A.P.S.P. "S. Spirito - Fondazione Montel"
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- Achille Rossini
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2 I modelli di presa in carico Ogni figura professionale svolge autonomamente le proprie mansioni indipendentemente dall attività degli altri operatori Classicotradizionale Multidimensionale Le varie figure professionali collaborano in equipe nella elaborazione di un progetto di cura
3 Il modello: classico-tradizionale Figura professionale Medico IP Fisioterapista OSS Animatore Coordinatore Mansioni assistenza sanitaria Assistenza sanitaria Attività riabilitativa Assistenza generica alla persona Attività socialeanimativa Coordinamento Attività Prescrizione terapia, visite, vigilanza igienico-sanitaria, certificazioni, esami, Preparazione-somministrazione terapia, medicazioni, gestione farmaci e materiale sanitario, registrazioni, organizzazione lavoro OSS Ginnastica, mobilizzazione, consulenze e formazione OSS, gestione ausili, Assistenza diretta alla persona, igiene, comfort ambientale, cura e benessere, alimentazione e idratazione,.. Interventi socio-culturali e ricreativi, coinvolgimento volontariato, supporto relazionale, Turnistica, gestione riunioni, valutazione del personale, vigilanza,
4 VALUTAZIONE Il modello: multidimensionale Storia di vita Condizione psico-fisica Rete familiare Abitudini hobbies CSSR MED IP OSS Presa in carico = redazione del PAI AN FT Appropriatezza posto letto Definizione obiettivi di mantenimento o miglioramento Coinvolgimento rete familiare Coinvolgimento volontari RISULTATO
5 Il PAI Il progetto assistenziale individualizzato è uno strumento operativo, una metodologia di lavoro che consente di rispondere al problema del residente in APSP, in modo mirato e personalizzato. Tale strumento è un documento di sintesi della valutazione multidimensionale effettuata da ogni singola figura professionale dell équipe anche con l utilizzo di strumenti validati che valutano tutte le dimensioni fisica, sanitaria, cognitiva e sociale. Il P.A.I. diviene quindi un progetto che attraverso delle fasi, identifica i bisogni/problemi del residente, ne pianifica gli obiettivi di cura, interventi e strumenti per raggiungerli. Il residente con capacità cognitive conservate e capacità di autodeterminazione deve avere un ruolo attivo nella discussione del suo progetto, ove questo non è possibile ne viene coinvolta la famiglia. Il P.A.I., attraverso l individuazione dei bisogni e dei problemi del singolo ospite, tende a conservare, ed eventualmente a migliorarne, le abilità residue, a prevenirne il decadimento e le complicanze, a curarne le fasi acute di malattia.
6 EROGAZIONE DELL INTERVENTO Il PAI Osservazione Pianificazione Erogazione dell intervento Verifica dei risultati Raccolta dati Obiettivo Tipo di intervento Obiettivo raggiunti Analisi di contesto Mezzi e strumenti Utilizzo organi di senso Tempo necessario Chi lo deve fare Obiettivo non raggiunto
7 L approccio dell APSP Manuale qualità: I servizi da erogare al Cliente sono progettati e sviluppati dall Unità Operativa Interna UOI, che riunisce diverse professionalità e competenze, al fine di poter far fronte alle esigenze del Cliente in ogni fase della sua permanenza presso dell APSP, attraverso la redazione e l aggiornamento di un Progetto di Assistenza Individualizzato PAI. Il coordinatore delle attività della UOI è il CSSR. Fanno parte della UOI le seguenti figure professionali: Medico MED Infermiere Professionale IP Fisioterapista FT Animatore AN OSS
8 L approccio dell APSP La UOI ha il preciso scopo di monitorare lo stato di salute del Cliente valutando i seguenti aspetti: capacità cognitiva; mobilità ed equilibrio; autonomia funzionale; necessità di assistenza sanitaria; situazione sociale; servizio atteso. Tali informazioni devono essere documentate al fine di poter effettuare una approfondita valutazione multidimensionale e definire un obiettivo specifico in termini di risoluzione dei problemi evidenziati e/o miglioramento e/o benessere complessivo e/o riduzione del danno. Per le valutazioni multidimensionali, la UOI si riunisce con la cadenza programmata con il Calendario verifiche UOI ed effettua un monitoraggio e una valutazione sullo stato generale e particolare di tutti i Clienti presenti nella struttura.
