SPORTELLO ASSOCIATO di CARRÈ, DUEVILLE, MALO, MARANO VICENTINO, MONTECCHIO PRECALCINO, THIENE, VILLAVERLA

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1 SPORTELLO ASSOCIATO di CARRÈ, DUEVILLE, MALO, MARANO VICENTINO, MONTECCHIO PRECALCINO, THIENE, VILLAVERLA piazza Ferrarin, THIENE (VI) tel. 0445/ fax. 0445/ sportellounico@comune.thiene.vi.it S C H E D A "A" Al Presidente della (1) Amministrazione Provinciale di Vicenza Viale Mazzini n VICENZA Oggetto: richiesta di autorizzazione ai sensi del DPR 203/88 Il sottoscritto in qualità di legale rappresentante della ditta con sede in Comune di Via n. chiede l'autorizzazione per le emissioni prodotte a seguito: [ ] art. 6 Nuova attività produttiva (2) [ ] art.15 Trasferimento dell'attività produttiva in essere (3) [ ] art.15 Ampliamento dell'attività produttiva in essere (4) [ ] art.15 Modifica dell'attività produttiva in essere (5) Quanto sopra richiesto è relativo all'insediamento produttivo sito in Comune di Via n. Si dichiara inoltre sotto la propria responsabilità che quanto dichiarato negli allegati alla presente domanda corrisponde a verità e che si è a conoscenza che l'eventuale autorizzazione concessa riguarderà solamente quanto espressamente richiesto, nonchè degli obblighi successivi che la stessa comporta. Data IL LEGALE RAPPRESENTANTE (6) IL TECNICO RESPONSABILE (7) 1

2 S C H E D A "B" D A T I D E S C R I T T I V I Ragione sociale Indirizzo sito produttivo : Via n. Comune di Telefono _ Fax _ Indirizzo a cui inviare eventuali richieste o integrazioni Referenti per eventuali comunicazioni o sopralluoghi di verifica Dati insediamento Anno di inizio attività Tipo di attività svolta (1) Numero di dipendenti Precedenti attività (2) SPAZIO RISERVATO ALL'ISTRUTTORIA D'UFFICIO Data arrivo della richiesta Data richiesta parere al Comune Data richiesta integrazioni Data del parere della C.T.P.A. Data autorizzazione dell'ufficio Data decreto di autorizzazione Numero decreto di autorizzazione Data del sopralluogo tecnico 2

3 S C H E D A "C" SCHEMA A BLOCCHI DEL CICLO PRODUTTIVO materie prime processo 1 processo 2 processo 4 a processo 3 processo 5 processo 4 Processo X Processo X processo 6 processo 7 processo 8a processo 9a processo 8 processo 10a Prodotto Prodotto 3

4 S C H E D A "D" DATI IMPIANTO O PROCESSO Tipo d'impianto (1) Numero di riferimento del precedente schema a blocchi Composto da Camino n. Altezza dal suolo_ Diametro Portata in Nm 3 /h Direzione uscita (2) Utilizzo impianto:gg/anno h/giorno Tipo abbattimento Caratteristiche impianto (3) Materie Prime e Prodotti Ausiliari (4) Tipo Consumo in Kg/giorno Tipo Consumo in Kg/giorno Tipo Consumo in Kg/giorno Tipo Consumo in Kg/giorno EMISSIONI IN ATMOSFERA (5) Sostanza (6) Concentrazione in mg/m3 Dati reali [] (7) Dati stimati per comparazione con impianti similari [] Dati stimati a seguito di bilanci di materia [] 4

