CODICE DI COMPORTAMENTO
|
|
- Luisa Guidi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 CODICE DI COMPORTAMENTO CBL Distribuzione S.r.l. nel quadro del programma di adempimenti ex art. 12.2, della delibera AEEG del 18 gennaio 2007, n 11/07 e ss. mm. e ii. Adottato dal Gestore Indipendente Aggiornamento del 18/05/2015 Pagina 1 di 11
2 Sommario CODICE DI COMPORTAMENTO... 1 Capitolo 1 Principi generali Premessa La separazione funzionale Definizioni Ambito di applicazione ed efficacia del Codice Efficacia del Codice nei confronti di dipendenti, collaboratori, responsabili ed esponenti aziendali... 5 Capitolo 2 Regole di comportamento Criteri di condotta del Gestore Indipendente Riservatezza nella gestione di dati e informazioni Divieto di accettazione di incentivi economici non legati all attività separata ed in contrasto con le finalità di Separazione Funzionale... 7 Capitolo 3 Garante per la riservatezza e Referente Garante per la corretta gestione delle informazioni commercialmente sensibili... 7 Capitolo 4 Contratti di approvvigionamento di beni e servizi Clausole particolari Rapporti con i Soggetti esterni (o Terze Parti) che trattano Informazioni Commercialmente Sensibili Rapporti contrattuali con le società del Gruppo... 9 Capitolo 5 - Validità Entrata in vigore del codice di comportamento Capitolo 6 - Modalità di attuazione Disposizione di attuazione Pagina 2 di 11
3 6.2 Compiti di controllo e vigilanza del Gestore Indipendente Formazione/informazione Segnalazioni Violazione del Codice di comportamento Pagina 3 di 11
4 Capitolo 1 Principi generali 1.1 Premessa La separazione funzionale L AEEG, con la Deliberazione 24 gennaio 2007 n. 11/07, come successivamente modificata e integrata con le Delibere n. 253/07, 310/07, ARG/gas 92/08 e ARG/gas 184/09, ARG/com 57/10, 36/2012/E/COM ha approvato il Testo integrato delle disposizioni dell Autorità per l energia elettrica e il gas in merito agli obblighi di separazione amministrativa e contabile (unbundling) per le imprese operanti nei settori dell energia elettrica e del gas (TIU). Con tale provvedimento, l Autorità ha stabilito l obbligo di separazione funzionale a carico dell impresa verticalmente integrata vale a dire l impresa che, nel settore dell energia elettrica e del gas, svolge almeno un attività liberalizzata (es. vendita gas) ed un attività regolata (es. distribuzione gas; trasporto etc) recependo sostanzialmente il contenuto delle direttive comunitarie 2003/54/CE (per il settore elettrico) e 2003/55/CE (per il settore gas). La Società fa parte di un impresa verticalmente integrata, che opera sia in attività figuranti tra quelle elencate all art. 7.1 del Testo integrato, come la distribuzione del gas naturale, e in attività comprese tra quelle di cui all art. 4.1 del Testo integrato, tra cui la vendita ai clienti finali del gas naturale. Considerato che le linee guida di cui alla delibera AEEG del 23 settembre 2008, n. ARG/com/132/08 forniscono agli operatori del settore indicazioni di massima sulla predisposizione del programma degli adempimenti, prevedendo, tra le altre, l adozione da parte del Gestore Indipendente di un codice di comportamento coerente con le finalità di cui all art. 2, comma 1 del TIU, e che, sebbene tali disposizioni siano caducate, si ritiene comunque opportuno fare riferimento ai contenuti delle stesse quali parametri indicativi. Nel riaffermare l importanza per il management della Società e del Gruppo del raggiungimento degli obiettivi del Testo unico integrato (TIU) e nel sottolineare l importanza a tal fine dall impegno e dalla collaborazione di tutti i soggetti che prestino la propria attività lavorativa presso la Società, viene adottato il presente codice di comportamento unbundling. 1.2 Definizioni - AEEG: è l Autorità per l energia elettrica e il gas; - Testo integrato: è l allegato A della delibera AEEG del 18 gennaio 2007, n 11 e ss. mm. e ii.; - Codice: è il presente codice di comportamento; - Impresa Verticalmente Integrata: è Cbl Spa e Cbl Distribuzione Srl Pagina 4 di 11
5 - Società: è la CBL Distribuzione Srl; - Gestore Indipendente: è il Gestore Indipendente di cui al Titolo II del Testo integrato; - Personale coinvolto: è l insieme delle persone fisiche legate all impresa verticalmente integrata da un rapporto di lavoro subordinato o da un rapporto di consulenza o di prestazione d opera retribuita che svolge, direttamente od indirettamente, mansioni relative all attività in separazione funzionale come definita dal TIU. Cbl Distribuzione, ha alle proprie dipendenze sei persone che hanno rispettivamente, uno la mansione direttiva operativa, tre la mansione tecnica e due la mansione amministrativa/commerciale. 1.3 Ambito di applicazione ed efficacia del Codice Il presente Codice è volto a garantire l applicazione dei principi e il raggiungimento delle finalità di cui all art. 2.1 del Testo integrato e, segnatamente, i principi di economicità, redditività e riservatezza dei dati aziendali e le finalità di promuovere la concorrenza, l efficienza ed adeguati livelli di qualità nell erogazione dei servizi: a. Garantendo la neutralità della gestione delle infrastrutture essenziali per lo sviluppo di un libero mercato energetico; b. impedendo discriminazioni nell accesso ad informazioni commercialmente sensibili; c. impedendo i trasferimenti incrociati di risorse tra i segmenti delle filiere; durante il periodo di applicazione del presente Codice ed anche nei successivi aggiornamenti che si dovessero rendere necessari. Le disposizioni del presente Codice si applicano a tutto il personale coinvolto ed in particolare sono parte integrante e sostanziale delle obbligazioni contrattuali dei componenti del Gestore Indipendente e del personale coinvolto, di cui sopra. 1.4 Efficacia del Codice nei confronti di dipendenti, collaboratori, responsabili ed esponenti aziendali L osservanza del presente Codice costituisce parte integrante delle obbligazioni contrattuali del Personale Coinvolto, anche ai sensi e per gli effetti di cui all art c.c. Tutto il Personale Coinvolto è tenuto a conoscere il presente Codice di comportamento, ad attenersi al medesimo e a contribuire attivamente alla sua attuazione e segnalarne, per quanto di competenza, carenze e inosservanze. Il Gestore Indipendente si impegna a promuovere la conoscenza del codice di comportamento da parte di tutto il Personale Coinvolto, vigilando sull osservanza e predisponendo adeguati strumenti di informazione e controllo. Pagina 5 di 11
