L ACCETTAZIONE DEI RIFIUTI INERTI PRESSO GLI IMPIANTI DI RECUPERO: LA PROPOSTA DI ANPAR
|
|
- Adriano Grandi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 L ACCETTAZIONE DEI RIFIUTI INERTI PRESSO GLI IMPIANTI DI RECUPERO: LA PROPOSTA DI ANPAR Ing. Stefano Cicerani ANPAR Convegno sul tema: Controlli di qualità e mercato degli aggregati naturali, riciclati e artificiali Ferrara, 24 settembre 2015
2 Evoluzioni normative 2015 Legge n.116 dell 11 agosto 2014, entrata in vigore il 21 agosto 2014 e diventata applicativa a febbraio 2015, che apporta modifiche ed integrazioni al D.Lgs.152/06, in particolare si annovera l art.13 comma 5, arrecante i principi di classificazione dei rifiuti; Legge n. 68 del 22 maggio 2015, in vigore dal 29 maggio 2015, recante disposizioni in materia di delitti contro l'ambiente che introduce nel Codice Penale i reati ambientali e modifica il D.Lgs 152/06;
3 Evoluzioni normative 2015 Decisione 955/2014/Ce direttamente applicabile all'interno degli Stati membri dell'ue dal 1 giugno 2015, che modifica l Elenco Europeo dei Rifiuti; Regolamento Europeo 1357/2014, anch esso direttamente applicabile all'interno degli Stati membri dell'ue dal 1 giugno 2015 che contiene le nuove indicazioni per attribuire ai rifiuti le caratteristiche di pericolo, pertanto modifica l allegato I alla Parte IV del D.Lgs. 152/06.
4 In un simile contesto normativo in profonda evoluzione ed in attesa di indicazioni di carattere tecnico da parte delle Pubbliche Amministrazioni, l ANPAR ha ritenuto opportuno fornire il suo supporto ai Soci nell ambito delle proprie competenze, inerenti le attività di recupero dei rifiuti da Costruzione e Demolizione (C&D). Tale supporto si è concretizzato in una Proposta di procedura di accettazione dei rifiuti da Costruzione e Demolizione in impianto di recupero.
5 Proposta ANPAR: La procedura di accettazione dei rifiuti da C&D in impianto di recupero Spiega quali sono le condizioni per cui specifici rifiuti edili identificati da codice a specchio possano essere conferiti in impianto senza preventiva caratterizzazione analitica. Fornisce suggerimenti sulla gestione degli stessi in impianto. Campo applicativo molto ristretto e ben definito Rifiuti edili identificati da codice a specchio, in particolare il codice CER (Miscugli di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche)
6 Il fondamento normativo: DM 27/09/2010 La procedura proposta ha per fondamento normativo il DM 27/09/2010: Criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica, il quale annovera il codice tra quelli contenuti nella lista positiva, riportata in tabella 1, la quale elenca i rifiuti che, a precise condizioni, possono essere conferiti in discarica per inerti senza obbligo di determinazioni analitiche. Secondo il Decreto Discariche, infatti, i rifiuti selezionati di cui al codice CER provenienti da fabbricati a uso civile e commerciale o assimilabili e per i quali sia certa l assenza di contaminazione, non necessitano di caratterizzazione analitica per il conferimento in discarica per inerti, resta comunque l obbligo della caratterizzazione di base, ai fini della verifica delle condizioni riportate nello stesso DM.
7 Il fondamento normativo: DM 27/09/2010 Tab.1: Rifiuti inerti per i quali è consentito lo smaltimento in discarica per rifiuti inerti senza preventiva caratterizzazione (dal DM 27 settembre 2010).
8 Proposta ANPAR L ANPAR ritiene che analoga procedura possa essere applicata anche agli impianti di recupero, così come già previsto da alcune linee guida regionali. In funzione della provenienza del rifiuto, si possono verificare due diversi scenari: SCENARIO 1: I rifiuti selezionati di cui al codice CER provenienti da fabbricati a uso civile e commerciale o assimilabili e per i quali sia certa l assenza di contaminazione, possono essere conferiti in impianto di recupero autorizzato privi di caratterizzazione analitica, purchè accompagnati da un documento a firma del produttore, che dichiari l assenza di contaminazione. SCENARIO 2: I rifiuti selezionati di cui al codice CER di provenienza diversa dalla civile abitazione e assimilabile e comunque laddove non sia stata accertata l assenza di contaminazione, è obbligatoria l effettuazione di analisi chimiche di caratterizzazione.
9 Proposta ANPAR: Modello di dichiarazione
10 Proposta ANPAR: Stoccaggio ed Analisi Stoccare separatamente i rifiuti di cui al codice CER conferiti in impianto con caratterizzazione chimica, da quelli che ne sono sprovvisti. Per questi ultimi, prima dell avvio ad operazioni di recupero, si suggerisce di eseguire un analisi chimica volta ad escluderne la pericolosità, su cumuli al massimo di mc. Anche per i codici CER non a specchio per i quali si sospetti una contaminazione in relazione all origine del rifiuto (ad esempio cemento da traversine ferroviarie, etc.), è obbligatoria l effettuazione di analisi chimiche di caratterizzazione.
