REGOLAMENTO DISTRETTUALE PER L ACCREDITAMENTO DEI SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA: NIDO/MICRO-NIDO E SERVIZI INTEGRATIVI
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- Lazzaro Savino
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1 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO 49 Carlentini Lentini Francofonte A.S.P. Siracusa Capofila REGOLAMENTO DISTRETTUALE PER L ACCREDITAMENTO DEI SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA: NIDO/MICRO-NIDO E SERVIZI INTEGRATIVI Approvato con verbale n. 8 del 04/12/2013 del Comitato dei Sindaci 1
2 INDICE Premessa Riferimenti normativi TITOLO I (Offerta)- Sistema dei servizi educativi per la prima infanzia Art. 1 Oggetto del regolamento Art. 2 Finalità Art. 3 Tipologia degli interventi Art. 4 - Soggetti richiedenti l accreditamento Art. 5 Requisiti minimi Art. 6 - Sottoscrizione del Patto di accreditamento Art. 7 - Commissione tecnica di valutazione Art. 8 - Decadenza Art. 9 - Requisiti di mantenimento TITOLO II - LA DOMANDA- Criteri di ammissione ai servizi nido/micronido e servizi integrativi Art. 10 Soggetti ammessi ai buoni/voucher per la prima infanzia Art Buoni/voucher Art. 12- Criteri per la formulazione della graduatoria Art. 13 Criteri per il calcolo della quota di compartecipazione Art Erogazione del buono/voucher Art. 15 Cause di decadenza TITOLO III- Disposizioni transitorie e finali Art. 16- Norme transitorie Art Modifiche al Regolamento Art Norma finali 2
3 Premessa Il presente regolamento vuole rappresentare una vera e propria carta dei servizi integrativi per la prima infanzia a sostegno della genitorialità ed allo scopo di conciliare i tempi di vita e di lavoro delle famiglie. La finalità che si propone è quella di diffondere una cultura dell infanzia centrata sui bambini e sulle bambine quali soggetti di diritti inalienabili, attraverso il potenziamento di una rete estesa di servizi per l infanzia, qualificata e differenziata, capace di supportare il ruolo educativo dei genitori promuovendo l iniziativa privata nella erogazione di detti servizi. Si ispira ai principi contenuti nel Piano di Azione e Coesione e viene incontro alla realizzazione di azioni positive che promuovono i diritti dell infanzia, l esercizio dei diritti civili fondamentali, il sostegno alla genitorialità, lo sviluppo del benessere e della qualità della vita dei bambini, la valorizzazione nel rispetto di ogni diversità, delle caratteristiche di genere, culturali ed etniche. A tal fine, l erogazione di buoni/voucher in favore dei nuclei familiari di minori da 0 a 36 mesi per l accesso ai servizi per la prima infanzia che abbiano conseguito autorizzazione definitiva al funzionamento, è strumento per realizzare la sostenibilità gestionale delle strutture e dei servizi attivi mediante il sostegno economico alla domanda da parte dei nuclei familiari quali destinatari finali. Il presente Regolamento è propedeutico alla predisposizione del Piano d Intervento per la prima infanzia del Distretto Socio Sanitario 49 da presentare al Ministero dell Interno entro il 14 dicembre 2013 perchè costituisce un supporto per i singoli Comuni per la definizione di linee programmatiche necessarie alla realizzazione di un sistema - offerta di qualità educativa e perché, attraverso la definizione dei criteri di accesso e dei requisiti strutturali e organizzativi, permette alle famiglie di rendere possibile la domanda e alle strutture che insistono nel Distretto di potere esprimere la loro offerta. Riferimenti normativi La Regione Sicilia ha legiferato in merito alla disciplina degli asili nido con L. R. 14 settembre 1979, n. 214 Disciplina degli asili-nido nella Regione siciliana. Con L. R. 9 maggio 1986, n. 22 di Riordino dei servizi e delle attività socio-assistenziali in Sicilia e con il D.P.R.S. del ha previsto gli "Standard strutturali organizzativi dei servizi e degli interventi socio assistenziali di cui alla legge regionale 9 maggio 1986, n. 22. quale