BOLLETTINO UFFICIALE SOMMARIO REPUBBLICA ITALIANA. Serie Ordinaria - Giovedì 17 aprile 2014 C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI

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1 Anno XLIV N. 99 Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia Sede Direzione e redazione: p.zza Città di Lombardia, Milano Direttore resp.: Marco Pilloni Redazione: tel. 02/6765 int ; burl@regione.lombardia.it 16 Serie Ordinaria - Giovedì 17 aprile 2014 BOLLETTINO UFFICIALE REPUBBLICA ITALIANA SOMMARIO C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI. Delibera Giunta regionale 11 aprile n. X/1648 Criteri generali per il sostegno ai contratti e agli accordi di solidarietà in attuazione della l.r. 21/ D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale Presidenza Decreto dirigente unità organizzativa 11 aprile n Direzione centrale Programmazione integrata e finanza - Prelievo dal fondo di riserva di cassa e relativi adeguamenti degli stanziamenti del bilancio di previsione 2014 e del relativo documento tecnico d accompagnamento 11 provvedimento 5 D.G. Istruzione, formazione e lavoro Decreto dirigente struttura 10 aprile n Approvazione, ai sensi della d.g.r. 125/2013, dell avviso pubblico per la selezione di progetti di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) da realizzare nell anno formativo 2014/ Decreto dirigente struttura 10 aprile n Approvazione dell «Avviso pubblico per l assegnazione della premialità ai migliori poli tecnico professionale (PTP) approvati con decreto n /2013» D.G. Infrastrutture e mobilità Decreto dirigente struttura 8 aprile n Decreto legislativo 30 aprile 1992, n Provincia di Brescia. Classificazione a strada provinciale BSSPEXSS011V2 «Padana Superiore» dal km al km della variante all abitato di Sirmione. Declassificazione a strada comunale della BSSPEXSS011 «Padana Superiore» dal km al km nel comune di Sirmione D.G. Sicurezza, protezione civile e immigrazione Decreto dirigente unità organizzativa 11 aprile n Bando per l assegnazione di cofinanziamenti per la realizzazione di progetti in materia di sicurezza urbana, ai sensi della l.r. 4/ Biennio 2014/ 2015 (d.g.r. n del 28 marzo 2014) Decreto dirigente struttura 11 aprile n Ricognizione dei comuni dotati di piano di emergenza comunale di protezione civile alla data del 31 marzo Aggiornamento del d.d.s. n del 7 marzo 2013 (l. 225/1992 e l.r. 16/2004)

2 2 Bollettino Ufficiale C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI D.g.r. 11 aprile n. X/1648 Criteri generali per il sostegno ai contratti e agli accordi di solidarietà in attuazione della l.r. 21/2013 Viste: LA GIUNTA REGIONALE la legge regionale 28 Settembre 2006, n. 22 «Il mercato del lavoro in Lombardia»; la legge regionale 18 aprile 2012 n. 7 «Misure per la crescita, lo sviluppo e l occupazione»; la legge regionale 24 dicembre 2013, n. 21 «Misure a favore dei contratti e degli accordi sindacali di solidarietà»; la d.g.r. n. 365/2012 concernente il piano di azione regionale per la programmazione delle politiche integrate di istruzione, formazione e lavoro e del sistema universitario lombardo; il decreto-legge del 30 ottobre 1984, n. 726 «Misure urgenti a sostegno e incremento dei livelli occupazionali» convertito, con modificazioni, dalla legge 19 dicembre 1984, n. 863, relativa ai contratti di solidarietà; il decreto-legge 20 maggio 1993, n. 148 «Interventi urgenti a sostegno dell occupazione» convertito, con modificazioni, dalla legge 19 luglio 1993, n. 236, in merito ai contratti di solidarietà per le aziende non rientranti nel campo di applicazione della citata legge 863/84; Considerato che l art. 4 della legge regionale 21/2013 ai commi 2 e 3 prevede che la Giunta, previo parere della Commissione consiliare competente, definisca con propria deliberazione la ripartizione delle risorse per ciascuna tipologia di impresa e la misura dell integrazione salariale per i lavoratori cui si applicano gli accordi di solidarietà; Visto l ODG approvato dal Consiglio regionale con deliberazione 251 che prevede che in fase di prima applicazione vengano destinate almeno i due terzi delle risorse disponibili ai contratti di solidarietà; Visto l art. 6 della l.r. 21/2013 che stanzia 2 milioni di euro per le finalità di cui alla citata legge; Visti i capitoli e 8501 «Reimpiego delle somme restituite dagli enti gestori di attività di rilevanza regionale e per la promozione dell eccellenza finalizzato alle attività medesime», che presentano la necessaria disponibilità; Visto l allegato 1 «Criteri generali per il sostegno ai contratti e agli accordi di solidarietà in attuazione della l.r. 21/2013» parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; Considerato che il citato documento prevede: la modalità di riparto delle risorse indicate nella legge regionale 21/2013 tra contratti di solidarietà e accordi sindacali di solidarietà; per le risorse destinate ai lavoratori, la modalità di riparto tra i lavoratori dipendenti di aziende rientranti nel regime di Cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS), detti contratti di solidarietà di Tipo A e i lavoratori dipendenti di aziende non rientranti nel regime di Cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS) e dalle aziende artigiane ai sensi dell articolo 5, comma 5, del d.l. 148/1993 convertito dalla l. 236/1993, detti contratti di solidarietà di Tipo B; per i contratti di solidarietà, la modalità di riparto tra risorse da destinare alle imprese e le risorse da destinare ai lavoratori quale integrazione del reddito; Considerato, inoltre, che il citato allegato definisce gli accordi sindacali di solidarietà e indica le modalità per l accesso ai contributi regionali; Considerato necessario rinviare a successivi provvedimenti della Direzione Generale competente, da adottarsi entro 60 giorni, l approvazione delle modalità e dei termini per la presentazione delle domande di accesso ai contributi regionali di cui alla citata legge regionale 21/2013 e per la conclusione del procedimento fino ad un massimo di 90 giorni; Rilevato che sui citati criteri generali è stato acquisito il parere favorevole della Sottocommissione Ammortizzatori Sociali in deroga della Commissione Regionale per le Politiche del Lavoro e della Formazione; Acquisito il parere favorevole espresso all unanimità e senza osservazioni della Commissione Consiliare competente, in data 27 marzo 2014; Ritenuto di approvare la proposta «Criteri generali per il sostegno ai contratti e agli accordi di solidarietà in attuazione della l.r. 21/2013» allegato e parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; All unanimità dei voti espressi nelle forme di legge; DELIBERA per le ragioni espresse in premessa che qui si intendono integralmente riportate: 1. di approvare i «Criteri generali per il sostegno ai contratti e agli accordi di solidarietà in attuazione della l.r. 21/2013» allegato e parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; 2. di rinviare a successivi provvedimenti della Direzione Generale competente, da adottarsi entro 60 giorni, l approvazione delle modalità e dei termini per la presentazione delle domande di accesso ai contributi regionali di cui alla citata legge regionale 21/2013 e per la conclusione del procedimento fino ad un massimo di 90 giorni; 3. di dare atto che all attuazione del presente provvedimento si farà fronte con le risorse di cui ai capitoli e 8501 «Reimpiego delle somme restituite dagli enti gestori di attività di rilevanza regionale e per la promozione dell eccellenza finalizzato alle attività medesime», che presentano la necessaria disponibilità; 4. di provvedere alla pubblicazione del presente atto ai sensi degli artt. 26 e 27 del d.lgs 33/2013 e sul bollettino ufficiale della Regione Lombardia. II segretario: Marco Pilloni ALLEGATO 1 CRITERI GENERALI PER IL SOSTEGNO AI CONTRATTI E AGLI ACCORDI DI SOLIDARIETA IN ATTUAZIONE DELLA L.R. 21/2013 FINALITA Il presente documento è finalizzato a definire, ai sensi dei commi 2 e 3 dell art.4 della l.r. 21/2013, le modalità di sostegno alle imprese e ai lavoratori che utilizzano i contratti e gli accordi sindacali di solidarietà. DEFINIZIONI Contratti di solidarietà 1. I contratti di solidarietà stipulati ai sensi del decreto legge 726/1984, convertito dalla legge 863/1984 sottoscritti da aziende rientranti nel regime di Cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS), detti contratti di solidarietà di Tipo A; 2. i contratti di solidarietà sottoscritti da aziende non rientranti nel regime di Cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS) e

3 Bollettino Ufficiale 3 dalle aziende artigiane ai sensi dell articolo 5, comma 5, del d.l. 148/1993 convertito dalla l. 236/1993, detti contratti di solidarietà di Tipo B. Accordi di solidarietà Gli Accordi sindacali di solidarietà sono accordi aziendali finalizzati al mantenimento dell occupazione e al rilancio produttivo, alternativi al ricorso agli altri ammortizzatori sociali e che possono prevedere: 1. una limitata riduzione dell orario di lavoro e/o una riduzione solidale di istituti contrattuali di tipo retributivo; 2. forme innovative di organizzazione aziendale finalizzate al rilancio; 3. percorsi di riqualificazione professionale; 4. forme di responsabilità sociale dell impresa finalizzate al mantenimento dell occupazione. RIPARTIZIONE DELLE RISORSE Ai sensi del co. 2 dell art.6 della l.r.21/2013 le risorse disponibili sono cosi ripartite: - almeno il 70% ai contratti di solidarietà di cui all art.2 co.1 lett. a); - fino al 30% agli accordi di solidarietà di cui all art.2 co.1 lett. b). Ai sensi dell art.2 co. 2, la giunta regionale può attivare ulteriori risorse finanziarie rispetto a quelle previste dall art.6 della legge, tenendo conto della finalità e degli eventuali vincoli delle risorse utilizzate. Nell ambito dei contratti di solidarietà, le risorse disponibili sono cosi attribuite: - 40% per i contratti di solidarietà ai sensi del decreto legge 726/1984, convertito dalla legge 863/1984 sottoscritti da aziende rientranti nel regime di Cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS), qualora la riduzione d orario sia almeno del 40 per cento del normale orario di lavoro; - 60% per i contratti di solidarietà sottoscritti da aziende non rientranti nel regime di Cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS) e per le aziende artigiane, di cui all articolo 5, comma 5, del d.l. 148/1993 convertito dalla l. 236/1993, qualora la riduzione d orario sia di almeno del 40 per cento del normale orario di lavoro. Il 20% della quota destinata ai contratti di solidarietà è riservata al comparto artigiano. Con successivo provvedimento del dirigente competente è possibile rimodulare le rispettive percentuali sulla base dell andamento della misura a partire dalla prima relazione di monitoraggio, prevista per il 30 giugno MODALITA DI ACCESSO AL CONTRIBUTO REGIONALE Contratti di solidarietà A seguito della pubblicazione dello specifico avviso, le aziende, che hanno sottoscritto o rinnovato il contratto di solidarietà dopo la data di entrata in vigore della l.r. 21/2013, possono trasmettere alla Regione: 1. copia del contratto di solidarietà sottoscritto dalle Parti; 2. l elenco nominativo dei lavoratori; 3. la domanda di autorizzazione presentata al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali relativa ai dipendenti interessati, per i quali si chiede l intervento della Regione; 4. il decreto attuativo emesso dal Ministero del Lavoro e pubblicato sulla G.U. recante l autorizzazione del Contratto di solidarietà. Accordi sindacali di solidarietà A seguito della pubblicazione dello specifico avviso, le aziende trasmettono in copia alla Regione: 1. l accordo sindacale aziendale che preveda le iniziative sopra descritte; 2. l elenco nominativo dei lavoratori interessati. ENTITA DEL CONTRIBUTO REGIONALE Ai sensi dell art. 3 della l.r. 21/2013 il contributo è proporzionale alla riduzione dell orario di lavoro e per un massimo di 12 mesi. Contratti di solidarietà Il contributo, fino ad una massimo di euro , è concesso alle imprese che hanno stipulato contratti di solidarietà: 1. per il 20% a titolo di incentivo all impresa fino ad un massimo di euro, tenendo conto della dimensione dell azienda e della durata del contratto di solidarietà; 2. per l 80% a titolo di sostegno al reddito dei lavoratori nelle seguenti misure: - fino al 10% della retribuzione persa per i lavoratori di aziende che hanno stipulato contratti di solidarietà di Tipo A; - fino al 12,5% della retribuzione persa per i lavoratori di aziende che hanno stipulato contratti di solidarietà di Tipo B. Il contributo è erogato all impresa. La quota del contributo destinata ai lavoratori deve essere versata dall impresa beneficiaria ai lavoratori interessati alla riduzione di orario prevista dal contratto di solidarietà a titolo di sostegno al reddito, in misura proporzionale alla riduzione di orario prevista per ciascuno di essi, entro sessanta giorni dall erogazione regionale. Tale quota di contributo non ha natura di retribuzione in analogia alle previsioni dell art.5 co. 5 della L.236/93.

4 4 Bollettino Ufficiale Accordi sindacali di solidarietà Il contributo, fino ad una massimo di euro , è concesso alle imprese che hanno stipulato accordi sindacali di solidarietà e tenendo conto della dimensione dell azienda per: 1. forme innovative di organizzazione aziendale finalizzate al rilancio; 2. percorsi di riqualificazione professionale; 3. misure di responsabilità sociale dell impresa finalizzate al mantenimento dell occupazione; 4. eventuale indennità di partecipazione connesse alle misure di politica attiva realizzata dall azienda. AIUTI DI STATO Il contributo regionale è concesso nel rispetto del regime de minimis previsto dalla normativa europea in materia di aiuti di stato. In particolare, gli incentivi diretti alle imprese sociali e ammessi successivamente al 30 giugno 2014, per i quali è applicato il Reg. (CE) n. 1998/2006 della Commissione (de minimis), saranno concessi nel rispetto del Regolamento (UE) N. 1407/2013 a seguito della modifica della base giuridica della d.g.r. n. 748/2013. Per specifici interventi, i contributi potranno essere erogati nel rispetto delle previsioni del Reg.800/2006. PROVVEDIMENTI ATTUATIVI Con successivo provvedimento dirigenziale saranno definite le modalità per l attuazione dell intervento, con particolare riferimento alla presentazione delle domande, l erogazione dei contributi e l attività di monitoraggio e controllo, secondo i seguenti criteri generali: - per i contratti di solidarietà, le aziende che hanno sottoscritto o rinnovato il contratto di solidarietà successivamente all entrata in vigore della L.r.21/2013, potranno presentare la richiesta alla Regione a seguito di uno specifico avviso con la modalità a sportello. - per gli accordi sindacali di solidarietà, le aziende che hanno sottoscritto l accordo potranno presentare la richiesta alla Regione a seguito di uno specifico avviso a cui seguirà la valutazione sugli aspetti peculiari del accordo.

5 Bollettino Ufficiale 5 D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale Presidenza D.d.u.o. 11 aprile n Direzione centrale Programmazione integrata e finanza - Prelievo dal fondo di riserva di cassa e relativi adeguamenti degli stanziamenti del bilancio di previsione 2014 e del relativo documento tecnico d accompagnamento 11 provvedimento IL DIRETTORE DELLA FUNZIONE SPECIALISTICA U.O. PROGRAMMAZIONE E GESTIONE FINANZIARIA Vista la legge regionale 24 dicembre 2013, n. 23 «Bilancio di previsione per l esercizio finanziario 2014 e bilancio pluriennale 2014/2016 a legislazione vigente»; Vista la d.g.r. del 20 dicembre 2013, n «Documento tecnico di accompagnamento al Bilancio di previsione per l esercizio finanziario 2014 e Bilancio Pluriennale 2014/2016 a legislazione vigente»- Piano di alienazione e valorizzazione degli immobili Programma triennale delle opere pubbliche 2014 Programmi annuali di attività degli enti, aziende dipendenti e società in house»; Visto l art. 41, comma 2 della l.r. 34/78 e successive modifiche ed integrazioni che prevede il prelievo dal fondo di riserva di cassa con decreto del dirigente competente in materia di bilancio e ragioneria; Visto l art. 7 del regolamento di contabilità della Giunta regionale 2 aprile 2001, n. 1 e successive modifiche ed integrazioni; Accertato che è necessario procedere alla liquidazione di spese i cui stanziamenti di cassa non sono stati previsti o stimati in misura inferiore in sede di bilancio di previsione; Dato atto che la dotazione finanziaria di cassa del cap «Fondo di riserva del bilancio di cassa», alla data del 9 aprile 2014 è di ,91 Rilevata la necessità e l urgenza di provvedere all adeguamento dello stanziamento di cassa dei capitoli di cui all allegato «A», che forma parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, per l importo indicato al fine di dar corso a pagamenti necessari all adempimento di obbligazioni giuridiche sottostanti; Vista la legge regionale 7 luglio 2008 n. 20 nonché i provvedimenti organizzativi della X legislatura; Vista la d.g.r. 29 aprile 2013 n. 87 «II PROVVEDIMENTO ORGA- NIZZATIVO 2013» Visto il decreto del Segretario Generale 25 luglio 2013 n «Individuazione delle Strutture Organizzative e delle relative competenze ed aree di attività delle Direzioni della Giunta Regionale- X Legislatura» che stabilisce la competenza all adozione del presente decreto da parte della U.O. Programmazione e Gestione Finanziaria Dato atto che il presente provvedimento conclude il relativo procedimento nei termini previsti ai sensi di legge DECRETA 1. di prelevare, sulla base delle motivazioni espresse in premessa, la somma di ,02 dal cap «Fondo di riserva del bilancio di cassa» del bilancio per l esercizio finanziario 2013, ai sensi dell art. 41, comma 2 della l.r. 34/78 e successive modifiche ed integrazioni; 2. di apportare la conseguente variazione alla dotazione di cassa dei capitoli, specificati nell allegato «A», del bilancio di previsione 2013 ed al Documento tecnico di accompagnamento per un importo complessivo ,02 3. di trasmettere copia del presente atto, entro dieci giorni, al Consiglio regionale ai sensi dell art. 41, comma 2 della l.r. 34/78, e pubblicarlo sul Bollettino Ufficiale della Regione. Il direttore della funzione specialistica u.o. programmazione e gestione finanziaria Manuela Giaretta ALLEGATO A 01 1MIS.- 01PROGR.-1TIT.- Capitolo Vincolate Correnti operative Euro CONTRIBUTI A FAVORE DELLE EMITTENTI RADIOFONICHE LOCALI PER LA TRASMISSIONE DI MESSAGGI AUTOGESTITI A TITOLO GRATUITO IN OCCASIONE DI CAMPAGNE ELETTORALI E REFERENDARIE Assestato ,41 Cassa attuale ,20 Residuo ad integrare ,69 Residui al 01/01/13 Fabbisogno di cassa 1, MIS.- 01PROGR.-2TIT.- Capitolo Autonome Capitale Euro CONTRIBUTI A SOGGETTI PUBBLICI PER LA VALORIZZAZIONE DELLA CULTURA E DELLE TRADIZIONI LOCALI Assestato 0,00 Cassa attuale ,23 Residuo ad integrare ,63 Residui al 01/01/ ,86 Fabbisogno di cassa ,00

6 6 Bollettino Ufficiale 07 4MIS.- 07PROGR.-1TIT.- Capitolo Autonome Correnti operative Euro CONTRIBUTI ALLE FAMIGLIE PER L'ACCESSO E LA LIBERA SCELTA DEI PERCORSI EDUCATIVI Assestato ,00 Cassa attuale ,50 Residuo ad integrare 0 Residui al 01/01/13 0,00 Fabbisogno di cassa , MIS.- 05PROGR.-2TIT.- Capitolo Autonome Capitale Euro CONTRIBUTI A SOSTEGNO DI AZIONI PER LO SVILUPPO DELLA MOBILITA' CICLISTICA Assestato 0,00 Cassa attuale ,00 Residuo ad integrare ,43 Residui al 01/01/ ,43 Fabbisogno di cassa ,00 TOTALE ALLEGATO Autonome Correnti ,50 Capitale ,00 Vincolate Correnti 1,52 Capitale 0,00 Partite di giro 0,00 TOTALE GENERALE ,02

