AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME TRONTO IL COMITATO ISTITUZIONALE
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- Ada Bertoni
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1 DELIBERAZIONE DEL COMITATO ISTITUZIONALE N. 08 DEL L anno duemilanove (2009) addì sette ( 07 ) del mese di ottobre alle ore 11,30, presso la sede della Autorità di Bacino Interregionale del Fiume Tronto, a seguito di convocazione del prot. n. 620, si è riunito il Comitato Istituzionale dell Autorità di bacino del fiume Tronto. Sono intervenuti: Sandro Donati, Assessore Regionale Marche Piero Celani, Presidente della Provincia di Ascoli Piceno Giosuè Calabrese, Consigliere Provincia di Rieti Elicio Romandini, Assessore Provincia di Teramo Sono assenti: Regione Abruzzo Regione Lazio Provincia De L Aquila Ai sensi dell art. 4, comma 3 dell Intesa interregionale per la costituzione dell Autorità di bacino del fiume Tronto (ex legge 183/89, art. 15) assume la presidenza l Assessore della Regione Marche Dott. Sandro Donati, delegato dal Presidente della Giunta Regionale delle Marche. IL PRESIDENTE Essendovi il numero legale per la validità dell adunanza, dichiara aperta la seduta ed invita il Comitato Istituzionale ad esaminare e ad assumere le proprie determinazioni in ordine al seguente argomento: OGGETTO: Approvazione dello schema d'intesa tra Autorità di Bacino Interregionale del fiume Tronto ed Enel S.p.a. per l esecuzione di sperimentazioni sui rilasci dagli impianti Enel nel territorio dell Autorità di bacino del fiume Tronto. Visto il documento istruttorio, riportato in calce alla presente deliberazione, dal quale si rileva la necessità di adottare il presente atto; Ritenuto, per i motivi riportati nel predetto documento istruttorio e che vengono condivisi, di deliberare in merito; Vista l Intesa Interregionale per l istituzione dell Autorità di bacino del Tronto, approvata dai Consigli Regionali delle Marche e dell Abruzzo rispettivamente con delibera n. 49 del 15/10/1991 e n. 19/36 del 21/05/91 e della Giunta Regionale Lazio con deliberazione n del 18/05/1991, in esecuzione dell art. 15 della Legge 183/89 Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della Difesa del Suolo ; Viste le Leggi Regionali n. 48/97 della Regione Marche; n. 59/97 della Regione Abruzzo e la n. 20/98 della Regione Lazio, norme per il funzionamento dell Autorità di bacino del Tronto; Deliberazione del Comitato Istituzionale n. 08 del Pagina 1 di 6
2 Visto il D. Lgs.vo 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale, e s.m.i.; Vista la legge di conversione 27 febbraio 2009, n. 13 del decreto-legge 30 dicembre 2008 recante misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell ambiente ; Visto il parere favorevole espresso dal Comitato Tecnico nella seduta del ; Su proposta del Presidente all unanimità dei voti espressi in forma palese: D E L I B E R A 1) Di approvare lo schema di intesa concernente l esecuzione di sperimentazioni sui rilasci dagli impianti Enel nel territorio dell Autorità di bacino del fiume Tronto come Allegato 1 contenente a sua volta l Allegato Tecnico, entrambi gli allegati facenti parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; 2) Di dare atto che le attività di sperimentazione di cui al precedente punto 1) non impegnano finanziariamente l Autorità di Bacino Interregionale del fiume Tronto, così come riportato nelle premesse all intesa dove esplicitamente si rappresenta che tale Autorità intende collaborare in modo non oneroso con Enel, e che i risultati dell intera attività di sperimentazione lasciano pienamente libere l Autorità di bacino del fiume Tronto e le Regioni Marche, Abruzzo e Lazio di trarre le proprie autonome considerazioni in merito alla individuazione dei valori del deflusso minimo vitale (DMV) nei territori di competenza ricadenti nel bacino di che trattasi; 3) Di dare mandato al Presidente del Comitato Istituzionale dell Autorità di sottoscrivere l intesa in rappresentanza del Comitato stesso; 4) Di dare mandato al Segretario Generale, attraverso la Segreteria Tecnico Operativa, di seguire lo sviluppo delle attività previste fino al 2015, impegnandosi fin da ora a provvedere all organizzazione delle procedure necessarie all attuazione dell intesa e delle relative attività, oltre a riferire in merito al suo svolgimento in sede di Comitato Tecnico ed Istituzionale e garantire una adeguata diffusione delle informazioni che ne deriveranno; 5) Di dare mandato al Segretario Generale dell Autorità di costituire apposito Gruppo di Lavoro per lo svolgimento delle attività connesse all attuazione