11 CONCLUSIONI 1) Si sottolinea che la procedura di accettazione in impianto di recupero dei rifiuti con codice a specchio, nello specifico dei rifiuti di cui al codice CER , proposta dall ANPAR trova applicazione in casi limitati e ben definiti. 2) Si ribadisce che i rifiuti selezionati di cui al codice CER provenienti da fabbricati a uso civile e commerciale o assimilabili sono conferibili in impianto di recupero senza caratterizzazione analitica solo qualora sia certa l assenza di contaminazione e comunque si rende obbligatorio al produttore, la compilazione della dichiarazione che attesta l origine del rifiuto ed esclude la presenza di contaminazione. In assenza di tali condizioni il rifiuto di cui al codice CER è conferibile in impianto di recupero solo con caratterizzazione chimica. 3) Per tutti i codici CER a specchio diversi dal codice CER e per i codici CER non a specchio per i quali si sospetti una contaminazione in relazione all origine del rifiuto è obbligatoria l effettuazione di analisi chimiche di caratterizzazione.
12 CONCLUSIONI 4) Resta tuttavia insoluto il problema di piccoli quantitativi di rifiuti con CER a specchio, ove l'analisi è molto difficile da realizzare. Si ritiene che la soluzione migliore sia quella delle Linee Guida della Regione Lazio, DGR n.34 del 26/01/2012, che prevede l'effettuazione delle analisi in cumulo presso l'impianto.
13 Grazie per l attenzione Ing. Stefano Cicerani
Carlo Colombino ANPAR. Associazione Nazionale Produttori Aggregati Riciclati
Carlo Colombino ANPAR Associazione Nazionale Produttori Aggregati Riciclati Le imprese di costruzioni e la nuova classificazione dei rifiuti Obblighi, adempimenti e responsabilità Torino, 02 Luglio 2015
DettagliPROVINCIA DI GENOVA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO ACQUA E RIFIUTI
PROVINCIA DI GENOVA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO ACQUA E RIFIUTI Prot. Generale N. 0103038 / 2013 Atto N. 5034 OGGETTO: ICAM S.R.L. - AUTORIZZAZIONE
DettagliSemplificazioni per il conferimento dei rifiuti inerti. 15 aprile 2015 Silvia Storace
Semplificazioni per il conferimento dei rifiuti inerti 15 aprile 2015 Silvia Storace Cosa sono i rifiuti Rifiuto (oggetto o sostanza di cui il detentore voglia o abbia l obbligo di disfarsi) Urbano Speciale
DettagliPRODUZIONE DEI MATERIALI DI RISULTA 5
PRODUZIONE DEI MATERIALI DI RISULTA 5 Indicare nella Tabella 1 e nella Tabella 2 i quantitativi, rispettivamente, di materiali prodotti destinati al recupero e destinati allo smaltimento che si ha stimato
DettagliRIFIUTI: CLASSIFICAZIONE e CARATTERIZZAZIONE dopo il 1 giugno 2015 Obbligo o meno di analisi CHIMICHE
RIFIUTI: CLASSIFICAZIONE e CARATTERIZZAZIONE dopo il 1 giugno 2015 Obbligo o meno di analisi CHIMICHE VADEMECUM VADEMECUM delle principali problematiche legate alla CLASSIFICAZIONE e CARATTERIZZAZIONE
DettagliCOMUNE DI ORISTANO. Indice
Indice 1 RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE MATERIE...2 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO...2 3 MATERIALE DERIVANTE DA ATTIVITÀ DI SCAVO E DEMOLIZIONE...3 4 INQUADRAMENTO NORMATIVO RIFIUTI...3 5 GESTIONE DEI MATERIALI
DettagliVia/Fraz./Loc. n. Recapito telefonico e-mail. del/della. al n. In qualità di progettista
Riservato ufficio Protocollo Al...... del... BILANCIO DI PRODUZIONE DEI MATERIALI INERTI DA SCAVO E DEI MATERIALI INERTI DA DEMOLIZIONE E COSTRUZIONE, COMPRESE LE COSTRUZIONI STRADALI Ai sensi dell art.
DettagliPROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS AREA DEI SERVIZI AMBIENTALI
DETERMINAZIONE N. 71 DEL 13.03.2013 OGGETTO: Determinazione n. 90 del 07.05.2010 Rinnovo e modifica Autorizzazione n. 1171/IV del 24.06.2005 inerente la gestione di una discarica per rifiuti inerti ed
DettagliOperazione (All. B e C alla parte IV del D.Lgs.152/06) 165,00 2 Inerti A D1. 30,00 3 Frazione Umida D R3. 94,00 4 Rifiuti ligneocellulosici D R3
PROSPETTO RIASSUNTIVO DELLE TARIFFE DI CONFERIMENTO, TRATTAMENTO E SMALTIMENTO RELATIVE AI RIFIUTI URBANI E SPECIALI IN INGRESSO ALLA PIATTAFORMA DI TRATTAMENTO E SMALTIMENTO DEL CIPNES "GALLURA" - ANNO
DettagliINTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DI N 3 PALESTRE COMUNALI COMPRESE NEGLI EDIFICI SCOLASTICI ADIBITI A SCUOLA SECONDARIA PROGETTO DEFINITIVO
