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1 ` Ç áàxüé wxääx \ÇyÜtáàÜâààâÜx x wx gütáñéüà Capitaneria di Porto di ANCONA Ufficio Circondariale Marittimo di CIVITANOVA MARCHE SEZIONE TECNICA (Via Trento n 47 Tel civitanovamarche@guardiacostiera.it) ORDINANZA N.04/2006 PIANO DI RACCOLTA E DI GESTIONE DEI RIFIUTI PRODOTTI DALLE NAVI E DEI RESIDUI DEL CARICO ALL INTERNO DEL PORTO DI CIVITANOVA MARCHE Località: CIVITANOVA MARCHE Data: DAL 09 FEBBRAIO 2006 Il Comandante del Porto e Capo del Circondario Marittimo di Civitanova Marche, VISTA la Direttiva (CEE) 2000/59/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, relativa agli Impianti portuali di raccolta dei rifiuti prodotti dalle navi ; VISTO il Decreto Legislativo 24 giugno 2003, n 182 Attua zione della direttiva 2000/59/CE relativa agli impianti portuali di raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi ed i residui del carico ; VISTO il Decreto Legislativo 5 febbraio 1997, n 22 e suc cessive modificazioni; VISTA la Delibera della Giunta Regionale Marche n 1541 de l 5 dicembre 2005 con la quale viene espressa, ai sensi dell articolo 5, comma 4, del D.L.vo n 182/2003, l intesa con l Ufficio Circondariale Marittimo di Civitanova Marche, in merito all adozione del Piano di raccolta e di gestione dei rifiuti del carico e dei rifiuti prodotti dalle navi che scalano il porto di Civitanova Marche; VISTO in particolar modo, l articolo 5, comma 4, del D.L.vo n 182/2003 che demanda all Autorità Marittima, dopo l intesa con la Regione competente, l adozione con ordinanza del Piano di raccolta e di gestione dei rifiuti del carico e dei rifiuti prodotti dalle navi che approdano nel porto di Civitanova Marche; VISTA la propria Ordinanza n 15/2003 datata 29 maggio 200 3, relativo al servizio di raccolta e successivo smaltimento dei rifiuti sbarcati da tutte le unità nel porto di Civitanova Marche, nonché dei rifiuti prodotti all interno delle aree demaniali marittime in concessione a cantieri navali ed altre imprese; RITENUTA la necessità di rivedere, sulla scorta del nuovo dettato normativo del D.L.vo n 182/2003, la gestione dei servizi portuali di rac colta dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del carico, nell ambito del porto di Civitanova Marche, anche ai fini della prevenzione dell inquinamento marino; VISTI gli articoli 17, 30, 71 e 81 del Codice della Navigazione e gli articoli 59, 60 e 77 del relativo Regolamento di Esecuzione per la navigazione marittima;

2 O R D I N A Art.1 Approvazione ed entrata in vigore E approvato, a far data dal 9 febbraio 2006, l allegato Piano di raccolta e di gestione dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del carico che sarà reso esecutivo successivamente all affidamento in concessione, mediante gara ad evidenza pubblica, del servizio di raccolta dei rifiuti. Art.2 Disposizioni finali e sanzioni I contravventori alle norme stabilite dall allegato Piano di raccolta e di gestione dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del carico incorreranno, sempre che il fatto non costituisca un più grave reato, nelle sanzioni previste dagli articoli 1164, 1166 e 1174 del Codice della Navigazione e saranno ritenuti responsabili dei danni che potessero derivare a persone e/o cose in conseguenza dell avvenuta trasgressione. E comunque fatta salva l applicazione del sistema sanzionatorio di cui al Decreto Legislativo 2 febbraio 1997, n 22 e successive modi ficazioni, nonché del Decreto Legislativo 24 giugno 2003, n 182. E fatto obbligo a chiunque spetti di osservare e far osservare le disposizioni contenute nel Piano di raccolta e di gestione dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del carico approvato con la presente ordinanza, la cui pubblicità verrà assicurata mediante l affissione all albo dell ufficio, l inclusione alla pagina ordinanze del sito istituzionale nonché l opportuna diffusione tramite gli organi di informazione. Art.3 Abrogazioni Dalla data di entrata in vigore dell allegato Piano di raccolta e di gestione dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del carico sarà da ritenersi abrogata l ordinanza n 15/2003 in premessa citata, relativamente agli articoli in contrasto con il medesimo piano.= Civitanova Marche, lì 09 FEBBRAIO 2006 F.to IL COMANDANTE T.V. (CP) Canio MADDALENA

3 DI CIVITANOVA MARCHE PIANO DI RACCOLTA E GESTIONE DEI RIFIUTI PRODOTTI DALLE NAVI E DEI RESIDUI DEL CARICO (ai sensi dell articolo 5 del D.L.vo 24 giugno 2003 n 182) Redatto in data Revisionato il Revisionato il Revisionato il

4 INDICE 1. INTRODUZIONE 2. IMPOSTAZIONE METODOLOGICA 3. OBIETTIVI DEL PIANO 1.1 Definizioni 2.2 Settori esclusi 4. VALUTAZIONE DEL FABBISOGNO DI IMPIANTI E SERVIZI 4.1 Descrizione del porto di Civitanova Marche 4.2 Consistenza e tipologia delle unità navali nel porto di Civitanova Marche 4.3 Tipologie di rifiuto: dato storico 4.4 Valutazione del fabbisogno 4.5 Gestione dei rifiuti garbage 4.6 Rifiuti speciali pericolosi e non 4.7 Rifiuti speciali pericolosi (OIL) Servizio di ritiro e smaltimento acque di sentina 4.8 Gestione acque reflue (sewage) 5. CONSISTENZA E TIPOLOGIA DEI CENTRI DI RACCOLTA IN AMBITO PORTUALE ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO 5.1 Numero e caratteristiche delle isole ecologiche 5.2 Capacità dei contenitori 5.3 Orari, modalità e procedure di conferimento 5.4 Autorizzazioni e formulari 5.5 Compiti del gestore 5.6 Interventi su chiamata 6. INFORMAZIONI AGLI UTENTI DEL PORTO SUL SISTEMA DI RACCOLTA E GESTIONE DEI RIFIUTI PRODOTTI DALLE NAVI E DEI RESIDUI DEL CARICO 7. CONSIDERAZIONI SUI COSTI E MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DELLE TARIFFE 7.1 Analisi dei costi 7.2 Determinazione delle tariffe 8. AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO 9. RAPPORTO DI CONCESSIONE 10. PROCEDURE RELATIVE ALLE CONSULTAZIONI PERMANENTI CON GLI UTENTI, I GESTORI E LE PARTI INTERESSATE

