SOLVAY FLUOR ITALIA S.p.A. Stabilimento di Porto Marghera (VE)

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1 SOLVAY FLUOR ITALIA S.p.A. Stabilimento di Porto Marghera (VE) ALLEGATO V SCHEDA DI INFORMAZIONE SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI ED I LAVORATORI (Allegato V al D.Lgs n 334 del 17/08/1999 così come modificato dal D.Lgs n 238 del 21/09/2005)

2 INDICE SEZIONE 1 - GENERALITÀ... 3 SEZIONE 2 - INDICAZIONI E RECAPITI... 4 SEZIONE 3 - DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ SVOLTE NELLO STABILIMENTO... 5 SEZIONE 4 - SOSTANZE SUSCETTIBILI DI CAUSARE UN EVENTUALE INCIDENTE RILEVANTE... 7 SEZIONE 5 - NATURA DEI RISCHI DI INCIDENTI RILEVANTI... 8 SEZIONE 6 - EFFETTI, PREVENZIONE E SICUREZZA ADOTTATE... 9 SEZIONE 7 - PIANI DI EMERGENZA INTERNI/ESTERNI SEZIONE 8 - INFORMAZIONI PER AUTORITÀ COMPETENTI SEZIONE 9 - SCENARI INCIDENTALI Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori Maggio Pag. n. 2 di 24

3 SEZIONE 1 - GENERALITÀ Nome della Società Stabilimento di Portavoce della Società La Società ha presentato la Notifica prescritta dall art.6 del D.Lgs n 334/99 La Società ha presentato il Rapporto di Sicurezza prescritto dall art.8 del D.Lgs n 334/99 La Società ha presentato la relazione di cui all art. 5 del D.Lgs n 334/99 Responsabile dello Stabilimento Direttore & Amministratore delegato SOLVAY FLUOR ITALIA S.p.A. PORTO MARGHERA (VE) COMUNICATORE SECOM Tel: Fax: SI SI --- Ing. Paolo MENICHINI Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori Maggio Pag. n. 3 di 24

4 SEZIONE 2 - INDICAZIONI E RECAPITI INDICAZIONI E RECAPITI DI AMMINISTRAZIONI, ENTI, ISTITUTI, UFFICI O ALTRI PUBBLICI, A LIVELLO NAZIONALE E LOCALE A CUI SI È COMUNICATA L ASSOGETTABILITÀ ALLA PRESENTE NORMATIVA O A CUI È POSSIBILE RICHIEDERE INFORMAZIONI IN MERITO MINISTERO DELL AMBIENTE Serv. Inquinamento Atmosferico ed Acustico ed Industriale a Rischio Via C. Colombo, ROMA REGIONE VENETO Dipartimento Ecologia e Tutela dell'ambiente Calle Priuli - Cannaregio, VENEZIA PROVINCIA DI VENEZIA Palazzo Corner Fondamenta Zaguri San Marco VENEZIA COMUNE DI VENEZIA Ca Farsetti San Marco VENEZIA PREFETTURA DI VENEZIA San Maurizio VENEZIA COMITATO INTERREGIONALE PER VENETO c/o Ispettorato Interregionale Veneto e Trentino Alto Adige C.N.VV.F. Via Dante, PADOVA SOLVAY FLUOR ITALIA è certificata UNI EN ISO Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori Maggio Pag. n. 4 di 24

5 SEZIONE 3 - DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ SVOLTE NELLO STABILIMENTO Lo Stabilimento SOLVAY FLUOR ITALIA di Porto Marghera (ubicato all interno dell area del Sito Petrolchimico di Porto Marghera) produce Acido Fluoridrico anidro e IdroFluoroCarburi ottenuti per mera miscelazione delle sostanze di origine. L attività è soggetta agli obblighi di cui all art. 6 (Notifica), art. 7 (Sistema di Gestione della Sicurezza) ed art. 8 (Rapporto di Sicurezza) del D.Lgs n 334/99, così come modificato dal D.Lgs n 238/05, in quanto le quantità presenti di: sostanze classificate molto tossiche (cat. 1) superano le soglie della colonna 3 dell allegato I parte 2. La produzione di Acido Fluoridrico è ottenuta mediante reazione delle materie prime Acido Solforico ed Oleum unitamente a Fluorite per ottenere oltre all acido anche Solfato di Calcio quale coprodotto. I residui solidi, liquidi o gassosi sono inviati ad impianti di trattamento o depurazione, oppure smaltiti in discarica in accordo alle vigenti normative in tema di tutela ambientale. Il personale operativo è formato ed addestrato a condurre gli impianti sia in condizioni normali che in emergenza. La Società SOLVAY FLUOR ITALIA, con tutti i suoi insediamenti, partecipa sin dall inizio (1992) al programma Responsabile Care, iniziativa che impegna le industrie chimiche che vi aderiscono ad un miglioramento continuo nell ambito dell ambiente, della sicurezza e della salute oltre che alla trasparenza nella comunicazione verso l esterno. Descrizione del territorio circostante nel raggio di 5 km Gli impianti SOLVAY FLUOR ITALIA sono situati all'interno del complesso petrolchimico di Porto Marghera. Nel raggio di 5 km dal baricentro dello Stabilimento sono compresi, oltre alla Zona Industriale, il centro abitato di Marghera, parte del centro abitato di Mestre e di Venezia e l abitato di Malcontenta. In particolare nell area sono presenti complessi scolastici, l Università (Mestre), Chiese, centri commerciali (Panorama, Metro, Leroy Merlin,ecc.), uffici pubblici (Questura, Prefettura, Provincia, ecc.), la stazione ferroviaria di Mestre e la stazione ferroviaria di Venezia. Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori Maggio Pag. n. 5 di 24

