DECRETO 24 aprile 2013, n certificato il

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1 Direzione Generale Presidenza Area di Coordinamento Attività Legislative, Giuridiche ed Istituzionali Settore di Valutazione Impatto Ambientale - Opere Pubbliche di Interesse Strategico Regionale DECRETO 24 aprile 2013, n certificato il L.R. 10/10 e smi, art. 60 comma 4. Accertamenti e valutazioni in merito ad alcune opere facenti parte dell Aeroporto Molin Bianco di Arezzo. LA DIRIGENTE Visti gli artt. 2, 6 e 9 della legge regionale 8 gennaio 2009, n. 1 e s.m.i.; Visto il Decreto del Direttore Generale della Presidenza n del 31 luglio 2012, con il quale la sottoscritta è stata nominata responsabile del Settore Valutazione di Impatto Ambientale - Opere pubbliche di interesse strategico; 61 in esito al procedimento di verifica, il dirigente della competente struttura regionale aveva disposto, con Decreto del 11 marzo 2003, n. 1304, la sottoposizione del progetto a procedura di Valutazione di impatto ambientale (VIA) ex art. 14 della L.R. 79/1998, in quanto l istruttoria aveva evidenziato l esistenza di impatti negativi critici non conosciuti, per i quali era necessaria un adeguata valutazione da svolgersi in uno specifico procedimento di VIA; con nota del , depositata il presso il Settore VIA della Regione Toscana, il Comune di Arezzo aveva chiesto 1 attivazione del procedimento di VIA per il progetto di Ammodernamento ed adeguamento dell Aeroporto di Molin Bianco, allegando la documentazione prevista. Tuttavia dall analisi degli elaborati allegati all istanza di avvio, era emerso che l asfaltatura della pista (la pista era in erba nel 2003, al momento dell attivazione del procedimento di verifica) era già stata realizzata per una lunghezza di circa 750 m; erano stati inoltre realizzati la via di rullaggio pavimentata in asfalto ed il sistema di regimazione delle acque meteoriche; Visti: il D.Lgs. 152/2006 e smi, Parte Seconda, ed in particolare l art. 29; la L.R. 10/2010 e smi, ed in particolare l art. 60; la L. 241/1990 e smi, artt. 14 e seguenti; la L.R. 40/2009 e smi; Premesso che: il Comune di Arezzo, in data , aveva chiesto alla Regione Toscana l avvio della procedura di verifica di cui all art. 11 della L.R. 79/1998 (normativa regionale in materia di VIA al momento vigente) sul progetto per l Ammodernamento ed adeguamento dell Aeroporto di Molin Bianco, allegando la documentazione prevista. Il era stato avviato il procedimento di verifica; il progetto prevedeva i seguenti interventi: - asfaltatura della pista di volo 12/30, allo stato di fatto in erba, e suo prolungamento dagli attuali 750 m a m, per una larghezza di 23 m; - realizzazione di una via di rullaggio della lunghezza di 278 m, larghezza di 10,5 m e relativa pavimentazione in asfalto; - realizzazione di un sistema di raccolta, stoccaggio, trattamento (decantazione e disoleatura delle acque relative a metà della via di rullaggio ed al piazzale esistente) e smaltimento delle acque meteoriche. Lo scarico delle acque meteoriche è nella fognatura mista lungo Via Baracca; - acquisizione al sedime aeroportuale (allo stato di fatto pari a 43,5 ha) di 8,85 ha di terreno agricolo; - estensione della recinzione alle aree di nuova acquisizione; il procedimento di VIA era stato successivamente archiviato, con nota del Settore VIA regionale del , per la mancata presentazione, da parte del Comune di Arezzo, delle integrazioni richieste con precedente nota del ; con lettera del , pervenuta al Settore VIA regionale il , ENAC ha presentato istanza di avvio del procedimento di verifica di assoggettabilità ai sensi dell art. 48 della L.R. 10/2010, relativamente al progetto di adeguamento dell aeroporto di Arezzo - Molin Bianco, allegando la documentazione prevista. Il procedimento di verifica di assoggettabilità è stato avviato il Lo stato attuale dell aeroporto, così come risulta dalla documentazione presentata, è caratterizzato in particolare da: - pista in asfalto 12/30 della lunghezza (lunghezza nastro in asfalto) di circa 720 m, larga 23 m; - raccordo in asfalto (via di rullaggio); - opere di regimazione delle acque meteoriche, relativamente alle superfici pavimentate in asfalto; le opere di cui al precedente capoverso erano tra quelle contenute nel progetto per il quale il Comune di Arezzo, il , aveva depositato la richiesta di avvio del procedimento di verifica ai sensi dell art. 11 della L.R. 79/1998, procedimento conclusosi con Decreto 1304/2003, Decreto che ha stabilito la sottoposizione a VIA del progetto, inteso come il complesso delle opere che ne facevano parte. Pertanto le suddette opere sarebbero state realizzate senza la preventiva acquisizione della pronuncia positiva di compatibilità ambientale. Si

