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI COMUNALI che per competenza specifica o per specifiche esigenze possono essere impiegati nella gestione dell emergenza al fine di non interrompere i processi produttivi dell Amministrazione. Art. 8 - Funzioni di Supporto Le Funzioni di supporto rappresentano l organizzazione delle risposte che occorre dare alle diverse esigenze presenti in occasione dell evento calamitoso. Attraverso l attivazione delle funzioni di supporto, nel centro operativo comunale, si raggiungono due distinti obiettivi: si individuano vari responsabili delle funzioni in emergenza; si garantisce il continuo aggiornamento del piano tramite l attività degli stessi responsabili in tempo di pace.tramite l attività dei responsabili delle funzioni di supporto si avrà quindi la possibilità di tenere sempre efficiente il piano di emergenza che per la prima volta vede per ogni argomento (funzione) un unico responsabile sia in emergenza e non. Questo consente al Sindaco di avere nel Centro Operativo esperti che già si conoscono e lavorano nel piano e quindi di raggiungere una miglior omogeneità fra i suoi componenti e le strutture operative altrimenti diversificati fra di loro per procedure interne, mentalità e cultura. Le nove funzioni di supporto dell Ente sono così individuate: F1 - TECNICO SCIENTIFICA, PIANIFICAZIONE Compiti: dovrà mantenere e coordinare tutti i rapporti tra le varie componenti scientifiche e tecniche; Risorse impiegate: tecnici comunali, provinciali, regionali,, liberi professionisti; Titolare: responsabile del Servizio Lavori Pubblici. F2 - SANITÀ, ASSISTENZA SOCIALE Compiti: dovrà mantenere e coordinare tutti i rapporti tra i responsabili della Sanità locale e le Organizzazioni di volontariato che operano nel settore sanitario; Risorse impiegate: personale dell A.U.S.L., Croce Rossa, Misericordia,Fratres; Titolare: responsabile del Servizio Attività Sociali. 4
5 F3 - VOLONTARIATO Compiti:i compiti delle organizzazioni di volontariato, in emergenza, vengono individuati nei piani di protezione civile in relazione alla tipologia del rischio da affrontare, alla natura ed alla tipologia delle attività esplicate dall organizzazione e dai mezzi a disposizione. Risorse impiegate: nel centro operativo, prenderà posto il coordinatore indicato nel piano di protezione civile. Il coordinatore provvederà, in tempo di pace, ad organizzare esercitazioni congiunte con le altre forze preposte all emergenza al fine di verificare le capacità organizzative ed operative delle organizzazioni. Titolare: responsabile del Servizio Protezione Civile. F4 - MATERIALI E MEZZI Compiti:la funzione di supporto in questione è essenziale e primaria per fronteggiare una emergenza di qualunque tipo. Questa funzione, attraverso il censimento dei materiali e mezzi comunque disponibili e normalmente appartenenti ad enti locali, volontariato etc. deve avere un quadro costantemente aggiornato delle risorse disponibili. Per ogni risorsa si deve prevedere il tipo di trasporto ed il tempo di arrivo nell area dell intervento. Nel caso in cui la richiesta di materiali e/o mezzi non possa essere fronteggiata a livello locale, il Sindaco rivolgerà richiesta al Prefetto competente. Risorse impiegate: risorse comunali aziende private, volontariato, c.r.i.. Titolare: responsabile del Servizio Manutenzioni. F5 - SERVIZI ESSENZIALI Compiti: gestione in emergenza di tutti i servizi essenziali erogati sul territorio. Risorse impiegate:a questa funzione prenderanno parte i rappresentanti di tutti i servizi essenziali erogati sul territorio comunale (ENEL, SMEDIGAS, SIDRA, ACQUE CREMONA, ACOSET. Mediante i Compartimenti Territoriali deve essere mantenuta costantemente aggiornata la situazione circa l efficienza e gli interventi sulla rete. L utilizzazione del personale addetto al ripristino delle linee e/o delle utenze è comunque diretta dal rappresentante dell Ente di gestione nel Centro operativo. Titolare: responsabile del Servizio Manutenzioni. F6 - CENSIMENTO DANNI A PERSONE E COSE Compiti: il censimento dei danni a persone e cose riveste particolare importanza al fine di fotografare la situazione determinatasi a seguito dell evento calamitoso e per stabilire gli interventi d emergenza. Il responsabile della funzione, al verificarsi dell evento calamitoso, dovrà effettuare un censimento dei danni riferito a: persone, edifici pubblici, edifici privati, impianti industriali, servizi essenziali, attività produttive, opere di interesse culturale, infrastrutture pubbliche, agricoltura e zootecnia. Risorse impiegate: per il censimento di quanto descritto il coordinatore di questa funzione si avvarrà di funzionari dell Ufficio Tecnico del Comune o del Genio Civile regionale e di esperti del settore sanitario, industriale e commerciale.e altresì ipotizzabile l impiego di squadre miste di tecnici dei vari Enti per le verifiche speditive di stabilità che dovranno essere effettuate in tempi necessariamente ristretti. Titolare: responsabile del Servizio Assetto ed Utilizzazione del Territorio. 5
