Carlo Colombino ANPAR. Associazione Nazionale Produttori Aggregati Riciclati

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1 Carlo Colombino ANPAR Associazione Nazionale Produttori Aggregati Riciclati Le imprese di costruzioni e la nuova classificazione dei rifiuti Obblighi, adempimenti e responsabilità Torino, 02 Luglio 2015 Pag. 1

2 CAVIT SPA Cavit Spa nasce come azienda estrattiva (sabbia e ghiaia) nel 1966 Nel 1998, avendo rilocalizzato le attivitàestrattive, dopo pochi anni di sperimentazioni, viene autorizzata (Autoriz. Ordinaria) al RECUPERO E RICICLAGGIO DI RIFIUTI NON PERICOLOSI Ex Art. 28 D. Lgs. 22/97 e S.M.I. Impianto Continental Nord Mulino a martello primario Krupp Potenzialità 180 Tonnellate all ora Pag. 2

3 ANPAR: CHI SIAMO ANPAR nasce nel 2000 dalla volontà di alcuni imprenditori che, dopo anni di esperienza maturata nel riciclaggio dei rifiuti inerti (in particolare provenienti da C&D), hanno deciso di divulgare la conoscenza acquisita nel settore ANPAR è un associazione di categoria senza alcun fine di lucro né finalità commerciali ANPAR aiuta i suoi membri ad adempiere a tutti i requisiti tecnici e legislativi Pag. 3

4 ANPAR: COSA VOGLIAMO La missione dell Associazione è: Divulgare la cultura del riciclaggio dei rifiuti inerti da C&D Imporre un alto livello qualitativo ai materiali riciclati Diffondere l attività di riciclaggio dei rifiuti inerti Promuovere nuove iniziative che prevedono l uso degli aggregati riciclati Pag. 4

5 ANPAR: COME LAVORIAMO LIVELLO ISTITUZIONALE Rappresentando gli associati nei rapporti con le Istituzioni e le Pubbliche Amministrazioni, nazionali e locali, ponendosi come interlocutore diretto e di riferimento Organizzando/partecipando a tavoli di lavoro per la formulazione di proposte normative per il miglioramento e lo sviluppo del settore partecipando a tavoli dell UNI per l elaborazione delle norme tecniche di settore contribuendo all emanazione da parte di stazioni appaltanti (FS, Province, Comuni e altre stazioni appaltanti pubbliche e private) di capitolati speciali d appalto aderendo alle associazioni Internazionali di settore (FIR/EPRA e FEAD) al fine di svolgere un ruolo attivo e propositivo in Europa rimanendo informata sugli sviluppi comunitari della materia Pag. 5

6 ANPAR: COME LAVORIAMO LIVELLO INFORMATIVO E DIVULGATIVO Organizzando presso la Fiera di Ferrara INERTIA, la prima e unica fiera nazionale interamente dedicata al settore degli aggregati riciclati, naturali e artificiali Organizzando in tutta Italia convegni, seminari, tavole rotonde con la partecipazione dei principali stakeholders e rappresentanti della Pubblica Amministrazione Partecipando ai tavoli tecnici organizzati anche da altre Associazioni al fine di sviluppare sinergie tra le imprese della filiera (produttori di rifiuti, recuperatori e utilizzatori finali) Realizzando studi di settore e censimenti Partecipando a progetti europei Pag. 6

7 RICICLAGGIO DEI RIFIUTI INERTI La produzione nazionale annuale di rifiuti da C&D ( ton/anno) èmolto importante ed ècirca un terzo della produzione totale di rifiuti Il riciclaggio dei rifiuti inerti offre importanti opportunità: Riduzione del conferimento in discarica Risparmio di risorse naturali, attraverso l inserimento sul mercato di materiali alternativi e integrativi (aggregati riciclati) La Direttiva 2008/98/CE fissa un obiettivo di riciclaggio del 70% per i soli rifiuti da C&D da raggiungere nel 2020 Pag. 7

8 TIPOLOGIA DI RIFIUTI Rifiuti da Costruzione e Demolizione Rifiuti da costruzione Rifiuti da demolizione edifici civili e industriali Rifiuti da costruzione e manutenzione delle strada Micro-demolizioni Terre e rocce da scavo Rifiuti del settore industrialemanufatturiero e minerario-estrattivo Scorie da produzione di ferro e acciaio Rifiuti da attività estrattive Rifiuti della fabbricazione di prodotti di ceramica, mattoni, mattonelle e materiali da costruzione Pag. 8

9 TIPOLOGIA DI RIFIUTI Rifiuti da Costruzione e Demolizione Composizione eterogenea (variabile in funzione dei prodotti da costruzione utilizzati, delle tecniche architettoniche, delle modalitàdi demolizione, etc.) Provenienza: civile industriale - stradale Produzione variabile (in termini di quantità) Pag. 9