strumento complessivo ed unitario, anche ai fini della omogeneizzazione dei servizi a livello regionale. Attraverso l art. 26 della predetta L. R. l'assessorato regionale (ex degli enti locali) della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, istituisce l Albo regionale delle istituzioni assistenziali, diviso in sezioni e tipologie d utenza secondo la natura dell'attività svolta prevedendo nella Sezione Minori la tipologia di Asilo Nido e fissando alcuni presupposti che costituiscono ancora oggi criteri essenziali per gli enti per poter concorrere alla realizzazione delle politiche sociali. Con Decreto Presidenziale 04/06/1996 n. 158 la Regione Sicilia approva gli schemi di convenzione-tipo per le gestioni da parte dei Comuni dei servizi socio-assistenziali previsti dalla legge 22/86, tra cui i criteri di organizzazione e gestione degli asili nido. Il sistema di welfare delineato dalla legge quadro regionale e dai successivi provvedimenti ha collocato dunque la Sicilia in una posizione di assoluta avanguardia nel panorama nazionale nel campo delle politiche sociali e socio- 3
4 assistenziali e, non a torto, si ritiene che il sistema di qualità dei servizi alla persona in ambito regionale possa considerarsi sicuramente l archetipo del sistema di accreditamento successivamente introdotto dalla L. 328/2000 "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali" che tra le altre cose indica i criteri di accreditamento dei soggetti erogatori dei servizi socio assistenziali anche per i servizi destinati alla prima infanzia. Alla luce della L. 296/06 che prevede la definizione di un piano straordinario di intervento per lo sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio educativi, al quale concorrono, tra l'altro, gli asili nido e del Quadro Strategico Nazionale per le politiche regionali aggiuntive 2007/ Piano "Obiettivi di Servizio" che per la prima infanzia prevede la diffusione dei servizi socio educativi e integrativi, ed ancora, della L. 328/00 che ha ridefinito il valore della sussidiarietà nella creazione del welfare di cittadinanza e del Decreto Presidenziale della Regione Sicilia n. 126/2013 che approva i parametri strutturali ed organizzativi dei servizi di cui sopra, il Distretto Socio Sanitario 49, coerentemente con la succitata normativa nazionale e regionale, intende proseguire all ulteriore processo di qualificazione del sistema locale integrato dei servizi con l approvazione del presente Regolamento Distrettuale dei servizi di nido/micro-nido ed integrativi per la prima infanzia. 4
5 TITOLO I L OFFERTA- (Sistema dei servizi nido/micro-nido ed integrativi per la prima infanzia) Art. 1 Oggetto del regolamento 1. Il presente regolamento stabilisce, nel rispetto della normativa nazionale e regionale, i criteri e le modalità generali per la gestione dei seguenti servizi: nido/micro-nido e servizi integrativi. 2. Al fine di realizzare un sistema educativo integrato tra strutture a titolarità pubblica e quelle private, il Distretto Socio Sanitario 49 si propone di garantire con il sistema dei buoni / voucher l accesso a servizi erogati da strutture private in possesso degli standard strutturali ed organizzativi, concorrendo a dare risposte flessibili e differenziate alle esigenze delle famiglie e ai bisogni dei bambini. Art. 2 Finalità 1. Favorire il potenziamento di una rete estesa, qualificata e differenziata su tutto il territorio distrettuale di servizi integrativi per la prima infanzia al fine di promuovere e garantire il benessere e lo sviluppo dei bambini, il sostegno al ruolo educativo dei genitori e la conciliazione dei tempi di cura e di lavoro; 2. Sostenere l iniziativa privata nell erogazione dei servizi per la prima infanzia per conseguire la sostenibilità gestionale delle strutture e dei servizi attivi mediante il sostegno economico alla domanda da parte dei nuclei familiari destinatari finali; 3. Agevolare l accesso alle strutture per l infanzia in una logica di piena sussidiarietà