NEURAL NETWORKS. Il cervello: tra analogia e semantica. TEST: esercizio analogo-cognitivo

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "NEURAL NETWORKS. Il cervello: tra analogia e semantica. TEST: esercizio analogo-cognitivo"

Transcript

1 Corso di Laurea Triennale in Informatica (B.Sc.) Seminario per il corso di! Ingegneria del Software (prof. E. Tramontana) Ecce homo «Un occhio che scruta nella semioscurità: questo è il cervello.» [G. Soriano] NEURAL NETWORKS Dr. Christian Napoli, M.Sc.!! Dipartimento di Matematica e Informatica! Università degli Studi di Catania!!! napoli@dmi.unict.it Christian 1 Napoli! Rilasciato con licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.! Concetti di base Il cervello: tra analogia e semantica Concetti di base TEST: esercizio analogo-cognitivo «Per quanto un analogia sia spesso falsa, è la cosa meno falsa che abbiamo.» [R.S. Butler] In fisica, l'analogia è il procedimento che cerca di indagare le leggi connesse ai fenomeni meno conosciuti partendo dalle leggi che governano fenomeni noti.? Nella semantica, l'analogia è quel procedimento compositivo per cui si sostituiscono ai consueti rapporti logicosemantici altri rapporti basati su somiglianze tanto sul piano del significato che su quello del significante. 3 4

2 Concetti di base TEST: esercizio analogo-cognitivo Concetti di base TEST: esercizio analogo-cognitivo Concetti di base Astrazione «La cultura è stadio capace d'astrazione: è stadio ricco di linguaggio astratto. Per tale ragione essa è dimensione appetibile per il sistema Homo.» [P. Ferrari] In informatica è l'applicazione metodologica nella strutturazione della descrizione dei sistemi informatici complessi, per facilitarne la progettazione e manutenzione o la stessa comprensione. Nella programmazione orientata agli oggetti (OOP), l astrazione implica la facilità di definire oggetti che rappresentino entità che possono svolgere lavori, riportare e cambiare il loro stato, e comunicare con gli altri oggetti. In filosofia è un metodo logico per ottenere concetti universali ricavandoli dalla conoscenza sensibile di oggetti particolari mettendo da parte ogni loro caratteristica spazio-temporale. 83 Connettoma All interno della scatola cranica Nessun sentiero riesce a penetrare questa foresta. Ovunque, le lunghe ed esili ramificazioni dei suoi alberi ne soffocano lo spazio con la loro crescita esuberante, e nessun raggio di sole trova una percorso abbastanza tortuoso da riuscire a intrufolarsi negli spazi angusti tra i rami ingarbugliati. Ogni albero di questa foresta è cresciuto da 100 miliardi di semi piantati insieme. E in un solo giorno, ognuno di essi morirà.! [Connectome, S. Seung (2012)] Il cervello, e con esso, il pensiero, la personalità, la capacità di astrazione, sono frutto dell operosa cooperazione fra piccole cellule che si scambiano segnali attraverso un intricata rete di comunicazione

3 9 (CC) Wikimedia Commons / CC-SA-3.0 Connettoma Neuroni biologici Grazie alle sue peculiari proprietà fisiologiche e chimiche è in grado di ricevere, integrare e trasmettere impulsi nervosi, nonché di produrre sostanze denominate neurosecreti. I neuroni sono delle celle biosintetiche elettricamente attive, il cervello umano ne contiene un ordine di ! 10 Connettoma Attivazione neurologica: il caso biologico Il potenziale d'azione nelle cellule del sistema nervoso permette la trasmissione di informazioni fra cellule: questo è causato da, ed a sua volta, causa la, liberazione di sostanze (chiamate neurotrasmettitori) contenute in vescicole che agendo sulle cellule vicine determinano delle conseguenze, come per esempio la modifica del potenziale medesimo. (CC) Wikimedia Commons / CC-SA-3.0 L'assone si comporta come un conduttore elettrico tra neuroni grazie alla presenza di alcuni ioni come sodio, cloro, calcio e potassio, viene creato un flusso ionico che genera una corrente elettrica. A livello delle sinapsi la depolarizzazione determinata dalla corrente determina l'apertura di canali per il calcio. Connettoma 11 I! N! P! U! T Elettro-fisiologia del neurone ATTIVAZIONE O! U! T! P! U! T Neuroni artificiali 12 ~ =

4 Funzioni di attivazione Reti Neurali come black boxes Purtroppo non è possibile fornire una descrizione al contempo generale e finita delle funzioni di attivazione, esiste infatti una vastissima quantità di possibili funzioni di attivazione (non tutte performanti e non tutte adatte all implementazione pratica), in definitiva, infatti, qualsiasi funzione assolutamente integrabile in un intervallo può essere utilizzata come funzione di attivazione. Anche se l appartenenza ad L1 è una condizione necessaria, essa non è certo sufficiente perché la funzione scelta sia adatta, essa deve essere infatti in grado di discriminare nettamente dei valori di soglia oltre i quali attivare il neurone.! 1,2 0,8 0,4-1 -0,75-0,5-0,25 0 0,25 0,5 0,75 1-0,4-0,8-1, Reti Neurali: vantaggi Problemi di cui non si conosce alcun modello analitico o per i quali la sua implementazione è estremamente difficile Capacità di generalizzazione adatte alla modellizzazione Facilità di implementazione in quanto costituite da neuroni simili Robustezza rispetto al rumore Reti Neurali: svantaggi Estremamente pesanti dal punto di vista computazione Necessità di un ampia gamma di casi già noti per l allenamento Errore di predizione a volte grande Non analitici a priori, ma possibile ricavare un modello 16 Tale trasformazione avviene tramite il calcolo a partire dagli input di strati (o layer) successivi di funzioni di attivazione che svolgono per l appunto la funzione di soglia come nel modello biologico semplificato di neurone.! Reti Neurali Artificiali: modello matematico Un primo modello semplificato di rete può essere visto come una serie funzionale pesata di isomorfismi non lineari che trasformano un insieme di variabili indipendenti di ingresso in un insieme di variabili dipendenti di uscita.! Al neurone di un certo l-esimo strato corrisponde uno stato determinato dalla funzione f l.!