5 Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO CIVITANOVA MARCHE PIANO DI RACCOLTA E GESTIONE DEI RIFIUTI PRODOTTI DALLE NAVI E DEI RESIDUI DEL CARICO DEL PORTO DI CIVITANOVA MARCHE 1. INTRODUZIONE Il presente piano di raccolta e di gestione dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del carico è redatto ai sensi dell art.5 del Decreto Legislativo 24 giugno 2003, n 182 Attuazione della direttiva 2000/59/CE relativa agli impianti portuali di raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi ed i residui del carico tenuto conto del regime transitorio per la raccolta delle acque di sentina e di lavaggio delle navi in vigore ai sensi della Legge n 47 e della cui attuazione sarà responsabile il Comandante del Porto. Il piano riguarda tutte le categorie di rifiuti provenienti dalle navi e, elaborato tenendo conto delle dimensioni dello scalo e della tipologia delle unità che vi approdano, sarà aggiornato ogni tre anni e comunque ogni qualvolta in presenza di mutamenti delle condizioni oggettive di riferimento. 2. IMPOSTAZIONE METODOLOGICA Il presente piano è stato elaborato tenendo conto del sistema di raccolta dei rifiuti attualmente implementato e disciplinato con Ordinanza n 15 del dell Ufficio Circondariale Marittimo di Civitanova Marche e delle esigenze delle categorie locali degli utenti, esaminate nel corso di riunioni allo scopo promosse con la collaborazione dell Amministrazione comunale di Civitanova Marche e dell A.S.U.R. zona Territoriale N 8. Si è inoltre tenuto conto delle indicazioni fornite dalla consistenza della flotta locale, dalla tipologia delle attività marittime che vi si svolgono e dalla valutazione dei dati di raccolta dell anno 2003, con particolare riferimento alle tipologie e quantità dei rifiuti smaltiti. Si sono inoltre analizzate le risorse tecniche e gestionali disponibili ai fini della valorizzazione di tutte quelle iniziative che consentano di rispondere ad esigenze di economicità ed efficienza. Si è pertanto presa in considerazione tenendo conto della classificazione delle tipologie dei rifiuti provenienti dalle navi ai sensi della normativa in vigore (Marpol 78) la possibilità di ricorrere all ausilio del servizio di recupero/smaltimento gratuito proposto dal Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati (C.O.O.U.) e dal Consorzio Obbligatorio delle Batterie Usate (COBAT), da inserire, per gli aspetti gestionali, nel piano di raccolta al fine di poterne sfruttare la convenienza economica, assicurandone comunque l efficienza e l organizzazione per mezzo del gestore che verrà individuato ai fini dell attuazione del presente piano. Si è infine preso atto dell attuale sistema di raccolta dei rifiuti indifferenziati prodotti nell intera area portuale - svolto dall amministrazione comunale con cadenza giornaliera o a giorni alterni (moli Est e Sud) in considerazione della facile deperibilità degli stessi e della necessità di mantenere comunque l attuale soddisfacente gradiente di igiene a seguito dell implementazione delle misure previste dal presente documento. 3. OBIETTIVI DEL PIANO L attuazione del presente piano è finalizzata al perseguimento dei seguenti obiettivi:

6 a) fornitura di un servizio di ritiro rifiuti provenienti dalle navi, che preveda un ciclo di gestione dei rifiuti assimilati e assimilabili agli urbani, speciali e pericolosi: ritiro, sterilizzazione ove prevista, trasporto, recupero o smaltimento, in modo da scoraggiare il ricorso alla discarica in mare; b) organizzazione di un servizio che risponda a criteri di facilità di accesso, efficienza ed economicità, attraverso l affidamento a ditta autorizzata incaricata, previa procedura ad evidenza pubblica; approntamento di adeguati strumenti di controllo per il monitoraggio del rispetto degli standard qualitativi del servizio. 3.1 Definizioni Ai fini del presente piano, rinviando per quanto non espressamente richiamato alle disposizioni generali di cui alla normativa nazionale, con particolare riferimento al D.L.vo n 22/97 ed al D.L.vo n 36/2003 si intende per: - rifiuto: qualsiasi sostanza od oggetto che rientri nelle categorie riportate nell allegato A del D.L.vo n 22/97 e del D.L.vo n 182/2003 e di cui il comandante della nave si disfi o abbia l obbligo di disfarsi ai sensi dell art.7, comma 1, del D.L.vo n 182/2003; - gestione: raccolta, trasporto, recupero o smaltimento dei rifiuti, compreso il controllo delle operazioni; - gestore portuale: impresa selezionata con procedura ad evidenza pubblica titolare della concessione del servizio di gestione dei rifiuti provenienti dalle navi; - impianto portuale di raccolta: qualsiasi struttura all interno del porto dove, prima del loro avvio al recupero o allo smaltimento, possono essere conferiti i rifiuti prodotti dalla nave ed i residui del carico; - raccolta: operazione di prelievo, cernita e raggruppamento dei rifiuti da bordo delle navi o nei contenitori o luoghi adibiti; - trasporto: l operazione di trasferimento dei rifiuti dalla nave o da/verso luoghi o contenitori adibiti alla successiva fase di gestione dei rifiuti; - smaltimento: le operazioni previste dall allegato B del D.L.vo n 22/97; - sterilizzazione: processo di trattamento dei rifiuti costituiti da prodotti alimentari per l approvvigionamento dell equipaggio e dei passeggeri ed i loro residui sbarcati da navi provenienti da paesi extra UE; la sterilizzazione, che precede lo smaltimento in discarica, deve garantire l abbattimento della carica macrobiotica secondo le modalità tecniche di cui all art.3, comma 4, del D.M. 22 maggio 2001; - produttore/detentore dei rifiuti: si identifica nel soggetto gestore portuale, tenuto conto che il luogo di origine dei rifiuti è la nave. - MARPOL 73/78: Convenzione internazionale per la prevenzione dell inquinamento marino causato da navi stipulata a Londra il come modificata dal protocollo 1978 e successivi emendamenti, in vigore nell Unione Europea dal e ratificata con Legge n Settori esclusi Non fanno parte delle previsioni del presente piano: a) la gestione dei rifiuti derivanti dallo spezzamento delle strade demaniali marittime, soggette a pubblica viabilità e delle banchine portuali; b) la pulizia degli specchi acquei; c) i rifiuti provenienti dalle attività svolte all interno delle aree in concessione a soggetti privati ai sensi dell art.36 del Codice della Navigazione ovvero in consegna ex art.34 del Codice della Navigazione; d) i rifiuti provenienti dalle attività di movimentazione di merci per le quali l art.82 del Codice della Navigazione prevede l obbligo di provvedervi a carico di chi effettua le operazioni portuali di imbarco e sbarco.

