I Sistemi di Gestione della Sicurezza nell ambito delle aziende a Rischio di Incidente Rilevante
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- Silvia Longo
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1 A.R.P.A.V. Area Tecnico Scientifica Servizio Prevenzione Industriale I Sistemi di Gestione della Sicurezza nell ambito delle aziende a Rischio di Incidente Rilevante
2 Cos è la Gestione? È l impostazione di un percorso logico individuazione di un obiettivo definizione di un piano per raggiungere l obiettivo con traguardi misurabili formulazione del lavoro necessario ad implementare il piano scelta delle eventuali necessarie azioni correttive al piano per raggiungere o migliorare l obiettivo
3 Sistemi di Gestione della Sicurezza Riesame della Direzione MIGLIORAMENTO CONTINUO Modello Proattivo Sistemi di Gestione Controlli e azioni correttive Impegno e Politica Aziendale Attuazione e Funzionamento Pianificazione
4 Sistemi di Gestione della Sicurezza POLITICA ARTICOLAZIONE MANUALE PROCEDURE ISTRUZIONI E DOCUMENTI DI REGISTRAZIONE
5 Sistemi di Gestione della Sicurezza STRUTTURA TIPICA SISTEMA DI GESTIONE Definisce organizzazione, responsabilità, obiettivi, struttura ed elementi del Sistema MANUALE Documenti che descrivono le regole del sistema istruzioni, modalità, ecc PROCEDURE Definisce chi, che cosa, come e quando Specifica come nel dettaglio Documenti che attestano come le regole sono applicate ISTRUZIONI DOCUMENTI DI REGISTRAZIONE Dimostra che e come sono fatte le cose
6 PERICOLO La proprietà intrinseca di una sostanza pericolosa o della situazione fisica esistente in uno stabilimento di provocare danni per la salute umana o per l ambiente RISCHIO La probabilità che un determinato evento si verifichi in un determinato periodo o in circostanze specifiche
7 La valutazione del rischio PERICOLO RISCHIO DANNO FATTORE DI INNESCO (CAUSA) PERSONE ESPOSTE MISURE DI PREVENZIONE MISURE DI PROTEZIONE
8 Il SGSL e il D.Lgs. 626/94 Art. 3 comma 1 lettera d) D.Lgs. 626/94 Tra le misure generali di tutela è indicata la strutturazione di un sistema inteso come programmazione della prevenzione mirando a un complesso che integra in modo coerente nella prevenzione le condizioni tecniche produttive dell azienda nonché l influenza dei fattori dell ambiente di lavoro Manca la formalizzazione e codificazione
9 Le altre valutazioni dei rischi Rischio di incidenti rilevanti (D.Lgs Lgs.334/99 e DM 9/8/00) Rischio SSL (art. 4 D.Lgs. 626/94 e s.m.i.) Rischio esposizione al rumore (D.Lgs. 277/91, Capo IV) Rischio esposizione all amianto (D.Lgs. 277/91, Capo III) Rischio esposizione al piombo (D.Lgs. 277/91, Capo II) Rischio di incendio (DM 10/3/98) Rischio esposizione agenti cancerogeni e mutageni (D.Lgs. 66/00) Rischio esposizione agenti chimici (D.Lgs. 25/02) Rischio atmosfere esplosive (D.Lgs. 233/03)
10 Identificazione dei Pericoli Agenti biologici Agenti chimici Radiazioni ionizzanti Radiazioni non ionizzanti Rumore Vibrazioni Incendio ed esplosione Luoghi, locali e posti di lavoro Microclima Movimentazione manuale dei carichi Attrezzature di lavoro (macchine, impianti, utensili, ) videoterminali Elettricità Illuminazione
11 SGSL: Analisi e Gestione Identificazione dei pericoli Valutazione dei rischi Analisi iniziale di sicurezza Riduzione dei rischi Controllo dei rischi residui Gestione dei rischi
12 Cronologia dei sistemi di gestione Norme di sicurezza generali, Manuali operativi, Piano di emergenza (solo in grandi aziende) Sistemi Qualità, Procedure di sicurezza, Piani e procedure di risanamento anni 90 Sistemi Gestione Ambientale, D.Lgs. 626/94 Standard SGS, EMAS Sistemi Integrati Ambiente Qualità Sicurezza, SGS obbligatori per le aziende in Seveso II
13 IL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE AZIENDE ASSOGETTATE ALLA DIRETTIVA COMUNITARIA SEVESO II
14 Riferimenti normativi Direttiva 96/82/CE Decreto Legislativo n. 334/99 Decreto Ministero Ambiente del 9 agosto 2000 Sistema di Gestione della Sicurezza ( SGS) per le ATTIVITÀ A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE Il Decreto Ministero Ambiente del 9 agosto 2000, previsto dal comma 3 art. 7 del D. Lgs. 334/99, definisce le Linee guida per l'attuazione del sistema di gestione della sicurezza cui attenersi nelle attività di progettazione, di sviluppo e di adozione del S G S nonché durante le attività di riesame periodico del sistema attuato.