tra il ruolo di governo degli enti locali e la partecipazione al sistema integrato dei servizi sociali all interno del sistema imprenditoriale distrettuale nell ottica di sviluppo di una modalità innovativa di erogazione dei medesimi servizi per renderli funzionali a soddisfare il bisogno di soluzioni di conciliazione di vita lavoro delle famiglie residenti nel Distretto Socio Sanitario 49; 4. Sostenere il lavoro di cura delle famiglie al fine di migliorare l accesso all occupazione, con particolare riguardo alla partecipazione sostenibile e all avanzamento delle donne nel mercato di lavoro; 5. Costruire un sistema di opportunità educative che favoriscono, in stretta integrazione con le famiglie, l'armonico, integrale e pieno sviluppo psico-fisico, cognitivo, affettivo e sociale dei bambini nel rispetto della personalità e dei ritmi di ciascuno; 6. Favorire la nascita di un offerta plurale di fornitori di servizi qualificati, con livelli di professionalità adeguati al raggiungimento di elevati standard manageriali, tecnici e relazionali, al fine di garantire ai minori di età da 0 a 36 mesi e alle loro famiglie un offerta socio educativa prossima ai loro bisogni. Art. 3 Tipologia degli interventi 1. Il Sistema Distrettuale dell offerta degli interventi per la prima infanzia si compone dei servizi a titolarità pubblica e di quelli privati accreditati erogati in convenzione con l acquisto dei posti o attraverso la concessione di buoni/ voucher alle famiglie. 2. La realizzazione e lo sviluppo del sistema distrettuale dei servizi educativi per l infanzia si fonda sulla prospettiva della diversificazione e qualificazione dell offerta. 5
6 3. Il presente regolamento disciplina il sistema di funzionamento dei seguenti servizi nido/micro-nido ed integrativi a titolarità privata che saranno erogati tramite l erogazione di buoni/ voucher: a) nido d infanzia o asilo nido: servizio rivolto alla prima infanzia (da o a 3 anni) allo scopo di promuovere lo sviluppo psicofisico cognitivo, affettivo e sociale del bambino e offrire sostegno alle famiglie nel loro compito educativo. Il nido può organizzarsi in sezioni sia omogenee che eterogenee per età; b) micro - nido: servizio socio - educativo per la prima infanzia che si differenzia dal nido per la minore capacità di accoglienza e per alcuni parametri strutturali, svolge anche un servizio di mensa e riposo e può ospitare da un minimo di 8 a un massimo di 24 bambini dai 3 mesi ai 3 anni; c) spazio gioco per bambini: servizio a carattere educativo e ludico rivolto ai bambini in età compresa tra i 18 mesi e i tre anni. Lo spazio gioco è privo di servizio di mensa e non sono previsti spazi per il riposo; d) centro per bambini e famiglie: servizio a carattere educativo e ludico, organizzato secondo il criterio della flessibilità. Il centro prevede la fruizione continuativa del servizio da parte di bambini insieme a un genitore o ad altro adulto accompagnatore, poiché non vi è affidamento. I genitori e gli adulti accompagnatori concorrono alla realizzazione dei programmi educativi del centro in una logica di corresponsabilità con gli educatori. Il servizio è rivolto a bambini di età compresa generalmente dai 3 mesi ai 3 anni. 4. Il Distretto Socio Sanitario definisce i requisiti necessari per l accreditamento dei servizi socio educativi (struttura e organizzazione) ai sensi del D.P.R.S. n. 126/2013 che disciplina i criteri e le modalità strutturali ed organizzative. 5. Il Comitato dei Sindaci provvederà alla costituzione di un Gruppo Tecnico composto dai Responsabili RUP per le attività di programmazione, realizzazione, gestione, controllo e rendicontazione dei singoli interventi da realizzarsi in ciascun Comune. I componenti del Gruppo Tecnico saranno i referenti degli interventi per ogni Comune del Distretto nei confronti del Comitato dei Sindaci, della Regione Sicilia, del Comune Capofila, quale centro di spesa e destinatario per il Distretto dei fondi PAC, nonché per il tramite del RUP dei Piani infanzia e anziani del Comune Capofila all Autorità di Gestione. 