7 4. VALUTAZIONE DEL FABBISOGNO DI IMPIANTI E SERVIZI 4.1 Descrizione del porto di Civitanova Marche Il porto di Civitanova Marche è protetto da tre moli: il molo Nord, a due bracci orientati rispettivamente per NNE e per ENE lungo complessivamente 460 metri e banchinato internamente; il molo Sud, perpendicolare alla spiaggia, lungo circa 260 metri e banchinato internamente; il molo Est che prolunga il molo Sud per oltre 550 metri con due bracci orientati rispettivamente per NNW e NNE, banchinato internamente per 240 metri partendo dal molo Sud. A circa 230 metri dalla radice del molo Est perpendicolare ad esso si protende il molo Martello, lungo 94 metri. I moli Est e Sud sono destinati all ormeggio di unità da pesca; numerosi pontili fissi si protendono dalla riva e due pontili galleggianti, gestiti da club nautici, dal molo Nord.

8 Molo Nord visto dalla radice Molo Nord visto dal prolungamento del Molo Est

9 Scalo Pubblico Vongolare all ormeggio tra Molo Est e Molo Martello

10 Molo Martello Motopesca ormeggiati al Molo Sud

11 4.2 Consistenza e tipologia delle unità navali nel porto di Civitanova Marche La flotta di riferimento per il porto di Civitanova Marche è composta essenzialmente da unità della piccola e grande pesca, unità dedite alla cattura dei molluschi bivalvi e, principalmente nel periodo estivo, unità da diporto. Di seguito si indica più dettagliatamente ed indicandone i valori medi di stazza la consistenza delle unità che fanno normalmente riferimento o che scalano regolarmente il porto di Civitanova Marche nel corso dell anno. - Motopescherecci: La flotta da pesca del porto di Civitanova è composta da circa: n 44 Vongolare con TSL (valore medio) 10/11; n 1 Tonnara con TSL (valore medio) 15 circa; n 6 pescherecci con TSL (valore medio) 5; n 8 pescherecci a strascico con TSL (valore medio) 100,00; n 40 pescherecci a strascico con TSL (valore medio ) 37,50; n 20 pescherecci a strascico con TSL (valore medio ) 10,00. - Diporto nautico: Hanno ormeggio stabile nel porto di Civitanova Marche un numero di circa 400 unità da diporto, con una previsione di aumento fino ad arrivare a circa 500 unità. - Navi passeggeri: Di massima vi è l arrivo di una nave di 523 TSL, destinata al trasporto passeggeri durante la stagione estiva, con un numero massimo di 330 passeggeri per i soli mesi di Luglio ed Agosto. - Naviglio minore in servizio locale: Nell ambito del porto di Civitanova operano generalmente un massimo di n 2 Motonavi di TSL 100 circa. 4.3 Tipologie di rifiuto: dato storico La valutazione del fabbisogno attuale di gestione e smaltimento è stata effettuata mediante una analisi delle esigenze e della consistenza della flotta principalmente peschereccia e da diporto di stanza nel porto di Civitanova Marche, tenuto conto delle unità che comunque periodicamente o per periodi limitati ad una parte dell anno vi fanno scalo (principalmente unità in servizio locale, unità da pesca,da diporto etc.). Per la valutazione si è provveduto ad interpellare le associazioni e cooperative di categoria facendo particolare riferimento al dato storico dei rifiuti smaltiti, pur dovendosi considerare che non esistono statistiche e sistemi di raccolta dei dati attendibili al riguardo di alcune tipologie di rifiuti (ad esempio garbage) per i quali gli utenti si sono da sempre serviti per le proprie esigenze dei cassonetti installati dal servizio pubblico di ritiro dei rifiuti urbani. Si riportano pertanto di seguito le quantità e le tipologie di rifiuto raccolte e smaltite nel periodo compreso tra il ed il secondo i dati forniti dall impresa incaricata sulla base di contratti di diritto privato con le imprese di pesca; non esistono invece dati riferiti alla raccolta di rifiuti provenienti dal diporto. Tabella riepilogativa rifiuti conferiti dalle navi dal al Rifiuto Descrizione Quantità Kg. CER * Scarti di olio minerale per motori, ingranaggi e lubrificazione, clorurati CER Imballaggi in materiali misti CER * Filtri dell olio 690 CER Metalli ferrosi CER * Batterie al piombo CER * Imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o contaminati da tali sostanze 681 CER * Apparecchiature fuori uso contenenti clorofluorocarburi 60

12 CER (1) Rifiuti urbani non differenziati (1) I dati riferiti alla raccolta di rifiuti indifferenziati svolta da ditta incaricata del Comune di Civitanova Marche sono relativi a n 6 contenitori tradizionali posti lungo le banchine Est e Sud. 4.4 Valutazione del fabbisogno Preventivamente alla valutazione del fabbisogno del servizio di raccolta e smaltimento per il porto di Civitanova Marche si ritiene necessario in questa sede ricordare la classificazione dettata dalla MARPOL 73/78 per i rifiuti prodotti dalle navi: - oil (Annesso I) rifiuti oleosi, fanghi, slops (acque di lavaggio cisterne, residui del carico), residui oleosi di macchina (acque di sentina, morchie, etc.) (*); - noxius liquid substances (Annesso II) sostanze liquide nocive trasportate da navi chimichiere comprendenti i residui di lavaggio delle cisterne; - harmful substances (Annesso III) sostanze nocive trasportate non alla rinfusa che potrebbero originare residui di carico; - sewage (Annesso IV) acque nere; - garbage (Annesso V), rifiuti del tipo normalmente prodotto dalle esigenze di vita dell equipaggio di bordo suddivisi a loro volta nelle seguenti 6 categorie: plastica; materiale di imballaggio e tessuti; triturati di carta, di stracci, di vetro, di metallo, di bottiglie, terracotta; prodotti cartacei, stracci, metalli, bottiglie, terracotta; rifiuti alimentari (**); cenere proveniente da inceneritore. (*) Si precisa che la L. n 47/2004 ha introdotto un regime transitorio relativo al recupero e conferimento delle acque di lavaggio fino al e che il porto di Civitanova Marche non è interessato da traffico commerciale, pertanto non si rende necessario prevedere impianti di ricezione per le sostanze nocive di cui agli allegati II e III della Marpol 73/78. (**) Qualora i rifiuti costituiti da prodotti alimentari per l approvvigionamento dell equipaggio siano ritirati da navi provenienti da paesi extra UE, essi devono essere smaltiti in discarica, previa sterilizzazione ai sensi del D.M Sulla base delle quantità e tipologie dei rifiuti effettivamente prodotti nel porto di Civitanova Marche si è potuto valutare il sistema di raccolta in base alle esigenze ecologiche delle navi, considerando la raccolta, trasporto, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti provenienti dalle attività professionali della pesca (scarti di materiale marinaresco, cavi, reti, materiali plastici), il ritiro e conferimento all impresa mandataria dei Consorzi obbligatori degli olii esausti e dei rifiuti al piombo, altri rifiuti comprendenti fusti, latte, vernici, vetro ecc.. Dal raffronto e dall analisi delle tipologie dei rifiuti e delle caratteristiche, dimensioni e consistenza della flotta che fa normale scalo nel porto di Civitanova Marche, è stato possibile ipotizzare un livello quantitativo e qualitativo di fabbisogno ed una conseguente risposta organizzativa ed operativa alle esigenze in materia di raccolta e smaltimento. Secondo un criterio merceologico e di pericolosità dei rifiuti, tenuto conto delle funzioni portuali, della tipologia di traffico ed attività, dei dati pur incompleti - relativi agli anni , per la raccolta e smaltimento delle varie tipologie di rifiuto - provenienti da navi passeggeri, naviglio minore in servizio locale, pescherecci, piccola pesca e diporto - si è ritenuto di poter individuare un quadro organizzativo di risposta al fabbisogno facendo riferimento alle seguenti 4 categorie: 1) rifiuti assimilabili agli urbani, alimentari e altri non speciali e pericolosi (garbage); 2) rifiuti speciali pericolosi e non; 3) rifiuti speciali pericolosi (rifiuti oil); 4) acque nere (sewage).