6 Capitolo 2 Regole di comportamento 2.1 Criteri di condotta del Gestore Indipendente Il Gestore Indipendente è tenuto a rispettare le regole di comportamento contenute nel presente codice e a garantire la loro osservanza da parte del Personale Coinvolto. A tale proposito i contratti dei componenti del Gestore Indipendente prevedono l accettazione del presente Codice di Comportamento. 2.2 Riservatezza nella gestione di dati e informazioni Il Personale Coinvolto assicura e garantisce, anche ai sensi degli artt c.c. e del D.Lgs. 10 febbraio 2005, n 30, la riservatezza delle informazioni commercialmente sensibili che, ove portate a conoscenza di terzi in maniera discriminatoria, possano recare vantaggi commerciali alle società commerciali. Scopo dell obbligo di riservatezza è di evitare da parte del Personale Coinvolto un uso abusivo delle informazioni di cui è venuto a conoscenza. In particolare, tali informazioni non devono essere utilizzate per favorire commercialmente alcuni operatori a scapito di altri. A tale proposito la Società intende assicurare il rispetto dei suddetti obblighi di riservatezza: - nei confronti del personale coinvolto che sarà assunto successivamente, mediante la consegna del Codice di Comportamento all atto dell assunzione; - nei confronti dei componenti del Gestore Indipendente, mediante l accettazione scritta del Codice di Comportamento - nei confronti del personale coinvolto legato alla Società da un rapporto diverso da quello di lavoro subordinato, mediante clausole contrattuali di adesione al Codice di Comportamento. Per quanto riguarda i soggetti di cui sopra e per tutti gli altri casi, con riferimento agli Artt e 2391 cc. Comma 5, nonché gli Artt. 98 e 99 d.lgs. n. 30 del 10/02/05, è fatto obbligo di riservatezza anche oltre la conclusione del rapporto di lavoro, per un tempo pari a 5 anni Il Gestore Indipendente limita l accesso alle informazioni commercialmente sensibili acquisite nello svolgimento dell attività in regime di separazione funzionale, anche adottando sistemi di tracciabilità dell accesso a tali informazioni. Pagina 6 di 11
7 A tal fine, l accesso alle informazioni commercialmente sensibili da parte di soggetti esterni al Gestore Indipendente - comprese le persone appartenenti all impresa verticalmente integrata che non fanno parte del Gestore deve avvenire dietro presentazione di richieste scritte e motivate che il Personale Coinvolto deve archiviare in un apposito registro. 2.3 Divieto di accettazione di incentivi economici non legati all attività separata ed in contrasto con le finalità di Separazione Funzionale Nell ambito delle proprie funzioni, è fatto divieto a tutto il Personale Coinvolto avente responsabilità gestionali nonché ai componenti del Gestore Indipendente di accettare o ricevere, direttamente o indirettamente, incentivi economici che possano compromettere l indipendenza dell interessato in quanto connessi all andamento di attività diverse da quelle in separazione funzionale nonché gli incentivi connessi ad attività commerciali della stessa specie energetica oppure alla vendita ai clienti finali di gas o energia elettrica. Capitolo 3 Garante per la riservatezza e Referente 3.1 Garante per la corretta gestione delle informazioni commercialmente sensibili Il Gestore Indipendente nomina un Garante per la corretta gestione delle informazioni commercialmente sensibili (Garante), al quale è affidata la vigilanza sulla corretta gestione delle informazioni. Il Garante vigila sul rispetto degli obblighi inerenti la riservatezza; predispone congiuntamente con il Gestore Indipendente le parti del Piano degli Adempimenti, del Rapporto annuale relative alla gestione delle informazioni nonché la predisposizione della reportistica relativa. Il Garante provvede a segnalare al Gestore Indipendente le violazioni del Personale Coinvolto agli obblighi di riservatezza e di gestione delle informazioni, affinché siano adottati i provvedimenti disciplinari e sanzionatori applicabili. Il Gestore Indipendente individua inoltre un referente dell Autorità in merito all attuazione del programma degli adempimenti (Referente). Il ruolo di referente può essere ricoperto alternativamente da una delle seguenti figure: un membro dell organizzazione del Gestore Indipendente che opera sotto la sua direzione; Pagina 7 di 11
8 una figura di staff o comunque una figura che occupa una posizione di responsabilità, che riporti direttamente al Gestore Indipendente se non altro per quanto attiene il suo ruolo di Referente; direttamente da un componente del Gestore Indipendente. Il Referente ha il compito di svolgere le seguenti attività: contribuire alla definizione ed all aggiornamento della procedura per la verifica della corretta applicazione del programma degli adempimenti; contribuire alla definizione dei criteri di redazione del rapporto annuale sulle misure adottate e di ogni altra reportistica per le comunicazioni verso l AEEG inerenti gli adempimenti in materia di separazione funzionale; collaborare nella stesura e sottoscrivere per presa visione il programma degli adempimenti; collaborare con il Gestore Indipendente nel controllo dell osservanza del programma degli adempimenti; contribuire alla predisposizione del rapporto annuale sulle misure adottate; effettuare la trasmissione della documentazione all AEEG entro i termini previsti; interfacciarsi con gli uffici dell AEEG che richiedessero informazioni o documenti inerenti le misure adottate in materia di separazione funzionale; sovraintendere alla gestione della documentazione inerente il programma degli adempimenti, sia per quanto riguarda l edizione corrente che le revisioni superate. Capitolo 4 Contratti di approvvigionamento di beni e servizi 4.1 Clausole particolari Nei contratti di approvvigionamento di beni e servizi, il Personale Coinvolto è tenuto ad includere le clausole che vincolano i fornitori: - alla riservatezza sulle informazioni commercialmente sensibili relative all attività oggetto di separazione funzionale; - al rispetto formale e sostanziale delle finalità della separazione funzionale disciplinata dal testo integrato. Pagina 8 di 11