2 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 18 rileva in particolare che l asfaltatura della pista potrebbe avere determinato un incremento del numero dei movimenti aerei e la possibilità di decollo e atterraggio di classi ulteriori di aeromobili; pertanto, con nota del , è stata disposta la sospensione del procedimento di verifica di assoggettabilità avviato il , al fine di procedere agli accertamenti ed alle valutazioni previsti dall art. 60 comma 4 della L.R. 10/2010; con nota del è stato avviato il procedimento di cui all art. 60 comma 4 della L.R. 10/2010 e con la medesima nota è stato chiesto a ENAC di fornire apposito elaborato nel quale vengano poste a confronto la situazione dell aeroporto Molin Bianco di Arezzo allo stato attuale ed allo stato in cui si trovava al momento dell avvio del procedimento di Verifica da parte del Comune di Arezzo (procedimento conclusosi con Decreto 1304/2003); a seguito della citata nota del , ENAC il giorno ha depositato specifica documentazione, in base alla quale emerge quanto segue: - il progetto esecutivo delle opere in esame è stato approvato dal Comune di Arezzo con Delibera G.C. n. 548 del , modificata con delibera n. 653 del ; - il il progetto è stato approvato da ENAC; - per regolare i rapporti tra il Comune ed ENAC in data è stata stipulata una specifica Convenzione; - la consegna dei lavori è avvenuta il ed i lavori sono stati ultimati il ; - l importo dei lavori eseguiti è pari a circa 1 milione di ; - la visita di collaudo è avvenuta il ed il Certificato di collaudo è stato emanato il ; - la pista è stata pavimentata per una lunghezza di 720 m ed una larghezza di 23 m, mentre la via di rullaggio per una lunghezza di 278 m ed una larghezza di 10,5 m; il sottofondo è stato realizzato con terre stabilizzate a calce, stabilizzazione estesa alle due fasce larghe 3,5 m poste ai lati della pista; - la pista ed il raccordo sono dotati di un sistema di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche; parte del raccordo ed il piazzale aeromobili sono serviti da un impianto di trattamento delle acque meteoriche di prima pioggia; Dato atto che, ai sensi dell art. 60 comma 4 della L.R. 10/2010, è necessario effettuare una valutazione dell entità del pregiudizio ambientale arrecato dalla realizzazione, da parte del Comune di Arezzo, senza previo espletamento della dovuta procedura di V.I.A., delle seguenti opere, nell ambito dell Aeroporto Molin Bianco di Arezzo: 1. pavimentazione in asfalto della pista 12/30, della lunghezza (lunghezza nastro in asfalto) di circa 720 m, larga 23 m; 2. raccordo in asfalto (via di rullaggio) della lunghezza di circa 278 m e della larghezza di circa 10,5 m; 3. opere di regimazione delle acque meteoriche, relativamente alle superfici pavimentate in asfalto; nonché la contestuale valutazione del pregiudizio conseguente all applicazione della sanzione di cui al citato art. 60 comma 4 e consistente nella demolizione delle opere, ripristino dello stato dei luoghi e della situazione ambientale preesistente alla costruzione delle suddette opere; Visto il Verbale della Conferenza di Servizi del in merito a: Art. 60 comma 4 della L.R. 10/2010 e smi. Accertamenti e valutazioni in merito ad alcune opere facenti parte dell Aeroporto di Arezzo Molin Bianco, allegato al presente atto quale parte integrante e sostanziale; Visto che dal sopracitato Verbale emerge, tra l altro, quanto segue: nella seduta della Conferenza del è stato preso in esame il pregiudizio ambientale arrecato e sono stati confrontati gli impatti ambientali positivi e negativi derivanti dall attuazione dei seguenti due scenari: a. demolizione delle opere di cui ai precedenti punti 1, 2, 3, ripristino dello stato dei luoghi e della situazione ambientale preesistente alla costruzione delle suddette opere; b. mantenimento in esercizio delle opere di cui ai precedenti punti 1, 2, 3; il bilancio tra impatti ambientali positivi e negativi dei suddetti due scenari, individuati con le lettere a e b, è più favorevole per quanto riguarda lo scenario consistente nel mantenimento in esercizio delle opere esistenti ed indicate in precedenza con i numeri 1, 2 e 3, in quanto tale scenario consente un maggior livello di sicurezza della navigazione aerea ed una migliore raccolta e smaltimento delle acque meteoriche e non determina incremento degli altri fattori d impatto, dovuti alle attività aeroportuali, sulle componenti ambientali interessate; tuttavia per i fini indicati al capoverso precedente è necessario che il traffico aereo non superi quello massimo che si verificava prima della realizzazione delle opere in esame, pari a 2699 movimenti all anno (dato ENAC, Amministrazione competente in materia di Aviazione Civile); Ritenuto di condividere le considerazioni e le conclusioni risultanti dal Verbale allegato;

