CONVENZIONE PER LA GESTIONE IN FORMA ASOCIATA DELLA FUNZIONE PIANIFICAZIONE DI PROTEZIONE CIVILE E DI COORDINAMENTO DEI PRIMI SOCCORSI

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1 CONVENZIONE PER LA GESTIONE IN FORMA ASOCIATA DELLA FUNZIONE PIANIFICAZIONE DI PROTEZIONE CIVILE E DI COORDINAMENTO DEI PRIMI SOCCORSI 1

2 PAG. 3 - PREMESSA ATTIVITA E COMPITI PAG. 4 - PIANO PLURIENNALE DELLE ATTIVITA (Art. 10) PAG. 6 ORGANIZZAZIONE SERVIZIO DI REPERIBILITA PAG. 6 COSTITUZIONE DELL UFFICIO COMUNE (ORGANIGRAMMA) PAG. 7 PIANO FINANZIARIO ATTIVITA 2

3 PREMESSA ATTIVITA E COMPITI La conoscenza del territorio e delle soglie di pericolo per i vari rischi costituisce la base, oltre che per le attività di previsione, per definire gli stati di attivazione - attenzione, preallarme e allarme, per i rischi prevedibili, a cui corrispondono determinate procedure nella pianificazione di emergenza. È compito delle componenti di protezione civile, ai vari livelli, individuare gli interventi utili a ridurre entro soglie accettabili la probabilità che si verifichino eventi disastrosi, o almeno a limitare il possibile danno. Tra queste azioni è fondamentale l informazione alla popolazione e l indicazione dei comportamenti da adottare in relazione ai rischi di un determinato territorio. Come previsto dalla legge n. 265 del 1999 è competenza del Sindaco - quale prima autorità di protezione civile informare la popolazione sulle situazioni di pericolo per calamità naturali. Programmi di previsione e prevenzione. I programmi di previsione e prevenzione sono lo strumento per individuare le priorità di intervento e i tempi con cui attuare azioni di protezione civile, in funzione della pericolosità di un evento, della vulnerabilità del territorio e della disponibilità finanziaria. Il Dipartimento della Protezione Civile dà linee guida per la preparazione dei programmi di previsione e prevenzione, sono poi gli enti locali, in particolare le Province e i Comuni, a metterli in pratica con attività di previsione e interventi di prevenzione. Le attività di prevenzione vanno dall individuazione dei rischi del territorio alla realizzazione di sistemi per ridurre il rischio. È il caso, ad esempio, della classificazione sismica del territorio italiano che ha permesso di delineare le norme antisismiche per la costruzione degli edifici. Piani di emergenza. I programmi sono il presupposto per la definizione dei piani di emergenza, cioè le procedure operative da attuare quando si verifica un evento in un determinato scenario. I piani di emergenza sono distinti per rischio e riferiti ad aree specifiche del territorio italiano. Al Dipartimento compete la pianificazione di emergenza per eventi "attesi", che per natura ed estensione richiedono l'intervento degli organi centrali dello Stato. Le Regioni danno linee guida per la preparazione dei piani provinciali per gli eventi di tipo b, e i Comuni predispongono i piani per eventi di tipo a, a seconda dei rischi del loro territorio. In base a quanto previsto dalla legge n. 100 del 2012, i piani comunali di emergenza devono essere redatti entro 90 giorni dall entrata in vigore della legge, e periodicamente aggiornati. Informazione, formazione ed esercitazioni. Uno degli aspetti centrali della prevenzione è sensibilizzare la popolazione sui rischi del territorio, su cosa fare in caso di pericolo, e su come agevolare i soccorsi durante una calamità. A questo proposito è necessario promuovere campagne e attività di informazione, anche con la collaborazione di altre istituzioni e associazioni. La promozione di attività di formazione, in stretta collaborazione con gli enti territoriali per favorire la crescita di una cultura di protezione civile. Le attività sono rivolte al volontariato, ai "livelli territoriali competenti" i comuni e alla scuola. Anche con le esercitazioni si realizzano attività di prevenzione perché vengono valutate l efficacia e la validità di un modello di intervento per fronteggiare un emergenza, i piani, le procedure decisionali e la gestione dell informazione. Con la legge n. 100 del 2012 che va ad esplicitare le singole attività di prevenzione volte a evitare o a ridurre al minimo la possibilità che si verifichino danni conseguenti agli eventi per la prima volta si parla chiaramente di allertamento, pianificazione, formazione, diffusione della conoscenza di protezione civile, informazione alla popolazione, applicazione della normativa tecnica e di esercitazioni. 1. Previsione consiste nelle attività dirette allo studio e alla determinazione delle cause dei fenomeni calamitosi, all identificazione dei rischi ed all individuazione delle zone del territorio soggette ai rischi stessi. 2. La prevenzione consiste nelle attività volte ad evitare o ridurre al minimo la possibilità che si verifichino danni conseguenti di cui al suddetto art. 2 della legge anche sulla base delle conoscenze acquisite per effetto delle attività di previsione. 3. Il soccorso consiste nell attuazione degli interventi diretti ad assicurare alle popolazioni colpite dagli eventi di cui al più volte citato art. 2 ogni forma di prima assistenza. 4. Il superamento dell emergenza consiste unicamente nell attuazione, coordinata con gli organi istituzionali competenti, delle iniziative necessarie ed indilazionabili volte a rimuovere gli ostacoli alla ripresa delle normali condizioni di vita

