AMBIENTI DI LAVORO SANI E SICURI A TUTTE LE ETÀ
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1 Convegno AMBIENTI DI LAVORO SANI E SICURI A TUTTE LE ETÀ Docente: Alessandro Faccio Lorenzo Baraldo MODENA, Mercoledì 13 settembre , Sala Puccini BRESCIA, 25 gennaio 2017 dalle alle 17.30
2 AMBIENTI DI LAVORI SANI E SICURI A TUTTE LE ETÀ L articolo 28 del D.lgs. 81/2008 al comma 1, fa riferimento all obbligo non delegabile del Datore di lavoro alla valutazione di tutti i rischi, compresi quelli dell ETÀ (rischi connessi all invecchiamento della forza lavoro). L ETÀ diventa un fattore rilevante nella redazione della valutazione del rischio in riferimento a: Caratteristiche fisiche Esperienza Formazione
3 AMBIENTI DI LAVORI SANI E SICURI A TUTTE LE ETÀ L'art. 37 della Costituzione prevede il limite minimo di età per il lavoro salariato e tale limite è stato disciplinato dall'art. 3 della L. n. 977/1967, modificato dall'art. 5 del D.lgs. n. 345/1999: l'età minima di ammissione al lavoro è fissata al momento in cui il minore ha concluso il periodo di istruzione obbligatoria e comunque non inferiore ai 15 anni compiuti. Con l'innalzamento dell'obbligo di istruzione ad almeno 10 anni della Legge Finanziaria 2007 (296/2006) consegue l'aumento da 15 a 16 anni dell'età per l'accesso al lavoro.
4 AMBIENTI DI LAVORI SANI E SICURI A TUTTE LE ETÀ Dall altro lato NON ESISTE UNA LEGISLAZIONE CHE DEFINISCA UN LIMITE MASSIMO DI ETÀ: Lavoratore Caratteristiche fisiche Caratteristiche psicologiche Esperienza Formazione Consapevolezza Necessità di differenziazione
5 AMBIENTI DI LAVORI SANI E SICURI A TUTTE LE ETÀ L organizzazione aziendale Ferrero Mangimi S.p.A. si propone 3 obiettivi chiave: Promuovere il lavoro sostenibile e invecchiamento; Evidenziare l'importanza della prevenzione per tutta la vita lavorativa; Fornire informazioni e strumenti per la gestione della salute e sicurezza nel contesto di una forza lavoro che invecchia. OBIETTIVI: definire nuovi rischi emergenti; accentuazione di rischi esistenti in riferimento all età del lavoratore. FINALITÀ redazione di nuovi modelli di valutazione dei rischi; buona progettazione del lavoro.
6 AMBIENTI DI LAVORI SANI E SICURI A TUTTE LE ETÀ Il processo di Valutazione comporta la collaborazione di diverse figure che devono concorrere con le loro competenze ed attribuzioni specifiche: il Datore di lavoro delle aziende come figura responsabile della SSL nella propria azienda, insieme ai suoi collaboratori (RSPP e consulenti esterni), gli enti di formazione per la formazione dei responsabili dei lavoratori e per i lavoratori stessi, i medici competenti e gli specialisti del settore medico per definire i sintomi e i pericoli a cui i lavoratori sono esposti (MEDICO COMPETENTE, UNIVERSITA, MEDICINA DEL LAVORO).
7 INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE 868 milioni di ultrasessantenni nel mondo 12% della popolazione Si stimano 2,4 miliardi di ultrasessantenni nel % della popolazione.
8 INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE Conseguenze: Aumento età pensionabile Necessità di migliori forme di assistenza sanitaria Necessità di migliori forme di sostegno lavorativo
9 INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE Conseguenze: Discriminazione sulla base dell'età: le persone di età superiore ai 50 anni tendono a scomparire dalla vita lavorativa.
10 INVECCHIAMENTO DELLA SOCIETÀ E DEL MONDO DEL LAVORO Il mantenimento di una capacità di lavoro accettabile sia in relazione a buone condizioni di salute e professionali, sono sostenute da: Condizioni di lavoro soddisfacenti Corretti stili di vita personali Occorre eliminare o contenere tutti quei fattori di rischio che concorrono ad accelerare o aggravare il fisiologico processo di invecchiamento, e che agiscono lungo tutto il corso della vita della persona.