15 Disposizioni di Legge POLITICA DI PREVENZIONE E SISTEMA DI GESTIONE (art. 7) Imprese soggette a notifica Art. 6 Art. 8 Politica di prevenzione Politica di prevenzione Sistema di gestione della sicurezza Sistema di gestione della sicurezza Impianti esistenti: entro entro aprile aprile Impianti nuovi: nuovi: a inizio inizio attività attività Politica di prevenzione riesaminata ogni 2 anni Politica di prevenzione riesaminata ogni 2 anni
16 Aziende nel Veneto Provincia Numero industrie a rischio (D. Lgs. 334/99) Numero industrie a rischio molto elevato (art. 8 D. BELLUNO 4 0 PADOVA 17 2 ROVIGO 8 2 TREVISO 9 1 VENEZIA VICENZA 22 8 VERONA 19 6 totale
17 Contenuti del SGS (nell articolazione del D.M. 9 agosto 2000) Obiettivo Piano Azioni correttive 0 Documento di politica 1 Organizzazione e personale 2 Identificazione e valutazione dei pericoli rilevanti 3 Controllo operativo 4 Gestione delle modifiche 5 Pianificazione di emergenza 6 Controllo delle prestazioni 7 Controllo e revisione
18 Parallelismi 334/99 e 626/94 DM D.Lgs 626 DM ORGANIZZAZIONE E PERSONALE IDENTIFICAZIONE E VALUTAZIONE DEI PERICOLI CONTROLLO OPERATIVO GESTIONE MODIFICHE PIANIFICAZIONE EMERGENZE DATORE DI LAVORO RSPP, ECC VALUTAZIONE DEL RISCHIO CONTROLLO E MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI (NORME COGENTI) REVISIONE VALUTAZIONE DEL RISCHIO GESTIONE EMERGENZE CONTROLLO PRESTAZIONI CONTROLLO E REVISIONI FORMAZIONE E INFORMAZIONE CON ATTIVITA DI VERIFICA ISTITUZIONALE RIUNIONE PERIODICA ED AGGIORNAMENTO DOCUMENTO VALUTATIVO
19 Il Documento di politica È un documento indipendente, obbligatorio per legge ed esprime i principi generali e gli obiettivi che il gestore intende perseguire per la prevenzione e il contenimento dei rischi di incidente rilevante Il documento deve essere depositato presso lo stabilimento, a disposizione del personale e delle autorità competenti, e va riesaminato ogni due anni.
20 Requisiti essenziali della politica Rispondenza requisiti di legge Attuabilità Adeguatezza Personalizzazione Integrazione
21 2. Organizzazione e personale i Definizione delle responsabilità, delle risorse e della pianificazione delle attività Verificare che siano definiti ruoli, responsabilità e mansioni inerenti le posizioni chiave per la sicurezza e relative modalità di coordinamento e comunicazione Verificare che siano specificate le responsabilità e le modalità per la predisposizione, adozione, aggiornamento delle procedure e istruzioni per le attività rilevanti ai fini della sicurezza Verificare che esista una corretta allocazione di responsabilità e compiti che si occupi in maniera specifica della sicurezza connessa ai rischi rilevanti dello stabilimento commisurata alle esigenze ed alle dimensioni dello stabilimento ed all entità dei rischi
22 2. Organizzazione e personale i Definizione delle responsabilità, delle risorse e della pianificazione delle attività Esame documenti Organigrammi, mansionari, deleghe di spesa Ruoli e responsabilità devono essere esplicitamente riferiti allo specifico aspetto prevenzione dei rischi di incidenti rilevanti Procedure di gestione sistematica della documentazione La pianificazione delle attività di sicurezza deve individuare chiaramente: sistemi tecnici o gestionali su cui intervenire reparti e responsabili coinvolti entità delle risorse destinate data di completamento dell'attività monitoraggio stato di avanzamento ed essere correlata all esperienza operativa, agli esiti dell analisi dei rischi e delle verifiche ispettive, alle prestazioni, ecc.