4 PIANO PLURIENNALE DELLE ATTIVITA' (Art. 10) 1 Funzione: gestione amministrativa ed organizzativa della sala operativa unica, ivi comprese le comunicazioni radio nonché i sistemi informatici e gli applicativi gestionali di sala operativa geolocalizzando mezzi e risorse; Adeguamento sala operativa Antincendio Boschivo per le attività di Protezione Civile; Centrale di committenza per l acquisto di specifiche attrezzature, servizi e materiali al fine di ottenere economie di scala, secondo quanto specificato all art. 9 della Convenzione; Aggiornamento dell elenco dei mezzi e materiali a disposizione dei Comuni Convenzionati per l Attività di Protezione Civile Tenuta del Database dei volontari, anche sulla scorta del Progetto TAIVAL Costantemente 2 Funzione: Aggiornamento dei Piani di Emergenza alla luce delle novità legislative intercorse: organizzare un sistema di aggiornamento ed implementazione dello strumento di scala intercomunale e degli approfondimenti comunali che consenta nel tempo una gestione ottimale dello stesso (anche alla luce dell'implementazione dell'applicativo TAIVAL) La messa a sistema dello strumento informatico, oltre al Sistema Informativo Territoriale di Comunità Montana (ottimizzare il SIT a riguardo la sezione afferente la Protezione Civile, creando uno strumento integrato a supporto della funzione convenzionata di P.C e degli Uffici Comunitari. verifica delle problematiche del territorio, individuando le attività di previsione e gli interventi di prevenzione dai rischi da attuarsi nel contesto più generale di tutto il territorio dei Comuni aderenti; supporto tecnico per l'aggiornamento degli specifici Piani di Protezione Civile comunali e per l aggiornamento del Piano Intercomunale di Protezione Civile, redatto da Comunità Montana; gestione dei rapporti con gli altri Organismi ed Enti (Dipartimento della Protezione Civile, Regione, Prefettura, Provincia, Comuni, Consorzi, Gruppi/Associazioni di Volontari, Vigili del Fuoco, ecc.); mantenere, di concerto con i Comuni, un costante monitoraggio del territorio verificando i punti più critici indicati dai Piani di Emergenza, anche avvalendosi del supporto delle Organizzazioni di Volontariato. Attività da svolgere costantemente con due momenti di elaborazione documentale (metà anno e fine anno); 3 Funzione: Attività esercitativa che dovrà essere svolta dalla maggioranza dei volontari operativi dei Gruppi Comunali (obbligatoria almeno un esercitazione all anno). Esercitazione congiunta e coordinata a livello sovracomunale, nel rispetto degli scenari di rischio individuati nel Piano di Emergenza. predisposizione scheda esercitazione; elaborazione documento d impianto dell esercitazione; coordinamento con gli Enti interessati; Attività da calendarizzare entro Giugno 2014; - 4 -