dell Intesa, formato da personale della Segreteria Tecnica Operativa dell Autorità con il coinvolgimento degli uffici regionali ovvero provinciali competenti e delle agenzie regionali per l ambiente; 6) Di trasmettere copia della presente deliberazione alla Giunta Regionale delle Marche, alla Giunta Regionale dell Abruzzo, alla Giunta Regionale del Lazio, ai sensi dell art. 5, delle Leggi Regionali n. 48/97 della Regione Marche, n. 59/97 della Regione Abruzzo e n. 20/98 della Regione Lazio, norme per il funzionamento dell Autorità di bacino del Tronto; 7) Di pubblicare la presente deliberazione sul sito ufficiale dell Autorità di bacino del fiume Tronto Il Segretario Generale Giancarlo Casini Il Presidente Assessore Sandro Donati Deliberazione del Comitato Istituzionale n. 08 del Pagina 2 di 6
3 DOCUMENTO ISTRUTTORIO I. NORMATIVA ED ATTI AMMINISTRATIVI DI RIFERIMENTO R.D. 1775/33 e succ. mod. ed integr.: Art. 12bis Il provvedimento di concessione è rilasciato se: a) non pregiudica il mantenimento o il raggiungimento degli obiettivi di qualità definiti per il corso d'acqua interessato; b) è garantito il minimo deflusso vitale e l'equilibrio del bilancio idrico...omissis... - Art. 56 Compete all'ingegnere capo del Genio civile la facoltà di concedere licenze per l'attingimento di acqua pubblica a mezzo di pompe mobili o semifisse, di altri congegni elevatori o di sifoni, posti sulle sponde ed a cavaliere degli argini, purché:...omissis non siano alterate le condizioni del corso d'acqua con pericolo per le utenze esistenti e sia salvaguardato il minimo deflusso costante vitale del corso d'acqua, ove definito. ; L. 183/89: L art. 3 stabilisce che le attività di programmazione, di pianificazione e di attuazione degli interventi destinati a realizzare le finalità indicate all'articolo 1 curano in particolare: lett. i la razionale utilizzazione delle risorse idriche superficiali e profonde, con una efficiente rete idraulica, irrigua ed idrica, garantendo, comunque, che l'insieme delle derivazioni non pregiudichi il minimo deflusso costante vitale negli alvei sottesi nonché la polizia delle acque ; Direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2000, che istituisce un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque; Decreto 28 luglio 2004: Dlgs 152/ Linee guida per la predisposizione del bilancio idrico di bacino, comprensive dei criteri per il censimento delle utilizzazioni in atto e per la definizione del minimo deflusso vitale; D. Lgs.vo 152/06: art 145 (equilibrio del bilancio idrico) comma 3: nei bacini idrografici caratterizzati da consistenti prelievi o da trasferimenti, sia a valle che oltre la linea di displuvio, le derivazioni sono regolate in modo da garantire il livello di deflusso necessario alla vita negli alvei sottesi e tale da non danneggiare gli equilibri degli ecosistemi interessati. ; D.Lgs. 152/06: art. 95 Pianificazione del bilancio idrico...omissis...comma tutte le derivazioni di acqua comunque in atto alla data di entrata in vigore della parte terza del presente decreto sono regolate dall'autorità concedente mediante la previsione di rilasci volti a garantire il minimo deflusso vitale nei corpi idrici... ; L.R. 5/06 Disciplina delle derivazioni di acqua pubblica e delle occupazioni del demanio idrico. Artt. 7/12/17/21/24/25/39. Regolamento Regione Abruzzo, Decreto 13/08/2007, n. 3 Reg: Disciplina dei procedimenti di concessione di derivazione di acqua pubblica, di riutilizzo delle acque reflue e di ricerche sotterranee; D.G.R. Marche 1875 del 22/12/2008: Proposta di deliberazione di competenza del Consiglio assemblea legislativa regionale concernente: Approvazione del Piano di Tutela delle Acque (PTA) di cui al D. Lgs. 152/06 art. 121; D.G.R. Abruzzo n. 363 del 24/04/2008, n. 597 del 01/07/2008, n. 270 del 01/09/2009: Approvazione dei seguenti elaborati di Piano di Tutela delle acque: quadro conoscitivo, Schede Monografiche, Bilancio Idrico e Idrogeologico, Valutazione del Minimo Deflusso Vitale, Metodologia per la redazione del Piano, Classificazione ambientale dei corpi idrici sotterranei significativi, Strategie di Piano per il raggiungimento degli obiettivi di qualità. DELIB. C.R. Lazio 27/09/2007, n. 42: Approvazione Piano di Tutela delle Acque Regionali (PTAR) ai sensi del D.Lgs. n. 152/1999 e succ. modifiche e d integrazioni. II. MOTIVAZIONE ED ESITO DELL ISTRUTTORIA Premesso che: - Con nota prot. 217 del la società Enel Divisione Generale ed Energy Managment ha ufficialmente formalizzato la proposta di un piano sperimentale di rilasci da impianti Enel sul bacino del fiume Tronto con l obiettivo di contribuire a fornire elementi per migliorare il quadro conoscitivo Deliberazione del Comitato Istituzionale n. 08 del Pagina 3 di 6