6. Il Comitato dei Sindaci del Distretto Socio Sanitario 49 approverà l Albo Distrettuale dei servizi nido/micro-nido ed integrativi accreditati ai sensi della L. 328/00 e del D.P.R.S. n.126/2013. A tal fine sarà predisposto dal singolo Comune che erogherà servizi per la prima infanzia con accreditamento, apposito avviso con l indicazione dei requisiti strutturali ed organizzativi necessari per l iscrizione all Albo Distrettuale. 7. Il Comune che erogherà servizi in accreditamento con le strutture private, nel rispetto del D.P.R.S n.126/2013 e delle norme del C.C.N.L., definirà in apposito disciplinare, redatto per ogni servizio, i seguenti parametri: a) la tipologia del servizio; b) la capacità ricettiva massima; 6
7 c) l organizzazione degli spazi interni ed esterni; d) il calendario e l orario scolastico; e) il rapporto numerico tra educatori e bambini. 8. Il Comune che erogherà servizi tramite strutture private del Distretto individuerà, con proprio atto, le modalità di erogazione e di affidamento per concessione (accreditamento/convenzione) o ai sensi dell art. 20 della L. 163/2006 per procedura selettiva predisponendo apposito capitolato e bando. Art. 4 - Soggetti richiedenti l accreditamento 1. Possono essere accreditati i soggetti del terzo settore che gestiscono servizi per la prima infanzia nel territorio distrettuale, la cui struttura o sede operativa insiste nel territorio del Comune interessato all accreditamento. 2. Ogni soggetto del terzo settore che richiede l accreditamento col Distretto Socio Sanitario 49 deve possedere determinati requisiti di ordine generale e di idoneità professionale che si traducono nella completa affidabilità a poter contrattare con la Pubblica Amministrazione e nella adeguata capacità organizzativa, progettuale ed esperienziale, elementi essenziali a fondamento di una offerta qualificata a tutela dei minori e nel loro esclusivo interesse. 3. Gli enti del terzo settore richiedenti l accreditamento dovranno attestare il possesso dei loro requisiti mediante dichiarazione sostitutiva, sottoscritta in conformità alle disposizioni del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445, da parte del rappresentante legale o da chi formalmente delegato. 4. Ogni soggetto che chiede l accreditamento può ottenerlo esclusivamente a titolo individuale, o in alternativa, quale raggruppamento temporaneo d imprese, costituito ai sensi delle vigenti leggi, o come Consorzio di cooperative sociali. Ai fini dell accreditamento i RTI e i Consorzi sono considerati come soggetti individuali. 5. In caso di RTI e di Consorzi di cui all art. 8 della L. 381/91 tutti gli organismi facenti parte del raggruppamento devono possedere i requisiti di ordine generale di cui all art. 38 del D. Lgs. n. 163/06 e ss.mm.ii e di idoneità professionale di cui all art. 39 del D. Lgs. n. 163/06 e ss.mm.ii, compreso il possesso di una sede operativa/struttura designata dal raggruppamento, ubicata presso il Comune del Distretto Socio Sanitario 49 che sceglierà l accreditamento come modalità di erogazione dei servizi per la prima infanzia. I Consorzi di cooperative possono accreditarsi a condizione che indichino una cooperativa sociale di tipo A come consorziata che svolgerà il servizio. 6. Ai sensi degli artt. 36 e 37 del D.Lgs. 163/06, è fatto divieto alle imprese consorziate e/o raggruppate per le quali il consorzio o il raggruppamento concorre, di partecipare all accreditamento per lo stesso servizio singolarmente. Art. 5 Requisiti minimi 1. Gli Enti privati che vogliono accreditarsi col distretto per l erogazione dei servizi integrativi per la prima infanzia devono possedere i seguenti requisiti: 7
