Tecnica delle pulizie

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1 Tecnica delle pulizie

2 TECNICA DELLE PULIZIE Può capitare in ambito professionale che le pulizie non vengano recepite correttamente dagli operatori, i quali si trovano ad avere un approccio di tipo casalingo, operando in modo non adeguato. Questo atteggiamento è causato da: Cattive abitudini Proprie esperienze Proprie opinioni Pregiudizi Portando ad uno spreco del lavoro e fatica relativamente alto. Quindi come deve essere un sistema di pulizia professionale? I fattori che determinano la professionalità di un operatore sono la specializzazione e la sostenibilità economica del servizio. Per una specializzazione adeguata al ruolo dell operatore professionale è fondamentale conoscere: Cosa significa pulire Conoscere i tipi di sporco Conoscere le superfici Conoscere i prodotti chimici Conoscere le tecniche operative Conoscere le leggi di riferimento

3 Cosa si intende per PULIZIA La pulizia si ottiene separando almeno due sostanze senza che la superficie sulla quale si è operato abbia a deteriorarsi per effetto dell'operazione o per reazioni successive dovute all'operazione stessa. I fattori che determinano la pulizia L'azione pulente si ottiene dalla combinazione di diversi fattori. Questi fattori li ritroviamo nel cosiddetto: "Circolo fattoriale ideale O circolo di SINNER Idealmente, per ottenere il 100% della pulizia questi quattro fattori devono contribuire nella stessa misura. Poiché è difficilmente realizzabile che questi quattro fattori contribuiscano nella stessa misura si dovrà a seconda dei casi, dare più o meno enfasi ai vari fattori. Un esempio concreto di incidenza dei quattro fattori che determinano la pulizia potrebbe essere questo: 40% Prodotto chimico 30% Azione meccanica 20% Tempo 10% Temperatura

4 Le forme di SPORCO Lo sporco è possibile catalogarlo sia per la forma che per la sostanza. E possibile trovarlo sottoforma di: SPORCO GIORNALIERO Sporco quotidiano creato dalla normale usura degli ambienti. Si rimuove con detergenti di manutenzione. SPORCO TENACE Incrostazioni calcaree, strati di cera invecchiati, sporco grasso alimentare e industriale, segni di gomma, macchie di vino, caffè, olio, inchiostro su pietre, marmi, cotto, etc Lo sporco tenace si rimuove con disincrostanti, deceranti o sgrassanti SPORCO BATTERICO Cioè veicolo per popolazioni batteriche, rimovibile con prodotti sanificanti e disinfettanti. SPORCO LIBERO Polvere, carta, mozziconi, etc..ovvero tutti gli sporchi più grossolani facilmente visibili ad occhio nudo. E per sostanza: 1. POLVERE 2. SPORCO MAGRO (polvere + acqua) 3. SPORCO GRASSO (polvere + grasso)

5 LA POLVERE La polvere a seconda della sua origine può essere distinta in: POLVERE DI ORIGINE MINERALE (pietre, carbone, cemento) POLVERE DI ORIGINE VEGETALE (foglie, legno, polline) POLVERE DI ORIGINE CHIMICA (gomma, fumo, smog) Inoltre: E' stato calcolato che un grammo di polvere può contenere fino a 1,5 milioni di batteri di vario genere. Per l eliminazione della polvere esistono vari sistemi: 1. SCOPA IN SETOLE 2. SCOPA ELETTRICA o ASPIRAPOLVERE

6 Il metodo più razionale e richiesto in ambiente sanitario (dove è importante non solo la rimozione ma soprattutto la non contaminazione incrociata dei vari ambienti) è la SCOPATURA AD UMIDO che si ottiene usando: 1. SCOPA A FRANGIA con garza umida a. Ottima in ambiente civile 2. TRAPEZIO con garze monouso a. Ottimo in ambiente sia civile che sanitario 3. FRANGE IN MICROFIBRA usate a secco a. Ottima in ambiente sia civile che sanitario Questa tecnica di scopatura nasce per eliminare lo sporco libero che si deposita sulle superfici dei pavimenti. Questa operazione, se correttamente eseguita, sfrutta l attrazione che si crea tra la polvere ed il panno umido che scorre sul pavimento; in questo modo la polvere sarà rimossa completamente senza provocarne il sollevamento. I BENEFICI DELLA SCOPATURA AD UMIDO: E' stato calcolato che l'aria contenuta in un locale dove è stata effettuata la scopatura con il sistema tradizionale può contenere fino a batteri per centimetro cubo. Con la scopatura ad umido si ottiene invece una riduzione fino a batteri per centimetro cubo. Nel caso si utilizzi un trapezio lamellare con le relative garze monouso dobbiamo sapere che sono già pre-impregnate per renderle capaci di trattenere la polvere. Nel caso in cui si utilizzi una frangia in cotone è necessario impregnarla con l apposito prodotto SPOLVERO MOP

7 SPORCO MAGRO calcare, ruggine, calce, cemento Per l eliminazione di questo tipo di sporco si usano prodotti a base acida SPORCO GRASSO Per l eliminazione di questo tipo di sporco si usano prodotti contenenti solventi e detergenti. Si usano prodotti a base alcalina Per riconoscere la forza chimica di un prodotto è fondamentale sapere cos è il ph.

8 Rappresentazione grafica della scala del PH

9 Come agisce chimicamente un buon detergente? L AZIONE DETERGENTE Si esprime con il meccanismo che prima provoca il distacco dello sporco dalla superficie e successivamente lo mantiene in emulsione per consentirne l'eliminazione per mezzo dell' acqua. Tutto questo avviene grazie ai tensioattivi I tensioattivi sono agenti chimici indispensabili per formulare un buon detergente donando ad esso sia la capacità sospentivante dello sporco che la bagnabilità rompendo la tensione superficiale dell acqua. Per un corretto uso dei detergenti diventa indispensabile gestire bene il dosaggio degli stessi.

10 Sapere gestire i dosaggi corretti fa parte della professionalità dell'operatore. Ci soffermiamo ora a valutare il problema del dosaggio. In molti casi, errori di dosaggio possono causare problemi nel lavoro. Sottodosaggio: Pulizia non completa RIPETERE IL LAVORO Sovradosaggio: Presenza di residui Eccessiva schiumosità ULTERIORE RISCIACQUO RALLENTAMENTO NEL LAVORO ESEMPIO: gr. di prodotto in 10 litri di acqua significa una diluizione dell 1-2% Osserviamo che: 1 bicchiere da tavola contiene circa 150 gr. di liquido. 1 tazzina da caffé contiene circa 50 gr. di liquido.