4 finalizzato ad una stima del deflusso minimo vitale dei corsi d acqua oggetto della sperimentazione, nel rispetto delle esigenze ambientali; - Tale sperimentazione occorre precisare risulta conforme ed analoga a quella già avviata dall Autorità dei bacini regionali delle Marche con la stessa Enel approvata con deliberazione n. 50 del del Comitato Istituzionale dell Autorità di bacino regionale Marche; - Con nota n del 06/07/2007 il Segretario Generale dell Autorità di Bacino Regionale Marche ha comunicato a questa Autorità che Enel S.p.A. aveva presentato una Proposta di piano sperimentale dei rilasci da impianti Enel Regione Marche e ne chiedeva formale condivisione al fine dell eventuale formalizzazione tra Enel e l Autorità di bacino del Tronto; - Il Comitato Tecnico dell Autorità di Bacino del fiume Tronto nella seduta del aveva ritenuto che la suddetta proposta poteva essere presa in considerazione solo se le finalità fossero quelle di garantire o aumentare l attuale DMV. Nella stessa seduta del , il Comitato Tecnico dell Autorità ha approvato, su proposta della segreteria tecnico operativa i Primi elementi di valutazione dell istruttoria finalizzata al rilascio dei pareri di competenza dell Autorità di bacino relativi alle domande di concessione di derivazione di acqua pubblica ai sensi dell art. 7 del R.D. 1775/33 e s.m.i., da cui risulta che nel bacino idrografico del fiume Tronto, ai fini istruttori, le valutazioni propedeutiche ai pareri dovuti ai sensi dell art. 96 comma 1 del D. Lgs. 152/2006, si effettuano applicando la formula di calcolo approvata dal Comitato Tecnico dell Autorità di Bacino Regionale delle Marche in data 2 marzo 2006, quale riferimento del calcolo del DMV, da ritenersi di orientamento e suscettibile di adeguamenti a seguito di risultanze da sperimentazioni e/o caso per caso sulla base di specifiche esigenze e caratterizzazioni locali ; - Il Comitato Istituzionale dell Autorità di Bacino del fiume Tronto nella seduta del aveva ritenuto di sospendere le determinazioni sulla suddetta proposta di sperimentazione ritenendo opportuno acquisire ulteriori informazioni; - A tal fine si sono tenute alcune riunioni con rappresentanti della Regione Marche e della Soc. Enel, nonché con rappresentanti delle agenzie regionali per l ambiente; - A seguito di tali incontri la questione è stata sottoposta al Comitato Istituzionale che nella seduta del , tenuto conto delle ulteriori informazioni e parziali modifiche alla sperimentazione ed in particolare: - della piena libertà dell Autorità di bacino e delle Regioni Marche, Abruzzo e Lazio nel trarre le proprie autonome considerazioni/decisioni in merito alla individuazione dei valori di DMV nei bacini di competenza; - dell avvio di analoga sperimentazione nella Regione Marche formalizzata con deliberazione del Comitato Istituzionale dell Autorità di bacino regionale n. 50 del ; - dell attività di sperimentazione finalizzata ad una migliore definizione del DMV ed al graduale adeguamento degli invasi idroelettrici presenti nel territorio di competenza, anche in funzione del raggiungimento degli obiettivi definiti dalla direttiva 2000/60/CE e dal D. Lgs. 152/06 per lo stato ecologico dei corpi idrici; - della non onerosità di tale sperimentazione; ha dato mandato al Segretario Generale di predisporre uno schema di intesa (con Allegato Tecnico) con la Soc. Enel, da sottoporre al prossimo Comitato, nonché di costituire, per lo svolgimento delle attività di sperimentazione in capo all Autorità, apposito gruppo di lavoro composto da personale della Segreteria Tecnica Operativa dell Autorità, degli uffici regionali o provinciali competenti e delle agenzie regionali per l ambiente interessate; Deliberazione del Comitato Istituzionale n. 08 del Pagina 4 di 6
5 - Il Comitato Tecnico dell Autorità nella seduta del ha espresso parere favorevole sullo schema di intesa e sulle attività di sperimentazione; - Con note n. 583 del e n. 634 del , l Autorità di Bacino del fiume Tronto ha formalizzato la richiesta alle Agenzie regionali per l Ambiente di Marche e Lazio di partecipare alla suddetta sperimentazione, trasmettendo l allegato tecnico della bozza d intesa con dettagliate specifiche sullo svolgimento dei lavori; - Preso atto che il PTA adottato dalla Giunta Regione Marche con delibera n del 22/12/2008 affronta le problematiche del DMV attraverso l applicazione della formulazione adottata dal Comitato Tecnico dell Autorità di bacino regionale della Marche, già