10 TIPOLOGIA DI RIFIUTI Rifiuti del settore industrialemanufatturiero e minerario-estrattivo Composizione nota Provenienza certa Produzione costante Pag. 10

11 PRINCIPALI COMPONENTI Rifiuti da C&D calcestruzzo (precompresso o normale) cemento e malte varie conglomerati e misti bituminosi mattoni, tegole e blocchi terra di scavo legno carta, cellulosa e polistirolo metalli Plastica gesso ceramica vetro amianto materiali compositi vernici materiali per isolamento termico ed acustico. Pag. 11

12 CODICI CER Capitolo 17 del Codice Europeo dei Rifiuti -Rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione (compreso il terreno proveniente da siti contaminati) Codici CER più utilizzati: : rifiuti misti dell attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci , e : miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, diverse da quelle di cui alla voce Entrambi hanno codici CER speculari Pag. 12

13 OBBLIGHI DEL PRODUTTORE Art. 13, comma 5, lett b-bis) DL 91/2014 Se un rifiuto èclassificato con codici CER speculari, uno pericoloso ed uno non pericoloso, per stabilire se il rifiuto èpericoloso o non pericoloso debbono essere determinate le proprietàdi pericolo che esso possiede. Le indagini da svolgere per determinare le proprietà di pericolo che un rifiuto possiede sono le seguenti: a)individuare i composti presenti nel rifiuto attraverso: la scheda informativa del produttore; la conoscenza del processo chimico; il campionamento e l'analisi del rifiuto; b) determinare i pericoli connessi a tali composti attraverso: la normativa europea sulla etichettatura delle sostanze e dei preparati pericolosi; le fonti informative europee ed internazionali; la scheda di sicurezza dei prodotti da cui deriva il rifiuto; c) stabilire se le concentrazioni dei composti contenuti comportino che il rifiuto presenti delle caratteristiche di pericolo mediante comparazione delle concentrazioni rilevate all'analisi chimica con il limite soglia per le frasi di rischio specifiche dei componenti, ovvero effettuazione dei test per verificare se il rifiuto ha determinate proprietà di pericolo. Se i componenti di un rifiuto sono rilevati dalle analisi chimiche solo in modo aspecifico, e non sono perciò noti i composti specifici che lo costituiscono, per individuare le caratteristiche di pericolo del rifiuto devono essere presi come riferimento i composti peggiori, in applicazione del principio di precauzione. Quando le sostanze presenti in un rifiuto non sono note o non sono determinate con le modalitàstabilite nei commi precedenti, ovvero le caratteristiche di pericolo non possono essere determinate, il rifiuto si classifica come pericoloso. La classificazione in ogni caso avviene prima che il rifiuto sia allontanato dal luogo di produzione Pag. 13

14 CONSEGUENZE La maggior parte dei rifiuti da C&D deve essere classificata come rifiuto pericoloso e quindi non può essere conferita agli impianti di riciclaggio generalmente autorizzati alla gestione di rifiuti non pericolosi Impossibilità di raggiungere l obiettivo del 70% di riciclaggio dei rifiuti da C&D Aumento degli smaltimenti illegali Pag. 14

15 RECUPERO VS SMALTIMENTO IN DISCARICA Nel DM 27/09/2010 Criteri di ammissibilitàdei rifiuti in discarica, tabella 1 sono presenti codici CER a specchio, tra i quali il , conferibili in discarica per rifiuti inerti senza preventiva caratterizzazione (SE di origine nota e contenenti una % minoritaria di metalli, plastica, terra, sostanze organiche, legno, gomma, etc.) il quadro normativo attuale prevede: obbligo di effettuazione delle analisi per i rifiuti avviati a recupero/riciclo esenzione dalle analisi stesse per i rifiuti avviati a smaltimento in discarica con evidente penalizzazione per il recupero/riciclo, in particolare per i rifiuti prodotti dalle micro ristrutturazioni delle civili abitazioni; ANPAR ha chiesto chiarimenti al Ministero Pag. 15

16 PROPOSTA ANPAR Procedura di autotutela per accettazione dei rifiuti in impianto di recupero Il codice CER proveniente da fabbricati a uso civile e commerciale o assimilabili e per i quali è certa l assenza di contaminazione sono ammessi senza caratterizzazione analitica (in analogia con il DM 27/09/2010 per discariche); La caratterizzazione di base avviene per autodichiarazione; Per tutti i CER «a specchio» diversi dal obbligatoria effettuazione analisi chimiche; Per tutti i CER non «a specchio» per i quali si sospetta una contaminazione è obbligatoria effettuazione analisi chimiche; Stoccaggio separato dei CER conferiti senza analisi ed esecuzione analisi ogni 1000 m 3 Pag. 16

17 PROPOSTA ANPAR Pag. 17

18 MODELLI DI DICHIARAZIONE Pag. 18

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