7 Bollettino Ufficiale 7 D.G. Istruzione, formazione e lavoro D.d.s. 10 aprile n Approvazione, ai sensi della d.g.r. 125/2013, dell avviso pubblico per la selezione di progetti di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) da realizzare nell anno formativo 2014/2015 IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE, TECNICA SUPERIORE E DIRITTO ALLO STUDIO Visti: il regolamento (CE) n. 1081/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 luglio 2006, relativo al Fondo Sociale europeo e recante abrogazione del regolamento (CE) n. 1784/1999; il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio, dell 11 luglio 2006, recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga il regolamento (CE) n. 1260/1999; il regolamento (CE) n. 1828/2006 della Commissione, dell 8 dicembre 2006, che stabilisce modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1083/2006 e del Regolamento n. 1081/2006; il regolamento (CE) n. 396/2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 6 maggio 2009, che modifica il regolamento (CE) n. 1081/2006 relativo al Fondo sociale europeo per estendere i tipi di costi ammissibili a un contributo del FSE; il programma operativo regionale Ob. 2 FSE , Regione Lombardia, approvato con Decisione della Commissione C(2007) 5465, del 6 novembre 2007; Visti: il d.p.c.m. 25 gennaio 2008 con il quale sono state adottate le linee guida per la riorganizzazione del sistema di istruzione e formazione tecnica superiore e la costituzione degli istituti tecnici superiori; il decreto del Ministro dell istruzione, dell Università e della ricerca di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, del 7 settembre 2011, recante norme generali concernenti i diplomi degli Istituti Tecnici Superiori (I. T. S.) e relative figure nazionali di riferimento, la verifica e la certificazione delle competenze di cui agli art. 4, comma 3 e 8, comma 2 del d.p.c.m. del 25 gennaio 2008; il decreto del Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca del 7 febbraio 2013 avente per oggetto: «Linee guida di cui all art. 52, commi 1 e 2, della Legge n. 35 del 4 aprile 2012, contenente misure di semplificazione e di promozione dell istruzione tecnico professionale e degli Istituti Tecnici Superiori (ITS)»; il decreto del Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca del 7 febbraio 2013 avente per oggetto «Definizione dei percorsi di specializzazione tecnica superiore di cui al Capo III del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 gennaio 2008»; Vista la legge regionale 6 agosto 2007, n. 19 «Norme sul sistema educativo di Istruzione e formazione della Regione Lombardia» e successive modifiche e integrazioni, ed in particolare: l art. 15 in ordine alla programmazione regionale dei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore, finalizzati alla promozione di figure professionali a sostegno dei processi di innovazione e sviluppo, nonché verso la qualificazione di figure professionali esistenti, in settori particolarmente interessati da processi di innovazione tecnologica e di razionalizzazione dei mercati; l art. 16 afferente alla promozione dei poli formativi quale modalità organizzativa sul territorio per migliorare la qualità dell offerta formativa, per rispondere alla domanda di alte competenze professionali espressa dal sistema delle imprese e per favorire lo sviluppo del sistema di istruzione e formazione professionale; Dato atto, in particolare, che il citato d.p.c.m. 25 Gennaio 2008 dispone che le Regioni, nell ambito della loro autonomia, prevedono nei piani territoriali di cui all articolo 11 la realizzazione degli interventi di istruzione tecnica superiore (ITS) e di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS); Richiamata la d.g.r. 125 del 14 maggio 2013 avente ad oggetto: «Approvazione della programmazione degli Interventi di Istruzione Tecnica Superiore (ITS) e dell istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS), per il triennio 2013/2015, nel territorio lombardo» con cui sono state approvate le «Linee guida per la realizzazione degli interventi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore per il triennio 2013/2015» ; Atteso che con la d.g.r. sopra citata è stata prevista per il triennio 2013/2015 la somma complessiva stimata di ,50 per il finanziamento degli interventi di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) ai sensi del citato d.p.c.m. 25 gennaio 2008 da realizzare mediante specifici avvisi annuali; Visto, altresì, che il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione- con la nota prot. n del 1 agosto 2012 ha contestualmente autorizzato Regione Lombardia all utilizzo delle somme già stanziate, per un importo complessivo pari a ,00 di cui ,00 quali economie pregresse IFTS; Richiamato il decreto 5857 del 01 luglio 2013 con cui è stato approvato una primo Avviso pubblico per la selezione di nuovi progetti di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) da realizzare nell anno formativo 2013/2014: Richiamato il decreto n /2013 con cui sono stati approvati 11 progetti presentati dalle istituzioni scolastiche, quali soggetti capofila delle ATS, e dalle Fondazioni ITS a valere sull avviso pubblico per la selezione di nuovi progetti di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) per l a. f. 2013/2014; Ritenuto pertanto, necessario approvare, nel rispetto si quanto stabilito dalle Linee guida approvate con la citata d.g.r. 125/2013, un secondo avviso pubblico per l anno 2014/2015 finalizzato alla selezione di progetti IFTS da realizzare da parte di ATS di nuova costituzione o di Fondazioni ITS; Considerato che l offerta formativa IFTS è caratterizzata da percorsi di specializzazione tecnica superiore post-diploma (destinata anche ai diplomati regionali) con una qualificazione finalizzata ad un rapido inserimento lavorativo, strettamente legata ai fabbisogni territoriali contingenti; Ritenuto, pertanto necessario procedere all approvazione dell Avviso pubblico per la selezione di progetti di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) da realizzare nell anno formativo 2014/2015 (Allegato A) e della relativa modulistica per la presentazione delle progettazioni (Allegato A1 - Profili professionali IFTS, Allegato A2 - Format Domanda di Contributo, Allegato A3 - Format Scheda Progetto comprensiva del Piano dei conti, Allegato A4 - Format Dichiarazione di intenti per la costituzione dell ATS, Allegato A5 - Format Dichiarazione di intenti dell Università (solo per le ATS), Allegato A6 - Format Dichiarazione di intenti dell Impresa/Associazione di Imprese (solo per le ATS), Allegato A7 - Format Atto di Adesione) che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; Ritenuto di stabilire che le risorse a valere sull Avviso per la realizzazione di progetti di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) da realizzare nell anno formativo 2014/2015 ammontano a complessivi ,00 e sono così suddivisi: ,00 a valere sulle risorse del P.O.R. FSE Ob Asse IV «Capitale Umano» Obiettivo Specifico i) Categoria di Spesa 73 con riferimento al cap Missione 15, Programma 4, Titolo 1 del Bilancio Pluriennale 2014/2016; ,00 a valere sulle risorse messe a disposizione dal Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca con nota prot. n del 1 agosto 2012; Acquisito il parere positivo, in data 4 aprile 2014, da parte dell ACCP che ne ha verificato la coerenza con i criteri generali definiti nella d.g.r. 125/2013; Atteso che rispetto al presente provvedimento verrà disposta la pubblicazione sul BURL, sul sito web della D.G. Istruzione, Formazione e Lavoro e che contestualmente alla data di adozione si provvederà alla pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d. lgs. 33/2013; Viste: la d.c.r. n. X/78 del 09 luglio 2013 «Programma Regionale di Sviluppo della X Legislatura»; la legge regionale n. 23 del 24 dicembre 2013 «Bilancio di previsione per l esercizio finanziario 2014 e bilancio pluriennale 2014/2016 a legislazione vigente; la d.g.r. n. X/1176 del 20 dicembre 2013 «Documento tecnico di accompagnamento al «Bilancio di previsione per l esercizio finanziario 2014 e bilancio pluriennale 2014/2016 a legislazione vigente»- Piano di alienazione e valorizzazione degli immobili Programma triennale delle

8 8 Bollettino Ufficiale opere pubbliche Programmi annuali di attività degli enti, aziende dipendenti e società in house»; il decreto del Direttore Generale Istruzione, Formazione e Lavoro n. 415 del 24 gennaio 2014 con cui si è provveduto all assegnazione delle risorse finanziarie del Bilancio pluriennale 2014/2016 ai Dirigenti delle Unità Organizzative della Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro; Richiamati inoltre : l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale; la d.g.r. del 20 marzo 2013, n. 3, «Costituzione delle Direzioni Generali, incarichi ed altre disposizioni organizzative I Provvedimento organizzativo X Legislatura; la d.g.r. del 29 aprile 2013, n. 87 «II Provvedimento organizzativo 2013» con cui sono stati definiti gli assetti organizzativi della Giunta regionale con i relativi incarichi dirigenziali; il decreto del Segretario Generale del 25 luglio 2013, n «Individuazione delle Strutture Organizzative e delle relative competenze ed aree delle attività delle Direzioni della Giunta Regionale X Legislatura»; la L.r. 34/78 e successive modifiche e integrazioni, nonché il regolamento di contabilità; DECRETA 1. di approvare l Avviso pubblico per la selezione di nuovi progetti di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) da realizzare nell anno formativo 2014/2015 (Allegato A) e la relativa modulistica per la presentazione delle progettazioni (Allegato A1 - Profili professionali IFTS, Allegato A2 - Format Domanda di Contributo, Allegato A3 - Format Scheda Progetto comprensiva del Piano dei conti, Allegato A4 - Format Dichiarazione di intenti per la costituzione dell ATS, Allegato A5 - Format Dichiarazione di intenti dell Università (solo per le ATS), Allegato A6 - Format Dichiarazione di intenti dell Impresa/Associazione di Imprese (solo per le ATS), Allegato A7 - Format Atto di Adesione) che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; 2. di stabilire che le risorse a valere sull Avviso per la selezione di nuovi progetti di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) da realizzare nell anno formativo 2014/2015 ammontano a complessivi ,00 e sono così suddivisi: ,00 a valere sulle risorse del P.O.R. FSE Ob Asse IV «Capitale Umano» Obiettivo Specifico i) Categoria di Spesa 73 con riferimento al cap Missione 15, Programma 4, Titolo 1 del Bilancio Pluriennale 2014/2016; ,00 a valere sulle risorse messe a disposizione dal Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca con nota prot. n del 1 agosto 2012; 3. di demandare a successivi provvedimenti del competente Dirigente della DG Istruzione, Formazione e Lavoro, l approvazione della graduatoria dei progetti ammessi a finanziamento, i conseguenti atti gestionali di impegno e liquidazione delle risorse finanziarie, nonché l emanazione di eventuali ed ulteriori linee guida per la rendicontazione delle domande di accesso ai contributi; 4. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul BURL e sul sito web della D.G. Istruzione, Formazione e Lavoro; 5. di attestare che contestualmente alla data di adozione del presente provvedimento, si provvede alla pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs. 33/2013. Il dirigente Paolo Formigoni ALLEGATO A AVVISO PUBBLICO PER LA SELEZIONE DI NUOVI PROGETTI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE (IFTS) DA REALIZZARE NELL ANNO FORMATIVO 2014/2015 INDICE Riferimenti normativi 1. OBIETTIVI GENERALI 2. OGGETTO DELL INTERVENTO 3. DOTAZIONE FINANZIARIA 4. SOGGETTI AMMISSIBILI ALLA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI 5. DESTINATARI DEGLI INTERVENTI 6. PROGETTI E SPESE AMMISSIBILI Caratteristiche dei progetti e contenuti della progettazione didattica Spese ammissibili Massimali di spesa 7. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE CANDIDATURE 8. PROCEDURE E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE CANDIDATURE Esiti della valutazione 9. AVVIO E TERMINE DEI PERCORSI FORMATIVI 10. GESTIONE 11. CONCLUSIONE DEL PERCORSO FORMATIVO 12. SPESE AMMISSIBILI 13. RENDICONTAZIONE E EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO 14. CONTROLLI 15. PUBBLICIZZAZIONE DEL CONTRIBUTO 16. INFORMATIVA AI SENSI DELL ART.13 DEL D.LGS. 30 GIUGNO 2003 N DISPOSIZIONI FINALI 18. RIEPILOGO TEMPI E SCADENZE 19. ALLEGATI AL PRESENTE AVVISO

9 Bollettino Ufficiale 9 Riferimenti normativi il DPCM 25 gennaio 2008 con il quale sono state adottate le linee guida per la riorganizzazione del sistema di istruzione e formazione tecnica superiore e la costituzione degli istituti tecnici superiori; il Decreto del Ministro dell istruzione, dell Università e della Ricerca di concerto con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, del 7 settembre 2011 e successive modifiche, recante norme generali concernenti i diplomi degli Istituti Tecnici Superiori (I.T.S.) e relative figure nazionali di riferimento, la verifica e la certificazione delle competenze di cui agli art. 4, comma 3 e 8, comma 2 del DPCM del 25 gennaio 2008; il Decreto del Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca del 7 febbraio 2013 avente per oggetto: Linee guida di cui all art. 52, commi 1 e 2, della Legge n. 35 del 4 aprile 2012, contenente misure di semplificazione e di promozione dell istruzione tecnico professionale e degli Istituti Tecnici Superiori (ITS) ; il Decreto del Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca del 7 febbraio 2013 avente per oggetto Definizione dei percorsi di specializzazione tecnica superiore di cui al Capo III DPCM 25 gennaio 2008 ; la Legge Regionale 6 agosto 2007, n. 19 Norme sul sistema educativo di Istruzione e formazione della Regione Lombardia e successive modifiche e integrazioni, ed in particolare l art. 15 in ordine alla programmazione regionale dei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore, finalizzati alla promozione di figure professionali a sostegno dei processi di innovazione e sviluppo, nonché verso la qualificazione di figure professionali esistenti, in settori particolarmente interessati da processi di innovazione tecnologica e di razionalizzazione dei mercati; la DGR n. 239 del 14 luglio 2010 con cui è stato avviato il processo di costituzione e di programmazione dell offerta di Istruzione Tecnica Superiore ed è stata definita la modalità per la realizzazione degli interventi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore; la DGR 125 del 14/05/2013 avente ad oggetto: Approvazione della programmazione degli interventi di Istruzione Tecnica Superiore (ITS) e dell istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS), per il triennio 2013/2015, nel territorio lombardo con cui sono state approvate le Linee guida per la realizzazione degli interventi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore per il triennio 2013/2015 ; il Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 luglio 2006, relativo al Fondo Sociale europeo e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1784/1999; il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio, dell 11 luglio 2006, recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga il regolamento (CE) n. 1260/1999; il Regolamento (CE) n. 1828/2006 della Commissione, dell 8 dicembre 2006, che stabilisce modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1083/2006 e del Regolamento n. 1081/2006; il Regolamento (CE) n. 396/2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 6 maggio 2009, che modifica il regolamento (CE) n. 1081/2006 relativo al Fondo sociale europeo per estendere i tipi di costi ammissibili a un contributo del FSE; il Programma Operativo Regionale Ob. 2 FSE , Regione Lombardia, approvato con Decisione della Commissione C(2007) 5465, del 6 novembre 2007; 1 OBIETTIVI GENERALI La programmazione dell offerta di istruzione e formazione professionale per il triennio 2013/15 persegue i seguenti obiettivi: sostenere il passaggio dei giovani dall istruzione al mondo del lavoro garantendo l acquisizione di competenze che forniscano elevate opportunità occupazionali; rafforzare il rapporto tra sistema dell istruzione e formazione e le imprese, per assicurare i collegamenti dei percorsi IFTS e i settori produttivi interessati, anche attraverso l istituto dell apprendistato in alta formazione (art. 5 D.lgs. 167/2011); rilanciare la qualità del capitale umano per favorire la competitività dei sistemi produttivi, con particolare riferimento allo sviluppo delle Piccole e Medie Imprese (PMI); sviluppare la continuità dei percorsi di istruzione e formazione professionale attraverso un offerta formativa di specializzazione tecnica e professionale post-secondaria; assicurare un solido legame, in un ottica di complementarietà e coesione, con i percorsi ITS e le attività dei Poli Tecnico Professionali; diffondere la cultura tecnica e scientifica e promuovere l orientamento permanente dei giovani verso le professioni tecniche e l informazione delle loro famiglie; favorire la partecipazione degli adulti occupati per stabilire organici rapporti con la formazione permanente valorizzando l apprendimento lungo tutto l arco della vita; promuovere azioni positive che favoriscano la partecipazione delle donne nei percorsi in cui sono sottorappresentate. I percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS), come definiti dal Decreto del MIUR del 7 febbraio 2013, in attuazione al Capo III del DPCM 25 gennaio 2008, sono finalizzati al conseguimento di un certificato di specializzazione tecnica superiore, hanno durata di due semestri per un totale di ore e si realizzano attraverso l acquisizione unitaria: delle competenze comuni, linguistiche, scientifiche e tecnologiche, giuridiche ed economiche, organizzative, comunicative e relazionali; delle competenze tecnico-professionali, riguardanti la specifica specializzazione tecnica superiore. I percorsi di IFTS rispondono ad un istanza di specializzazione tecnica e professionale basata sullo sviluppo dei risultati di apprendimento dei percorsi di istruzione e formazione tecnica e professionale di livello secondario. La definizione e declinazione delle specializzazioni tecniche superiori tengono conto della fisionomia e dell articolazione dei percorsi degli Istituti Tecnici Superiori in modo da evitare ridondanze e sovrapposizioni. Gli standard minimi formativi dei percorsi di IFTS hanno come oggetto di riferimento fondamentale la competenza, intesa come comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Le competenze relative a standard minimi formativi, sono assunte come risultati di apprendimento per il conseguimento del certificato di specializzazione tecnica superiore secondo la normativa vigente. 2 OGGETTO DELL INTERVENTO Il presente Avviso è finalizzato a sostenere la realizzazione, nell a.f , di un offerta di istruzione e formazione tecnica superiore

10 10 Bollettino Ufficiale (IFTS) definita in base alle indicazioni del Decreto del MIUR del 7 febbraio 2013, in attuazione al Capo III del DPCM 25 gennaio 2008 concernente: a) la determinazione delle specializzazioni tecniche superiori di riferimento a livello nazionale e dei relativi standard minimi formativi allo scopo di corrispondere organicamente alla richiesta di competenze tecnico-professionali provenienti dal mondo del lavoro pubblico e privato, con particolare riferimento alle piccole e medie imprese e ai settori interessati da innovazioni tecnologiche e dalla internazionalizzazione dei mercati; b) l adozione dei modelli e relative note di compilazione dei certificati di specializzazione tecnica superiore, per il loro riconoscimento tra i sistemi regionali e il sistema dell istruzione. 3 DOTAZIONE FINANZIARIA Le risorse pubbliche disponibili per il presente Avviso ammontano a complessivi ,00 e sono così articolate: ,00 a valere sulle risorse FSE regionali del POR 2007/2013 Asse IV Capitale Umano, Obiettivo specifico i), Categoria di spesa 73) ,00 a valere sulle risorse messe a disposizione dal Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca; 4 SOGGETTI AMMISSIBILI ALLA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI I soggetti ammissibili alla presentazione dei progetti sono partenariati che devono assumere la forma di Associazioni Temporanee di Scopo (ATS) e devono essere composti da almeno un soggetto per ognuna delle seguenti tipologie: a) istituti scolastici del secondo ciclo di istruzione aventi sede nel territorio regionale; b) istituzioni formative accreditate ed iscritte nella sezione A dell Albo Regionale; c) università o dipartimenti universitari aventi sede nel territorio regionale; d) imprese e/o associazioni di imprese aventi sede in Lombardia. Possono candidarsi i Poli Tecnico Professionali, i cui componenti devono assumere la forma di ATS garantendo la composizione dell ATS sopra indicata con l eventuale integrazione dell Università tra i soggetti partecipanti del Polo. Inoltre i percorsi IFTS potranno essere svolti anche dalle Fondazioni ITS riconosciute, senza che sia necessaria la costituzione di ATS, per le specializzazioni IFTS corrispondenti agli ambiti delle aree tecnologiche definite dall allegato B del decreto del MIUR del 7 febbraio 2013, in attuazione al Capo III del DPCM 25 gennaio 2008; inoltre allo scopo di soddisfare il fabbisogno formativo di una determinata filiera produttiva territoriale, la Fondazione ITS può attivare percorsi riferiti a specializzazioni IFTS anche in altre aree tecnologiche sempreché strettamente correlati a documentate esigenze della filiera produttiva di riferimento. Il ruolo di capofila dell ATS e interlocutore unico nei confronti della Regione dovrà essere assunto da un Istituzione scolastica oppure da un Istituzione formativa accreditata ed iscritta nella sezione A dell Albo Regionale. Nel caso delle Fondazioni ITS, sarà la Fondazione stessa ad assumere il ruolo di interlocutore nei confronti della Regione. Le Istituzioni scolastiche e le Istituzioni formative accreditate ed iscritte nella sezione A dell Albo Regionale, possono svolgere il ruolo di soggetto capofila in una sola ATS. Le Istituzioni scolastiche, le istituzioni formative accreditate e le imprese possono partecipare fino ad un massimo di 4 ATS compresa l eventuale partecipazione in qualità di capofila per le Istituzioni scolastiche e le istituzioni formative. Le Fondazioni ITS possono partecipare alla selezione indipendentemente dalla presenza dei soggetti della Fondazione in altre ATS. Per i soggetti aderenti a una fondazione ITS che partecipano ad eventuali ATS resta fermo il limite di cui al punto precedente. 5 DESTINATARI DEGLI INTERVENTI Possono essere selezionati come destinatari di percorsi IFTS soggetti fino a 35 anni alla data di avvio del percorso, residenti o domiciliati in Lombardia in possesso dei seguenti titoli: diploma di istruzione secondaria superiore; diploma professionale di tecnico di cui al decreto legislativo 17 ottobre 2005 n. 226, articolo 20, comma 1, lettera c, ovvero attestato di competenza di III livello europeo conseguito nei percorsi di IFP antecedenti all anno formativo 2009/2010; L accesso ai percorsi IFTS è consentito anche a coloro che sono in possesso dell ammissione al quinto anno dei percorsi liceali, ai sensi del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n.226, articolo 2, comma 5, nonché a coloro che non sono in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore, previo accreditamento delle competenze acquisite in precedenti percorsi di istruzione, formazione e lavoro successivi all assolvimento dell obbligo di istruzione di cui al regolamento adottato con decreto del Ministro della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n.139. L accesso ai percorsi è consentito anche a soggetti residenti o domiciliati in Lombardia di età compresa tra i 18 e i 29 anni ed in possesso dei titoli citati precedentemente, che vengono assunti con contratto di apprendistato ai sensi dell art.5 del D.Lgs. n.167/2011 da aziende localizzate sul territorio regionale. Per i cittadini italiani e stranieri che hanno conseguito un titolo di studio all estero valgono le disposizioni previste dalla circolare della Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro Prot.E del 24/06/2010 Determinazioni in merito ai requisiti di accesso ai percorsi formativi extra obbligo che rilasciano attestati della Regione Lombardia. 6 PROGETTI E SPESE AMMISSIBILI Sono ammissibili al finanziamento pubblico i progetti che rispettino le caratteristiche di seguito descritte. 6.1 Caratteristiche dei progetti e contenuti della progettazione didattica Il contributo di cui al presente Avviso è finalizzato a sostenere, per ciascuna ATS o Fondazione, di cui al precedente punto 4, un proget-