9 Le suddette clausole devono essere approvate rispettivamente dal Garante per la Riservatezza e dal Gestore Indipendente della Società. 4.2 Rapporti con i Soggetti esterni (o Terze Parti) che trattano Informazioni Commercialmente Sensibili I soggetti esterni che trattano Informazioni Commercialmente Sensibili per conto della Società (o IVI ) si impegnano: - a comunicare l elenco nominativo del proprio Personale Coinvolto che opera per loro conto in forza di contratti di lavoro subordinato ovvero in forza di contratti di consulenza o di prestazione d opera retribuita; - a comunicare ogni variazione circa il proprio Personale Coinvolto; - a precisare le specifiche mansioni svolte dal proprio Personale Coinvolto; - a far sì che il proprio Personale Coinvolto operi nel rispetto del codice di comportamento adottato dal Gestore; - a consentire che il proprio Personale Coinvolto sia raggiunto da azioni di formazione o informazione promosse dal GI. 4.3 Rapporti contrattuali con le società del Gruppo Nell ambito dei rapporti contrattuali tra CBL Distribuzione S.r.l. e le società del Gruppo, indipendentemente dal prezzo effettivamente pagato, la valorizzazione delle cessioni di beni e le prestazioni di servizio deve avvenire in base al principio del prezzo di libera concorrenza tra le parti o di valore normale, vale a dire il principio del prezzo che sarebbe stato concordato tra imprese indipendenti per operazioni identiche o similari a condizioni similari o identiche nel libero mercato. I contratti di servizio stipulati con le società del Gruppo devono essere predisposti in modo da regolamentare in dettaglio natura, modalità di fruizione e prezzi interni utilizzati per le operazioni. Il Gestore Indipendente è tenuto a conservare, per almeno 10 (dieci) anni, una copia dei contratti di servizio stipulati con le società del Gruppo, unitamente a: a) la documentazione che evidenzia le modalità di calcolo dei prezzi unitari di trasferimento utilizzati per le operazioni; b) le rilevazioni a consuntivo del numero e delle quantità di operazioni registrate nel corso di ogni esercizio. Pagina 9 di 11
10 Capitolo 5 - Validità 5.1 Entrata in vigore del codice di comportamento Il presente Codice entra in vigore alla data della sua divulgazione al Personale Coinvolto e ne viene data massima diffusione. Capitolo 6 - Modalità di attuazione 6.1 Disposizione di attuazione Al fine di perseguire il rispetto dei principi di cui al presente Codice, la Società assicura: - la massima diffusione e conoscibilità del presente Codice; - lo svolgimento di verifiche in merito a notizie di violazione del presente Codice e l applicazione di sanzioni in caso di violazione delle stesse in conformità alla normativa vigente ed al CCNL di settore; - la prevenzione e repressione di qualsiasi forma di ritorsione nei confronti di coloro che contribuiscono all attuazione del presente codice; - l aggiornamento periodico del presente Codice, sulla base di esigenze che di volta in volta si manifestino anche alla luce delle attività sopra indicate. 6.2 Compiti di controllo e vigilanza del Gestore Indipendente Il Gestore Indipendente assicura che l attività che amministra sia gestita secondo criteri di efficienza, economicità, neutralità e non discriminazione. 6.3 Formazione/informazione Il Gestore Indipendente predispone e realizza un Piano di formazione diretto a favorire la conoscenza dei principi e delle regole in esso contenuti. Le iniziative di formazione sono differenziate in base al ruolo e alle responsabilità del Personale Coinvolto, allo scopo di assicurare la corretta comprensione del Codice di Comportamento da parte di tutto il Personale Coinvolto. Pagina 10 di 11
11 6.4 Segnalazioni Tutto il personale coinvolto, che è soggetto al rispetto del Codice di Comportamento, è tenuto a segnalare ogni violazione del Codice, al Gestore Indipendente che provvede ad un analisi della segnalazione, ascoltandone l autore e il responsabile della presunta violazione. Tali segnalazioni potranno essere inoltrate al Gestore Indipendente secondo le modalità di seguito indicate: tramite posta scrivendo a: CBL Distribuzione Srl - Gestore Indipendente Viale Martiri della Libertà Mede (PV) Il Gestore Indipendente deve assicurare la riservatezza dell identità dell autore della segnalazione. 6.5 Violazione del Codice di comportamento La violazione delle norme del presente codice costituisce inadempimento delle obbligazioni contrattuali e/o illecito disciplinare e può comportare l applicazione di penali e/o sanzioni disciplinari secondo quanto previsto dalla normativa vigente e dal Contratto Collettivo nazionale di settore Gas-acqua e, se del caso, può comportare il risarcimento dei danni eventualmente derivanti alla Società da tale violazione. Pagina 11 di 11
CODICE DI COMPORTAMENTO
CODICE DI COMPORTAMENTO Per il personale coinvolto nelle attività di distribuzione e misura del gas naturale Rev. 01 del 10.06.2015 Il presente Codice di Comportamento è stato elaborato per assicurare
DettagliCODICE DI COMPORTAMENTO. Per il Personale Coinvolto nelle Attività di Trasporto, Stoccaggio e Distribuzione del Gas Naturale
1111 CODICE DI COMPORTAMENTO Per il Personale Coinvolto nelle Attività di Trasporto, Stoccaggio e Distribuzione del Gas Naturale INDICE 1 INTRODUZIONE...4 La separazione funzionale nel settore energetico...