3 Dato atto della memoria presentata dal Comune di Arezzo durante la riunione della Conferenza del , annessa al Verbale allegato al presente atto; Ritenuto, relativamente alla sopracitata memoria del Comune di Arezzo, che le conclusioni della procedura di verifica, di cui citato Decreto 1304/2003, non sono addivenute ad alcuna considerazione separata della potenziale incidenza ambientale delle opere progettate, né all estrapolazione di alcun segmento delle opere medesime, ma anzi alla necessità di una complessiva valutazione della compatibilità delle azioni di progetto previste con la stato delle componenti ambientali. Inoltre le opere realizzate non possono qualificarsi come manutenzione straordinaria (art. 6 comma 1 lett. a della L.R. 79/1998), in quanto potenzialmente idonee a determinare un incremento del traffico aereo. Inoltre il citato articolo 6 comma 1 lett. a della L.R. 79/1998 prevedeva l esclusione dalle procedure di VIA per i progetti di mera manutenzione, ove isolatamente considerati. Nel caso in esame le opere di cui ai precedenti punti 1, 2, 3 facevano parte di un complesso di interventi finalizzati nel loro insieme all adeguamento ed ammodernamento dell aeroporto di Arezzo e per i quali, nel loro complesso, il Comune di Arezzo aveva richiesto l avvio del procedimento di verifica; Ritenuto, per quanto sopra, di adottare le opportune determinazioni; DECRETA 1) ai sensi dell art. 60 comma 4 della L.R. 10/2010, per un bilancio più favorevole tra impatti ambientali positivi e negativi, di mantenere in esercizio le opere indicate in premessa con i numeri 1, 2 e 3, presenti all interno dell Aeroporto Molin Bianco di Arezzo, subordinatamente al rispetto delle seguenti prescrizioni: I) il numero annuo di movimenti aerei (decolli + atterraggi) non deve superare quello che si verificava prima della realizzazione delle opere in esame e quantificabile in 2.699, sulla base dei dati forniti da ENAC; II) ai fini della verifica della prescrizione di cui al precedente numero I), il proponente ENAC o direttamente o tramite le Società concessionarie, entro il 31 gennaio ed il 31 luglio di ogni anno, deve inviare alla Regione Toscana un resoconto con il numero dei movimenti (suddivisi per tipologia di aeromobile e direzione di atterraggio/decollo) che, su base giornaliera, si sono verificati nel semestre precedente. Non concorrono al raggiungimento del valore limite di cui alla precedente prescrizione I) le seguenti tipologie di volo: voli medici e di emergenza (ivi incluso il trasporto di organi), di pubblica sicurezza, di difesa nazionale, di protezione civile 63 ed antincendi, voli di Stato. Concorrono al raggiungimento del valore limite i voli dei paracadutisti; III) si ricorda quanto previsto dalla vigente normativa nazionale e regionale in materia acustica (con particolare riferimento al D.M che definisce i limiti per gli aeroporti) e dal Piano Comunale di Classificazione Acustica di Arezzo in merito ai valori limite sonori, previsti in relazione ai recettori posti all interno ed all esterno dell intorno aeroportuale; IV) si ricorda quanto previsto dalla L.R. 20/2006 e smi e dal Regolamento Regionale 46R/2008 e smi in merito alla gestione delle acque meteoriche dilavanti e che lo scarico dell impianto di trattamento delle acque di prima pioggia deve essere autorizzato dall Autorità competente individuata nella citata L.R. 20/2006. Deve essere monitorata nel tempo, direttamente da parte di ENAC o tramite le Società concessionarie dell Aeroporto, l idoneità idraulica del corpo idrico recettore, della condotta sottopassante il rilevato ferroviario e della fognatura a ricevere la portata idrica in arrivo dall area aeroportuale: gli esiti del monitoraggio devono essere inviati all Autorità Idrica Toscana ed a Nuove Acque Spa; V) si ricorda quanto previsto dalla normativa vigente, in merito all integrità dei depositi di carburante e alle modalità operative di rifornimento degli aeromobili, al fine di prevenire la dispersione al suolo o nelle acque di idrocarburi; VI) si ricorda infine che: - il presente atto non esime il proponente dall acquisizione degli atti autorizzativi previsti dalla normativa vigente; - sono fatte salve le disposizioni merito alla sicurezza della navigazione aerea e le relative competenze di ENAC; - sono fatte salve le vigenti disposizioni in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori; 2) di individuare quali Enti competenti al controllo dell adempimento delle prescrizioni, i seguenti: - Regione Toscana: prescrizioni numero I), II); - Autorità Idrica Toscana: prescrizione numero IV). Sono fatte salve le competenze di controllo stabilite dalla normativa vigente ed è fatto salvo quanto previsto nelle singole prescrizioni. 3) di notificare, a cura del Settore VIA - Opere Pubbliche Strategiche, il presente Decreto al proponente ENAC Spa; 4) di comunicare il presente decreto alle Amministrazioni ed agli Uffici ed Agenzie Regionali interessati. Si avverte che contro il presente atto può essere proposto ricorso innanzi al competente Tribunale Amministrativo Regionale o al Presidente della Repubblica

4 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 18 entro, rispettivamente, 60 e 120 giorni dalla sua notificazione o piena conoscenza. Allegato 1 - Verbale della Conferenza di Servizi del Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T. ai sensi dell art. 5 comma 1 lett. g) della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta Regionale ai sensi dell art. 18 comma 2 della medesima L.R. 23/2007. La Dirigente Paola Garvin SEGUE ALLEGATO

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