13 4.5 Gestione dei rifiuti garbage (rifiuti assimilabili agli urbani, alimentari e altri non speciali e pericolosi) Rifiuto Descrizione Conferimento da parte Modalità CER Carta e cartone (PAPER) Utente Contenitore isola ecologica (o stradale) CER Metallo (METAL) Utente Contenitore isola ecologica CER Vetro (GLASS) Utente Contenitore isola ecologica (o stradale) CER Plastica (PLASTIC) Utente Contenitore isola ecologica (o stradale) CER Rifiuti urbani non Utente Contenitore stradale CER (eventuale) differenziati Rifiuti urbani alimentari di navi provenienti da paesi extra-comunitari differenziati Utente Contenitore stradale con chiave Le modalità di conferimento dei rifiuti devono prevedere la consegna diretta da parte dell utente comandante o membro dell equipaggio della nave all isola ecologica o negli appositi contenitori stradali. I rifiuti alimentari dovranno essere posti in idonei sacchetti di caratteristiche tali da evitare ogni dispersione. Nel caso che unità provenienti da paesi extra UE debbano depositare rifiuti garbage, gli stessi devono essere conferiti in appositi sacchetti di colore diverso da quelli impiegati per i rifiuti urbani - all isola ecologica od in apposito contenitore stradale dotato di chiave per essere successivamente destinati alle procedure di sterilizzazione di cui al D.M I rifiuti garbage diversi da quelli alimentari dovranno essere raccolti, secondo i criteri della raccolta differenziata, all interno delle isole ecologiche od in appositi contenitori stradali. I contenitori per la raccolta dei rifiuti devono ottemperare a quanto previsto dalla normativa vigente (deliberazione interministeriale del ); pertanto devono essere idonei ad assicurare il rispetto delle norme igienico-sanitarie e delle norme previste dal Codice della strada. 4.6 Rifiuti speciali pericolosi e non Rifiuto Descrizione Conferimento da parte Modalità CER * Batterie al piombo Utente Contenitore isola ecologica Imballaggi contenenti CER * residui di sostanze pericolose o contaminate Utente Contenitore isola ecologica da tali sostanze CER Imballaggi in materiali misti Utente Contenitore isola ecologica CER Metalli ferrosi Utente Contenitore isola ecologica Imballaggi metallici CER * contenenti matrici solide Utente Contenitore isola ecologica porose pericolose (ad

14 esempio amianto), compresi i contenitori a pressione vuoti CER Legno, diverso da quello di cui alla voce Utente Contenitore isola ecologica CER * Medicinali citotossici e citostatici Utente Contenitore isola ecologica CER Metallo Utente Contenitore isola ecologica CER Rifiuti ingombranti Utente Contenitore isola ecologica Apparecchiature fuori CER * uso contenenti Utente Contenitore isola ecologica clorofluorocarburi CER Abbigliamento Utente Contenitore isola ecologica Le procedure di raccolta, meglio descritte nel capitolo 5, prevedono il conferimento a cura dell utenza alle isole ecologiche nei giorni ed orari stabiliti. Per questa tipologia di rifiuti non vengono previsti contenitori di tipo stradale. La raccolta e smaltimento delle batterie al piombo avverrà secondo le procedure concordate con il Consorzio Obbligatorio delle Batterie Usate (COBAT). 4.7 Rifiuti speciali pericolosi (OIL) Rifiuto CER * CER * CER * CER * Descrizione Scarti di olio minerale per motori, ingranaggi e lubrificazione, clorurati Scarti di olio minerale per motori, ingranaggi e lubrificazione, non clorurati Altri olii di sentina della navigazione Assorbenti, materiali filtranti (inclusi filtri dell olio non specificati altrimenti), stracci, indumenti protettivi, contaminati da sostanze pericolose Conferimento da parte Utente Utente Su richiesta Utente Modalità Contenitore isola ecologica Contenitore isola ecologica Rifiuto pericoloso Contenitore isola ecologica CER * Filtri dell olio Utente Contenitore isola ecologica Per quanto concerne gli Scarti di olio minerale per motori, ingranaggi e lubrificazione, clorurati (CER *) e i Filtri dell olio (CER *), analogamente a quanto previsto per le batterie al piombo la raccolta e lo smaltimento dovrà avvenire secondo le procedure concordate con il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati (C.O.O.U.) Servizio di ritiro e smaltimento acque di sentina Il servizio di ritiro e smaltimento delle acque di sentina (CER *) è attivato secondo le seguenti modalità:

15 - il servizio è eseguibile su chiamata, previa prenotazione telefonica al gestore da parte del comandante della nave da effettuarsi con preavviso di almeno 24 ore; - al momento della prenotazione sarà comunicato l orario di arrivo della cisterna per il prelievo; - il costo del servizio è a totale carico dell utente e consiste in un diritto fisso di chiamata e un costo al metro-cubo ritirato per il servizio di prelievo, trasporto e smaltimento in impianto autorizzato. 4.8 Gestione acque reflue (sewage) Rifiuto Descrizione Conferimento da parte Modalità CER Fanghi delle fosse settiche Su richiesta Rifiuto non pericoloso Servizio occasionale, fornito su richiesta espressa da parte di qualunque tipologia di unità. Il servizio si svolge su chiamata analogamente al servizio di ritiro delle acque di sentina CER *. Il costo del servizio è a totale carico dell utente e consiste in un diritto fisso di chiamata e un costo al metro-cubo ritirato per il servizio di prelievo, trasporto e smaltimento in impianto autorizzato. N.B. Non si esclude che le navi possano produrre ulteriori tipologie di rifiuti non comprese quelle indicate; per tale evenienza si prevede che il concessionario sia comunque abilitato a gestire tutti i rifiuti, evitando la pedissequa indicazione dei codici. 5. CONSISTENZA E TIPOLOGIA DEI CENTRI DI RACCOLTA IN AMBITO PORTUALE. ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO In relazione alle esigenze delle unità sopra indicate, sentite le associazioni ed i rappresentanti delle utenze e degli operatori, si è giunti alla seguente conclusione ipotesi operativa da inserire quale punto di riferimento per l identificazione tipologica e dimensionale dello strumento oggetto del presente piano. 5.1 Numero e caratteristiche delle isole ecologiche Sulla base delle valutazioni descritte in precedenza, si ritiene opportuna l installazione in ambito portuale di isole ecologiche il cui numero previsto è stato valutato seguendo criteri di economicità e contenimento dei costi di gestione data la necessità che le stesse siano presidiate durante i giorni e gli orari di conferimento. In dettaglio si ipotizza la realizzazione di n 2 (d ue) isole ecologiche da ubicarsi all interno dell area portuale così come riportato nell allegato stralcio planimetrico (All. A) rispettivamente in prossimità della radice del molo Est (zona A pescherecci) e presso la radice del molo Nord (zona B diporto). Dette isole ecologiche realizzate a norma di legge ed in maniera tale da evitare ogni fuoriuscita, anche accidentale di liquidi, polveri o altri materiali inquinanti dovranno permettere una raccolta differenziata delle varie tipologie di rifiuti provenienti dalle navi. In particolare, come anticipato in premessa, saranno previsti due punti di conferimento degli oli e delle batterie al piombo regolate con apposita convenzione con il consorzio COBAT e con il Consorzio Oli Usati (isole nel porto) che effettuano raccolta e smaltimento gratuiti su tutto il territorio nazionale. Al gestore vincitore della prevista gara ad evidenza

16 pubblica spetterà la sola gestione e sorveglianza delle isole, mentre lo smaltimento avverrà a cura dei consorzi. I contenitori per la raccolta delle altre tipologie di rifiuto dovranno essere posti all interno di un area opportunamente delimitata ed assicurata con chiusura a chiave da aprirsi durante gli orari previsti alla presenza di incaricato del gestore. Per quanto concerne i rifiuti urbani non differenziati (CER ), si dovranno prevedere n 6 contenitori lungo la banchina EST se condo le modalità di seguito indicate. In sintesi, per maggior chiarezza, per la zona della pesca (vedi planimetria Allegato A) è da prevedersi l installazione un isola ecologica suddivisa in: - A.1 (olio, filtri, batterie al piombo); - A.2 (altre tipologie di rifiuto); - n 6 contenitori stradali per rifiuti indifferenziati. Per la zona del diporto nautico (radice del molo Nord): - un isola ecologica denominata B (olio, filtri, batterie al piombo). Punti di conferimento A.1 e B Le isole ecologiche per la raccolta di olio usato, batterie al piombo, filtri e lattine olio saranno costituite da un gazebo realizzato mediante struttura zincata a caldo, verniciata in verde ed a base esagonale. Sul basamento esagonale in lamiera sarà posizionata una pavimentazione in ferro grigliato calpestabile. La cavità tra basamento e pavimentazione costituirà un bacino per la raccolta di piccole quantità di olio usato accidentalmente versate al di fuori del contenitore. Il bacino di contenimento avrà un altezza di almeno cm.15. Rifiuto CER * CER * CER * Descrizione Scarti di olio minerale per motori, ingranaggi e lubrificazione, clorurati Filtri dell olio Batterie al piombo Punto di conferimento A.2 Per le altre tipologie di rifiuto sarà previsto un punto di conferimento fisso sito nella zona A, ovvero un punto di raccolta mobile o galleggiante, costituito da struttura a norma di legge in grado di evitare contaminazioni dell ambiente e dotata di appositi contenitori di ricevere le tipologie di rifiuto descritte nel prospetto che segue. Rifiuto Descrizione Conferimento da parte Modalità CER Carta e cartone (PAPER) Utente Contenitore isola ecologica (o stradale) CER Vetro (GLASS) Utente Contenitore isola ecologica (o stradale) CER Plastica (PLASTIC) Utente Contenitore isola ecologica (o stradale) CER Imballaggi in materiali misti Utente Contenitore isola ecologica CER Metallo (METAL) Utente Contenitore isola ecologica CER Metalli ferrosi Utente Contenitore isola ecologica Imballaggi contenenti CER * residui di sostanze pericolose o contaminate da tali sostanze Utente Contenitore isola ecologica

17 Imballaggi metallici CER * contenenti matrici solide porose pericolose (ad esempio amianto), Utente Contenitore isola ecologica compresi i contenitori a pressione vuoti CER * Medicinali citotossici e citostatici Utente Contenitore isola ecologica Assorbenti, materiali filtranti (inclusi filtri dell olio non specificati CER * altrimenti), stracci, Utente Contenitore isola ecologica indumenti protettivi, contaminati da sostanze pericolose CER Legno, diverso da quello Utente Contenitore isola ecologica di cui alla voce CER Metallo Utente Contenitore isola ecologica CER Rifiuti ingombranti Utente Contenitore isola ecologica CER * Apparecchiature fuori uso contenenti Utente Contenitore isola ecologica clorofluorocarburi CER Abbigliamento Utente Contenitore isola ecologica Rifiuto CER CER (eventuale) Rifiuti da raccogliersi mediante idonei contenitori stradali Descrizione Rifiuti urbani non differenziati Rifiuti urbani alimentari di navi provenienti da paesi extra-comunitari differenziati Conferimento da parte Utente Utente Modalità N 6 contenitori stradali tradizionali dislocali lungo banchina Contenitore stradale con chiave Contenitore stradale CER Carta e cartone (PAPER) Utente (eventualmente isola ecologica) Contenitore stradale CER Vetro (GLASS) Utente (eventualmente isola ecologica) Contenitore stradale CER Plastica (PLASTIC) Utente (eventualmente isola ecologica) I contenitori stradali dovranno essere posti nella zona A (pescherecci), eventualmente nelle vicinanze dell isola ecologica A.1/A.2 ed essere vuotati con cadenza settimanale o secondo esigenza, ad eccezione dei contenitori per la raccolta dei rifiuti assimilabili e/o assimilati agli urbani non differenziati, per i quali posizionati lungo le banchine molo Sud e molo Est - dovrà essere mantenuta l attuale cadenza giornaliera o a giorni alterni. In caso di impiego di punto di raccolta mobile, lo stesso dovrà essere rispondente alle vigenti norme in materia e provvisto di tutte le dotazioni previste per la raccolta delle diverse tipologie di rifiuto. In particolare:

18 - per rifiuti speciali pericolosi e non, il centro mobile dovrà essere dotato di idoneo cassone che preveda per ogni tipo di rifiuto pericoloso uno specifico bacino di contenimento. Per rifiuti oil il centro mobile dovrà essere provvisto di cisterne/contenitori/serbatoi con sistemi di chiusura, accessori e dispositivi atti ad effettuare, in condizioni di sicurezza, le operazioni di riempimento, travaso, svuotamento. Tali sistemi dovranno riservare un volume residuo di sicurezza pari al 10% ed essere dotati di dispositivi antitraboccamento o di tubazioni di troppo pieno. Dovranno inoltre prevedere indicatori di livello e sfiati captati ed abbattuti da un idoneo sistema di abbattimento. Le manichette ed i raccordi dei tubi dovranno essere mantenuti in perfetta efficienza al fine di evitare dispersioni nell ambiente. 5.2 Capacità dei contenitori Per i contenitori delle isole ecologiche A.1 e B si prevedono le seguenti capacità: Rifiuto Descrizione N contenitori Capacità contenitore (litri) CER * Scarti di olio minerale per n 1 in A.1; n 1 in B 300/400 motori, ingranaggi e lubrificazione, clorurati CER * Filtri dell olio n 1 in A.1; n 1 in B 200 CER * Batterie al piombo n 1 in A.1; n 1 in B 700 Per l isola ecologica denominata A.2 si ipotizzano, tenuto conto delle tipologie di rifiuto più frequenti, contenitori aventi le seguenti capacità: Rifiuto Descrizione N contenitori CER Vetro (GLASS) CER Plastica (PLASTIC) CER Carta e cartone (PAPER) CER Rifiuti urbani non differenziati 1 1 CER Rifiuti urbani non differenziati CER Metalli ferrosi Contenitore scarrabile per rifiuti non recuperabili 5.3 Orari, modalità e procedure di conferimento Capacità contenitore (metri-cubi) I giorni e gli orari previsti per la raccolta dalle isole ecologiche A.1, A.2 e B verranno determinati con ordinanza dell Autorità Marittima e dovranno prevedere il conferimento ed il ritiro nel corso della settimana in almeno due giornate lavorative di massima il mercoledì e venerdì o comunque in giorni da individuarsi in relazione alle esigenze operative delle attività portuali e nautiche anche se del caso aumentandone la frequenza. Al fine di consentire l impiego di un numero minimo di operatori da parte della ditta incaricata, le isole A e B (oli e batterie) verranno aperte negli stessi due giorni in orari alternati (ad es. dalle ore 08:00 alle ore 10:00 l isola A e dalle ore 10:00 alle ore 12:00 l isola B) in maniera tale da consentire il conferimento dei rifiuti alternativamente per le due zone.

19 In caso di impiego di punto di conferimento mobile secondo orari di massima analoghi a quelli previsti nel caso di punti di conferimento fissi - il ritiro dovrà avvenire direttamente sotto bordo le navi. Allo scopo di garantire un miglior servizio l utilizzo del punto di raccolta mobile dovrà essere pertanto preferito a quello fisso proprio in virtù della possibilità di ritiro diretto che minimizzi il rischio di abbandono di rifiuti sulle banchine o comunque in ambito portuale, eccezion fatta per l isola B (diporto) che dovrà comunque essere posizionata secondo le suddette modalità e per i contenitori stradali per rifiuti indifferenziati. La procedura di conferimento dei rifiuti prodotti dalle navi dovrà avvenire nel seguente modo: a) il Comandante e/o l armatore dell unità o suo delegato, dovrà conferire i rifiuti prodotti presso i cassonetti o una delle isole ecologiche presenti in ambito portuale; b) a chi consegnerà direttamente i rifiuti presso le isole ecologiche, verrà rilasciato un documento predisposto dal soggetto gestore che certificherà l avvenuto conferimento (All. B). I comandi di nave saranno tenuti, all atto del conferimento dei rifiuti negli appositi contenitori siti all interno od in prossimità delle isole ecologiche, ad adottare ogni utile accorgimento al fine di evitare lo spandimento dei lubrificanti o la dispersione di altri rifiuti in banchina o negli specchi acquei circostanti. 5.4 Autorizzazioni e formulari Per la gestione del servizio così come descritto nei capitoli precedenti, risultano necessari i seguenti titoli di legittimazione: a) il soggetto gestore deve essere in possesso di iscrizione all Albo Nazionale Smaltitori nelle categorie: 1B ( raccolta e trasporto rifiuti urbani e assimilati); 4D (raccolta e trasporto rifiuti speciali non pericolosi prodotti da terzi); 5D (raccolta e trasporto rifiuti pericolosi); 6B classe F (gestione impianti di stoccaggio di rifiuti non pericolosi e pericolosi); b) il soggetto gestore deve conferire i rifiuti oggetto della raccolta presso centri autorizzati ai sensi degli articoli 27 e 28 del D.L.vo n 22/97; c) i mezzi terrestri utilizzati per la raccolta e il trasporto dei rifiuti devono soddisfare le pertinenti norme fissate dalla legislazione vigente: autorizzazione rilasciata dall Albo Nazionale delle imprese di gestione dei rifiuti; dotazione di vano chiuso o sponde alte che lo separano dalla cabina di guida. Per la gestione dell Isola Ecologica fatta salva la disciplina in materia di concessione di beni demaniali gli impianti di raccolta fissi sono autorizzati ai sensi degli articoli 27 e 28 del D.L.vo n 22/1997, salvo che gli stessi rispettino le condi zioni stabilite all art.6, comma 2, lettera m), del citato decreto. Per quanto attiene ai formulari, in linea con le disposizioni generali vigenti, per tutte le operazioni di trasporto dei rifiuti garbage, che consistono in rifiuti urbani ed assimilabili non pericolosi, sia per quanto attiene al trasferimento dalla nave alla base operativa del gestore, sia per la spedizione dalla base operativa al centro finale di recupero/smaltimento, non va redatto alcun formulario. Analogo discorso va fatto per i rifiuti sterilizzati, tenuto conto che essi rientrano nella categoria dei rifiuti urbani e si classificano con il codice CER E in ogni caso prevista una ricevuta identificativa come il Documento di conferimento, secondo lo schema di cui all All. B al Presente Piano, che attesta l avvenuto conferimento del rifiuto da parte del Comandante della nave al soggetto gestore del servizio. Per tutti i rifiuti speciali pericolosi e non, il formulario di identificazione va redatto, fatta eccezione nei casi di movimentazione all interno dell area portuale (es. trasporto di olii dal Comandante di un motopesca al centro di raccolta, trasporto di un rifiuto dalla nave alla base operativa portuale del gestore, qualora venga autorizzato un punto di raccolta R 13), potendosi intendere tali movimentazione come effettuate in un area delimitata in cui più soggetti provvedono