5 4 Funzione: Supporto Tecnico-Amministrativo per il Mantenimento Requisiti iscrizione all Albo Regionale Volontariato di Protezione Civile. verifica di completezza e congruità dei dati contenuti nel sistema informativo Anagrafe del Volontariato di Protezione Civile della Lombardia (Data Base del Volontariato), loro eventuale aggiornamento e relativa certificazione degli stessi, mediante firma elettronica con la Carta Regionale dei Servizi (CRS) del soggetto firmatario ; compilazione dell apposita modulistica: Verifica Annuale del Possesso dei Requisiti di Operatività del Volontariato di Protezione Civile Modulistica per Gruppi Comunali/Intercomunali costituiti da Comuni, loro Unioni, Enti Parco e Comunità Montane. Dal 1 Gennaio 2014 entro il 30 Giugno 2014 relativamente alla certificazione dei dati anno 2013; 5 Funzione: Corso di formazione introduttivo di Protezione Civile, si tratta della formazione base richiesta per tutti gli operatori di Protezione Civile, di qualsiasi specializzazione. Progettazione del corso nel rispetto degli standard di legge richiesti da Regione Lombardia - Scuola Superiore di Protezione Civile, predisposizione della domanda di riconoscimento dello stesso alla Scuola; Assistenza durante le giornate/serate formative come da calendario del corso che sarà predisposto Da Settembre 2014 a Novembre 2014 al fine di garantire le 24 ore minime richieste dai requisiti per il riconoscimento del corso; 6 Funzione: Iniziative per la diffusione della cultura della Protezione Civile e di prevenzione dei rischi (cittadinanza, scuole), diffusione e conoscenza del Piano di Emergenza (obbligo di legge) nel territorio sul quale si devono attuare le misure previste nei Piani (opuscoli, applicativi Web, incontri, convegni ecc ) Organizzazione incontri/workshop Da Luglio 2014 a Dicembre 2014; 7 Funzione: Organizzazione e Coordinamento di Iniziative per la prevenzione del rischio, esempio Fiumi Puliti, iniziativa da svolgere in maniera Coordinata con la Regione Lombardia e la Provincia di Varese, priorità alle situazioni più critiche Organizzazione giornata da stabilire; - 5 -

6 ORGANIZZAZIONE SERVIZIO DI REPERIBILITA L Ufficio potrà operare con personale in dotazione all Ente capofila, ovvero con personale distaccato o comandato dagli enti partecipanti o con altre forme previste ove se ne ravvisi la necessità. Si trasmetterà un avviso/richiesta per la disponibilità di personale dipendente nei Comuni aderenti la Convenzione, così da distribuire in maniera razionale e nei limiti imposti dalla normativa vigente i carichi di lavoro. Modalità: Servizio di reperibilità attraverso numero H24 cellulare , in orario di ufficio tra il personale dell UFFICIO COMUNE, extra orario di ufficio ed in occasione di emissione, da parte della Prefettura e Regione Lombardia degli AVVISI DI CRITICITA ai sensi della direttiva Cons. Ministri 27 Febbraio 2004 e per altri periodi previsti dalla Legge, con personale reperito in altri Enti. COSTITUZIONE DELL UFFICIO COMUNE (ORGANIGRAMMA) PRESIDENTE DELLA CONFERENZA DEI SINDACI CONFERENZA DEI SINDACI DIRIGENTE AREA II NICOLAI SANDRA RESPONSABILE DEL SETTORE TECNICO P.O. BEVILACQUA DANILO A CARICO DI COMUNITA MONTANA RESPONSABILE DEL SERVIZIO AIB E PROTEZIONE CIVILE BARDELLI FABIO ISTRUTTORE TECNICO LIVELLO C PREVISTO IN CONVENZIONE Servizio di reperibilità attraverso numero H24 cellulare , in orario di ufficio tra il personale dell UFFICIO COMUNE, extra orario di ufficio ed in occasione di emissione, da parte della Prefettura e Regione Lombardia degli AVVISI DI CRITICITA ai sensi della direttiva Cons. Ministri 27 Febbraio 2004 e per altri periodi previsti dalla Legge, con personale reperito in altri Enti

7 PIANO FINANZIARIO ATTIVITA VEDASI ALLEGATO A - 7 -

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