5 Reti Neurali Artificiali Reti Neurali Artificiali La rete neurale è descrivibile mediante di un applicazione analitica:! Input layer:! Per il primo hidden layer:! Tale che ad ogni u associa! L insieme degli N elementi ui del vettore u è detto input layer, i neuroni sono suddivisi nei successivi strati detti hidden layer, in quanto la loro azione non è trasparente all utilizzatore finale. L insieme degli M elementi che compone il vettore di uscita y sarà detto infine output layer.! Per ogni altro neurone in ogni altro hidden layer:! Reti Neurali Artificiali Detto L il numero di hidden layers, per i neuroni di output infine:! Questioni di peso I pesi w sono il cuore della rete neurale, una volta scelta la topologia Esplicitando in maniera poco elegante:! fissata una topologia T ed il relativo set di funzioni di attivazione {f l } T, il problema si riduce alla determinazione del migliore set di pesi {w(l)} T. Per determinare questo set è necessario allenare la rete a partire da associazioni note tra gli input ed alcuni output conosciuti chiamati target. 19 Cosa possiamo dire di w? Scelta una topologia si deve supporre che esista una N T in grado di ricostruire perfettamente t a partire da u, e quindi partendo da uno stato generico della rete, ossia da una distribuzione random di pesi, l allenamento consiste nell applicazioni di funzioni di scelta e variazione che modifichino i pesi della rete nel tentativo di trovare il set ideale che ricostruisca la cercata. 20

6 Training algorithms Funzioni di errore Training algorithms Training Training algorithms Training Training algorithms Training Per ogni time step: 23 24

7 Training algorithms Problemi legati al training Feedforward Neural Networks (FNN) Spesso sono algoritmi pesanti e di lenta esecuzione Si potrebbe essere ingannati dalla presenza di minimi locali dell errore che facciano deviare l allenamento o peggio polarizzare DIPENDENZA DAI PESI INIZIALI (A VOLTE NON RANDOM) Criticità nella scelta del rateo di apprendimento Overfitting (o polarizzazione) SPESSO FORTISSIMA DIPENDENZA DALLA TOPOLOGIA Possibili dipendenze dalla struttura dei dati di input o di training Hands on Recurrent Neural Networks (RNN) 27 28

8 Hands on? Hands on Grazie. L edizione in formato PDF è reperibile nella sezione didattica del sito internet dell autore all indirizzo Per contattare l autore è possibile inviare un a napoli@dmi.unict.it Prima di copiare o condividere questa presentazione è raccomandabile leggere la licenza d uso CC-BY-NC-ND-4.0: 31 Christian 31 Napoli! Rilasciato con licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.!

Reti Neurali (Parte I)

Reti Neurali (Parte I) Reti Neurali (Parte I) Corso di AA, anno 2017/18, Padova Fabio Aiolli 30 Ottobre 2017 Fabio Aiolli Reti Neurali (Parte I) 30 Ottobre 2017 1 / 15 Reti Neurali Artificiali: Generalità Due motivazioni diverse

Dettagli

Reti Neurali in Generale

Reti Neurali in Generale istemi di Elaborazione dell Informazione 76 Reti Neurali in Generale Le Reti Neurali Artificiali sono studiate sotto molti punti di vista. In particolare, contributi alla ricerca in questo campo provengono

Dettagli

Reti neurali. una breve introduzione

Reti neurali. una breve introduzione Reti neurali una breve introduzione Idea Con un solo neurone non posso fare molto... Con molti neuroni connessi posso ottenere un sistema di elaborazione nasce una nuova proprietà emergente del sistema

Dettagli

ADDESTRAMENTO DI UNA RETE NEURALE ED EVENTUALI CONSIDERAZIONI PRESTAZIONALI. (a cura di Buttolo Marco).

ADDESTRAMENTO DI UNA RETE NEURALE ED EVENTUALI CONSIDERAZIONI PRESTAZIONALI. (a cura di Buttolo Marco). ADDESTRAMENTO DI UNA RETE NEURALE ED EVENTUALI CONSIDERAZIONI PRESTAZIONALI. (a cura di Buttolo Marco). Lalgoritmo più utilizzato per addestrare una rete neurale è lalgoritmo di bac-propagation. In sostanza

Dettagli

Reti Neurali. Corso di AA, anno 2016/17, Padova. Fabio Aiolli. 2 Novembre Fabio Aiolli Reti Neurali 2 Novembre / 14. unipd_logo.

Reti Neurali. Corso di AA, anno 2016/17, Padova. Fabio Aiolli. 2 Novembre Fabio Aiolli Reti Neurali 2 Novembre / 14. unipd_logo. Reti Neurali Corso di AA, anno 2016/17, Padova Fabio Aiolli 2 Novembre 2016 Fabio Aiolli Reti Neurali 2 Novembre 2016 1 / 14 Reti Neurali Artificiali: Generalità Due motivazioni diverse hanno spinto storicamente

Dettagli

Tecniche avanzate per la progettazione e la gestione dei sistemi produttivi

Tecniche avanzate per la progettazione e la gestione dei sistemi produttivi Tecniche avanzate per la progettazione e la gestione dei sistemi produttivi 1 Panoramica generale Dalle Scienze naturali Dalla matematica Knowledge Based systems Artificial Neural Networks Simulation Chaos

Dettagli

Reti Neurali (Parte I)

Reti Neurali (Parte I) Reti Neurali (Parte I) Corso di AA, anno 2018/19, Padova Fabio Aiolli 07 Novembre 2018 Fabio Aiolli Reti Neurali (Parte I) 07 Novembre 2018 1 / 16 Reti Neurali Artificiali: Generalità Due motivazioni diverse