5 SCHEDA E /AD IMPIANTO DI ADSORBIMENTO Camino n Impianto asservito Temperatura ingresso Temperatura uscita Portata massima di progetto (Nm 3 /h) Portata di lavoro (Nm 3 /h) Sostanze gassose presenti (mg/m 3 ) Ingresso Uscita Carico inquinante (Kg/h) Quantità di carbone Kg Tipo di carbone Temperatura massima C Volume della carica m 3 Frequenza sostituzione Durata complessiva della fase di adsorbimento Tipo di disposizione: N adsorbitori N letti per adsorbitore Velocità di attraversamento (m/s) Tempo di lavoro (h) Perdita di carico (mm c.a.) Destinazione carboni attivi non più utilizzabili Impianto con rigenerazione [] senza rigenerazione [] Impianto con rigenerazione: vapor d acqua [] durata (h) sotto vuoto [] durata (h) gas inerte [] durata (h) Tipo di gas Impianto senza rigenerazione: frequenza sostituzione (h) N manutenzioni ordinarie annue 5

6 SCHEDA E /AS ASSORBITORE Camino n Impianto asservito Temperatura ingresso Portata massima di progetto (Nm 3 /h) Portata di lavoro (Nm 3 /h) Temperatura uscita _ Sostanze gassose presenti (mg/m 3 ) Ingresso Uscita Sezione trasversale della colonna (m 2 ) Altezza colonna (m) [ ] a spruzzo numero spruzzatori numero stadi [ ] a piatti numero piatti [ ] a riempimento tipo di riempimento altezza riempimento grado di vuoto (%) sup.specifica di scambio (m 2 /m 3 ) Liquido assorbente Portata (m 3 /h) Separatori di gocce del tipo_ Destinazione liquido esausto Controlli previsti (livello, ph, etc) N manutenzioni ordinarie annue 6

7 SCHEDA E /AU ABBATTITORE AD UMIDO Camino n Impianto asservito Temperatura ingresso Portata massima di progetto (Nm 3 /h) Portata di lavoro (Nm c /h) Temperatura uscita _ Sostanze presenti (mg/m 3 ) Ingresso Uscita Sezione trasversale della colonna (m 2 ) Altezza colonna (m) [ ] a spruzzo numero spruzzatori numero stadi [ ] a piatti numero piatti [ ] a riempimento tipo di riempimento altezza riempimento Liquido di lavaggio Portata (m 3 /h) Separatori di gocce del tipo Destinazione liquido esausto Controlli previsti (livello, ph, etc) N manutenzioni ordinarie annue 7

8 SCHEDA E /AV ABBATTITORE AD UMIDO VENTURI Camino n Impianto asservito Temperatura ingresso Portata massima di progetto (Nm 3 /h) Portata di lavoro (Nm 3 /h) Temperatura uscita _ Sostanze presenti (mg/m 3 ) Ingresso Uscita [] Venturi jet-scruber Venturi scrubber [] Forme geometrica della gola dell abbattitore Sezione della gola (m 2 ) Velocità attraverso la gola (m/s) Perdita di carico (mm c.a.) [ ] a piatti numero piatti [ ] a riempimento tipo di riempimento altezza riempimento Liquido di lavaggio Portata (m 3 /h) Separatori di gocce del tipo Destinazione liquido esausto Controlli previsti (livello, ph, etc) N manutenzioni ordinarie annue 8

9 SCHEDA E /CS CICLONE SEPARATORE Camino n Impianto asservito Temperatura ingresso Temperatura uscita Portata massima di progetto (Nm 3 /h) _ Portata di lavoro (Nm c /h) _ Sostanze presenti (mg/m 3 ) Ingresso Uscita Tipo di particolato presente Percentuale particolato con dimensioni > a 10 um [ ] ciclone singolo Tipo di ciclone [ ] multiciclone numero settori in parallelo numero elementi per sttore Perdita di carico attraverso il ciclone (mm c.a.) Dimensioni caratteristiche : Diametro (mm) Altezza parte cilindrica (mm) Altezza totale (mm) Sezione di ingresso (mm 2 ) Sezione di uscita (mm 2 ) N manutenzioni ordinarie annue N.B. se più cicloni sono montati in serie, per ciascuno si compili una scheda diversa. 9