DettagliCODICE DI COMPORTAMENTO
CODICE DI COMPORTAMENTO Per il personale coinvolto nelle attività di distribuzione dell energia elettrica e del gas naturale Rev. 03 del 21/12/2015 Il presente Codice di Comportamento è stato elaborato
DettagliCODICE DI COMPORTAMENTO PER IL PERSONALE COINVOLTO NELL ATTIVITA DI DISTRIBUZIONE E MISURA DEL GAS NATURALE. ACSM-AGAM Reti Gas Acqua S.r.l.
CODICE DI COMPORTAMENTO PER IL PERSONALE COINVOLTO NELL ATTIVITA DI DISTRIBUZIONE E MISURA DEL GAS NATURALE ACSM-AGAM Reti Gas Acqua S.r.l. Approvato dal CdA del 15 ottobre 2010 2 INDICE Preambolo...4
DettagliCODI CE DI COMPORTAMENTO PER IL PERSONALE COINVOLTO NELLE ATTIVITA DI DISTRIBUZIONE E MISURA DEL GAS NATURALE
CODI CE DI COMPORTAMENTO PER IL PERSONALE COINVOLTO NELLE ATTIVITA DI DISTRIBUZIONE E MISURA DEL GAS NATURALE INDICE 1. INTRODUZIONE... 3 1.1 La separazione funzionale nel settore energetico... 3 1.2 Il
DettagliCLAUSOLE CONTRATTUALI PER L APPROVVIGIONAMENTO DI BENI E SERVIZI NELL AMBITO DI ATTIVITÀ SOGGETTE AD UNBUNDLING REV.
CLAUSOLE CONTRATTUALI PER L APPROVVIGIONAMENTO DI BENI E SERVIZI NELL AMBITO DI ATTIVITÀ SOGGETTE AD UNBUNDLING REV. 00 FEBBRAIO 2010 Il presente documento è pubblicato sul sito: www.edison.it - Area Fornitori
DettagliCODICE DI COMPORTAMENTO. Per il personale coinvolto nell attività di trasporto del gas naturale Per il Personale Coinvolto nelle
CODICE DI COMPORTAMENTO Per il personale coinvolto nell attività di trasporto del gas naturale Per il Personale Coinvolto nelle INDICE 1 INTRODUZIONE... 3 La separazione funzionale nel trasporto del gas
DettagliClausole Contrattuali per l Approvvigionamento di Beni e Servizi nell Ambito di Attività Soggette ad Unbundling
Pag.: 1 di 7 Clausole Contrattuali per Il presente documento è pubblicato sul sito www.edison.it e www.infrastrutturedg.it REV. DESCRIZIONE DATA 1 Aggiornamento conseguente al cambio denominazione sociale
DettagliAllegato F - Programma di adempimenti di cui all articolo 15 dell Allegato A
Allegato F - Programma di adempimenti di cui all articolo 15 dell Allegato A N Parte generale 1 Art 21 dir. EE e GAS, Par. 15.2 lettera d) EE e GAS, art 15 comma 1 Dlgs e art 18 comma 2 lettera d) Obblighi
DettagliDAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L.
DAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L. D.Lgs 231/2001 Codice Etico 1 INDICE 1. Introduzione Pag. 3 2. Politiche di condotta negli affari Pag. 3 2.1 Dipendenti, collaboratori e consulenti Pag. 5 3. Salute,
DettagliVigilanza bancaria e finanziaria
Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO
DettagliAZIENDA SPECIALE CONSORTILE PER I SERVIZI ALLA PERSONA PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA
AZIENDA SPECIALE CONSORTILE PER I SERVIZI ALLA PERSONA PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione n.41/2014 INDICE PREMESSA... 3 1. LE PRINCIPALI
DettagliFIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L.
1 FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L. MANUALE DELLE PROCEDURE INTERNE PARTE GENERALE 2 INDICE 1. Informazioni sulla Società ed attività autorizzate 3 2. Autore del manuale delle procedure interne 3 3.
DettagliCodice Comportamentale (Delibera 718/08/CONS)
Codice Comportamentale (Delibera 718/08/CONS) Release 3 Gennaio 2010 Pagina 1 di 11 Indice Premessa...3 Obiettivi e Valori...4 Azioni...6 Destinatari. 8 Responsabilità....9 Sanzioni...11 Pagina 2 di 11
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliVIANINI LAVORI S.p.A. CODICE DI COMPORTAMENTO
VIANINI LAVORI S.p.A. CODICE DI COMPORTAMENTO 2 1. Finalita Il presente Codice di Comportamento viene emanato, ai sensi dell art. 114 comma 7 - del Testo Unico Finanziario e degli articoli 152-sexies,
DettagliANSALDO STS S.p.A. Codice di Internal Dealing
ANSALDO STS S.p.A. Codice di Internal Dealing Premessa. ANSALDO STS S.p.A. (di seguito la Società ) ha adottato il presente Codice di Internal Dealing ( Codice ) in conformità a quanto disposto dall art.
