Osservazioni di Eni S.p.A. al Documento per la Consultazione 509/2015/R/COM

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1 Osservazioni di Eni S.p.A. al Documento per la Consultazione 509/2015/R/COM Criteri per la determinazione e l'aggiornamento del tasso di remunerazione del capitale investito per le regolazioni infrastrutturali dei settori elettrico e gas. Orientamenti finali. San Donato Milanese, 20 novembre 2015

2 Il presente documento contiene le osservazioni di eni S.p.A., in qualità di utente dei servizi infrastrutturali del settore elettrico e del gas naturale, al documento per la consultazione n. 509/2015/R/COM (di seguito: DCO) in materia di determinazione e aggiornamento del tasso di remunerazione del capitale investito per le regolazioni infrastrutturali dei settori elettrico e gas. Si precisa che le seguenti osservazioni riguardano esclusivamente l ambito del DCO e quindi sono relative alla determinazione del tasso di remunerazione del capitale investito dei soli servizi infrastrutturali (cfr. risposta S4). In linea generale si condivide l orientamento dell Autorità volto a una revisione complessiva in tema di riconoscimento del tasso di remunerazione del capitale investito ( WACC ) per le infrastrutture dei settori gas ed elettrico. In particolare, come già avuto modo di esprimere nella precedente fase consultiva di cui al documento 275/2015/R/com, si apprezza l orientamento di voler adottare un approccio per la definizione e l aggiornamento del WACC che: sia basato su una metodologia trasparente tale da garantire chiarezza e univocità nell identificazione degli elementi sottostanti ciascun parametro; persegua obiettivi di stabilità e sostenibilità, depurando il tasso dagli elementi perturbativi causati dalla forte variabilità dei mercati finanziari che hanno caratterizzato il contesto macroeconomico degli ultimi anni e che potrebbero riproporsi in futuro; persegua l omogeneità nei criteri e nella tempistica di definizione dei WACC delle diverse attività regolate evitando che differenze nei tassi siano riconducibili alle sole diverse condizioni dei mercati finanziari nel periodo preso a riferimento per la fissazione del tasso free risk; garantisca un livello di remunerazione congruo, sia a salvaguardia degli investimenti esistenti, sia al fine di non pregiudicare la possibilità di finanziamento di nuovi utili investimenti. Dal punto di vista degli utenti delle infrastrutture, è importante che: sia individuato un corretto e stabile quadro regolatorio relativo alla determinazione del livello di remunerazione del capitale investito, condizione necessaria per fare in modo che il livello di investimenti sia coerente con le effettive necessità. A tal fine si ribadisce l opportunità, più volte espressa dalla scrivente società, di introdurre modalità che conducano alla realizzazione di nuovi investimenti solo dopo aver verificato, attraverso idonee procedure di open season, l effettiva domanda di nuova dotazione infrastrutturale.

3 Se da un lato è infatti condivisibile che gli investimenti opportunamente individuati come di rilevanza strategica vengano realizzati e il sistema ne sostenga l onere, dall altro le altre tipologie di investimenti non possono che essere realizzate solo a fronte di un effettivo interesse da parte degli utenti/consumatori. Diversamente, stante l attuale meccanismo di garanzia dei ricavi riconosciuti ai gestori infrastrutturali, vi è il rischio di socializzare il costo per la realizzazione di infrastrutture scarsamente utilizzate. Potrebbero pertanto essere introdotte formule che responsabilizzino i gestori di sistema a un adeguato sviluppo infrastrutturale, esponendoli al rischio di sottoutilizzo delle infrastrutture che essi stessi decidono di realizzare. La stabilità e trasparenza regolatoria consente, in linea di principio, di rendere maggiormente prevedibile, anche agli utenti, l andamento delle tariffe infrastrutturali. Naturalmente, a tal fine, è necessario che l intero processo di determinazione/riconoscimento dei nuovi investimenti e di determinazione delle tariffe sia quanto più trasparente possibile. Allo stato attuale il processo che porta alla determinazione dei ricavi riconosciuti alle imprese infrastrutturali e alla definizione delle tariffe non è sufficientemente trasparente e non consente agli utenti di prevedere l andamento delle tariffe dei servizi logistici. Per lo stesso motivo sarebbe opportuno che il piano di investimenti pluriennali pubblicato dalle imprese infrastrutturali avesse un maggior livello di dettaglio, indicasse il piano di realizzazione dettagliato dei nuovi investimenti e il relativo costo sotteso, nonché il livello di riconoscimento tariffario. Solo con queste informazioni gli operatori disporrebbero di elementi per prevedere l andamento delle tariffe la cui incidenza nel prezzo di vendita dell energia non è affatto trascurabile. Osservazioni ai singoli spunti per la consultazione S1. Osservazioni sull ipotesi metodologica individuata per la determinazione del tasso RF reale. Si condivide l orientamento di voler fissare il tasso RF in termini reali in funzione dei tassi di rendimento di titoli di stato emessi da paesi con rating alto. Tuttavia, la metodologia forward looking, basata su rendimenti spot, anche se accompagnato da un correttivo la cui definizione appare peraltro discrezionale, non è rappresentativa del tasso RF attuale e atteso nel prossimo periodo, poiché risente degli effetti dell attuale congiuntura economica negativa. Alla luce di tali considerazioni, si ritiene che la logica di rendimento normale possa rappresentare la soluzione preferibile. Per superare le carenze di rappresentatività individuate dall AEEGSI si potrebbe fare