10 SCHEDA E /CT COMBUSTORE TERMICO Camino n Impianto asservito Temperatura ingresso Portata massima di progetto (Nmc/h) Portata di lavoro (Nmc/h) Temperatura uscita _ Sostanze presenti (mg/mc) Ingresso Uscita Potere calorifico inferiore (KCal/kg) Carico inquinante (Kg/h) Carico massimo inquinante trattabile (Kg/h) Caratteristiche del combustore Potenzialità termica globale (KCal/h) N bruciatori Combustibile utilizzato Temperatura massima di esercizio (C ) Temperatura della camera di combustione (C ) Volume della camera di combustione (m 3 ) Tempo di permanenza (sec) Rendimento di combustione (%) Portata del comburente (Nm 3 /h) Temperatura del comburente (C ) N manutenzioni ordinarie annue N manutenzioni straordinarie annue 10

11 SCHEDA E /FM FILTRO A MANICHE Camino n Impianto asservito Temperatura ingresso Portata massima di progetto (Nm 3 Portata di lavoro (Nm 3 /h) Temperatura uscita Sostanze presenti (mg/m 3 ) Ingresso Uscita Tipo di particolato presente Percentuale particolato con dimensioni > a 1 um Tipo di tessuto filtrante Grammatura del tessuto filtrante (g/m 2 ) Numero delle maniche Diametro della manica (mm) Altezza della manica (mm) Superficie filtrante totale (m 2 ) Velocità di filtrazione (m/min) Perdite di carico (mm c.a.) Metodo di pulizia delle maniche Tipo di scarico N manutenzioni ordinarie annue 11

12 SCHEDA E /PC POSTCOMBUSTORE CATALITICO Camino n Impianto asservito Temperatura ingresso Temperatura uscita Portata massima di progetto (Nm 3 /h) Portata di lavoro (Nm 3 /h) Sostanze presenti (mg/m 3 ) Ingresso Uscita Potere calorifico inferiore (Kcal/kg) Carico inquinante (Kg/h) Carico massimo inquinante trattabile (Kg/h) Caratteristiche del combustore - Potenzialità termica globale (Kcal/h) - Tipo di catalizzatore - - Temperatura di esercizio del catalizzatore (C ) - Densità del catalizzatore (Kg/m 3 ) - Velocità spaziale (h - 1 ) - Volume del catalizzatore (m 3 ) - Area catalitica specifica (m 2 /m 3 ) - Vita del catalizzatore (h) - Combustibile ausiliario utilizzato - Consumo di combustibile ausiliario (Kg/h o m 3 /h) - Portata di aria secondaria (Nm 3 /h) - Recupero termico SI [] NO [] - Tipo materiale isolante _ Spessore dell isolante m - Temperatura massima al mantello C - N manutenzioni ordinarie annue 12

13 SCHEDA E /PT POSTCOMBUSTORE TERMICO Camino n Impianto asservito Temperatura ingresso Temperatura uscita Portata massima di progetto (Nm 3 /h) Portata di lavoro (Nm 3 /h) Sostanze presenti (mg/m 3 ) Ingresso Uscita Potere calorifico inferiore (Kcal/kg) Carico inquinante (Kg/h) Carico massimo inquinante trattabile (Kg/h) Caratteristiche del combustore Potenzialità termica globale (KCal/h) N bruciatori Tipo di combustibile Temperatura di esercizio camera di postcombustione (C ) Volume della camera di poscombustione (m 3 ) Tempo di permanenza (sec) Portata di aria comburente (Nm 3 /h) Consumo di combustibile (Kg/h o m 3 /h) Recupero termico SI [] NO [] Tipo materiale isolante Spessore dell isolante m Temperatura massima al mantello C N manutenzioni ordinarie annue 13