DettagliCODICE ETICO Approvato dai membri del CDA a ottobre 2011
CODICE ETICO Approvato dai membri del CDA a ottobre 2011 2 Premessa Con il la Belli S.r.l. vuole creare una sorta di carta dei diritti e doveri morali che definiscono la responsabilità etico-sociale di
DettagliComune di Bracciano. Regolamento per la pubblicazione di atti e documenti amministrativi sul sito Internet Istituzionale
Comune di Bracciano Regolamento per la pubblicazione di atti e documenti amministrativi sul sito Internet Istituzionale (approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. del ) Indice Art. 1 Oggetto...
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO
DELIBERAZIONE 20 NOVEMBRE 2014 568/2014/S/GAS AVVIO DI UN PROCEDIMENTO PER L ADOZIONE DI PROVVEDIMENTI SANZIONATORI E PRESCRITTIVI PER VIOLAZIONI IN MATERIA DI SEPARAZIONE FUNZIONALE E CONTABILE (UNBUNDLING)
DettagliLINEE GUIDA DEL CoLAP. Legge 4/13 REQUISITI RICHIESTI ALLE ASSOCIAZIONI PER L ISCRIZIONE NELL ELENCO WEB TENUTO DAL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
LINEE GUIDA DEL CoLAP Legge 4/13 REQUISITI RICHIESTI ALLE ASSOCIAZIONI PER L ISCRIZIONE NELL ELENCO WEB TENUTO DAL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Premessa (articoli 1, 2 ) I professionisti che esercitano
DettagliREGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Adottato dalla Giunta Comunale nella seduta del 26.3.2003 con provvedimento n. 330/11512 P.G. Modificato
DettagliBANCA POPOLARE DI SPOLETO
BANCA POPOLARE DI SPOLETO REGOLAMENTO INTERNAL DEALING 1 - Definizioni Nel presente Regolamento sono utilizzati, tra gli altri, i seguenti termini: "Soggetto Rilevante", in base all art.152-sexies del
DettagliGESTIONE DELLE SEGNALAZIONI RICEVUTE DALL ORGANISMO DI VIGILANZA E DAI SOGGETTI PREPOSTI DI HS PENTA S.P.A.
Documento effettivo dal: 22 Luglio 2014 1 SCOPO Scopo della presente procedura ( Procedura Generale ) è descrivere le fasi in cui si articola il macroprocesso descritto nel successivo 2, al fine di prevedere:
DettagliPolitica per la Sicurezza
Codice CODIN-ISO27001-POL-01-B Tipo Politica Progetto Certificazione ISO 27001 Cliente CODIN S.p.A. Autore Direttore Tecnico Data 14 ottobre 2014 Revisione Resp. SGSI Approvazione Direttore Generale Stato
DettagliCODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MANTOVA RELAZIONE ILLUSTRATIVA
Allegato B) D.G. n. 45 del 17/04/2014 CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MANTOVA RELAZIONE ILLUSTRATIVA (Delibera A.N.A.C. n. 75/2013) QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Il
DettagliIL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Come indicato nel Piano Annuale della Performance (P.A.P.), predisposto a partire dall anno 2015, l Azienda annualmente esplicita gli obiettivi,
DettagliPROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera
PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni
DettagliREGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE
REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di
DettagliCodice di comportamento dei Soggetti rilevanti della Monrif S.p.A. e delle societa' controllate dalla Monrif S.p.A. "Internal Dealing"
Codice di comportamento dei Soggetti rilevanti della Monrif S.p.A. e delle societa' controllate dalla Monrif S.p.A. "Internal Dealing" Premessa A seguito del recepimento della direttiva Market Abuse con
DettagliPRINCIPIO DI REVISIONE (SA Italia) 250B LE VERIFICHE DELLA REGOLARE TENUTA DELLA CONTABILITÀ SOCIALE
PRINCIPIO DI REVISIONE (SA Italia) 250B LE VERIFICHE DELLA REGOLARE TENUTA DELLA CONTABILITÀ SOCIALE (In vigore per le verifiche della regolare tenuta della contabilità sociale svolte dal 1 gennaio 2015)
DettagliAutorità Garante della Concorrenza e del Mercato
Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato PROTOCOLLO DI INTESA TRA l AUTORITA PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI E L AUTORITA GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO L Autorità per le garanzie
DettagliREGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 22 del 20.04.2011 in vigore dal 26.05.2011 TITOLO
DettagliProtocollo D.Lgs. 231/2001 n. 11. Gestione ed elaborazione della contabilità e del bilancio di esercizio
Pag. 1 di 5 Sommario 2 Scopo e applicabilità... 1 3 Riferimenti... 1 4 Aree interessate... 2 5 Reati potenziali e rischi da presidiare... 2 6 Modalità operative... 2 6.1 Principi di prevenzione... 2 6.2
DettagliServizio Premium 899. Carta di Autodisciplina di WIND Telecomunicazioni S.p.A
899 Carta di Autodisciplina di WIND Telecomunicazioni S.p.A Carta di Autodisciplina di WIND Telecomunicazioni S.p.A. per l assegnazione delle numerazioni 899 e l offerta dei relativi servizi Ex art. 18
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA. Appendice al Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs. n.
