GRUPPO DI FALCO SRL. VIA LAMBRO Opera (Mi) VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO - CORRELATO ai sensi del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.

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1 GRUPPO DI FALCO SRL VIA LAMBRO 5 29 Opera (Mi) VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO - CORRELATO ai sensi del D.Lgs. 81/8 e s.m.i. Rev. 3.4 del 11 Febbraio 216 Il Datore di Lavoro Rappr. dei Lavoratori per la sicurezza Resp. servizio protezione prevenzione Medico Competente 1 / 5

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3 INDICE INDICE... 3 METODO UTILIZZATO... 4 VALUTAZIONE PRELIMINARE... 6 VALUTAZIONE APPROFONDITA... 7 MISURE DI PREVENZIONE... 7 DATI IDENTIFICATIVI DELL AZIENDA... 8 ORGANIGRAMMA DELLA SICUREZZA AZIENDALE... 8 DESCRIZIONE ATTIVITÀ AZIENDALE... 8 ELENCO LAVORATORI E MANSIONI... 8 IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI DI LAVORATORI PER LA VALUTAZIONE STRESS... 8 SCHEDE DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO... 9 GRUPPO OMOGENEO N GRUPPO OMOGENEO N GRUPPO OMOGENEO N GRUPPO OMOGENEO N GRUPPO OMOGENEO N CONCLUSIONI DELLA VALUTAZIONE PROGRAMMA DI MIGLIORAMENTO FIRME E DATA CERTA / 5

4 METODO UTILIZZATO La valutazione del rischio da stress lavoro-correlato è stata effettuata come prescritto dall Art. 28 del D.Lgs. 81/8. Per effettuare la valutazione si è utilizzato il metodo riportato nella pubblicazione dell INAIL (Dipartimento Medicina del Lavoro - ex ISPESL) intitolato <<VALUTAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO DA STRESS LAVORO-CORRELATO / Manuale ad uso delle aziende in attuazione del D.Lgs. 81/8 e s.m.i.>>, edizione 211. Destinataria del compito di elaborare le indicazioni di cui all art. 6 comma 8 lettera m-quater del D.Lgs. 81/8, al fine di dare piena attuazione allo specifico obbligo valutativo, è stata la Commissione Consultiva Permanente per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro. Essa in data 17/11/21 ha approvato le indicazioni per la valutazione dello stress lavorocorrelato, diffuse dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sul proprio sito internet, con Lettera Circolare prot. 15/SEGR/23692 e successivamente rese note anche con Comunicato ufficiale del Ministero stesso (G.U. 34 del 3/12/21). Tale percorso metodologico è stato mutuato dall HSE, validato in Italia per quanto concerne l Indicator tool ( questionario-strumento indicatore ) attraverso un processo che ha coinvolto più di 75 aziende afferenti a diversi settori produttivi e più di 6.3 lavoratori. Tale percorso è stato contestualizzato al Decreto Legislativo 81/28 e successive modifiche ed integrazioni e raccordato con le esperienze del Coordinamento Tecnico Interregionale della prevenzione nei luoghi di lavoro e del Network Nazionale per la Prevenzione Disagio Psicosociale nei luoghi di lavoro sulla specifica tematica, nell ottica di offrire all utenza un metodo unico integrato che valorizzi i punti di forza delle tre esperienze metodologiche adattate, comunque, al percorso logico dei Management Standards dell HSE (Health and Safety Executive, Regno Unito). Come riportato nella nota del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di accompagnamento alle indicazioni per la valutazione dello stress lavoro-correlato, le linee di indirizzo che hanno guidato l elaborazione delle stesse sono: a) brevità e semplicità ; b) individuazione di una metodologia applicabile ad ogni organizzazione di lavoro ; c) applicazione di tale metodologia a gruppi di lavoratori esposti in maniera omogenea allo stress lavoro-correlato ; d) individuazione di una metodologia di maggiore complessità rispetto alla prima, ma eventuale da utilizzare nel caso in cui la conseguente azione correttiva non abbia abbattuto il rischio; e) valorizzazione delle prerogative e delle facoltà dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e dei medici competenti ; f) individuazione di un periodo transitorio per quanto di durata limitata per la programmazione e il completamento delle attività da parte dei soggetti obbligati. Premessa indispensabile che la Commissione Consultiva opera è quella di precisare che il documento indica un percorso metodologico che rappresenta il livello minimo di attuazione dell obbligo di valutazione del rischio da stress lavoro-correlato per tutti i datori di lavoro, sottolineando così che l approccio per fasi alla valutazione (percorso metodologico) viene vincolato a prescrizioni minime (livello minimo) non precludendo, quindi, la possibilità di un percorso più articolato e basato sulle specifiche necessità e complessità delle aziende stesse. Nelle indicazioni elaborate dalla Commissione Consultiva viene ribadito che la valutazione del rischio da stress lavorocorrelato è parte integrante della valutazione dei rischi ed è effettuata dal datore di lavoro (obbligo non delegabile ai sensi dell art. 17, comma 1, lett. a), in collaborazione con il RSPP ed il MC (art. 29, comma 1), previa consultazione del RLS/RLST (art. 29, comma 2). Viene altresì precisato che la valutazione va fatta prendendo in esame non singoli ma gruppi omogenei di lavoratori esposti a rischi dello stesso tipo secondo una individuazione che ogni datore di lavoro può autonomamente effettuare in ragione della effettiva organizzazione aziendale e che le necessarie attività devono essere compiute con riferimento a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori, compresi dirigenti e preposti. L intero percorso metodologico individuato dalla Commissione Consultiva è riportato nella Figura 1 di pagina seguente. 4 / 5

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6 VALUTAZIONE PRELIMINARE Consiste nella rilevazione, in tutte le aziende, di indicatori di rischio da stress lavoro-correlato oggettivi e verificabili e ove possibile numericamente apprezzabili, a solo titolo esemplificativo individuati dalla Commissione Consultiva, appartenenti quanto meno a tre famiglie/aree distinte: 1. eventi sentinella; 2. fattori di contenuto del lavoro; 3. fattori di contesto del lavoro. Con il metodo illustrato al capitolo precedente, ad ogni indicatore è associato un punteggio che concorre al punteggio complessivo dell area. I punteggi delle 3 aree vengono sommati (secondo le indicazioni riportate in Appendice 1 del Manuale ad uso delle aziende in attuazione del D.Lgs. 81/8 e s.m.i. edizione 211 citato nel capitolo precedente). La somma dei punteggi attribuiti alle 3 aree consente di identificare il proprio posizionamento nella tabella dei livelli di rischio, esprimendo il punteggio ottenuto in valore percentuale, rispetto al punteggio massimo. RISCHIO NON RILEVANTE Nel caso in cui la valutazione preliminare del rischio da stress lavoro-correlato identifichi un rischio non rilevante, tale risultato va riportato nel DVR e si dovrà prevedere un piano di monitoraggio, ad esempio anche attraverso un periodico controllo dell andamento degli eventi sentinella. RISCHIO MEDIO Per ogni condizione identificata con punteggio MEDIO, si devono adottare adeguate azioni correttive (ad es. interventi organizzativi, tecnici, procedurali, comunicativi, formativi) riferite, in modo specifico, agli indicatori di contenuto e/o di contesto che presentano i valori di rischio più elevato. Successivamente va verificata, anche attraverso un monitoraggio effettuato con le stesse liste di controllo, l efficacia delle azioni correttive e se queste ultime risultano inefficaci, si passa alla valutazione approfondita. RISCHIO ALTO 6 / 5