11 Bollettino Ufficiale 11 to prioritario di percorso IFTS ed un eventuale secondo progetto, da realizzarsi nell anno formativo 2014/2015. L offerta formativa deve essere basata sulle competenze tecnico professionali e comuni indicate negli allegati D ed E del decreto del MIUR del 7 febbraio 2013, in attuazione al Capo III del DPCM 25 gennaio Il progetto deve essere presentato utilizzando i format Domanda di Accesso ai Contributi, Scheda Progetto allegati al presente avviso (Allegati A2 e A3). La progettazione dei percorsi descritti nel progetto deve contenere i seguenti elementi: titolo e specializzazione tecnico professionale di riferimento; descrizione del progetto: struttura generale e obiettivi; composizione e caratteristiche del partnerariato in caso di costituzione di ATS; numero dei docenti e dei tutor nonché di eventuali altre figure coinvolte nei diversi moduli, con l indicazione della loro provenienza e competenze descritte sinteticamente; la previsione che almeno il 50% delle ore di docenza sia erogato da esperti provenienti dal mondo della produzione, delle professioni e del lavoro, in possesso di una specifica esperienza professionale nel settore maturata per almeno 5 anni; individuazione dei fabbisogni formativi con riferimento all ambito territoriale del progetto; descrizione della specializzazione tecnico-professionale e delle relative competenze da certificare in esito, che dovrà essere relativa alle specializzazioni tecnico professionali indicate nell Allegato A al presente Avviso. Le competenze delle specializzazioni tecnico-professionali di riferimento sono da intendersi come elementi minimi, è quindi possibile integrare detti percorsi con le competenze presenti nel Quadro Regionale degli Standard Professionali (QRSP) di cui al decreto dirigenziale n.8486 del 30 luglio 2008 Adozione del Quadro regionale degli standard professionali della Regione Lombardia e successive integrazioni; descrizione dei moduli formativi; la quota prevista per lo stage presso luoghi di lavoro, che dovrà essere pari al 30% del monte ore complessivo (con riferimento agli allievi non apprendisti); descrizione dettagliata delle dotazioni laboratoriali che saranno utilizzate per la realizzazione del percorso formativo. numero di allievi atteso, che dovrà essere almeno pari a 20 per ciascun percorso annuale in fase di progettazione e di avvio; l indicazione delle misure di accompagnamento agli utenti dei corsi, a supporto della frequenza, del conseguimento dei crediti, della certificazione finale nonché dell inserimento professionale (accoglienza personalizzata, bilancio di competenza, tutoring, orientamento al lavoro); i Crediti Formativi Universitari (CFU) conseguibili così come dettagliato nell accordo con l Università; nel caso di apprendisti valgono le previsioni contenute nella DGR 4326 del 26/10/2012 Indirizzi per la regolamentazione dell alto apprendistato ai sensi dell art. 5 comma 2 del D.Lgs, 14 settembre 2011 n. 167 e dell art. 3 comma 4 della legge regionale del 18 aprile 2012, n Spese ammissibili Sono ammissibili al finanziamento le spese sostenute per la realizzazione del progetto che attengano ad attività rientranti nelle voci di spesa ammissibili al FSE, così come riportate nel Manuale di rendicontazione a costi reali di cui al Decreto n del 10 ottobre 2012 e nel Piano dei Conti allegato. In deroga a quanto definito nel Manuale di rendicontazione a costi reali sono escluse dal finanziamento le seguenti voci: formazione personale docente determinazione del prototipo attività di sostegno all utenza, (fatta eccezione spese di viaggio finalizzate ad attività didattiche esterne alla sede del progetto, ivi compreso il vitto e l alloggio relativi a tale voce, spese per Inail e responsabilità civile) altre funzioni tecniche incontri e seminari elaborazione report e studi pubblicazioni finali Per le attività che necessitano di un organizzazione didattica articolata in sottogruppi e finalizzata allo svolgimento di esercitazioni pratiche/applicative, è possibile riconoscere la spesa relativa alla presenza contestuale di più docenti anche al fine di garantire l efficacia dell azione didattica o più generalmente il rispetto delle norme di sicurezza. 6.3 Massimali di spesa Il costo massimo riconoscibile per il percorso formativo IFTS è dato dal costo massimo orario di 150,00 moltiplicato per il numero di ore previste dal percorso formativo; in detta cifra è compresa la quota di cofinanziamento a carico dell ATS o delle Fondazioni. I percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS), come definiti dal decreto del MIUR del 7 febbraio 2013, hanno durata di due semestri per un totale di ore. Il finanziamento pubblico sarà pari all 80% del costo totale del progetto prioritario e al 70% del costo totale del secondo progetto. Di conseguenza il cofinanziamento a carico dell ATS o della Fondazione dei percorsi ammessi a contributo deve essere almeno pari al 20% del costo complessivo del percorso formativo prioritario ammesso a finanziamento e almeno pari al 30% del costo complessivo del secondo percorso formativo ammesso a finanziamento. Eventuali variazioni in aumento del costo complessivo del progetto non determinano in alcun caso un incremento dell ammontare del contributo concesso. In deroga al Manuale di rendicontazione a costi reali e tenuto conto delle complessità progettuali anche legate all avvio del progetto, sono definite le seguenti percentuali di spesa per ogni macrocategoria di costo, calcolate e da ripartire sul percorso formativo: o o o o Costi diretti Preparazione: non definito Costi diretti - Realizzazione: minimo 70% del costo totale del progetto; Costi diretti - Direzione e controllo interno: non definito Costi indiretti: 15% dei costi diretti

12 12 Bollettino Ufficiale 7 MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE CANDIDATURE Le candidature, formulate utilizzando la modulistica allegata, dovranno essere presentate alla Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro, firmate digitalmente dal legale rappresentante del capofila alla seguente casella di posta elettronica certificata: lavoro@ pec.regione.lombardia.it entro e non oltre le ore del 12 maggio 2014, pena l esclusione. L oggetto della mail dovrà essere: Avviso IFTS - anno formativo 2014/2015. Il modulo di domanda dovrà riportare nell apposito riquadro il numero identificativo (seriale) della marca da bollo utilizzata, anche quella virtuale, e il richiedente dovrà provvedere ad annullare la stessa conservandone l originale per eventuali controlli dell amministrazione. 8 PROCEDURE E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE CANDIDATURE L istruttoria, ai fini dell ammissione e valutazione delle domande di candidature, sarà effettuata da un apposito nucleo di valutazione regionale che stabilirà l ammissibilità del progetto e definirà la graduatoria sulla base dei seguenti criteri di valutazione: COMPOSIZIONE E QUA- LITA DEL PARTENARIATO (MAX. PUNTI 31) INDIVIDUAZIONE FAB- BISOGNI FORMATIVI E PROSPETTIVE OCCUPA- ZIONALI (MAX 16 PUNTI) QUALITA DEI PROGETTI (MAX. PUNTI 43) ADEGUATEZZA E SOSTE- NIBILITA ECONOMICO- FINANZIARIA (MAX. PUNTI 10) Criteri Qualitativi di Valutazione Rappresentatività del partenariato rispetto al settore oggetto dell intervento Numero e dimensioni occupati e ruolo delle Imprese partecipanti al Partenariato Esperienza formativa pregressa dell ATS proponente (composta da almeno 3 soggetti uguali all ATS precedente) o della Fondazione, nel settore produttivo oggetto di intervento con riferimento alla formazione ITS e IFTS, anche in termini di numero di allievi formati e avviati al lavoro nell area professionale di riferimento negli ultimi 10 anni Esperienza formativa pregressa dei singoli soggetti in percorsi ITS e IFTS e nella formazione superiore per il settore produttivo oggetto di intervento Coerenza dei percorsi di IeFP di quarto anno, realizzati nelle 2 ultime annualità formative (2012/2013 e 2013/2014), da parte della scuola o dell ente accreditato dell ATS con il settore oggetto dell intervento IFTS Numero dei soggetti dell ATS partecipanti ad un Polo tecnico Professionale coerente con il settore oggetto dell intervento IFTS Fabbisogni formativi del settore/territorio oggetto di intervento e capacità di risposta in relazione alla scelta della specializzazione IFTS Disponibilità all assunzione da parte delle imprese dichiarata con lettera di impegno Ideazione e progettazione percorso formativo, definizione competenze in esito, moduli, raccordo competenze/moduli Punteggio max Azioni di accompagnamento e sostegno all utenza Qualità delle dotazioni laboratoriali, anche con riferimento alle strumentazioni rese disponibili per l attività didattica da parte delle aziende Lettere di allievi che hanno manifestato l interesse a partecipare al percorso IFTS (la lettera deve riportare i riferimenti della figura prescelta ed essere intestata al raggruppamento) 3.5 Presenza di CFU forniti dalle Università Qualità delle risorse umane dedicate al progetto e concretamente attivabili desumibili dai profili professionali sintetici con riguardo particolare alla presenza requisito di un numero adeguato di docenti provenienti dal mondo del lavoro Innovazione del percorso didattico con riferimento alla declinazione del profilo formativo Ulteriori risorse messe a disposizione dal partenariato oltre al 20% o 30% minimo obbligatorio TOTALE 100 Ai fini dell ammissibilità sarà necessario raggiungere la soglia minima di 60 punti. 8.1 Esiti della valutazione Completata l istruttoria e l attività di valutazione da parte del Nucleo di Valutazione istituito presso la Regione Lombardia sarà appro-

13 Bollettino Ufficiale 13 vata con apposito provvedimento del dirigente della Struttura competente la graduatoria dei progetti, con indicazione dei percorsi IFTS ammessi e finanziati, ammessi e non finanziati e non ammessi. La graduatoria considererà primariamente i progetti prioritari ammissibili e solo in caso di finanziamenti residui i secondi progetti eventualmente presentati dalle ATS/Fondazioni. I percorsi ammessi e non finanziati (prioritari o secondari) potranno essere avviati a seguito di richiesta di avvio a totale finanziamento privato. 9 AVVIO E TERMINE DEI PERCORSI FORMATIVI I percorsi dovranno essere avviati entro il 31 ottobre 2014 e conclusi entro il 31 luglio All avvio la ATS/Fondazione è tenuta a trasmettere attraverso il sistema informativo Finanziamenti on line : la Comunicazione di Avvio, di cui al Decreto del 12 settembre 2008, n Approvazione delle procedure relative allo svolgimento delle attività formative dei soggetti accreditati al sistema di istruzione e formazione professionale della Regione Lombardia ; il Calendario del percorso e/o delle attività formative corsuali; l elenco degli allievi, che dovrà prevedere almeno 20 partecipanti; l Atto di Adesione secondo il modello allegato Regione Lombardia verificherà la presenza e la regolarità della documentazione di avvio. Nel caso in cui rilevi l incompletezza della documentazione, Regione Lombardia richiederà la presentazione dei documenti mancanti, cui seguirà una successiva verifica. Qualora la documentazione integrativa trasmessa non sia comunque completa o conforme, il beneficiario decade dal finanziamento. 10 GESTIONE Le regole di gestione e rendicontazione del progetto sono definite in base al Manuale di rendicontazione a costi reali di cui al Decreto n del 10 ottobre 2012 e si applicano su tutte le fonti di finanziamento. Comunicazioni Regione Lombardia è l interlocutore delle ATS/Fondazioni per la gestione dell iniziativa. Pertanto, le comunicazioni dovranno avvenire direttamente con la DG Istruzione, Formazione e Lavoro e in copia conoscenza all Ufficio Scolastico Regionale. La gestione delle iniziative e le comunicazioni con Regione Lombardia devono avvenire mediante il sistema informatico che garantisce altresì le fasi di monitoraggio, rendicontazione e richiesta di erogazione dei contributi. Il beneficiario è tenuto a comunicare la realizzazione dell attività progettuale con una relazione finale ed è tenuto a rispondere ad eventuali richieste di monitoraggio di Regione Lombardia. Registrazione attività Il beneficiario è tenuto a registrare tutte le attività realizzate utilizzando: per le attività formative d aula, il registro formativo e delle presenze; per lo stage, la scheda stage vidimata con propria firma da un soggetto con potere di firma dell azienda ospitante. per le altre attività, il timesheet per la rilevazione delle attività e delle ore erogate, con gli elementi minimi riportati nel Manuale di rendicontazione a costi reali. 11 CONCLUSIONE DEL PERCORSO FORMATIVO Il percorso formativo si conclude con verifiche finali delle competenze acquisite secondo le modalità definite dal Decreto 5041 del 7/6/2012. La conclusione delle attività progettuali dovrà avvenire entro il 31 luglio SPESE AMMISSIBILI Sono ammissibili al finanziamento le spese sostenute per la realizzazione dell iniziativa e rendicontate secondo le condizioni di ammissibilità e le modalità previste dal Manuale di rendicontazione a costi reali di cui al Decreto n del 10 ottobre Sono ammissibili esclusivamente le spese attinenti ad attività che rientrano in voci di spesa indicate nel Piano dei conti di cui all Allegato 2. Inoltre si fa riferimento al vigente Manuale di rendicontazione a costi reali per: eventuali variazioni al preventivo di progetto, ammesse nei limiti e con le modalità previste dal Manuale; l affidamento di attività a soggetti terzi, che si può configurare come delega di attività o come acquisizione di servizi accessori e strumentali ed è utilizzabile nei limiti e con le modalità previste dal Manuale; le modalità di pagamento; in proposito si ricorda che sono vietati i pagamenti con assegno e che inoltre per questo avviso sono esclusi i pagamenti in contanti; Il contributo sarà soggetto a riparametrazione in base alle regole stabilite dal vigente Manuale di rendicontazione a costi reali. Il progetto assume il numero atteso di allievi frequentanti pari a 20 e il numero minimo di allievi frequentanti pari a 12 ai fini della riparametrazione. 13 RENDICONTAZIONE ED EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO I soggetti beneficiari sono tenuti a rendicontare le attività, attraverso il sistema informativo Finanziamenti on line, nei termini fissati da Regione Lombardia e comunque entro il 30 settembre Per i costi indiretti è ammessa la dichiarazione su base forfettaria per un importo pari al 15% dei costi diretti. Ai fini della rendicontazione il beneficiario è tenuto a presentare: il Piano dei conti complessivo, sottoscritto dal legale rappresentante;

14 14 Bollettino Ufficiale la relazione finale delle attività. la Dichiarazione delle spese; l Elenco riepilogativo dei giustificativi di spesa e di pagamento; i giustificativi di spesa e di pagamento associati. E previsto un acconto pari al 50% del progetto, che sarà erogato a seguito della comunicazione di avvio del progetto. Il beneficiario dovrà presentare, oltre alla documentazione prevista per l avvio del progetto, la garanzia fidejussoria con le modalità previste dal par del Manuale di rendicontazione a costi reali di cui al d.d.u.o n del 10 ottobre. Il saldo sarà erogato entro 90 gg dalla conclusione dell attività a seguito della presentazione della relazione finale e della rendicontazione. 14 CONTROLLI L erogazione del contributo è subordinata alle verifiche condotte da Regione Lombardia. È altresì facoltà degli Organi di controllo comunitari, nazionali e regionali effettuare verifiche e visite, anche senza preavviso, in ogni fase dell attività, al fine di attivare a vario titolo la vigilanza sulle azioni finanziate. Nello specifico, Regione Lombardia si riserva la facoltà di richiedere a ciascun soggetto beneficiario i chiarimenti e le integrazioni che si rendessero necessari; i soggetti beneficiari sono tenuti a rispondere nei termini e nei modi di volta in volta indicati dagli uffici regionali competenti. Qualora gli Organi preposti rilevassero gravi irregolarità nella realizzazione del progetto, Regione Lombardia si riserva di decidere in merito alla revoca del finanziamento anche nel caso in cui l irregolarità rilevata non comporti la decadenza automatica del beneficiario dal contributo assegnato. Il beneficiario pertanto deve conservare tutta la documentazione attestante la spesa sostenuta. La conservazione documentale dovrà avvenire secondo quanto definito nel Manuale di rendicontazione a costi reali, al fine di metterli a disposizione dei controlli in loco da parte di Regione Lombardia. 15 PUBBLICIZZAZIONE DEL CONTRIBUTO I beneficiari devono attenersi alle vigenti disposizioni comunitarie in tema di informazione e pubblicità contenute nel Reg. CE n.1828/2006 e precisate dal Manuale per la pubblicità e la comunicazione delle attività promosse nell ambito del sistema regionale dell offerta dei servizi di formazione e per il lavoro (edizione ottobre 2011) di Regione Lombardia reperibile sul sito della DG Istruzione Formazione e Lavoro nella sezione dedicata al Fondo Sociale Europeo 2007/ INFORMATIVA AI SENSI DELL ART.13 DEL D.LGS. 30 GIUGNO 2003 N.196 Ai sensi del D.Lgs. n.196/03 Codice in materia di protezione dei dati personali e s.m.i., i dati acquisiti in esecuzione del presente atto vengono utilizzati esclusivamente per le finalità relative al procedimento amministrativo per il quale essi vengono comunicati, secondo le modalità previste dalle leggi e dai regolamenti vigenti. Titolare del trattamento è la Giunta Regionale nella persona del legale rappresentante. Responsabile del trattamento è il Direttore Generale della Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro. Al fine di esplicitare l obbligo comunitario di pubblicare le informazioni relative ai beneficiari dei Fondi provenienti dal bilancio comunitario, il dirigente responsabile pubblica l elenco dei beneficiari, con relativo titolo delle operazioni e gli importi della partecipazione pubblica assegnati a tale operazioni a valere sulle risorse del POR. 17 DISPOSIZIONI FINALI Per quanto non previsto nel presente documento, si fa riferimento alle norme comunitarie, nazionali e regionali vigenti. Regione di concerto con l Ufficio Scolastico Regionale si riserva, ove necessario, di impartire ulteriori disposizioni e istruzioni che si rendessero necessarie a seguito dell emanazione di normative comunitarie e/o statali e/o regionali. 18 RIEPILOGO TEMPI E SCADENZE Presentazione progetti: entro e non oltre le ore del 12/05/2014; Avvio delle attività progettuali: entro il 31 ottobre 2014 Conclusione delle attività progettuali: entro il 31 luglio 2015 Rendicontazione delle attività progettuali: entro e non oltre il 30 settembre ALLEGATI AL PRESENTE AVVISO: Allegato A1 - Profili professionali IFTS Allegato A2 - Format Domanda di Contributo, Allegato A3 - Format Scheda Progetto comprensiva del Piano dei conti Allegato A4 - Format Dichiarazione di intenti per la costituzione dell ATS Allegato A5 - Format Dichiarazione di intenti dell Università (solo per le ATS) Allegato A6 - Format della Dichiarazione di intenti dell Impresa/Associazione di Imprese per la partecipazione alle attività progettuali (solo per le ATS) Allegato A7 - Format Atto di Adesione