6 La localizzazione dello Stabilimento rispetto alle principali vie di comunicazione (autostrade-strade principali-stazioni ferroviarie e aeroporti), risulta essere la seguente: dall autostrada Venezia-Padova m dalla strada statale Romea m dalla stazione ferroviaria di Mestre m Lo Stabilimento è ubicato a circa 10 km dall aeroporto Marco Polo di Tessera, al di fuori ma vicino al corridoio di avvicinamento (atterraggio-decollo) degli aeromobili. Trattandosi di zona industriale sono innumerevoli le aziende presenti nel raggio di 5 km. Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori Maggio Pag. n. 6 di 24

7 SEZIONE 4 - SOSTANZE SUSCETTIBILI DI CAUSARE UN EVENTUALE INCIDENTE RILEVANTE Nella tabella che segue sono riportate le sostanze, attualmente utilizzate negli impianti, rilevanti ai fini grandi rischi unitamente alla classificazione di pericolo e le frasi di rischio estratte dalle schede di sicurezza delle sostanze stesse: SOSTANZA Acido Fluoridrico Anidro Ammoniaca Anidra CLASSIFICAZIONE DI PERICOLO Molto Tossico (T+) Corrosivo (C) Tossico (T) PRINCIPALI CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITÀ R26/27/28 R35 R10 R23 R50 MASSIMA QUANTITÀ PRESENTE (t) Molto tossico per inalazione, ingestione e contatto con la pelle 616 Provoca gravi ustioni Infiammabile Tossico per inalazione Altamente tossico per gli organismi acquatici 2,5 Oleum Corrosivo (C) R14 R35 Reagisce violentemente con l acqua Provoca gravi ustioni 450 R37 Irritante per le vie respiratorie Metano Estremamente infiammabile (F+) R12 Estremamente infiammabile 0,016 Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori Maggio Pag. n. 7 di 24

8 SEZIONE 5 - NATURA DEI RISCHI DI INCIDENTI RILEVANTI I rischi presenti all interno dello stabilimento SOLVAY FLUOR ITALIA sono legati alle caratteristiche di infiammabilità e di tossicità delle sostanze utilizzate. Nel Rapporto di Sicurezza è stata sviluppata l analisi delle possibili sequenze incidentali, comprendente la stima degli effetti conseguenti agli scenari incidentali ipotizzati. Di seguito sono sintetizzati i risultati di tale analisi delle conseguenze, suddivisi per sostanza coinvolta e loro tipologia (incendio, dispersioni tossiche e/o infiammabili). Rif. Tipo di incidente Sostanza coinvolta 1 Rilascio di acido fluoridrico per rottura o collasso di una tubazione Formazione di una nube di HF in fase vapore, nube che si disperde nella direzione del vento con possibile interessamento delle aree immediatamente limitrofe alla recinzione dello Stabilimento Petrolchimico Acido Fluoridrico Anidro 3 Rilascio di ammoniaca anidra per rottura o collasso di una tubazione Lo scenario incidentale è circoscritto ad aree interne allo Stabilimento Petrolchimico Ammoniaca Anidra 4 Fuoriuscita di oleum per tracimazione o rottura di una tubazione. Lo scenario incidentale è circoscritto ad aree interne allo Stabilimento Petrolchimico Oleum 6 Fuoriuscita di metano con incendio (jet fire) Gli effetti dell irraggiamento termico per incendio sono limitati all area interna all insediamento Solvay Fluor Italia. Metano Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori Maggio Pag. n. 8 di 24