23 2. Organizzazione e personale i Definizione delle responsabilità, delle risorse e della pianificazione delle attività Interviste ed osservazioni Verifica diffusione documentazione descrittiva delle competenze e responsabilità Congruenza dell organigramma con l organizzazione effettiva dell azienda Interviste con i responsabili per valutare le relazioni tra Direzione, produzione e funzione o servizio sicurezza e prevenzione ed acquisire informazioni sui criteri di dimensionamento delle risorse
24 2. Organizzazione e personale ii Attività di informazione Verificare che siano previsti ed attuati i programmi di informazione per i lavoratori, ivi compresi i lavoratori terzi Verificare che siano predisposte le informazioni necessarie per le attività di cui al DM 16 marzo 1998
25 2. Organizzazione e personale iii Attività di formazione e addestramento Verificare l esistenza ed articolazione del piano di formazione ed addestramento per ciascuna categoria di addetto (interni, terzi, nuovi addetti, ecc.) con individuazione: contenuti delle attività tempi e periodicità relativa documentazione Verificare che a seguito dell attività di FA siano verificati l efficacia ed il grado di consapevolezza raggiunto Verificare che nel piano FA siano definiti i requisiti ed il grado di qualificazione dei formatori e che siano riscontrabili per le attività svolte Verificare che gli appaltatori abbiano opportunamente svolto l attività di informazione per i propri addetti e che ne venga verificata l efficacia
26 2. Organizzazione e personale iv fattori umani, interfacce operatore ed impianto Verificare che esistano e vengano attuati programmi di addestramento ed esercitazioni per migliorare il comportamento dell operatore Verificare che siano posti in atto meccanismi di verifica del mantenimento di idonee condizioni psicofisiche
27 2. Organizzazione e personale ii Attività di informazione iii Attività di formazione e addestramento iv fattori umani, interfacce operatore ed impianto Esame documenti Procedura che definisce criteri e requisiti per attività IFA (non programmi o contenuti: rischi di genericità o scarso dinamismo!) Schede e registri con indicazione programmi annuali (preventivi e consuntivi) con periodicità, durata, qualificazione istruttori, ecc. Verbali e attestati di avvenuta IFA e moduli di verifica dell apprendimento Documentazione utilizzata nelle attività IFA Documentazione contenente indicazioni relative al mantenimento di idonee condizioni psicofisiche dei lavoratori (controlli medici 626) Interviste ed osservazioni Verifica distribuzione ai lavoratori della documentazione per informazione sui rischi ed interviste su comprensibilità e livello di apprendimento contenuti Interviste agli operatori per verificare attuazione programmi IFA
28 Carenze riscontrate Documento di politica 9% 4% 10% Organizzazione e personale Identificazione e valutazione pericoli 16% 21% Controllo operativo Gestione delle modifiche 9% 15% 16% Pianificazione d'emergenza Controllo delle prestazioni Controllo e revisione la maggior parte delle carenze riscontrate sono da imputarsi ad attività di carattere formativo ed organizzativo, comprendendo: o o o o attività formative ed informative sui rischi di incidente rilevante attribuzione di mansioni e ruoli significativi ai fini della sicurezza gestione delle modifiche pianificazione d emergenza sono risultate inoltre riscontrate carenze significative per la loro rilevanza nelle sezioni relative a identificazione e valutazione dei pericoli rilevanti, controllo operativo e gestione della documentazione
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