patrimonio scolastico Data: 12-12 - 2018 INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DI N 3 PALESTRE COMUNALI COMPRESE NEGLI EDIFICI SCOLASTICI ADIBITI A SCUOLA SECONDARIA PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE SULLA
Dettagli- PROGETTO DEFINITIVO -
FERROVIE APPULO LUCANE RADDOPPIO SELETTIVO IN CORRISPONDENZA DELLA STAZIONE DI VENUSIO PER L INCROCIO DINAMICO DEI TRENI - PROGETTO DEFINITIVO - 5 4 3 2 1 0 Gennaio 2018 MBarbara MBarbara PStasi Prima
DettagliIMPRESA SCAVI DE LUIS SRL Tel Viale Belforte, 273 Fax VARESE (VA)
1951 2016 FRANTUMAZIONE E RECUPERO L impresa Scavi De Luis Srl ha sede legale a Varese - Viale Belforte n. 273. Presso l unità operativa di Lozza Via Vittorio Veneto svolge attività di frantumazione rifiuti
DettagliOperazione (All. B e C alla parte IV del D.Lgs.152/06) E1 R3; R13 0,00 (*) B-C D8; D9 180,00 (**)
PROSPETTO RIASSUNTIVO DELLE TARIFFE DI CONFERIMENTO, TRATTAMENTO E SMALTIMENTO RELATIVE AI RIFIUTI URBANI E SPECIALI IN INGRESSO ALLA PIATTAFORMA DI TRATTAMENTO E SMALTIMENTO DEL CIPNES "GALLURA" - ANNO
DettagliI N D I C E 1. DATI DELL'AZIENDA QUADRO SINOTTICO COMPONENTI AMBIENTALI... 5
I N D I C E 1. DATI DELL'AZIENDA... 2 2. QUADRO SINOTTICO... 3 3. COMPONENTI AMBIENTALI... 5 3.1. RIFIUTI... 5 3.1.1 Rifiuti in ingresso: quantitativi... 5 3.1.2 Rifiuti in ingresso: caratterizzazione/analisi
DettagliANALISI DEL CONTESTO PROVINCIALE E STRATEGIE DI SVILUPPO
ANALISI DEL CONTESTO PROVINCIALE E STRATEGIE DI SVILUPPO dott. Alessandro Moltrer ANALISI DEL SISTEMA DEGLI AGGREGATI RICICLATI: DA RIFIUTI A RISORSA CONOSCENZA DEL COMPARTO SCHEMA DI RIFERIMENTO STRUMENTI
DettagliPROVINCIA DI GENOVA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO ACQUA E RIFIUTI
PROVINCIA DI GENOVA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO ACQUA E RIFIUTI Prot. Generale N. 0003778 / 2014 Atto N. 195 OGGETTO: AUTORIZZAZIONE EX ART. 208,
DettagliDITTA PASSIONE ORO DI RIZZA COSTANZA AUTORIZZAZIONE IMPIANTO DI STOCCAGGIO RIFIUTI METALLICI SPECIALI NON PERICOLOSI
COMUNE DI VALDAGNO PROVINCIA DI VICENZA REGIONE VENETO DITTA PASSIONE ORO DI RIZZA COSTANZA AUTORIZZAZIONE IMPIANTO DI STOCCAGGIO RIFIUTI METALLICI SPECIALI NON PERICOLOSI PROCEDURA GESTIONE RIFIUTI ALLEGATO
DettagliCostruzione di siti attrezzati per radiotelecomunicazioni Piano Straordinario 2009
1 PREMESSA 2 2 PRODUZIONE DI MATERIALI DI SCAVO 2 3 NORMATIVA DI RIFERIMENTO 2 4 CARATTERIZZAZIONE DEI MATERIALI DI SCAVO E DI DEMOLIZIONE 3 5 GESTIONE DEI FLUSSI IN CANTIERE RIUTILIZZO/SMALTIMENTO 4 6
DettagliRIFIUTI O MATERIALI DA SCAVO?
FERRARA 15 Maggio 2015 Il Controllo dell inquinamento tra scienza e diritto RIFIUTI O MATERIALI DA SCAVO? Profili investigativi e significatività delle prove. Michela Mascis A.R.P.A. SEZIONE PROVINCIALE
DettagliLa Gestione dei materiali da demolizione nei cantieri edili
La Gestione dei materiali da demolizione nei cantieri edili ARPAC è l'agenzia Regionale per l'ambiente della Regione Campania istituita con Legge Regionale n. 10/98 Dr.ssa Fabrizia Giovinazzi Dirigente
DettagliVerifiche ispettive e controlli nella gestione dei rifiuti
LA NUOVA NORMATIVA AMBIENTALE La classificazione dei rifiuti I reati ambientali Verifiche ispettive e controlli nella gestione dei rifiuti Parte 1 Dott. Roberto Mastracci Aspetti tecnici nella gestione
DettagliACCORDO DI PROGRAMMA
LIBERO CONSORZIO COMUNALE DI RAGUSA già PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA Settore 6 - Ambiente e Geologia Via G. Di Vittorio 175, 97100 Ragusa ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI INERTI
Dettagli4.7 Lo smaltimento in discarica (D1)
4.7 Lo smaltimento in discarica (D1) La gerarchia dei rifiuti individua lo smaltimento in discarica come fase di gestione residuale successiva alle attività di riciclaggio, recupero di materia e recupero
DettagliCP 9 Scheda di caratterizzazione dei rifiuti
CP 9 Scheda di caratterizzazione dei rifiuti Qualora la presente scheda non consenta un adeguata rappresentazione dell attività allegare una relazione tecnica descrittiva. Informazioni generali sul sito
DettagliREGOLAMENTO REGIONALE 12 giugno 2006, n. 6. Regolamento regionale per la gestione dei materiali edili
10002 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 74 del 16-6-2006 REGOLAMENTO REGIONALE 12 giugno 2006, n. 6 Regolamento regionale per la gestione dei materiali edili IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