14 INFORMAZIONI PER LA STESURA A) SCHEDA DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE 1) La richiesta va presentata con marca da bollo, inviando una copia per conoscenza al Comune; quest ultimo può richiedere una duplice copia della richiesta onde interessare l ARPAV. 2) Per nuova attività produttiva si intende la prevista attivazione di un nuovo insediamento o stabilimento. 3) Per trasferimento si intende lo spostamento integrale della attività in essere in un'altra località; non si intendono come trasferimenti gli spostamenti di impianti all'interno del medesimo insediamento produttivo. 4) Per ampliamento si intende l'installazione di nuove fasi di lavorazione all'interno del ciclo produttivo in essere oppure il potenziamento, tramite aggiunta di nuovi macchinari, di processi già operanti nell azienda. (es. la falegnameria che completa il ciclo produttivo inserendo la fase di verniciatura o la carpenteria che potenzia la fase di verniciatura raddoppiando la propria cabina). 5) Per modifica si intende la variazione del ciclo produttivo che comporti la sostituzione, con conseguente variazione delle emissioni prodotte, di impianti in essere con altri macchinari senza che vi sia una eliminazione od aggiunta di fasi al ciclo produttivo in essere, ma di fatto una differenza qualitativa nel prodotto finito. (es. la modifica delle operazioni di verniciatura con il passaggio da verniciatura a solventi a verniciatura con polveri epossidiche od UV). 6) La dichiarazione riportata riguarda la consapevolezza per la azienda di sottoporre ad autorizzazione tutti i propri impianti con produzione di emissioni gassose e l'obbligo di comunicare la data di avvio di quanto si autorizzi e la conseguente analisi dei fumi (art.8 del DPR 203/88). 7) L eventuale firma del tecnico responsabile che ha redatto la relazione tecnica deve essere accompagnata dal timbro: dell'ordine o del collegio professionale di appartenenza, se consulente esterno, della'azienda stessa, se compilata internamente, o della associazione di categoria, se la stessa ha svolto tale servizio. (B) SCHEDA DESCRITTIVA 1) Per tipo di attività svolta si intende l'indicazione generica ma precisa della lavorazione svolta: orafa, falegnameria, autocarrozzeria etc. 2) Per precedenti attività si intende il ciclo produttivo precedentemente svolto in altra località, il subentro in stabilimenti ove operavano in precedenza altre ditte etc. (C) SCHEDA DEI BLOCCHI DEI PROCESSI E DEGLI IMPIANTI 1) Lo schema a blocchi riassume il ciclo produttivo nel suo complesso e deve riportare, internamente a ogni riquadro il nome ed un numero progressivo; vanno indicati anche quei processi che non comportano emissioni gassose oppure che prevedono emissioni disperse in ambiente di lavoro. 14