assunta dall Autorità di bacino interregionale del fiume Tronto, come sopra detto, ai fini istruttori per la valutazione finalizzata al rilascio dei pareri di competenza, nonché approva l approccio sperimentale volontario per la verifica dei valori del DMV, sulla base di accordi con i concessionari delle derivazioni esistenti, che si impegnano a gestire programmi di rilasci, concordati in appositi protocolli di sperimentazione, e a monitorare gli effetti sul sistema ambientale fluviale; - Considerato che la valutazione del DMV, da considerarsi in modo dinamico a seguito dell acquisizione di dati e conoscenze, necessita di informazioni organizzate e di verifiche e confronti sviluppati nel tempo, anche necessariamente in base a dati derivati da iniziative di carattere sperimentale; - Dato atto dell opportunità di promuovere l attività di sperimentazione finalizzata ad una migliore definizione del DMV ed al graduale adeguamento degli invasi idroelettrici presenti nel territorio di competenza, anche in funzione del raggiungimento degli obiettivi definiti dalla direttiva 2000/60/CE e dal D. Lgs. 152/06 per lo stato ecologico dei corpi idrici; - Considerato che l acquisizione dei dati e le valutazioni derivanti dall attività di sperimentazione non comporta impegno da parte dell Autorità di bacino e delle Regioni Marche, Abruzzo e Lazio nel trarre le proprie autonome considerazioni/decisioni in merito alla individuazione dei valori di DMV nei bacini di competenza; - Considerato altresì che la proposta trasmessa da Enel non impegna finanziariamente; - Dato atto dell opportunità di costituire apposito Gruppo di Lavoro formato da personale della Segreteria Tecnica-Operativa dell Autorità con il coinvolgimento degli Uffici regionali competenti e delle agenzie regionali per l ambiente, per lo svolgimento delle attività connesse all attuazione dell Intesa; III. PROPOSTA Sulla base di quanto sopra esposto e sulla base del parere favorevole espresso dal Comitato Tecnico nella seduta del , si propone: - - Di approvare lo schema di intesa concernente l esecuzione di sperimentazioni sui rilasci dagli impianti Enel nel territorio dell Autorità di bacino del fiume Tronto come Allegato 1 contenente a sua volta l Allegato Tecnico, entrambi gli allegati facenti parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; - Di dare atto che le attività di sperimentazione di cui al precedente punto 1) non impegnano finanziariamente l Autorità di Bacino Interregionale del fiume Tronto, così come riportato nelle premesse all intesa dove esplicitamente si rappresenta che tale Autorità intende collaborare in modo non oneroso con Enel, e che i risultati dell intera attività di sperimentazione lasciano pienamente libere l Autorità di bacino del fiume Tronto e le Regioni Marche, Abruzzo e Lazio di trarre le proprie autonome Deliberazione del Comitato Istituzionale n. 08 del Pagina 5 di 6
6 considerazioni in merito alla individuazione dei valori del deflusso minimo vitale (DMV) nei territori di competenza ricadenti nel bacino di che trattasi; - Di dare mandato al Presidente del Comitato Istituzionale dell Autorità di sottoscrivere l intesa in rappresentanza del Comitato stesso; - Di dare mandato al Segretario Generale, attraverso la Segreteria Tecnico Operativa, di seguire lo sviluppo delle attività previste fino al 2015, impegnandosi fin da ora a provvedere all organizzazione delle procedure necessarie all attuazione dell intesa e delle relative attività, oltre a riferire in merito al suo svolgimento in sede di Comitato Tecnico ed Istituzionale e garantire una adeguata diffusione delle informazioni che ne deriveranno; - Di dare mandato al Segretario Generale dell Autorità di costituire apposito Gruppo di Lavoro formato da personale della Segreteria Tecnica Operativa dell Autorità con l eventuale coinvolgimento degli uffici regionali ovvero provinciali competenti e delle agenzie regionali per l ambiente, per lo svolgimento delle attività connesse all attuazione dell Intesa; - Di trasmettere copia della presente deliberazione alla Giunta Regionale delle Marche, alla Giunta Regionale dell Abruzzo, alla Giunta Regionale del Lazio, ai sensi dell art. 5, delle Leggi Regionali n. 48/97 della Regione Marche, n. 59/97 della Regione Abruzzo e n. 20/98 della Regione Lazio, norme per il funzionamento dell Autorità di bacino del Tronto; - Di pubblicare la presente deliberazione sul sito ufficiale dell Autorità di bacino del fiume Tronto Il Segretario Generale Giancarlo Casini Deliberazione del Comitato Istituzionale n. 08 del Pagina 6 di 6
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