9 Schede di valutazione Animatore di nucleo Scheda valutazione attività e rapporti all interno ed all esterno della struttura Scheda valutazione cognitiva Fisioterapista Scheda valutazione mobilità OSS Scheda valutazione attività di vita quotidiana IP Scheda valutazione infermieristica Medico Scheda valutazione severità e comorbilità Equipe Valutazione multidimensionale del residente
10 L approccio dell APSP Programmazione degli incontri 1 PAI: entro la scadenza prevista dall apposito standard della Carta dei Servizi Convocazione periodica: entro la scadenza prevista dall apposito standard della Carta dei Servizi In caso di bisogno: tale valutazione può essere effettuata in tempi più brevi, su richiesta di un componente l equipe. Per quanto riguarda gli interventi o le terapie di entità e durata limitate, la verifica può essere condotta con la frequenza stabilita per il solo raggiungimento dello specifico obiettivo, demandando la valutazione complessiva alla programmata rivalutazione UOI.
11 Come si svolge la U.O.I. Definizione degli obiettivi Calendarizzazion e del PAI da parte del Coordinatore Riunione: confronto delle valutazione Predisposizione da parte di ogni figure delle schede di competenza Convocazione del familiare e/o dell Ospite
12 Progettazione AREA ATTIVITA' Standard e obiettivi N FATTORI DI QUALITA' INDICATORE DI QUALITA' RISULTATO LIMITE DI RISPETTO 1 Redazione del Progetto Assistenziale Individualizzato per il nuovo Ospite, esclusi impedimenti non imputabili all'ente giorni redazione del 1 PAI non oltre 30 giorni dall'ingresso 100% 2 Coinvolgimento e partecipazione dell'ospite/familiare % convocazione dell'ospite/familiare alla redazione del PAI 100% 3 Revisione del Progetto Assistenziale Individualizzato mesi redazione del PAI di revisione non oltre i 6 mesi dal precedente 95%
13 Risultati Risultato al 31/12/2012 Risultato al 31/12/2011 Risultato al 31/12/2010 Risultato al 31/12/2009 Numero PAI effettuati Numero PAI effettuati/settimana 9,40 9,27 8,94 10,33 Media PAI a Residente 2,19 2,17 2,10 2,43 Numero obiettivi PAI Percentuale obiettivi PAI raggiunti 65% 67% 66% 71% Percentuale presenza Ospite/familiare PAI 55,76% 44,46% 31,71% 13,22%
14 Revisione P.A.I. 8 6,95 5,8 5,7 5,82 5,11 4,
15 Obiettivi per area 18,06% 51,62% 28,47% 1,85% 25% 34% 43% 43% 75% 66% 57% 57% Area sociale Area assistenziale-benessere Area sanitaria-riabilitativa Personalizzati Obiettivi raggiunti Obiettivi non raggiunti
16 7. UMANIZZAZIONE Il modello Q&B Determinate Indicatore Risultato Qualità complessiva dell'implementazione del PAI L obiettivo viene identificato con l indicazione della misurazione del risultato, con la modalità di verifica, con il responsabile, con date intermedie di monitoraggio e data di verifica finale I PAI vengono revisionati entro 6 mesi (standard) salvo diversa indicazione (vedi data scadenza sul singolo PAI) Nella riunione del PAI sono presenti tutte le figure dell equipe, non sempre è presente il Medico Essere ascoltato, personalizzazione presa in carico Livello di coinvolgimento e di partecipazione del Residente e dei suoi cari alla gestione del P.A.I. Il familiare/ospite viene sistematicamente invitato al PAI. Sul modello del PAI c è uno spazio per raccogliere le osservazioni dei familiari. Partecipazione è del 55,76% Percezione della possibilità di partecipazione del residente o dei suoi cari alla gestione del P.A.I. Osservazioni: si evidenzia come gli ospiti non sempre ricordano di aver partecipato al PAI
17 Il ruolo dei familiari Partecipazione al PAI Condivisione degli obiettivi Ruolo attivo nella presa in carico Supporto agli operatori nel raggiungimento degli obiettivi Collaborazione nella revisione del PAI
18 Il ruolo dei volontari Collaborazione e supporto al raggiungimento degli obiettivi Supporto relazionale Accompagnamento
19 Dal curare al prendersi cura
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