8 A) di ordine generale di cui all art. 38 del D. Lgs. n. 163/06 e ss.mm.ii: - iscrizione al Registro delle imprese presso C.C.I.A.A., o in registro analogo, competente per territorio, da cui risulti l iscrizione presso l ufficio medesimo, la denominazione dell impresa, l indicazione del titolare e/o del legale rappresentante dell impresa, che l impresa si trovi nel pieno e libero esercizio di tutti i suoi diritti e non si trovi in stato di liquidità, fallimento, concordato preventivo o cessazione di attività, l inesistenza delle cause di decadenza, di divieto, e di sospensione di cui all art.10 della L.575/65 e ss.mm.; - inesistenza di cause di esclusione di cui all art. 38 co. 1 lett. a), b), c), d), e),f),g),h),i),m),m-ter), m-quater) del D.Lgs 163/06; - applicazione integrale del CCNL di settore rispetto alla normativa vigente in materia di rapporto di lavoro, rispetto degli obblighi relativi ai pagamenti dei contributi previdenziali a favore dei propri lavoratori (D.U.R.C.), rispetto degli obblighi relativi al pagamento delle imposte e delle tasse; - posizione regolare circa la normativa antimafia; B) di idoneità professionale di cui all art. 39 del D. Lgs. n. 163/06 e ss.mm.ii: - Iscrizione all Albo regionale per la Sezione Minori e la tipologia nido/micro-nido. In caso di mancanza di tale requisito, al momento della presentazione della domanda, si richiede l impegno ad esibirlo entro tre mesi dalla data di sottoscrizione del Patto di accreditamento. - Per gli altri servizi integrativi si richiede in uguale misura il possesso degli standard strutturali ed organizzativi ai sensi del D.P.R.S. 16 maggio 2013 nuovi standards strutturali ed organizzativi per i servizi di prima infanzia per ciascun servizio oggetto dell accreditamento e l autorizzazione al funzionamento rilasciata dall ufficio tecnico sportello SUAP e dal competente ufficio SIAV dell ASP; - Per tutti i servizi per la prima infanzia si richiede: la Mission, desumibile dallo Statuto, congruente con la tipologia di servizio integrativo e socio educativo per la quale il soggetto intende accreditarsi all Albo Distrettuale; - la Carta dei Servizi ai sensi dell art.13 della Legge 328/00 o, in mancanza, dichiarazione d impegno del legale rappresentante a realizzarla nel termine di un mese dall accreditamento, pena la decadenza dell accreditamento stesso, con l indicazione della tipologia delle prestazione da erogare, modalità di collaborazione con la Committenza per elaborazione e attivazione dei progetti e/o prestazioni, modalità di erogazione del servizio e le condizioni per facilitare la valutazione del servizio da parte di utenti e dei soggetti che rappresentano i loro diritti; - la sede operativa/struttura presso cui viene erogato il servizio, conforme ai criteri strutturali ed organizzativi del D.P.R.S. n. 126 del 2013, dotata di telefono, fax e collegamento di posta elettronica, nonché adeguata e funzionale, tale da consentire una migliore organizzazione del servizio. La sede legale o operativa è da intendersi come locale idoneo secondo le normative 8
9 vigenti in materia di igiene sanità, accessibilità e sicurezza D.lgs. 626/94 e successive modifiche e alla normativa di settore, normativa incendi, normativa infortunistica. A tal fine l ente deve dimostrare di possedere il Documento di valutazione dei rischi redatto ai sensi del D.Lgs. 81/2008. Tale sede deve garantire in loco la presenza di figure professionali preposte al presidio e al coordinamento delle attività pedagogiche, nonché ai compiti di segretariato sociale; - l esperienza per conto di Enti pubblici e/o privati, da comprovare attraverso certificazioni di servizio rilasciati da Enti Pubblici o qualora si tratti di esperienza con privati detto requisito si potrà dimostrare con dichiarazione sostitutiva e comprovare attraverso il certificato camerale storico nel quale si evince la regolare presentazione dei bilanci; - la documentazione coerente con le prestazioni erogate relative a: presenza di figure professionali secondo gli standard competenti e con specifico titolo professionale e loro adeguato inquadramento contrattuale; presenza di una figura di coordinamento/referente del progetto educativo del servizio con il titolo specifico