15 Bollettino Ufficiale 15 D.d.s. 10 aprile n Approvazione dell «Avviso pubblico per l assegnazione della premialità ai migliori poli tecnico professionale (PTP) approvati con decreto n /2013» IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE,TECNICA SUPERIORE E DIRITTO ALLO STUDIO Visto il d.lgs. 17 ottobre 2005, n. 226, recante «Norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educative di istruzione e formazione, a norma dell articolo 2 della L. 28 marzo 2003, n. 53»; Richiamate: la l.r. 6 agosto 2007, n. 19 «Norme sul sistema educativo di istruzione e formazione della Regione Lombardia» che nell art. 2 prevede la promozione dell integrazione del sistema di istruzione e formazione professionale con l istruzione, l università e con l ambito territoriale e produttivo di riferimento; l.r. 28 settembre 2006, n. 22 Il Mercato del Lavoro in Lombardia» che promuove la realizzazione di una rete di soggetti, azioni e strumenti volti al perseguimento di un occupazione di qualità, anche attraverso un efficace sostegno alla transizione nel mercato del lavoro e all investimento nel capitale umano; Visto il decreto interministeriale del 7 febbraio 2013 che ha recepito l Accordo sancito in sede di Conferenza Stato-Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano in data 26 settembre 2012, approvando le linee guida volte alla semplificazione e promozione dell istruzione tecnico-professionale anche mediante costituzione dei poli tecnico-professionali; Richiamata la d.g.r. n. 124 del 14 maggio 2013 avente ad oggetto «Approvazione dei criteri per l attivazione nel territorio lombardo dei poli tecnico-professionali a sostegno dello sviluppo delle politiche integrate di istruzione, formazione e lavoro nel triennio 2013/2015» in cui si prevede che al fine di garantire la nascita di tali PTP, Regione Lombardia prevede di favorire nei prossimi bandi i soggetti che avranno aderito ad una rete e che inoltre potranno essere previsti dei finanziamenti pubblici direttamente rivolti ai Poli in specifici provvedimenti nazionali e/o regionali; Atteso che con il decreto del 15 novembre 2013 sono state approvate 56 manifestazioni di interesse finalizzate alla costituzione dei Poli tecnico- professionali presentate a valere sull Avviso di cui al decreto n del 21 giugno 2013; Considerato che Regione Lombardia, in accordo con l Ufficio Scolastico per la Lombardia, in attuazione dell art 52 della Legge 4 aprile 2012, n. 35 e del Decreto interministeriale del 7 febbraio 2013, intendono favorire l avvio dei 56 poli tecnico-professionali al fine di attivare e realizzare un offerta formativa territoriale che risulti a sostegno dello sviluppo delle filiere produttive del territorio e dell occupazione dei giovani; Considerato, in particolare, che Regione Lombardia e l Ufficio Scolastico per la Lombardia intendono promuovere e incentivare l attività dei 56 PTP, con particolare attenzione rispetto ai seguenti obiettivi della programmazione regionale 2013/2015: valorizzare il contributo delle imprese nella definizione dei fabbisogni formativi, anche al fine di favorire la coerenza dei percorsi di istruzione e di IeFP con le esigenze del tessuto produttivo; rafforzare l acquisizione delle competenze negli ambienti della produzione (alternanza, tirocinio extracurriculare, apprendistato, etc); dare concreta attuazione agli spazi di flessibilità curricolare dei percorsi di istruzione tecnica, professionale e di IeFP; promuovere contesti di apprendimento dinamici, valorizzando la flessibilità organizzativa delle istituzioni scolastiche e formative; rafforzare il rapporto tra sistema dell istruzione e formazione, e i sistemi della ricerca tecnologica per favorire il trasferimento della ricerca industriale alle imprese; prevedere un forte raccordo nella diversificazione dell offerta formativa in relazione ai diversi ambiti specializzare e rafforzare il rapporto di complementarietà dei soggetti in rete tra loro nel territorio anche su base interprovinciale o multiregionale. Ritenuto, pertanto, necessario approvare uno specifico «Avviso pubblico per l assegnazione della premialita ai migliori poli tecnico professionale (PTP) approvati con decreto n /2013» (Allegato A che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto) condiviso con l Ufficio Scolastico per la Lombardia, con l obiettivo di premiare le attività volte a realizzare risultati qualificanti per i Poli Tecnico Professionali (PTP), che abbiano formalizzato l accordo di rete a seguito dell approvazione della manifestazione di interesse approvata con decreto n del 15 novembre 2013; Ritenuto, inoltre, di approvare la modulistica per la partecipazione all Avviso che comprende: Format Domanda di candidatura (Allegato B); Format Rapporto intermedio (Allegato C); Format Rapporto finale (Allegato D) che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; Atteso che il presente avviso risulta coerente con il Piano d Azione regionale 2012/2015 per la programmazione delle politiche integrate di istruzione, formazione e lavoro - approvato con d.c.r. n. IX/365 del 7 Febbraio che evidenzia, tra i criteri guida dell azione di Governo regionale, l investimento sull educazione dei giovani e la creazione di sinergie e complementarietà tra il sistema educativo e le politiche del lavoro anche promuovendo nuovi modelli caratterizzati da una più stretta relazione tra istituzioni scolastiche e formative e mondo del lavoro; Richiamato, inoltre, il Programma Regionale di Sviluppo (PRS) della X legislatura, approvato con d.c.r. n. X/78 del 9 luglio 2013, tra i cui obiettivi rientra quello di «assicurare un adeguata formazione a lavoratori e imprese, da un lato, e promuovere un organica transizione dei giovani al mercato del lavoro» attraverso una collaborazione strutturata e sinergica tra i sistemi formativo e delle imprese; Considerato che tale Avviso ha come obiettivo quello di premiare le attività dei Poli Tecnico Professionali (PTP) in grado di garantire una interconnessione funzionale tra i soggetti della filiera formativa e le imprese della filiera produttiva; Atteso che l istruttoria, ai fini dell ammissione al finanziamento delle domande di candidature, verrà effettuata da un apposito Nucleo di Valutazione, paritetico, composto da rappresentanti dell Assessorato Regionale competente e dell Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia; Atteso le risorse disponibili ammontano a ,00 che risultano totalmente a carico dell Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia (come da nota 4 aprile 2014 prot. reg. E , acquisita agli atti d ufficio) il quale provvederà direttamente all erogazione delle risorse a favore del soggetto del soggetto capofila del PTP; Atteso che il presente atto non comporta oneri finanziari a carico del Bilancio regionale; Richiamata la d.c.r. n. X/78 del 09 luglio 2013 «Programma Regionale di Sviluppo della X Legislatura»; Richiamati inoltre: l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale; la d.g.r. del 20 marzo 2013, n. 3, «Costituzione delle Direzioni Generali, incarichi ed altre disposizioni organizzative I Provvedimento organizzativo X Legislatura; la d.g.r. del 29 aprile 2013, n. 87 «II Provvedimento organizzativo 2013» con cui sono stati definiti gli assetti organizzativi della Giunta regionale con i relativi incarichi dirigenziali; il decreto del Segretario Generale del 25 luglio 2013, n «Individuazione delle Strutture Organizzative e delle relative competenze ed aree delle attività delle Direzioni della Giunta Regionale X Legislatura»; DECRETA 1. di approvare, per le motivazioni esposte in premessa, l «Avviso pubblico per l assegnazione della premialita ai migliori Poli Tecnico Professionale (PTP) approvati con Decreto n /2013» (Allegato A) e la relativa modulistica (Allegato B Format Domanda di candidatura; Allegato C Format Rapporto intermedio; Allegato D Format Rapporto finale) che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; 2. di dare atto che le risorse disponibili ammontano a ,00 che risultano totalmente a carico dell Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia(come da nota 4 aprile 2014 prot. reg. E , acquisita agli atti d ufficio) che provvederà direttamente all erogazione delle risorse a favore del soggetto capofila del PTP; 3. di dare atto che il presente atto non comporta oneri a carico del Bilancio Regionale; 4. di disporre la pubblicazione del presente atto sul BURL e sul sito web della D.G. istruzione, Formazione e Lavoro; 5. di attestare che contestualmente alla data di adozione del presente provvedimento, si provvede alla pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs. 33/2013. Il dirigente Paolo Formigoni

16 16 Bollettino Ufficiale ALLEGATO A AVVISO PUBBLICO PER L ASSEGNAZIONE DELLA PREMIALITA AI MIGLIORI POLI TECNICO PROFESSIONALE (PTP) COSTITUITI CON DECRETO REGIONALE N DEL 15 NOVEMBRE 2013 Riferimenti normativi - il D.Lgs. 17 ottobre 2005, n. 226, recante Norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educative di istruzione e formazione, a norma dell articolo 2 della L. 28 marzo 2003, n. 53 ; - la l.r. 6 agosto 2007, n. 19 Norme sul sistema educativo di istruzione e formazione della Regione Lombardia che nell art. 2 prevede la promozione dell integrazione del sistema di istruzione e formazione professionale con l istruzione, l università e con l ambito territoriale e produttivo di riferimento; - l.r. 28 settembre 2006, n. 22 Il Mercato del Lavoro in Lombardia che promuove la realizzazione di una rete di soggetti, azioni e strumenti volti al perseguimento di un occupazione di qualità, anche attraverso un efficace sostegno alla transizione nel mercato del lavoro e all investimento nel capitale umano; - il Decreto interministeriale del 7 febbraio 2013 che ha recepito l Accordo sancito in sede di Conferenza Stato-Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano in data 26 settembre 2012, approvando le linee guida volte alla semplificazione e promozione dell istruzione tecnico-professionale anche mediante la costituzione dei poli tecnico-professionali; - la DGR n. 124 del 14/05/2013 avente ad oggetto Approvazione dei criteri per l attivazione nel territorio lombardo dei poli tecnicoprofessionali a sostegno dello sviluppo delle politiche integrate di istruzione, formazione e lavoro nel triennio 2013/2015 ; - il D.D.S del 21/06/2013 avente ad oggetto Approvazione dell avviso per la presentazione delle manifestazioni di interesse alla costituzione dei poli tecnico-professionali per il triennio 2013/2015, che stabiliva il 05/09/2013 quale termine finale per la presentazione delle proposte; - D.C.R. n. X/78 del 09/07/2013 Programma Regionale di Sviluppo (PRS) della X legislatura; - il D.D.S del 11/11/2013 approvazione dell elenco delle manifestazioni di interesse alla costituzione dei poli tecnico- professionali presentate a valere sull avviso di cui al decreto n del 21/06/ PREMESSA Regione Lombardia e Ufficio Scolastico per la Lombardia, in attuazione dell art 52 della Legge 4 aprile 2012, n. 35 e con il Decreto interministeriale del 7 febbraio 2013, intendono attivare e realizzare l offerta territoriale coordinata per favorire l avvio dei 56 poli tecnicoprofessionali, costituiti per il triennio 2013/2015 con decreto regionale n del 15 novembre 2013 e, che abbiano formalizzato l accordo di rete a sostegno dello sviluppo delle filiere produttive del territorio e dell occupazione dei giovani. Il presente avviso è coerente con gli atti di programmazione strategica regionale, ed in particolare il Piano d Azione regionale 2012/2015 per la programmazione delle politiche integrate di istruzione, formazione e lavoro - approvato con DCR N. IX/365 del 7 Febbraio che evidenziano, tra i criteri guida dell azione di Governo regionale, l investimento sull educazione dei giovani e la creazione di sinergie e complementarietà tra il sistema educativo e le politiche del lavoro, come fattori strategici di crescita e sviluppo del capitale umano, nonché di competitività ed inclusività del sistema socio-economico lombardo, anche promuovendo nuovi modelli caratterizzati da una più stretta relazione tra istituzioni scolastiche e formative e mondo del lavoro. Regione Lombardia e Ufficio Scolastico per la Lombardia intendono quindi promuovere e incentivare l attività dei 56 PTP, con i seguenti obiettivi previsti dalla programmazione regionale 2013/2015: valorizzare il contributo delle imprese nella definizione dei fabbisogni formativi, anche al fine di favorire la coerenza dei percorsi di istruzione e di IeFP con le esigenze del tessuto produttivo; rafforzare l acquisizione delle competenze negli ambienti della produzione (alternanza, tirocinio extracurriculare, apprendistato, etc); dare concreta attuazione agli spazi di flessibilità curricolare dei percorsi di istruzione tecnica, professionale e di IeFP; promuovere contesti di apprendimento dinamici, valorizzando la flessibilità organizzativa delle istituzioni scolastiche e formative; rafforzare il rapporto tra sistema dell istruzione e formazione, e i sistemi della ricerca tecnologica per favorire il trasferimento della ricerca industriale alle imprese; prevedere un forte raccordo nella programmazione dell offerta formativa; specializzare e rafforzare il rapporto di complementarietà dei soggetti in rete tra loro nel territorio anche su base interprovinciale o multiregionale.

17 Bollettino Ufficiale 17 Tali obiettivi sono inoltre coerenti con le politiche di sviluppo della Regione Lombardia ed, in particolare, con gli obiettivi del Programma Regionale di Sviluppo (PRS) della X legislatura, approvato con D.C.R. n. X/78 del 09/07/2013, tra cui «assicurare un adeguata formazione a lavoratori e imprese, da un lato, e promuovere un organica transizione dei giovani al mercato del lavoro» attraverso una collaborazione strutturata e sinergica tra i sistemi formativo e delle imprese, al fine di renderla più adeguata ai fabbisogni del tessuto economico ed alle possibilità di inserimento lavorativo. 2. FINALITÀ ED OGGETTO DELL AVVISO L avviso di Regione Lombardia e Ufficio Scolastico per la Lombardia, ha come obiettivo premiare le attività volte a realizzare traguardi e risultati che qualificano in maniera peculiare l identità e la funzione dei Poli Tecnico Professionali (PTP), costituiti con decreto regionale n del 15 novembre 2013, e che abbiano formalizzato l accordo di rete. Il presente avviso intende premiare i PTP in grado di garantire una interconnessione funzionale tra i soggetti della filiera formativa e le imprese della filiera produttiva. Di conseguenza la valutazione dei traguardi raggiunti dai 56 Poli sarà effettuata attraverso criteri quantitativi da cui emerga l incremento, rispetto all anno scolastico 2012/13, dei destinatari coinvolti e/o del numero di ore di attività realizzate dal PTP, attraverso la ricognizione di: Azioni per il miglioramento della funzionalità dei percorsi di istruzione e istruzione e formazione professionale con destinatari docenti e studenti; Azioni destinate alla promozione dell inserimento lavorativo che vedano coinvolti gli enti partner del PTP. Il contributo per ogni singolo PTP è pari a ,00 e sarà assegnato ai primi 12 Poli che abbiano realizzato la migliore performance, valutata sulla base del confronto delle due annualità di riferimento (2012/2013 e 2013/2014), secondo quanto descritto nei successivi paragrafi. Il contributo è destinato all acquisizione di beni e servizi utili al miglioramento e consolidamento degli interventi qualificanti le finalità dei PTP. 3. DOTAZIONE FINANZIARIA Le risorse finanziarie disponibili ammontano a ,00 interamente a carico dell Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia. 4. SOGGETTI CANDIDABILI ALLA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI Possono presentare la propria candidatura i Poli Tecnico Professionali approvati con decreto regionale n del 15 novembre 2013 che abbiano formalizzato l accordo di rete entro la data di pubblicazione dell avviso. 5. MODALITÀ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE Le domande di candidatura devono essere presentate utilizzando esclusivamente l apposita modulistica allegata al presente avviso. Attraverso la compilazione della citata modulistica verranno raccolti i dati per misurare le attività svolte dai soggetti appartenenti al PTP nelle due annualità considerate. Al fine di determinare l incremento tra le due annualità sono effettuate le seguenti operazioni: una prima rilevazione con riferimento alle attività realizzate nell anno scolastico 2012/2013. Per attività realizzate si intendono anche quelle avviate entro il 31 agosto una seconda rilevazione con riferimento alle attività realizzate nell anno scolastico 2013/2014. Per attività realizzate si intendono anche quelle avviate entro il 31 ottobre La candidatura si compone delle seguenti due fasi: FASE 1 La domanda di candidatura (allegato B) e la relativa modulistica riportante le azioni effettuate nell a.s. 2012/2013 (rapporto intermedio - allegato C), dovranno essere firmate digitalmente dal legale rappresentante del soggetto referente e inviate da apposita casella di Posta Elettronica Certificata (PEC), entro e non oltre le ore del giorno 31 maggio 2014, al seguente indirizzo PEC: lavoro@pec. regione.lombardia.it;

18 18 Bollettino Ufficiale FASE 2 Il rapporto finale (allegato D) contenente le azioni effettuate nell anno scolastico 2013/2014 dovrà essere firmato digitalmente dal legale rappresentante del soggetto referente e inviato da apposita casella di Posta Elettronica Certificata (PEC), entro e non oltre le ore del giorno 7 novembre 2014, al seguente indirizzo PEC lavoro@pec.regione.lombardia.it. In entrambi i casi non saranno prese in considerazione le domande pervenute oltre il termine perentorio sopra indicato, ovvero presentate con modalità difformi da quelle sotto indicate. Resta inteso che alla fase 2 possono partecipare esclusivamente i PTP che hanno presentato regolare domanda di candidatura nella fase 1. Si fa presente che i dati riportati nella modulistica appositamente predisposta devono essere comprovati da apposita documentazione attestante la totalità dei documenti elencati nella colonna Documenti a supporto presente nella tabella di cui al paragrafo 6. Tali documenti devono essere conservare agli atti dal soggetto referente. 6. ISTRUTTORIA, VALUTAZIONE E PROCEDURE DI SELEZIONE DELLE CANDIDATURE L istruttoria, ai fini dell ammissione al finanziamento delle domande di candidature, sarà effettuata da un apposito Nucleo di Valutazione, paritetico, composto da rappresentanti dell Assessorato Regionale competente e dell Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia sulla base della tabella di valutazione sotto riportata. In particolare ogni PTP sarà collocato, per ogni indicatore, nelle fasce di riferimento indicate nelle tabella sotto riportata, sulla base dei valori rilevati e trasmessi tramite l apposita modulistica di cui al precedente punto 5. L esito della rilevazione effettuata sull anno scolastico 2012/2013 determina il posizionamento del Polo, in termini di fascia per ogni indicatore; la rilevazione effettuata sull anno scolastico 2013/2014 determina invece il punteggio da assegnare per ogni indicatore, qualora la fascia di riferimento risulti uguale o superiore a quella dell anno precedente. A) COSTITUZIONE DI COMITATI TECNICO SCIENTIFICI A LIVELLO DI SINGOLA ISTITUZIO- NE SCOLASTICA (Max 20 punti) Costituzione e attivazione dei CTS per ognuna delle singole Istituzioni scolastiche 2012/2013 %(istituzioni scolastiche con CTS attivo/istituzioni scolastiche del PTP) 2013/2014 %(istituzioni scolastiche con CTS attivo/ istituzioni scolastiche del PTP) Fascia 1 da 0 a 25% Fascia 2 superiore a 25% fino 50% Fascia 3 superiore a 50% fino 75% Fascia 4 maggiore al 75% Documenti a supporto a) Copia Delibera del CdI Fascia 1 da 0 a 25% Fascia b) Copia regolamento CTS superiore a 25% fino a 50% Fascia c) verbale delle sedute realizzate superiore a 50% fino a 75% Fascia 4 maggiore al 75%

19 Bollettino Ufficiale 19 B) AZIONI PER IL MIGLIO- RAMENTO DELLA FUNZIONALITA DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE E FOR- MATIVE (Max 40 punti) 1-Formazione di gruppi di docenti dell area tecnica con esperienze di affiancamento da parte di esperti aziendali. Sono da considerare progetti di formazione con una durata almeno di 10 ore. DESTINATARI Docenti di area tecnica e tecnico- professionale in servizio presso le istituzioni scolastiche e formative del PTP (Punteggio Max 5 punti) Anno 2012/2013 % (docenti coinvolti/ docenti in servizio di area tecnica e tecnica professionale ) Fascia 1 da 0 a 10% Fascia 2 superiore a 10% fino a 20% Fascia 3 superiore a 20% fino a 30% Anno 2013/2014 % (docenti coinvolti/docenti in servizio di area tecnica e tecnica professionale ) Fascia 1 da 0 a 10% Fascia 2 superiore a 10% fino a 20% Fascia 3 superiore a 20% fino a 30% Fascia 4 maggiore al 30% Documenti a supporto a) Progetto di formazione b) Copia registri di presenza o foglio firme delle attività di formazione con indicazione dei docenti coinvolti in cui risultino evidenti i docenti di area tecnica c) CV degli esperti aziendali Fascia 4 maggiore al 30% Attività didattiche laboratoriali esterne (curriculari o extracurriculari ) di min. 20 ore presso i partner del PTP, nelle imprese del PTP o presso centri di ricerca/università DESTINATARI Studenti con età superiore a 15 anni sia del sistema di istruzione che di IeFP (Istruzioni e Formazione Professionale) (Punteggio Max 10 punti) (NB. Non sono da considerare le eventuali attività didattiche di tipo laboratoriale svolte nell ambito delle Learning Week) Anno 2012/13 %( studenti coinvolti/studenti frequentanti) Fascia 1 da 0 a 25% Fascia 2 maggiore 25% fino 50% Fascia 3 maggiore 50% fino 75% Fascia 4 Anno 2013/14 Fascia 1 da 0 a 25% Fascia 2 %( studenti coinvolti/studenti frequentanti) maggiore 25% fino 50% Fascia 3 maggiore 50% fino 75% Fascia 4 Oltre 75% oltre 75% Documenti a supporto a) Progetto o altra documentazione in cui risulti evidente l indicazione delle imprese/università/centri di ricerca coinvolti b) Copia registri delle attività didattiche laboratoriali

20 20 Bollettino Ufficiale 3-Tirocini curricolari o Esperienze di apprendimenti sistematici inquadrabili nella scuola-bottega o in attività tecnico professionali condotte nelle aziende interne agli istituti scolastici o formativi DESTINATARI Studenti con età superiori a 15 anni sia del sistema di istruzione che di IeFP (Istruzioni e Formazione Professionale) (Punteggio Max 15 punti) (NB. Non sono da considerare le eventuali attività didattiche di tipo laboratoriale svolte nell ambito delle Learning Week) Anno 2012/13 (n studenti coinvolti X n ore di esperienza in azienda / numero studenti frequentanti le classi di riferimento) Fascia 1 da 0 a 50 ore Fascia 2 maggiore 50 fino a 100 ore Fascia 3 maggiore 100 fino a 350 ore Fascia 4 oltre 350 ore Anno 2013/14 (n studenti coinvolti X n ore di esperienza in azienda / numero studenti frequentanti le classi di riferimento) Fascia 1 da 0 a 50 ore Fascia 2 maggiore 50 fino a 100 ore Fascia 3 maggiore 100 fino a 350 ore Fascia 4 oltre 350 ore Documenti a supporto a) Dichiarazione formalizzata a cura dei dirigenti scolastici e dei legali rappresentanti delle istituzioni formative degli estremi delle convenzioni e dei progetti formativi allegati b) Copia registri di presenza degli studenti nelle imprese dei PTP 4-Attivazione di specifici gruppi di lavoro inter-istituzionale finalizzati all aggiornamento e alla trasformazione migliorativa dei contenuti della didattica nell ambito tecnico e tecnico professionale (Punteggio Max 10 punti) Anno 2012/2013 (n ore complessive dedicate ai lavori di gruppo ) Fascia 1 da 0 a 50 ore Fascia 2 maggiore 50 fino a 100 ore Fascia 3 maggiore 100 fino a 350 ore Fascia 4 Anno 2013/2014 (n ore complessive dedicate ai lavori di gruppo ) Fascia 1 da 0 a 50 ore Fascia 2 m a g - giore 50 fino a 100 ore Fascia 3 maggiore 100 fino a 350 ore Fascia 4 oltre 350 ore oltre 350 ore Documenti a supporto a) Copia del documento di istituzione del gruppo di lavoro b)copia dei verbali degli incontri dei gruppi di lavoro

21 Bollettino Ufficiale 21 C) AZIONI FINALIZZATE ALLA PROMOZIONE DELL INSERIMETO LA- VORATIVO (Max 40 Punti) 1-Costituzione e attivazione dell ufficio placement per istituzione scolastica e formativa (Punteggio Max 5 punti) Anno 2012/2013 % (istituzioni scolastiche e formative con ufficio placement/istituzione scolastiche e formative partner del PTP) Anno 2013/2014 % (istituzioni scolastiche e formative con ufficio placement/istituzione scolastiche e formative partner del PTP) Fascia 1 da 0 a 25% Fascia 2 superiore 25% fino a 50% Fascia 3 superiore 50% fino a 75% Fascia 4 maggiore al 75% Documenti a supporto a) Copia Delibera del Collegio Docenti o d istituto o atto equivalente di costituzione dell Ufficio Placement Fascia 1 da 0 a 25% Fascia 2 superiore a 25% fino a 50% Fascia 3 superiore a 50% fino a 75% Fascia 4 maggiore al 75% b) Copia regolamento dell Ufficio Placement 2-Attivazione di interventi di intermediazione ai sensi del art. 6 comma 1 D.lgs 276/03 come novellato dall art. 29 della Legge n. 111/2011 DESTINATARI studenti coinvolti nei servizi di intermediazione (compresi studenti dei percorsi ITS e IFTS) (Punteggio Max 10 punti) Anno 2012/2013 (n studenti) Fascia 1 0 Fascia 2 da 1 a 5 Fascia 3 Superiore a 5 fino 10 Fascia 1 0 Anno 2013/2014 (n studenti) Fascia 2 da 1 a 5 Fascia 3 Superiore a 5 fino 10 Fascia 4 superiore a Documenti a supporto a) pubblicazione su sito delle i.s. del POLO dei curricula dei propri studenti all ultimo anno di corso e fino ad almeno dodici mesi successivi alla data del conseguimento del titolo di studio Fascia 4 superiore a b) Iscrizione al portale Cliclavoro e l interconnessione alla Borsa continua nazionale del lavoro c) Relazione di monitoraggio con il numero dei soggetti coinvolti nei servizi di intermediazione