11 INVECCHIAMENTO DELLA SOCIETÀ E DEL MONDO DEL LAVORO Rischi che contribuiscono al processo di invecchiamento: Rischio di tipo fisico (ad es. carichi di lavoro eccessivi) Rischio di tipo chimico (ad es. sostanze tossiche che causano lesioni di organi e apparati) Rischio di tipo organizzativo (ad es. stress, orari di lavoro)
12 INVECCHIAMENTO DELLA SOCIETÀ E DEL MONDO DEL LAVORO É molto importante verificare costantemente la compatibilità tra richieste del lavoro e capacità funzionali della persona in modo da poter predisporre e garantire il miglior compromesso possibile. Si deve prestare attenzione a: Rivoluzioni tecnologiche; Condizioni psico-fisiche del lavoratore.
13 INVECCHIAMENTO DELLA SOCIETÀ E DEL MONDO DEL LAVORO «Il lavoro a turni e notturni. Organizzazione degli orari di lavoro e riflessi sulla salute» Costa Giovanni
14 INVECCHIAMENTO DELLA SOCIETÀ E DEL MONDO DEL LAVORO «Il lavoro a turni e notturni. Organizzazione degli orari di lavoro e riflessi sulla salute» Costa Giovanni
15 INVECCHIAMENTO DELLA SOCIETÀ E DEL MONDO DEL LAVORO Una buona efficienza psico-fisica al pensionamento è influenzata da fattori dovuti: Al condizionamento biologico: un progressivo decremento delle funzioni psico-fisiologiche che riguarda aspetti fisici, le funzioni cognitive e alcuni atteggiamenti o comportamenti. Alle modificazioni anatomiche e funzionali dovute all invecchiamento biologico: l invecchiamento è un processo che nell individuo si accompagna a cambiamenti anatomostrutturali a carico dei diversi tessuti che modificano la struttura, la morfologia e la funzionalità degli organi, sistemi ed apparati. All ergonomia: la scienza che si occupa dello studio dell interazione tra individui e tecnologie.
16 INDICE DI CAPACITÀ DI LAVORO L indice di capacità di lavoro (Ilmarinen, Kuomi et al.1998) è orientato ad un uso pratico nel campo della Medicina del Lavoro. Rappresenta la valutazione da parte dello stesso lavoratore circa la propria capacità di lavoro e mostra una buona correlazione con i riscontri clinici. Aiuta ad individuare quali lavoratori abbisognano del supporto del Medico del Lavoro; in tal modo si possono definire gli interventi più appropriati, sia a livello organizzativo che personale, volti a prevenire una prematura diminuzione della capacità di lavoro stessa. È calcolato sulla base delle risposte date alle domande del questionario, che prendono in considerazione sia le richieste fisiche e mentali del compito lavorativo che lo stato di salute e le risorse del lavoratore.
17 INDICE DI CAPACITÀ DI LAVORO L indice di capacità di lavoro (Ilmarinen, Kuomi et al.1998) è orientato ad un uso pratico nel campo della Medicina del Lavoro, esso comprende 7 fattori: 1 - Capacità di lavoro attuale confrontata con il miglior periodo di vita; 2 - Capacità di lavoro in rapporto alle richieste del compito; 3 - Numero di diagnosi attuali poste dal medico; 4 - Riduzione della capacità di lavoro stimata essere dovuta alle malattie; 5 - Assenze per malattia nel corso dell ultimo anno (12 mesi); 6 - Prognosi personale della capacità di lavoro per i prossimi 2 anni; 7 - Risorse personali.
18 INDICE DI CAPACITÀ DI LAVORO Viene calcolato il punteggio secondo le istruzioni, il cui risultato può variare tra 7 e 49. Questo numero descrive l opinione che lo stesso lavoratore ha della propria capacità di lavoro, e in base ad esso, vengono definiti il livello di capacità di lavoro e gli obiettivi da perseguire secondo lo schema seguente: Punteggio Capacità di lavoro Obiettivi 7 27 Scadente Ristabilire la capacità di lavoro Mediocre Migliorare la capacità di lavoro Buona Sostenere la capacità di lavoro Eccellente Mantenere la capacità di lavoro
19 INDICE DI CAPACITÀ DI LAVORO Calcolo dell indice di capacità di lavoro Il miglior punteggio possibile dell'indice è 49, il peggiore è 7. Tutte le domande poste nel questionario devono avere una risposta prima del calcolo dell'indice.