9 SEZIONE 6 - EFFETTI, PREVENZIONE E SICUREZZA ADOTTATE 6.1 TIPO DI EFFETTI PER LA POPOLAZIONE E PER L AMBIENTE Con riferimento agli scenari incidentali indicati nella Sezione 5, di seguito sono indicati i possibili conseguenti effetti per la popolazione e per l ambiente. Intossicazione in caso di rilascio di sostanze tossiche Irraggiamento termico in caso di incendio Relativamente all ipotesi del rilascio di sostanze tossiche, a seguito degli scenari incidentali indicati nella Sezione 5, si può determinare la diffusione di sostanze in grado di provocare irritazione degli occhi e delle vie respiratorie nella popolazione residente nelle immediate vicinanze dello Stabilimento Petrolchimico. Considerata la tipologia degli scenari incidentali indicati e i quantitativi di sostanze rilasciate non sono prevedibili effetti significativi sull ambiente. In caso di fuoriuscita di gas infiammabile, si può originare una fiammata senza effetti di sovrappressione. Gli effetti dell'evento rimangono confinati all interno dello stabilimento. Non è previsto nessun effetto per la popolazione circostante il complesso industriale. 6.2 MISURE DI PREVENZIONE E SICUREZZA ADOTTATE Allo scopo di rendere remota la probabilità di accadimento di eventi incidentali e di minimizzarne gli effetti, lo Stabilimento SOLVAY FLUOR ITALIA ha adottato adeguati sistemi e procedure di sicurezza. Gli impianti di produzione sono stati progettati e costruiti a regola d arte, quindi secondo norme e standard molto restrittivi. Le apparecchiature sono state sovradimensionate ai fini di disporre di sensibili sovraspessori di corrosione; le flangiature, sia su apparecchi che su tubazioni, sono state ridotte al minimo indispensabile. Sono presenti dispositivi di controllo/allarme e blocchi automatici su apparecchi e tubazioni critiche da utilizzare in caso di anomalie allo scopo di minimizzare eventuali rilasci. Le apparecchiature considerate maggiormente critiche sono dotate di dispositivi di sicurezza e sono costantemente sottoposte a controlli ed alle verifiche periodiche di legge svolte da tecnici degli Enti preposti alla vigilanza. Gli impianti sono gestiti da sala controllo centralizzata, che utilizza moderni sistemi di comando a distanza per tutte le manovre che coinvolgono sostanze pericolose. Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori Maggio Pag. n. 9 di 24

10 Gli impianti sono dotati di sistema di monitoraggio automatizzato in continuo dell aria ambiente che informa i lavoratori, tramite segnali acustici e luminosi, sulla presenza di inquinanti e permette di individuare in tempi brevissimi eventuali rilasci. Tutti i serbatoi contenenti sostanze pericolose sono dotati di idonei bacini di contenimento ed indicatore di allarme di massimo livello in sala controllo. Le aree di stoccaggio dell Acido Fluoridrico sono dotate di sistemi di abbattimento a cortina d acqua. Lo Stabilimento è dotato di un Piano di Emergenza, che, in caso di eventi anomali all interno o all esterno dello Stabilimento, definisce competenze e responsabilità ai vari livelli, e fornisce le istruzioni da seguire al fine di assicurare a l incolumità e la sicurezza del personale interno ed esterno. Nel Piano di Emergenza sono riportate le seguenti informazioni: Classificazione dell emergenza in relazione all origine, allo sviluppo e quindi all ampiezza della zona interessata (emergenza locale o emergenza generale). Indicazione dei canali e le modalità informative per segnalare l evento in modo tempestivo ed efficace. Indicazione al personale della Società, alle imprese esterne e comunque a chiunque sia presente all interno dello stabilimento, del comportamento da seguire nei casi di emergenza. Immediata segnalazione dell emergenza alle autorità preposte alla Protezione Civile in caso di incidenti di maggiore gravità. Il Piano di Emergenza è integrato con procedure di emergenza di reparto, in cui sono descritte le operazioni ed azioni che il personale deve eseguire per minimizzare le conseguenze di eventuali incidenti. Il Piano di Emergenza prevede, in particolare, due tipi di situazioni anomale: Stato di allarme Situazione in cui si ritiene probabile l evoluzione sfavorevole di un emergenza di reparto. Stato di emergenza Situazione in cui l emergenza di reparto si evolve in maniera tale da coinvolgere potenzialmente intere zone di Stabilimento. Il Piano d Emergenza prevede l immediata informazione alle società coinsediate nello Stabilimento e alle Ditte Terze che operano all interno dello stabilimento stesso, affinché adottino le procedure di sicurezza di propria competenza. Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori Maggio Pag. n. 10 di 24