Dettagli

Dispense per i corsi di Informatica generale Corso di laurea in Matematica e. Introduzione agli Algoritmi Corso di laurea in Informatica

Dispense per i corsi di Informatica generale Corso di laurea in Matematica e. Introduzione agli Algoritmi Corso di laurea in Informatica Dispense per i corsi di Informatica generale Corso di laurea in Matematica e Introduzione agli Algoritmi Corso di laurea in Informatica Prof. Tiziana Calamoneri Prof. Giancarlo Bongiovanni Questi appunti

Dettagli

Metodi supervisionati di classificazione

Metodi supervisionati di classificazione Metodi supervisionati di classificazione Giorgio Valentini e-mail: valentini@dsi.unimi.it DSI - Dipartimento di Scienze dell'informazione Classificazione bio-molecolare di tessuti e geni Diagnosi a livello

Dettagli

Memoria associativa e dinamica del riconoscimento: introduzione al modello di Hopfield

Memoria associativa e dinamica del riconoscimento: introduzione al modello di Hopfield Verona - 25 Maggio 2007 (Seminario integrativo del corso di MMB, titolare M. Squassina, A.A. 2006/2007) Memoria associativa e dinamica del riconoscimento: introduzione al modello di Hopfield Antonio Ponno

Dettagli

Geo-scienze e Rischi Naturali

Geo-scienze e Rischi Naturali Università degli studi della Basilicata Geo-scienze e Rischi Naturali Potenza, 4 5 Marzo 2009 Pericolosità spaziale di frana e reti neurali artificiali: alcuni casi di studio. Stefania Pascale e Francesco

Dettagli

Reti Neurali (Parte III)

Reti Neurali (Parte III) Reti Neurali (Parte III) Corso di AA, anno 2017/18, Padova Fabio Aiolli 08 Novembre 2017 Fabio Aiolli Reti Neurali (Parte III) 08 Novembre 2017 1 / 16 Reti Neurali Multistrato Fabio Aiolli Reti Neurali

Dettagli

Criteri alternativi all Entropia

Criteri alternativi all Entropia Sistemi Intelligenti 94 Criteri alternativi all Entropia Altri criteri suggeriti al posto dell Entropia: - Variance Impurity (per due classi) - (Weighted) Gini Impurity (generalizzazione di Variance Impurity

Dettagli

LA PREDIZIONE DELLE PORTATE DELLE SORGENTI DI. Salvatore Rampone Carmine Tiso

LA PREDIZIONE DELLE PORTATE DELLE SORGENTI DI. Salvatore Rampone Carmine Tiso UN SISTEMA DI INTELLIGENZA COMPUTAZIONALE PER LA PREDIZIONE DELLE PORTATE DELLE SORGENTI DI SERINO Salvatore Rampone Carmine Tiso DSGA - Dipartimento di Studi Geologici e Ambientali Università del Sannio

Dettagli

MATRICE TUNING competenze versus unità didattiche, Corso di Laurea in Informatica (classe L-31), Università degli Studi di Cagliari

MATRICE TUNING competenze versus unità didattiche, Corso di Laurea in Informatica (classe L-31), Università degli Studi di Cagliari A: CONOSCENZA E CAPACITA DI COMPRENSIONE Conoscere e saper comprendere i fondamenti della matematica discreta (insiemi, interi, relazioni e funzioni, calcolo combinatorio) Conoscere e saper comprendere

Dettagli

Università degli Studi di Bergamo Intelligenza Artificiale (Codice: 38066) 12 Giugno 2019

Università degli Studi di Bergamo Intelligenza Artificiale (Codice: 38066) 12 Giugno 2019 DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA GESTIONALE, DELL INFORMAZIONE E DELLA PRODUZIONE Università degli Studi di Bergamo Intelligenza Artificiale (Codice: 38066) 12 Giugno 2019 Nome: Cognome: Matricola: Riga: Colonna:

Dettagli

Argomenti. Seminario del Corso di Elaborazione del Linguaggio Naturale. Cosa manca? Cosa si è già detto

Argomenti. Seminario del Corso di Elaborazione del Linguaggio Naturale. Cosa manca? Cosa si è già detto Seminario del Corso di Elaborazione del Linguaggio Naturale Logica fuzzy per il linguaggio naturale: semantica e disambiguazione Argomenti Si cercherà di dare un idea generale di un possibile utilizzo

Dettagli

Multi classificatori. Prof. Matteo Golfarelli Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

Multi classificatori. Prof. Matteo Golfarelli Alma Mater Studiorum - Università di Bologna Multi classificatori Prof. Matteo Golfarelli Alma Mater Studiorum - Università di Bologna Combinazione di classificatori Idea: costruire più classificatori di base e predire la classe di appartenza di

Dettagli

Macchine combinatorie: progettazione. Macchine combinatorie

Macchine combinatorie: progettazione. Macchine combinatorie Corso di Calcolatori Elettronici I A.A. 011-01 Macchine combinatorie: progettazione Lezione 13 Prof. Roberto Canonico Università degli Studi di Napoli Federico II Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea

Dettagli

Intelligenza Artificiale. Soft Computing: Reti Neurali Generalità

Intelligenza Artificiale. Soft Computing: Reti Neurali Generalità Intelligenza Artificiale Soft Computing: Reti Neurali Generalità Neurone Artificiale Costituito da due stadi in cascata: sommatore lineare (produce il cosiddetto net input) net = S j w j i j w j è il peso

Dettagli

Machine Learning:Reti Neurali. Sommario

Machine Learning:Reti Neurali. Sommario Machine Learning:Reti Neurali Sommario Apprendimento nel percettrone a sigmoide Reti feed-forward multistrato Apprendimento nel percettrone multistrato: back-propagation Conclusioni Apprendimento nel percettrone

Dettagli

Identificazione dei Parametri Caratteristici di un Plasma Circolare Tramite Rete Neuronale

Identificazione dei Parametri Caratteristici di un Plasma Circolare Tramite Rete Neuronale Identificazione dei Parametri Caratteristici di un Plasma Circolare Tramite Rete Neuronale Il presente lavoro, facente segiuto a quanto scritto precedentemente ha il fine di descrivere il codice di calcolo

Dettagli

In memoria di mio padre. A mia madre, a tutti gli amici. A tutti voi grazie.