20 INDICE DI CAPACITÀ DI LAVORO Per coloro che presentano una capacità di lavoro scadente (massimo punteggio 27) sono necessarie misure dirette a recuperare la capacità di lavoro o ulteriori valutazioni della stessa, volte a verificare le condizioni fisiche, psicologiche e socio-ambientali del lavoratore. Per coloro i quali l'indice risulta mediocre (tra 28 e 36) sono raccomandati interventi volti a migliorare la capacità di lavoro. Questi possono riguardare sia gli stili di vita che azioni di tipo riabilitativo, sia misure volte a sostenere e sviluppare le sue competenze e abilità professionali.
21 INDICE DI CAPACITÀ DI LAVORO I lavoratori con un Indice di capacità di lavoro buona (tra 37 e 44) dovrebbero ricevere adeguata informazione e formazione su come mantenere la loro capacità di lavoro. Coloro che presentano un Indice di capacità di lavoro eccellente (tra 44 e 49) dovrebbero essere informati su quali possono essere i fattori, relativi sia al lavoro che allo stile di vita, in grado di mantenere o compromettere una buona capacità di lavoro.
22 METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Obiettivi e le fasi generali di applicazione della valutazione dei rischi
23 METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Analisi Preliminari Rilevazione dei profili di età di tutti i lavoratori (con stratificazione per stabilimento, reparto/mansione, genere, inquadramento contrattuale, presenza di limitazioni/prescrizioni da parte del medico competente). Successiva elaborazione di scenari a 5 e 10 anni, al fine di valutare i possibili effetti della variabile età nei prossimi anni. Rilevazione mediante questionario da sottoporre alla direzione aziendale, dello stato attuale delle problematiche e delle politiche aziendali relative all invecchiamento della popolazione lavorativa. Acquisizione di statistiche sull assenteismo e sul fenomeno infortunistico dell ultimo triennio.
24 METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Processo di valutazione del rischio Individuazione delle postazioni di lavoro/mansioni age critical, sia per quanto riguarda i lavoratori più anziani sia per quanto riguarda quelli di età più giovane. Valutazione dei rischi per le postazioni di lavoro/mansioni age critical verificando sia quanto previsto dalla normativa, sia la specificità aziendale.
25 METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Processo di valutazione del rischio Viene proposto un nuovo metodo per la valutazione dei rischi in riferimento all età definito Age Risk Assessment Index ARAI viene calcolato in funzione di quattro variabili: Gli esiti delle attività di verifica e controllo del rischio condotte nella specifica sezione del DVR a cui si riferisce la valutazione, la Probabilità di accadimento del rischio preso in considerazione e il Danno dello stesso, l Indice di capacità di Lavoro calcolato con la somministrazione del questionario agli addetti, sia in modalità come da metodo originario con coinvolgimento del MC, sia con modalità diversa, tramite intervento del SPP per poter incrociare e verificare i dati statistici (WAI I ) e infine il livello di Esposizione degli operatori al rischio preso in considerazione.