7 Per ogni condizione identificata con punteggio ALTO, riferito ad una singola area, si devono adottare adeguate azioni correttive (ad es. interventi organizzativi, tecnici, procedurali, comunicativi, formativi) riferite in modo specifico agli indicatori di contesto e/o di contenuto con i valori di rischio stress più elevato. Successivamente va verificata, anche attraverso un monitoraggio effettuato con le stesse liste di controllo, l efficacia delle azioni correttive e se queste ultime risultano inefficaci, si passa alla valutazione approfondita. VALUTAZIONE APPROFONDITA La valutazione approfondita prevede la valutazione della percezione soggettiva dei lavoratori utile all identificazione e caratterizzazione del rischio da stress lavoro-correlato e delle sue cause. Si affianca ed integra l analisi degli indicatori oggettivi previsti nella valutazione preliminare ed in nessun caso può considerarsi sostitutiva. Fermo restando i passaggi in cui si deve o è opportuno attivarla, la fase di approfondimento costituisce, comunque, un prezioso momento informativo sulle condizioni di salute di un organizzazione e dei lavoratori ed un opportunità di una più chiara definizione del rischio soprattutto in quelle realtà che, per settore produttivo (ad esempio: professioni d aiuto, operatori di call center, controllori di volo, etc) e/o dimensioni aziendali, possono rendere complessa la caratterizzazione ottimale del rischio stesso con la sola adozione di liste di controllo. È il caso di ricordare che le indicazioni della Commissione Consultiva sono misure di minima e nulla vieta al datore di lavoro di decidere di effettuare una valutazione approfondita comunque, indipendentemente dagli esiti della fase preliminare. Infatti, proprio per la peculiarità del rischio da stress lavoro-correlato, la puntuale analisi della percezione dei lavoratori costituisce un elemento chiave nella caratterizzazione del rischio stesso. Nella scelta degli strumenti da adottare nella valutazione della percezione dei lavoratori, a titolo esemplificativo, le indicazioni della Commissione Consultiva riportano questionari, focus group, interviste semistrutturate, utili a caratterizzare, su basi scientifiche, la percezione dei lavoratori relativamente ai fattori di contesto e di contenuto del lavoro. MISURE DI PREVENZIONE Per mettere in atto il percorso di riduzione del rischio stress lavoro-correlato e di miglioramento continuo, l organizzazione deve utilizzare la valutazione dello stress come base per la condivisione (discussione e comunicazione) dei risultati utili per la gestione del rischio, ma anche per la (ri)progettazione dei fattori organizzativi di disagio. La prevenzione o la riduzione dei problemi di stress lavoro-correlato comporta l adozione di misure che possono essere organizzative o gestionali o di entrambi i tipi ed introdotte sotto forma di specifiche misure mirate a modificare i fattori di rischio-stress individuati. Tra le misure che si possono adottare si segnalano: interventi di prevenzione primaria, quali gli interventi di tipo organizzativo che mirano al cambiamento dell hardware della struttura (contenuto del lavoro); interventi di prevenzione secondaria volti al miglioramento dell interfaccia lavoratori- organizzazione (contesto lavorativo); la formazione dei dirigenti e dei lavoratori per migliorare la loro consapevolezza e la loro comprensione nei confronti dello stress, delle sue possibili cause e del modo in cui affrontarlo e/o per adattarsi al cambiamento; l informazione e la consultazione dei lavoratori e/o dei loro rappresentanti, in conformità alle legislazioni europea e nazionale, ai contratti collettivi di lavoro e alle prassi. La responsabilità di stabilire le misure da adottare spetta al datore di lavoro che integra la politica aziendale con la partecipazione e la collaborazione di tutta l impresa. 7 / 5

8 DATI IDENTIFICATIVI DELL AZIENDA ORGANIGRAMMA DELLA SICUREZZA AZIENDALE Consultare lo specifico allegato al Documento di Valutazione dei Rischi ai sensi del D.Lgs.81/8 denominato MANSIONARIO. DESCRIZIONE ATTIVITÀ AZIENDALE Consultare il Documento di Valutazione dei Rischi ai sensi del D.Lgs.81/8. ELENCO LAVORATORI E MANSIONI Consultare lo specifico allegato al Documento di Valutazione dei Rischi ai sensi del D.Lgs.81/8 denominato MANSIONARIO. IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI DI LAVORATORI PER LA VALUTAZIONE STRESS Per meglio individuare potenziali fonti di stress all interno del contesto aziendale, sono stati raggruppato i lavoratori in gruppi omogenei in funzione delle aree/comparti omogenei in cui svolgono la propria attività. Ai fini della presente valutazione, sono stati identificati cinque gruppi omogenei: GRUPPO OMOGENEO N.1 GRUPPO OMOGENEO N.2 GRUPPO OMOGENEO N.3 GRUPPO OMOGENEO N.4 IMPIEGATI OPERAIO CARPENTIERE PONTATORE OPERAIO EDILE /MURATORE IMBIANCHINO E MAGAZZINIERE AUTISTA 8 / 5

9 SCHEDE DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO GRUPPO OMOGENEO N.1 I - EVENTI SENTINELLA D IM IN U ITO IN A LTER A TO A U M EN TA TO D A M IGLIOR A R E 1 INDICI INFORTUNISTICI Assenze per malattia (non maternità, allattamento, 2 congedo matrimoniale) 3 ASSENZE DAL LAVORO 4 % FERIE NON GODUTE % TRASFERIMENTI INTERNI RICHIESTI DAL 5 PERSONALE % ROTAZIONE DEL PERSONALE (usciti-entrati 6 dall'azienda) 7 PROCEDIMENTI/SANZIONI DISCIPLINARI 8 RICHIESTE VISITE MEDICHE STRAORDINARIE MC 9 1 SEGNALAZIONI FORMALIZZATE DI LAMENTELE DEI LAVORATORI ALL'AZIENDA O AL MC ISTANZE GIUDIZ. PER LICENZIAM./ DEMANSIONAM./MOLESTIE MORALI E/O SESSUALI ASSENTI PRESENTI PUNTEGGIO INDICATORI AZIENDALI E TRASFORMAZIONE DEL PUNTEGGIO 9 / 5

10 II - AREA CONTENUTO DEL LAVORO AMBIENTE DI LAVORO ED ATTREZZATURE DI LAVORO 1 Esposizione a rumore sup. al secondo livello d azione 2 Inadeguato comfort acustico (ambiente non industriale) 3 Rischio cancerogeno/chimico non irrilevante 4 Microclima adeguato 5 Adeguato illuminamento con particolare riguardo alle attività ad elevato impegno visivo (VDT, lavori fini, ecc.) 6 Rischio movimentazione manuale dei carichi 7 Disponibilità adeguati e confortevoli DPI se non previsti segnare SI 8 Lavoro a rischio di aggressione fisica/lavoro solitario 9 Segnaletica di sicurezza chiara, immediata e pertintente ai rischi 1 Esposizione a vibrazione superiore al limite d azione 11 Adeguata manutenzione macchine ed attrezzature 12 Esposizione a radiazioni ionizzanti 13 Esposizione a rischio biologico PUNTEGGIO AREA AMBIENTE DI LAVORO ED ATTREZZATURE DI LAVORO 4 PIANIFICAZIONE DEI COMPITI N INDICATORE 14 Il lavoro subisce frequenti interruzioni 15 Adeguatezza delle risorse strumentali necessarie allo svolgimento dei compiti SI NO 16 E presente un lavoro caratterizzato da alta monotonia 17 Lo svolgimento della mansione richiede di eseguire più compiti contemporaneamente 18 Chiara definizione dei compiti 19 Adeguatezza delle risorse umane necessarie allo svolgimento dei compiti PUNTEGGIO AREA PIANFICAZIONE DEI COMPITI 1 1/ 5