11 SEZIONE 7 - PIANI DI EMERGENZA INTERNI/ESTERNI Il Piano di Emergenza Esterno è stato redatto dall autorità competente. 7.1 MEZZI DI SEGNALAZIONE INCIDENTI Nel piano Provinciale di Emergenza Esterna della Prefettura di Venezia, è previsto che in caso di incidente, la Direzione dello Stabilimento informi con immediatezza, a seconda dei casi, i seguenti Enti: Comunicazione di Evento in caso di incidente rilevante: - Presidente della Giunta Regionale - Presidente della Giunta Provinciale - Prefettura di Venezia - Sindaco di Venezia - Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Venezia - SUEM 118 Comunicazione di Evento Visibile e/o Rumoroso verso l esterno: - Presidente della Giunta Regionale - Presidente della Giunta Provinciale - Prefettura di Venezia - Sindaco di Venezia - Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Venezia - SUEM Magistrato delle acque - Provincia di Venezia (Ecologia) - A.S.L. Dipartimento Prevenzione - A.S.L. Dipartimento Medicina del Lavoro - A.R.P.A.V. - Comando CC. Stazione di Marghera - Commissariato di PS di Marghera In caso di incidente rilevante con conseguenze all'esterno dello stabilimento, la Prefettura attiverà il piano di emergenza delegando la Questura ad informare le popolazioni secondo le modalità descritte nel piano medesimo. Lo Stabilimento SOLVAY FLUOR ITALIA è collegato a mezzo di Unità remote, ad un sistema computerizzato (SIGES), gestito dal Pronto Intervento Emergenza di SPM, per la diffusione delle segnalazioni di allarme e di emergenza che si dovessero verificare. Tale sistema comprende una unità centrale ubicata presso il Centro Operativo del Pronto Intervento Emergenza di SPM per la diramazione dei segnali di allarme ed emergenza, cui confluiscono i segnali dalle unità remote, collegate con l'unità centrale e installate nelle sale controllo di ogni reparto e nei locali di lavoro presidiati, in grado di trasmettere un allarme ottico e acustico e messaggi sul display che possono essere riconvertiti in allarmi acustici. Questo complesso è collegato con le stazioni meteorologiche (SPM-Ente Zona) e, in funzione della velocità e direzione del vento, permette di individuare l area interessata dall emergenza. Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori Maggio Pag. n. 11 di 24

12 L'insediamento SOLVAY FLUOR ITALIA, così come gli altri del complesso petrolchimico, è inoltre dotato di una rete telefonica e citofonica e di altoparlanti per la diffusione dei segnali di emergenza. Dal Centro Operativo del Pronto Intervento Emergenza di Enichem possono essere diffusi: il segnale di ALLARME attraverso la sirena di stabilimento (5 suoni da 5 secondi, intervallati da 3 secondi), su disposizione del Responsabile di Unità o del Responsabile di Pronto Intervento e/o Tecnico di Turno; il segnale di EMERGENZA (9 suoni da 2 secondi ciascuno, intervallati da pause di 3 secondi), su disposizione del Tecnico di Turno o del Dirigente Reperibile o del Comitato di Emergenza; il segnale di CESSATO ALLARME (suono continuo per 30 secondi), su disposizione del Tecnico di Turno o del dirigente Reperibile o del Comitato di Emergenza. L'emergenza conseguente agli incidenti che possono coinvolgere anche l'ambiente esterno è segnalata agli Enti preposti secondo quanto indicato precedentemente a mezzo telefono seguito da fax di conferma. 7.2 COMPORTAMENTO DA SEGUIRE Tutte le persone che si trovano all'interno dello Stabilimento devono seguire le istruzioni del piano di emergenza interno sia di Reparto che di Stabilimento. Le persone addette alla gestione dell emergenza munite di autoprotettori effettuano le manovre necessarie alla messa in sicurezza dell'impianto, ciascuno operando secondo quanto prescritto nel piano. Tutte le altre persone, munite dei previsti mezzi protettivi, abbandoneranno l impianto secondo le istruzioni del piano di emergenza. La popolazione dovrà seguire le direttive impartite dall autorità incaricata di gestire il Piano di Protezione Civile. NOTA: Come indicato nelle istruzioni riportate al punto 3.4 delle linee guida L informazione preventiva alla popolazione su rischio industriale del Dipartimento della Protezione Civile (ed. Nov. 1994), in caso di emergenza per la fuoriuscita di sostanze pericolose è in generale opportuno: rimanere o portarsi in luogo chiuso, chiudere le finestre, spegnere gli impianti di ventilazione e condizionamento, spegnere tutti i fuochi, non fumare, non usare il telefono, non andare a scuola per riprendere i figli; se si avverte la presenza di odori o senso di irritazione alla gola, proteggere con un panno bagnato la bocca e il naso; porre attenzione agli altoparlanti: Vigili del fuoco e Polizia possono passare con automezzi nelle zone interessate informando su comportamenti da tenere; ascoltare la radio o stazione televisiva locale per gli eventuali messaggi dell Autorità competente. Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori Maggio Pag. n. 12 di 24