26 METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Processo di valutazione del rischio Per quanto riguarda il valore da attribuire alla probabilità (P) e al danno (D) si considerano i valori più elevati individuati ad esito della valutazione del rischio riportata nel paragrafo del DVR del rischio specifico a cui si fa riferimento con lo studio dei rischi connessi con l invecchiamento della forza lavoro. Scala delle probabilità P: Valore P Livello Definizioni/criteri 4 Altamente probabile 3 Probabile Si sono già verificati più volte danni analoghi in azienda Il verificarsi del danno non susciterebbe alcuno stupore in azienda È noto qualche episodio in cui si è verificato il danno Il verificarsi del danno susciterebbe una moderata sorpresa in azienda 2 Poco probabile 1 Improbabile Sono noti solo rarissimi episodi già verificatisi Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe grande sorpresa Non sono noti episodi già verificatisi Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe incredulità
27 METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Processo di valutazione del rischio Scala dell entità del danno D: Valore D Livello D Definizioni/criteri 4 Gravissimo Effetti letali o di invalidità totale 3 Grave Effetti di invalidità parziale o reversibili a lungo termine 2 Medio Effetti reversibili nel medio termine 1 Lieve Effetti rapidamente reversibili
28 METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Processo di valutazione del rischio I valori assegnati all Indice di capacità di lavoro (WAI I ) si sono ottenuti associandounnumeroprogressivoda1a4allefascediriferimento dei risultati calcolati con il questionario Indice di capacità di lavoro, dove 4 rappresenta il valore di WAI I peggiore. Scala dell Indice di Capacità di Lavoro (WAI I n): Valore WAI I n Punteggio WAI I Capacità di lavoro Scadente Mediocre Buono Eccellente
29 METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Processo di valutazione del rischio Per quanto riguarda il valore da attribuire all esposizione, si è considerato il livello medio di esposizione dell addetto al rischio preso in considerazione nella valutazione condotta, dove 4 rappresenta il livello di esposizione maggiore. Scala dell Esposizione (E): Valore E Tempo di Esposizione 4 Giornaliera 3 Settimanale 2 Mensile 1 Annuale Definizioni L addetto è esposto giornalmente al rischio preso in considerazione L addetto è esposto settimanalmente al rischio preso in considerazione L addetto è esposto mensilmente al rischio preso in considerazione L addetto è esposto annualmente al rischio preso in considerazione
30 METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Processo di valutazione del rischio Definiti i valori da attribuire, la Valutazione del Rischio in funzione dell età viene automaticamente calcolata mediante la formula: Dove: ARAI = P x D x WAI I n x E P = Valore della probabilità di accadimento del rischio preso in considerazione, valutata nella sezione specifica del rischio preso in considerazione. D = Valore del danno del rischio preso in considerazione, valutata nella sezione specifica del rischio preso in considerazione. WAI I n = Valore ottenuto dalla scala corrispondente all Indice di capacità di lavoro misurato. E = Esposizione dell addetto al rischio preso in considerazione.
31 METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Processo di valutazione del rischio Viene definito come ARAI accettabile un valore che risulta compreso tra 1e9 ARAI > < ARAI 64 9 < ARAI 32 1 ARAI 9 Livello Elevato Significativo Medio Minimo Definizione Tempo di intervento Attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate ad esito della specifica valutazione del rischio Sono necessarie misure dirette a recuperare la capacità di lavoro o ulteriori Immediato valutazioni della stessa, volte a verificare le condizioni fisiche, psicologiche e socio ambientali del lavoratore. Attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate ad esito della specifica valutazione del rischio Sono raccomandati interventi volti a migliorare la capacità di lavoro. Questi Entro 12 mesi possono riguardare sia gli stili di vita che azioni di tipo riabilitativo, sia misure volte a sostenere e sviluppare le sue competenze e abilità professionali. Attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate ad esito della specifica valutazione del rischio Informazione su quali possono essere i fattori, relativi sia al lavoro che allo Da 12 a 24 mesi stile di vita, in grado di mantenere o compromettere una buona capacità di lavoro. Attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate ad esito della specifica valutazione del rischio Da 12 a 18 mesi Adeguata informazione e formazione su come mantenere la loro capacità di lavoro.
32 METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Identificazione delle misure di Prevenzione e Protezione In questa fase le misure (tecniche, organizzative, procedurali e formative) dovranno essere identificate con particolare riferimento alle criticità connesse con l età, sulla base della specifica realtà aziendale. Particolare importanza, per questa fase, è rappresentata dalla condivisione delle misure individuate con la struttura aziendale (dirigenti e preposti) nonché con tutte le altre figure individuate dalla legislazione (RLS e Medico Competente). Sulle stesse figure sarà pertanto importante la somministrazione di interventi formativi specifici.
33 METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Tecniche di verifica e controllo Acquisizione di statistiche su Assenteismo, Infortuni, incidenti, near-miss e Malattie professionali Somministrazione del questionario Work Ability Index ai lavoratori interessati, sia in modalità come da metodo originario con coinvolgimento del MC, sia con modalità diversa, tramite intervento del SPP per poter incrociare e verificare i dati statistici (WAI I ) Questo tipo di attività, ispirato all applicazione del ciclo di Deming (Plan-Do-Check-Act), fornirà importanti informazioni sull efficacia delle misure individuate e della loro applicazione
34 ESITO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI La stratificazione per classi di età dei dipendenti Ferrero Mangimi S.p.A. risulta: CLASSI DI ETÀ UOMINI DONNE (ANNI)
35 ESITO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Si è proceduto con la somministrazione del questionario descritto nelle precedenti slide per il rilievo dei dati utili al fine di calcolare l indice di capacità di lavoro degli addetti operativi e/o di ufficio di ciascuna unità di lavoro aziendale. Ad esito delle interviste e dei calcoli effettuati si espongono i risultati in tabella sotto riportata.