11 CARICO DI LAVORO RITMO DI LAVORO N 2 INDICATORE I lavoratori hanno autonomia nella esecuzione dei compiti SI NO 21 Ci sono variazioni imprevedibili della quantità di lavoro 22 Vi è assenza di compiti per lunghi periodi nel turno lavorativo 23 E presente un lavoro caratterizzato da alta ripetitività 24 Il ritmo lavorativo per l esecuzione del compito, è prefissato 25 Il lavoratore non può agire sul ritmo della macchina Se non previsto segnare NO 26 I lavoratori devono prendere decisioni rapide 27 Lavoro con utilizzo di macchine ed attrezzature ad alto rischio 28 Lavoro con elevata responsabilità per terzi, impianti e produzione PUNTEGGIO AREA CARICO DI LAVORO - RITMO DI LAVORO 1 ORARIO DI LAVORO 29 E presente regolarmente un orario lavorativo superiore alle 8 ore 3 Viene abitualmente svolto lavoro straordinario 31 E presente orario di lavoro rigido (non flessibile)? 32 La programmazione dell orario varia frequentemente 33 Le pause di lavoro sono chiaramente definite 34 E presente il lavoro a turni 35 E' abituale il lavoro a turni notturni 36 E presente il turno notturno fisso o a rotazione PUNTEGGIO AREA ORARIO DI LAVORO 11/ 5

12 RISULTATI - AREA CONTENUTO DEL LAVORO INDICATORE Ambiente di lavoro ed attrezzature di lavoro Pianificazione dei compiti Carico di lavoro ritmo di lavoro Orario di lavoro PUNTEGGIO CONTENUTO DEL LAVORO 6 12/ 5

13 III - AREA CONTESTO DEL LAVORO FUNZIONE E CULTURA ORGANIZZATIVA 37 Diffusione organigramma aziendale 38 Presenza di procedure aziendali 39 Diffusione delle procedure aziendali ai lavoratori 4 Diffusione degli obiettivi aziendali ai lavoratori Presenza di un sistema di gestione della sicurezza aziendale Presenza di un sistema di comunicazione aziendale (bacheca, internet, busta paga, volantini.) 43 Effettuazione riunioni/incontri tra dirigenti e lavoratori Presenza di un piano formativo per la crescita professionale dei lavoratori Presenza di momenti di comunicazione dell azienda a tutto il personale Presenza di codice etico e/o di comportamento (esclusi codici disciplinari) Identificazione di un referente per l'ascolto e la gestione dei casi di disagio lavorativo (stress / mobbing ) PUNTEGGIO AREA FUNZIONE E CULTURA ORGANIZZATIVA 3 RUOLO NELL AMBITO DELL ORGANIZZAZIONE N INDICATORE SI 48 I lavoratori conoscono la linea gerarchica aziendale 49 I ruoli sono chiaramente definiti NO 5 Vi è una sovrapposizione di ruoli differenti sulle stesse persone (capo turno/preposto/responsabile qualità) 51 Accade di frequente che i dirigenti/preposti forniscano informazioni contrastanti circa il lavoro da svolgere PUNTEGGIO AREA RUOLO NELL'AMBITO DELL'ORGANIZZAZIONE 13/ 5

14 EVOLUZIONE DELLA CARRIERA N INDICATORE 52 Sono definiti i criteri per l avanzamento di carriera SI NO 53 Esistono sistemi di valutazione dei dirigenti/capi in relazione alla corretta gestione del personale subordinato 54 Esistono sistemi di verifica del raggiungimento degli obiettivi di sicurezza PUNTEGGIO AREA EVOLUZIONE DELLA CARRIERA 3 AUTONOMIA DECISIONALE CONTROLLO DEL LAVORO 55 Il lavoro dipende da compiti precedentemente svolti da altri 56 I lavoratori hanno sufficiente autonomia per l'esecuzione dei compiti 57 I lavoratori hanno a disposizione le informazioni sulle decisioni aziendali relative al gruppo di lavoro Sono predisposti strumenti di partecipazione decisionale dei lavoratori alle scelte aziendali Sono presenti rigidi protocolli di supervisione sul lavoro svolto PUNTEGGIO AREA AUTONOMIA DECISIONALE - CONTROLLO DEL LAVORO 1 RAPPORTI INTERPERSONALI SUL LAVORO 6 Possibilità di comunicare con i dirigenti di grado superiore da parte dei lavoratori 61 Vengono gestiti eventuali comportamenti prevaricatori o illeciti da parte dei superiori e dei colleghi 62 Vi è la segnalazione frequente di conflitti / litigi PUNTEGGIO AREA RAPPORTI INTERPERSONALI SUL LAVORO 14/ 5

15 INTERFACCIA CASA - LAVORO 63 Possibilità di effettuare la pausa pasto in luogo adeguato - mensa aziendale 64 Possibilità di orario flessibile Possibilità di raggiungere il posto di lavoro con mezzi pubblici/navetta dell'impresa Possibilità di svolgere lavoro part-time verticale/orizzontale PUNTEGGIO AREA RAPPORTI INTERPERSONALI SUL LAVORO TRASFORMAZIONE DEL PUNTEGGIO M IGLIOR A B ILE 2 RISULTATI DEGLI INDICATORI DELL'AREA CONTESTO DEL LAVORO INDICATORE Funzione e cultura organizzativa 3 Ruolo nell ambito dell organizzazione Evoluzione della carriera Autonomia decisionale controllo del lavoro Rapporti interpersonali sul lavoro Interfaccia casa lavoro conciliazione vita/lavoro PUNTEGGIO CONTESTO DEL LAVORO 9 15/ 5

16 IDENTIFICAZIONE DELLA CONDIZIONE DI RISCHIO I - EVENTI SENTINELLA II - CONTENUTO DEL LAVORO 6 III - CONTESTO DEL LAVORO 9 TOTALE 15 RISCHIO NON RILEVANTE L analisi degli indicatori non evidenzia particolari condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro. Ripetere la valutazione in caso di cambiamenti organizzativi aziendali o comunque ogni 2 anni. RISCHIO MEDIO RISCHIO ALTO L analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress lavoro-correlato. Vanno adottate azioni correttive (ad es. interventi organizzativi, tecnici, procedurali, comunicativi, formativi) e successivamente va verificata l efficacia degli interventi stessi attraverso un monitoraggio effettuato con le stesse liste di controllo ; in caso di inefficacia, si procede, alla fase di valutazione approfondita. L analisi degli indicatori evidenzia una situazione di alto rischio stress lavoro-correlato tale da richiedere il ricorso ad azioni correttive immediate. Si adottano le azioni correttive corrispondenti alle criticità rilevate (ad es. interventi organizzativi, tecnici, procedurali, comunicativi, formativi); successivamente verificare l efficacia degli interventi correttivi attraverso un monitoraggio effettuato con le stesse liste di controllo ; in caso di inefficacia, procedere alla fase di valutazione approfondita. 16/ 5