DettagliSCHEDA «I»: RIFIUTI 1. Sezione. I. 1 Tipologia del rifiuto prodotto
*Elenco indicativo dei rifiuti prodotti dal ciclo lavorativo SCHEDA «I»: RIFIUTI 1 Sezione. I. 1 Tipologia del rifiuto prodotto Codice CER 3 Classificazione Stato fisico Destinazione 4 Se il rifiuto è
DettagliPROVINCIA DI GENOVA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO ACQUA E RIFIUTI
PROVINCIA DI GENOVA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO ACQUA E RIFIUTI Prot. Generale N. 0002821 / 2014 Atto N. 196 OGGETTO: AUTORIZZAZIONE EX ART. 208,
DettagliIl riutilizzo delle macerie generate dal sisma e soluzioni innovative ed ecosostenibili per il ripristino della viabilità
Il riutilizzo delle macerie generate dal sisma e soluzioni innovative Prof. Francesco Canestrari f.canestrari@univpm.it Slide 1 Attrezzature Avanzate Laboratorio Stradale Slide 2 Principali Attività di
DettagliCOMPUTO METRICO. Comune di Parabiago Provincia di Milano
Comune di Parabiago Provincia di Milano pag. 1 COMPUTO METRICO OGGETTO: Valutazione dell'incidenza al m2 della demolizione di fabbricato abusivo ai fini della determinazione della sanzione da applicare
DettagliCARATTERIZZAZIONE DI BASE SMALTIMENTO RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI
RIFIUTI La scheda deve essere compilata dal produttore per ciascuna tipologia di rifiuto e per ciascuna unità locale di produzione del rifiuto che si intende conferire ed ogni volta in cui si verifichi
DettagliMODALITÀ DI ESECUZIONE
PREMESSA Nel presente capitolo si vanno ad identificare le principali operazioni messe in atto per la realizzazione degli impianti che determineranno la produzione di materiali terrigeni di risulta e/o
DettagliTERRE E ROCCE DA SCAVO MATERIALI DA DEMOLIZIONE
TERRE E ROCCE DA SCAVO MATERIALI DA DEMOLIZIONE Presentazione della banca dati regionale delle discariche e degli impianti di trattamento di rifiuti inerti Gli adempimenti, le autorizzazioni e la destinazione
DettagliSITO B027 - Discarica Sant'Angelo Lomellina
AUTOSTRADA REGIONALE INTEGRAZIONE DEL SISTEMA TRANSPADANO DIRETTRICE BRONI-PAVIA-MORTARA - PROGETTO DEFINITIVO PARTE GENERALE - CENSIMENTO DEI SITI POTENZIALMENTE CONTAMINATI SCHEDE MONOGRAFICHE COMUNE
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA DISCARICA SITA IN LOC. PLAN PERCIÙ NEL COMUNE DI AVISE PER LO SMALTIMENTO DI RIFIUTI SPECIALI INERTI.
COMUNE DI AVISE REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA COMMUNE DE AVISE REGION AUTONOME VALLEE D AOSTE REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA DISCARICA SITA IN LOC. PLAN PERCIÙ NEL COMUNE DI AVISE PER LO SMALTIMENTO
DettagliEnd of Waste: il Fresato d asfalto
End of Waste: il Fresato d asfalto Con il decreto 28 marzo 2018, n. 69 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 139 del 18 giugno 2018), il Ministro dell ambiente ha definito le condizioni in base alle
DettagliCOMUNITA ALTO GARDA E LEDRO
COMUNITA ALTO GARDA E LEDRO Riva del Garda (TN) MODULO DI CARATTERIZZAZIONE DI BASE DEI RIFIUTI Caratterizzazione di base del rifiuto (ai sensi dell art. 11, comma 1 e 2 del D. Legisl. n. 36/2003 e dell
DettagliDITTA BERGOZZA E C. S.R.L. PROGETTO IMPIANTO DI STOCCAGGIO E TRATTAMENTO DI RIFIUTI METALLICI SPECIALI NON PERICOLOSI
COMUNE DI VICENZA PROVINCIA DI VICENZA REGIONE VENETO DITTA BERGOZZA E C. S.R.L. PROGETTO IMPIANTO DI STOCCAGGIO E TRATTAMENTO DI RIFIUTI METALLICI SPECIALI NON PERICOLOSI PROCEDURA GESTIONE RIFIUTI ALLEGATO
DettagliCorso di aggiornamento in materia di gestione dei rifiuti
Corso di aggiornamento in materia di gestione dei rifiuti Programma operativo degli argomenti previsti per i vari moduli di formativi e di approfondimento 1 1 19 ott 2015 Modulo Introduttivo Test di verifica
Dettaglidelle terre e rocce da scavo: norme e procedure per il loro riutilizzo Giuseppe Liuzzi Assessorato Ambiente Provincia di Reggio Emilia
Provincia di Reggio Emilia La gestione delle terre e rocce da scavo: norme e procedure per il loro riutilizzo Giuseppe Liuzzi Assessorato Ambiente Provincia di Reggio Emilia 15 Dicembre 2008 D.Lgs 152/06
DettagliSCHEDA DI OMOLOGA CARATTERIZZAZIONE DI BASE RIFIUTO MD_CT009
1. IDENTIFICAZIONE RICHIEDENTE Richiedente:... Indirizzo:... Referente:...n tel:...e-mail:... Tipologia richiedente Titolare dell autorizzazione Lavori per conto del Titolare dell autorizzazione Lavori
