DELIBERAZIONE N. 202 DEL 21/06/2012

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1 COPIA DELIBERAZIONE N. 202 DEL 21/06/2012 Il Direttore Generale, nella sede dell Azienda Unità Sanitaria Locale di Bologna Via Castiglione, 29 nella data sopra indicata, alla presenza del Direttore Amministrativo e del Direttore Sanitario, ha assunto la presente deliberazione: OGGETTO: REGOLAMENTAZIONE DELL'ATTIVITA' LIBERO PROFESSIONALE OCCASIONALE A PAGAMENTO (C.D. PRESTAZIONE OCCASIONALE) - INTEGRAZIONE DELL'ATTO DI DISCIPLINA DELLA LIBERA PROFESSIONE INTRAMOENIA DEL PERSONALE DELLA DIRIGENZA MEDICA E DEL RUOLO SANITARIO A RAPPORTO ESCLUSIVO, APPROVATO CON DELIBERAZIONE N. 27 DEL 15/03/2007 Deliberazione proposta da: SERVIZIO LIBERA PROFESSIONE AZIENDALE La presente deliberazione viene inviata ai Responsabili di: Pubblicata all Albo esposto nell atrio dell Azienda U.S.L. di Bologna Via Castiglione 29 Bologna Dal 21/06/2012. Al 06/07/2012 Inviata al Collegio Sindacale il 21/06/2012. Esecutiva dal 21/06/2012. ai sensi dell art. 1 L.R. 14/08/1992 n. 34.

2 I L D I R E T T O R E G E N E R A L E Su proposta del Direttore dell U.O.C. Libera Professione, che esprime contestualmente parere favorevole in ordine ai contenuti sostanziali, formali e di legittimità del presente atto; Visti: l art. 9 del D.P.C.M. 27 marzo 2000 Atto di indirizzo e coordinamento concernente l attività libero- professionale intramuraria del personale della dirigenza sanitaria del Servizio sanitario nazionale nella parte in cui individua, tra le forme di attività libero professionale intramoenia, la partecipazione a proventi di attività professionale richiesta a pagamento da singoli utenti e svolta individualmente o in équipe, in strutture di altra azienda del SSN o di altra struttura sanitaria non accreditata, previa convenzione con le stesse; lo stesso art. 9 del D.P.C.M. su citato, nella parte in cui prescrive che, per le attività individuate agli articoli 8 e 9 dello stesso D.P.C.M., con apposito atto aziendale di disciplina, venga stabilito, tra l altro, il limite massimo di attività di ciascun dirigente tenuto anche conto delle altre attività svolte; lo stesso art. 9 del D.P.C.M. su citato, nella parte in cui dispone che le attività su individuate possano essere consentite.solo se a carattere occasionale e se preventivamente autorizzate di volta in volta dall azienda. la deliberazione di Giunta della Regione Emilia Romagna n. 54 del 28/01/2002, contenente direttive alle Aziende in materia di attività libero professionale intramuraria, nella parte in cui richiama le modalità di esercizio dell A.L.P. indicate negli articoli citati ai precedenti punti; Dato atto che con deliberazione n. 27 del 15/03/2007 del Direttore Generale è stato adottato l atto aziendale relativo alla gestione della libera professione intramuraria del personale della dirigenza medica e del ruolo sanitario a rapporto esclusivo; Considerato che l atto aziendale dell Azienda U.S.L. di Bologna, approvato con il provvedimento n. 27/2007, prevede, tra le forme di esercizio della libera professione, l attività professionale richiesta a pagamento da singoli utenti e svolta individualmente o in equipe, in strutture di altra azienda del SSN o di altra struttura sanitaria non accreditata (cosiddette <<prestazioni professionali occasionali>>), non individuandone le modalità ed i limiti per l esercizio; Dato atto che in base al regolamento dell attività libero - professionale della dirigenza sanitaria della disciolta Azienda U.S.L. Città di Bologna, il carattere occasionale delle prestazioni libero professionali di cui si tratta era individuato fissando un limite economico dei proventi lordi derivanti dalle prestazioni professionali occasionali, pari al 30% della retribuzione stipendiale mensile del dirigente sanitario, superato il quale al dirigente veniva inibita la possibilità di eseguirne altre; 2 di 5 delibera n. 202 del 21/06/2012