22 22 Bollettino Ufficiale 3-Esperienze di tirocinio extracurriculare (anche estivi) realizzate dalle istituzioni scolastiche e formative partner del PTP nelle imprese del settore di riferimento del PTP DESTINATARI studenti > di 16 anni sia del sistema di istruzione che di IeFP (compresi studenti dei percorsi IFTS e ITS) (Punteggio Max 15 punti) Anno 2012/13 % (studenti frequentanti, qualificati, diplomati coinvolti/studenti frequentanti e-o diplomatiqualificati) Fascia 1 da 0 al 5% Fascia 2 maggiore di 5% e fino 15% Anno 2013/14 % (studenti coinvolti/studenti frequentanti e-o diplomati-qualificati) Fascia 1 da 0 al 5% Fascia 2 maggiore di 5% fino 15% Fascia 3 superiore al 15% Documenti a supporto a) Copia convenzioni di tirocinio extracurriculare Piani Formativi (NB. Non saranno valutati i tirocini attivati con il programma FixO/Dote Giovani) Fascia 3 superiore al 15% Attività di apprendistato (art. 3 e art. 5 Dl.gs 167/11) per gli studenti delle istituzioni scolastiche e formative partner del PTP nelle imprese di settore del PTP DESTINATARI (Punteggio Max 10 punti) Anno 2012/2013 (n studenti frequentanti e assunti) Fascia 1 0 Fascia 2 da 1 a 5 Fascia 3 da 5 a 10 Anno 2013/2014 (n studenti frequentanti e assunti) Fascia 1 0 studenti frequentanti nell a.s. di riferimento e assunti in apprendistato Fascia 2 da 1 a 5 Fascia 3 da 5 a 10 Fascia 4 superiore a Documenti a supporto a) Copia contratti di apprendistato Fascia 4 superiore a La graduatoria verrà realizzata tramite una procedura di valutazione applicando i criteri sopra richiamati. Il punteggio massimo complessivo assegnabile ad ogni PTP sulla base dei criteri di valutazione è di 100 punti. Sono ammissibili i progetti che raggiungeranno un punteggio minimo di 60 punti. Il Nucleo di valutazione paritetico ha facoltà di richiedere eventuali chiarimenti o documentazione specifica a supporto del rapporto intermedio (allegato C) e il rapporto finale (allegato D) Nel caso di parità di punteggio saranno considerate le migliori performance di ciascun descrittore delle macro-azioni di cui al presente paragrafo. In caso di ulteriore parità si valuterà il maggiore valore incrementale complessivo dato dalla somme dei valori incrementali di ogni fascia calcolati negli aa.ss 2012/13 e 13/14. Completata l attività di valutazione, sarà approvato, con apposito provvedimento del dirigente della Struttura competente l elenco dei progetti ammessi e finanziati, ammessi e non finanziati e non ammessi e non finanziati. I primi 12 Poli Tecnico professionali con le migliori performance, saranno dichiarati ammessi e finanziati. Ai fini dell erogazione del finanziamento assegnato i PTP dovranno assumere la forma di Associazione Temporanea di Scopo (ATS) all interno della quale dovranno essere definiti i rapporti tra i partner. Il soggetto di riferimento indicato nell Accordo di rete assume il ruolo di soggetto capofila dell ATS e di interlocutore unico nei confronti di Regione Lombardia ed Ufficio scolastico regionale per la Lombardia. 7. PUBBLICAZIONE E INFORMAZIONI Copia integrale del presente Avviso pubblico e dei relativi allegati è pubblicata sui portali web di: Regione Lombardia al seguente indirizzo: Ufficio scolastico Regionale per la Lombardia:

23 Bollettino Ufficiale 23 Informazioni sull Avviso e sulle relative procedure di accesso al contributo possono essere richieste: via mail al seguente indirizzo di posta dedicata: michelino_pisani@regione.lombardia.it telefonicamente ai seguenti numeri: 02/ (Michelino Pisani); 8. INFORMATIVA AI SENSI DELLA LEGGE N. 241/1990 E S.M.I. Il responsabile del procedimento, ai sensi della legge 241/1990 e s.m.i. e della legge regionale n. 1/2012, è il responsabile della Struttura Istruzione e Formazione professionale tecnica superiore e diritto allo studio della Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro. 9. INFORMATIVA AI SENSI DELL ART. 13 DEL D.LGS. 30 GIUGNO 2003 N. 196 Ai sensi del D.Lgs. 30 giugno 2003 n. 196, i dati acquisiti in esecuzione del presente Avviso pubblico sono utilizzati esclusivamente per le finalità relative al procedimento amministrativo per il quale essi vengono comunicati, secondo le modalità previste dalle leggi e dai regolamenti vigenti. Titolare del trattamento dei dati è la Giunta Regionale della Lombardia. Responsabile del trattamento è il Direttore Generale della Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro.

24 24 Bollettino Ufficiale D.G. Infrastrutture e mobilità D.d.s. 8 aprile n Decreto legislativo 30 aprile 1992, n Provincia di Brescia. Classificazione a strada provinciale BSSPEXSS011V2 «Padana Superiore» dal km al km della variante all abitato di Sirmione. Declassificazione a strada comunale della BSSPEXSS011 «Padana Superiore» dal km al km nel comune di Sirmione IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA VIABILITA E RETE CICLABILE Visti: il decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285; il d.p.r. 16 dicembre 1992, n. 495, art. 2, 3 e 4; il d.p.r. 15 gennaio 1972, n. 8, art. 2; il d.p.r. 24 luglio 1977 n. 616, art. 87; la legge regionale n. 1 del 5 gennaio 2000, art. 3, commi ; la legge regionale n. 9 del 4 maggio 2001, art. 3; Vista la nota p.g del 9 luglio 2013, con la quale la Provincia di Brescia ha richiesto la declassificazione a strada comunale della BSSPEXSS011 «Padana Superiore» nella tratta compresa dal km al km e la classificazione della BSSPEXSS011V2 in variante al centro abitato, nel territorio del Comune di Sirmione; Visti altresì l Ordinanza Permanente di apertura al transito veicolare e Regolamentazione della circolazione stradale della nuova Variante alla Ex SS 11 e del collegamento tra la stessa e il tracciato storico, in deviante esterna all abitato di Rovizza, nei comuni di Sirmione e Peschiera d/g (VR), n del 22 novembre 2007 del Settore Gestione e Manutenzione Strade della Provincia di Brescia; la deliberazione n. 128 del 17 marzo 2009 della Giunta Provinciale di Brescia avente per oggetto: Declassificazione a strada comunale della SP BS 11 «Padana Superiore», dal km al km ; la deliberazione n. 125 del 10 agosto 2009 della Giunta Comunale di Sirmione avente ad oggetto: Presa d atto del Verbale di consegna provvisorio da parte della Provincia di Brescia del tratto di SP BS 11 «Padana Superiore» dal km al km ; Accertato che, ai sensi della d.g.r. n. VII/19709 del 3 dicembre 2004, la BSSPEXSS011 è classificata funzionalmente Strada di interesse regionale R1; Considerato che a seguito dell apertura al traffico della BSSPEXSS011V2, variante alla ex SS 11 «Padana Superiore» in deviante al centro abitato di Sirmione, il tratto di BSSPEXSS011 storica compreso tra la prog.km e la prog.km non corrisponde più all uso e alle tipologie di collegamento previste dall art. 2 comma 6 lett. C) del Codice della Strada; Dato atto che, nell attesa del prossimo completamento dei lavori per la realizzazione del proseguimento in territorio veronese della nuova variante BSSPEXSS011V2, la tratta della storica BSSPEXSS011 «Padana Superiore» compresa tra la prog.km (innesto nuova Variante) e la prog.km (confine regionale) riveste ancora caratteristiche di livello provinciale, garantendo la continuità della stessa direttrice R1 con l attuale sistema viabilistico regionale veneto. Solo a seguito dell ultimazione degli stessi lavori in carico a Veneto Strade si potrà procedere alla declassificazione a viabilità comunale anche di tala residua parte di tracciato storico; Dato atto che il presente provvedimento ha richiesto un termine effettivo di giorni superiore a quanto previsto ai sensi di legge (L.241/90) in ragione della particolare complessità dell istruttoria specifica, che ha dovuto considerare, d intesa con la Provincia proponente, confronti con Enti e soggetti terzi rispetto al procedimento stesso - per l approfondimento degli aspetti di competenza della Regione Veneto e il conseguente aggiornamento dello scenario di riferimento e della relativa documentazione - che hanno comportato l inevitabile dilatarsi dei tempi per la conclusione del procedimento; Visti la d.g.r. n. 87 del 29 aprile 2013 «II Provvedimento Organizzativo 2013» e il decreto del Segretario Generale n del 25 luglio 2013 «Individuazione delle strutture organizzative e delle relative competenze ed aree di attività delle direzioni della Giunta Regionale - X legislatura»; DECRETA 1. la classificazione a strada provinciale BSSPEXSS011V2 «Padana Superiore» della nuova strada realizzata in Variante all abitato di Sirmione, in continuità alla preesistente dal km (inizio nuova tratta aperta al traffico) al km (intersezione con BSSPEXSS011 storica), per le parti di tracciato ricadenti in territorio regionale lombardo. 2. la declassificazione a strada comunale della tratta di BSSPEXSS011 «Padana Superiore» dal km (inizio competenza provinciale) al km (innesto nuova variante BSSPEXSS011V2), nel territorio del Comune di Sirmione. 3. il mantenimento a strada provinciale della rotatoria posta al km della BSSPEXSS011 «Padana Superiore», d intersezione tra la nuova variante BSSPEXSS011V2 e la BSSPEXSS011 storica, quale elemento di continuità della viabilità provinciale; 4. di disporre che la Provincia di Brescia, che consegnerà e trasferirà la proprietà del tratto di strada al Comune di Sirmione, elenchi, nello specifico verbale di consegna, le opere strutturali presenti e alleghi allo stesso sia la relativa documentazione tecnica di base, sia la documentazione tecnica integrativa relativa ad eventuali interventi di restauro o ristrutturazione statica. In caso di assenza di documentazione tecnica, la Provincia di Brescia dovrà fare esplicita dichiarazione al riguardo. 5. di disporre che la Provincia di Brescia e il Comune di Sirmione, nel perfezionamento definitivo dell atto di consegna e trasferimento della proprietà del tratto di strada interessato dal presente Decreto, aggiornino i riferimenti chilometrici riportati negli atti già predisposti e presentati a corredo della richiesta di declassificazione della strada, indicandone i nuovi così come sopra esplicitati ai punti 2 6. di trasmettere il presente atto alla Regione Veneto e alla Provincia di Verona, per eventuali adempimenti di competenza riferiti alle parti del medesimo tracciato ricadenti in territorio regionale veneto. 7. di disporre la pubblicazione del presente decreto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. La dirigente Erminia Falcomatà

25 Bollettino Ufficiale 25 D.G. Sicurezza, protezione civile e immigrazione D.d.u.o. 11 aprile n Bando per l assegnazione di cofinanziamenti per la realizzazione di progetti in materia di sicurezza urbana, ai sensi della l.r. 4/ Biennio 2014/ 2015 (d.g.r. n del 28 marzo 2014) IL DIRIGENTE U.O. INTERVENTI INTEGRATI PER LA SICUREZZA,L IMMIGRAZIONE ED IL SISTEMA DI POLIZIA LOCALE Vista la l.r. 14 aprile 2003, n. 4 «Riordino e riforma della disciplina regionale in materia di polizia locale e sicurezza urbana» e, in particolare, l art. 25, comma 2, lett. a), ai sensi del quale la Regione promuove la realizzazione di progetti finalizzati a sviluppare politiche di sicurezza urbana, privilegiando le aree ad alto tasso di criminalità; Visto il programma regionale di sviluppo della X Legislatura e, in particolare, il Programma TER 302 e il Risultato Atteso «Intese con lo Stato e con gli Enti Locali per la realizzazione di interventi di prevenzione e controllo in materia di sicurezza»; Vista la legge 7 agosto 2012 n. 135 «Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, recante disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini», che obbliga i Comuni al di sotto dei abitanti ad associarsi per lo svolgimento di almeno tre funzioni fondamentali; Vista la d.g.r. n del 28 marzo 2014 che, a seguito del parere favorevole espresso dalla competente Commissione consiliare nella seduta del 19 marzo 2014, in attuazione della l.r. 4/2003, ha approvato i criteri e le modalità per l assegnazione di cofinanziamenti per la realizzazione di progetti in materia di sicurezza urbana; Evidenziato che: tale misura è stata adottata dalla Giunta con particolare riferimento all evento EXPO 2015, in ragione del prevedibile, consistente afflusso di visitatori e addetti ai lavori, che comporta, soprattutto per gli Enti rientranti nell area interessata dall evento stesso, la necessità di pianificare gli interventi di Polizia Locale sul territorio di propria competenza e di adeguare le dotazioni tecnico strumentali e il parco automezzi; la stessa misura è pertanto finalizzata alla realizzazione di interventi di natura organizzativa e tecnologica, comprendenti l acquisto di dotazioni tecnico- strumentali, la realizzazione di sistemi di videosorveglianza e il rinnovo del parco automezzi per la Polizia Locale, a beneficio degli Enti e, in particolare, di quelli territorialmente interessati dall evento EXPO 2015, organizzati in forma associata e di quelli che, pur non direttamente coinvolti dall evento, afferiscono a Comuni con meno di abitanti, obbligati ad associarsi, ai sensi della L. 135/2012; Preso atto che la citata d.g.r. 1593/2014 demanda alla competente Direzione generale Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione l emanazione di un bando secondo i criteri dalla stessa dettati e stabilisce una dotazione finanziaria di complessivi ,00 a valere sul capitolo 5170 «spese per interventi miglioramento sicurezza urbana e progetti Ict» per il biennio 2014/2015 così ripartita: Anno ,00 Anno ,00 Visti la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche ed integrazioni, il regolamento di contabilità e la legge regionale di approvazione del bilancio di previsione dell anno in corso; Visti, altresì, la l.r. 7 luglio 2008 n. 20 «Testo Unico delle leggi regionali in materia di Organizzazione e Personale» e i provvedimenti organizzativi della X Legislatura; Richiamati, in particolare, la d.g.r. 29 aprile 2013, n. 87 «II Provvedimento Organizzativo 2013» e il decreto S.G. 25 luglio 2013, n «Individuazione delle Strutture organizzative e delle relative competenze ed aree di attività delle Direzioni Generali della Giunta regionale X Legislatura»; DECRETA 1. di approvare l allegato «Bando per l assegnazione di cofinanziamenti per la realizzazione di progetti in materia di sicurezza urbana, ai sensi della l.r.14 aprile 2003 n. 4 Biennio «, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; 2. di dare atto che la dotazione finanziaria del bando è di complessivi ,00 a valere sul capitolo 5170 «spese per interventi miglioramento sicurezza urbana e progetti Ict» per il biennio 2014/2015 così ripartita: Anno ,00 Anno ,00 3. di dare atto che il bando di cui al punto 1. scade il giorno 11 luglio 2014; 4. di rinviare a successivi atti l adozione dei provvedimenti, anche di spesa, conseguenti all emanazione del bando di cui al punto 1; 5. di disporre la pubblicazione del presente decreto sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia, sul sito istituzionale della regione Lombardi: e sulla pagina web della Direzione Generale Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione: locale.regione.lombardia.it.; 6. di disporre, altresì, alla pubblicazione del presente provvedimento, in applicazione degli artt. 26 e 27 del decreto legislativo 33/2013. Il dirigente u.o. interventi integrati per la sicurezza, l immigrazione ed il sistema di polizia locale Cristalli Fabrizio ALLEGATO BANDO PER L ASSEGNAZIONE DI COFINANZIAMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI IN MATERIA DI SICUREZZA URBANA - BIENNIO 2014/2015 (L.R. 4/2003, ART. 27) INDICE 1. PREMESSA 2. CONTENUTO DEI PROGETTI E SPESE AMMISSIBILI 3. BENEFICIARI E QUOTA DI CONTRIBUZIONE 4. STRUMENTI E PROCEDURE DI ATTUAZIONE 4.1 MODALITÀ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE 4.2 DOCUMENTAZIONE 4.3 ISTRUTTORIA 4.4 PROCEDURE DI COFINANZIAMENTO (ART.28, COMMA 1 E 2 L.R.4/2003) 4.5 TERMINE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO 4.6 PROROGHE 4.7 MODIFICHE AI PROGETTI IN CORSO DI REALIZZAZIONE

26 26 Bollettino Ufficiale 4.8 CAUSE DI ESCLUSIONE DAL FINANZIAMENTO 4.9 RENDICONTAZIONE 5. CONTROLLI E REVOCHE 6. RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO 7. PUBBLICAZIONE 8. INFORMATIVA AI SENSI DELLA LEGGE 241/90 9. INFORMATIVA AI SENSI DELL ART.13 DEL D.LGS. 30 GIUGNO 2003, N.196 ALLEGATI PREMESSA Ai sensi dell art. 25 della Legge Regionale 14 aprile 2003 n. 4, la Regione, attraverso strumenti finanziari integrati, anche in concorso con gli enti locali, partecipa alla realizzazione di progetti finalizzati a garantire la sicurezza urbana. Per il biennio 2014/2015, in attuazione della D.G.R. n.1593 del 28 marzo 2014, il finanziamento regionale sarà destinato ai progetti finalizzati all acquisto di dotazioni tecnico-strumentali, di sistemi di videosorveglianza, di centrali operative e di automezzi, per rafforzare la sicurezza urbana sul territorio lombardo, anche in considerazione dell evento EXPO Saranno prioritariamente agevolati i progetti realizzati: a) dai Comuni e Unioni della provincia di Milano e dalla Provincia di Milano, tra loro associati, in quanto interessati dall evento EXPO; b) dai Comuni sotto i abitanti che, per effetto della legge 135/2012, si sono associati per lo svolgimento di almeno 3 funzioni fondamentali; c) dai Comuni, Unioni di Comuni, Province, tra loro associati, posti al di fuori della provincia di Milano. 2. CONTENUTO DEI PROGETTI E SPESE AMMISSIBILI Per il biennio , l azione si attua attraverso il finanziamento di progetti riguardanti: 1. potenziamento degli apparati radio (strutture fisse o mobili che consentano la comunicazione radio: ponti radio, antenne ripetitrici del segnale); 2. rinnovo e incremento del parco autoveicoli e delle dotazioni tecnico/strumentali (autovetture, moto, unità mobili, fuoristrada, biciclette, scooter, motoslitte, natanti etilometro, autovelox, telelaser, macchina fotografica, cellulari, radio portatili, apparecchiatura per falsi documentali, telecamere digitali, veicoli elettrici, narcotest, torce, opacimetro, gabinetto di polizia scientifica, caschi da motociclista, computer, stampanti, fotocopiatrice, centralino telefonico, binocoli, videoproiettori, spessimetro omologato per misurazione battistrada pneumatici, spettrofotometro, gps portatile, rilevatori di traffico mobili, dissuasori di velocità, pannelli di monitoraggio e informazioni per piste ciclabili); il rinnovo parco autoveicoli è comprensivo anche di tutta la strumentazione prevista dai regolamenti regionali 8 agosto 2002, n. 8 e 13 luglio 2004, n. 4; 3. collegamenti telefonici, telematici, installazione di colonnine di soccorso per il controllo del territorio nelle vie commerciali più a rischio; 4. realizzazione di sistemi di videosorveglianza; 5. modernizzazione ed unificazione delle centrali operative e di rilevamento satellitare per l individuazione delle pattuglie sul territorio; 6. istituzione dell agente di quartiere, limitatamente all acquisto della strumentazione tecnologica e/o strutturale (come al punto 2); 7. iniziative finalizzate alla prevenzione dei fenomeni di violenza nei confronti di donne, bambini ed anziani, limitatamente all acquisto di strumentazione tecnologica atta a presentare le azioni preventive (televisori, videoproiettori, videocamera digitale, macchina fotografica); 8. incremento delle attività dirette alla tutela dell ambiente ed in particolare alla salvaguardia della fauna e del territorio: rinnovo e incremento del parco autoveicoli e delle dotazioni tecnico/strumentali (come al punto 2). Non è ammessa l acquisizione di dotazioni tecnico strumentali con la formula del noleggio mentre è ammessa quella del leasing. In quest ultimo caso il cofinanziamento sarà limitato esclusivamente alle rate relative alle annualità del presente bando (2014/2015). I beni oggetto di finanziamento non potranno subire cambiamenti di destinazione d uso prima di un triennio fatto salvo il normale deperimento. 3 BENEFICIARI E QUOTA DI CONTRIBUZIONE Per la realizzazione delle iniziative finanziabili di cui al Paragrafo 2. possono presentare domanda di finanziamento gli Enti locali, suddivisi secondo le seguenti tipologie: - TIPOLOGIA A: Comuni e Unioni della provincia di Milano e la Provincia di Milano, tra loro associati, in quanto interessati