DettagliLINEE GUIDA IN MATERIA DI MISCELAZIONE RIFIUTI (art. 187 D. Lgs 152/2006)
LINEE GUIDA IN MATERIA DI MISCELAZIONE RIFIUTI (art. 187 D. Lgs 152/2006) 1 AMBITO DI APPLICAZIONE Le presenti linee guida si applicano sia alle operazioni di miscelazione di rifiuti da effettuare all
DettagliOggetto: DICHIARAZIONE DI FINE LAVORI E CERTIFICAZIONE DI CONFORMITÀ DELLE OPERE ESEGUITE (ai sensi dell art. 86 della L.R. 1/05)
AL DIRIGENTE RESPONSABILE DEL SERVIZIO GESTIONE DEL TERRITORIO DEL COMUNE DÌ IMPRUNETA Oggetto: DICHIARAZIONE DI FINE LAVORI E CERTIFICAZIONE DI CONFORMITÀ DELLE OPERE ESEGUITE (ai sensi dell art. 86 della
DettagliREGIONE VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI SANT ANNA D ALFAEDO II SEMESTRE 2008
Rapporto Annuale in Linguaggio Non Tecnico Pagina 1 di 7 REGIONE VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI SANT ANNA D ALFAEDO DISCARICA DI SECONDA CATEGORIA, TIPO A, SITA IN LOCALITÀ MONTE CORNO DENOMINATA
DettagliValori e parametri di riferimento per la determinazione delle garanzie finanziarie. Tabella 1
ALLEGATO B Valori e parametri di riferimento per la determinazione delle garanzie finanziarie Tabella 1 N. OPERAZIONI DI RECUPERO/SMALTIMENTO (escluse discariche) TIPOLOGIA RIFIUTI E CRITERIO DI CALCOLO
DettagliScheda descrittiva del rifiuto Allegato 1 della P08 D01/A ELENCO DELLE REVISIONI. Data 01/06/2015 Revisione: 1 Pagina 0 di 6
ELENCO DELLE REVISIONI REV. N Descrizione Revisioni DATA Preparato GO Verificato RSGA Approvato DT REVISIONE: 0 PRIMA EMISSIONE. 17/01/13 REVISIONE: 1 REVISIONE: 2 REVISIONE IN SEGUITO ALL ENTRATA IN VIGORE
DettagliVISTO l art.5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
Il Commissario delegato per l emergenza Prot. N 10 Cagliari 22/11/2013 ORDINANZA N. 4 DEL 22 NOV 2013 Oggetto: Ordinanza contingibile e urgente per il conferimento dei rifiuti derivanti dalle operazioni
DettagliElementi di valutazione a livello regionale
i i materiali di risulta da attività edile Modelli innovativi per la riduzione della produzione dei rifiuti edili e per la gestione di cantiere degli scarti finalizzata al riuso e al recupero Elementi
DettagliZAMBON GROUP S.P.A. INTEGRAZIONI PROGETTO ESECUTIVO ALL.02 GESTIONE E VERIFICA MATERIALI DA DEMOLIZIONE
ZAMBON GROUP S.P.A. LAVORI DI BONIFICA DEI TERRENI E DELLE ACQUE SOTTERRANEE DELL EX AREA INDUSTRIALE DI VIA CAPPUCCINI A VICENZA. INTEGRAZIONI ALL.02 GESTIONE E VERIFICA MATERIALI DA DEMOLIZIONE Via G.
DettagliCOMUNE DI INTROD STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE Scala /2014
COMUNE DI INTROD Oggetto STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE Verifica di assoggettabilità alla VIA ai sensi dell'art. 17 c.2 - L.R. 26/05/2009 n 12 -------------------------------------------- REALIZZAZIONE
DettagliCorso di aggiornamento in materia di gestione dei rifiuti
Corso di aggiornamento in materia di gestione dei rifiuti Programma operativo degli argomenti previsti per i vari moduli di formativi e di approfondimento 1 Rev. 2015-10-23 1 Lunedì 19 ott 2015 Test di
Dettaglispica srl sede legale: s.s. 17 Zona Industriale-Area Autoporto, Sulmona (Aq) Località Noce Mattei Comune di Sulmona
Regione Abruzzo Provincia de L Aquila Comune di Sulmona COMMITTENTE LOCALITÀ DELL INTERVENTO OGGETTO spica srl sede legale: s.s. 17 Zona Industriale-Area Autoporto, Sulmona (Aq) Località Noce Mattei Comune
DettagliPROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO AGENZIA PER LA DEPURZIONE SERVIZIO GESTIONE IMPIANTI CONVENZIONE
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO AGENZIA PER LA DEPURZIONE SERVIZIO GESTIONE IMPIANTI N DI REP. CONVENZIONE PER L'ACCETTAZIONE DEI RIFIUTI SPECIALI ASSIMILABILI AGLI URBANI, NELLE DISCARICHE PROVINCIALI PER
DettagliSpedizione e Trasporto di Rifiuti Speciali Pericolosi
UNIBS 2018: Spedizione e Trasporto di Rifiuti Speciali Pericolosi Franco CIOCE Consulente ADR Trasporto Merci Pericolose UNIBS Origine Urbani Caratteristiche Speciali Assimilabili NON pericolosi Pericolosi
DettagliINDICE ACCESSO UTENZE NON DOMESTICHE ALLE SSR. Settore dell attività: Area tecnica Servizi sul Territorio 1 DEFINIZIONI... 2
IATST02 ACCESSO UTENZE NON DOMESTICHE ALLE SSR Settore dell attività: Area tecnica Servizi sul Territorio REVISIONE n SEZIONI REVISIONATE DESCRIZIONE REVISIONE DATA REVISIONE 4 3.1 Modalità di accettazione