6 F7 - STRUTTURE OPERATIVE LOCALI Compiti :Il responsabile della funzione dovrà coordinare le varie componenti locali istituzionalmente preposte alla viabilità. In particolare si dovranno regolamentare localmente i trasporti, la circolazione inibendo il traffico nelle aree a rischio, indirizzando e regolando gli afflussi dei soccorsi. Risorse impiegate: polizia locale, carabinieri. Titolare: responsabile del Servizio Polizia Locale. F8 - TELECOMUNICAZIONI Compiti: il coordinatore di questa funzione dovrà, di concerto con il responsabile territoriale della Telecom, con il responsabile provinciale P.T. con il rappresentante dell organizzazione dei radioamatori presenti sul territorio, predisporre una rete di telecomunicazione non vulnerabile. Risorse impiegate: telecom, A.R.I.., FIR- CB. Titolare: responsabile del Servizio Sistemi Informativi. F9 - ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE Compiti: per fronteggiare le esigenze della popolazione il funzionario che presiede questa funzione deve essere in possesso di conoscenza e competenza in merito al patrimonio abitativo, alla ricettività delle strutture turistiche (alberghi, campeggi etc.) ed alla ricerca e utilizzo di aree pubbliche e private da utilizzare come zone di attesa e/o ospitanti.il funzionario dovrà fornire un quadro delle disponibilità di alloggiamento e dialogare con le autorità preposte alla emanazione degli atti necessari per la messa a disposizione degli immobili o delle aree. Risorse impiegate: assessorato comunale competente, volontariato socio-sanitario. Titolare: responsabile del Servizio Attività Sociali. Art. 9 - Piano di Protezione Civile La redazione ed il continuo aggiornamento del Piano di Protezione Civile è effettuata dall ufficio di Protezione Civile tenendo in considerazione i seguenti aspetti: - le diverse tipologie di rischio cui sono soggetti il territorio comunale e la popolazione ivi residente; - le caratteristiche geo-mofologiche del territorio comunale; - individuazione delle aree di accoglienza, aree ammassamento soccorsi, tendopoli, roulottopoli, e relativa viabilità; - individuazione delle risorse locali in termini di uomini e mezzi; - pianificazione della gestione dell emergenza 6
7 Disposizioni Finali Art Pubblicazione e divulgazione Copia del presente regolamento sarà pubblicata all albo Pretorio del Comune di Gravina ai sensi della normativa vigente, affinché tutti i cittadini possano prenderne visione. Inoltre copie del presente regolamento saranno inviate, a cura dell ufficio comunale di Protezione Civile, al Prefetto della Provincia di Catania, al Dirigente del Dipartimento Regionale di Protezione Civile, al Dirigente dell Ufficio Provinciale di Protezione Civile a tutti i componenti degli organi elettivi comunali, ai responsabili degli Uffici e dei Servizi, ai revisori dei conti, agli enti, aziende, consorzi, istituzioni, società dipendenti o ai quali il Comune partecipa. Art. 11 Distintivi e tute Il personale ed i mezzi impiegati nei servizi di protezione civile verranno muniti di apposito segno distintivo approvato dalle leggi internazionali. Art. 12 Reperibilità del personale impiegato in emergenza Il personale comunale che sarà impiegato in emergenza al di fuori dell orario di lavoro, percepirà le spettanze previste dal vigente C.N.E.L. per la retribuzione del lavoro straordinario, previa idonea attestazione trasmessa al competente ufficio trattamento economico a firma del Responsabile dell Ufficio di Protezione Civile. Art Leggi di rimando Per quanto non è espressamente previsto nel presente regolamento si rimanda alla vigente normativa in materia di protezione civile. Art Entrata in vigore del presente regolamento Il presente regolamento entrerà in vigore il primo giorno successivo alla scadenza della sua ripubblicazione all'albo Pretorio del Comune. Il Responsabile del 12 Servizio LL.PP. e Protezione Civile (Ing. Giuseppe Mandina) 7
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