15 La direzione dello sviluppo dello schema può procedere per blocchi: conseguenti, collaterali o disgiunti. 2) Blocchi conseguenti sono quelle fasi che procedono in linea discendente ed in cui ogni operazione è seguita da un'altra in una catena continua che porta al prodotto finito. Esempio: legno, taglio (1), squadratura (2), levigatura (3), incollaggio (4), verniciatura (5), essiccazione (6) prodotto finito. 3) Blocchi collaterali sono quelli in cui vengono inseriti processi intermedi diversi a cui segue però le stessa catena di produzione che porta al prodotto finito. Esempio: metallo prezioso, fusione (1), laminazione (2), ricottura (3), lavorazioni a banco (4), lavorazione a canna vuota (4a), decapaggio (5), lucidatura (6), pulitura (7), prodotto finito. 4) Blocchi disgiunti sono quelli in cui, ad un certo punto del ciclo produttivo avviene una differenziazione dei processi che porta a prodotti finiti differenti. Esempio: metallo, sgrassatura (1), decapaggio (2), ramatura (3), cromatura (3a) prodotto finito, zincatura (4), cromatazione (4a), verniciatura (4b), essicazione (4c), prodotto finito. 5) Blocchi ausiliari sono quelli la cui funzione è di supporto ad una fase del ciclo produttivo. Esempio: caldaia per la produzione di acqua calda o vapore (x). (D) SCHEDA IMPIANTO O PROCESSO 1) La compilazione della scheda va effettuata per ognuno dei blocchi della scheda precedente, independentemente dal fatto che le emissioni siano distinte o convogliate al medesimo camino; la scheda deve essere redatta anche nel caso le emissioni si disperdano nell'ambiente di lavoro. Esempio: se un impianto di verniciatura è composto da due cabine vanno compilate due schede. Esempio: se in una cabina di verniciatura le emissioni sono convogliate a due camini distinti si compila una sola scheda, indicando i numeri dei camini, ed i dati riportati si intendono complessivi; per specificare in modo più completo utilizzare eventualmente il punto indicato come caratteristiche impianto. 2) Per direzione uscita si intende orizzontale o verticale. 3) Per caratteristiche impianto si intendono dettagliate ed esaurienti informazioni, che inquadrino lo stesso, il suo utilizzo specifico nel ciclo produttivo, le caratteristiche tecnologiche e le condizioni operative, nonchè gli eventuali sistemi adottati per il contenimento delle emissioni prodotte. 4) In riferimento alle materie prime vanno allegate, se trattasi di sostanze o preparati pericolosi (L.256/74), anche le schede di sicurezza dei prodotti. 5) Nel caso di emissioni significative vanno specificati, con apposita relazione, gli andamenti tipo dei livelli di emissione (costante, variabile, continuo, discontinuo etc.). 6) Le sostanze che verranno indicate come emissioni in atmosfera dovranno essere sufficientemente specificate. Tale indicazione non è necessaria per le attività a ridotto inquinamento atmosferico (allegato 2 del DPR ). Esempio: riguardo ai solventi non verranno accettate indicazioni quali S.O.V. 15

16 (sostanze organiche volatili) mentre si riterranno validi indicazioni per sostanze similari, come solventi di classe III, con riferimento al DM ) La fonte dei dati in emissione va indicata con una croce apposta su una delle tre definizioni; nei primi due casi va allegato il referto analitico di riferimento mentre nel terzo caso va allegato il procedimento tecnico che ha portato alla stima riportata. prodotto finito. E) SCHEDA ABBATTITORE 1) La scheda abbattitore va compilata comunque in ogni sua parte (vedere schede specifiche per tipo impianto) e ad essa va allegato un disegno sulla struttura dello stesso. scheda AD impianto di adsorbimento scheda AS assorbitore scheda AU abbattitore ad umido scheda AV abbattitore ad umido Venturi scheda CS ciclone separatore scheda FM filtro a maniche scheda PC postcombustore catalitico scheda PT postcombustore termico 2) Per altri tipi di abbattitori non indicati nelle schede si dovranno fornire tutti i dati sul loro funzionamento, dimensionamento e sull'entità e qualità delle emissioni. 3) Per le attività a ridotto inquinamento atmosferico sarà sufficiente quanto compilato nella scheda "D" con una integrazione del disegno descrittivo e dell'efficienza di abbattimento prevista. (F) PLANIMETRIE 1) Planimetria in scala non inferiore ad 1:200 dello stabile con layout completo (dislocazione dei macchinari) e la collocazione dei punti di emissione. 2) Planimetria in scala 1:5000 (C.T.R.) con indicata la posizione dello stabilimento e da cui risultino con evidenza le indicazioni toponomastiche. (G) OBBLIGHI SUCCESSIVI Effettuazione della comunicazione di avvio dell impianto, mentre le analisi di verifica dovranno esserre svolte solo quando espressamente richieste nell autorizzazione. Gli eventuali referti analitici saranno prodotti in originale e firmati da un tecnico abilitato. 16

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