DettagliSITO B026 - Discarica Dorno
AUTOSTRADA REGIONALE INTEGRAZIONE DEL SISTEMA TRANSPADANO DIRETTRICE BRONI-PAVIA-MORTARA - PROGETTO DEFINITIVO PARTE GENERALE - CENSIMENTO DEI SITI POTENZIALMENTE CONTAMINATI SCHEDE MONOGRAFICHE COMUNE
DettagliREGIONE VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI SANT ANNA D ALFAEDO ANNO 2005
Rapporto Annuale in Linguaggio Non Tecnico: anno 2005 Pagina 1 di 8 REGIONE VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI SANT ANNA D ALFAEDO DISCARICA DI SECONDA CATEGORIA, TIPO A, SITA IN LOCALITÀ MONTE CORNO
DettagliDETERMINAZIONE. Estensore GARDI PIERLUIGI. Responsabile del procedimento GARDI PIERLUIGI. Responsabile dell' Area F. TOSINI
REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITA E RIFIUTI CICLO INTEGRATO DEI RIFIUTI DETERMINAZIONE N. G05281 del 30/04/2015 Proposta n. 6172 del 20/04/2015 Oggetto: PRIMA PORTA
Dettagli21/09/2018. RemTech Expo 2018 (19, 20, 21 Settembre) FerraraFiere
Recupero Macerie da Sisma. Economia Circolare come strumento per creare valore all impresa ed alle comunità. Andrea Grillenzoni di Garc SpA Dall emergenza alla ricostruzione: Lo stato delle ricostruzioni
DettagliSCHEDA «I»: RIFIUTI 1. Sezione. I. 1 Tipologia del rifiuto prodotto
SCHEDA «I»: RIFIUTI 1 Descrizione del rifiuto Quantità Impianti / di provenienza 2 Toner per stampa esauriti, contenenti sostanze Altri oli per motori, ingranaggi e lubrificazione Sezione. I. 1 Tipologia
DettagliSCHEDA DESCRITTIVA DEL RIFIUTO
SCHEDA DESCRITTIVA DEL RIFIUTO Numero di OMOLOGA N. del Produttore: Ragione Sociale: Sede legale: Legale rappresentante: P.IVA: Cod.Fisc.: Telefono: Fax: e-mail: Sede dello stabilimento ove il rifiuto
DettagliIL PRESIDENTE DELLA GIUNTA DELLA REGIONE TOSCANA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA DELLA REGIONE CAMPANIA
INTESA TRA LA REGIONE TOSCANA E LA REGIONE CAMPANIA PER IL CONFERIMENTO IN IMPIANTI SITUATI NEL TERRITORIO DELLA REGIONE TOSCANA DI RIFIUTI PROVENIENTI DALLA REGIONE CAMPANIA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
DettagliVDA BroadBusiness Ulteriori Lotti Funzionali
24 febbraio 24 BroadBusiness Ulteriori Lotti Funzionali ALLEGATO GESTIONE RIFIUTI PROGETTO DEFINITIVO IL TECNICO PROGETTISTA 24/02/24 24/02/24 Pag 1 di 7 24 febbraio 24 EXECUTIVE SUMMARY Il presente documento
DettagliIl riciclaggio dei rifiuti inerti da C&D: Roma come esempio di best practice. Ing. Stefano Cicerani Segretario ANPAR
Il riciclaggio dei rifiuti inerti da C&D: Roma come esempio di best practice Ing. Stefano Cicerani Segretario ANPAR Roma, 22 giugno 2016 La produzione di rifiuti inerti in Europa (Eurostat 2012) Francia
DettagliRELAZIONE NON TECNICA DIVULGATIVA
RELAZIONE NON TECNICA DIVULGATIVA II SEMESTRE 2007 DISCARICA PER RIFIUTI INERTI IN LOCALITA LA RIZZA VERONA COOPERATIVA DI SERVIZI ECOLOGICI DASTY Verona, 25 febbraio 2008 Responsabile PSC Dott. Davide
DettagliPIANO GESTIONE OPERATIVA
2016 PIANO GESTIONE OPERATIVA Modifica di un impianto di trattamento rifiuti speciali non pericolosi costituiti da rottami metallici (ai sensi dell art. 208 d.lgs. 152/06) Committente METALMARCA SRL SEDE
DettagliL impatto della scelta della procedura autorizzativa sulla qualità degli aggregati riciclati
L impatto della scelta della procedura autorizzativa sulla qualità degli aggregati riciclati Tiziana Cefis STUDIO AMB La qualità degli aggregati riciclati I controlli ambientali ed i controlli prestazionali
DettagliComune di Borghetto Santo Spirito CENTRO DI RACCOLTA RIFIUTI REGOLAMENTO
Comune di Borghetto Santo Spirito CENTRO DI RACCOLTA RIFIUTI REGOLAMENTO ART. 1 - OGGETTO DEL REGOLAMENTO 1. Il centro di raccolta del comune di Bardineto Calizzano e Murialdo è situato in Località Vetria
DettagliDITTA SCAPIN BRUNO PROGETTO IMPIANTO DI STOCCAGGIO RIFIUTI METALLICI SPECIALI NON PERICOLOSI
COMUNE DI MALO PROVINCIA DI VICENZA REGIONE VENETO DITTA SCAPIN BRUNO PROGETTO IMPIANTO DI STOCCAGGIO RIFIUTI METALLICI SPECIALI NON PERICOLOSI PROCEDURA GESTIONE RIFIUTI ALLEGATO n.4 alla RELAZIONE TECNICO
DettagliIL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO DEL TERRITORIO
Determinazione B2508 del 15.06.09 OGGETTO: DI MARIO OLIVO IMPRESA INDIVIDUALE - Autorizzazione in via definitiva all esercizio di un impianto mobile di recupero di rifiuti non pericolosi. D.lgs. n. 152/2006,