17 GRUPPO OMOGENEO N.2 I - EVENTI SENTINELLA D IM IN U ITO IN A LTER A TO A U M EN TA TO D A M IGLIOR A R E 1 INDICI INFORTUNISTICI Assenze per malattia (non maternità, allattamento, 2 congedo matrimoniale) 3 ASSENZE DAL LAVORO 4 % FERIE NON GODUTE % TRASFERIMENTI INTERNI RICHIESTI DAL 5 PERSONALE % ROTAZIONE DEL PERSONALE (usciti-entrati 6 dall'azienda) 7 PROCEDIMENTI/SANZIONI DISCIPLINARI 8 RICHIESTE VISITE MEDICHE STRAORDINARIE MC 9 1 SEGNALAZIONI FORMALIZZATE DI LAMENTELE DEI LAVORATORI ALL'AZIENDA O AL MC ISTANZE GIUDIZ. PER LICENZIAM./ DEMANSIONAM./MOLESTIE MORALI E/O SESSUALI ASSENTI PRESENTI PUNTEGGIO INDICATORI AZIENDALI E TRASFORMAZIONE DEL PUNTEGGIO 17/ 5

18 II - AREA CONTENUTO DEL LAVORO AMBIENTE DI LAVORO ED ATTREZZATURE DI LAVORO 1 Esposizione a rumore sup. al secondo livello d azione 2 Inadeguato comfort acustico (ambiente non industriale) 3 Rischio cancerogeno/chimico non irrilevante 4 Microclima adeguato 5 Adeguato illuminamento con particolare riguardo alle attività ad elevato impegno visivo (VDT, lavori fini, ecc.) 6 Rischio movimentazione manuale dei carichi 7 Disponibilità adeguati e confortevoli DPI se non previsti segnare SI 8 Lavoro a rischio di aggressione fisica/lavoro solitario 9 Segnaletica di sicurezza chiara, immediata e pertintente ai rischi 1 Esposizione a vibrazione superiore al limite d azione 11 Adeguata manutenzione macchine ed attrezzature 12 Esposizione a radiazioni ionizzanti 13 Esposizione a rischio biologico PUNTEGGIO AREA AMBIENTE DI LAVORO ED ATTREZZATURE DI LAVORO PIANIFICAZIONE DEI COMPITI N INDICATORE 14 Il lavoro subisce frequenti interruzioni 15 Adeguatezza delle risorse strumentali necessarie allo svolgimento dei compiti SI NO 16 E presente un lavoro caratterizzato da alta monotonia 17 Lo svolgimento della mansione richiede di eseguire più compiti contemporaneamente 18 Chiara definizione dei compiti 19 Adeguatezza delle risorse umane necessarie allo svolgimento dei compiti PUNTEGGIO AREA PIANFICAZIONE DEI COMPITI 1 18/ 5

19 CARICO DI LAVORO RITMO DI LAVORO N 2 INDICATORE I lavoratori hanno autonomia nella esecuzione dei compiti SI NO 21 Ci sono variazioni imprevedibili della quantità di lavoro 22 Vi è assenza di compiti per lunghi periodi nel turno lavorativo 23 E presente un lavoro caratterizzato da alta ripetitività 24 Il ritmo lavorativo per l esecuzione del compito, è prefissato 25 Il lavoratore non può agire sul ritmo della macchina Se non previsto segnare NO 26 I lavoratori devono prendere decisioni rapide 27 Lavoro con utilizzo di macchine ed attrezzature ad alto rischio 28 Lavoro con elevata responsabilità per terzi, impianti e produzione PUNTEGGIO AREA CARICO DI LAVORO - RITMO DI LAVORO 1 ORARIO DI LAVORO 29 E presente regolarmente un orario lavorativo superiore alle 8 ore 3 Viene abitualmente svolto lavoro straordinario 31 E presente orario di lavoro rigido (non flessibile)? 32 La programmazione dell orario varia frequentemente 33 Le pause di lavoro sono chiaramente definite 34 E presente il lavoro a turni 35 E' abituale il lavoro a turni notturni 36 E presente il turno notturno fisso o a rotazione PUNTEGGIO AREA ORARIO DI LAVORO 19/ 5

20 RISULTATI - AREA CONTENUTO DEL LAVORO INDICATORE Ambiente di lavoro ed attrezzature di lavoro Pianificazione dei compiti Carico di lavoro ritmo di lavoro Orario di lavoro 1 1 PUNTEGGIO CONTENUTO DEL LAVORO 2 2/ 5

21 III - AREA CONTESTO DEL LAVORO FUNZIONE E CULTURA ORGANIZZATIVA 37 Diffusione organigramma aziendale 38 Presenza di procedure aziendali 39 Diffusione delle procedure aziendali ai lavoratori 4 Diffusione degli obiettivi aziendali ai lavoratori Presenza di un sistema di gestione della sicurezza aziendale Presenza di un sistema di comunicazione aziendale (bacheca, internet, busta paga, volantini.) 43 Effettuazione riunioni/incontri tra dirigenti e lavoratori Presenza di un piano formativo per la crescita professionale dei lavoratori Presenza di momenti di comunicazione dell azienda a tutto il personale Presenza di codice etico e/o di comportamento (esclusi codici disciplinari) Identificazione di un referente per l'ascolto e la gestione dei casi di disagio lavorativo (stress / mobbing ) PUNTEGGIO AREA FUNZIONE E CULTURA ORGANIZZATIVA 3 RUOLO NELL AMBITO DELL ORGANIZZAZIONE N INDICATORE SI 48 I lavoratori conoscono la linea gerarchica aziendale 49 I ruoli sono chiaramente definiti NO 5 Vi è una sovrapposizione di ruoli differenti sulle stesse persone (capo turno/preposto/responsabile qualità) 51 Accade di frequente che i dirigenti/preposti forniscano informazioni contrastanti circa il lavoro da svolgere PUNTEGGIO AREA RUOLO NELL'AMBITO DELL'ORGANIZZAZIONE 21/ 5

22 EVOLUZIONE DELLA CARRIERA N INDICATORE 52 Sono definiti i criteri per l avanzamento di carriera SI NO 53 Esistono sistemi di valutazione dei dirigenti/capi in relazione alla corretta gestione del personale subordinato 54 Esistono sistemi di verifica del raggiungimento degli obiettivi di sicurezza PUNTEGGIO AREA EVOLUZIONE DELLA CARRIERA 3 AUTONOMIA DECISIONALE CONTROLLO DEL LAVORO 55 Il lavoro dipende da compiti precedentemente svolti da altri 56 I lavoratori hanno sufficiente autonomia per l'esecuzione dei compiti 57 I lavoratori hanno a disposizione le informazioni sulle decisioni aziendali relative al gruppo di lavoro Sono predisposti strumenti di partecipazione decisionale dei lavoratori alle scelte aziendali Sono presenti rigidi protocolli di supervisione sul lavoro svolto PUNTEGGIO AREA AUTONOMIA DECISIONALE - CONTROLLO DEL LAVORO 1 RAPPORTI INTERPERSONALI SUL LAVORO 6 Possibilità di comunicare con i dirigenti di grado superiore da parte dei lavoratori 61 Vengono gestiti eventuali comportamenti prevaricatori o illeciti da parte dei superiori e dei colleghi 62 Vi è la segnalazione frequente di conflitti / litigi PUNTEGGIO AREA RAPPORTI INTERPERSONALI SUL LAVORO 22/ 5