4 riferimento alla media dei tassi di rendimento dei titoli di stato dei Paesi benchmark nel periodo , anziché limitarsi al periodo ante crisi. Questa metodologia appare anche più corretta tenuto conto del fatto che RF costituisce un elemento del calcolo del costo del debito che per sua natura viene contratto dalle imprese stratificando nel tempo i prestiti e quindi incorporando il livello di RF nominale e il corrispondente rischio Paese rilevato nel tempo. S3. Osservazioni sulla stima del CRP. Si condivide l orientamento dell AEEGSI di introdurre un ulteriore addendo nella formula di calcolo del tasso di remunerazione del capitale proprio destinato a riflettere il premio che gli investitori richiedono per investimenti in Paesi con rating medio-basso (come al momento il nostro Paese), ovvero un premio per il rischio paese (Country Risk Premium, CRP) e di scorporare tale elemento dalla componente Risk Free, ricondotta a riferimenti di mercato normali. S4. Osservazioni sulle ipotesi per la stima del parametro β. Con riferimento a quanto dichiarato dall Autorità (nell ambito dei documenti per la consultazione 449/2015/R/GAS - par e 514/2015/R/eel - par. 3.25) in merito all estensione della metodologia che sarà adottata in esito al DCO anche ai settori non regolati (per la determinazione delle componenti QVD e PCV), riteniamo prematura questa scelta, che andrà quindi a nostro avviso opportunamente valutata con una consultazione ad hoc. In consultazione si dovrà valutare (oltre al rischio specifico associato all attività di vendita - valore del β) prima di tutto se e in che misura la metodologia adottata per determinare il WACC dei servizi infrastrutturali possa essere applicata a un settore così radicalmente diverso come quello della vendita in mercati liberalizzati. S5. Osservazioni sulle ipotesi di stima del costo del debito. Si concorda nel confermare l attuale approccio che prevede di determinare il livello del costo del debito come somma del tasso di

5 rendimento delle attività prive di rischio (RF), premio per il rischio paese (CRP) e premio per il rischio del debito (DRP). S7. Osservazioni relative al livello di inflazione assunto ai fini della copertura della tassazione nella determinazione del WACC reale pre-tasse Si ritiene condivisibile prevedere un correttivo al calcolo del valore del WACC reale pre-tasse che tenga conto del fatto che le imposte pagate dalle imprese si applicano ai profitti nominali e non a quelli reali. S9. Osservazioni relative ai meccanismi di aggiornamento. Il Rischio Paese (CRP) è l elemento nella formula di determinazione del WACC che riflette la situazione congiunturale e macro economica del Paese e che dovrebbe giustificare aggiornamenti infra - periodo è. La sterilizzazione degli altri elementi permetterebbe di raggiungere l obiettivo di un tasso di remunerazione del capitale investito in grado di garantire certezza e stabilità per gli operatori contemperando le esigenze di equa remunerazione. San Donato Milanese, 20 novembre 2015