In memoria di mio padre. A mia madre, a tutti gli amici. A tutti voi grazie. In memoria di mio padre. A mia madre, a tutti gli amici. A tutti voi grazie. Università di Pisa Corso di laurea in Ingegneria Aerospaziale TESI DI LAUREA SPECIALISTICA Sviluppo ed ottimizzazione delle

Dettagli

MODELLI MATEMATICI PER I SISTEMI DI INFORMAZIONE ALL UTENZA: introduzione ai modelli dell ingegneria dei trasporti

MODELLI MATEMATICI PER I SISTEMI DI INFORMAZIONE ALL UTENZA: introduzione ai modelli dell ingegneria dei trasporti Corso di TRASPORTI E TERRITORIO e TEORIA E TECNICA DELLA CIRCOLAZIONE MODELLI MATEMATICI PER I SISTEMI DI INFORMAZIONE ALL UTENZA: introduzione ai modelli dell ingegneria dei trasporti DOCENTI Agostino

Dettagli

Data mining: classificazione

Data mining: classificazione DataBase and Data Mining Group of DataBase and Data Mining Group of DataBase and Data Mining Group of DataBase and Data Mining Group of DataBase and Data Mining Group of DataBase and Data Mining Group

Dettagli

Le sinapsi elettriche

Le sinapsi elettriche Caratteristica peculiare delle cellule nervose è quella di condurre e comunicare informazioni. Le zone specializzate a livello delle quali le cellule entrano in comunicazione sono definite sinapsi La trasmissione

Dettagli

Caratteristiche di un calcolatore elettronico

Caratteristiche di un calcolatore elettronico Prof. Emanuele Papotto Caratteristiche di un calcolatore elettronico È una macchina, costituita da circuiti elettronici digitali e da componenti elettromeccaniche, ottiche e magnetiche. È velocissimo,

Dettagli

Corso di Laurea in Informatica Basi di Dati a.a

Corso di Laurea in Informatica Basi di Dati a.a Corso di Laurea in Informatica Basi di Dati a.a. 2012-2013 Laboratorio 31B Esercitatori : Ing. G. Laboccetta Dott.ssa V. Policicchio Progetto Didattico Durante le lezioni saranno realizzate tutte le fasi

Dettagli

Corso di Informatica

Corso di Informatica Corso di Informatica Modulo T1 A1 Gli oggetti reali 1 Prerequisiti Corso programmazione base Compito di una funzione Strutture di controllo 2 1 Introduzione Il mondo reale è popolato di oggetti, ciascuno

Dettagli

SISTEMA NERVOSO! Prof.ssa A. Biolchini Prof.ssa S. Di Giulio Prof. M. Montani

SISTEMA NERVOSO! Prof.ssa A. Biolchini Prof.ssa S. Di Giulio Prof. M. Montani ! SISTEMA NERVOSO! Prof.ssa A. Biolchini Prof.ssa S. Di Giulio Prof. M. Montani Il Sistema Nervoso coordina le attività della vita di relazione e svolge le seguenti funzioni:! riceve stimoli ed elabora

Dettagli

DSA l'origine e la necessità di compensare

DSA l'origine e la necessità di compensare DSA l'origine e la necessità di compensare Giacomo Stella Università di Modena e Reggio Emilia Dipartimento Educazione e Scienze Umane AID, SOS Dislessia Cos è l apprendimento? Cos'è L'apprendimento?

Dettagli

Algoritmi e Strutture di Dati

Algoritmi e Strutture di Dati Algoritmi e Strutture di Dati Capitolo 3 - Tipi di dato e strutture di dati This work is licensed under the Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike License. To view a copy of this license,

Dettagli

LE BASI DI DATI. Prima parte Premesse introduttive I MODELLI DEI DATI

LE BASI DI DATI. Prima parte Premesse introduttive I MODELLI DEI DATI LE BASI DI DATI Prima parte Premesse introduttive I MODELLI DEI DATI MODELLAZIONE DEI DATI Un modello dei dati è un insieme di concetti utilizzati per organizzare i dati di interesse e descriverne la natura

Dettagli

REGISTRI D'ESAME CODICE ESAME CORSO DI LAUREA NOME DEL CORSO LAUREA CFU

REGISTRI D'ESAME CODICE ESAME CORSO DI LAUREA NOME DEL CORSO LAUREA CFU REGISTRI D'ESAME Con "" si intende la Triennale del Nuovo Ordinamento (Legge 270) Con "" si intende la Specialistica di due anni del Nuovo Ordinamento (Legge 270) CODICE ESAME CORSO DI LAUREA NOME DEL

Dettagli

Classificazione DATA MINING: CLASSIFICAZIONE - 1. Classificazione

Classificazione DATA MINING: CLASSIFICAZIONE - 1. Classificazione M B G Classificazione ATA MINING: CLASSIFICAZIONE - 1 Classificazione Sono dati insieme di classi oggetti etichettati con il nome della classe di appartenenza (training set) L obiettivo della classificazione

Dettagli

Testing, correttezza e invarianti

Testing, correttezza e invarianti Testing, correttezza e invarianti Moreno Marzolla Dipartimento di Informatica Scienza e Ingegneria (DISI) Università di Bologna http://www.moreno.marzolla.name/ Copyright 2018 Moreno Marzolla, Università

Dettagli

Basi di Dati Relazionali

Basi di Dati Relazionali Corso di Laurea in Informatica Basi di Dati Relazionali A.A. 2009-2010 Laboratorio 31B Esercitatori : Ing. G. Laboccetta Dott.ssa V. Policicchio ASPETTI ORGANIZZATIVI DEL CORSO Docente del corso: Prof.