36 ESITO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI UNITÀ LOCALE 1 UNITÀ LOCALE 2 UNITÀ LOCALE 3 Addetto Op. Addetto Uff. Addetto Op. Addetto lab. Addetto Uff. Addetto Op. Addetto Uff. Lav1 41 Lav1 43 Lav1 37 Lav1 48 Lav1 44 Lav1 41 Lav1 44 Lav2 38 Lav2 Lav2 37 Lav2 46 Lav2 47 Lav2 41 Lav3 46 Lav3 Lav3 44 Lav3 49 Lav3 45 Lav3 43 Lav4 42 Lav4 Lav4 40 Lav4 42 Lav4 43 Lav5 42 Lav5 Lav5 30 Lav5 36 Lav5 43 Lav6 40 Lav6 Lav6 46 Lav6 36 Lav6 43 Lav7 47 Lav7 Lav7 37 Lav7 38 Lav7 44 Lav8 47 Lav8 40 Lav8 36 Lav9 49 Lav10 41 Lav11 48 Lav12 41 Lav13 41 Media 42 Media 43 Media 41 Media 48 Media 41 Media 42 Media 44
37 ESITO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Addetto Op. UNITÀ LOCALE DI 4 Addetto Uff. Lav1 44 Lav1 36 Lav2 42 Lav2 39 Lav3 43 Lav3 48 Lav4 39 Lav4 43 Lav5 45 Lav5 45 Lav6 44 Lav7 47 Lav8 47 Lav9 36 Lav10 38 Addetto Op. UNITÀ LOCALE 5 Addetto Uff. Lav1 40 Lav1 47 Lav2 49 Media 43 Media 42 Media 45 Media 47
38 ESITO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Per poter calcolare il rischio in relazione all invecchiamento della forza lavoro si è calcolata la media dell indice di capacità di lavoro degli addetti delle varie Unità Locali divisi per fasce di età, che ha dato i seguenti risultati: Fasce di età Valori WAI Media WAI Capacità di lavoro UNITÀ LOCALE 1 Addetti Operativi Buona Eccellente Buona Addetti Uffici Buona / / / / / / UNITÀ LOCALE 2 Addetti Operativi Buona Buona Buona Addetti Uffici Buona Buona / / / Addetti Laboratorio Eccellente / / / / / /
39 ESITO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI UNITÀ LOCALE 3 Addetti Operativi Buona Buona Buona Addetti Uffici Eccellente / / / / / / UNITÀ LOCALE 4 Addetti Operativi Buona / Eccellente Buona Addetti Uffici Buona Buona / / / UNITÀ LOCALE 5 Addetti Operativi Buona / / / / / / Addetti Uffici / / / Eccellente / / /
40 ESITO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Con riferimento al Testo Unico in materia di sicurezza negli ambienti e nei luoghi di lavoro ed agli esiti della valutazione dei rischi condotta di cui al presente DVR aziendale, vengono riportati nella tabella sotto i rischi presi in considerazione valutati in relazione all invecchiamento dei lavoratori, individuando per quali di essi ha senso indagare la variabile differenza di età.
41 ESITO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Tabella di analisi tipologia di rischio da approfondire in relazione all invecchiamento della forza lavoro: Tipo di rischio Ambienti confinanti o a sospetto rischio di inquinamento Lavori in quota Impianti di servizio (elettrico, riscaldamento, raffreddamento, sollevamento) Da prendere in considerazione rispetto all età Si Si No Motivazione In quanto i lavoratori anziani possono essere soggetti a scarso equilibrio, tempi più lenti di reazione, problemi della vista e mancanza di concentrazione. In quanto con l invecchiamento si verifica una riduzione dell equilibrio, tempi più lenti di reazione, problemi della vista e mancanza di concentrazione con conseguente maggior rischio di cadute e di fratture. In quanto la variazione di età non espone il lavoratore a rischi ulteriori. Eventuale approfondimento nel caso studio in azienda Si Si Misure di valutazione Ambienti di lavoro valutati con opportuna check list che prenda in considerazione le classi di età. Ambienti di lavoro valutati con opportuna check list che prenda in considerazione le classi di età.