23 INTERFACCIA CASA - LAVORO 63 Possibilità di effettuare la pausa pasto in luogo adeguato - mensa aziendale 64 Possibilità di orario flessibile Possibilità di raggiungere il posto di lavoro con mezzi pubblici/navetta dell'impresa Possibilità di svolgere lavoro part-time verticale/orizzontale PUNTEGGIO AREA RAPPORTI INTERPERSONALI SUL LAVORO TRASFORMAZIONE DEL PUNTEGGIO M IGLIOR A B ILE 1 RISULTATI DEGLI INDICATORI DELL'AREA CONTESTO DEL LAVORO INDICATORE Funzione e cultura organizzativa 3 Ruolo nell ambito dell organizzazione Evoluzione della carriera Autonomia decisionale controllo del lavoro Rapporti interpersonali sul lavoro Interfaccia casa lavoro conciliazione vita/lavoro PUNTEGGIO CONTESTO DEL LAVORO 8 23/ 5

24 IDENTIFICAZIONE DELLA CONDIZIONE DI RISCHIO I - EVENTI SENTINELLA II - CONTENUTO DEL LAVORO 2 III - CONTESTO DEL LAVORO 8 TOTALE 1 RISCHIO NON RILEVANTE L analisi degli indicatori non evidenzia particolari condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro. Ripetere la valutazione in caso di cambiamenti organizzativi aziendali o comunque ogni 2 anni. RISCHIO MEDIO RISCHIO ALTO L analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress lavoro-correlato. Vanno adottate azioni correttive (ad es. interventi organizzativi, tecnici, procedurali, comunicativi, formativi) e successivamente va verificata l efficacia degli interventi stessi attraverso un monitoraggio effettuato con le stesse liste di controllo ; in caso di inefficacia, si procede, alla fase di valutazione approfondita. L analisi degli indicatori evidenzia una situazione di alto rischio stress lavoro-correlato tale da richiedere il ricorso ad azioni correttive immediate. Si adottano le azioni correttive corrispondenti alle criticità rilevate (ad es. interventi organizzativi, tecnici, procedurali, comunicativi, formativi); successivamente verificare l efficacia degli interventi correttivi attraverso un monitoraggio effettuato con le stesse liste di controllo ; in caso di inefficacia, procedere alla fase di valutazione approfondita. 24/ 5

25 GRUPPO OMOGENEO N.3 I - EVENTI SENTINELLA D IM IN U ITO IN A LTER A TO A U M EN TA TO D A M IGLIOR A R E 1 INDICI INFORTUNISTICI Assenze per malattia (non maternità, allattamento, 2 congedo matrimoniale) 3 ASSENZE DAL LAVORO 4 % FERIE NON GODUTE % TRASFERIMENTI INTERNI RICHIESTI DAL 5 PERSONALE % ROTAZIONE DEL PERSONALE (usciti-entrati 6 dall'azienda) 7 PROCEDIMENTI/SANZIONI DISCIPLINARI 8 RICHIESTE VISITE MEDICHE STRAORDINARIE MC 9 1 SEGNALAZIONI FORMALIZZATE DI LAMENTELE DEI LAVORATORI ALL'AZIENDA O AL MC ISTANZE GIUDIZ. PER LICENZIAM./ DEMANSIONAM./MOLESTIE MORALI E/O SESSUALI ASSENTI PRESENTI PUNTEGGIO INDICATORI AZIENDALI E TRASFORMAZIONE DEL PUNTEGGIO 25/ 5

26 II - AREA CONTENUTO DEL LAVORO AMBIENTE DI LAVORO ED ATTREZZATURE DI LAVORO 1 Esposizione a rumore sup. al secondo livello d azione 2 Inadeguato comfort acustico (ambiente non industriale) 3 Rischio cancerogeno/chimico non irrilevante 4 Microclima adeguato 5 Adeguato illuminamento con particolare riguardo alle attività ad elevato impegno visivo (VDT, lavori fini, ecc.) 6 Rischio movimentazione manuale dei carichi 7 Disponibilità adeguati e confortevoli DPI se non previsti segnare SI 8 Lavoro a rischio di aggressione fisica/lavoro solitario 9 Segnaletica di sicurezza chiara, immediata e pertintente ai rischi 1 Esposizione a vibrazione superiore al limite d azione 11 Adeguata manutenzione macchine ed attrezzature 12 Esposizione a radiazioni ionizzanti 13 Esposizione a rischio biologico PUNTEGGIO AREA AMBIENTE DI LAVORO ED ATTREZZATURE DI LAVORO 1 PIANIFICAZIONE DEI COMPITI N INDICATORE 14 Il lavoro subisce frequenti interruzioni 15 Adeguatezza delle risorse strumentali necessarie allo svolgimento dei compiti SI NO 16 E presente un lavoro caratterizzato da alta monotonia 17 Lo svolgimento della mansione richiede di eseguire più compiti contemporaneamente 18 Chiara definizione dei compiti 19 Adeguatezza delle risorse umane necessarie allo svolgimento dei compiti PUNTEGGIO AREA PIANFICAZIONE DEI COMPITI 1 26/ 5

27 CARICO DI LAVORO RITMO DI LAVORO N 2 INDICATORE I lavoratori hanno autonomia nella esecuzione dei compiti SI NO 21 Ci sono variazioni imprevedibili della quantità di lavoro 22 Vi è assenza di compiti per lunghi periodi nel turno lavorativo 23 E presente un lavoro caratterizzato da alta ripetitività 24 Il ritmo lavorativo per l esecuzione del compito, è prefissato 25 Il lavoratore non può agire sul ritmo della macchina Se non previsto segnare NO 26 I lavoratori devono prendere decisioni rapide 27 Lavoro con utilizzo di macchine ed attrezzature ad alto rischio 28 Lavoro con elevata responsabilità per terzi, impianti e produzione PUNTEGGIO AREA CARICO DI LAVORO - RITMO DI LAVORO 1 ORARIO DI LAVORO 29 E presente regolarmente un orario lavorativo superiore alle 8 ore 3 Viene abitualmente svolto lavoro straordinario 31 E presente orario di lavoro rigido (non flessibile)? 32 La programmazione dell orario varia frequentemente 33 Le pause di lavoro sono chiaramente definite 34 E presente il lavoro a turni 35 E' abituale il lavoro a turni notturni 36 E presente il turno notturno fisso o a rotazione PUNTEGGIO AREA ORARIO DI LAVORO 27/ 5

28 RISULTATI - AREA CONTENUTO DEL LAVORO INDICATORE Ambiente di lavoro ed attrezzature di lavoro Pianificazione dei compiti Carico di lavoro ritmo di lavoro Orario di lavoro PUNTEGGIO CONTENUTO DEL LAVORO 3 28/ 5

29 III - AREA CONTESTO DEL LAVORO FUNZIONE E CULTURA ORGANIZZATIVA 37 Diffusione organigramma aziendale 38 Presenza di procedure aziendali 39 Diffusione delle procedure aziendali ai lavoratori 4 Diffusione degli obiettivi aziendali ai lavoratori Presenza di un sistema di gestione della sicurezza aziendale Presenza di un sistema di comunicazione aziendale (bacheca, internet, busta paga, volantini.) 43 Effettuazione riunioni/incontri tra dirigenti e lavoratori Presenza di un piano formativo per la crescita professionale dei lavoratori Presenza di momenti di comunicazione dell azienda a tutto il personale Presenza di codice etico e/o di comportamento (esclusi codici disciplinari) Identificazione di un referente per l'ascolto e la gestione dei casi di disagio lavorativo (stress / mobbing ) PUNTEGGIO AREA FUNZIONE E CULTURA ORGANIZZATIVA 3 RUOLO NELL AMBITO DELL ORGANIZZAZIONE N INDICATORE SI 48 I lavoratori conoscono la linea gerarchica aziendale 49 I ruoli sono chiaramente definiti NO 5 Vi è una sovrapposizione di ruoli differenti sulle stesse persone (capo turno/preposto/responsabile qualità) 51 Accade di frequente che i dirigenti/preposti forniscano informazioni contrastanti circa il lavoro da svolgere PUNTEGGIO AREA RUOLO NELL'AMBITO DELL'ORGANIZZAZIONE 29/ 5