Dettagli

Corso di Laurea in Informatica Basi di Dati a.a

Corso di Laurea in Informatica Basi di Dati a.a Corso di Laurea in Informatica Basi di Dati a.a. 2010-2011 Laboratorio 31B Esercitatori : Ing. G. Laboccetta Dott.ssa V. Policicchio Presentazione delle lezioni di laboratorio: finalità del corso modalità

Dettagli

Introduzione alle Reti Neurali

Introduzione alle Reti Neurali Introduzione alle Reti Neurali Stefano Gualandi Università di Pavia, Dipartimento di Matematica email: twitter: blog: stefano.gualandi@unipv.it @famo2spaghi http://stegua.github.com Reti Neurali Terminator

Dettagli

Fondamenti di Informatica

Fondamenti di Informatica Fondamenti di Informatica (L-Z) Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale Introduzione alla Programmazione Prof. Stefano Mariani Dott. Alket Cecaj Indice Il concetto di algoritmo Algoritmo vs. programma

Dettagli

Reti Neurali. Giuseppe Manco. References: Chapter 4, Mitchell Chapter 1-2,4, Haykin Chapter 1-4, Bishop. Reti Neurali

Reti Neurali. Giuseppe Manco. References: Chapter 4, Mitchell Chapter 1-2,4, Haykin Chapter 1-4, Bishop. Reti Neurali Giuseppe Manco References: Chapter 4, Mitchell Chapter 1-2,4, Haykin Chapter 1-4, Bishop Perceptron Learning Unità neurale Gradiente Discendente Reti Multi-Layer Funzioni nonlineari Reti di funzioni nonlineari

Dettagli

Il Concetto Intuitivo di Calcolatore. Esercizio. I Problemi e la loro Soluzione. (esempio)

Il Concetto Intuitivo di Calcolatore. Esercizio. I Problemi e la loro Soluzione. (esempio) Il Concetto Intuitivo di Calcolatore Elementi di Informatica e Programmazione Ingegneria Gestionale Università degli Studi di Brescia Docente: Prof. Alfonso Gerevini Variabile di uscita Classe di domande

Dettagli

Corso di Intelligenza Artificiale A.A. 2016/2017

Corso di Intelligenza Artificiale A.A. 2016/2017 Università degli Studi di Cagliari Corsi di Laurea Magistrale in Ing. Elettronica Corso di Intelligenza rtificiale.. 26/27 Esercizi sui metodi di apprendimento automatico. Si consideri la funzione ooleana

Dettagli

Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro Corso di Laurea in INFORMATICA D.M. 22/10/2004, n. 270 Coorte 2018/2019

Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro Corso di Laurea in INFORMATICA D.M. 22/10/2004, n. 270 Coorte 2018/2019 Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro Corso di Laurea in INFORMATICA D.M. 22/10/2004, n. 270 Coorte 2018/2019 PIANO DI STUDI ANNUALE 3 ANNI INSEGNAMENTI DEL I ANNO DI CORSO Analisi

Dettagli

Introduzione ai filtri digitali

Introduzione ai filtri digitali ARSLAB - Autonomous and Robotic Systems Laboratory Dipartimento di Matematica e Informatica - Università di Catania, Italy santoro@dmi.unict.it Programmazione Sistemi Robotici Sistemi, misura e predizione

Dettagli

Il Concetto Intuitivo di Calcolatore. Esercizio. I Problemi e la loro Soluzione. (esempio)

Il Concetto Intuitivo di Calcolatore. Esercizio. I Problemi e la loro Soluzione. (esempio) Il Concetto Intuitivo di Calcolatore Elementi di Informatica e Programmazione Ingegneria Gestionale Università degli Studi di Brescia Docente: Prof. Alfonso Gerevini Variabile di uscita Classe di domande

Dettagli

Progettazione curricolo verticale

Progettazione curricolo verticale Progettazione curricolo verticale percorso formativo per Unità di Apprendimento (UDA) Dipartimento di Informatica Progettazione curricolo verticale di Scienze e tecnologie applicate percorso formativo

Dettagli

Lez. 5 La Programmazione. Prof. Salvatore CUOMO

Lez. 5 La Programmazione. Prof. Salvatore CUOMO Lez. 5 La Programmazione Prof. Salvatore CUOMO 1 2 Programma di utilità: Bootstrap All accensione dell elaboratore (Bootsrap), parte l esecuzione del BIOS (Basic Input Output System), un programma residente

Dettagli

Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro Corso di Laurea in INFORMATICA D.M. 22/10/2004, n. 270 Coorte 2018/2019

Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro Corso di Laurea in INFORMATICA D.M. 22/10/2004, n. 270 Coorte 2018/2019 Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro Corso di Laurea in INFORMATICA D.M. 22/10/2004, n. 270 Coorte 2018/2019 PIANO DI STUDI ANNUALE 3 ANNI INSEGNAMENTI DEL I ANNO DI CORSO Analisi

Dettagli

Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro Corso di Laurea in INFORMATICA D.M. 22/10/2004, n. 270 Coorte 2019/2020

Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro Corso di Laurea in INFORMATICA D.M. 22/10/2004, n. 270 Coorte 2019/2020 Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro Corso di Laurea in INFORMATICA D.M. 22/10/2004, n. 270 Coorte 2019/2020 PIANO DI STUDI ANNUALE 3 ANNI INSEGNAMENTI DEL I ANNO DI CORSO Analisi

Dettagli

La più nota proprietà del neurone è quella di ricevere e trasmettere segnali costituiti principalmente da eventi elettro-chimici.

