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1 MODULO 4 IL PROGETTO INDIVIDUALIZZATO Social Force Automation Ampliamento Replicabilità Ambito Capofila A2 - LIONI - Piazza della Vittoria, (AV) - Tel/Fax

2 S E S G O R C E I T A A L R E A T O S E R V I Z I O S O C I A L E P R O F E S S I O N A L E Scheda Primo Accesso* Relatore Domanda Prima decodifica della domanda Analisi della domanda e sua definizione: Filtro PROSEGUIRE Scheda generale d accesso del nucleo (data base) Analisi e decodifica del bisogno espresso Presa in carico BISOGNO SEMPLICE Invio ai servizi BISOGNO COMPLESSO Progetto individualizzato UVI ARCHIVIARE (quando la domanda si esaurisce all interno dello sportello) SFA AR Codice identificativo Social Force Automation Ampliamento e Replicabilità

3 PROGETTO SOCIALE INDIVIDUALIZZATO Il processo di valutazione del bisogno si conclude con la predisposizione di un Progetto Sociale Individualizzato che ha l obiettivo di valorizzare al meglio le abilità delle persone, favorendo l integrazione nella propria comunità di appartenenza.

4 PROGETTO SOCIALE INDIVIDUALIZZATO Il Progetto individualizzato è un documento che mira a progettare un intervento di aiuto e sostegno a favore di persone svantaggiate (minori, anziani, disabili, famiglie, ) che si rivolgono ai Servizi Sociali territorialmente competenti. All interno dello stesso sono contenuti gli obiettivi, le finalità e le azioni previste per superare una condizione di disagio sociale.

5 FASI DEL PROGETTO INDIVIDUALIZZATO

6 IL PROGETTO SOCIALE INDIVIDUALIZZATO Deve indicare: la natura del bisogno rilevato; gli obiettivi che si intende raggiungere (riguardo all utente e ai suoi Familiari); i risultati attesi; le azioni specifiche, la tipologia delle prestazioni e le figure professionali impegnate; la quantità, la modalità, la frequenza e la durata di ogni tipologia di intervento/prestazione, necessari al raggiungimento degli esiti desiderati; la durata complessiva del piano; le risorse necessarie; Indicatori di verifica in itinere ed ex post

7 GLI OBIETTIVI Vanno definiti in termini di: autonomia personale e sociale; integrazione scolastica, lavorativa e sociale. Vanno ricondotti alle seguenti aree: ASSISTENZA MATERIALE: interventi in grado di fornire un assistenza materiale (aiuto pulizie domestiche, nell igiene personale, nelle spese giornaliere, semplice compagnia, ecc ) ECONOMICA: contributo economico LAVORATIVA: interventi a favore di un eventuale inserimento lavorativo (stage, borse lavoro, ) EDUCATIVA: aiuto compiti scolastici, inserimento di un tutor nel nucleo familiare, attività ricreative, etc PSICOLOGICO/RELAZIONALE: sostegno psicologico. ABITATIVA: interventi per favorire la ricerca di un alloggio/abitazione

8 LA NATURA DEL BISOGNO Alla definizione della natura del bisogno concorre la valutazione del livello di disagio sociale dell utente desumibile dalla scheda SVAMA precedentemente compilata. I livelli di bisogno sono così stabiliti: 0 I 0,20 basso 0,21 0,40 medio- basso 0,41 0,60 medio 0,61 0,80 medio- alto 0,81 1 alto

9 VALUTAZIONE IN ITINERE Si valutano i risultati raggiunti rispetto alle attività programmate. I criteri adoperati si riferiscono: alla durata temporale (indicare se le ore erogate sono sufficienti ) all adeguatezza delle professionalità impiegate rispetto alla qualità della prestazione; al livello di partecipazione utente/nucleo (nullo, basso, medio, alto); al livello di soddisfazione utente/nucleo (nullo, basso, medio, alto); ai cambiamenti utente/nucleo (inesistenti; positivi totalmente, parzialmente; negativi - totalmente, parzialmente).

10 VALUTAZIONE IN ITINERE Sono sottoposte a valutazione anche le metodologie e gli strumenti utilizzati, tenendo presente il livello di adeguatezza rispetto all intervento. Metodologie:modalità con cui si effettua l intervento nelle sue varie fasi. Strumenti: risorse, materiali e immateriali, con cui lo si realizza.

11 VALUTAZIONE EX POST Vengono valutati gli obiettivi raggiunti rispetto alla programmazione dell intervento. Se questi non sono stati raggiunti, si chiede di specificarne la motivazione.

12 PROGETTO SOCIALE INDIVIDUALIZZATO L ultima parte del progetto è dedicata al diario di bordo in cui si annotano le riunioni, i contatti telefonici e non, gli incontri d èquipe e tutto quello che viene effettuato per la buona riuscita del progetto.

13 RESPONSABILITÀ DEL PROGETTO INDIVIDUALIZZATO Il servizio sociale comunale o dell Ambito Territoriale individua un responsabile del Progetto Sociale Individualizzato per l utente che, generalmente, coincide con il responsabile della sua presa in carico. Il responsabile del Progetto sociale Individualizzato assicura che gli interventi siano effettuati in maniera coordinata, efficace ed efficiente e, infine, verifica costantemente la congruità tra i risultati raggiunti, le risorse impiegate e il conseguimento del livello di qualità prefissato.

14 RESPONSABILITÀ DEL PROGETTO INDIVIDUALIZZATO Egli rappresenta il principale riferimento organizzativo per l assistito e la sua famiglia e, se necessario, sarà chiamato, quale componente, a far parte dell equipe assistenziale multi-professionale. Inoltre, cura il rapporto con l utente e la sua famiglia, fornendo la più ampia informazione sul programma assistenziale che deve essere pienamente condiviso, al fine di attivare la massima collaborazione e raccogliere tutte le indicazioni utili o le richieste di aiuto e di supporto

15 L interessato e/o la sua famiglia firmano l autorizzazione per la realizzazione del progetto individualizzato e, a seconda dei casi, vengono convocati a partecipare alle riunioni dell equipe multi-disciplinare.

16 METODOLOGIE D INTERVENTO Il Progetto Sociale Individualizzato viene realizzato mediante il coinvolgimento attivo di più servizi (sociali, di salute mentale, distretti sanitari) e di tutte le risorse della comunità (volontariato, cooperazione sociale, associazionismo, famiglie), collegandoli quanto più è possibile al naturale contesto familiare, ambientale e sociale della persona.

17 Fine Social Force Automation Ampliamento Replicabilità Ambito Capofila A2 - LIONI - Piazza della Vittoria, (AV) - Tel/Fax

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