20 alla gestione tramite un terzo autorizzato (interpretazioni analogiche della lett. n della Circolare Ministero dell Ambiente 4 agosto 1998). In tutti gli altri casi il FIR va redatto da parte del soggetto gestore che assume la detenzione del rifiuto. 5.5 Compiti del gestore La ditta fornitrice del servizio di raccolta dei rifiuti di bordo in regime di convenzione, presterà il servizio di raccolta osservando le seguenti modalità operative: 1. il servizio di apertura delle isole ecologiche sarà prestato con la cadenza prevista al precedente punto 5.3, di massima nei giorni di Mercoledì e Venerdì. Nel caso di coincidenza con giornate festive, il servizio dovrà essere anticipato alla giornata feriale immediatamente precedente o posticipato a quella successiva, dandone preventiva informazione all Autorità Marittima ed all utenza; 2. ferme restando le modalità di cui al precedente punto, il responsabile della gestione del servizio dovrà assicurare il pronto intervento nel caso di esigenze urgenti ed impreviste o comunque ove ne ricorra la necessità ai fini della migliore tutela dell ambiente e dell igiene pubblico; 3. in caso di implementazione di isole fisse, il gestore dovrà garantirne l opportuno svuotamento, la cui frequenza dovrà sempre ricadere entro i limiti previsti dal combinato disposto dell art.4 del D.L.vo n 182/2003 e dell art.6, lettera m), del D.L.vo n 22/97; 4. lo svuotamento dei contenitori RSU indifferenziati dovrà avvenire a giorni alterni o comunque ogni qualvolta risulti necessario; 5. dovrà comunque restare sempre assicurato il massimo gradiente di igiene; 6. il soggetto gestore, oltre ad essere responsabile dell applicazione di quanto previsto dal presente piano, dovrà inoltre: - documentare il conferimento rilasciando al soggetto conferitore di rifiuti una ricevuta di certificazione del conferimento stesso (All. B). Il documento, redatto in duplica copia una per il gestore ed una per il conferitore dovrà riportare le seguenti informazioni: a) dati identificativi del produttore dei rifiuti; b) tipologia di rifiuto conferito; c) quantità conferita; d) ora e data del conferimento; N.B. Tale documento sostituisce, nel solo caso della movimentazione all interno dell area portuale, il formulario di cui all art.15 del D.L.vo n 22/97. - consegnare a chi effettua il conferimento il modulo per la segnalazione dei disservizi e delle inadeguatezze (All. C); - predisporre in tutti gli altri casi dove non si configura la movimentazione all interno dell area portuale, il documento di accompagnamento dei rifiuti (formulario di identificazione) secondo le modalità ed i termini previsti dall art.15, comma 1, del D.L.vo n 22/97; - provvedere agli adempimenti relativi alla comunicazione annuale ed alla tenuta dei registri previsti agli artt.11 e 12 del D.L.vo n 22 /1997; - distribuire materiale informativo sull organizzazione del servizio di raccolta rifiuti in ambito portuale ed in particolare delle strutture per la raccolta dei summenzionati rifiuti speciali. 5.6 Interventi su chiamata Il gestore del servizio dovrà comunque garantire su richiesta dell Autorità Marittima ed in caso di necessità anche nei giorni festivi interventi a chiamata per la rimozione di

21 materiali eventualmente abbandonati sulle banchine dagli utenti che possano costituire potenziale pericolo di inquinamento (es. fusti di olio esausto). Il compenso per tali interventi straordinari potrà essere contabilizzato a parte ed essere dallo stesso gestore addebitato qualora il responsabile non sia noto agli utenti secondo i previsti criteri forfettari. 6. INFORMAZIONI AGLI UTENTI DEL PORTO SUL SISTEMA DI RACCOLTA E GESTIONE DEI RIFIUTI PRODOTTI DALLE NAVI E DEI RESIDUI DEL CARICO Allo scopo di fornire agli utenti portuali informazioni relative al sistema di raccolta e gestione dei rifiuti originati a bordo delle navi approdate in questo porto, dovrà essere predisposta apposita scheda informativa che sarà consegnata in occasione dell arrivo delle navi in porto. Tale documento dovrà contenere: a) un breve accenno sulla fondamentale importanza del corretto conferimento dei rifiuti prodotti dalle navi dei residui del carico; b) l ubicazione degli impianti portuali di raccolta per ogni banchina di ormeggio con diagramma e cartina; c) l elenco dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del carico trattati in via ordinaria; d) l elenco dei gestori delle attività di raccolta e di gestione dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui di carico; e) l elenco dei punti di contatto, degli operatori e dei servizi offerti; f) la descrizione delle procedure per il conferimento; g) descrizione delle tariffe e del sistema di tariffazione; h) le procedure per la segnalazione delle inadeguatezze rilevate negli impianti portuali di raccolta. Copia della medesima scheda sarà esposta presso i locali Cantieri Navali e le Officine in ambito portuale e presso le isole ecologiche. La ditta appaltatrice del servizio, con la collaborazione dell Autorità Marittima, del Comune di Civitanova Marche nonché delle categorie degli utenti, avrà cura di organizzare periodiche conferenze aperte a tutti gli utenti sulle corrette procedure da seguire per la raccolta ed il trasporto dei rifiuti. 7. CONSIDERAZIONI SUI COSTI E MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DELLE TARIFFE 7.1 Analisi dei costi Si premette che per il porto di Civitanova Marche non è stato possibile effettuare una esaustiva analisi dei costi di smaltimento in quanto non ci sono dati attendibili, né statistiche che riguardino i rifiuti provenienti dalle navi; quanto precede soprattutto perché gli operatori del settore si sono serviti per le loro esigenze in gran parte dei cassonetti installati dal servizio pubblico comunale nell area portuale. Tuttavia, per avere almeno un idea dei costi da sostenere per la raccolta e lo smaltimento, questo Ufficio ha provveduto ad effettuare una stima sulla base dei costi sostenuti nello scorso esercizio ed in considerazione del fatto che non si prevedono aumenti di traffico nei prossimi tre anni; tale stima indicherebbe un totale di Euro ,00. Si è inoltre provveduto a raccogliere dall amministrazione comunale di Civitanova Marche i dati (limitatamente al peso totale) ed i costi relativi alla raccolta