La più nota proprietà del neurone è quella di ricevere e trasmettere segnali costituiti principalmente da eventi elettro-chimici. LA TRASMISSIONE SINAPTICA Il neurone : unità elementare responsabile dei messaggi nervosi La più nota proprietà del neurone è quella di ricevere e trasmettere segnali costituiti principalmente da eventi

Dettagli

POTENZIALE DI MEMBRANA A RIPOSO. Le informazioni all'interno del sistema nervoso vengono scambiate mediante SEGNALI ELETTRICI

POTENZIALE DI MEMBRANA A RIPOSO. Le informazioni all'interno del sistema nervoso vengono scambiate mediante SEGNALI ELETTRICI POTENZIALE DI MEMBRANA A RIPOSO Le informazioni all'interno del sistema nervoso vengono scambiate mediante SEGNALI ELETTRICI La membrana plasmatica delle cellule è POLARIZZATA (esiste una differenza nella

Dettagli

Fasi di creazione di un programma

Fasi di creazione di un programma Fasi di creazione di un programma 1. Studio Preliminare 2. Analisi del Sistema 6. Manutenzione e Test 3. Progettazione 5. Implementazione 4. Sviluppo Sviluppo di programmi Per la costruzione di un programma

Dettagli

La fase di Implementazione

La fase di Implementazione Università degli Studi di Parma Facoltà di Scienze MM. FF. NN. Corso di Laurea in Informatica Ingegneria del Software La fase di Implementazione Giulio Destri Ing. del Sw: Implementaz. - 1 Scopo del modulo

Dettagli

Algoritmi di classificazione supervisionati

Algoritmi di classificazione supervisionati Corso di Bioinformatica Algoritmi di classificazione supervisionati Giorgio Valentini DI Università degli Studi di Milano 1 Metodi di apprendimento supervisionato per problemi di biologia computazionale

Dettagli

Risoluzione dei problemi

Risoluzione dei problemi Università degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Medica Risoluzione dei problemi Risoluzione di un problema Le azioni che gli esseri umani compiono ogni giorno

Dettagli

Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale Corso di Internet Studies. Anno accademico 2015/16 Francesca Comunello

Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale Corso di Internet Studies. Anno accademico 2015/16 Francesca Comunello Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale Corso di Internet Studies Anno accademico 2015/16 Francesca Comunello Cosa vuol dire rete Nell arco di un decennio il network è diventato la logica culturale

Dettagli

Introduzione alla programmazione

Introduzione alla programmazione Introduzione alla programmazione Risolvere un problema Per risolvere un problema si procede innanzitutto all individuazione Delle informazioni, dei dati noti Dei risultati desiderati Il secondo passo consiste

Dettagli

Progettazione di un sensore nanostrutturato per la misura della concentrazione ambientale di ammoniaca

Progettazione di un sensore nanostrutturato per la misura della concentrazione ambientale di ammoniaca Progettazione di un sensore nanostrutturato per la misura della concentrazione ambientale di ammoniaca Stage A2A presso il Dipartimento di Matematica e Fisica (Università Cattolica del Sacro Cuore - Brescia)

Dettagli

Riconoscimento immagini con Keras e Tensorflow Gabriele Baldi

Riconoscimento immagini con Keras e Tensorflow Gabriele Baldi Riconoscimento immagini con Keras e Tensorflow Gabriele Baldi https://github.com/bnznamco/keras_model_and_slides_notabugconf Riconoscimento immagini Attività tipica del cervello umano Task molto difficile

Dettagli

Istituto d Istruzione Secondaria Superiore M.BARTOLO. A cura del Prof S. Giannitto

Istituto d Istruzione Secondaria Superiore M.BARTOLO. A cura del Prof S. Giannitto Istituto d Istruzione Secondaria Superiore M.BARTOLO PACHINO (SR) APPUNTI DI SISTEMI AUTOMATICI 3 ANNO I SISTEMI DI CONTROLLO A cura del Prof S. Giannitto SISTEMI DI CONTROLLO Cosa si intende per sistema

Dettagli

Modellazione di Workflow mediante le Reti di Petri. Prof. Giancarlo Fortino

Modellazione di Workflow mediante le Reti di Petri. Prof. Giancarlo Fortino Modellazione di Workflow mediante le Reti di Petri Prof. Giancarlo Fortino g.fortino@unical.it Introduzione Il successo di un sistema di workflow si basa sulla qualità dei flussi di lavoro che lo compongono.

Dettagli

Computazione per l interazione naturale: Modelli dinamici

Computazione per l interazione naturale: Modelli dinamici Computazione per l interazione naturale: Modelli dinamici Corso di Interazione uomo-macchina II Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Scienze dell Informazione Università di Milano boccignone@dsi.unimi.it

Dettagli

lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì

lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì Corso di laurea: SICUREZZA DEI SISTEMI E DELLE RETI INFORMATICHE - Crema (Classe L-31) - triennale Curriculum: Unico - 0 anno Date di inizio/fine curriculum: lunedì 29 settembre 2014 - martedì 13 gennaio

Dettagli

Programmi e Oggetti Software

Programmi e Oggetti Software Corso di Laurea Ingegneria Civile Fondamenti di Informatica Dispensa 06 Programmi e Oggetti Software Marzo 2010 Programmi e Oggetti Software 1 Contenuti Cosa è un programma Cosa significa programmare Il

Dettagli

L INTELLIGENZA ARTIFICIALE E LA SICUREZZA APPLICATIVA. Sessione di studio AIEA Torino, Gianluca Zanini Kleis s.r.l.