42 ESITO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Tabella di analisi tipologia di rischio da approfondire in relazione all invecchiamento della forza lavoro: Tipo di rischio Macchine ed attrezzature di lavoro Da prendere in considerazione rispetto all età Si Motivazione In quanto i lavoratori anziani possono essere soggetti a scarso equilibrio, tempi più lenti di reazione, problemi della vista e mancanza di concentrazione. Eventuale approfondimento nel caso studio in azienda Si Misure di valutazione Tutti i nuovi impianti vengono prevalutati per verificare se le considerazioni fatte dal costruttore prendono in considerazione anche le difficoltà derivate dall invecchiamento del lavoratore. Scariche atmosferiche No In quanto la variazione di età non espone il lavoratore a rischi ulteriori. Lavoro al videoterminale Si In quanto nei lavoratori anziani si assiste ad un deterioramento della vista ed è più probabile che soffrano di patologie come cataratte e disturbi a carico della retina. Inoltre è possibile l insorgenza di disturbi legati alla postura. Non viene approfondito in quanto la normativa prevede tutele in base all età del lavoratore.
43 ESITO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Tabella di analisi tipologia di rischio da approfondire in relazione all invecchiamento della forza lavoro: Tipo di rischio Rumore Vibrazioni corpo intero e mano braccio Campi elettromagnetici Radiazioni ottiche artificiali Da prendere in considerazione rispetto all età Si Si In fase di approfondimento In fase di approfondimento Motivazione In quanto I lavoratori più anziani possono soffrire di problemi all apparato uditivo tipici dell età (presbiacusia) o in alcuni casi anche dovuti alla eccessiva esposizione a fonti di rumore nel corso degli anni. In quanto con l invecchiamento si ha una diminuzione della forza, potenza e resistenza muscolare e una diminuzione della massa ossea. Eventuale approfondimento nel caso studio in azienda SI Si Misure di valutazione Valutazione con l indice di capacità di lavoro. Valutazione con l indice di capacità di lavoro.
44 ESITO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Tabella di analisi tipologia di rischio da approfondire in relazione all invecchiamento della forza lavoro: Tipo di rischio Microclima Da prendere in considerazione rispetto all età Si Motivazione In quanto con l invecchiamento si ha maggior rischio di ipotermia dovuto ad un minore isolamento corporeo e produzione basale di calore e ipertermia dovuta ad un aumento del calore specifico e una diminuzione del contenuto corporeo di acqua e della capacità dispersione cutanea del calore. Eventuale approfondimento nel caso studio in azienda Si Misure di valutazione Valutazione con l indice di capacità di lavoro Infrasuoni, ultrasuoni In fase di approfondimento Atmosfere iperbariche In fase di approfondimento Radiazioni ionizzanti Si La variazione di età espone il lavoratore a rischi ulteriori. Non Presenti
45 ESITO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Tabella di analisi tipologia di rischio da approfondire in relazione all invecchiamento della forza lavoro: Tipo di rischio Agenti chimici (comprese le polveri) Agenti cancerogeni e mutageni Da prendere in considerazione rispetto all età Motivazione Eventuale approfondimento nel caso studio in azienda Misure di valutazione In fase di approfondimento In fase di approfondimento L'incidenza del cancro è strettamente connessa con l'età: il rischio di sviluppare una neoplasia dopo i 65 anni è infatti circa quaranta volte più alto rispetto a quello di quando si ha un'età compresa tra i 20 e i 44 anni, ed è circa quattro volte quello medio della fascia d'età che va dai 45 ai 64. Non presente Amianto In fase di approfondimento Non presente Agenti biologici In fase di approfondimento Atmosfere esplosive No In quanto la variazione di età non espone il lavoratore a rischi ulteriori.
46 ESITO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Tabella di analisi tipologia di rischio da approfondire in relazione all invecchiamento della forza lavoro: Tipo di rischio Incendio Da prendere in considerazione rispetto all età No Motivazione In quanto la variazione di età non espone il lavoratore a rischi ulteriori. Eventuale approfondimento nel caso studio in azienda Misure di valutazione Piano di gestione delle emergenze Si In quanto la variazione di età incide sui riflessi e sulla prontezza del lavoratore c è una diminuzione della vista e dell udito. Si Valutazione con l indice di capacità di lavoro Stress lavoro correlato Si In quanto con l invecchiamento è possibile l insorgenza di malattie derivanti dallo stress lavoro correlato, che possono provocare reazioni sia fisiologiche che psicologiche. Non viene approfondito in quanto la normativa prevede tutele in base all età del lavoratore.