13 7.3 MEZZI DI COMUNICAZIONE PREVISTI Il Comune di Venezia ha realizzato un sistema sonoro per allertare la popolazione prossima all area industriale di Porto Marghera. Tale sistema è costituito da una sala di comando, presidiata 24 ore su 24, da cui è possibile attivare tutti o parte di 8 gruppi di altoparlanti dislocati in modo da coprire l intera area di interesse. Nel Piano Provinciale di Protezione Civile citato è previsto che: a cura del COMUNE venga attivato un servizio di informazione per la popolazione con l adozione di misure atte ad evitare panico e confusione; a cura di un funzionario della QUESTURA delegato alla gestione dell emergenza venga attivata, se in precedenza non provveduto, l informazione alla popolazione, con idonei mezzi (megafoni, altoparlanti montati su autovetture, emittenti radio-tv locali, ecc.) e servendosi di messaggi controllati e selezionati allo scopo di evitare situazioni di panico, circa la situazione di emergenza in atto o temuta; a cura della POLIZIA STRADALE venga effettuata la distribuzione e la diffusione nella zona esposta a rischio, su disposizione del funzionario incaricato dalla Questura, di memorandum di autoprotezione e soccorso reciproco per il rischio chimico-industriale 7.4 PRESIDI DI PRONTO SOCCORSO Per la popolazione i presidi sono quelli presenti sul territorio e indicati nel Piano Provinciale di Emergenza esterna. La Società SOLVAY FLUOR ITALIA, per i lavoratori, ricorre alle prestazioni di pronto Soccorso fornite dal Servizio Sanitario di SPM, secondo le modalità prestabilite dalle specifiche convenzioni tra le due Società. Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori Maggio Pag. n. 13 di 24

14 SEZIONE 8 - INFORMAZIONI PER AUTORITÀ COMPETENTI Informazioni per le Autorità competenti sulle sostanze elencate nella Sezione 4 Schede delle sostanze riportate: Acido Fluoridrico anidro Ammoniaca anidra Oleum Metano Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori Maggio Pag. n. 14 di 24

15 All. I parte 2 D.Lgs n 238/05 categoria 1 Sostanza Acido fluoridrico anidro Identificazione Nome chimico: fluoruro di idrogeno Nomi commerciali: acido fluoridrico, anidro Nomenclatura Chemical Abstract: hydrogen fluoride, anidrous Numero di registro CAS: Formula bruta: HF Peso molecolare: 20,01 Formula di struttura: H F Caratteristiche chimico-fisiche Utilizzazione: materia prima solvente intermedio catalizzatore prodotto finito altro Stato fisico: Liquido fumante Colore: Incolore; all aria sviluppa fumi bianchi Odore: Acre, pungente Solubilità in acqua (%): Completa Solubilità nei principali solventi organici: alcoli Densità (g/l): 1,002 a 0 C Peso specifico dei vapori, relativo all aria: 2,4 a 20 C Punto di fusione ( C): -83,5 C Punto di ebollizione ( C): 19,5 C Punto di infiammabilità ( C): Non infiammabile Limite inferiore e superiore d infiammabilità in non applicabile aria (% in volume): Temperatura di autoaccensione ( C): non applicabile Tensione di vapore (kpa): 100 mmhg a 28 C 1125 mmhg a 30 C Reazioni pericolose: Reagisce con molti metalli sviluppando idrogeno, gas infiammabile. Reagisce con le sostanze alcaline ed alcune sostanze organiche con notevole sviluppo di calore e aumento di pressione. Corrode il vetro e la ceramica. Classificazione ed etichettatura Di legge Provvisoria Non richiesta Simbolo di pericolo: T+ C Indicazione di pericolo: Altamente tossico Corrosivo Frasi di rischio: R26/27/28 Altamente tossico per inalazione, ingestione e contato con la pelle R35 Provoca gravi ustioni Consigli di prudenza: S1/2 Conservare sotto chiave e fuori dalla portata dei bambini S7/9 Conservare il recipiente ben chiuso e in luogo ben ventilato S26 In caso di contatto con gli occhi lavare immediatamente e abbondantemente con acqua e consultare un medico S45 In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico (se possibile mostrargli l etichetta) S36/37/39 Usare indumenti protettivi e guanti adatti e proteggersi gli occhi/la faccia S45 In caso di incidente o malessere consultare immediatamente un medico (se possibile mostrargli l etichetta) Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori Maggio Pag. n. 15 di 24