L INTELLIGENZA ARTIFICIALE E LA SICUREZZA APPLICATIVA. Sessione di studio AIEA Torino, Gianluca Zanini Kleis s.r.l. L INTELLIGENZA ARTIFICIALE E LA SICUREZZA APPLICATIVA Sessione di studio AIEA Torino, 25.10.2007 Gianluca Zanini Kleis s.r.l. CASE STUDY: UNA FRODE INFORMATICA Scenario: un Internet Banking una vulnerabilità

Dettagli

SISTEMA NERVOSO. Prof.ssa S. Di Giulio

SISTEMA NERVOSO. Prof.ssa S. Di Giulio Prof.ssa S. Di Giulio Il Sistema Nervoso coordina le attività della vita di relazione e svolge le seguenti funzioni: riceve stimoli ed elabora risposte; memorizza informazioni; elabora ragionamenti. Il

Dettagli

Spazio e trasformazioni sensorimotorie

Spazio e trasformazioni sensorimotorie Università degli studi di Padova Dipartimento di Psicologia Generale Spazio e trasformazioni sensorimotorie Michele De Filippo De Grazia Simone Cutini Outline Trasformazioni sensorimotorie Basi anatomo-fisiologiche

Dettagli

Il linguaggio di programmazione Python

Il linguaggio di programmazione Python Università Roma Tre Dipartimento di Matematica e Fisica Percorso Abilitante Speciale Classe A048 Matematica Applicata Corso di Informatica Il linguaggio di programmazione Python Marco Liverani (liverani@mat.uniroma3.it)

Dettagli

Problemi, algoritmi, calcolatore

Problemi, algoritmi, calcolatore Problemi, algoritmi, calcolatore Informatica e Programmazione Ingegneria Meccanica e dei Materiali Università degli Studi di Brescia Prof. Massimiliano Giacomin Problemi, algoritmi, calcolatori Introduzione

Dettagli

Ruolo e funzione dell insegnante di sostegno per promuovere l inclusione attraverso la progettazione in ICF.

Ruolo e funzione dell insegnante di sostegno per promuovere l inclusione attraverso la progettazione in ICF. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte Ufficio V - Ambito territoriale di Torino Ufficio Inclusione Ruolo e funzione dell insegnante di

Dettagli

IL NUOVO MODELLO PER LA PREVISIONE POLLINICA. Stefano Marchesi Direzione Tecnica Centro Tematico Regionale Ambiente Salute

IL NUOVO MODELLO PER LA PREVISIONE POLLINICA. Stefano Marchesi Direzione Tecnica Centro Tematico Regionale Ambiente Salute IL NUOVO MODELLO PER LA PREVISIONE POLLINICA Stefano Marchesi Direzione Tecnica Centro Tematico Regionale Ambiente Salute La presenza del polline in atmosfera concentrazione pollinica [numero di granuli/mc

Dettagli

Metodi supervisionati di classificazione

Metodi supervisionati di classificazione Metodi supervisionati di classificazione Giorgio Valentini e-mail: valentini@dsi.unimi.it DSI - Dipartimento di Scienze dell'informazione Classificazione bio-molecolare di tessuti e geni Diagnosi a livello

Dettagli

Esercitazione. Spectrum Sensing & Energy Detector. Dott. Antonio Tedeschi Corso di. Software Defined Radio

Esercitazione. Spectrum Sensing & Energy Detector. Dott. Antonio Tedeschi Corso di. Software Defined Radio Esercitazione Software Defined Radio Spectrum Sensing & Energy Detector Dott. Antonio Tedeschi antonio.tedeschi@uniroma3.it Corso di Software Defined Radio a.a. 2014-2015 A. Tedeschi 2014/2015 1 Outline

Dettagli

CORSO DI PROGRAMMAZIONE

CORSO DI PROGRAMMAZIONE ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE G. M. ANGIOY SASSARI CORSO DI PROGRAMMAZIONE TIPI VALORE E TIPI RIFERIMENTO DISPENSA 05.03 05-03_Tipi_Rif_e_Val_[ver_15] Questa dispensa è rilasciata sotto la licenza Creative

Dettagli

Informatica 3. Informatica 3. Lezione 1- Modulo 1. LEZIONE 1: Introduzione. Concetti di linguaggi di programmazione. Introduzione

Informatica 3. Informatica 3. Lezione 1- Modulo 1. LEZIONE 1: Introduzione. Concetti di linguaggi di programmazione. Introduzione Informatica 3 Informatica 3 LEZIONE 1: Introduzione Lezione 1- Modulo 1 Modulo 1: Introduzione al corso Modulo 2: Introduzione ai linguaggi di Introduzione al corso Politecnico di Milano - Prof. Sara Comai

Dettagli

RETI NEURALI. Esempio: Stima del rendimento volumetrico η

RETI NEURALI. Esempio: Stima del rendimento volumetrico η RETI NEURALI Contenuti: Reti di percettroni Reti neurali a base radiale Esempio: Stima del rendimento volumetrico η Conclusioni Motivazione: Modelli flessibili e modulari (= costituiti dalla interconnessione

Dettagli

UDA. Argomento: IL SISTEMA NERVOSO. Classe: II ITIS. con indicazioni per i BES

UDA. Argomento: IL SISTEMA NERVOSO. Classe: II ITIS. con indicazioni per i BES UDA con indicazioni per i BES Argomento: IL SISTEMA NERVOSO Classe: II ITIS Prerequisiti Biologia: L'organizzazione dei sistemi viventi La cellula e i tessuti Fisica: Trasformazione dell'energia Elettricità

Dettagli

Modellazione di sistemi ingegneristici (parte 2 di 2)

Modellazione di sistemi ingegneristici (parte 2 di 2) Corso di Teoria dei Sistemi Modellazione di sistemi ingegneristici (parte 2 di 2) Prof. Ing. Daniele Testi DESTeC, Dipartimento di Ingegneria dell Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni

Dettagli

Jay Phelan, Maria Cristina Pignocchino. Scopriamo la biologia

Jay Phelan, Maria Cristina Pignocchino. Scopriamo la biologia Jay Phelan, Maria Cristina Pignocchino Scopriamo la biologia Capitolo 12 Il sistema nervoso e gli organi di senso 3 1. La struttura e le funzioni del sistema nervoso /1 Il sistema nervoso è composto da