27 Bollettino Ufficiale 27 dall evento EXPO; - TIPOLOGIA B: Comuni sotto i abitanti associati per effetto della Legge 135/2012; - TIPOLOGIA C: Province, Comuni e Unioni al di fuori dell area interessata da EXPO, che presentano il progetto in associazione con altri Enti; - TIPOLOGIA D: Province, Comuni (esclusi quelli sotto i 5000 abitanti) e Unioni che presentano il progetto in forma singola (anche se in Provincia di Milano e pertanto interessati all evento EXPO). Al fine di una ottimale riuscita della gestione associata e per un criterio di omogeneità, i Comuni associati devono essere territorialmente confinanti, salvo deroghe motivate, sentito il parere del Comitato Scientifico, ai sensi dell art.30, 4 comma, della L.R.4/2003. Ciascun Ente può presentare un solo progetto, sia come capofila che come associato, fatta eccezione delle Province, per effetto della competenza territoriale. Lo stanziamento regionale di complessivi ,00 verrà ripartito tra le suddette Tipologie A, B, C e D con le seguenti percentuali: TIPOLOGIA A stanziamento del 40% pari ad ,00 TIPOLOGIA B stanziamento del 30% pari ad ,00 TIPOLOGIA C stanziamento del 20% pari ad ,00 TIPOLOGIA D stanziamento del 10% pari ad ,00 Le eventuali quote non assegnate ad una Tipologia verranno ripartite tra le altre, nel rispetto delle medesime percentuali sopra specificate. Per i progetti ammessi, le quote di cofinanziamento regionale saranno determinate con le seguenti percentuali: - TIPOLOGIA A: cofinanziamento pari al 70%; - TIPOLOGIA B: cofinanziamento pari al 70%; - TIPOLOGIA C: cofinanziamento pari al 60%; - TIPOLOGIA D: cofinanziamento pari al 50%. Si ribadisce che la differenza tra il costo totale del progetto e la quota di cofinanziamento regionale, calcolata in base ai suddetti criteri, sarà a carico dell Ente. Per i progetti presentati in forma singola (Tipologia D), la quota massima di finanziamento per progetto è pari ad ,00. Ciò significa che ogni Ente potrà presentare la progettualità che ritiene più opportuna, ma Regione Lombardia parteciperà con un finanziamento massimo di ,00. Per i progetti presentati in forma associata (Tipologie A-B-C) la quota massima di finanziamento per progetto è pari ad ,00. Ciò significa che ogni Ente capofila potrà presentare la pianificazione complessiva delle progettualità dei Comuni allo stesso aggregati, ma Regione Lombardia parteciperà con un finanziamento massimo di ,00. Sarà causa di revoca del co-finanziamento regionale la realizzazione del progetto presentato per un importo inferiore a quello previsto dall Ente, fatti salvi eventuali ribassi concessi in fase di fatturazione. 4 STRUMENTI E PROCEDURE DI ATTUAZIONE 4.1 Modalità e termini di presentazione delle domande 1. La domanda di partecipazione al Bando dovrà essere presentata esclusivamente on line a partire dalle ore 10,00 del giorno fino alle ore 12,00 del giorno all indirizzo telematico: 2. Nell apposita sezione del sito sono disponibili le modalità di accesso, previa registrazione e rilascio dei codici personali (login/ password). 3. La domanda on line (modulo di presentazione progetti) prevede la compilazione di diverse sezioni. Le singole sezioni devono essere compilate in ogni loro parte. 4. In caso di associazione, sarà presentato un solo progetto da parte del capofila.

28 28 Bollettino Ufficiale 5. La domanda per l accesso al cofinanziamento, prima del caricamento definitivo nel Sistema di procedura informatica, dovrà essere opportunamente validata, pena l inammissibilità, mediante l apposizione della firma elettronica o digitale da parte del Legale Rappresentante dell Ente. 6. La firma dovrà essere apposta utilizzando la carta regionale dei servizi (CRS) o, in alternativa, apposita smart-card rilasciata da uno degli organismi certificatori riconosciuti a livello nazionale. I documenti informatici devono essere firmati elettronicamente o digitalmente 1 dal Legale Rappresentante dell Ente. 7. La domanda dovrà essere corredata dei seguenti documenti, presenti nel sistema informativo, riportati, in allegato al presente bando: - domanda Ente singolo (allegato 1); - domanda Ente associato (allegato 2); - relazione illustrativa progetto (allegato 3); - scheda statistica (allegato 4). 8. La mancata osservanza delle modalità di presentazione di cui al punto 7 comporta l inammissibilità della domanda presentata. 4.2 Documentazione LA DOMANDA DEVE CONTENERE TUTTA LA DOCUMENTAZIONE RICHIESTA. L ASSENZA ANCHE DI UN SOLO DOCUMENTO ALLEGATO IN PROCEDURA GEFO COMPORTA LA NON AMMISSIBILITÀ AL FINANZIAMENTO. La domanda deve essere redatta utilizzando la modulistica presente nella Piattaforma informatizzata GEFO, conforme a quella riportata agli allegati 1 e 2 al presente bando. Alla domanda devono essere allegati: 1- Delibera di Giunta di approvazione del progetto. Per i progetti presentati dagli Enti associati deve essere prodotto l atto deliberativo di ogni Comune. Con tale atto, da adottarsi entro la scadenza del termine di presentazione delle domande (11 luglio 2014), l organo competente approva il progetto, ne quantifica il costo complessivo e indica le risorse finanziarie con cui intende far fronte alla parte di spesa di propria competenza, non coperta dal finanziamento regionale. La deliberazione di cui sopra deve, altresì, contenere l impegno ad avviare le attività progettuali entro il termine perentorio del 31/10/2014, nonché a presentare il relativo rendiconto. 2- Nel caso di progetto ove sono coinvolte più Amministrazioni, è necessario produrre quanto segue: a) copia della convenzione già attiva, approvata dai Consigli dei Comuni associati; b) in caso di assenza del documento di cui alla lettera a), copia della delibera di approvazione della bozza di convenzione, da parte dei Consigli Comunali associati; c) in caso di assenza dei documenti di cui alle lettere a) e b), copia delle delibere di Giunta con cui tutti gli Enti si impegnano ad associarsi entro il 31 ottobre Non sono ammesse forme diverse dalla convenzione (accordo di programma, ecc.). Inoltre, è necessario che la convenzione riporti esplicitamente il nominativo dell Ente Capofila. 3- dettagliata relazione illustrativa, in cui si evidenziano: denominazione del progetto; responsabile del progetto (anche in caso di associazione, deve essere indicato un solo referente); presentazione del contesto territoriale, con le problematiche di sicurezza urbana presenti; interventi da realizzare, individuati tra quelli previsti al Paragrafo 2., per l assegnazione dei cofinanziamenti; le finalità e gli obiettivi che il progetto intende perseguire; le modalità organizzative e di realizzazione, con l indicazione obbligatoria dei tempi, delle fasi, della metodologia prevista e del nominativo del responsabile del progetto, nonché delle strutture organizzative e delle figure professionali coinvolte, precisandone il numero; gli indicatori di efficacia ed efficienza individuati per valutare e verificare il raggiungimento delle finalità e degli obiettivi previsti; 1 Dal primo luglio 2011 la Firma Digitale per essere valida deve obbligatoriamente essere conforme alle nuove regole tecniche (Deliberazione DigitAP n. 45/2009 in vigore dal 30 agosto 2010). Di conseguenza chi utilizza un client o un applicazione di verifica e/o apposizione di firma digitale, deve accertarsi con il fornitore Ente certificatore riconosciuto a livello nazionale che tale applicativo sia aggiornato all ultima versione disponibile e conforme alle nuove regole tecniche. Si segnala inoltre che la firma apposta con la CRS Carta Regionale dei Servizi non è sottoposta a questa normativa e continua, quindi, a rimanere valida.

29 Bollettino Ufficiale 29 l elenco dei soggetti pubblici e/o privati eventualmente coinvolti; 4- scheda statistica - nel caso di progetto presentato dagli Enti associati, deve essere compilata dal Comune capofila della convenzione, producendo i dati distinti per Enti; 5- dichiarazione di adeguamento alla L.R. 4/2003; 6- nell ipotesi di Enti associati (Convenzioni, Unioni): dichiarazione attestante che i territori interessati sono tra di loro confinanti oppure, se non confinanti, i motivi della problematica; 7- dichiarazione di adesione alle iniziative che Regione Lombardia attiverà in materia di sicurezza urbana; 8- elenco dettagliato di spesa per ogni singola voce oggetto di richiesta di finanziamento, con allegati i relativi preventivi; 9- piano delle risorse finanziarie dell Ente, con l indicazione del/dei capitoli di spesa. Tutte le autocertificazioni dovranno essere sottoscritte dal legale rappresentante dell Ente singolo o, nel caso di associazione, dell Ente capofila. La dichiarazione di adeguamento alla l.r. 4/2003 dovrà essere sottoscritta da tutti gli Enti associati e inserita digitalmente dal capofila. 4.3 Istruttoria Verificata l ammissibilità dei progetti, la valutazione avverrà attribuendo un punteggio di merito rapportabile ai seguenti parametri, in ordine di priorità: Numero associati: In associazione Oltre 10 Enti associati 10 punti Da 6 a 10 Enti associati 8 punti Da 3 a 5 Enti associati 6 punti Fino a 2 Enti associati 4 punti Durata dell associazione: Durata più di 10 anni 10 punti Da 6 a 10 anni 8 punti Da 3 a 5 anni 6 punti Da 1 a 2 anni 4 punti Contenuto del progetto: Sistema di videosorveglianza Tecnico - strumentali Parco autoveicoli 10 punti 8 punti 6 punti Nel caso di realizzazione di più interventi, i punteggi si sommano. Una volta attribuito al singolo progetto un punteggio, sarà redatta la graduatoria per ogni tipologia (A-B-C-D). Qualora ci fosse parità di punteggio, ai fini della redazione della graduatoria, si procederà come segue: in caso di associazione, sarà preso in considerazione il numero degli associati. Allorché permanga parità, verrà presa in considerazione la maggior durata dell associazionismo. In caso di Comuni, Unione di Comuni e Province, che presentino il progetto in forma singola, verrà presa in considerazione la popolazione residente. Il cofinanziamento regionale verrà attribuito rispettando la graduatoria determinata per ogni singola Tipologia, fino ad esaurimento della quota stanziata per ciascuna di esse (Tipologia A: 40% - Tipologia B: 30% - Tipologia C: 20% - Tipologia D: 10%). Le eventuali quote non assegnate ad una Tipologia verranno ripartite tra le altre nel rispetto delle suddette percentuali. Al termine dell istruttoria, l attribuzione del punteggio sarà sottoposta dal Dirigente della Unità Organizzativa Interventi integrati per la sicurezza, l immigrazione ed il sistema di Polizia Locale al parere del Comitato Scientifico, ai sensi dell art. 30 della L.R. 4/2003.

30 30 Bollettino Ufficiale 4.4 Procedure di cofinanziamento (art.28, comma 1 e 2 l.r.4/2003) La competente U.O. della Giunta Regionale approva la graduatoria del finanziamento entro 60 giorni dal termine stabilito per la presentazione delle domande (11 settembre 2014), sentito il Comitato Scientifico, ex art.30 della L.R. 4/2003, con possibilità di ulteriori 30 giorni in caso di motivate ragioni che abbiano impedito al Comitato Scientifico di pronunciarsi entro il suddetto termine di 60 giorni. Ad avvenuta approvazione del provvedimento di cui sopra, la citata U.O. provvederà, entro i successivi 15 giorni, ad inviare agli interessati apposita comunicazione. Il cofinanziamento regionale è erogato con le seguenti modalità: a) un anticipo del 20% del finanziamento assegnato, entro 30 giorni dalla data della relativa richiesta, da parte del beneficiario, presentata entro e non oltre il 9 novembre 2014, attraverso la procedura GEFO, attestante l avvenuto inizio del progetto e la relativa data; b) il saldo, entro 60 giorni dalla data presentazione della rendicontazione finale di cui al successivo punto Termine per la realizzazione del progetto I progetti finanziati devono essere realizzati entro il 31 marzo Proroghe Non sono ammesse proroghe, se non per motivi non dipendenti dalla volontà del beneficiario, ai sensi dell art. 27 della l.r. 34/1978. La mancata realizzazione del progetto entro il termine del 31 marzo 2015 è motivo di revoca del cofinanziamento regionale. 4.7 Modifiche ai progetti in corso di realizzazione Eventuali modifiche, anche parziali, alle attività progettate, ammesse al finanziamento, sono possibili solo previa autorizzazione del dirigente della U.O. Interventi integrati per la sicurezza, l immigrazione ed il sistema di polizia locale, purché appartengano alla medesima tipologia del progetto originariamente finanziato e vi sia l impegno dell Ente interessato a rispettare, comunque, i termini previsti per la realizzazione del progetto e conseguente rendicontazione. 4.8 Cause di esclusione dal finanziamento Il finanziamento non viene concesso nei seguenti casi: quando il progetto è mancante anche di un solo documento tra quelli indicati nel paragrafo 4.2 quando il progetto presentato si discosta completamente dall indirizzo della l.r. 4/2003; quando non viene rispettato il termine perentorio di presentazione dei progetti. Nel caso di presentazione di più progetti, viene escluso dal finanziamento quello presentato dall Ente singolo a favore di quello presentato in regime di convenzione. 4.9 Rendicontazione Il responsabile del progetto dell Ente o degli Enti locali beneficiari del cofinanziamento deve presentare il rendiconto all Amministrazione Regionale entro il termine del 30 aprile Trattandosi di un cofinanziamento, l Ente o gli Enti beneficiari del cofinanziamento dovranno rendicontare il progetto complessivamente e, pertanto, con riferimento sia al cofinanziamento regionale concesso, sia a quello a proprio carico. Il rendiconto consta di due parti: una amministrativa ed una contabile. La parte amministrativa consiste nella redazione di una relazione dalla quale si evincano le modalità di realizzazione del progetto ed i relativi risultati conseguiti. La relazione contabile consiste nell allegare impegni di spesa, fatture, mandati di pagamento, quietanze ed ogni altra documentazione comprovante le avvenute spese. Qualora il costo finale del progetto dovesse risultare inferiore al preventivato o a quanto erogato anticipatamente, la Regione decurterà proporzionalmente il saldo da corrispondere e, se necessario, richiederà la restituzione delle somme in eccesso, eventualmente anticipate. La mancata realizzazione di alcune delle voci finanziate dovrà essere validamente motivata.

31 Bollettino Ufficiale 31 5 CONTROLLI E REVOCHE Regione Lombardia ha facoltà di effettuare visite di controllo sugli interventi attuati per verificarne la conformità al progetto presentato. Il cofinanziamento regionale sarà revocato nei seguenti casi: Mancata realizzazione del progetto entro il 31 marzo 2015, se non per motivi non dipendenti dalla volontà del beneficiario. Rendicontazione di importo inferiore al costo del progetto presentato. Non rientra in tale casistica l eventuale rendicontazione di importo inferiore al costo del progetto presentato, derivante da eventuali sconti/ribassi concessi in fase di fatturazione. In caso di revoca del contributo, da disporsi con decreto del Dirigente della U.O. Interventi integrati per la sicurezza, l immigrazione e il sistema di Polizia Locale, il beneficiario dovrà restituire le somme già erogate, gravate degli interessi legali maturati, ai sensi dell art Cod.Civ. 6 RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Il Responsabile del procedimento è il dirigente della U.O. Interventi integrati per la sicurezza, l immigrazione e il sistema di Polizia locale, dott. Fabrizio Cristalli (tel ). 7 PUBBLICAZIONE Il presente bando e i relativi allegati sono integralmente pubblicati nel BURL, nel sito istituzionale della Regione Lombardia: e nella pagina web della Direzione Generale Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione: regione.lombardia.it 8 INFORMATIVA AI SENSI DELLA LEGGE N. 241/90 Il bando e gli atti ad esso connessi sono visionabili presso l Unità Organizzativa Interventi integrati per la sicurezza, l immigrazione ed il sistema di Polizia locale della Direzione Generale Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione Piazza Città della Lombardia, Milano. L accesso agli atti avviene con le modalità e i tempi previsti dalla l.r. n. 1/ INFORMATIVA AI SENSI DELL ART.13 DEL D.LGS. 30 GIUGNO 2003, N.196 Ai sensi del D.Lgs. n.196/03, i dati acquisiti in esecuzione del presente bando sono utilizzati esclusivamente per le finalità relative al procedimento amministrativo per il quale essi vengono comunicati, secondo le modalità previste dalle leggi e dai regolamenti vigenti. Titolare del trattamento dei dati è la Giunta Regionale, nella persona del proprio legale rappresentante; responsabile del trattamento interno è il Direttore Generale pro-tempore della Direzione Generale Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione.

32 32 Bollettino Ufficiale ALLEGATO 1 DOMANDA ENTE SINGOLO FAC-SIMILE DI DOMANDA REGIONE LOMBARDIA DIREZIONE GENERALE SICUREZZA, PROTEZIONE CIVILE E IMMIGRAZIONE U.O. INTERVENTI INTEGRATI PER LA SICUREZZA, L IMMIGRAZIONE E IL SISTEMA DI POLIZIA LOCALE Piazza Città di Lombardia, MILANO Il/La sottoscritto/a.... In qualità di legale rappresentante, o suo delegato, del Comune..... Codice Istat..... con sede in..... Via /Piazza Telefono fisso......telefono Cell... Fax n C H I E D E L assegnazione del cofinanziamento previsto dagli artt. 25 e segg. della L.R. n. 4/2003 per la realizzazione del progetto presentato tramite la procedura informatizzata. D I C H I A R A Ai sensi dell art. 42 della L.R. 4/2003, di essere in condizione di accedere ai cofinanziamenti regionali, in quanto si è adeguato alla L.R. 4/2003 Di aderire alla sperimentazione della georeferenziazione-monitoraggio e censimento dell forme di insicurezza urbana Di aderire al progetto regionale di realizzazione di sistema radio telematico finalizzato alla comunicazione in fonia tra tutte le sedi dei comandi di polizia locale e la centrale operativa di protezione civile regionale Di aderire al progetto regionale di visualizzazione del sistema di videosorveglianza proprio dei comandi con la centrale operativa di protezione civile regionale al fine di supportare i comandi in gestioni di situazioni di emergenza (nome cognome soggetto nella sezione FIRMATARIO) Documento firmato elettronicamente ai sensi del D.Lgs. 235/2010 o digitalmente ai sensi dell art. 24 de ld.lgs.n. 82/2005

33 Bollettino Ufficiale 33 ALLEGATO 2 DOMANDA ENTE ASSOCIATO FAC-SIMILE DI DOMANDA REGIONE LOMBARDIA DIREZIONE GENERALE SICUREZZA, PROTEZIONE CIVILE E IMMIGRAZIONE U.O. INTERVENTI INTEGRATI PER LA SICUREZZA, L IMMIGRAZIONE E IL SISTEMA DI POLIZIA LOCALE Piazza Città di Lombardia, MILANO Il/La sottoscritto/a.... In qualità di legale rappresentante o suo delegato del Comune di..... quale Ente Capofila dei Comuni di ( indicare le altre Amministrazioni coinvolte ) Codice Istat..... con sede in..... Via /Piazza Telefono fisso......telefono Cell... Fax n C H I E D E L assegnazione di un cofinanziamento previsto dagli artt. 25 e segg. della L.R. n. 4/2003 per la realizzazione del progetto presentato tramite la procedura informatizzata. D I C H I A R A Ai sensi dell art. 42 della L.R. 4/2003, di essere in condizione di accedere ai cofinanziamenti regionali, in quanto si è adeguato alla L.R. 4/2003 Di aderire alla sperimentazione della georeferenziazione-monitoraggio e censimento delle forme di insicurezza urbana Di aderire al progetto regionale di realizzazione di sistema radio telematico finalizzato alla comunicazione in fonia tra tutte le sedi dei comandi di polizia locale e la centrale operativa di protezione civile regionale Di aderire al progetto regionale di visualizzazione del sistema di videosorveglianza proprio dei comandi con la centrale operativa di protezione civile regionale al fine di supportare i comandi in gestioni di situazioni di emergenza che gli enti associati sono territorialmente confinanti che gli enti associati non sono territorialmente confinanti Motivazione territori non confinanti: (nome cognome soggetto nella sezione FIRMATARIO) Documento firmato elettronicamente ai sensi del D.Lgs. 235/2010 o digitalmente ai sensi dell art. 24 de ld.lgs.n. 82/2005

34 34 Bollettino Ufficiale ALLEGATO 3 RELAZIONE ILLUSTRATIVA ENTE... Relazione illustrativa del progetto 1) Denominazione del progetto 2) Nominativo del responsabile del progetto (+ n. tel. + n. cell.+n. fax + ) 3) Presentazione del contesto territoriale con le problematiche di sicurezza urbana presenti; 4) Interventi da realizzare, individuati tra quelli previsti al punto 2 dei criteri per l assegnazione dei cofinanziamenti - biennio ) Finalità e obiettivi che il progetto intende raggiungere 6) Modalità organizzative e di realizzazione (indicare obbligatoriamente. Tempi, fasi e metodologia prevista) 7) Indicatori e parametri di efficacia e di efficienza, individuati per valutare e verificare il raggiungimento delle finalità e degli obiettivi previsti. 8) Elenco dei soggetti pubblici e/o privati eventualmente coinvolti 9) Eventuale inserimento del progetto in piani e/o programmi generali, anche se non strettamente connessi al tema della sicurezza