16 Informazioni tossicologiche Vie di penetrazione Ingestione Inalazione Contatto Tossicità acuta: Orale, cutanea e inalatoria LC50 inalazione, ratto, 1h, ppm LD100 via orale, cavia, 80 mg/kg (Soluzione 2%) Tossicità cronica: Inalazione, dopo esposizione prolungata, ratto, organi bersaglio: sistema respiratorio; reni; fegato; sistema cardio-vascolare; sistema nervoso; testicoli, effetto osservato (gas) Corrosività/Potere irritante: Corrosivo per le mucose, gli occhi e la pelle; la gravità delle lesioni dipende direttamente dalla concentrazione e dalla durata dell esposizione Potere sensibilizzante: Cancerogenesi: Effetto cancerogeno negli animali non dimostrato nell uomo Mutagenesi: Non riferite evidenze di tali effetti valutate da Enti governativi e/o Organismi ufficiali nazionali ed internazionali. Teratogenesi: Non riferite evidenze di tali effetti valutate da Enti governativi e/o Organismi ufficiali nazionali ed internazionali. Informazioni ecotossicologiche Specificare : Aria Acqua Suolo Biodegradabilità Dispersione Persistenza Bioaccumulo Bioconcentrazione Dati non disponibili Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori Maggio Pag. n. 16 di 24

17 All. I parte 2 D.Lgs n 238/05 cat. 2 e 9i Sostanza Ammoniaca Anidra Utilizzazione: materia prima solvente intermedio catalizzatore prodotto finito altro Identificazione Nome chimico: Ammoniaca Nomi commerciali: Ammoniaca Nomenclatura Chemical Abstract: Ammoniaca- Numero di registro CAS: Formula bruta: NH 3 Peso molecolare: 17,03 Formula di struttura: NH 3 Caratteristiche chimico-fisiche Stato fisico: Gas Colore: Incolore Odore: Tipico Solubilità in acqua (%): Molto solubile (34% in peso a 20 C) Solubilità nei principali solventi organici: Alcoli, etere e cloroformio Densità (g/l): 0,6818 a 33,3 C e 1 atm Peso specifico dei vapori, relativo all aria: 0,5967 Punto di fusione ( C): -77,7 Punto di ebollizione ( C): -33,3 Punto di infiammabilità ( C): non applicabile Limite inferiore e superiore d infiammabilità in aria (% in volume): inf: 15 sup: 30 Temperatura di autoaccensione ( C): 630 Tensione di vapore (bar): 8,6 Reazioni pericolose: Può reagire violentemente con agenti ossidanti. Reagisce violentemente con gli acidi. Reagisce con l acqua formando composti alcalini corrosivi. Può formare miscele esplosive con l aria. Classificazione ed etichettatura Di legge Provvisoria Non richiesta Simbolo di pericolo: T N Indicazione di pericolo: Tossico Pericoloso per l ambiente Frasi di rischio: R10 Infiammabile R23 Tossico per inalazione R50 Altamente tossico per gli organismi acquatici Consigli di prudenza: S9 Conservare il recipiente in luogo ben ventilato S16 Conservare lontano da fiamme e scintille non fumare S26 In caso di contatto con gli occhi lavare immediatamente e abbondantemente con acqua e consultare un medico S36/37/39 Usare indumenti protettivi e guanti adatti e proteggersi gli occhi/la faccia S45 In caso di incidente o malessere consultare immediatamente un medico (se possibile mostrargli l etichetta) S61 Non disperdere nell ambiente. Riferirsi alle istruzioni speciali/schede informative in materia di sicurezza Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori Maggio Pag. n. 17 di 24

18 Informazioni tossicologiche Vie di penetrazione Ingestione Inalazione Contatto Tossicità acuta: Cutanea e inalatoria DL 50 CL 50 CL 50 IDLH Tossicità cronica: L inalazione di forti quantità porta a broncospasmi, edema della laringe e formazione di pseudomembrane Corrosività/Potere irritante: Corrosivo per gli occhi, l apparato respiratorio e la pelle - Cute: Corrosivo - Occhio: Corrosivo Potere sensibilizzante: n.d. Cancerogenesi: Non riferite evidenze di tali effetti valutate da Enti governativi e/o Organismi ufficiali nazionali ed internazionali. Mutagenesi: Non riferite evidenze di tali effetti valutate da Enti governativi e/o Organismi ufficiali nazionali ed internazionali. Teratogenesi: Non riferite evidenze di tali effetti valutate da Enti governativi e/o Organismi ufficiali nazionali ed internazionali. Informazioni ecotossicologiche Specificare : Aria Acqua Suolo Biodegradabilità Non applicabile Non applicabile Non applicabile Dispersione Non applicabile Non applicabile Non applicabile Persistenza Persistente Non persistente Non persistente Bioaccumulo Non bioaccumulabile Non bioaccumulabile Non bioaccumulabile Bioconcentrazione Non applicabile Non applicabile Non applicabile Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori Maggio Pag. n. 18 di 24