30 EVOLUZIONE DELLA CARRIERA N INDICATORE 52 Sono definiti i criteri per l avanzamento di carriera SI NO 53 Esistono sistemi di valutazione dei dirigenti/capi in relazione alla corretta gestione del personale subordinato 54 Esistono sistemi di verifica del raggiungimento degli obiettivi di sicurezza PUNTEGGIO AREA EVOLUZIONE DELLA CARRIERA 3 AUTONOMIA DECISIONALE CONTROLLO DEL LAVORO 55 Il lavoro dipende da compiti precedentemente svolti da altri 56 I lavoratori hanno sufficiente autonomia per l'esecuzione dei compiti 57 I lavoratori hanno a disposizione le informazioni sulle decisioni aziendali relative al gruppo di lavoro Sono predisposti strumenti di partecipazione decisionale dei lavoratori alle scelte aziendali Sono presenti rigidi protocolli di supervisione sul lavoro svolto PUNTEGGIO AREA AUTONOMIA DECISIONALE - CONTROLLO DEL LAVORO 1 RAPPORTI INTERPERSONALI SUL LAVORO 6 Possibilità di comunicare con i dirigenti di grado superiore da parte dei lavoratori 61 Vengono gestiti eventuali comportamenti prevaricatori o illeciti da parte dei superiori e dei colleghi 62 Vi è la segnalazione frequente di conflitti / litigi PUNTEGGIO AREA RAPPORTI INTERPERSONALI SUL LAVORO 3/ 5

31 INTERFACCIA CASA - LAVORO 63 Possibilità di effettuare la pausa pasto in luogo adeguato - mensa aziendale 64 Possibilità di orario flessibile Possibilità di raggiungere il posto di lavoro con mezzi pubblici/navetta dell'impresa Possibilità di svolgere lavoro part-time verticale/orizzontale PUNTEGGIO AREA RAPPORTI INTERPERSONALI SUL LAVORO TRASFORMAZIONE DEL PUNTEGGIO M IGLIOR A B ILE 1 RISULTATI DEGLI INDICATORI DELL'AREA CONTESTO DEL LAVORO INDICATORE Funzione e cultura organizzativa 3 Ruolo nell ambito dell organizzazione Evoluzione della carriera Autonomia decisionale controllo del lavoro Rapporti interpersonali sul lavoro Interfaccia casa lavoro conciliazione vita/lavoro PUNTEGGIO CONTESTO DEL LAVORO 8 31/ 5

32 IDENTIFICAZIONE DELLA CONDIZIONE DI RISCHIO I - EVENTI SENTINELLA II - CONTENUTO DEL LAVORO 3 III - CONTESTO DEL LAVORO 8 TOTALE 11 RISCHIO NON RILEVANTE L analisi degli indicatori non evidenzia particolari condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro. Ripetere la valutazione in caso di cambiamenti organizzativi aziendali o comunque ogni 2 anni. RISCHIO MEDIO RISCHIO ALTO L analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress lavoro-correlato. Vanno adottate azioni correttive (ad es. interventi organizzativi, tecnici, procedurali, comunicativi, formativi) e successivamente va verificata l efficacia degli interventi stessi attraverso un monitoraggio effettuato con le stesse liste di controllo ; in caso di inefficacia, si procede, alla fase di valutazione approfondita. L analisi degli indicatori evidenzia una situazione di alto rischio stress lavoro-correlato tale da richiedere il ricorso ad azioni correttive immediate. Si adottano le azioni correttive corrispondenti alle criticità rilevate (ad es. interventi organizzativi, tecnici, procedurali, comunicativi, formativi); successivamente verificare l efficacia degli interventi correttivi attraverso un monitoraggio effettuato con le stesse liste di controllo ; in caso di inefficacia, procedere alla fase di valutazione approfondita. 32/ 5

33 GRUPPO OMOGENEO N.4 I - EVENTI SENTINELLA D IM IN U ITO IN A LTER A TO A U M EN TA TO D A M IGLIOR A R E 1 INDICI INFORTUNISTICI Assenze per malattia (non maternità, allattamento, 2 congedo matrimoniale) 3 ASSENZE DAL LAVORO 4 % FERIE NON GODUTE % TRASFERIMENTI INTERNI RICHIESTI DAL 5 PERSONALE % ROTAZIONE DEL PERSONALE (usciti-entrati 6 dall'azienda) 7 PROCEDIMENTI/SANZIONI DISCIPLINARI 8 RICHIESTE VISITE MEDICHE STRAORDINARIE MC 9 1 SEGNALAZIONI FORMALIZZATE DI LAMENTELE DEI LAVORATORI ALL'AZIENDA O AL MC ISTANZE GIUDIZ. PER LICENZIAM./ DEMANSIONAM./MOLESTIE MORALI E/O SESSUALI ASSENTI PRESENTI PUNTEGGIO INDICATORI AZIENDALI E TRASFORMAZIONE DEL PUNTEGGIO 33/ 5

34 II - AREA CONTENUTO DEL LAVORO AMBIENTE DI LAVORO ED ATTREZZATURE DI LAVORO 1 Esposizione a rumore sup. al secondo livello d azione 2 Inadeguato comfort acustico (ambiente non industriale) 3 Rischio cancerogeno/chimico non irrilevante 4 Microclima adeguato 5 Adeguato illuminamento con particolare riguardo alle attività ad elevato impegno visivo (VDT, lavori fini, ecc.) 6 Rischio movimentazione manuale dei carichi 7 Disponibilità adeguati e confortevoli DPI se non previsti segnare SI 8 Lavoro a rischio di aggressione fisica/lavoro solitario 9 Segnaletica di sicurezza chiara, immediata e pertintente ai rischi 1 Esposizione a vibrazione superiore al limite d azione 11 Adeguata manutenzione macchine ed attrezzature 12 Esposizione a radiazioni ionizzanti 13 Esposizione a rischio biologico PUNTEGGIO AREA AMBIENTE DI LAVORO ED ATTREZZATURE DI LAVORO 3 PIANIFICAZIONE DEI COMPITI N INDICATORE 14 Il lavoro subisce frequenti interruzioni 15 Adeguatezza delle risorse strumentali necessarie allo svolgimento dei compiti SI NO 16 E presente un lavoro caratterizzato da alta monotonia 17 Lo svolgimento della mansione richiede di eseguire più compiti contemporaneamente 18 Chiara definizione dei compiti 19 Adeguatezza delle risorse umane necessarie allo svolgimento dei compiti PUNTEGGIO AREA PIANFICAZIONE DEI COMPITI 1 34/ 5