di educatore /pedagogista; presenza di una figura professionale con compiti di segretariato sociale e di coordinamento organizzativo; presenza di programmi di aggiornamento e formazione per i propri dipendenti o associati per un minimo di 15 ore all anno di formazione e/o supervisione del personale impiegato; copertura assicurativa RC per operatori e utenti; progetto educativo, organizzativo specifico in merito alle modalità di accoglienza dei bambini; all organizzazione educativa definendo gli spazi ed i tempi del servizio per favorire le attività didattiche e/o di gioco, alla partecipazione dei genitori al progetto educativo; al monitoraggio e valutazione delle attività; all articolazione oraria e alla strutturazione della giornata tipo ; di metodologie adottate per l inserimento dei bambini; all organizzazione del personale compresi i turni di lavoro. Art. 6- Sottoscrizione del Patto di accreditamento 1. Il Patto di accreditamento è conseguente alla verifica della presenza dei requisiti di cui sopra. La sua sottoscrizione avviene successivamente all iscrizione dell ente erogatore nell elenco dei soggetti accreditati. 2. Il Patto di accreditamento è specifico per ogni tipologia di servizio per la prima infanzia. 9
10 3. Dopo la sottoscrizione del Patto e prima dell avvio del servizio l ente accreditando dovrà dotarsi del personale, delle attrezzature e di ogni altro elemento dichiarato nella domanda di accreditamento e/o richiesto dai documenti di procedura. 4. La sottoscrizione del Patto comporta l accettazione di tutto quanto esplicitato e descritto nell avviso e nel disciplinare di servizio. Art. 7- Commissione tecnica di valutazione 1. E istituita nell ambito del Distretto per ogni Comune interessato all accreditamento una Commissione con il compito di esaminare le istanze di iscrizione all Albo Distrettuale e di verificare almeno ogni sei mesi i requisiti dei soggetti richiedenti; 2. La Commissione è presieduta dal Responsabile del Settore preposto ed è composta da almeno n. 2 componenti tra personale tecnico e amministrativo del Settore Servizi Sociali del Comune del Distretto che eroga il servizio in accreditamento. La stessa si riunisce più volte in un anno: per l esame delle istanze di iscrizione e per le funzioni di vigilanza e controllo dei soggetti accreditati che insistono in ciascun Comune e per la redazione di apposito verbale con l elenco dei soggetti da accreditare e da iscrivere all Albo Comunale e Distrettuale. Il Responsabile del Comune interessato all accreditamento, con propria determina approva l elenco e pone in essere le condizioni per la stipula del Patto di accreditamento con i soggetti accreditati. 3. La Commissione svolge, inoltre, funzioni di vigilanza e controllo, rispetto: - al mantenimento dei requisiti dei soggetti accreditati; - alla sopravvenute condizioni e situazioni che costituiscono causa di esclusione; - agli standard dei servizi e ai relativi obblighi specificati nel presente Regolamento. 4. La Commissione di valutazione procederà progressivamente a verificare i requisiti dei soggetti che chiedono di accreditarsi e il mantenimento degli stessi requisiti per le ditte già accreditate. Art. 8- Decadenza 1. Il provvedimento di accreditamento decade quando viene accertata la perdita di almeno uno dei requisiti generali di cui all art.38 del D. Lgs. n. 163/06 e ss.mm.ii. e per: a) gravi violazioni degli adempimenti previsti; b) interruzione dell attività superiore a giorni 15, qualora non giustificata; c) esiti negativi delle verifiche periodiche in attuazione delle funzioni di vigilanza e di controllo attuate dai funzionari tecnici e amministrativi del Comune del Distretto che eroga il servizio in accreditamento; d) impiego di personale professionalmente non adeguato. Art. 9- Requisiti di mantenimento 1. Gli enti accreditati, da almeno un anno, dovranno inoltre dimostrare: 10