22 effettuata a mezzo dei sei cassonetti posti lungo le banchine portuali; tali dati vengono di seguito riportati. Costi relativi alla raccolta effettuata a mezzo dei sei cassonetti posti lungo le banchine portuali Costi di raccolta e trasporto rifiuti anno 2004 Costo singolo cassonetto Costo totale N cassonetti Euro IVA inclusa raccolta Euro 6 705, ,76 Costi smaltimento 2004 N cassonetti Kg/anno Costo smaltimento Euro ,35 Totale costi raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti urbani non differenziati: Euro ,00. Per quanto precede, dovendo fare una valutazione ipotetica dei costi di smaltimento (con riferimento alla situazione attuale) come risultanti dalla somma dei costi previsti ai costi effettivamente sostenuti dall amministrazione comunale nel 2004 per i rifiuti urbani non differenziati (limitatamente a quelli raccolti per mezzo dei 6 cassonetti dislocati lungo le banchine), si otterrebbe un totale di Euro ,00. Si ribadisce ovviamente che tale indicazione dei costi è da intendersi a carattere del tutto indicativo per quanto sottolineato in premessa. 7.2 Determinazione delle tariffe A mente dell art.8, comma 4, del D.L.vo n 182/2003, in virtù delle peculiari caratteristiche delle navi che abitualmente scalano il porto di Civitanova Marche (pescherecci ed imbarcazioni da diporto), le tariffe da applicarsi per la fornitura del servizio non verranno correlate al quantitativo di rifiuti effettivamente conferiti, ma verranno calcolate sulla base di differenti criteri, riferiti alla potenza del motore e saranno costituiti da una quota fissa annuale. Quanto precede al fine di scoraggiare la dispersione dei rifiuti o la discarica in mare. Le tariffe saranno calcolate in misura tale da porre a totale carico dell utenza la copertura del costo del servizio, senza oneri per lo Stato. Alle unità da pesca e del naviglio minore saranno attribuite una quota di costi pari al 60% del ricavo complessivo; alle unità da diporto saranno attribuite una quota di costi pari al 40% del ricavo complessivo. Dopo il primo anno di monitoraggio, tale ripartizione potrà essere oggetto di rivisitazione ed affinamento in relazione agli effettivi dati che emergeranno dai reali quantitativi di rifiuti prodotti dal naviglio interessato. Le navi che effettueranno accosti occasionali o temporanei a fronte della prestazione del servizio saranno tenuti al pagamento di una quota parte del canone annuale, in ragione dei giorni di permanenza in porto. Alle navi diverse da quelle da pesca o a quelle da diporto omologate per più di 12 passeggeri potranno essere applicate tariffe calcolate sulla base di una quota fissa ed una quota correlata al quantitativo ed al tipo dei rifiuti prodotti. La quota fissa potrà essere correlata alla tipologia di nave, lunghezza del viaggio, numero dell equipaggio e dei passeggeri; non si ritiene possibile allo stato attuale specificare meglio i costi del servizio per queste tipologie di navi in quanto questo porto sarà interessato per l anno 2006 da

23 soli n 6 accosti di nave veloce in collegamento con la Croazia e pertanto il servizio dovrà essere reso solo in occasioni del tutto sporadiche. 8. AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO Il servizio di raccolta e successivo smaltimento dei rifiuti prodotti a bordo delle navi ormeggiate in porto sarà espletato esclusivamente da ditta specializzata, in possesso delle autorizzazioni prescritte dalle Leggi vigenti in materia, in relazione alle differenti tipologie di rifiuto, con oneri a carico dell utente portuale e previa apposita gara ad evidenza pubblica che per la definizione dei requisiti di capacità tecnica, economica e finanziaria dei partecipanti dovrà tener conto di un principio di proporzionalità, evitando di fissare requisiti professionali o finanziari sproporzionati rispetto all oggetto della concessione. Prima di stabilire le linee guida per la procedura di selezione, giova evidenziare quanto segue: a) l art.6, comma1, lettera c), della Legge n 84/94, prevede che i servizi di interesse generale individuati con Decreto del Ministero dei Trasporti e della Navigazione ora Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti siano affidati in concessione mediante gara pubblica; b) per quanto attiene al ritiro dei rifiuti dalle navi, il D.M applicativo dell art.6, comma 1, lettera c), della Legge n 84/9 4 inserisce tra i servizi di interesse generale da fornire a titolo oneroso agli utenti portuali la raccolta e sversamento a discarica dei rifiuti provenienti dalle Navi ; c) il D.L.vo n 182/2003 attribuisce all Autorità Ma rittima, laddove non istituita l Autorità Portuale, la competenza esclusiva in materia di rifiuti dalle navi e la medesima Autorità può organicamente disciplinare il settore con atti di regolamentazione e organizzazione emanando apposite Ordinanze regolanti facoltà, diritti ed obblighi degli utenti e dei prestatori dei servizi; d) la previsione dell art.4, comma 5, del D.L.vo n 182/2003, completa il sistema normativo prescrivendo che l affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti avviene mediante gara ad evidenza pubblica in conformità alla legislazione nazionale e comunitaria vigente. Si stabiliscono, pertanto, le seguenti linee guida per la procedura selettiva: - massima divulgazione dell avviso di gara il cui estratto andrà pubblicato su almeno due quotidiani a diffusione nazionale; - possibilità ampia di partecipazione a livello comunitario senza discriminazione di nazionalità; - individuazione preventiva dei requisiti che i candidati devono soddisfare durante la fase selettiva; - scelta del candidato in base a criteri obiettivi, nel rispetto delle regole e dei requisiti inizialmente stabiliti. Potranno partecipare alla gara le imprese provviste del certificato di iscrizione all Albo Nazionale Gestori secondo le categorie indicate nel paragrafo precedente. L impresa concorrente dovrà dimostrare con idonea documentazione, di disporre, all atto della partecipazione della gara, di tutti i mezzi d opera ad attrezzature necessarie per lo svolgimento dei servizi, indicati nei paragrafi di cui sopra. Per garantire l idonea capacità finanziaria sarà richiesto un capitale sociale e un patrimonio netto (per l ATI, limitatamente alla capogruppo mandataria), rispettivamente non inferiore a euro e ciò in base al bilancio dell ultimo anno o a successiva documentazione legale, oltre ad una referenza bancaria di solvibilità e a fideiussioni il cui importo sarà stabilito nel bando di gara. Per assicurare che i candidati abbiano un esperienza qualificata nel settore, quale requisito tecnico per lo svolgimento ottimale del servizio, sarà legittimamente inserita una clausola che limiti l ammissione ai soli concorrenti che abbiano svolto servizi identici a

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