35 CARICO DI LAVORO RITMO DI LAVORO N 2 INDICATORE I lavoratori hanno autonomia nella esecuzione dei compiti SI NO 21 Ci sono variazioni imprevedibili della quantità di lavoro 22 Vi è assenza di compiti per lunghi periodi nel turno lavorativo 23 E presente un lavoro caratterizzato da alta ripetitività 24 Il ritmo lavorativo per l esecuzione del compito, è prefissato 25 Il lavoratore non può agire sul ritmo della macchina Se non previsto segnare NO 26 I lavoratori devono prendere decisioni rapide 27 Lavoro con utilizzo di macchine ed attrezzature ad alto rischio 28 Lavoro con elevata responsabilità per terzi, impianti e produzione PUNTEGGIO AREA CARICO DI LAVORO - RITMO DI LAVORO 1 ORARIO DI LAVORO 29 E presente regolarmente un orario lavorativo superiore alle 8 ore 3 Viene abitualmente svolto lavoro straordinario 31 E presente orario di lavoro rigido (non flessibile)? 32 La programmazione dell orario varia frequentemente 33 Le pause di lavoro sono chiaramente definite 34 E presente il lavoro a turni 35 E' abituale il lavoro a turni notturni 36 E presente il turno notturno fisso o a rotazione PUNTEGGIO AREA ORARIO DI LAVORO 35/ 5

36 RISULTATI - AREA CONTENUTO DEL LAVORO INDICATORE Ambiente di lavoro ed attrezzature di lavoro Pianificazione dei compiti Carico di lavoro ritmo di lavoro Orario di lavoro PUNTEGGIO CONTENUTO DEL LAVORO 5 36/ 5

37 III - AREA CONTESTO DEL LAVORO FUNZIONE E CULTURA ORGANIZZATIVA 37 Diffusione organigramma aziendale 38 Presenza di procedure aziendali 39 Diffusione delle procedure aziendali ai lavoratori 4 Diffusione degli obiettivi aziendali ai lavoratori Presenza di un sistema di gestione della sicurezza aziendale Presenza di un sistema di comunicazione aziendale (bacheca, internet, busta paga, volantini.) 43 Effettuazione riunioni/incontri tra dirigenti e lavoratori Presenza di un piano formativo per la crescita professionale dei lavoratori Presenza di momenti di comunicazione dell azienda a tutto il personale Presenza di codice etico e/o di comportamento (esclusi codici disciplinari) Identificazione di un referente per l'ascolto e la gestione dei casi di disagio lavorativo (stress / mobbing ) PUNTEGGIO AREA FUNZIONE E CULTURA ORGANIZZATIVA 3 RUOLO NELL AMBITO DELL ORGANIZZAZIONE N INDICATORE SI 48 I lavoratori conoscono la linea gerarchica aziendale 49 I ruoli sono chiaramente definiti NO 5 Vi è una sovrapposizione di ruoli differenti sulle stesse persone (capo turno/preposto/responsabile qualità) 51 Accade di frequente che i dirigenti/preposti forniscano informazioni contrastanti circa il lavoro da svolgere PUNTEGGIO AREA RUOLO NELL'AMBITO DELL'ORGANIZZAZIONE 37/ 5

38 EVOLUZIONE DELLA CARRIERA N INDICATORE 52 Sono definiti i criteri per l avanzamento di carriera SI NO 53 Esistono sistemi di valutazione dei dirigenti/capi in relazione alla corretta gestione del personale subordinato 54 Esistono sistemi di verifica del raggiungimento degli obiettivi di sicurezza PUNTEGGIO AREA EVOLUZIONE DELLA CARRIERA 3 AUTONOMIA DECISIONALE CONTROLLO DEL LAVORO 55 Il lavoro dipende da compiti precedentemente svolti da altri 56 I lavoratori hanno sufficiente autonomia per l'esecuzione dei compiti 57 I lavoratori hanno a disposizione le informazioni sulle decisioni aziendali relative al gruppo di lavoro Sono predisposti strumenti di partecipazione decisionale dei lavoratori alle scelte aziendali Sono presenti rigidi protocolli di supervisione sul lavoro svolto PUNTEGGIO AREA AUTONOMIA DECISIONALE - CONTROLLO DEL LAVORO 1 RAPPORTI INTERPERSONALI SUL LAVORO 6 Possibilità di comunicare con i dirigenti di grado superiore da parte dei lavoratori 61 Vengono gestiti eventuali comportamenti prevaricatori o illeciti da parte dei superiori e dei colleghi 62 Vi è la segnalazione frequente di conflitti / litigi PUNTEGGIO AREA RAPPORTI INTERPERSONALI SUL LAVORO 38/ 5

39 INTERFACCIA CASA - LAVORO 63 Possibilità di effettuare la pausa pasto in luogo adeguato - mensa aziendale 64 Possibilità di orario flessibile Possibilità di raggiungere il posto di lavoro con mezzi pubblici/navetta dell'impresa Possibilità di svolgere lavoro part-time verticale/orizzontale PUNTEGGIO AREA RAPPORTI INTERPERSONALI SUL LAVORO TRASFORMAZIONE DEL PUNTEGGIO M IGLIOR A B ILE 1 RISULTATI DEGLI INDICATORI DELL'AREA CONTESTO DEL LAVORO INDICATORE Funzione e cultura organizzativa 3 Ruolo nell ambito dell organizzazione Evoluzione della carriera Autonomia decisionale controllo del lavoro Rapporti interpersonali sul lavoro Interfaccia casa lavoro conciliazione vita/lavoro PUNTEGGIO CONTESTO DEL LAVORO 8 39/ 5

40 IDENTIFICAZIONE DELLA CONDIZIONE DI RISCHIO I - EVENTI SENTINELLA II - CONTENUTO DEL LAVORO 5 III - CONTESTO DEL LAVORO 8 TOTALE 13 RISCHIO NON RILEVANTE L analisi degli indicatori non evidenzia particolari condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro. Ripetere la valutazione in caso di cambiamenti organizzativi aziendali o comunque ogni 2 anni. RISCHIO MEDIO RISCHIO ALTO L analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress lavoro-correlato. Vanno adottate azioni correttive (ad es. interventi organizzativi, tecnici, procedurali, comunicativi, formativi) e successivamente va verificata l efficacia degli interventi stessi attraverso un monitoraggio effettuato con le stesse liste di controllo ; in caso di inefficacia, si procede, alla fase di valutazione approfondita. L analisi degli indicatori evidenzia una situazione di alto rischio stress lavoro-correlato tale da richiedere il ricorso ad azioni correttive immediate. Si adottano le azioni correttive corrispondenti alle criticità rilevate (ad es. interventi organizzativi, tecnici, procedurali, comunicativi, formativi); successivamente verificare l efficacia degli interventi correttivi attraverso un monitoraggio effettuato con le stesse liste di controllo ; in caso di inefficacia, procedere alla fase di valutazione approfondita. 4/ 5

41 GRUPPO OMOGENEO N.5 I - EVENTI SENTINELLA D IM IN U ITO IN A LTER A TO A U M EN TA TO D A M IGLIOR A R E 1 INDICI INFORTUNISTICI Assenze per malattia (non maternità, allattamento, 2 congedo matrimoniale) 3 ASSENZE DAL LAVORO 4 % FERIE NON GODUTE % TRASFERIMENTI INTERNI RICHIESTI DAL 5 PERSONALE % ROTAZIONE DEL PERSONALE (usciti-entrati 6 dall'azienda) 7 PROCEDIMENTI/SANZIONI DISCIPLINARI 8 RICHIESTE VISITE MEDICHE STRAORDINARIE MC 9 1 SEGNALAZIONI FORMALIZZATE DI LAMENTELE DEI LAVORATORI ALL'AZIENDA O AL MC ISTANZE GIUDIZ. PER LICENZIAM./ DEMANSIONAM./MOLESTIE MORALI E/O SESSUALI ASSENTI PRESENTI PUNTEGGIO INDICATORI AZIENDALI E TRASFORMAZIONE DEL PUNTEGGIO 41/ 5