11 a) di mantenere i requisiti di cui all art. 5 lett. A), B); b) di aver attuato percorsi di formazione/aggiornamento del personale di almeno 15 ore nell anno; c) di non aver rifiutato o eluso a vari motivi le verifiche annuali da parte della Commissione distrettuale. 11
12 TITOLO II - LA DOMANDA- (Criteri di ammissione delle famiglie ai servizi nido/micro-nido ed integrativi) Art. 10 Soggetti ammessi ai buoni/voucher per la prima infanzia 1. Possono beneficiare dei buoni/voucher per i servizi della prima infanzia, a gestione accreditata privata, i bambini/e da 0 a 36 mesi, la cui famiglia sia residente in uno dei Comuni del Distretto Socio Sanitario 49 che eroga i citati servizi in accreditamento. 2. L ammissione è concessa a seguito di utile collocazione nelle apposite graduatorie formulate per ciascun servizio e fino all esaurimento delle risorse disponibili destinate a ciascun intervento. 3. Nei servizi socio sopra citati trovano accesso a pieno diritto i bambini che versano in situazione di handicap: nessuna condizione di minorazione psicomotoria costituisce motivo di esclusione dei servizi. In tal caso sarà prevista una figura di sostegno in supporto alle operatrici. In assenza di questa figura è prevista la riduzione del numero dei bambini assegnati alla educatrice di sezione, con un più favorevole rapporto numerico educatrice/bambino, individuato con piano personalizzato in collaborazione con l ASP Unità di neuro psichiatria e commisurato alla gravità dell handicap. 4. Dalle provvidenze sono escluse le frequenze non regolari al servizio e dall erogazione del voucher quelle famiglie che già percepiscono altre forme di sostegno dell onere economico della retta di frequenza. Art.11- Buoni / voucher 1. Il buono/voucher verrà erogato mensilmente e avrà la finalità di ridurre o coprire per intero il costo della retta mensile sostenuta dalle famiglie con bambini iscritti in strutture private. 2. Sul sito del Comune Capofila del Distretto e nei siti dei Comuni che erogano i servizi in accreditamento sarà pubblicato l elenco delle strutture private iscritte all Albo distrettuale. 3. Nei sevizi educativi privati accreditati che intendono fruire di voucher a finanziamento pubblico la retta posta a carico dell utente dovrà essere indicata nell istanza di accreditamento e chiaramente riportata nella Carta dei servizi costituendo elemento di valutazione ai fini della concessione del voucher. 4. Il buono/voucher finanzierà il costo del posto utente per intero o in forma ridotta e verrà erogato direttamente per il tramite del Comune Capofila del Distretto alla struttura per un massimo di undici mesi per l anno educativo 2014 a seguito di rendicontazione sul volume delle prestazioni erogate (n. bambini iscritti, n. giornata/bambino per mese,ecc), sul servizio prestato da parte dell ente privato. 5. Dalle provvidenze sono escluse le frequenze par time al servizio. 6. Chi non dichiara la propria condizione economica equivalente/attestazione ISEE sarà tenuto al pagamento della retta massima. 7. Ciascun Comune regolamenterà con proprio disciplinare le modalità di pagamento, le premialità e le penalità connesse all ente erogatore del servizio. 8. Ai fini della presentazione del Piano di Intervento dei servizi di cura per l infanzia nell ambito dei PAC primo riparto anni , il buono/ voucher potrà essere a totale o parziale copertura della retta 12
13 mensile applicata dalla struttura e il suo ammontare sarà differenziato in base al valore dell ISEE posseduto dalla famiglia beneficiaria. 9. Alla definizione della domanda di servizi si perverrà attraverso Avviso pubblico informativo dei requisiti che le famiglie devono possedere per accedere ai benefici pubblici e specificatamente a quelli previsti nel PAC per l infanzia. Art. 12- Criteri per la formulazione della graduatoria 1. Al fine di potenziare la fruizione dei servizi nido/micro-nido e integrativi da parte delle famiglie si individuano i criteri di erogazione agevolata di buoni/ voucher in considerazione del finanziamento dell intervento distrettuale nell ambito del Programma Nazionale di Azione e Coesione e in considerazione di determinate condizioni familiari. 