3 in assenza di specifiche disposizioni nell atto aziendale di disciplina A.L.P. dell Azienda U.S.L. di Bologna, approvato con deliberazione n. 27/2007, il limite per l esercizio delle prestazioni professionali occasionali viene individuato con i criteri di cui al punto precedente; Dato inoltre atto che il meccanismo descritto alla linea precedente si è rivelato farraginoso e di difficile applicazione, determinando situazioni di squilibrio tra i dirigenti medici in termini di opportunità per l effettuazioni di prestazioni occasionali; Rilevato l alto numero di richieste da parte di soggetti terzi in ordine a prestazioni professionali occasionali di dirigenti medici e sanitari dipendenti dell A.U.S.L. di Bologna; Atteso che l attività indicata alla linea precedente concorre alla riduzione delle liste di attesa per l attività istituzionale delle singole specialità e che non influisce sulle specifiche modalità di accesso alle ulteriori prestazioni di approfondimento diagnostico o terapeutico; Ravvisata la necessità di arrivare ad un superamento dei parametri utilizzati per l individuazione del <<carattere occasionale>> della attività libero professionale in oggetto, non potendosi configurare l elemento economico tra gli elementi caratterizzanti la saltuarietà di una prestazione, così come peraltro condiviso dalla Commissione Paritetica Aziendale di Promozione e Verifica della attività Libero Professionale (vedi verbale agli atti della U.O.C. Libera Professione); l opportunità di individuare in maniera chiara i vincoli relativi ai volumi delle prestazioni occasionali al fine assicurare un adeguato livello di rispondenza con i volumi effettuati in attività istituzionale, individuando il limite massimo nel numero di 24 accessi annuali; la necessità, nell ambito della procedura autorizzativa di ogni singola prestazione occasionale, di acquisire il nulla osta del Direttore del Dipartimento di afferenza del richiedente in ordine, tra l altro, al raffronto tra le prestazioni richieste e quelle effettuate in regime istituzionale (art.9 comma 2 DPCM 2000); al corretto ed equilibrato rapporto tra le prestazioni occasionali richieste e la corrispondente attivita' istituzionale al fine di concorrere alla riduzione progressiva di liste di attesa; alla non interferenza con l organizzazione e la gestione dell attività istituzionale; Precisata e posta in debita evidenza la necessità di rivedere il vigente Atto Aziendale di regolamentazione dell attività libero professionale intramuraria dei dirigenti medici e sanitari ormai datato al fine di adeguarne l impianto complessivo alle norme intervenute fino ad oggi, e rilevato che tale percorso si concluderà in tempi non brevi, considerati i passaggi istituzionali cui deve 3 di 5 delibera n. 202 del 21/06/2012

4 sottostare, non da ultima la verifica di conformità alle Linee guida di cui alla DGR n. 54/02 da parte dei competenti Servizi della Regione Emilia Romagna; Ritenuto indispensabile e indifferibile per i motivi sopra esplicitati, nelle more dell adozione di un nuovo atto di indirizzo dell attività libero professionale aziendale - provvedere alla regolamentazione delle sole prestazioni professionali occasionali eseguite in regime libero professionale intramuraria; Visto lo schema di Regolamento della disciplina della attività di partecipazione a proventi per prestazioni professionali richieste a pagamento da singoli utenti e svolte individualmente o in equipe, presso strutture di altra azienda del S.S.N. o di altre strutture sanitarie non accreditate (c.d. prestazioni professionali occasionali ) allegato al presente provvedimento, di cui ne forma parte integrale e sostanziale (allegato 1) e ritenuto di approvarlo; Acquisito il parere favorevole della Commissione Paritetica Aziendale di Promozione e Verifica della attività Libero Professionale sui contenuti del Regolamento che si va ad approvare, come risulta dal verbale agli atti della U.O.C. Libera Professione; D E L I B E R A Per quanto sopra esposto: 1) di approvare il Regolamento della disciplina della attività di partecipazione a proventi per prestazioni professionali richieste a pagamento da singoli utenti e svolte individualmente o in equipe, presso strutture di altra azienda del S.S.N. o di altre strutture sanitarie non accreditate (c.d. prestazioni professionali occasionali ) allegato al presente provvedimento, di cui ne forma parte integrale e sostanziale (allegato 1); 2) di dare atto del parere favorevole espresso dalla Commissione Paritetica Aziendale di Promozione e Verifica della attività Libero Professionale sui contenuti del Regolamento di cui al punto 1), come risulta dal verbale agli atti della U.O.C. Libera Professione 3) di dare atto che, nelle more della approvazione del nuovo atto di indirizzo dell attività libero professionale intramuraria aziendale, le disposizioni del Regolamento che si approva con il presente provvedimento vanno ad integrare il vigente Atto di disciplina della libera professione intramuraria del personale della dirigenza medica e del ruolo sanitario a rapporto esclusivo, approvato con deliberazione n. 27 del 15/03/2007; 4) di individuare quale responsabile del procedimento ai sensi della Legge n. 241/90 il Direttore della U.O.C. Libera Professione, dott. Andrea Forni; 4 di 5 delibera n. 202 del 21/06/2012

5 5) di trasmettere copia del presente atto a U.O.C. Affari Generali e Legali, al Collegio Sindacale e alla Regione Emilia Romagna; Letto, approvato e sottoscritto. Il Direttore Generale Dott. Francesco Ripa di Meana Sulla presente delibera hanno espresso parere favorevole Il Direttore Amministrativo Ing.Luca Baldino Il Direttore Sanitario Dott. Massimo Annicchiarico 5 di 5 delibera n. 202 del 21/06/2012