47 ESITO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Tabella di analisi tipologia di rischio da approfondire in relazione all invecchiamento della forza lavoro: Tipo di rischio Movimentazione Manuale dei Carichi: posture incongrue, movimenti ripetitivi, sollevamento e spostamenti di carichi Lavoratrici gestanti e puerpere Carico di lavoro fisico Da prendere in considerazione rispetto all età Si No Si Motivazione In quanto con l invecchiamento si ha una diminuzione della forza, potenza e resistenza muscolare e una diminuzione della massa ossea. In quanto la variazione di età non espone il lavoratore a rischi ulteriori. In quanto con l invecchiamento si ha una diminuzione della forza, potenza e resistenza muscolare e una diminuzione della massa ossea. Eventuale approfondimento nel caso studio in azienda Si Misure di valutazione Valutazione con l indice di capacità di lavoro. Si Valutazione con l indice di capacità di lavoro.
48 ESITO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Tabella di analisi tipologia di rischio da approfondire in relazione all invecchiamento della forza lavoro: Tipo di rischio Lavoro a turni Da prendere in considerazione rispetto all età Si Motivazione La sonnolenza nei soggetti anziani riflette sia le naturali modificazioni nei meccanismi che regolano il ritmo sonno/veglia che una aumentata prevalenza di disturbi del sonno (minore durata, maggiore frammentazione, riduzione del sonno REM e sonno profondo). Al contrario molti soggetti giovani possono manifestare elevati livelli di sonnolenza diurna in ragione del deficit di sonno dovuto ad attività ludiche condotte nelle ore serali e notturne. Eventuale approfondimento nel caso studio in azienda Non presente Misure di valutazione Valutazione con l indice di capacità di lavoro.
49 ESITO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Schede di Valutazione dei Rischi Si riporta un esempio di scheda di valutazione del rischio ottenuta applicando il metodo ARAI :
50 ESITO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI
51 ESITO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Per analizzare i rischi in riferimento all invecchiamento della forza lavoro si fa riferimento al DVR appendice delle varie unità locali, al capitolo nel quale si riporta la valutazione del rischio specifico, in questo caso ambienti confinati o a sospetto rischio di inquinamento prendendo in considerazione il valore più alto di rischio riscontrato nelle varie unità locali, prima dell attuazione delle misure di miglioramento si ottiene un P uguale a 3 eundugualea4da sostituire nella formula dell ARAI. CLASSIFICAZIONE Classe: B VALUTAZIONE DEL RISCHIO: P=3 D=4 R=12 MOLTO GRAVE
52 ESITO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Mentre dalla Tabella dei valori assegnati all Indice di capacità di lavoro facendo riferimento al valore più basso della media dell Indice di Capacità di Lavoro degli addetti operativi, cheè37 (Buono) si ottiene un valore di WAI I n di 2: Valore WAI I n Punteggio WAI I Capacità di lavoro Scadente Mediocre Buono Eccellente
53 ESITO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Facendo riferimento all esposizione gli addetti risultano esposti settimanalmente al rischio derivato da Ambienti Confinati o a sospetto rischio di inquinamento, in questo esempio viene presa in considerazione un esposizione mensile, quindi dalla specifica tabella risulta un valore di E di 3: Valore E Tempo di esposizione Definizioni 4 Giornaliera 3 Settimanale 2 Mensile 1 Annuale L addetto è esposto giornalmente al rischio preso in considerazione L addetto è esposto settimanalmente al rischio preso in considerazione L addetto è esposto mensilmente al rischio preso in considerazione L addetto è esposto annualmente al rischio preso in considerazione
54 ESITO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Si moltiplicano quindi i valori usando il metodo ARAI = P x D x WAI I n xee si ottiene un valore di 72 (P3 x D4 x WAI I n 2xE3): WAI I gruppo lavoratori di riferimento 37 VALUTAZIONE DEL RISCHIO CONNESSO ETÀ INVECCHIAMENTO DEI LAVORATORI Precedente alla attuazione delle misure di miglioramento (valutazione specifica) P3 x D4 x WAI I n2 x E3 ARAI72