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA Appendice al Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001 1. PREMESSA In attuazione della Legge n. 190/2012 Disposizioni
DettagliRISOLUZIONE N. 430/E QUESITO
RISOLUZIONE N. 430/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 10 novembre 2008 OGGETTO: Consulenza giuridica. Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Irap cuneo fiscale Imprese che svolgono
DettagliREGOLAMENTO INTERNO PER LA GESTIONE E LA COMUNICAZIONE ALL ESTERNO DI INFORMAZIONI RISERVATE E PRIVILEGIATE
REGOLAMENTO INTERNO PER LA GESTIONE E LA COMUNICAZIONE ALL ESTERNO DI INFORMAZIONI RISERVATE E PRIVILEGIATE GIUGNO 2015 Articolo 1 - Ambito di applicazione 1.1 Il presente regolamento interno (di seguito
DettagliDecreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri Criteri, condizioni e modalità cui si conforma la società SNAM S.p.A. per adottare il modello di separazione proprietaria della gestione della rete nazionale
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS
DELIBERAZIONE 31 OTTOBRE 2012 449/2012/A/EFR STIPULA DI CONVENZIONE CON LA SOCIETÀ RICERCA SUL SISTEMA ENERGETICO S.P.A., PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ A SUPPORTO DELLA VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DEI
DettagliVISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;
Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge
DettagliUNIONE DEI COMUNI VALDARNO E VALDISIEVE REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ASSOCIATO VAS
UNIONE DEI COMUNI VALDARNO E VALDISIEVE REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ASSOCIATO VAS Art. 1 Oggetto del Regolamento Il presente regolamento disciplina lo svolgimento delle funzioni relative allo svolgimento
DettagliRegolamento per la tutela della riservatezza dei dati personali
CITTA DI RONCADE Provincia di Treviso Via Roma, 53 31056 - RONCADE (TV) Tel.: 0422-8461 Fax: 0422-846223 Regolamento per la tutela della riservatezza dei dati personali Approvato con delibera di Consiglio
DettagliPROTOCOLLO DI AUTOREGOLAZIONE PER LA VENDITA DI ENERGIA ELETTRICA E DI GAS NATURALE FUORI DAI LOCALI COMMERCIALI
PROTOCOLLO DI AUTOREGOLAZIONE PER LA VENDITA DI ENERGIA ELETTRICA E DI GAS NATURALE FUORI DAI LOCALI COMMERCIALI Parte 1 Disposizioni generali Art. 1 Definizioni Ai fini del presente Codice di Condotta
DettagliREGOLAMENTO SUGLI OBBLIGHI DI PUBBLICITA E TRASPARENZA RELATIVI ALL ORGANIZZAZIONE DELLA GE.SE.CO. ARZACHENA SRL
REGOLAMENTO SUGLI OBBLIGHI DI PUBBLICITA E TRASPARENZA RELATIVI ALL ORGANIZZAZIONE DELLA GE.SE.CO. ARZACHENA SRL Approvato dal Consiglio di Amministrazione con deliberazione n. 15 del 07.08.2014 INDICE
DettagliCodice di Internal Dealing Premessa. Società Codice TUF Regolamento Emittenti 1. Definizioni. Soggetti Rilevanti : Società Controllata Significativa
Codice di Internal Dealing Premessa. Conafi Prestitò S.p.A. (di seguito la Società ) ha adottato il presente Codice di Internal Dealing ( Codice ) in conformità a quanto disposto dall art. 114, comma 7,
DettagliREGOLAMENTO PROGETTO METANO
REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO OPERATIVO DELLA CONVENZIONE DI COMUNI PROGETTO METANO Ufficio Progetto Metano - Comune di Torino 1 Art. 1 FINALITA 1. Il presente Regolamento,
Dettagli1. La disciplina di cui al presente regolamento si informa ai seguenti principi generali: - 1 -
Regolamento di disciplina dei profili formativi dell apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, ai sensi degli articoli 4, comma 1, lettera c) e 53 della legge regionale 16 novembre
Dettagli1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA
INTRODUZIONE: 1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA 1. IL PROCEDIMENTO DI ELABORAZIONE E ADOZIONE. 2. IL FLUSSO
DettagliAssociazione Comunità IL GABBIANO ONLUS
Associazione Comunità IL GABBIANO ONLUS Sede Legale: Loc.Cascina Castagna, 4-26854 Pieve Fissiraga (LO) Cod.Fisc. 07124640157 Uff. Amministrativi: Via Bonfadini, 11-23100 Sondrio - 0342-200844 Fax 0342-216702
DettagliSOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi
Regolamento per il funzionamento dell Ufficio relazioni con il Pubblico Approvato con deliberazione della Giunta Provinciale N.128 del 15.09.2005 SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni
DettagliLa Giunta Comunale. Visto il D.P.R. 30.05.1989 n. 223 Regolamento Anagrafico e sue modifiche;
Oggetto: Definizione linee di indirizzo per accesso in consultazione alla banca dati informatizzata dell Anagrafe del Comune di Teglio ed utilizzo dei dati anagrafici da parte degli Uffici comunali. La
DettagliCODICE ETICO DELLA SOCIETA ISI ITALIA
CODICE ETICO DELLA SOCIETA ISI ITALIA 1. Premessa ISI Italia srl ( di seguito ISI e/o Società ) adotta il seguente Codice di comportamento al fine di promuovere l insieme dei principi etici a cui la società
Dettaglil Ente produttore di seguito congiuntamente indicate le Parti ;
SCHEMA DI CONVENZIONE CON GLI ENTI DEL TERRITORIO PER I SERVIZI DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI tra la Regione Marche, rappresentata dal Dirigente della P.F. Sistemi Informativi e Telematici
DettagliMANUALE DI CONSERVAZIONE
AZIENDA DI SERVIZI ALLA PERSONA DI SPILIMBERGO Azienda pubblica di servizi alla persona ex L.r. 19/2003 Viale Barbacane, 19-33097 Spilimbergo PN Tel. 0427 2134 Fax 0427 41268 ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
DettagliREGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.
DettagliRegolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare
Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...