Dettaglicon sede legale in via n. CAP Comune Provincia RICHIEDE IN QUALITÀ DI
[ ] NUOVA OMOLOGA [ ] RINNOVO OMOLOGA Il/La sottoscritto/a DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE AL CONFERIMENTO DI RIFIUTI LIQUIDI / RICHIESTA DI OMOLOGA in qualità di legale rappresentante della Ditta/Società con
DettagliDIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE DETERMINAZIONE
REGIONE LAZIO Dipartimento: Direzione Regionale: Area: DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE ATTIVITA' PRODUTTIVE E RIFIUTI CICLO INTEGRATO DEI RIFIUTI DETERMINAZIONE N. B8328 del 04/11/2011 Proposta
DettagliCOMUNE DI CASNIGO PROVINCIA DI BERGAMO LAVORI DI COSTRUZIONE NUOVA FOGNATURA DI SMALTIMENTO ACQUE METEORICHE (INTERVENTO DI VIA EUROPA)
Studio Associato di Ingegneria AR2F Ing. Armando Russo - Ing. Fabio Finazzi Via Guido Sylva, 5 - Bergamo T 035259447 - F 035259646 - tecnico.studioar2f@gmail.com COMUNE DI CASNIGO PROVINCIA DI BERGAMO
DettagliIL RECUPERO DI RIFIUTI INERTI
SEMINARIO DI FORMAZIONE INDICAZIONI PER LA GESTIONE SOSTENIBILE DEI RIFIUTI DA C&D E PER L UTILIZZO DEGLI AGGREGATI RICICLATI IL RECUPERO DI RIFIUTI INERTI A cura di: Giorgio Bressi - Direttore Tecnico
DettagliDIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE DETERMINAZIONE. Estensore MARCELLI GIAN MARCO. Responsabile del procedimento GIAN MARCO MARCELLI
REGIONE LAZIO Dipartimento: Direzione Regionale: Area: DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE ATTIVITA' PRODUTTIVE E RIFIUTI CICLO INTEGRATO DEI RIFIUTI DETERMINAZIONE N. B8277 del 02/11/2011 Proposta
DettagliATTO DI GIUNTA del 11/03/2002 n. 74
ATTO DI GIUNTA del 11/03/2002 n. 74 Provincia di Oggetto: D.LGS. 22/97. L.R. 28/99. PIANO PROVINCIALE RIFIUTI. ATTO DI INDIRIZZO SULLE MODALITA' DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI. L anno 2002, il giorno undici,
DettagliCOMUNE DI BORGO SAN LORENZO OPERE DI MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA STRADALE DELLA INTERSEZIONE VIALE DELLA RESISTENZA VIALE DELLA REPUBBLICA
COMUNE DI BORGO SAN LORENZO OPERE DI MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA STRADALE DELLA INTERSEZIONE VIALE DELLA RESISTENZA VIALE DELLA REPUBBLICA PROGETTO DEFINITIVO/ESECUTIVO RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE
DettagliREGIONE.LAZIO.REGISTRO UFFICIALE.U
REGIONE.LAZIO.REGISTRO UFFICIALE.U.0647340.18-10-2018 REGIONE LAZIO Direzione: POLITICHE AMBIENTALI E CICLO DEI RIFIUTI Area: DETERMINAZIONE N. G13052 del 17/10/2018 Proposta n. 16824 del 16/10/2018 Oggetto:
DettagliCLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI NUOVE REGOLE DAL 18 FEBBRAIO 2015
Sommario CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI NUOVE REGOLE DAL 18 FEBBRAIO 2015...2 NUOVO ELENCO CODICI CER RIFIUTI OPERATIVO DAL 1 GIUGNO 2015...3 SANZIONI SISTRI...3 DURC PER LAVORI PRIVATI - PERIODO DI VALIDITA
DettagliRegione Umbria Giunta Regionale
Regione Umbria Giunta Regionale DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA, AMBIENTE, ENERGIA, CULTURA, BENI CULTURALI E SPETTACOLO Servizio Autorizzazioni ambientali (AIA e AUA) DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 255
DettagliSCHEDA «INT2»: STOCCAGGIO RIFIUTI CONTO TERZI 1
SCHEDA «INT2»: STOCCAGGIO RIFIUTI CONTO TERZI 1 Qualifica professionale e nominativo del responsabile tecnico dello stoccaggio rifiuti conto terzi Qualifica professionale di responsabile tecnico per aziende
DettagliSCHEDA «INT2»: STOCCAGGIO RIFIUTI CONTO TERZI 1
SCHEDA «INT2»: STOCCAGGIO RIFIUTI CONTO TERZI 1 Qualifica professionale e nominativo del responsabile tecnico dello stoccaggio rifiuti conto terzi Qualifica professionale di responsabile tecnico per aziende
DettagliPROVINCIA DI GENOVA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO ACQUA E RIFIUTI
PROVINCIA DI GENOVA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO ACQUA E RIFIUTI Prot. Generale N. 0125613 / 2013 Atto N. 5600 OGGETTO: AUTORIZZAZIONE IN VIA DEFINITIVA
DettagliC O M U N E D I L A M P O R O. Provincia di Vercelli CONVENZIONE PER IL CONFERIMENTO DI MATERIALI INERTI
C O M U N E D I L A M P O R O Provincia di Vercelli REP. N. CONVENZIONE PER IL CONFERIMENTO DI MATERIALI INERTI PROVENIENTI DA ATTIVITA DI DEMOLIZIONE E COSTRUZIONE EDILIZIA REALIZZATE NEL TERRITORIO COMUNALE.