2. La graduatoria verrà formulata sulla base dei seguenti criteri e relativi punteggi: Nuclei familiari in stato di grave bisogno socio economico segnalato e comprovato dal Servizio Sociale Professionale del Comune di residenza o da altri servizi territoriali dell ASP Nuclei familiari che presentano condizioni di povertà con reddito zero o sottosoglia rispetto al minimo vitale, non seguiti dai servizi Nucleo mono-genitoriale per decesso, detenzione, emigrazione o altro con reddito ISEE inferiore alla quota di esenzione prevista dalla normativa vigente Bambino/a con disabilità certificata la cui famiglia abbia un reddito ISEE inferiore alla quota di esenzione prevista dalla normativa vigente Nuclei familiari di gemelli con reddito ISEE inferiore alla quota di esenzione prevista dalla normativa vigente Punti 5 Punti 5 Punti 5 Punti 4 Punti 4 Bambino/a in affido/o preaffido- adottivo Punti 4 Genitori entrambi lavoratori a tempo pieno con reddito ISEE inferiore alla quota di esenzione prevista dalla normativa vigente Presenza di un fratello/sorella al nido la cui famiglia ha un reddito ISEE inferiore alla quota di esenzione prevista dalla normativa vigente Punti 3 Punti 3 3. I requisiti elencati dovranno essere posseduti all atto di presentazione della domanda per l ottenimento del voucher. 4. A parità di punteggio verrà data la precedenza agli utenti che hanno iscritto nel precedente anno scolastico il proprio bambino nella stessa struttura privata per garantire la continuità del percorso educativo; 5. Nei casi in cui il reddito ISEE del nucleo familiare superi il limite di 7.500,00, verrà erogato alle famiglie un buono o voucher il cui importo sarà pari all importo della retta detratto della quota di compartecipazione. 13
14 Art. 13- Criteri per il calcolo della quota di compartecipazione 1. La quota di compartecipazione per ciascun servizio in accreditamento verrà calcolata in percentuale in base al costo mensile del servizio e al reddito ISEE della famiglia suddiviso per fasce come di seguito riportato: FASCE DI REDDITO ISEE PERCENTUALE DI COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DEL LA RETTA da 0 a 7.500,00 0 da 7.501,00 a ,00 10% da ,00 a ,00 20% da ,00 a ,00 30% da ,00 a ,00 40% da ,00 a ,00 50% da ,00 a ,00 60% da ,00 a ,00 70% da ,00 a ,00 80% da ,00 a ,00 90% Art. 14 Erogazione del buono/voucher 1. Il Comune Capofila del Distretto, quale centro di spesa, provvede per il tramite del Responsabile di Servizio del Comune accreditante che ne attesta la regolarità, all erogazione del voucher all ente accreditato, secondo i tempi e i modi previsti e comunque fino all esaurimento dei fondi a disposizione. 2. Nel limite delle risorse disponibili, si provvederà all attivazione di un numero di buoni/voucher che consenta la frequenza per un intero anno di attività (11 mensilità). 3. La quota a carico della famiglia dovrà essere comunque versata direttamente all ente gestore del servizio accreditato/autorizzato. Art. 15 Cause di decadenza 1. La cessazione del voucher decorre dal mese successivo al verificarsi di una delle seguenti cause di decadenza: a)assenza ingiustificata dal servizio per la prima infanzia per un periodo superiore a trenta giorni; b)trasferimento della residenza in altro Comune; c) sottoscrizione di dichiarazione false e/o inattendibili risultate dai controlli effettuati; e) dimissione dal servizio per volontà della famiglia. 14
15 TITOLO III- NORME TRANSITORIE E FINALI Art. 16- Norme transitorie 1. Il presente regolamento entra in vigore dalla data di esecutività della deliberazione di approvazione. Art Modifiche al Regolamento 1. Eventuali modifiche al presente regolamento devono essere approvate dal Comitato dei Sindaci. Art Norma finale 1. Per quanto non previsto dalle disposizioni del presente regolamento si applicano le norme vigenti in materia. 15
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