DettagliCodice di Comportamento Aziendale
ALLEGATO 2 Codice di Comportamento Aziendale 1. DESTINATARI - COMUNICAZIONE ED INFORMAZIONE I principi e le disposizioni del presente Codice di Comportamento aziendale sono vincolanti per tutti gli amministratori,
DettagliCodice Deontologico. Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori
Codice Deontologico Approvato dall Assemblea Ordinaria dei Consorziati con Delibera del 28/09/2011 INDICE 1. Premessa 2. Destinatari 3. Scopo 4. Principii, doveri, responsabilità e modelli di comportamento
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA L INTEGRITA 2014-2016
AZIENDA SPECIALE SERVIZI PUBBLICI LOCALI VIA SOLFERINO, 13 56022 CASTELFRANCO DI SOTTO (PI) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2014-2016 Con la redazione del programma triennale per la
DettagliCITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente
CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS
DELIBERAZIONE 22 MARZO 2012 102/2012/R/EEL DISPOSIZIONI PER LA CONSULTAZIONE DELLO SCHEMA DI PIANO DECENNALE DI SVILUPPO DELLA RETE DI TRASMISSIONE NAZIONALE, PREDISPOSTO DAL GESTORE DEL SISTEMA ENERGETICO
DettagliComune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona REGOLAMENTO IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI (Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 32 del 12/05/2009) Sommario Art. 1.
DettagliSISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE
SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione
DettagliSCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N
SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di
Dettagli1. PREMESSE 2. OGGETTO DEL CODICE
CODICE DI COMPORTAMENTO IN MATERIA DI OPERAZIONI EFFETTUATE SU AZIONI DADA E STRUMENTI FINANZIARI AD ESSE COLLEGATI 1 1. PREMESSE Il presente Codice di Comportamento di DADA S.p.A. è adottato anche ai
DettagliRegolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale
Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA degli iscritti negli Albi tenuti dagli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili
DettagliPROCEDURA DI INTERNAL DEALING RELATIVA ALLE OPERAZIONI SU AZIONI DI VISIBILIA EDITORE S.P.A. POSTE IN ESSERE DAGLI AMMINISTRATORI
PROCEDURA DI INTERNAL DEALING RELATIVA ALLE OPERAZIONI SU AZIONI DI VISIBILIA EDITORE S.P.A. POSTE IN ESSERE DAGLI AMMINISTRATORI In applicazione del combinato disposto degli articoli 11, 17 e 31 del Regolamento
DettagliINFORMAZIONI DA RENDERE AL CONTRAENTE PRIMA DELLA SOTTOSCRIZIONE DELLA PROPOSTA O, QUALORA NON PREVISTA, DEL CONTRATTO SI DICHIARA QUANTO SEGUE
ALLEGATO 7B INFORMAZIONI DA RENDERE AL CONTRAENTE PRIMA DELLA SOTTOSCRIZIONE DELLA PROPOSTA O, QUALORA NON PREVISTA, DEL CONTRATTO PREMESSO che ai sensi della vigente normativa, l intermediario assicurativo
DettagliREGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE
Approvato con Deliberazione di Giunta Provinciale n. 132 del 13.07.2011 REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE ART. 1 FINALITÀ La Provincia di Brindisi,
DettagliCIRCOLO RICREATIVO AZIENDALE LAVORATORI DI POSTE ITALIANE. CRALPoste CODICE DI COMPORTAMENTO
CIRCOLO RICREATIVO AZIENDALE LAVORATORI DI POSTE ITALIANE CRALPoste CODICE DI COMPORTAMENTO Roma, 31 Marzo 2005 INDICE Premessa pag. 3 Destinatari ed Ambito di applicazione pag. 4 Principi generali pag.
Dettagli1) REGOLAMENTAZIONE DEL MERCATO DEL GAS IN AMBITO EUROPEO... 2 2) IL DECRETO LEGISLATIVO N 164/00... 2
CONTESTO NORMATIVO 1) REGOLAMENTAZIONE DEL MERCATO DEL GAS IN AMBITO EUROPEO... 2 2) IL DECRETO LEGISLATIVO N 164/00... 2 3) DELIBERE DELL AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS RILEVANTI AI FINI DELLA
Dettagli4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;
Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui
DettagliPiano. Anticorruzione. Pianoro Centro SpA
Piano Anticorruzione Pianoro Centro SpA 2015-2017 Indice Premessa..... 2 Attività ed Organizzazione Aziendale 4 Referenti.. 5 Compiti operativi del Responsabile 5 Aree di rischio. 5 I Controlli 6 La Trasparenza...
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO
DELIBERAZIONE 14 MAGGIO 2015 213/2015/A MODIFICHE E INTEGRAZIONI AL REGOLAMENTO SUGLI OBBLIGHI DI PUBBLICITÀ, TRASPARENZA E DIFFUSIONE DI INFORMAZIONI DELL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL
DettagliSistema Disciplinare e Sanzionatorio
Sistema Disciplinare e Sanzionatorio Contenuti 1. Introduzione... 3 1.1 Lavoratori dipendenti non Dirigenti... 3 1.2 Lavoratori dipendenti Dirigenti... 4 1.3 Misure nei confronti degli Amministratori e
DettagliENBIC Ente Nazionale Bilaterale Confederale ANPIT, CIDEC, CONFAZIENDA, FEDIMPRESE E UNICA CISAL, CISAL TERZIARIO, FEDERAGENTI
ENBIC Ente Nazionale Bilaterale Confederale ANPIT, CIDEC, CONFAZIENDA, FEDIMPRESE E UNICA CISAL, CISAL TERZIARIO, FEDERAGENTI REGOLAMENTO COMMISSIONE NAZIONALE FORMAZIONE SICUREZZA LAVORO VISTO lo Statuto
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE CANNOBIO. Regolamento volontari. Regolamento. a scuola. volontari a scuola
ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE CANNOBIO Regolamento volontari a scuola Regolamento volontari a scuola REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DI VOLONTARI PER IL MIGLIORAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA Art.1 Oggetto
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI Approvato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 511031/2004 del 01/03/2005 Preambolo IL CONSIGLIO PROVINCIALE Visto l art. 117, comma
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
DettagliM-DIR-03 Politica e Codice Etico
M-DIR-03 Politica e Codice Etico Anno 2011 BM&PLANETA srl EMISSIONE REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE MOTIVO DELLA REVISIONE DOCUMENTI DI RIFERIMENTO CODICE TITOLO DEL DOCUMENTO RESPONSABILE DELLA ARCHIVIAZIONE
Dettagli(~) ~ Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato
.. l o (~) ~ PROTOCOLLO QUADRO DI INTESA TRA L'AUTORITÀ PER L'ENERGIA ELETTRICA E IL GAS E L'AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO L' (di seguito AEEG) e l'autorità garante della concorrenza
DettagliCOMUNE DI CIGLIANO REGOLAMENTO DELLA RETE CIVICA E SITO INTERNET COMUNALE
REGOLAMENTO DELLA RETE CIVICA E SITO INTERNET COMUNALE Ottobre 2008 Art. 1 Oggetto del regolamento e riferimenti normativi Art. 2 Scopo della rete civica Art. 3 Gestione del sito internet/rete civica Art.
DettagliAzienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA La trasparenza è uno strumento per il controllo diffuso da parte dei cittadini dell attività amministrativa e un elemento dell azione di prevenzione
DettagliCodice di comportamento in materia di Internal Dealing. Codice di comportamento di Internal Dealing
Codice di comportamento di Internal Dealing 1 Reply S.p.A. Codice di comportamento in materia di Internal Dealing relativo alle operazioni su strumenti finanziari emessi da Reply S.p.A. compiute da Soggetti
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS E LA GUARDIA DI FINANZA
Allegato A Autorità per l energia elettrica e il gas Guardia di Finanza PROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS E LA GUARDIA DI FINANZA
DettagliISTITUTO NAZIONALE PREVIDENZA SOCIALE Direzione Centrale Risorse Strumentali CENTRALE ACQUISTI. Allegato 1-bis al Disciplinare di Gara
Istituto Nazionale Previdenza Sociale ISTITUTO NAZIONALE PREVIDENZA SOCIALE Direzione Centrale Risorse Strumentali CENTRALE ACQUISTI Allegato 1-bis al Disciplinare di Gara ALLEGATO AL CONTRATTO ATTO DI
DettagliBLUE NOTE S.P.A. PROCEDURA DI INTERNAL DEALING
BLUE NOTE S.P.A. PROCEDURA DI INTERNAL DEALING Premessa La presente procedura (Ia Procedura) regola gli obblighi informativi inerenti le Operazioni (come infra definite) compiute dagli Amministratori di
DettagliINDICE PR 13 COMUNICAZIONE E GESTIONE DELLE INFORMAZIONI 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4 RESPONSABILITÀ
PAG 1 /7 INDICE 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4 RESPONSABILITÀ 5 MODALITÀ ESECUTIVE 5.1 Comunicazione verso l'esterno 5.1.1 Utenti dei corsi 5.1.2 Potenziali utenti 5.2
DettagliAIFI. CODICE INTERNO DI COMPORTAMENTO per Investment Companies di private equity (contenuto minimo)
AIFI ASSOCIAZIONE ITALIANA DEL PRIVATE EQUITY E VENTURE CAPITAL CODICE INTERNO DI COMPORTAMENTO per Investment Companies di private equity (contenuto minimo) Indice LINEE GUIDA PER L ADOZIONE DEL PRESENTE
DettagliMANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA
Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento
DettagliREGOLAMENTO DELL ORGANISMO DI VIGILANZA Effetti s.r.l.
REGOLAMENTO DELL ORGANISMO DI VIGILANZA Effetti s.r.l. Approvato all unanimità dagli Amministratori con decisione del 21 aprile 2009 SOMMARIO Art. 1 - Scopo e ambito di applicazione Art. 2 - Composizione
DettagliNOTA AIFIRM Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers 23 luglio 2013
NOTA AIFIRM Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers 23 luglio 2013 E stato introdotto nell ordinamento di vigilanza italiano il concetto di risk appetite framework (RAF). E contenuto nella
DettagliChi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS
Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Definizione di RLS (Art 2, comma 1, lettera i) del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per
DettagliCittà di Castiglione delle Stiviere
Città di Castiglione delle Stiviere Provincia di Mantova REGOLAMENTO COMUNALE per LA VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ AGRO-ALIMENTARI TRADIZIONALI LOCALI. ISTITUZIONE DELLA DE.C.O. (Denominazione comunale
DettagliIL CONTRATTO DI LAVORO IN APPRENSISTATO
1 IL CONTRATTO DI LAVORO IN APPRENSISTATO E un contratto di lavoro subordinato definito a causa mista poiché prevede che l impresa/azienda impartisca o faccia impartire all apprendista assunto alle proprie
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO AMBITO DI APPLICAZIONE TITOLO I PRINCIPI GENERALI Finalità del processo di gestione del patrimonio Fondo stabilizzazione
DettagliPROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA)
PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) Il presente documento descrive le modalità di coordinamento tra gestori
DettagliSUNSHINE CAPITAL INVESTMENT S.P.A. PROCEDURA DI INTERNAL DEALING - 1 -
SUNSHINE CAPITAL INVESTMENT S.P.A. PROCEDURA DI INTERNAL DEALING - 1 - Premessa In applicazione dell art. 11 combinato con l art. 17 e l art. 31 del Regolamento Emittenti AIM Italia Mercato Alternativo
Dettagli(Artt.2.6.3, 2.6.4 e 2.6.4 bis del Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti dalla Borsa Italiana )
&$/7$*,521(6S$ &2',&(',&203257$0(172 (Artt.2.6.3, 2.6.4 e 2.6.4 bis del Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti dalla Borsa Italiana ) 2 )LQDOLWD Il presente codice di comportamento viene emanato
Dettagli