Dettagli

Lezione introduttiva su reti neurali e SVM Veronica Piccialli. Corso di Ottimizzazione a.a (seconda parte)

Lezione introduttiva su reti neurali e SVM Veronica Piccialli. Corso di Ottimizzazione a.a (seconda parte) Lezione introduttiva su reti neurali e SVM Veronica Piccialli Corso di Ottimizzazione a.a. 2009-10 (seconda parte) Ottimizzazione Statistica Fisica Biologia Reti Neurali Matematica Psicologia Informatica

Dettagli

Concetti di base dell ICT

Concetti di base dell ICT Informatica Linguaggio di programmazione Computer Bit Algoritmo Linguaggio macchina Informatica: Informazione automatica Gli anglosassoni usano il termine Computer Science = Scienza dei Calcolatori Computer:

Dettagli

Fenomeni Bioelettrici parte II - programma dettagliato e materiale di studio AA 2018/2019

Fenomeni Bioelettrici parte II - programma dettagliato e materiale di studio AA 2018/2019 Fenomeni Bioelettrici parte II - programma dettagliato e materiale di studio AA 2018/2019 Libro consigliato: Bioelectromagnetsm (http://www.bem.fi/book/book.pdf Sito del corso: http://www.centropiaggio.unipi.it/course/fenomeni-bioelettrici.html

Dettagli

TARGETS DEI FARMACI ATTUALMENTE IN USO

TARGETS DEI FARMACI ATTUALMENTE IN USO TARGETS DEI FARMACI ATTUALMENTE IN USO NEURONI Il corpo umano contiene circa 100 miliardi di neuroni. Sono cellule specializzate nel trasmettere e ricevere informazioni. Possono variare forma e dimensione

Dettagli

Parole note, nuovi significati: linguaggio, determinismo e infinito

Parole note, nuovi significati: linguaggio, determinismo e infinito Parole note, nuovi significati: linguaggio, determinismo e infinito Angelo Montanari Dipartimento di Matematica e Informatica Università degli Studi di Udine Ciclo di seminari su un Vocabolario Filosofico

Dettagli

PROGRAMMAZIONE INFORMATICA SECONDO BIENNIO. Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate

PROGRAMMAZIONE INFORMATICA SECONDO BIENNIO. Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate PROGRAMMAZIONE INFORMATICA SECONDO BIENNIO Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate Anno scolastico 2017-2018 Programmazione di Informatica pag. 2 / 7 INFORMATICA - SECONDO BIENNIO OBIETTIVI SPECIFICI

Dettagli

Riconoscimento automatico di oggetti (Pattern Recognition)

Riconoscimento automatico di oggetti (Pattern Recognition) Riconoscimento automatico di oggetti (Pattern Recognition) Scopo: definire un sistema per riconoscere automaticamente un oggetto data la descrizione di un oggetto che può appartenere ad una tra N classi

Dettagli

TECNOLOGIE INFORMATICHE E MULTIMEDIALI

TECNOLOGIE INFORMATICHE E MULTIMEDIALI 1 TECNOLOGIE INFORMATICHE E MULTIMEDIALI CORSO DI LAUREA IN «SCIENZE E TECNOLOGIE DELLA COMUNICAZIONE» AA 2018-2019 Prof. Giorgio Poletti giorgio.poletti@unife.it IL CORSO: ORGANIZZAZIONE E ROAD MAP Chiedersi

Dettagli

Identificazione di modello

Identificazione di modello SE5 Prof. Davide Manca Politecnico di Milano Dinamica e Controllo dei Processi Chimici Esercitazione #5 Identificazione di modello ing. Sara Brambilla SE5 Identificazione di modello Nel definire un modello

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICHE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICHE PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICHE A.S. 2018-2019 PROF. MANSUETO TASSI I.T.P. PROF. ANASTASIO TOMMASO CLASSE : 1 A INFO Al termine del primo anno lo studente

Dettagli

La fase di Progettazione

La fase di Progettazione Università degli Studi di Parma Facoltà di Scienze MM. FF. NN. Corso di Laurea in Informatica Ingegneria del Software La fase di Progettazione Giulio Destri Ing. del Sw: Progettazione - 1 Scopo del modulo

Dettagli

Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Informatica

Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Informatica UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTÀ DI INGEGNERIA Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Informatica Ragionamento Qualitativo e Apprendimento Automatico per l'analisi di Dati di Genomica RELATORE:

Dettagli

[Giuseppe Alessandri, Appunti]

[Giuseppe Alessandri, Appunti] Partendo da una differenziazione, oramai assodata, fra progettazione sul versante della razionalità tecnica e quello della complessità (Cristianini, tecnodid, 2001), è possibile sviluppare dei parallelismi

Dettagli

Esercizi svolti a lezione

Esercizi svolti a lezione Esercizi svolti a lezione Problema 1 In un corso di laurea sono previsti un certo numero di esami obbligatori. Esistono inoltre dei vincoli di propedeuticità: se un esame A è propedeutico ad un esame B

Dettagli

CHE COS È L INFORMATICA. Prof. Enrico Terrone A. S. 2014/15

CHE COS È L INFORMATICA. Prof. Enrico Terrone A. S. 2014/15 CHE COS È L INFORMATICA Prof. Enrico Terrone A. S. 2014/15 Definizione L informatica è la scienza che studia il computer sotto tutti i suoi aspetti. In inglese si usa l espressione computer science, mentre

Dettagli

LA COMUNICAZIONE COMUNICARE

LA COMUNICAZIONE COMUNICARE LA COMUNICAZIONE COMUNICARE (dal latino communis) significa condividere, mettere in comune, trasmettere, cioè entrare in relazione con altri esseri viventi, per soddisfare un bisogno materiale o per scambiare

Dettagli