55 ESITO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Che nella Tabella dell ARAI è valutato come Significativo: Livello ARAI > 64 Elevato 32 < ARAI 64 9 < ARAI 32 1 ARAI 9 Significativo Medio Minimo Definizione Tempo di intervento Attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate ad esito della specifica valutazione del rischio Sono necessarie misure dirette a recuperare la capacità di lavoro o Immediato ulteriori valutazioni della stessa, volte a verificare le condizioni fisiche, psicologiche e socio ambientali del lavoratore. Attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate ad esito della specifica valutazione del rischio Sono raccomandati interventi volti a migliorare la capacità di Entro 12 mesi lavoro. Questi possono riguardare sia gli stili di vita che azioni di tipo riabilitativo, sia misure volte a sostenere e sviluppare le sue competenze e abilità professionali. Attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate ad esito della specifica valutazione del rischio Informazione su quali possono essere i fattori, relativi sia al lavoro Da 12 a 24 mesi che allo stile di vita, in grado di mantenere o compromettere una buona capacità di lavoro. Attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate ad esito della specifica valutazione del rischio Da 12 a 18 mesi Adeguata informazione e formazione su come mantenere la loro capacità di lavoro.
56 ESITO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Ambienti confinati o a sospetto rischio di inquinamento Facendo invece riferimento al valore che si ottiene a seguito dell attuazione delle misure di miglioramento i valori di P e D diminuiscono, infatti da DVR appendice diventa: VALUTAZIONE DEL RISCHIO A SEGUITO DELLE MISURE ADOTTATE: P=1 D=2 R=2 ACCETTABILE
57 ESITO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Ambienti confinati o a sospetto rischio di inquinamento Per calcolare il rischio in riferimento all età si ottiene quindi un valore di P edid più basso, e i valori di WAI I n ed E che non variano, perché non si è agito né sull Indice di Capacità di Lavoro, né sull esposizione, e si ottiene un valore di ARAI di 12 (P1 x D2 x WAI I n2 x E3) valutato come Medio: VALUTAZIONE DEL RISCHIO CONNESSO ETÀ INVECCHIAMENTO DEI LAVORATORI Dopo l attuazione delle misure di miglioramento (valutazione specifica) P1 x D2 x WAI I n2 x E3 ARAI12
58 ESITO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Ambienti confinati o a sospetto rischio di inquinamento Si individuano quindi delle misure di prevenzione e protezione per contenere il rischio: Verifica dei requisiti degli addetti al salvataggio con cadenza quinquennale; Verifica dei requisiti degli addetti spazi confinati con cadenza quinquennale; Correlazione del WAI I dei lavoratori addetti allo spazio confinato con la classe ed esito della valutazione del rischio dello spazio confinato. Per diminuire il Rischio in riferimento all età bisogna quindi migliorare l Indice di Capacità di Lavoro, ed abbassare il livello di Esposizione dell operatore.
59 ESITO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Ambienti confinati o a sospetto rischio di inquinamento VALUTAZIONE DEL RISCHIO RESIDUO P1 x D2 x WAI I n1 x E3 ARAI6
60 ESITO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Ambienti confinati o a sospetto rischio di inquinamento Si ottiene un valore di ARAI di 6 che nella Tabella dell ARAI è valutato come Minimo. Al fine di ridurre il rischio ad esito della valutazione si è identificato il seguente programma di miglioramento: 1. Adempiere a quanto previsto dal rischio specifico; 2. Definizione modello di correlazione del WAI I al rischio specifico; 3. Definizione modello di correlazione del WAI I all esposizione al rischio; 4. Definizione modello di nomina addetti gestione salvataggio e addetti lavori spazi confinati;
61 ESITO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Ambienti confinati o a sospetto rischio di inquinamento 5. Verifiche periodiche quinquennali dei requisiti addetti gestione salvataggio e addetti lavori spazi confinati; 6. Qualifica dei lavoratori addetti agli spazi confinati in relazione alla classe e livello di rischio; 7. Adeguata formazione dei Dirigenti e dei lavoratori sui rischi connessi all invecchiamento della forza lavoro; 8. Adozione Check list di analisi dei requisiti degli ambienti di lavoro connessi all invecchiamento della forza lavoro.
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