35 Bollettino Ufficiale 35 ALLEGATO 4 SCHEDA STATISTICA SCHEDA STATISTICA - Nel caso di associazione, produrre i dati, distinti per Ente (dati rilevati alla data di presentazione del progetto) Ente... N. residenti... Superficie Km/q... N. totale di operatori di polizia locale in servizio (esclusi amministrativi) alla data di presentazione del progetto Comandi di zona o decentrati No Si Numero Centrale operativa Si No Dotazioni: Apparati radio fisse. Apparati radio portatili..... n. autoveicoli. di cui dotati di radio veicolare n. motoveicoli Unità Mobili altri veicoli.. n. Armi in dotazione Camera di sicurezza Si No Postazione carico e scarico armi Si No

36 36 Bollettino Ufficiale D.d.s. 11 aprile n Ricognizione dei comuni dotati di piano di emergenza comunale di protezione civile alla data del 31 marzo Aggiornamento del d.d.s. n del 7 marzo 2013 (l. 225/1992 e l.r. 16/2004) IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA PIANIFICAZIONE EMERGENZA Visto l art. 12 della legge 24 febbraio 1992, n. 225, che assegna alle Regioni le competenze in materia di Protezione Civile, attribuendo alle stesse compiti per lo svolgimento delle attività connesse in materia di previsione, prevenzione e soccorso; Visto l art. 15 della legge 225/1992, come modificato dal d.l. 15 maggio 2012, n. 59, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2012 n. 100, ed in particolare: il comma 3 bis, ai sensi del quale «Il comune approva con deliberazione consiliare, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, il piano di emergenza comunale previsto dalla normativa vigente in materia di protezione civile, redatto secondo i criteri e le modalità di cui alle indicazioni operative adottate dal Dipartimento della protezione civile e dalle giunte regionali»; il comma 3 ter, ai sensi del quale «Il comune provvede alla verifica e all aggiornamento periodico del proprio piano di emergenza comunale, trasmettendone copia alla regione, alla prefettura-ufficio territoriale del Governo e alla provincia territorialmente competenti»; Visto l art. 2 comma 2 lettera b, della legge regionale 22 maggio 2004, n. 16, il quale assegna ai Comuni «la predisposizione dei piani comunali o intercomunali di emergenza, anche nelle forme associative e di cooperazione previste dal decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (Testo unico delle leggi sull ordinamento degli enti locali) e, in ambito montano, tramite le comunità montane, e altresì la loro attuazione, sulla base delle direttive regionali di cui all articolo 4, comma 11»; Richiamata la d.g.r. 16 maggio 2007, n.viii/4732 che, a seguito del parere della competente commissione consiliare, ha approvato la revisione della «Direttiva Regionale per la pianificazione di emergenza degli enti locali», quale attuale riferimento per la redazione dei piani di emergenza comunali ed intercomunali sul territorio regionale; Richiamati, altresì, la d.g.r. 5 dicembre 2013, n. X/1033 «Criteri e modalità per il finanziamento regionale delle opere di pronto intervento realizzate a seguito di calamità naturali (art. 3, l.r. 1/2000)» e il decreto 24 dicembre 2013, n «Procedure e modalità di accesso al finanziamento regionale delle opere di pronto intervento attivate dai Comuni e loro forme associative, in applicazione della d.g.r. 1033/2013», che prevede, quale condizione per l ammissione al finanziamento regionale, anche l approvazione del piano di emergenza comunale; Dato atto che la U.O Protezione Civile ha emanato specifici bandi, l ultimo dei quali con decreto n del 29 agosto 2011, per incentivare, mediante co-finanziamento, la redazione di piani di emergenza comunali ed intercomunali; Dato atto che: nonostante i termini stabiliti dall art. 15, comma 3 bis, della l. 225/1992 e s.m.i. non tutti i Comuni hanno ancora approvato, con deliberazione consiliare, i piani di emergenza di protezione civile; la citata normativa di settore non attribuisce alle regioni poteri di intervento sostitutivo; anche in funzione delle finalità perseguite dall art. 15 della legge 225/1992 e s.m.i., il dirigente della Struttura Pianificazione di Emergenza, da ultimo con decreto n del 7 marzo 2013, pubblicato sul BURL n. 11 dell 11 marzo 2013, ha ritenuto opportuno svolgere ricognizioni aggiornate dei piani di emergenza comunali e intercomunali esistenti sul territorio regionale; Ritenuto di proseguire tale attività ricognitiva, sia per l aggiornamento sullo stato della pianificazione di emergenza comunale, redatta in forma singola o associata, sia per agevolare i comuni in sede di dichiarazione di avvenuta approvazione del piano, ai fini dell ammissione al contributo regionale, di cui alla d.g.r 1033/2013 e al conseguente decreto 12775/2013; Richiamata la propria nota del 31 gennaio 2014, prot. n. 751, con la quale, in previsione dell ulteriore ricognizione dei piani di emergenza vigenti sul territorio regionale, i Comuni risultanti non ancora dotati di tale piano, sono stati invitati a fornire aggiornamenti in ordine al proprio stato di adeguamento alle disposizioni di cui trattasi; Vista la documentazione trasmessa dai Comuni, agli atti regionali, rispetto alla quale è stato attivato un confronto con le Province interessate, ai fini accertativi; Evidenziato che alcuni Comuni non hanno ancora trasmesso le informazioni richieste e che, pertanto, sulla base della documentazione che dovrà ancora pervenire, occorrerà procedere ad ulteriori aggiornamenti sull effettivo stato di dotazione, da parte dei comuni, dei piani di emergenza; Visti la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche ed integrazioni, il regolamento di contabilità e la legge regionale di approvazione del bilancio di previsione dell anno in corso; Visti, altresì, la l.r. 7 luglio 2008 n. 20 «Testo Unico delle leggi regionali in materia di Organizzazione e Personale» e i provvedimenti organizzativi della X Legislatura; Richiamati, in particolare, la d.g.r. 29 aprile 2013, n. 87 «II Provvedimento Organizzativo 2013» e il decreto S.G. 25 luglio 2013, n «Individuazione delle Strutture organizzative e delle relative competenze ed aree di attività delle Direzioni Generali della Giunta regionale X Legislatura»; DECRETA richiamate le premesse, che qui si intendono integralmente recepite e approvate: 1. di dare atto che, alla data del 31 marzo 2014, i Comuni elencati nell Allegato A, in forma tabellare e nell Allegato B, in forma grafica, parti integranti e sostanziali del presente decreto, risultano in possesso del Piano di emergenza comunale; 2. di dare atto che gli elenchi di cui al punto 1. hanno valore meramente ricognitivo e che saranno oggetto di ulteriori aggiornamenti, sulla base delle informazioni che saranno successivamente acquisite; 3. di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia. Il dirigente Massimo Noris ALLEGATO A RICOGNIZIONE DEI PIANI DI EMERGENZA COMUNALI AL 31 MARZO 2014 ID ISTAT PROV COMUNE BG ADRARA SAN MARTINO BG ADRARA SAN ROCCO BG ALBANO SANT ALESSANDRO BG ALBINO BG ALGUA BG ALMÈ BG ALMENNO SAN BARTOLOMEO

37 Bollettino Ufficiale 37 ID ISTAT PROV COMUNE BG ALMENNO SAN SALVATORE BG ALZANO LOMBARDO BG AMBIVERE BG ARDESIO BG ARZAGO D ADDA BG AVERARA BG AVIATICO BG AZZANO SAN PAOLO BG AZZONE BG BAGNATICA BG BARBATA BG BARIANO BG BARZANA BG BEDULITA BG BERBENNO BG BERGAMO BG BERZO SAN FERMO BG BIANZANO BG BLELLO BG BONATE SOPRA BG BONATE SOTTO BG BORGO DI TERZO BG BOSSICO BG BOTTANUCO BG BRACCA BG BRANZI BG BREMBATE BG BREMBILLA BG BRUMANO BG BRUSAPORTO BG CALCIO BG CALUSCO D ADDA BG CALVENZANO BG CAMERATA CORNELLO BG CANONICA D ADDA BG CAPIZZONE BG CAPRIATE SAN GERVASIO BG CAPRINO BERGAMASCO BG CARAVAGGIO BG CAROBBIO DEGLI ANGELI BG CARONA BG CARVICO BG CASAZZA BG CASIRATE D ADDA BG CASNIGO BG CASSIGLIO BG CASTELLI CALEPIO BG CASTIONE DELLA PRESOLANA BG CASTRO BG CAVERNAGO BG CAZZANO SANT ANDREA BG CENATE SOPRA BG CENATE SOTTO BG CENE

38 38 Bollettino Ufficiale ID ISTAT PROV COMUNE BG CERETE BG CHIGNOLO D ISOLA BG CHIUDUNO BG CISANO BERGAMASCO BG CISERANO BG CIVIDATE AL PIANO BG CLUSONE BG COLERE BG COLZATE BG CORNA IMAGNA BG CORNALBA BG CORTENUOVA BG COSTA DI MEZZATE BG COSTA SERINA BG COSTA VALLE IMAGNA BG COSTA VOLPINO BG COVO BG CREDARO BG CURNO BG CUSIO BG DALMINE BG DOSSENA BG ENDINE GAIANO BG ENTRATICO BG FARA GERA D ADDA BG FARA OLIVANA CON SOLA BG FILAGO BG FINO DEL MONTE BG FIORANO AL SERIO BG FONTANELLA BG FONTENO BG FOPPOLO BG FORESTO SPARSO BG FORNOVO SAN GIOVANNI BG FUIPIANO VALLE IMAGNA BG GANDELLINO BG GANDINO BG GANDOSSO BG GAVERINA TERME BG GAZZANIGA BG GEROSA BG GHISALBA BG GORLAGO BG GORNO BG GRASSOBBIO BG GROMO BG GRONE BG GRUMELLO DEL MONTE BG ISOLA DI FONDRA BG ISSO BG LEFFE BG LENNA BG LEVATE BG LOCATELLO

39 Bollettino Ufficiale 39 ID ISTAT PROV COMUNE BG LOVERE BG LURANO BG LUZZANA BG MADONE BG MAPELLO BG MARTINENGO BG MEDOLAGO BG MEZZOLDO BG MISANO DI GERA D ADDA BG MOIO DE CALVI BG MONASTEROLO DEL CASTELLO BG MORENGO BG MORNICO AL SERIO BG MOZZANICA BG MOZZO BG NEMBRO BG OLMO AL BREMBO BG OLTRE IL COLLE BG OLTRESSENDA ALTA BG ONETA BG ONORE BG ORIO AL SERIO BG ORNICA BG OSIO SOPRA BG PAGAZZANO BG PALAZZAGO BG PARRE BG PARZANICA BG PEDRENGO BG PEIA BG PIANICO BG PIARIO BG PIAZZA BREMBANA BG PIAZZATORRE BG PIAZZOLO BG PONTE NOSSA BG PONTE SAN PIETRO BG PONTERANICA BG PONTIDA BG PONTIROLO NUOVO BG PRADALUNGA BG PREDORE BG PREMOLO BG PRESEZZO BG RANICA BG RANZANICO BG RIVA DI SOLTO BG ROGNO BG ROMANO DI LOMBARDIA BG RONCOBELLO BG RONCOLA BG ROTA D IMAGNA BG ROVETTA BG SAN GIOVANNI BIANCO

40 40 Bollettino Ufficiale ID ISTAT PROV COMUNE BG SAN PAOLO D ARGON BG SAN PELLEGRINO TERME BG SANT OMOBONO TERME BG SANTA BRIGIDA BG SARNICO BG SCANZOROSCIATE BG SCHILPARIO BG SEDRINA BG SELVINO BG SERIATE BG SERINA BG SOLTO COLLINA BG SOLZA BG SONGAVAZZO BG SORISOLE BG SOTTO IL MONTE GIOVANNI XXIII BG SOVERE BG SPINONE AL LAGO BG STEZZANO BG STROZZA BG SUISIO BG TALEGGIO BG TAVERNOLA BERGAMASCA BG TERNO D ISOLA BG TORRE BOLDONE BG TORRE DE ROVERI BG TORRE PALLAVICINA BG TRESCORE BALNEARIO BG TREVIGLIO BG TREVIOLO BG UBIALE CLANEZZO BG URGNANO BG VALBONDIONE BG VALGOGLIO BG VALLEVE BG VALNEGRA BG VALSECCA BG VALTORTA BG VEDESETA BG VERDELLINO BG VERTOVA BG VIADANICA BG VIGANO SAN MARTINO BG VIGOLO BG VILLA D ADDA BG VILLA D ALMÈ BG VILLA D OGNA BG VILLA DI SERIO BG VILLONGO BG VILMINORE DI SCALVE BG ZANDOBBIO BG ZOGNO BS ACQUAFREDDA BS AGNOSINE

41 Bollettino Ufficiale 41 ID ISTAT PROV COMUNE BS ALFIANELLO BS ANFO BS ANGOLO TERME BS ARTOGNE BS AZZANO MELLA BS BAGNOLO MELLA BS BAGOLINO BS BARGHE BS BASSANO BRESCIANO BS BEDIZZOLE BS BERLINGO BS BERZO DEMO BS BERZO INFERIORE BS BIENNO BS BIONE BS BORGO SAN GIACOMO BS BORGOSATOLLO BS BORNO BS BOTTICINO BS BOVEGNO BS BOVEZZO BS BRANDICO BS BRAONE BS BRENO BS BRESCIA BS BRIONE BS CAINO BS CALCINATO BS CALVAGESE DELLA RIVIERA BS CALVISANO BS CAPO DI PONTE BS CAPOVALLE BS CAPRIANO DEL COLLE BS CAPRIOLO BS CARPENEDOLO BS CASTEGNATO BS CASTEL MELLA BS CASTELCOVATI BS CASTENEDOLO BS CASTO BS CASTREZZATO BS CAZZAGO SAN MARTINO BS CEDEGOLO BS CELLATICA BS CERVENO BS CETO BS CEVO BS CHIARI BS CIGOLE BS CIMBERGO BS CIVIDATE CAMUNO BS COCCAGLIO BS COLLEBEATO BS COLLIO

42 42 Bollettino Ufficiale ID ISTAT PROV COMUNE BS COLOGNE BS COMEZZANO-CIZZAGO BS CONCESIO BS CORTE FRANCA BS CORTENO GOLGI BS CORZANO BS DARFO BOARIO TERME BS DELLO BS DESENZANO DEL GARDA BS EDOLO BS ERBUSCO BS ESINE BS FIESSE BS FLERO BS GAMBARA BS GARDONE RIVIERA BS GARDONE VALTROMPIA BS GARGNANO BS GAVARDO BS GHEDI BS GIANICO BS GOTTOLENGO BS GUSSAGO BS IDRO BS INCUDINE BS IRMA BS ISEO BS ISORELLA BS LAVENONE BS LENO BS LIMONE SUL GARDA BS LODRINO BS LONATO DEL GARDA BS LOSINE BS LOZIO BS LUMEZZANE BS MAGASA BS MAIRANO BS MALEGNO BS MALONNO BS MANERBA DEL GARDA BS MANERBIO BS MARCHENO BS MARMENTINO BS MARONE BS MAZZANO BS MILZANO BS MONIGA DEL GARDA BS MONNO BS MONTE ISOLA BS MONTICELLI BRUSATI BS MONTICHIARI BS MONTIRONE BS MURA

43 Bollettino Ufficiale 43 ID ISTAT PROV COMUNE BS NAVE BS NIARDO BS NUVOLENTO BS NUVOLERA BS ODOLO BS OFFLAGA BS OME BS ONO SAN PIETRO BS ORZINUOVI BS ORZIVECCHI BS OSPITALETTO BS OSSIMO BS PADENGHE SUL GARDA BS PADERNO FRANCIACORTA BS PAISCO LOVENO BS PAITONE BS PALAZZOLO SULL OGLIO BS PARATICO BS PASPARDO BS PASSIRANO BS PAVONE DEL MELLA BS PERTICA ALTA BS PERTICA BASSA BS PEZZAZE BS PIAN CAMUNO BS PIANCOGNO BS PISOGNE BS POLAVENO BS POLPENAZZE DEL GARDA BS POMPIANO BS PONCARALE BS PONTE DI LEGNO BS PONTEVICO BS PONTOGLIO BS POZZOLENGO BS PRALBOINO BS PRESEGLIE BS PRESTINE BS PREVALLE BS PROVAGLIO D ISEO BS PROVAGLIO VAL SABBIA BS PUEGNAGO SUL GARDA BS QUINZANO D OGLIO BS REMEDELLO BS REZZATO BS ROCCAFRANCA BS RODENGO SAIANO BS ROÈ VOLCIANO BS RONCADELLE BS ROVATO BS RUDIANO BS SABBIO CHIESE BS SALE MARASINO BS SALÒ

44 44 Bollettino Ufficiale ID ISTAT PROV COMUNE BS SAN FELICE DEL BENACO BS SAN GERVASIO BRESCIANO BS SAN PAOLO BS SAN ZENO NAVIGLIO BS SAREZZO BS SAVIORE DELL ADAMELLO BS SELLERO BS SENIGA BS SERLE BS SIRMIONE BS SOIANO DEL LAGO BS SONICO BS SULZANO BS TAVERNOLE SUL MELLA BS TEMÙ BS TIGNALE BS TORBOLE CASAGLIA BS TOSCOLANO-MADERNO BS TRAVAGLIATO BS TREMOSINE BS TRENZANO BS TREVISO BRESCIANO BS URAGO D OGLIO BS VALLIO TERME BS VALVESTINO BS VEROLANUOVA BS VEROLAVECCHIA BS VESTONE BS VEZZA D OGLIO BS VILLA CARCINA BS VILLACHIARA BS VILLANUOVA SUL CLISI BS VIONE BS VISANO BS VOBARNO BS ZONE CO ALBAVILLA CO ALBESE CON CASSANO CO ALBIOLO CO ALSERIO CO ALZATE BRIANZA CO ANZANO DEL PARCO CO ARGEGNO CO AROSIO CO ASSO CO BARNI CO BELLAGIO CO BENE LARIO CO BEREGAZZO CON FIGLIARO CO BINAGO CO BIZZARONE CO BLESSAGNO CO BLEVIO CO BREGNANO

45 Bollettino Ufficiale 45 ID ISTAT PROV COMUNE CO BRENNA CO BRIENNO CO BRUNATE CO BULGAROGRASSO CO CABIATE CO CAGLIO CO CAGNO CO CAMPIONE D ITALIA CO CANTÙ CO CANZO CO CAPIAGO INTIMIANO CO CARATE URIO CO CARBONATE CO CARIMATE CO CARLAZZO CO CARUGO CO CASASCO D INTELVI CO CASLINO D ERBA CO CASNATE CON BERNATE CO CASSINA RIZZARDI CO CASTELMARTE CO CASTELNUOVO BOZZENTE CO CASTIGLIONE D INTELVI CO CAVALLASCA CO CAVARGNA CO CERANO D INTELVI CO CERMENATE CO CERNOBBIO CO CIRIMIDO CO CIVENNA CO CLAINO CON OSTENO CO COLONNO CO COMO CO CORRIDO CO CREMIA CO CUCCIAGO CO CUSINO CO DIZZASCO CO DOMASO CO DONGO CO DOSSO DEL LIRO CO DREZZO CO ERBA CO EUPILIO CO FAGGETO LARIO CO FALOPPIO CO FENEGRÒ CO FIGINO SERENZA CO FINO MORNASCO CO GARZENO CO GERA LARIO CO GIRONICO CO GRANDATE CO GRANDOLA ED UNITI

46 46 Bollettino Ufficiale ID ISTAT PROV COMUNE CO GRAVEDONA CO GRIANTE CO GUANZATE CO INVERIGO CO LAGLIO CO LAINO CO LAMBRUGO CO LANZO D INTELVI CO LASNIGO CO LENNO CO LEZZENO CO LIMIDO COMASCO CO LIVO CO LOCATE VARESINO CO LOMAZZO CO LONGONE AL SEGRINO CO LURAGO D ERBA CO LURAGO MARINONE CO LURATE CACCIVIO CO MAGREGLIO CO MARIANO COMENSE CO MASLIANICO CO MENAGGIO CO MERONE CO MEZZEGRA CO MOLTRASIO CO MONGUZZO CO MONTANO LUCINO CO MONTEMEZZO CO MOZZATE CO MUSSO CO NESSO CO NOVEDRATE CO OLGIATE COMASCO CO OLTRONA DI SAN MAMETTE CO OSSUCCIO CO PARÈ CO PEGLIO CO PELLIO INTELVI CO PIANELLO DEL LARIO CO PIGRA CO PLESIO CO POGNANA LARIO CO PONNA CO PONTE LAMBRO CO PORLEZZA CO PROSERPIO CO PUSIANO CO RAMPONIO VERNA CO REZZAGO CO RODERO CO RONAGO CO ROVELLASCA CO ROVELLO PORRO

47 Bollettino Ufficiale 47 ID ISTAT PROV COMUNE CO SALA COMACINA CO SAN BARTOLOMEO VAL CAVARGNA CO SAN FEDELE INTELVI CO SAN FERMO DELLA BATTAGLIA CO SAN NAZZARO VAL CAVARGNA CO SAN SIRO CO SCHIGNANO CO SENNA COMASCO CO SOLBIATE CO SORICO CO SORMANO CO STAZZONA CO TAVERNERIO CO TORNO CO TREMEZZO CO TREZZONE CO UGGIATE-TREVANO CO VAL REZZO CO VALBRONA CO VALMOREA CO VALSOLDA CO VELESO CO VENIANO CO VERCANA CO VILLA GUARDIA CO ZELBIO CR ACQUANEGRA CREMONESE CR AGNADELLO CR ANNICCO CR AZZANELLO CR BAGNOLO CREMASCO CR BONEMERSE CR BORDOLANO CR CA D ANDREA CR CALVATONE CR CAMISANO CR CAMPAGNOLA CREMASCA CR CAPERGNANICA CR CAPPELLA CANTONE CR CAPPELLA DE PICENARDI CR CAPRALBA CR CASALBUTTANO ED UNITI CR CASALE CREMASCO-VIDOLASCO CR CASALETTO CEREDANO CR CASALETTO DI SOPRA CR CASALETTO VAPRIO CR CASALMAGGIORE CR CASTEL GABBIANO CR CASTELDIDONE CR CASTELLEONE CR CHIEVE CR CICOGNOLO CR CINGIA DE BOTTI CR CORTE DE CORTESI CON CIGNONE