19 All. I parte 2 D.Lgs n 238/05 categoria 8 Sostanza Metano Utilizzazione: materia prima solvente intermedio catalizzatore prodotto finito altro Identificazione Nome chimico: Metano Nomi commerciali: Metano Nomenclatura Chemical Abstract: Methane Numero di registro CAS: Formula bruta: CH 4 Peso molecolare: 16,04 Formula di struttura: CH 4 Caratteristiche chimico-fisiche Stato fisico: Gas Colore: Incolore Odore: Inodore Solubilità in acqua (%): 3,5% a 17 C Solubilità nei principali solventi organici: Alcoli, eteri e altri solventi organici Densità (g/l): 0,7168 a 0 C Peso specifico dei vapori, relativo all aria: 0,554 Punto di fusione ( C): -182,6 Punto di ebollizione ( C): -161,4 Punto di infiammabilità ( C): 188 C Limite inferiore e superiore d infiammabilità in aria (% in volume): inf: 5 sup: 15 Temperatura di autoaccensione ( C): 650 Tensione di vapore (kpa): non applicabile Reazioni pericolose: Può formare miscele esplosive con l aria. Può reagire violentemente con le sostanze ossidanti Classificazione ed etichettatura Di legge Provvisoria Non richiesta Simbolo di pericolo: F+ Indicazione di pericolo: ESTREMAMENTE INFIAMMABILE Frasi di rischio: R12 Estremamente infiammabile Consigli di prudenza: S9 Conservare il recipiente in luogo ben ventilato. S16 Conservare lontano da fiamme e scintille non fumare S33 Evitare l accumulo di cariche elettrostatiche Informazioni tossicologiche Vie di penetrazione Ingestione Inalazione Contatto Tossicità acuta: Nessun effetto tossicologico conosciuto Tossicità cronica: Nessun effetto tossicologico conosciuto Corrosività/Potere irritante: - Cute: Non riferite evidenze di effetti - Occhio: Non riferite evidenze di effetti Potere sensibilizzante: Non riferite evidenze di tale effetto. Cancerogenesi: Nessun effetto noto Mutagenesi: Nessun effetto noto Teratogenesi: Nessun effetto noto Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori Maggio Pag. n. 19 di 24

20 Informazioni ecotossicologiche Specificare : Aria Acqua Suolo Biodegradabilità Non applicabile Non applicabile Non applicabile Dispersione Non applicabile Non applicabile Non applicabile Persistenza Persistente Non persistente Non persistente Bioaccumulo Non bioaccumulabile Non bioaccumulabile Non bioaccumulabile Bioconcentrazione Non applicabile Non applicabile Non applicabile Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori Maggio Pag. n. 20 di 24

21 All. I parte 2 D.Lgs n 238/05 categoria 10i Sostanza Oleum Identificazione Utilizzazione: materia prima solvente intermedio catalizzatore prodotto finito altro Nome chimico: Soluzione di anidride solforica in acido solforico Nomi commerciali: Oleum, Acido solforico fumante; Nomenclatura Chemical Abstract: Disulphuric acid; Sulphuric acid, fuming Numero di registro CAS: Formula bruta: H 2 S 2 O 7 Peso molecolare: Formula di struttura: H 2 SO 4 + SO 3 Caratteristiche chimico-fisiche Stato fisico: Liquido fumante Colore: Incolore o leggermente giallo bruno Odore: Pungente Solubilità in acqua (%): Completa con forte sviluppo di calore Solubilità nei principali solventi organici: Non applicabile Densità (g/l): 1,900 al 20% SO 3 1,934 al 25% di SO 3 dati riferito a 20 C Peso specifico dei vapori, relativo all aria: 3,4 Punto di fusione ( C): -7 al 20% SO al 25% di SO 3 Punto di ebollizione ( C): +144 al 20% SO al 25% di SO 3 Punto di infiammabilità ( C): Non applicabile Limite inferiore e superiore d infiammabilità in Non applicabile aria (% in volume): Temperatura di autoaccensione ( C): Non applicabile Tensione di vapore (kpa): <=13,33 kpa 20 C Reazioni pericolose: Reagisce violentemente con l acqua sviluppando forti quantità di calore. E un forte agente ossidante. A contatto con materiali metallici può sviluppare vapori tossici e irritanti. Reagisce violentemente con le sostanze riducenti. Reagisce violentemente con le sostanze basiche. Può innescare l accensione di materiali combustibili. Classificazione ed etichettatura Di legge Provvisoria Non richiesta Simbolo di pericolo: C Xi Indicazione di pericolo: CORROSIVO IRRITANTE Frasi di rischio: R14 Reagisce violentemente con l acqua R35 Provoca gravi ustioni R37 Irritante per le vie respiratorie Consigli di prudenza: S26 In caso di contato con gli occhi lavare immediatamente ed abbondantemente con acqua e consultare un medico. S30 Non versare acqua sul prodotto. S45 In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico (se possibile mostrargli l etichetta) Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori Maggio Pag. n. 21 di 24