DettagliPiano di Azione. Interventi per il miglioramento del servizio di Raccolta Differenziata in Calabria ALLEGATO TECNICO N. 7
UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE CALABRIA PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE 2014-2020 FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE FONDO SOCIALE EUROPEO PROGRAMMA DI AZIONE E COESIONE COMPLEMENTARE
DettagliELABORATO 1 Relazione tecnica
Discarica di rifiuti non pericolosi Cordenons (PN) Valutazione di Impatto Ambientale D.G.R n. 1181 del 24/06/2011 e s.m.i. ISTANZA DI VARIAZIONE PRESCRIZIONE Prescrizione n. 3 DOCUMENTAZIONE INTEGRATIVA
DettagliALLEGATO 6 RIFIUTI PROPOSTA ACCORDO DI PROGRAMMA SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI INERTI
ALLEGATO 6 RIFIUTI PROPOSTA ACCORDO DI PROGRAMMA SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI INERTI PROPOSTA ACCORDO DI PROGRAMMA SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI INERTI ai sensi dell art. 4 del D.Lgs. n.22/97. dell art. 11
DettagliCRITERI PER LA GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO (legge regionale 13 maggio 2009, n. 11 art. 48 comma 6)
CRITERI PER LA GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO (legge regionale 13 maggio 2009, n. 11 art. 48 comma 6) Allegato 1 Schema di dichiarazione relativa alla produzione ed utilizzazione di terre e rocce
DettagliRIFIUTI INERTI E TERRE DA SCAVO PROBLEMI ED OPPORTUNITÀ PER LO SVILUPPO DI UN ECONOMIA CIRCOLARE
RIFIUTI INERTI E TERRE DA SCAVO PROBLEMI ED OPPORTUNITÀ PER LO SVILUPPO DI UN ECONOMIA CIRCOLARE Seminario organizzato da: Soluzione Ambiente, ANPAR e ANCE Toscana DECRETO End Of Waste LA PROPOSTA ANPAR
DettagliRIFIUTI DA C & D (art. 39, comma 2 della L.R. 45/07 e s.m.i.)
MODULO 1 Al Comune di P E R A N O Provincia di CHIETI Ufficio Urbanistica ed Edilizia Privata e Pubblica AL RESPONSABILE DEL SERVIZIO PRATICA n. / Per trasmissione del presente modulo da parte del Comune
DettagliLINEE GUIDA REGIONALI PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI DA ATTIVITA DI COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE
LINEE GUIDA REGIONALI PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI DA ATTIVITA DI COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE DGR 1773, 28 agosto 2012 Mogliano, 30 novembre 2012 Giuliano Vendrame, Regione Veneto GRUPPO DI LAVORO ARPA URPV
DettagliStudi e ricerche per un economia circolare nel settore dei rifiuti da costruzione e demolizione
Studi e ricerche per un economia circolare nel settore dei rifiuti da costruzione e demolizione Gli obiettivi della pianificazione regionale in materia di rifiuti Milano 16 aprile 2018 Il Programma Regionale
DettagliPROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO
COMUNE DI PELLA PROVINCIA VCO PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO TERRE E ROCCE DA SCAVO SISTEMAZIONE DI VIA VIGNACCIA su territorio comunale Novara, maggio 2017 Il progettista Ing. G. Escuriale RELAZIONE UTILIZZO
DettagliRIUTILIZZO E RICICLO DEI RIFIUTI DA C&D - Casi concreti. Venezia 21 giugno 2018 Arch. Dana Vocino
RIUTILIZZO E RICICLO DEI RIFIUTI DA C&D - Casi concreti Venezia 21 giugno 2018 Arch. Dana Vocino Rifiuti da C&D in Europa e in Italia EUROSTAT- Produzione di rifiuti delle attività economiche e domestiche
DettagliIL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO DEL TERRITORIO
Determinazione del 31.03.2010, B1895 OGGETTO: IMPRESA ARTIGIANA ANTONINI S.r.l. - Autorizzazione in via definitiva all esercizio di un impianto mobile di recupero di rifiuti non pericolosi. D.lgs. n. 152/2006,
DettagliCODICI CER - QUANTITA DA TRATTARE
ALLEGATO 4 RIFIUTI SCHEDA I (prot. 031315 del 15/01/2013) CODICI CER - QUANTITA DA TRATTARE (prot. 031315 del 15/01/2013) SCHEDA «I»: RIFIUTI 1 Descrizione del rifiuto Fanghi prodotti dal trattamento biologico
DettagliLINEE GUIDA. Gruppo di lavoro:
LINEE GUIDA Gestione dei rifiuti liquidi di cui all art. 110, comma 3, lettere a), b) e c) del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., identificati dal codice CER 20 03 99, prodotti presso i campi di ricovero della
DettagliDichiarazione in materia di terre e rocce da scavo (Art. 186 D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.e.i.*)
Comune di FIORANO MODENESE Provincia di Modena SERVIZIO URBANISTICA SPORTELLO UNICO EDILIZIA - AMBIENTE Dichiarazione in materia di terre e rocce da scavo (Art. 186 D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.e.i.*) I Sottoscritti:
DettagliIL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO DEL TERRITORIO
Determinazione B1897 dell 11.05.09 OGGETTO: A.G. S.r.l. -.Autorizzazione in via definitiva all esercizio di un impianto mobile di recupero di rifiuti non pericolosi. D.lgs. n.152/2006, art. 208, comma
Dettagli