48 48 Bollettino Ufficiale ID ISTAT PROV COMUNE CR CORTE DE FRATI CR CREMA CR CREMONA CR CROTTA D ADDA CR CUMIGNANO SUL NAVIGLIO CR DEROVERE CR DOVERA CR DRIZZONA CR FIESCO CR FORMIGARA CR GABBIONETA-BINANUOVA CR GADESCO-PIEVE DELMONA CR GERRE DE CAPRIOLI CR GRONTARDO CR GRUMELLO CREMONESE ED UNITI CR GUSSOLA CR ISOLA DOVARESE CR IZANO CR MADIGNANO CR MALAGNINO CR MARTIGNANA DI PO CR MONTE CREMASCO CR MONTODINE CR MOTTA BALUFFI CR OFFANENGO CR OLMENETA CR OSTIANO CR PALAZZO PIGNANO CR PANDINO CR PERSICO DOSIMO CR PESCAROLO ED UNITI CR PESSINA CREMONESE CR PIADENA CR PIANENGO CR PIERANICA CR PIEVE D OLMI CR PIEVE SAN GIACOMO CR POZZAGLIO ED UNITI CR QUINTANO CR RIPALTA ARPINA CR RIPALTA CREMASCA CR RIPALTA GUERINA CR RIVOLTA D ADDA CR ROBECCO D OGLIO CR ROMANENGO CR SALVIROLA CR SAN BASSANO CR SAN DANIELE PO CR SCANDOLARA RAVARA CR SCANDOLARA RIPA D OGLIO CR SERGNANO CR SESTO ED UNITI CR SONCINO CR SORESINA

49 Bollettino Ufficiale 49 ID ISTAT PROV COMUNE CR SOSPIRO CR SPINADESCO CR SPINO D ADDA CR STAGNO LOMBARDO CR TICENGO CR TORLINO VIMERCATI CR TORNATA CR TORRE DE PICENARDI CR TORRICELLA DEL PIZZO CR TRESCORE CREMASCO CR TRIGOLO CR VAIANO CREMASCO CR VESCOVATO CR VOLONGO CR VOLTIDO LC ABBADIA LARIANA LC AIRUNO LC ANNONE DI BRIANZA LC BALLABIO LC BARZAGO LC BARZANÒ LC BARZIO LC BELLANO LC BOSISIO PARINI LC BRIVIO LC BULCIAGO LC CALCO LC CALOLZIOCORTE LC CARENNO LC CASARGO LC CASATENOVO LC CASSAGO BRIANZA LC CASSINA VALSASSINA LC CASTELLO DI BRIANZA LC CERNUSCO LOMBARDONE LC CESANA BRIANZA LC CIVATE LC COLICO LC COLLE BRIANZA LC CORTENOVA LC COSTA MASNAGA LC CRANDOLA VALSASSINA LC CREMELLA LC CREMENO LC DERVIO LC DOLZAGO LC DORIO LC ELLO LC ERVE LC ESINO LARIO LC GALBIATE LC GARBAGNATE MONASTERO LC GARLATE LC IMBERSAGO

50 50 Bollettino Ufficiale ID ISTAT PROV COMUNE LC INTROBIO LC INTROZZO LC LECCO LC LIERNA LC LOMAGNA LC MALGRATE LC MANDELLO DEL LARIO LC MARGNO LC MERATE LC MISSAGLIA LC MOGGIO LC MONTE MARENZO LC MONTEVECCHIA LC MONTICELLO BRIANZA LC MORTERONE LC NIBIONNO LC OGGIONO LC OLGIATE MOLGORA LC OLGINATE LC OLIVETO LARIO LC OSNAGO LC PADERNO D ADDA LC PAGNONA LC PARLASCO LC PASTURO LC PEREGO LC PERLEDO LC PESCATE LC PREMANA LC PRIMALUNA LC ROBBIATE LC ROGENO LC ROVAGNATE LC SANTA MARIA HOÈ LC SIRONE LC SIRTORI LC SUEGLIO LC SUELLO LC TACENO LC TORRE DE BUSI LC TREMENICO LC VALGREGHENTINO LC VALMADRERA LC VARENNA LC VENDROGNO LC VERCURAGO LC VERDERIO INFERIORE LC VERDERIO SUPERIORE LC VESTRENO LC VIGANÒ LO ABBADIA CERRETO LO BERTONICO LO BOFFALORA D ADDA LO BORGHETTO LODIGIANO

51 Bollettino Ufficiale 51 ID ISTAT PROV COMUNE LO BORGO SAN GIOVANNI LO BREMBIO LO CAMAIRAGO LO CASALETTO LODIGIANO LO CASALMAIOCCO LO CASALPUSTERLENGO LO CASELLE LANDI LO CASELLE LURANI LO CASTELNUOVO BOCCA D ADDA LO CASTIGLIONE D ADDA LO CASTIRAGA VIDARDO LO CAVACURTA LO CAVENAGO D ADDA LO CERVIGNANO D ADDA LO CODOGNO LO COMAZZO LO CORNEGLIANO LAUDENSE LO CORNO GIOVINE LO CORNOVECCHIO LO CORTE PALASIO LO CRESPIATICA LO FOMBIO LO GALGAGNANO LO GRAFFIGNANA LO GUARDAMIGLIO LO LIVRAGA LO LODI LO LODI VECCHIO LO MACCASTORNA LO MALEO LO MELETI LO MERLINO LO MONTANASO LOMBARDO LO MULAZZANO LO ORIO LITTA LO OSPEDALETTO LODIGIANO LO OSSAGO LODIGIANO LO PIEVE FISSIRAGA LO SALERANO SUL LAMBRO LO SAN FIORANO LO SAN MARTINO IN STRADA LO SAN ROCCO AL PORTO LO SANT ANGELO LODIGIANO LO SANTO STEFANO LODIGIANO LO SENNA LODIGIANA LO SOMAGLIA LO SORDIO LO TAVAZZANO CON VILLAVESCO LO TURANO LODIGIANO LO VALERA FRATTA LO VILLANOVA DEL SILLARO LO ZELO BUON PERSICO MN ACQUANEGRA SUL CHIESE MN ASOLA

52 52 Bollettino Ufficiale ID ISTAT PROV COMUNE MN BAGNOLO SAN VITO MN BORGOFORTE MN BORGOFRANCO SUL PO MN BOZZOLO MN CANNETO SULL OGLIO MN CARBONARA DI PO MN CASALMORO MN CASALOLDO MN CASTEL D ARIO MN CASTEL GOFFREDO MN CASTELBELFORTE MN CASTIGLIONE DELLE STIVIERE MN COMMESSAGGIO MN CURTATONE MN DOSOLO MN FELONICA MN GAZOLDO DEGLI IPPOLITI MN GAZZUOLO MN GOITO MN GONZAGA MN MANTOVA MN MARCARIA MN MARIANA MANTOVANA MN MARMIROLO MN MEDOLE MN MOGLIA MN MOTTEGGIANA MN OSTIGLIA MN PEGOGNAGA MN PIEVE DI CORIANO MN POGGIO RUSCO MN POMPONESCO MN PORTO MANTOVANO MN QUINGENTOLE MN QUISTELLO MN REDONDESCO MN RODIGO MN RONCOFERRARO MN SABBIONETA MN SAN BENEDETTO PO MN SAN GIACOMO DELLE SEGNATE MN SAN GIORGIO DI MANTOVA MN SAN MARTINO DALL ARGINE MN SCHIVENOGLIA MN SERMIDE MN SERRAVALLE A PO MN SOLFERINO MN SUSTINENTE MN SUZZARA MN VIADANA MN VILLA POMA MN VIRGILIO MI ABBIATEGRASSO MI ALBAIRATE

53 Bollettino Ufficiale 53 ID ISTAT PROV COMUNE MI ARESE MI ASSAGO MI BASIANO MI BASIGLIO MI BELLINZAGO LOMBARDO MI BERNATE TICINO MI BESATE MI BINASCO MI BOFFALORA SOPRA TICINO MI BOLLATE MI BRESSO MI BUBBIANO MI BUCCINASCO MI BUSCATE MI BUSSERO MI BUSTO GAROLFO MI CALVIGNASCO MI CAMBIAGO MI CANEGRATE MI CARPIANO MI CARUGATE MI CASARILE MI CASOREZZO MI CASSANO D ADDA MI CASSINA DE PECCHI MI CASSINETTA DI LUGAGNANO MI CASTANO PRIMO MI CERNUSCO SUL NAVIGLIO MI CERRO AL LAMBRO MI CERRO MAGGIORE MI CESANO BOSCONE MI CESATE MI CINISELLO BALSAMO MI CISLIANO MI COLOGNO MONZESE MI COLTURANO MI CORBETTA MI CORMANO MI CORNAREDO MI CORSICO MI CUGGIONO MI CUSAGO MI CUSANO MILANINO MI DAIRAGO MI DRESANO MI GAGGIANO MI GARBAGNATE MILANESE MI GESSATE MI GORGONZOLA MI GREZZAGO MI GUDO VISCONTI MI INVERUNO MI INZAGO MI LACCHIARELLA

54 54 Bollettino Ufficiale ID ISTAT PROV COMUNE MI LAINATE MI LEGNANO MI LISCATE MI LOCATE DI TRIULZI MI MAGENTA MI MAGNAGO MI MARCALLO CON CASONE MI MASATE MI MEDIGLIA MI MELEGNANO MI MELZO MI MESERO MI MILANO MI MOTTA VISCONTI MI NERVIANO MI NOVATE MILANESE MI NOVIGLIO MI OPERA MI OZZERO MI PADERNO DUGNANO MI PANTIGLIATE MI PAULLO MI PERO MI PESCHIERA BORROMEO MI PESSANO CON BORNAGO MI PIEVE EMANUELE MI PIOLTELLO MI POGLIANO MILANESE MI POZZUOLO MARTESANA MI PREGNANA MILANESE MI RESCALDINA MI RHO MI ROBECCHETTO CON INDUNO MI ROBECCO SUL NAVIGLIO MI RODANO MI ROSATE MI ROZZANO MI SAN COLOMBANO AL LAMBRO MI SAN DONATO MILANESE MI SAN GIORGIO SU LEGNANO MI SAN GIULIANO MILANESE MI SAN VITTORE OLONA MI SAN ZENONE AL LAMBRO MI SANTO STEFANO TICINO MI SEDRIANO MI SEGRATE MI SENAGO MI SETTALA MI SETTIMO MILANESE MI SOLARO MI TREZZANO ROSA MI TREZZO SULL ADDA MI TRIBIANO MI TURBIGO

55 Bollettino Ufficiale 55 ID ISTAT PROV COMUNE MI VANZAGHELLO MI VAPRIO D ADDA MI VERMEZZO MI VERNATE MI VIGNATE MI VILLA CORTESE MI VIMODRONE MI VITTUONE MI VIZZOLO PREDABISSI MI ZELO SURRIGONE MI ZIBIDO SAN GIACOMO MB AGRATE BRIANZA MB ALBIATE MB ARCORE MB BARLASSINA MB BELLUSCO MB BERNAREGGIO MB BESANA IN BRIANZA MB BIASSONO MB BOVISIO-MASCIAGO MB BRIOSCO MB BRUGHERIO MB BUSNAGO MB CAMPARADA MB CAPONAGO MB CARATE BRIANZA MB CARNATE MB CAVENAGO DI BRIANZA MB CERIANO LAGHETTO MB CESANO MADERNO MB COGLIATE MB CONCOREZZO MB CORNATE D ADDA MB DESIO MB GIUSSANO MB LAZZATE MB LENTATE SUL SEVESO MB LIMBIATE MB LISSONE MB MACHERIO MB MEDA MB MONZA MB MUGGIÒ MB NOVA MILANESE MB ORNAGO MB RENATE MB RONCO BRIANTINO MB SEREGNO MB SEVESO MB SOVICO MB SULBIATE MB TRIUGGIO MB USMATE VELATE MB VAREDO

56 56 Bollettino Ufficiale ID ISTAT PROV COMUNE MB VEDANO AL LAMBRO MB VERANO BRIANZA MB VILLASANTA MB VIMERCATE PV ALBAREDO ARNABOLDI PV ARENA PO PV BADIA PAVESE PV BAGNARIA PV BARBIANELLO PV BASTIDA DE DOSSI PV BASTIDA PANCARANA PV BELGIOIOSO PV BEREGUARDO PV BORGO PRIOLO PV BORGORATTO MORMOROLO PV BOSNASCO PV BRALLO DI PREGOLA PV BRESSANA BOTTARONE PV BRONI PV CALVIGNANO PV CAMPOSPINOSO PV CANDIA LOMELLINA PV CANNETO PAVESE PV CASANOVA LONATI PV CASATISMA PV CASEI GEROLA PV CASORATE PRIMO PV CASTANA PV CASTEGGIO PV CASTELLETTO DI BRANDUZZO PV CAVA MANARA PV CECIMA PV CERETTO LOMELLINA PV CERVESINA PV CHIGNOLO PO PV CIGOGNOLA PV CODEVILLA PV CORANA PV CORNALE PV CORTEOLONA PV CORVINO SAN QUIRICO PV COSTA DE NOBILI PV COZZO PV FERRERA ERBOGNONE PV FORTUNAGO PV GALLIAVOLA PV GAMBARANA PV GARLASCO PV GERENZAGO PV GODIASCO SALICE TERME PV GOLFERENZO PV GRAVELLONA LOMELLINA PV LANDRIANO PV LANGOSCO

57 Bollettino Ufficiale 57 ID ISTAT PROV COMUNE PV LINAROLO PV LIRIO PV LOMELLO PV LUNGAVILLA PV MAGHERNO PV MARCIGNAGO PV MENCONICO PV MEZZANA BIGLI PV MEZZANA RABATTONE PV MEZZANINO PV MONTALTO PAVESE PV MONTESCANO PV MONTESEGALE PV MONTICELLI PAVESE PV MORNICO LOSANA PV MORTARA PV OLEVANO DI LOMELLINA PV OLIVA GESSI PV PANCARANA PV PAVIA PV PIETRA DE GIORGI PV PIEVE ALBIGNOLA PV PIEVE DEL CAIRO PV PIEVE PORTO MORONE PV PINAROLO PO PV PIZZALE PV PONTE NIZZA PV PORTALBERA PV REA PV REDAVALLE PV RETORBIDO PV RIVANAZZANO TERME PV ROBECCO PAVESE PV ROCCA DE GIORGI PV ROCCA SUSELLA PV ROMAGNESE PV RONCARO PV ROSASCO PV RUINO PV SAN CIPRIANO PO PV SAN GENESIO ED UNITI PV SAN GIORGIO DI LOMELLINA PV SAN MARTINO SICCOMARIO PV SAN ZENONE AL PO PV SANNAZZARO DE BURGONDI PV SANT ALESSIO CON VIALONE PV SANTA MARGHERITA DI STAFFORA PV SANTA MARIA DELLA VERSA PV SARTIRANA LOMELLINA PV SCALDASOLE PV SILVANO PIETRA PV SOMMO PV SPESSA PV TORRAZZA COSTE

58 58 Bollettino Ufficiale ID ISTAT PROV COMUNE PV TORRE D ARESE PV TORRE D ISOLA PV TORRICELLA VERZATE PV TRAVACÒ SICCOMARIO PV TRIVOLZIO PV TROVO PV VAL DI NIZZA PV VALEGGIO PV VALLE SALIMBENE PV VALVERDE PV VARZI PV VELLEZZO BELLINI PV VERRETTO PV VERRUA PO PV VIGEVANO PV VILLANOVA D ARDENGHI PV VILLANTERIO PV VISTARINO PV VOGHERA PV VOLPARA PV ZAVATTARELLO PV ZECCONE PV ZEME PV ZENEVREDO PV ZERBO PV ZERBOLÒ PV ZINASCO SO ALBAREDO PER SAN MARCO SO ALBOSAGGIA SO ANDALO VALTELLINO SO APRICA SO ARDENNO SO BEMA SO BERBENNO DI VALTELLINA SO BIANZONE SO BORMIO SO BUGLIO IN MONTE SO CAIOLO SO CAMPODOLCINO SO CASPOGGIO SO CASTELLO DELL ACQUA SO CASTIONE ANDEVENNO SO CEDRASCO SO CERCINO SO CHIAVENNA SO CHIESA IN VALMALENCO SO CHIURO SO CINO SO CIVO SO COLORINA SO COSIO VALTELLINO SO DAZIO SO DELEBIO SO DUBINO

59 Bollettino Ufficiale 59 ID ISTAT PROV COMUNE SO FAEDO VALTELLINO SO FORCOLA SO FUSINE SO GEROLA ALTA SO GORDONA SO GROSIO SO GROSOTTO SO LANZADA SO LIVIGNO SO LOVERO SO MADESIMO SO MANTELLO SO MAZZO DI VALTELLINA SO MELLO SO MENAROLA SO MESE SO MONTAGNA IN VALTELLINA SO MORBEGNO SO NOVATE MEZZOLA SO PEDESINA SO PIANTEDO SO PIATEDA SO PIURO SO POGGIRIDENTI SO PONTE IN VALTELLINA SO POSTALESIO SO PRATA CAMPORTACCIO SO RASURA SO ROGOLO SO SAMOLACO SO SAN GIACOMO FILIPPO SO SERNIO SO SONDALO SO SONDRIO SO SPRIANA SO TALAMONA SO TARTANO SO TEGLIO SO TIRANO SO TORRE DI SANTA MARIA SO TOVO DI SANT AGATA SO TRAONA SO TRESIVIO SO VAL MASINO SO VALDIDENTRO SO VALDISOTTO SO VALFURVA SO VERCEIA SO VERVIO SO VILLA DI CHIAVENNA SO VILLA DI TIRANO VA AGRA VA ALBIZZATE VA ANGERA

60 60 Bollettino Ufficiale ID ISTAT PROV COMUNE VA ARCISATE VA ARSAGO SEPRIO VA AZZATE VA AZZIO VA BARDELLO VA BEDERO VALCUVIA VA BESANO VA BESNATE VA BESOZZO VA BIANDRONNO VA BISUSCHIO VA BODIO LOMNAGO VA BREBBIA VA BREGANO VA BRENTA VA BREZZO DI BEDERO VA BRINZIO VA BRISSAGO-VALTRAVAGLIA VA BRUNELLO VA BRUSIMPIANO VA BUSTO ARSIZIO VA CADEGLIANO-VICONAGO VA CAIRATE VA CANTELLO VA CARAVATE VA CARDANO AL CAMPO VA CARNAGO VA CARONNO PERTUSELLA VA CARONNO VARESINO VA CASALZUIGNO VA CASORATE SEMPIONE VA CASSANO MAGNAGO VA CASSANO VALCUVIA VA CASTELLANZA VA CASTELLO CABIAGLIO VA CASTELSEPRIO VA CASTELVECCANA VA CASTIGLIONE OLONA VA CASTRONNO VA CAVARIA CON PREMEZZO VA CISLAGO VA CITTIGLIO VA CLIVIO VA COCQUIO-TREVISAGO VA COMABBIO VA COMERIO VA CREMENAGA VA CUASSO AL MONTE VA CUGLIATE-FABIASCO VA CUNARDO VA CURIGLIA CON MONTEVIASCO VA CUVEGLIO VA CUVIO VA DAVERIO

61 Bollettino Ufficiale 61 ID ISTAT PROV COMUNE VA DUMENZA VA DUNO VA FAGNANO OLONA VA FERNO VA FERRERA DI VARESE VA GALLARATE VA GAVIRATE VA GAZZADA SCHIANNO VA GEMONIO VA GERENZANO VA GERMIGNAGA VA GOLASECCA VA GORLA MAGGIORE VA GORLA MINORE VA GORNATE-OLONA VA GRANTOLA VA INARZO VA INDUNO OLONA VA ISPRA VA JERAGO CON ORAGO VA LAVENA PONTE TRESA VA LAVENO-MOMBELLO VA LEGGIUNO VA LONATE CEPPINO VA LONATE POZZOLO VA LOZZA VA LUINO VA MACCAGNO VA MALGESSO VA MARCHIROLO VA MARNATE VA MARZIO VA MASCIAGO PRIMO VA MERCALLO VA MESENZANA VA MONTEGRINO VALTRAVAGLIA VA MONVALLE VA MORAZZONE VA MORNAGO VA OGGIONA CON SANTO STEFANO VA ORIGGIO VA ORINO VA OSMATE VA VA PORTO CERESIO PINO SULLA SPONDA DEL LAGO MAG- GIORE VA PORTO VALTRAVAGLIA VA RANCIO VALCUVIA VA RANCO VA SALTRIO VA SAMARATE VA SANGIANO VA SARONNO VA SOLBIATE ARNO

62 62 Bollettino Ufficiale ID ISTAT PROV COMUNE VA SOLBIATE OLONA VA SOMMA LOMBARDO VA SUMIRAGO VA TAINO VA TERNATE VA TRADATE VA TRAVEDONA-MONATE VA TRONZANO LAGO MAGGIORE VA UBOLDO VA VALGANNA VA VARANO BORGHI VA VARESE VA VEDANO OLONA VA VEDDASCA VA VENEGONO INFERIORE VA VENEGONO SUPERIORE VA VIGGIÙ VA VIZZOLA TICINO

63 Bollettino Ufficiale 63 ALLEGATO B

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