22 Informazioni tossicologiche Vie di penetrazione Ingestione Inalazione Contatto Tossicità acuta: Inalatoria CL 50 inalazione, ratto (1 ora): 347 ppm Tossicità cronica: -Ingestione -Cute -Occhi -Inalazione Corrosività/Potere irritante: Nessun dato disponibile Esposizioni prolungate e ripetute al liquido o alla nebbia possono causare irritazioni e dermatiti Ripetute e prolungate esposizioni possono causare congiuntiviti e lacrimazione Ripetute esposizioni a nebbia causano tracheobronchiti croniche, erosione e scolorimento dei denti, polmoniti bronchiali e disturbi gastrointestinali. SO 3 può causare danno cronico al tratto respiratorio degradando le riserve alcaline, i carboidrati e il metabolismo delle proteine. L esposizione prolungata a basse concentrazioni di ossidi di zolfo può dare luogo a bronchiti croniche e condurre a enfisema polmonare - Ingestione Può causare gravi ustioni alla bocca e all esofago. Si possono verificare dolori addominali seguiti da vomito e diarrea di sangue precipitato nero. Può avvenire asfissia per rigonfiamento della trachea. Si può verificare la perforazione dell esofago e dello stomaco.- - Cute: Può causare grave irritazione, dolori, ustioni e vescicolazione. - Occhio: Il contato diretto può causare danno grave e spesso condurre a cecità. L esposizione a nebbie può causare irritazione degli occhi e lacrimazione. -Inalazione Può causare grave irritazione delle membrane e mucose con trachea dolorante e respirazione affannosa. Potere sensibilizzante: Non riferite evidenze di tale effetto. Cancerogenesi: Le nebbie di acido solforico sono state classificate dall ACGIH come agenti cancerogeni sospetti per l uomo (categoria A2) Mutagenesi: Analisi citogenetica (ovaia, criceto) 4 mmol/l Teratogenesi: TCL 0 (inalazione continua, femmine gravide, coniglio) 20 mg/m 3 7h 6-18 giorni Informazioni ecotossicologiche Specificare : Aria Acqua Suolo Biodegradabilità Dispersione Persistenza Bioaccumulo Bioconcentrazione Dati non disponibili Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori Maggio Pag. n. 22 di 24

23 SEZIONE 9 - SCENARI INCIDENTALI Coordinate del baricentro dello Stabilimento (rif. Greenwich): Longitudine da Latitudine da a a Evento iniziale Condizioni Modello sorgente Incendio Localizzato in aria In fase liquida Incendio da recipiente (Tank fire) Incendio da pozza (Pool fire) Sì In fase gas/vapore ad alta velocità Getto di fuoco (Jet fire) No Incendio di nube (Flash fire) In fase gas/vapore Sfera di fuoco (Fire) Esplosione Confinata Reazione sfuggente (Run-away reaction) Miscela gas/vapori infiammabili Sì Polveri infiammabili No Non confinata Miscela gas/vapori infiammabili (U.V.C.E.) Transizione rapida di fase Esplosione fisica Rilascio In fase liquida (1) In acqua Dispersioni liquido/liquido (fluidi solubili) Emulsioni liquido/liquido (fluidi insolubili) Sì Evaporazione da liquido (fluidi insolubili) No Dispersione da liquido (fluidi insolubili) Sul suolo Dispersione Evaporazione da pozza In fase gas/vapore (2) Ad alta o bassa velocità di rilascio Dispersione per turbolenza (densità della nube inf. a quella dell aria) N.R. N.R. 660 Dispersione per gravità (densità della nube superiore a quella dell aria) I zona (m) LC50 II zona (m) LC1 III zona (m) IDLH Note Le distanze sono misurate dal punto di rilascio (N.R. = soglia non raggiunta) Le concentrazioni relative alle soglie di danno rimangono entro i confini dello stabilimento Petrolchimico 1) Riferito a Impianto FO rilascio NH3 da circuito frigorifero condizioni meteo F/2 (frequenza scenario 5,31E-9 occ/anno) 2) Riferito a Impianto FO rilascio HF fase gas da tubazione DN300 condizioni meteo D/3 (frequenza scenario 1,95E-5 occ/anno) Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori Maggio Pag. n. 23 di 24

24 Figura 1 - Pianta Stabilimento IMPIANTO MEFOREX DIREZIONE IMPIANTO ACIDO FLUORIDRICO Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori Maggio Pag. n. 24

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