42 II - AREA CONTENUTO DEL LAVORO AMBIENTE DI LAVORO ED ATTREZZATURE DI LAVORO 1 Esposizione a rumore sup. al secondo livello d azione 2 Inadeguato comfort acustico (ambiente non industriale) 3 Rischio cancerogeno/chimico non irrilevante 4 Microclima adeguato 5 Adeguato illuminamento con particolare riguardo alle attività ad elevato impegno visivo (VDT, lavori fini, ecc.) 6 Rischio movimentazione manuale dei carichi 7 Disponibilità adeguati e confortevoli DPI se non previsti segnare SI 8 Lavoro a rischio di aggressione fisica/lavoro solitario 9 Segnaletica di sicurezza chiara, immediata e pertintente ai rischi 1 Esposizione a vibrazione superiore al limite d azione 11 Adeguata manutenzione macchine ed attrezzature 12 Esposizione a radiazioni ionizzanti 13 Esposizione a rischio biologico PUNTEGGIO AREA AMBIENTE DI LAVORO ED ATTREZZATURE DI LAVORO 2 PIANIFICAZIONE DEI COMPITI N INDICATORE 14 Il lavoro subisce frequenti interruzioni 15 Adeguatezza delle risorse strumentali necessarie allo svolgimento dei compiti SI NO 16 E presente un lavoro caratterizzato da alta monotonia 17 Lo svolgimento della mansione richiede di eseguire più compiti contemporaneamente 18 Chiara definizione dei compiti 19 Adeguatezza delle risorse umane necessarie allo svolgimento dei compiti PUNTEGGIO AREA PIANFICAZIONE DEI COMPITI 1 42/ 5

43 CARICO DI LAVORO RITMO DI LAVORO N 2 INDICATORE I lavoratori hanno autonomia nella esecuzione dei compiti SI NO 21 Ci sono variazioni imprevedibili della quantità di lavoro 22 Vi è assenza di compiti per lunghi periodi nel turno lavorativo 23 E presente un lavoro caratterizzato da alta ripetitività 24 Il ritmo lavorativo per l esecuzione del compito, è prefissato 25 Il lavoratore non può agire sul ritmo della macchina Se non previsto segnare NO 26 I lavoratori devono prendere decisioni rapide 27 Lavoro con utilizzo di macchine ed attrezzature ad alto rischio 28 Lavoro con elevata responsabilità per terzi, impianti e produzione PUNTEGGIO AREA CARICO DI LAVORO - RITMO DI LAVORO 1 ORARIO DI LAVORO 29 E presente regolarmente un orario lavorativo superiore alle 8 ore 3 Viene abitualmente svolto lavoro straordinario 31 E presente orario di lavoro rigido (non flessibile)? 32 La programmazione dell orario varia frequentemente 33 Le pause di lavoro sono chiaramente definite 34 E presente il lavoro a turni 35 E' abituale il lavoro a turni notturni 36 E presente il turno notturno fisso o a rotazione PUNTEGGIO AREA ORARIO DI LAVORO 43/ 5

44 RISULTATI - AREA CONTENUTO DEL LAVORO INDICATORE Ambiente di lavoro ed attrezzature di lavoro Pianificazione dei compiti Carico di lavoro ritmo di lavoro Orario di lavoro PUNTEGGIO CONTENUTO DEL LAVORO 4 44/ 5

45 III - AREA CONTESTO DEL LAVORO FUNZIONE E CULTURA ORGANIZZATIVA 37 Diffusione organigramma aziendale 38 Presenza di procedure aziendali 39 Diffusione delle procedure aziendali ai lavoratori 4 Diffusione degli obiettivi aziendali ai lavoratori Presenza di un sistema di gestione della sicurezza aziendale Presenza di un sistema di comunicazione aziendale (bacheca, internet, busta paga, volantini.) 43 Effettuazione riunioni/incontri tra dirigenti e lavoratori Presenza di un piano formativo per la crescita professionale dei lavoratori Presenza di momenti di comunicazione dell azienda a tutto il personale Presenza di codice etico e/o di comportamento (esclusi codici disciplinari) Identificazione di un referente per l'ascolto e la gestione dei casi di disagio lavorativo (stress / mobbing ) PUNTEGGIO AREA FUNZIONE E CULTURA ORGANIZZATIVA 3 RUOLO NELL AMBITO DELL ORGANIZZAZIONE N INDICATORE SI 48 I lavoratori conoscono la linea gerarchica aziendale 49 I ruoli sono chiaramente definiti NO 5 Vi è una sovrapposizione di ruoli differenti sulle stesse persone (capo turno/preposto/responsabile qualità) 51 Accade di frequente che i dirigenti/preposti forniscano informazioni contrastanti circa il lavoro da svolgere PUNTEGGIO AREA RUOLO NELL'AMBITO DELL'ORGANIZZAZIONE 45/ 5

46 EVOLUZIONE DELLA CARRIERA N INDICATORE 52 Sono definiti i criteri per l avanzamento di carriera SI NO 53 Esistono sistemi di valutazione dei dirigenti/capi in relazione alla corretta gestione del personale subordinato 54 Esistono sistemi di verifica del raggiungimento degli obiettivi di sicurezza PUNTEGGIO AREA EVOLUZIONE DELLA CARRIERA 3 AUTONOMIA DECISIONALE CONTROLLO DEL LAVORO 55 Il lavoro dipende da compiti precedentemente svolti da altri 56 I lavoratori hanno sufficiente autonomia per l'esecuzione dei compiti 57 I lavoratori hanno a disposizione le informazioni sulle decisioni aziendali relative al gruppo di lavoro Sono predisposti strumenti di partecipazione decisionale dei lavoratori alle scelte aziendali Sono presenti rigidi protocolli di supervisione sul lavoro svolto PUNTEGGIO AREA AUTONOMIA DECISIONALE - CONTROLLO DEL LAVORO 1 RAPPORTI INTERPERSONALI SUL LAVORO 6 Possibilità di comunicare con i dirigenti di grado superiore da parte dei lavoratori 61 Vengono gestiti eventuali comportamenti prevaricatori o illeciti da parte dei superiori e dei colleghi 62 Vi è la segnalazione frequente di conflitti / litigi PUNTEGGIO AREA RAPPORTI INTERPERSONALI SUL LAVORO 46/ 5

47 INTERFACCIA CASA - LAVORO 63 Possibilità di effettuare la pausa pasto in luogo adeguato - mensa aziendale 64 Possibilità di orario flessibile Possibilità di raggiungere il posto di lavoro con mezzi pubblici/navetta dell'impresa Possibilità di svolgere lavoro part-time verticale/orizzontale PUNTEGGIO AREA RAPPORTI INTERPERSONALI SUL LAVORO TRASFORMAZIONE DEL PUNTEGGIO M IGLIOR A B ILE 2 RISULTATI DEGLI INDICATORI DELL'AREA CONTESTO DEL LAVORO INDICATORE Funzione e cultura organizzativa 3 Ruolo nell ambito dell organizzazione Evoluzione della carriera Autonomia decisionale controllo del lavoro Rapporti interpersonali sul lavoro Interfaccia casa lavoro conciliazione vita/lavoro PUNTEGGIO CONTESTO DEL LAVORO 9 47/ 5

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